La mensa della scuola è invasa dai topi e gli scolari sono costretti a mangiare in classe, sui banchi trasformati in tavoli improvvisati. Accade a Roma in due istituti scolastici del quartiere Trieste: “Volsinio-Santa Maria Goretti” e “I sei colori di Ugo” di viale Libia.

I roditori hanno occupato l’area destinata al pranzo dei bambini delle elementari e dell’asilo dopo il cedimento del controsoffitto sfrattando gli alunni da un luogo che sarebbe avrebbe dovuto garantir loro sicurezza e accoglienza. Dopo l’arrivo degli ospiti non graditi, il servizio è stato sospeso e hanno avuto inizio le operazioni di derattizzazione. In attesa che si torni alla normalità ai piccoli vengono recapitati dei piatti pronti. Da consumare seduti ai banchi, dove vengono appoggiati libri e quaderni, penne e matite. Come dire non proprio la cornice ideale per pranzare in maniera corretta a livello igienico, in un ambiente idoneo a una pausa così importante come quella dedicata all’alimentazione.

I genitori dei bimbi chiedono l’intervento della Asl e sollecitano il Comune di Roma perché intervenga e risolva sia il problema strutturale del soffitto sia la causa principale della presenza così massiccia dei topi. Ovvero «la cattiva raccolta da parte dell’Ama dei rifiuti organici che vengono ritirati la mattina successiva e rimangono nel cortile anche 24 ore».

Roditori in gita fra scuole e cinema

Anche perché non è la prima volta che i roditori fanno visita alla struttura che va ad aggiungersi a tante altre location puntate dai Mickey mouse capitolini.

Nell’elenco delle destinazioni preferite ci sono altre scuole: dal liceo Pacinotti Archimede nel quartiere di Prati Fiscali dove tempo fa erano stati fotografati ratti morti nei bagni alla materna di via Antonino Pio, in zona San Paolo, chiusa per un intervento di derattizzazione senza che le famiglie fossero avvertite.

Anche le sale cinematografiche dell’Urbe sembrano essere appetibili. Basti pensare all’ingresso, lo scorso gennaio, di una colonia di topi nel multisala Barberini a un passo da via Veneto.

Bloccando la proiezione di un film sulla Shoah in occasione della Giornata della Memoria che 700 studenti di due licei romani avrebbero dovuto vedere.

Ratti dal Campidoglio alla metropolitana

Poi come dimenticare le passeggiate dei topolini in Campidoglio nei corridoi della Ragioneria generale del Comune? Fu allora che la giunta Raggi lanciò l’idea per far sloggiare dalla città gli animaletti non graditi «con l’ausilio di metodi eco-sostenibili e di prodotti cruelty-free» come annunciato dal presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco.

La cifra indicata per la derattizzazione di ogni quartiere, dal centro alla periferie, era di tutto rispetto: 2 milioni e 450 mila euro.

Intanto sui social non si ferma la sfilata non proprio fashion di immagini che ritraggono i ratti che girano indisturbati ovunque, non solo fra i cassonetti pieni di rifiuti ma anche vicino ai negozi, nei pressi della stazione Termini, del Colosseo e nei dintorni della metropolitana. Tempo fa se ne erano visti parecchi all’uscita della metro Cipro, non distante dal Vaticano. E ancora aperta, a differenza delle altre del centro offlimits. Ultimamente si son spostati alla fermata della linea B di Marconi, a un passo dalla Basilica di San Paolo, come documentano le immagini di “Riprendiamoci Roma”.

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