Troppo timido per affrontare i visitatori, bigliettaio li fa entrare gratis: l'azienda perde 200mila euro

Troppo timido per affrontare i visitatori, bigliettaio li fa entrare gratis: l'azienda perde 200mila euro
Al di là di stereotipi e generalizzazioni, la timidezza e la riservatezza del popolo giapponese sono due caratteristiche note in tutto il mondo. A volte, però, questi eccessi possono costare caro: un impiegato alla biglietteria del giardino nazionale di Shinjuku Gyoen, infatti, non trovando il coraggio di affrontare le migliaia di visitatori che arrivano tutti i giorni da ogni parte del mondo, li ha lasciati entrare gratis, causando all'azienda che gestisce il parco mancati introiti per una cifra pari a 25 milioni di yen (poco meno di 200 mila euro).


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L'incredibile vicenda è raccontata da alcuni siti d'informazione locale e ripresa da media internazionali come 20minutos. Per accedere a questi giardini di Tokyo, noti per i colori unici e la natura suggestiva, il prezzo d'entrata è di 200 yen (1,50 euro) per gli adulti e di 50 yen (40 centesimi di euro) per i bambini. Eppure, per ben due anni e mezzo, un timidissimo e impacciato impiegato di 70 anni, pur di non rivolgere neanche lo sguardo ai visitatori, ha lasciato entrare tutti senza pagare.



L'azienda che gestisce Shinjuku Gyoen aveva avviato un'indagine interna ed aveva individuato il responsabile, ricostruendo anche i motivi che avevano spinto l'uomo ad evitare ogni contatto con il pubblico, nonostante quello fosse proprio il suo lavoro. Nel 2014, infatti, un turista straniero infuriato per motivi non precisati, aveva inveito e urlato contro l'anziano bigliettaio, incapace di replicare anche a causa della barriera linguistica (l'uomo parla solo giapponese).

L'uomo era riuscito a non farsi scoprire fino alla fine del 2016, quando un collega notò che evitava accuratamente ogni contatto con i visitatori, lasciandoli liberi di entrare gratis. Alla fine, l'azienda ha deciso di decurtargli una percentuale dello stipendio e della pensione che l'uomo riceverà. Leggi l'articolo completo su
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