aggressione a roma

Accoltellato per il crocifisso al collo. Arrestato un marocchino: urlava "cattolico di m..."

Davide Di Santo

Un marocchino ha visto un uomo con un crocifisso al collo e ha tentato di sgozzarlo gridandogli contro 'italiano cattolico di merda'. È accaduto, sabato scorso, alla vigilia di Pasqua, davanti alla stazione Termini di Roma. A quanto si apprende la vittima, un georgiano senza fissa dimora di 44 anni, scambiato probabilmente per un italiano, ha riportato una ferita alla gola, fortunatamente lieve. Soccorso, è stato trasportato in ospedale dove ha avuto 21 giorni di prognosi. È stato lo stesso ferito, subito dopo l'aggressione, ad avvicinarsi insanguinato ai poliziotti presenti in piazza dei Cinquecento e a indicare lo straniero che nel frattempo era fuggito. Inseguito dagli agenti della polizia del commissariato Viminale, è stato bloccato poco dopo. In manette per tentato omicidio è finito un marocchino di 37 anni. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l'uomo ferito e il suo aggressore erano a bordo di un autobus della linea 64 dove sarebbe iniziata una lite tra i due. Appena sceso, il georgiano si è diretto verso la stazione della metropolitana, quando è stato raggiunto e accoltellato all'improvviso dal marocchino, che lo ha colpito con un fendente alla gola.  Il reato contestato dalla Procura di Roma al marocchino è tentato omicidio con l'aggravante dell'odio religioso. La dinamica è ancora da accertare perché la vittima avrebbe fornito diverse versioni in merito all'accaduto: ai medici del pronto soccorso ha raccontato che l'aggressore voleva rubargli la catenina con un crocifisso mentre al pm Alberto Galanti, titolare del fascicolo, ha detto che il marocchino avrebbe fatto riferimento alla religione cattolica. Versione, quest'ultima, corroborata dai testimoni oculari dell'aggressione.  "Ha gridato 'italiano cattolico di m...' e poi lo ha colpito alla gola. Avrebbe potuto ucciderlo". È il racconto di un testimone dell'aggressione citato dall'Adnkronos. "Tutto si è svolto in pochi istanti - spiega - il georgiano è sceso dal bus e si stava dirigendo verso la stazione della metro in piazza dei Cinquecento dal lato di via Giolitti quando il marocchino lo ha raggiunto e lo ha aggredito. Poi è scappato in direzione di via Cavour".  L'uomo ha usato un coltello da cucina. L'arma è stata sequestrata dagli agenti del commissariato Viminale che pochi istanti dopo l'aggressione hanno bloccato e arrestato il marocchino per tentato omicidio. L'uomo è stato trasferito in carcere. LA POLEMICA - Il ministro dell'Interno Matteo Salvini in seguito a quest'atto ha scritto a prefetti e questori. "Scrivo a tutti i prefetti e questori - annuncia Salvini - per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti". La replica del M5s incalza lo stesso Salvini a fare di più sul fronte dei rimpatri: "Dopo Torino, Roma. I tristi fatti di cronaca di questi giorni, con l'aggressione prima a due agenti della polizia da un soggetto che sarebbe dovuto essere già espulso, poi con l'accoltellamento di oggi dimostrano che il vero problema sono i quasi 600mila irregolari che abbiamo in Italia. E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla. Il problema ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo", scrivono i 5stelle. "Se gli amici dei 5Stelle hanno voglia, tempo e idee, ho convocato proprio per domani alle 10 una riunione al Viminale su immigrazione, terrorismo, sbarchi ed espulsioni, riunioni che in questi mesi hanno portato a Decreti, proposte di legge e Direttive che hanno dato i risultati positivi che tutti gli italiani hanno notato", risponde il leghista.