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Verona, via tra le polemiche al Congresso Mondiale delle famiglie. Gandolfini: "Aborto omicidio, la legge 194 non aiuta"

 L'esterno del palazzo della Gran Guardia, dove si svolge il congresso (lapresse)
Parte la kermesse che si concluderà domenica. Porte chiuse ai giornalisti, città blindata. Prevista anche la presenza di Forza Nuova. Per tre giorni cortei e manifestazioni di protesta di associazioni e movimenti. Conte: "Non sono stato invitato". In distribuzione gadget come riproduzioni di feti in gomma
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VERONA. Inizia con un attacco diretto alla legge sull'aborto, in una città blindata e con i giornalisti rigorosamente tenuti fuori dall'area del convegno, il Congresso mondiale delle Famiglie che si apre oggi a Verona e si concluderà domenica, con una marcia del popolo del Family Day con pullman in arrivo da tutta Italia. Tre giorni per discutere, dicono gli organizzatori, di "famiglia, amore, bellezza del matrimonio". Invece il primo a lanciare l'attacco è Massimo Gandofini, uno dei principali esponenti dei pro-life italiani, movimento cattolico ultraconservatore di Destra. "L'aborto è l'omicidio di un bambino in utero, e la legge 194 è stata applicata soltanto negli articoli che permettono la soppressione di una vita e non in quelli aiutano la maternità". Gandolfini attacca poi frontalmente la senatrice del Pd, Monica Cirinnà, mostrando un cartello in cui Cirinnà ironizzava sulla triade "Dio, Patria e Famiglia". "Indegna della sinistra", dice Gandolfini.

Infine, a margine del suo intervento, il pro-life cita numeri non attendibili: "Dal 1978 a oggi in italia sono stati uccisi sei milioni di bambini e ne sono stati salvati 200mila, ad esempio grazie al movimento per la vita. Lo stato ha tradito se stesso" dice, senza però tenere in considerazione le donne uccise dagli aborti clandestini.

.Al Congresso in distribuzione anche alcuni gadget-shock ispirati alla campagna anti-aborto: una riproduzione in gomma di un feto, accompagnato dalla scritta "L'aborto ferma un cuore che batte".

Sulla stessa linea il vescovo di Verona Giuseppe Zenti: "La famiglia - dice entrando nel palazzo della Gran Guardia - è l'opera d'arte di Dio. L'aborto è un omicidio, questo dice la Chiesa. Non ho nulla contro gli omosessuali, ma non hanno niente a che vedere con il concetto di famiglia". Assai più morbidi e diplomatici i toni di Brian Brown, il presidente dell'Iof, International Organization for the Family, ex quacchero convertito al cattolicesimo, padre di nove figli e legato ai movimenti dell'ultradestra antiabortista americana, nemico dichiarato del mondo Lgbt, ossia omosessuali, lesbiche e trans. "Siamo qui per parlare in armonia dei bisogni delle famiglie di tutto il mondo, della bellezza del matrimonio, della crisi demografica". 

Netto il governatore del Veneto Luca Zaia: "La legge 194 non si tocca e se esiste una patologia è l'omofobia, non l'omosessualità". Presente al convegno, rinsaldando così i legami tra i movimenti pro-life e i movimenti neofascisti, anche Forza Nuova, il cui leader Roberto Fiore ha annunciato anche che i militanti marceranno insieme alla famiglie nel "corteo per la vita" di domenica poneriggio. A Verona non ci sarà invece il presidente del Consiglio: "Non andrò al convegno prima di tutto perché non sono stato invitato", ha detto Giuseppe Conte: "Ma non ci deve spaventare il fatto che circolino idee. Vediamo quali saranno e poi valuteremo". A sorpresa sul palco del Congresso definito da Luigi Di Maio "nuovo Medioevo", è salita una senatrice M5S, Tiziana Drago, unica esponente del Movimento, presente "per il dialogo". 
 Uno dei gadget del convegno: la riproduzione di un feto in gomma 

Oltre la cintura di piazza Bra, oltre il palazzo della Gran Guardia, si preparano intanto tutte le contromanifestazioni, che da oggi a domenica boicotteranno con flash mob, convegni, letture pubbliche il summit sulla famiglia, in una città già ribattezzata "la nuova Vandea d'Italia". Per tre giorni la rete "Non Una di Meno" ha eletto Verona città transfemminista, per ribadire i diritti delle donne, ma anche di tutti i tipi di famiglia, degli omosessuali. Un programma foltissimo, il cui momento clou sarà domani pomeriggio, con il grande corteo di centinaia di associazioni che sfileranno per Verona per protestare contro "l'oscurantismo e il nuovo medioevo lanciato dal Congresso delle Famiglie". Per difendere i diritti di tutti, la legge sull'aborto e quella sul divorzio messa a rischio dal disegno di legge Pillon, per i diritti delle Famiglie Arcobaleno. Si attendono trentamila persone.