Zaki Anwari: il giovane calciatore afghano morto cadendo dall’aereo a Kabul

Aveva 19 anni ed era stato convocato nelle nazionali giovanili dell’Afghanistan. Lui è uno dei «falling men» precipitati dal C-17 americano all’aeroporto Hamid Karzai

Si chiamava Zaki Anwari e aveva 19 anni. Era uno dei «falling men» precipitati lunedì 16 agosto dall’aereo militare americano decollato dall’aeroporto Hamid Karzai di Kabul. Anwari aveva vestito più volte la maglia della nazionale dell’Afghanistan con il numero 10 e nel paese era considerato una promessa del calcio. La sua morte è stata confermata dalla Direzione Generale per lo sport e l’educazione fisica del paese. «Anwari era una delle centinaia di giovani afghani che volevano lasciare il Paese attaccandosi a un aereo militare americano. Anwari è caduto ed è morto», ha scritto su Twitter la tv aghana Ariana News.


Anwari era uno dei tanti afghani che si sono aggrappati al C-17 statunitense lunedì 16 agosto nell’inutile tentativo di salire a bordo, come avvenuto il giorno prima con il velivolo che ha trasportato 640 persone. Alcuni filmati mostravano due persone che cadevano in vita da un aereo C-17 dopo il decollo. I resti di alcuni dei deceduti sono stati successivamente trovati nel carrello di atterraggio, secondo quanto ha confermato l’esercito americano, aggiungendo che stava indagando sulle morti segnalate legate al C-17. «Prima che l’equipaggio potesse scaricare il carico, l’aereo era circondato da centinaia di civili afgani», ha detto Ann Stefanek, portavoce dell’aeronautica americana. «Di fronte a una situazione di sicurezza in rapido deterioramento intorno all’aereo, l’equipaggio ha deciso di lasciare l’aeroporto il più rapidamente possibile», ha continuato.


Secondo quanto hanno mostrato i video pubblicati sui social network alcune persone sono riusciti a sedersi sopra le porte del carrello del C-17, intenzionati a rimanerci con la speranza di rimanere aggrappati quanto possibile per fuggire insieme al velivolo. SkySport racconta che la foto con la maglia numero 10 si trova sul suo profilo Facebook. Dove uno degli ultimi post di Anwari – risalente a fine giugno – spiegava «sei tu il pittore del tuo destino, non lasciare che siano gli altri a decidere per te».

Chi era Zaki Anwari

Residente a Kabul, Anwari frequentava la Esteghlal High School franco-afghana. Aveva esordito con le nazionali giovanili dell’Afghanistan a 16 anni. La Stampa racconta che Zaki Anwari seguiva la Serie A e la Premier, commentava i risultati via Facebook dove teneva un diario delle sue ambizioni. Sul profilo si presentava in abiti da post hipster con la sciarpa a quadrettoni, l’anello con la pietra nera, i jeans sdruciti e poi in abiti orientali, con la tunica rosa fino ai piedi. Ora il social network è pieno di messaggi di cordoglio. Il suo allenatore scrive: «Abbiamo perso un tesoro. Sarà ricordato». E molti lo chiamano «fratello» e lo ringraziano.

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