Stephanie Williams, l'inviata dell'ONU in Libia (Martial Trezzini/Keystone via AP)

C’è un accordo preliminare per le elezioni in Libia tra 18 mesi, ha detto l’inviata dell’ONU

Le due fazioni che si contendono la Libia hanno raggiunto un accordo preliminare per tenere elezioni in tutto il paese tra 18 mesi, ha annunciato durante una conferenza stampa Stephanie Williams, l’inviata dell’ONU in Libia che presiede i negoziati per la pace, cominciati questa settimana a Tunisi. I 75 partecipanti ai negoziati, ha detto Williams, hanno raggiunto un accordo affinché ci siano «elezioni parlamentari libere, giuste, inclusive e credibili». Questo non significa che le due fazioni abbiano raggiunto un accordo di pace, né che tra 18 mesi ci saranno sicuramente le elezioni: negli ultimi anni di guerra civile in Libia, tutte le tregue sono state violate e i tentativi di pacificazione sono sempre andati a vuoto.

Ma secondo Williams l’accordo preliminare per le elezioni è un segnale incoraggiante. Dal 2014 la Libia è divisa in due: a ovest si trova il governo riconosciuto a livello internazionale guidato da Fayez al Serraj, con sede a Tripoli, la capitale; a est invece è insediato il maresciallo Khalifa Haftar, che da anni cerca invano di conquistare Tripoli.

– Leggi anche: La guerra in Libia è cambiata

Le due fazioni hanno accettato di interrompere le ostilità un mese fa e hanno cominciato questa settimana le trattative per la pace a Tunisi. L’obiettivo dei negoziati è quello di formare un governo unitario di transizione, che porti il paese a nuove elezioni il prima possibile.

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