Multe autobus senza documenti: cosa fare?
Chi sale sul bus senza biglietto deve pagare la multa. Ma può anche contestarla? Il controllore può pretendere di vedere un documento d’identità?
Mai capitato di prendere una multa sull’autobus? Allora delle due una: o siete sempre stati ligi a timbrare il biglietto o non avete mai fatto regolarmente e a lungo il pendolare. Perché nella frenetica corsa per arrivare in ufficio o per tornare a casa, spesso ci si catapulta sull’autobus senza biglietto («ma solo per questa volta») oppure, nella calca che c’è all’interno del bus, non si fa in tempo a raggiungere la macchinetta per timbrarlo. Ed ecco che, proprio quella volta, arriva il controllore. Più veloce lui a raggiungere il viaggiatore senza biglietto che il viaggiatore a raggiungere la macchinetta obliteratrice. Risultato: multa.
Vai a spiegargli qualsiasi cosa. Multa è, e basta
La prima cosa che farà è chiedere i documenti. Una carta d’identità, una patente. Ma se prendo la multa sull’autobus senza documenti cosa fare? E, già che ci siamo: sono obbligato a mostrare un documento di identità al controllore di un autobus? Attenzione, perché sono due cose diverse.
Nel panico, il viaggiatore acconsente a tutto ciò che il controllore dice o chiede. Ma non sempre deve essere così
Indice
Cosa si rischia a viaggiare sull’autobus senza biglietto
Viaggiare sull’autobus senza biglietto comporta una multa equivalente ad un illecito amministrativo. Il passeggero, dunque, non ha alibi: deve pagare quanto gli è stato chiesto. Altrimenti il creditore, cioè l’azienda pubblica di trasporto, può avviare un’azione amministrativa
Che cosa può fare il controllore
Attenzione, perché qui si può arrivare ad una situazione davvero particolare, per non dire sottile. Allora: il controllore chiede al viaggiatore il biglietto. Il passeggero ne è sprovvisto. Il controllore tira fuori dalla tasca il libretto delle multe e la penna. E chiede al viaggiatore un documento d’identità per poter compilare il verbale della multa.
E’ qui che bisogna stare ben attenti. Il controllore di un autobus non è un poliziotto o un rappresentante delle forze dell’ordine ma semplicemente un impiegato dell’azienda del trasporto pubblico. Significa che non ha alcun diritto di pretendere l’esibizione di un documento di’dentità.
E’ anche vero che riveste una carica di pubblico ufficiale e che, in questa veste, può pretendere l’esibizione del documento. Ma è anche vero che, se il viaggiatore si rifiuta di mostrarlo, il controllore non ha il potere di perquisirlo. Per questo dovrà chiedere l’intervento di Polizia o Carabinieri.
Forse non c’è scritto da nessuna parte, ma fossi io il viaggiatore «beccato» senza biglietto, prima di tirar fuori un documento pretenderei di sapere a chi lo faccio vedere. Quindi, vorrei che fosse chi vuole di sapere chi sono a dirmi per primo chi è, come si chiama e dove abita e con quale qualifica mi chiede di sapere chi sono io.
Ma si sappia che non c’è alcuna legge che obbliga i cittadini a girare con i propri documenti di identità sull’autobus.
Se Carabinieri o Polizia chiedessero le generalità, si è obbligati a fornire nome, cognome, residenza e data di nascita. E basta, Perché non è richiesto ricordare a memoria il numero del documento o il proprio codice fiscale.
Se il cittadino è privo di documenti perché li ha lasciati a casa (a meno che sia fermato con la macchina e non abbia con sé la patente), non gli può essere contestato nessun tipo di reato e può fornire a voce le proprie generalità. Se si rifiuta di fornire i propri documenti ma non le proprie generalità, non comporta reato, che scatta solo se non vuole esibire documenti e nemmeno rilasciare le proprie generalità.
E’ il codice penale, infatti, ad imporre l’obbligo di fornire generalità ma non di documentarle [1].
Che cosa può fare il controllore? Può dirmi di scendere dall’autobus alla fermata successiva e attendere con me l’arrivo di una pattuglia di Polizia o Carabinieri.
E se mi rifiuto di scendere dall’autobus?
In questo caso peggioro la situazione. Il controllore ha il diritto di fermare la corsa finché non scendo dall’autobus. Il ché significa interruzione di pubblico servizio. Questo è un reato penale [2].
Cosa si rischia per multe su autobus senza documenti
L’importo delle multe su autobus senza documento varia da città a città o da regione a regione, a seconda del regolamento della singola azienda del trasporto urbano. Il margine stabilito a livello nazionale è da un minimo di 6,20 euro a 10.329,14 euro. Anche se la sanzione massima non può superare il decuplo della minima.
Di solito le aziende del trasporto applicano il minimo della sanzione se questa viene pagata entro 5 giorni
Da non dimenticare che la legge
La sanzione ridotta è pari ad un terzo del massimo della sanzione prevista o – se più favorevole – al doppio della sanzione minima
Se il trasgressore non ne vuole sapere di aprire il portafoglio, sappia che si può vedere arrivare una cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, l’ente che ha sostituito Equitalia.
Il tutto per non aver pagato 1,50/2 euro di biglietto.
Come contestare una multa presa sull’autobus
Chi prende una multa sull’autobus senza documenti e ritiene di averla presa ingiustamente (ho comprato il biglietto, ad esempio, ma non ho fatto in tempo a timbrarlo, ma comunque l’ho comprato e l’ho mostrato al controllore) ha 30 giorni di tempo (60 se residente all’estero) dalla data di consegna o di notifica per contestarla.
Il viaggiatore dovrà, in questo caso, allegare in carta semplice i motivi per cui intende contestare la multa.
Contro l’ordinanza o l’ingiunzione, il viaggiatore potrà ricorrere entro lo stesso termine di pagamento davanti al Giudice di Pace del luogo in cui è avvenuta l’infrazione. Se l’importo dell’atto al quale ci si oppone supera i 15.493,71 euro si dovrà rivolgere al Tribunale.
Contro la sentenza del Giudice di Pace si può fare appello in Tribunale.