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Responsabilità proprietario cane

9 Maggio 2021 | Autore:
Responsabilità proprietario cane

Il proprietario del cane risponde penalmente delle aggressioni e dei morsi causati dall’animale. 

La legge stabilisce una responsabilità del proprietario del cane per tutti i danni da questo procurati a cose o a persone. Si tratta di una responsabilità sia penale (conseguente al reato di lesioni), sia civile (per i danni procurati alla vittima e, quindi, per il relativo risarcimento).

La responsabilità deriva dall’omessa custodia dell’animale che può ricorrere anche quando il cane riesce a scappare da un recinto chiuso o a divincolarsi da un guinzaglio al quale è legato. Ci si salva dalla responsabilità solo dimostrando il caso fortuito, ossia quell’evento imprevedibile e inevitabile anche con l’ordinaria diligenza (si pensi al cane lasciato scappare di casa dai ladri).

Una serie di importanti indicazioni, fornite dalla giurisprudenza, tracciano la linea della responsabilità del proprietario del cane. Cerchiamo allora di fornire alcuni chiarimenti in proposito.

Chi è responsabile del cane?

A rispondere di tutte le lesioni procurate dal cane non è solo il suo proprietario ma anche il detentore, colui cioè che lo tiene in custodia anche provvisoriamente (si pensi al partner che porta a passeggio l’animale, al dog sitter, al vicino di casa che accetta di accudire l’animale quando il padrone è assente).

Cane scappa di casa: è reato?

Far scappare il cane di casa o dal giardino, per non averlo assicurato a una corda o a una catena, è un semplice illecito amministrativo e non un reato. Ciò però vale solo se il cane è di grosse dimensioni o comunque ritenuto pericoloso. Non opera quindi nel caso di cani di piccola taglia. La sanzione va da 25 a 258 euro.

Cane scappa e morde un passante: è reato?

Se il cane, scappato di casa o dalla mano del padrone, morde un passante, allora scatta il reato. In particolare, il proprietario – o colui che lo aveva in custodia in quel momento – è responsabile penalmente per il reato di lesioni. Oltre a ciò, la vittima può chiedere il risarcimento di tutti i danni fisici ed economici riportati a seguito dell’aggressione. 

Non viene meno la responsabilità del proprietario se il cane scappa rompendo la catena o il guinzaglio al quale è legato.

La Cassazione ha precisato che l’obbligo di custodia del cane non è limitato soltanto agli animali feroci, ma si estende anche agli animali domestici o di compagnia, quale è il cane di solito mansueto, nei cui confronti ugualmente il padrone è obbligato ad adottare le cautele (quali il guinzaglio e la museruola) idonee a proteggere i terzi dalle sue reazioni prevedibili. 

Cane provoca un incidente stradale

Se il cane scappa dalle mani del padrone e, attraversando la strada, provoca un incidente stradale, il risarcimento spetta in capo al proprietario che, se non assicurato, dovrà risarcire di tasca propria tutti i danni causati dall’animale. 

Lo stesso dicasi per il cane che invade la sede stradale e fa cadere un motociclista o un ciclista procurando loro delle lesioni [1].

Se il cane viene provocato il proprietario è responsabile?

Secondo la giurisprudenza, l’obbligo del proprietario di assicurare il cane a un guinzaglio è ineliminabile se non si vuole rispondere penalmente delle lesioni da questo procurate (anche, ad esempio, quelle derivanti dalla semplice esuberanza dell’animale che, per gioco, salga addosso a una persona o a un bambino determinandone la caduta).

Tuttavia, se il morso del cane è determinato anche dall’imprudenza della vittima, che si sia avvicinata troppo all’animale o lo abbia provocato per gioco, allora si potrà parlare al massimo di un concorso di colpa.

Quando non c’è responsabilità del proprietario del cane

La responsabilità del proprietario del cane viene meno nell’ipotesi di caso fortuito, come in presenza di comportamenti della vittima abnormi ed eccentrici. Si pensi a una persona che tira la coda al cane o gli dà un pugno sul muso.

Si deve dunque trattare di un evento imprevedibile che si inserisce all’improvviso nell’azione dell’animale, superando ogni possibilità di resistenza o contrasto da parte dell’uomo. Non basta quindi la prova dell’uso della normale diligenza nella custodia dell’animale o della mansuetudine dello stesso. Così, è stato ritenuto responsabile il proprietario di un cane che ha morso dei bambini dopo che questi gli avevano tirato la coda. L’animale, infatti, doveva portare la museruola o, in alternativa, il padrone era tenuto a evitare che i minori – inesperti delle reazioni degli animali – entrassero in contatto con il quadrupede.

Secondo la giurisprudenza, non si può parlare di caso fortuito in presenza di un comportamento imprevedibile del cane determinato da un suo istinto improvviso e ciò perché anche gli animali mansueti conservano un fondo di selvatichezza.

Approfondimenti

Per maggiori approfondimenti, leggi:

note

[1] Cass. sent. n. 14189/2021

Autore immagine: depositphotos.com

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