Smog in città: “Una sigaretta inquina dieci volte più di un diesel”

Il cartello che avverte della limitazione alla circolazione delle auto diesel

La denuncia arriva dal medico che dirige il reparto di pneumologia all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: «Non fate jogging e non uscite in bici». Nel Milanese riscaldamenti sotto i 19 gradi

Mentre le città della Pianura Padana, e non solo, soffocano nello smog acuito dall’alta pressione che fa stagnare l’aria sulle nostre teste, si accende la polemica sui tentativi di abbassare la quantità di pm10 con il blocco della circolazione per le auto più inquinanti.

Intanto arriva l’invito a non usare la bicicletta né fare jogging nelle città inquinate di questi giorni che registrano picchi allarmanti di smog. Il consiglio arriva da Roberto Boffi, che dirige il reparto di pneumologia all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. «Bisogna evitare di fare sforzi fisici a meno di cento metri dalle vie più trafficate – spiega all'AGI il medico che ha condotto diversi studi sul tema con la sua èquipe, l'ultimo dei quali in collaborazione con l'Humanitas di Rozzano – questo vale per tutti, non solo per le categorie più a rischio, come donne incinte, asmatici, anziani e cardiopatici che dovrebbero utilizzare le mascherine col filtro antiparticolato p3 in grado di trattenere più del 90% delle polveri fini e ultrafini. Non fa bene correre e andare in bici dove c'è molto inquinamento perché si iperventila e così si assorbono di più le polveri sottili. Lo stesso motivo per cui anche la sigaretta dopo lo sport fa più male perché l'«assorbi di più». Inoltre, «è meglio evitare di fare attività fisica nelle giornate di picchi influenzali dove si sinergizza il danno da inquinamento con quello dei virus. Un nostro recente studio dimostra infatti che l'inquinamento rende più pericolosa l'influenza, specie per il cuore»

 

 Da un'altra ricerca si evince che anche fuori dalle città, in questa stagione, non si è esenti da pericoli. «Abbiamo appurato che in inverno, fuori Milano, la concentrazione di black carbon (un pericoloso componente dell'inquinamento atmosferico, ndr.) è molto più elevata che in città a causa di caminetti e stufe a legna e a pellet». Rispetto alle affermazioni di Cinzia Perrino, direttrice del Cnr, secondo la quale «col blocco delle auto cambia poco», Boffi risponde facendo riferimento ad altri dati scientifici in suo possesso: «Abbiamo pubblicato degli studi sia per quanto riguarda l'ecopass sia l'area C a Milano. A parità di pm10, queste restrizioni del traffico hanno determinato una diminuzione significativa del black carbon, ossia della componente tossica del particolato. Questo significa che all'interno di queste aree c'era un pm10 meno dannoso. È chiaro però che non si può pensare di risolvere il problema solo con le misure sul traffico».

Secondo Boffi, si deve agire su più fronti: «Bisogna potenziare i mezzi pubblici, incoraggiare le macchine ibride, i riscaldamenti meno inquinanti, evitare temperature troppo elevate nei negozi, negli uffici e negli appartamenti. Lo stesso fumo di sigarette inquina le città. Una sigaretta è capace di inquinare dieci volte più di un diesel in termini di particolato. Dove non arrivano la sensibilizzazione e la cultura – conclude – ben vengano i divieti, anche le giornate in cui non si può fumare neppure all'aperto, perché no».

Raggi: “Non fermare i diesel 6 peggiorerebbe la situazione”

Costretti a difendersi e a spiegare le ragioni delle limitazioni alla circolazioni sono i sinidaci. Come Virginia Raggi che su Facebook scrive: «Se non intervenissimo la situazione peggiorerebbe e il ritorno alla normalità sarebbe più lontano. C'è chi dice che i motori diesel euro 6 non inquinano. Non è proprio così». Per poi spiegare: «Immaginiamo una stanza con le porte e le finestre chiuse, come l'area fumatori di un aeroporto, e 10 persone che fumano al suo interno. L'aria in breve tempo diventa irrespirabile. C'è un problema: le porte non possono essere aperte. Rimanere così al suo interno è insostenibile. A quel punto per migliorare la situazione viene chiesto a cinque persone di non fumare. L'aria nella stanza continua ad essere densa di fumo ma almeno si evita che peggiori. È quello che sta accadendo nella città di Roma - aggiunge - dove, in questi giorni, l'aria registra una alta concentrazione di polveri dannose alla salute anche a causa dei gas di scarico delle automobili e delle condizioni climatiche che ne favoriscono l'accumulo. Come amministrazione siamo intervenuti con gli strumenti emergenziali a disposizione: negli orari più trafficati, abbiamo vietato la circolazione alle automobili più inquinanti. È come se avessimo chiesto a una parte dei fumatori di non appesantire ancora di più l'aria della stanza chiusa». 

