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BTU: come scegliere i condizionatori in base alla loro potenza

Quanto deve essere potente un condizionatore per garantire il giusto compromesso tra efficienza e bassi consumi? Molto dipende dal rapporto BTU/mq.

19-04-2018 (Ultimo aggiornamento 22-02-2024)

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Quando si deve acquistare un nuovo condizionatore per uso domestico uno degli aspetti fondamentali da valutare è la potenza refrigerante. Questo parametro è espresso in BTU (British Thermal Unit) e indica la capacità di refrigerazione e di riscaldamento di ciascun climatizzatore nell’unità di tempo pari a un’ora.

Valutare i tanti modelli in commercio in base all’effettiva potenza è l’unico modo per installare un impianto adeguato alle proprie esigenze e alle dimensioni delle stanze da rinfrescare. Spesso le variabili che entrano in gioco nella scelta e nell’acquisto di un condizionatore sono il prezzo, il marchio, l’esposizione solare dell’appartamento e il basso consumo energetico dell’impianto, ma ciò che consente di fare una scelta oculata è in realtà il rapporto tra BTU e metratura dell’ambiente, ovvero BTU/mq.

Fatevi consigliare nella scelta da un tecnico specializzato: saprà suggerire il modello più adatto alle vostre esigenze di comfort abitativo e di budget illustrando tutte le caratteristiche tecniche nel dettaglio.

Ecco alcuni fattori generali che influenzano la scelta della potenza:

Calcolo dei BTU in base alla metratura

La regola generale è di considerare circa 300 BTU per metro quadro. Quindi, per una stanza di 20 mq, servirebbero circa 6.000 BTU.

Stanze da 25, 35 e 45 mq: quanti BTU servono?

Quanti BTU per metro quadro sono necessari? Per le stanze più piccole della casa, tra i 25 e i 35 mq, può essere sufficiente un condizionatore da 6000 o 9000 BTU/h. Questo tipo di soluzione garantisce un buon livello di refrigerazione e consumi contenuti a fronte di un utilizzo frequente nei mesi più caldi dell’anno.

Per le camere maggiormente esposte al sole, con soffitti alti o numerose finestre e con una metratura intorno ai 45-50 mq, tipicamente zone living, soggiorni e grandi sale da pranzo, è invece consigliabile installare un climatizzatore con una potenza di almeno 12000 BTU/h. È importante però valutare anche il numero di persone che abitualmente soggiornano in una stanza, calcolando circa 600 BTU per ogni occupante in più rispetto a un nucleo familiare composto da 4 persone.

Stanze da 75 mq: come calcolare i BTU necessari?

Calcolare quanti BTU servano per refrigerare uno spazio di grandi dimensioni, dai 75 mq in su, è relativamente semplice e può rivelarsi un’operazione molto utile ad evitare sprechi energetici, impianti poco efficienti o peggio ancora sottodimensionati.

I metri quadri totali sono naturalmente il parametro dal quale partire per stabilire la potenza del climatizzatore da installare, ma per assicurarsi un impianto col giusto rapporto efficienza/consumi è fondamentale prendere in considerazione anche altri aspetti rilevanti. Primo fra tutti il livello di isolamento termico garantito dalle pareti, dal soffitto, dagli infissi e dal tetto. Per un appartamento con grandi stanze ben coibentate è sufficiente un condizionatore da 18000 BTU/h. Altri due parametri da non sottovalutare sono la presenza di numerosi elettrodomestici o di tante persone all’interno di una stanza. Una cucina particolarmente soleggiata con diverse fonti di calore (piano cottura, forno, lavastoviglie, ecc.) così come un ufficio o un open space pieno di gente al pc necessitano di un condizionatore da 21000-24000 BTU/h o di un impianto con due inverter da 12000 BTU/h.

Climatizzatori on-off o inverter?

Il rapporto tra potenza e metratura, ovvero BTU/mq, è importante anche per poter stimare i consumi di un impianto di condizionamento in termini di KW/h. Le dimensioni di una stanza da refrigerare e la potenza refrigerante sono infatti i due parametri in base ai quali è possibile decidere di optare per un climatizzatore on-off o un climatizzatore inverter. I primi, pur avendo una tecnologia semplice e prezzi economici, hanno consumi energetici molto elevati per via del loro funzionamento basato su accensioni e spegnimenti frequenti per raggiungere la temperatura desiderata. Gli inverter sfruttano, invece, una tecnologia modulante in grado di mantenere costante la temperatura dell’ambiente. Sono più costosi rispetto ai condizionatori on-off, ma garantiscono un notevole risparmio energetico sul lungo periodo e sono quindi ideali per stanze e appartamenti di ampie metrature.

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