Fotocopia documento d’identità: chi può chiederla?
Una copia della carta d’identità va lasciata solo a certi soggetti ed in casi particolari: si rischia il furto dei dati. I vincoli del Garante per la Privacy.
Mai dire di sì a tutti i costi davanti ad una richiesta: ci sono dei soggetti che non sono autorizzati a chiederci la fotocopia di un documento d’identità, anche se negare quel pezzo di carta ci può sembrare antipatico o inopportuno. L’Autorità garante della Privacy ha stabilito dei vincoli ben precisi sulla modalità di identificazione di un cittadino, che sia davanti ad un’azienda, ad una banca o all’ufficio postale.
Alcune società, ad esempio (vi sarà probabilmente capitato) chiedono un documento per concedere l’accesso ai propri locali. Hanno il diritto di
In altri casi, l’addetto allo sportello di una banca o di un ufficio postale ci chiede la fotocopia della carta d’identità per una determinata pratica. Può farlo?
Solo in alcuni casi particolari, che vediamo tra poco, è lecito pretendere la fotocopia di un documento di identità. Negli altri, si può mostrare il documento ma lo si deve riavere indietro senza lasciare nelle mani di chissà chi i nostri dati personali.
Indice
Chi può chiedere la fotocopia del documento di identità
Non tutti, dunque, hanno la facoltà di chiedere una fotocopia del documento d’identità ad un cittadino o ad un cliente per poi trattenerla, archiviarla, magari utilizzare i dati personali in essa riportati.
Questa richiesta è consentita dalla legge
- per acquistare una scheda Sim di un telefono cellulare in virtù della legge sul contrasto al terrorismo internazionale [1];
- nel caso in cui la fotocopia del documento di identità venga chiesta dalla Pubblica amministrazione o dal gestore di un’utenza pubblica (luce, gas, acqua, ecc.) [2].
In qualsiasi altro caso, il cittadino ha il diritto di rifiutarsi di lasciare ad un eventuale richiedente una fotocopia del proprio documento d’identità: né lui è obbligato a farlo né il soggetto in questione è autorizzato a chiederla.
Fotocopia documento identità: può chiederla la banca o la Posta?
In teoria, come abbiamo appena spiegato, né la banca né la Posta possono chiedere ad un cliente una fotocopia del documento d’identità. In teoria, però. Su questo punto, infatti, ha sentito il bisogno di esprimersi l’Autorità garante della Privacy con un provvedimento [3] in cui, innanzitutto, ricorda che l’acquisizione di tale fotocopia comporta un trattamento dei dati personali e, quindi, sarebbe necessario il consenso del titolare dei dati.
Per il Garante, è necessario distinguere tra la necessità di identificare una persona e la modalità con cui questo avviene. Che può essere dettata da una normativa o da un contratto. In entrambi i casi, comunque, il cittadino deve essere informato preventivamente di questa eventuale richiesta.
Nel caso della banca o dell’ufficio postale – prosegue l’Autorità – hanno l’onere di verificare l’identità di una persona basandosi su:
- la conoscenza personale;
- atti o documenti acquisiti in precedenza;
- l’esibizione di un documento di riconoscimento quando il caso concreto lo richiede;
- l’eventuale annotazione degli estremi del documento esibito.
La fotocopia di un documento d’identità, invece, può essere richiesta dalla banca o dalla Posta solo se:
- c’è una normativa che prevede espressamente l’acquisizione e la conservazione temporanea di tale copia;
- se la banca o la Posta devono dimostrare di avere identificato l’interessato con modalità accurate, sempre dento un certo contesto o di fronte ad una particolare operazione da svolgere. Questo può essere il caso dello sconosciuto che si presenta ad incassare un assegno: l’impiegato avrà la responsabilità del pagamento di fronte al suo cliente.
Ad ogni modo, non è possibile
Fotocopia documento d’identità: può essere chiesta in caso di delega?
Vi sarà capitato di dover ritirare un pacco postale oppure un documento per conto di un’altra persona (una raccomandata, un esame medico). In quel caso, alla delega che vi autorizza al ritiro bisogna allegare una fotocopia del documento d’identità del destinatario del pacco o della raccomandata oppure di chi si è sottoposto a quell’accertamento medico.
Chiedere di presentare la fotocopia della sua carta d’identità è lecito per rispetto della privacy: il pacco o il documento non può essere messo nelle mani di chiunque. Tuttavia, accertata l’identità del delegante e del delegato, la fotocopia deve essere restituita. Non può, quindi, essere trattenuta. Come abbiamo visto, questi casi non rientrano tra quelli dichiarati leciti dall’Autorità competente in materia di
Cosa fare se subisco un furto d’identità?
Consegnare al primo che la chiede una fotocopia del documento di riconoscimento può comportare un furto d’identità: i nostri dati (nome, cognome, indirizzo e quant’altro) possono finire nelle mani di qualche malintenzionato o, semplicemente, essere utilizzati per scopi commerciali non desiderati.
In questo caso, conviene sempre avvertire le forze dell’ordine (Carabinieri o Polizia).
Se si sospetta che qualcuno abbia usato il nostro nome o quello dell’azienda, o altre informazioni per effettuare un acquisto o chiedere un prestito, sarà invece necessario contattare la banca per segnalare l’accaduto e valutare se è necessario bloccare tutte le carte di credito.
In caso di sospetto o effettivo furto di identità può infine essere utile rivolgersi alle associazioni difesa consumatori per ottenere consigli e consulenza su come agire per risolvere il problema, nonché per ottenere l’eventuale necessaria tutela legale.