Cronaca

Trentino, precipita cordata: morti tre alpinisti sulla Presanella, tra loro un 14enne

(ansa)
Il gruppo di nove persone era composto da due famiglie. In prossimità della forcella Freshfield, a 3.200 metri, i primi due sono scivolati trascinando gli altri. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Trento e Bolzano. Quattro elicotteri impegnati per ore nei soccorsi. Donati gli organi del ragazzo
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TRENTO - Due alpinisti sono morti domenica 27 e altre sette persone sono rimaste coinvolte mentre scalavano in cordata la cresta nord ovest della Cima Presanella, montagna di oltre 3.500 metri nelle Alpi Retiche e vetta più alta del comprensorio Adamello-Presanella, vicino a Madonna di Campiglio, in Trentino.

L'incidente è avvenuto poco dopo le 9.30. Si tratta di un gruppo della Valle Camonica, due famiglie di nove persone residenti sulla sponda
bresciana del Lago di Iseo. A perdere la vita sono stati Raffaella Zanotti, 41 anni, e Luciano Bertagna, 45 anni, un amico del gruppo.Tra i feriti anche un ragazzo di 14 anni ancora da compiere, ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Trento e deceduto dopo due giorni.

Gli alpinisti erano partiti la mattina di domenica 27 dal Rifugio Denza, divisi in tre cordate stavano risalendo la vetta quando all'improvviso, in prossimità della forcella Freshfield, a quota 3.200 metri, i primi due sono scivolati, coinvolgendo e trascinando gli altri nella caduta. Alcuni sono scivolati anche per circa 200 metri. Le due vittime sono state trasportate nella camera mortuaria nella vicina Vermiglio.
 
Cima Presanella è la vetta più alta delle Alpi dell'Adamello e della Presanella 

Uno dei rocciatori è morto nella caduta. Il secondo all'ospedale Santa Chiara di Trento dove è stato portato insieme al ragazzo di 14 anni. Un terzo, anche grave, è stato trasportato al San Maurizio di Bolzano. Quattro elicotteri sono stati impegnati nel recupero del gruppo fino alle 13.30. A collaborare con l'elisoccorso anche l'Aiut Alpin dell'Alto Adige.

Il padre del ragazzo, ricoverato in rianimazione a Brescia, luendì è stato informato della morte del figlio e, subito dopo, sottoposto a un intervento chirurgico urgente. Dopo il risveglio ha firmato il consenso alla donazione degli organi non danneggiati dal trauma. Dimesso ieri invece il giovane di 21 anni ricoverato in Trentino, fratello dell'adolescente morto, Cesare Ziboni. Restano ancora ricoverati nei reparti di ortopedia, chirurgia e chirurgia pediatrica altri tre feriti: un uomo di 47 anni, amico del gruppo, una donna di 37 anni e il figlio, anche lui non ancora 14 anni, mentre il marito, 45 anni, si trova ricoverato in Alto Adige. Non risultano in pericolo di vita.

TRE INCIDENTI MORTALI IN AUSTRIA E ITALIA
Domenica 27 in Austria sono morti cinque alpinisti, uno è ferito gravemente. È accaduto nella regione di Salisburgo. L'agenzia di stampa austriaca Apa spiega che i fatti sono avvenuti stamattina nella Mannlkarscharte in Krimml, nella zona di Zell am See. Secondo le prime informazioni comunicate dalla Croce rossa ad Apa, sarebbe caduta una cordata di alpinisti. Sul posto si trovano quattro elicotteri di soccorritori.

Il giorno precedente un altro incidente mortale è accaduto in Valtellina. La vittima, un 51enne bresciano, è stato travolto da una frana di sassi mentre, con altri due escursionisti, si trovava nella zona del passo Gavia, nel territorio comunale di Valfurva (Sondrio). Sempre ieri un alpinista è precipitato durante un escursione in quota sul monte Vioz, montagna del gruppo Ortles-Cevedale raggiungibile dopo una lunga camminata da Peio, laterale della val di Sole.

L'uomo stava scendendo dal rifugio Mantova al Vioz quando, a circa 3.200 di altitudine, ha improvvisamente perso l'equilibrio precipitando nel vuoto per circa 40 metri. Sul posto sono intervenuti i soccorritori con l'ausilio dell'elicottero dei vigili del fuoco ma per lo sfortunato escursionista non c'è stato nulla da fare.