Contratto dipendenti di aziende ICT: il testo del nuovo CCNL

di Teresa Barone

Pubblicato 27 Luglio 2021
Aggiornato 4 Dicembre 2022 09:05

Primo contratto nazionale per le professioni ICT: inquadramento, retribuzioni, scatti e certificazione competenze, riqualificazione, lavoro agile, welfare.

CIFA e CONFSAL hanno siglato il primo contratto collettivo nazionale di settore dell’ICT, con validità estesa al triennio 2021-2024. L’iniziativa, che rappresenta una novità assoluta sul territorio nazionale, nasce dalla necessità di rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori del comparto, fornendo uno strumento di regolamentazione che possa dettare regole per i trattamenti economici minimi di garanzia.

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Il contratto collettivo nazionale per i dipendenti delle aziende operanti nel settore ICT prevede l’inquadramento basato non più su livelli ma sulle categorie professionali in ambito Information and Communication Technology, introducendo nuovi profili di ruolo e modelli organizzativi. Il contratto menziona anche lo “scatto di competenza” e la “certificazione contrattuale delle competenze”, per riconoscere un valore economico alla crescita professionale del lavoratore. Obiettivo del CCNL è infatti anche quello di mappare i profili professionali e individuare le competenze, superando la classificazione basata sulle mansioni e allineandosi agli standard europei.

  • Per quanto riguarda l’inserimento e il reinserimento di particolari categorie di lavoratori, vengono attivati processi di onboarding per i neoassunti e di re-employment per le assunzioni finalizzate al reinserimento nel mercato del lavoro di persone vulnerabili.
  • Attraverso iniziative di job rotation e attività di formazione continua viene incentivata la diversificazione delle competenze e lo sviluppo delle potenzialità inespresse.
  • Si introduce il Premio di Performance per il lavoratore che raggiunge gli obiettivi prefissati con il responsabile.
  • Il preavviso attivo, infine, è orientato alla ricollocazione dei lavoratori in uscita.

Per quanto riguarda il welfare, i datori di lavoro avranno l’obbligo di iscrivere i lavoratori al Fondo di assistenza sanitaria integrativa Sanarcom. Le aziende, inoltre, potranno introdurre misure di flessibilità e di innovazione dei modelli organizzativi, ricorrendo al lavoro agile regolamentato dall’accordo interconfederale sottoscritto dalle parti sociali lo scorso 25 febbraio 2021.