Spari al momento del decollo di un C-130J dell'Aeronautica militare italiana dallo scalo di Kabul con a bordo altri evacuati afghani. Nessuna conseguenza per equipaggio e passeggeri. A quanto apprende l'AGI, il fuoco è stato aperto quando il velivolo aveva già staccato le ruote dalla pista dell'Hamid Karzai Airport, con i motori alla massima potenza per consentirne il decollo. Secondo quanto riferito dalla giornalista di Skytg24 Simona Vasta, che era a bordo del C130 preso di mira a bordo del velivolo «ci sono stati attimi di panico».

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Il pilota, un ufficiale donna dell'Aeronautica italiana, è stata rapida oltre che mantenere sangue freddo - si apprende ancora - nell'effettuare una manovra di emergenza che ha messo in sicurezza il C130J in volo, allontanandolo dalla traiettoria dei proiettili, probabilmente di mitragliatrice pesante posizionata all'esterno dello scalo aereo o su un'altura vicina. Fonti dell’intelligence riportano che gli spari potrebbero essere stati sparati per disperdere la folla che stava pressando verso il gate dell’aeroporto. A bordo del C-130 giornalisti e 98 civili

Il C130J ha quindi proseguito sulla rotta prevista che l'ha portato alla base aerea di Al Salem, in Kuwait, da dove poi le persone a bordo proseguiranno per l'Italia con KC767. In tutti questi giorni di evacuazione con ponte aereo italiano o di altre nazioni dall'Afghanistan è il primo episodio del genere di cui si ha notizia. A testimonianza di una tensione sempre più marcata nell'area dello scalo.

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