ILARIA ULIVELLI
Cronaca

"I vaccini sono pericolosi per i miei. Ma è assurdo, io rivoglio la mia vita"

Il liceale diciassettenne fiorentino andrà davanti al giudice contro i genitori no vax per potersi immunizzare

Obbligo di vaccino per gli over 50

Obbligo di vaccino per gli over 50

Firenze, 23 giugno 2021 -  Determinato a decidere per sé. Vuol fare il vaccino ma glielo negano. Matteo ha 17 anni, è un liceale fiorentino pronto a battersi per far valere i suoi diritti contro la volontà dei genitori no vax. Ha vissuto il periodo della pandemia come se gli avessero rubato la vita. Recluso in casa, con play station e socialità mediata da uno schermo. Aveva una ragazza, l’ha persa di vista e ora non sa come riallacciare la storia. Quindi il vaccino lo vuol fare perché convinto che sia cosa buona e giusta per la collettività, ma anche per riappropriarsi della sua vita. Matteo, perché hai deciso di vaccinarti?

"Perché credo che non ci siano alternative. Se voglio tornare a uscire, divertirmi, viaggiare ma anche semplicemente frequentare i miei amici in sicurezza, devo vaccinarmi".  

Perché i tuoi genitori non sono d’accordo?

"Perché dicono che i vaccini non sono sicuri. Ma è una boiata! Il fatto che abbiano fatto una sperimentazione rapida non significa che non siano sicuri... Siamo in una situazione di emergenza. E se confrontiamo centomila morti, oltre a tutti quelli che non si sono potuti curare per altre malattie essendo gli ospedali al collasso, non credo che una reazione avversa grave su un milione di vaccinati sbattuta in prima pagina significhi granché".  

Chi ti ha aiutato a fare il primo passo verso il giudice?

"Per ora diciamo giusto l’avvocato Baldini come presidente di una associazione di avvocati che ha fatto le convenzioni con le scuole e quindi possiamo contattare facilmente. Ma sempre in modo un po’ clandestino perché, come mi ha spiegato l’avvocato, in Italia avere a che fare con un minore senza il consenso dei genitori può essere rischioso. Sembra assurdo ma è così".  

Cosa pensi dei no vax?

"Io credo che ognuno sia libero di fare quello che gli pare, sempre che non danneggi il prossimo. E questo è il caso. Poi, proprio coloro che pretendono di non adeguarsi a una regola sociale perché contraria a quel che pensano sono quelli che vorrebbero alla fine imporla all’altro, cioè a me".  

Credi che alla tua età i ragazzi debbano avere più autonomia, che possano aver voce in capitolo nella decisione di trattamenti sanitari che riguardano la propria salute?

"In alcuni stati i ragazzi a 16 anni votano e guidano l’auto. Da noi siamo liberi di sballarsi in discoteca ma non di avere voce in capitolo su questioni come la propria salute. E’assurdo che io per fare qualsiasi cosa, anche in merito a una terapia, non possa partecipare alla decisione. Alla fine i medici possono pure ascoltare ma poi l’ultima parola è dei genitori anche se tu non sei d’accordo".  

Stai facendo il liceo e vuoi continuare a studiare. Hai già le idee chiare su quello che vorrai fare?

"Vorrei diventare un avvocato che si occupa di diritti civili".