Esteri

Coronavirus, all'Ungheria di Orbán il record di fondi europei

Quindici volte più che all'Italia: 570 euro pro capite in fondi strutturali. Smentito il leader sovranista che accusava la Ue: "Da loro neanche un centesimo"

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BERLINO - Se il nuovo decreto ungherese sui poteri esclusivi per il premier sovranista Viktor Orbán fosse applicato seriamente, egli stesso dovrebbe esserne colpito. Con una pena fino a cinque anni di reclusione per diffusione di fake news presunte o reali. Perché contrariamente a quanto egli ha dichiarato ieri e oggi in pubblico, e cioè che l'Ungheria non ha visto un centesimo dell'Unione europea per la lotta al coronavirus, in proporzione agli abitanti il Paese magiaro ha ricevuto e riceve dalla Ue aiuti per somme pari a 15 volte quelli che l'Italia ha incassato o si vede destinati. Lo ha rivelato un programma dell'autorevole e insospettabile sito online di Dansk Radio, DR, l'emittente radiofonica pubblica della Danimarca, membro di Unione e Alleanza atlantica.

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I conti, scrive il servizio di Dansk Radio, sono presto fatti. Nell'ambito del pacchetto di spese straordinarie europee per 37 miliardi di euro di fondi strutturali deciso dalla Commissione per gli aiuti d'emergenza agli Stati membri (tra cui anche l'Ungheria appunto) per la lotta alla pandemia, in base alle proporzioni definite anche dalle differenziazione tra paesi pagatori e paesi riceventi, l'Ungheria riceve e riceverà dal bilancio dell'Unione europea una somma pari a circa 4.330 corone danesi (570 euro) per ognuno dei suoi circa 10 milioni di abitanti.

L'Italia invece, per ogni suo abitante e cittadino, riceve e riceverà somme pari a 284 corone. La Spagna, altro Paese pesantemente colpito dalla pandemia, incassa e incasserà circa 660 corone per abitante. Secondo i dati pubblicati da Dansk Radio, l'Ungheria è il primo Paese ricevente pro capite nel pacchetto di aiuti europei anti-coronavirus. L'Italia, Paese donatore nel bilancio Ue, e Spagna sono al 15mo e 16mo posto. Ciò malgrado che Orbán giunga persino ad affermare che Europa e media "conducono una caccia alle streghe contro l´Ungheria".

La notizia fornita da Dansk Radio fa giustizia davanti al mondo delle dichiarazioni pubbliche del premier ungherese che governa con poteri ormai di fatto quasi dittatoriali e con posizioni sempre più di destra estrema che fanno di lui il massimo e più autorevole e seguito ideologo dei sovranisti europei, seguito in Italia da Matteo Salvini e Giorgia Meloni e ammiratore egli stesso di Putin e di Erdogan. Ieri, e di nuovo oggi, Vitkor Orbán ha infatti dichiarato di non aver visto un cent dall´Unione europea per la lotta al Coronavirus che secondo lui "è la mia priorità, rispetto alla quale discussioni su idee e ideologie come quelle chiestemi dalla lettera-monito del Partito popolare europeo o da altri sono piccolezze per cui non ho tempo".
La legge sui poteri eccezionali varata lunedì a Budapest dal Parlamento dominato dalla Fidesz, il partito-Stato di Orbán (sospeso ma non ancora espulso dal Partito popolare europeo) non solo conferisce al premier il potere di sciogliere senza limiti il Parlamento e di governare per decreto cambiando, abolendo o introducendo ogni legge. Col golpe bianco magiaro entrano in vigore anche misure che puniscono chiunque diffonda "fake news" con 5 anni di carcere. All'interno ciò crea paura tra i giornalisti indipendenti, già censurati e controllati dal regime e intimiditi nei giorni scorsi - come ha riferito il Guardian - ogni volta che hanno tentato di verificare cifre sulla pandemia nel paese o di indagare sul catastrofico stato della sanità pubblica. Ma appunto, Orbán dicendo di non aver visto un cent dall'Unione europea è il primo o il piú importante ungherese ad aver pubblicamente violato le sue stesse leggi autocratiche con cui ha ibernato sine die la democrazia violando valori costitutivi e Trattati della Ue. Da cui l'Ungheria - paese ricevente e non donatore come l'Italia - riceve aiuti che sono parte enorme della crescita del suo prodotto interno lordo.