Torino sfora i limita da 20 giorni
Ieri si è registrato a Torino per il ventesimo giorno consecutivo un valore di Pm10 superiore al limite di 50 mcg/mc stabilito dalla normativa europea. Pertanto, come stabilito dall'ordinanza definita in accordo con il tavolo metropolitano, da domani il semaforo della qualità dell'aria sarà portato al colore viola: verrà esteso l'orario del blocco del traffico, dalle 7 alle 20 anziché dalle 8 alle 19 come è avvenuto finora, e anche le auto diesel euro 5 immatricolate dopo il 1° gennaio 2013 saranno ricomprese nel blocco. Lo rende noto il Comune di Torino, sottolineando che restano valide tutte le altre misure finora adottate. «Si invitano cittadini - sottolinea il Comune - a utilizzare la propria auto solo in caso di assoluta necessità e di tenere a 19 gradi il livello del riscaldamento domestico».

Il livello di allerta viola scatta, oltre che a Torino, nei comuni dell'hinterland Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria. A partire da domani e fino a lunedi 20 gennaio (giorno in cui sarà disponibile la prossima valutazione di Arpa Piemonte), sarà pertanto attivo il blocco per tutti i veicoli diesel fino alla categoria Euro5, compresi quelli immatricolati dopo il primo gennaio 2013 e per quelli a benzina fino alla categoria Euro1. La fascia oraria delle limitazioni è estesa per tutti i veicoli a 13 ore consecutive, dalle 7 alle 20. Rimane in vigore il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non siano in grado di rispettare i valori previsti per la classe 4 stelle; l'introduzione del limite di 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie negli edifici; il divieto di ogni tipologia di combustione all'aperto (falò rituali, barbecue e fuochi d'artificio, scopo intrattenimento, etc...); il divieto di spandimento dei liquami zootecnici. Le concentrazioni di PM10 che hanno raggiunto giovedì 9 gennaio valori particolarmente elevati di 105 microgrammi al metro cubo, contro un limite di 50 microgrammi al metro cubo, nella centralina di piazza Rebaudengo a Torino, spiega la Città metropolitana, si mantengono su valori estremamente elevati, ma non mostrano significativi peggioramenti. Proseguono inoltre le limitazioni del livello arancione nei comuni di Carmagnola, Chieri, Rivalta di Torino e Vinovo.

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Nel Milanese prevenzioni al secondo livello
Da domani a Milano e nei comuni vicini con oltre 30 mila abitanti scatteranno misure di prevenzione di secondo livello. Le misure temporanee di primo livello riguardano il traffico (limitazioni per i veicoli fino a euro 4 diesel in ambito urbano, obbligo di spegnimento motori in sosta), il riscaldamento domestico (limitazione all'uso di generatori a biomassa legnosa di classe inferiore alle 2 stelle compresa, riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni), l'agricoltura (divieto di spandimento liquami zootecnici) e divieto assoluto di combustioni all'aperto (accensione di fuochi, falò, barbecue, fuochi d'artificio). Le misure temporanee di secondo livello comprendono tutte quelle di primo livello divenendo più restrittive sul traffico (limitazioni per i veicoli fino a euro 4 Diesel anche per i veicoli commerciali), il riscaldamento (limitazioni all'utilizzo di utilizzo dei generatori a legna per riscaldamento domestico di classe emissiva fino a 3 stelle compresa). Inoltre, saranno potenziati i controlli sui veicoli nei centri urbani. La Regione Lombardia ribadisce l'obbligo di mantenere il riscaldamento a non più di 19 gradi centigradi nei territori soggetti a limitazioni.