Il caso è intricato e non è possibile dare una risposta univoca. Quella breve, come spiegano dalla Fondazione Ugo Bordoni (braccio tecnico del ministero dello Sviluppo economico), è che “la proprietà di alcune parti della rete può essere di soggetti diversi, ma in ogni caso l’operatore non può sottrarsi dal fornire il servizio universale, ciò la telefonia fissa”. Comunque stiano le cose, insomma, Tim dovrebbe risolvere il problema – salvo poi eventualmente chiedere il conto dei lavori ai proprietari – e quindi l’utente dovrebbe mandare un reclamo formale all’operatore e fare denuncia ad Agcom.
La spiegazione lunga richieda alcuni chiarimenti sulle parti della rete. Eccole:
Rete interna all’abitazione (dalla borchia d’utente a tutto ciò che è interno all’abitazione): per tale rete la proprietà e la responsabilità sono associate al proprietario dell’abitazione
Da Borchia d’utente a distributore di Palazzo o al Punto di Terminazione di edificio (PTE): In tale tratto della rete vi è una più ampia possibilità. In particolare tale tratto della rete può essere di proprietà i) del condominio, ii) del gestore telefonico proprietario della rete (tipicamente per la rete in rame Telecom Italia ma nel caso della rete in fibra anche di altri operatori), iii) dell’operatore di palazzo (colui che ha cablato il palazzo). La responsabilità della rete in tali situazioni dipende dai diversi rapporti contrattuali tra proprietario della rete e gestore della rete stessa.
Da distributore o da PTE fino all’armadio di distribuzione: tale tratto di rete è sicuramente di proprietà e sotto la responsabilità di un operatore telefonico (tipicamente nel caso della rete in rame Telecom Italia, nel caso della rete in fibra anche altri operatori)
Da armadio di distribuzione fino alla prima centrale locale: anche tale tratto di rete è certamente di proprietà e sotto la responsabilità di un opertore telefonico, potrebbe essere Telecom Italia, ma anche di un operatore alternativo che si è interconnesso all’armadio di distribuzione
Dalla prima centrale locale in avanti: la rete è sicuramente di proprietà di un operatore telefonico. Può essere Telecom Italia (in tal caso la rete si addentra verso il backbone e la rete di commutazione o Ip di Telecom Italia, o di un operatore alternativo)
In sintesi: all’interno dell’abitazione: proprietà e responsabilità sono del proprietario dell’abitazione; dalla borchia d’utente in poi, verso la centrale dell’operatore telefonico: la situazione è variegata e deve essere analizzata caso per caso ma tranne nel caso della proprietà condominiale del primo tratto la responsabilità è di uno (o più) operatori.
La spiegazione lunga richieda alcuni chiarimenti sulle parti della rete. Eccole:
Rete interna all’abitazione (dalla borchia d’utente a tutto ciò che è interno all’abitazione): per tale rete la proprietà e la responsabilità sono associate al proprietario dell’abitazione
Da Borchia d’utente a distributore di Palazzo o al Punto di Terminazione di edificio (PTE): In tale tratto della rete vi è una più ampia possibilità. In particolare tale tratto della rete può essere di proprietà i) del condominio, ii) del gestore telefonico proprietario della rete (tipicamente per la rete in rame Telecom Italia ma nel caso della rete in fibra anche di altri operatori), iii) dell’operatore di palazzo (colui che ha cablato il palazzo). La responsabilità della rete in tali situazioni dipende dai diversi rapporti contrattuali tra proprietario della rete e gestore della rete stessa.
Da distributore o da PTE fino all’armadio di distribuzione: tale tratto di rete è sicuramente di proprietà e sotto la responsabilità di un operatore telefonico (tipicamente nel caso della rete in rame Telecom Italia, nel caso della rete in fibra anche altri operatori)
Da armadio di distribuzione fino alla prima centrale locale: anche tale tratto di rete è certamente di proprietà e sotto la responsabilità di un opertore telefonico, potrebbe essere Telecom Italia, ma anche di un operatore alternativo che si è interconnesso all’armadio di distribuzione
Dalla prima centrale locale in avanti: la rete è sicuramente di proprietà di un operatore telefonico. Può essere Telecom Italia (in tal caso la rete si addentra verso il backbone e la rete di commutazione o Ip di Telecom Italia, o di un operatore alternativo)
In sintesi: all’interno dell’abitazione: proprietà e responsabilità sono del proprietario dell’abitazione; dalla borchia d’utente in poi, verso la centrale dell’operatore telefonico: la situazione è variegata e deve essere analizzata caso per caso ma tranne nel caso della proprietà condominiale del primo tratto la responsabilità è di uno (o più) operatori.