Una doppia marcia su Roma dopo la manifestazione dei no mask e no vax il 5 settembre in piazza Bocca della Verità. La prima, prevista sabato prossimo 10 ottobre nella Capitale sarà la "Marcia della Liberazione".  L'appuntamento è fissato nel luogo simbolo della sinistra, oramai espugnato, ovvero piazza San Giovanni che si prepara ad ospitare il raduno dei sovranisti e negazionisti della prima e dell'ultima ora proprio nel momento in cui il coronavirus torna a far sentire di più la sua presenza in tutta Italia.    A sostenere la protesta personaggi del mondo dello spettacolo come Enrico Montesano che ha dato la sua benedizione all'adunata e anche se ha già annunciato che non sarà fisicamente in piazza è stato eletto "padrino" della mobilitazione.

La protesta di Montesano, Celentano e Fusaro

«Sostengo l'iniziativa e condivido in pieno i dieci punti della Marcia per la liberazione, bisogna partecipare numerosi - afferma -. Se non riuscissimo a ottenere qualcosa con queste belle manifestazioni vuol dire che pacificamente dovremmo iniziare a fare un po' di disobbedienza civile, pacifica senza molotov».

Una protesta cavalcata anche da Rosita Celentano, Diego Fusaro filosofo e fondatore del partito Vox Italia e pure dal sindacato dei vigili urbani della Città eterna. Un mix di presenze che «nel rispetto dei Dpcm, dunque con distanziamento sociale e mascherine» chiederà «la fine del neoliberismo»,  e «che venga applicata la Costituzione del 1948». L'obiettivo è una «manifestazione che vuole dare voce anzitutto alle categorie e alle classi sociali duramente colpite dalla crisi economica e dalle politiche liberiste del governo».  Per mettere «fine allo stato d'emergenza»

Il dissenso dei vigili urbani

In prima linea anche il Coordinamento  Romano della Ugl Polizia Locale e la Segreteria Provinciale della Ugl Autonomie che spiegano il motivo della loro presenza in una nota congiunta. «Siamo stati i primi, come sindacato P.L. UGL nel marzo scorso, a mettere da parte il nostro stesso istinto di conservazione e sospendere ogni tipo di rivendicazione sindacale fino alla fine dello stato d'emergenza - dichiarano il coordinatore Marco Milani e il segretario provinciale Sergio Fabrizi -. Allora non si sapeva molto del Covid 19 ed il virus ci veniva presentato potenzialmente pericoloso come un epidemia di Ebola o di Vaiolo. Nonostante i timori abbiamo continuato a svolgere il nostro servizio, in città paralizzate dalla paura, anche in imbarazzante mancanza di idonei dispositivi di protezione, dissuadendo e reprimendo, anche duramente, cittadini già provati da profonda crisi economica e sociale, dall'inottemperanza al rispetto delle regole dei Dpcm».

«Oggi - continua la nota - pur senza sottovalutare, né minimizzare la pericolosità di una forma influenzale particolarmente aggressiva, riteniamo però come la stessa non possa, né debba essere gestita con continue reiterate quotidiane rinunce ai diritti di libertà, della persona e dei lavoratori od, ancor peggio, con l'introduzione di nuove regole difficilmente comprensibili a suon di pesanti sanzioni. L' "emergenza" non deve assumere il rischio di costituire alibi per l'incapacità di gestione del quotidiano e, pur senza voler abdicare ai doveri di chi veste un'uniforme, intendiamo manifestare in modo pacifico il nostro dissenso».

Forza Nuova di nuovo alla Bocca della Verità

Ad anticipare la marcia della liberazione in piazza San Giovanni prevista a partire dalle 14, sempre sabato prossimo la mattina alle 10 ci sarà Forza Nuova che presenterà il suo Governo anch'esso di liberazione.

Lo farà a Roma, ancora una volta in piazza Bocca della Verità fra il Circo Massimo e piazza Venezia, dove si era tenuta la manifestazione di inizio settembre. Stavolta ci saranno anche i Gilet arancioni capitanati dal generale Antonio Pappalardo, a scagliarsi ancora una volta contro l'obbligo dell'uso delle mascherine e tutte le restrizioni messe in atto per contenere la diffusione del contagio da Covid-19. 

«Conte continua a varare dpcm che ci conducono in uno stato di dittatura sanitaria e tecnocratica, l'opposizione di Salvini e della Meloni è inconsistente da questo punto di vista e i cittadini ci chiedono di reagire - ribadisce Pappalardo alla Adn Kronos -. Indosseremo la mascherina? Non lo so ancora, ci riuniremo e decideremo come comportarci. Sappiamo che è inutile utilizzarla e che c'è una legge dello Stato che vieta di girare con il volto coperto. Il Covid-19 esiste ed è un'influenza seria. Non esiste invece la pandemia, perché parliamo di numeri talmente esigui da non giustificare assolutamente l'utilizzo di questa parola. Misure restrittive come quelle adottate non ci sono state con la spagnola, che ha causato milioni di morti, figuriamoci se possono essere giustificate per il Covid».

Il governo di liberazione nazionale

«La gente - assicura il generale - ci spinge ad unirci e noi stiamo lavorando a una federazione di più movimenti. Si chiamerà "Federazione dei movimenti spontanei popolari-Liberazione Italia" e potranno aderire tutti quelli che hanno a cuore la sovranità del nostro Paese». Primo fra tutti proprio il movimento di estrema destra Forza Nuova guidato da Giuliano Castellino che annuncia: «Sabato nascerà il Governo di Liberazione Nazionale. Il primo atto sarà quello di sostenere la mobilitazione spontanea e popolare di piazza Bocca della Verità». Presenti anche il Popolo della Vita e della Famiglia, il Popolo delle Partite Iva, i Socialis e appunto i Gilet «a sostegno e supporto all'iniziativa dei gruppi popolari che chiedono verità sul Covid». Castellino comunica anche che scenderanno in piazza «anche sabato 17 ottobre, quando con il Comitato Bocca della Verità si ritroverà fuori la Rai per protestare contro la Tv di regime e il terrorismo mediatico».

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