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Rai, bufera contro la trasmissione "Anni 20" per un servizio anti-Ue. Nessun provvedimento dell'ad Salini. Letta: "Serve cambiamento profondo"

Dopo il caso Fedez, nuova polemica che coinvolge l'azienda. Sotto accusa il programma di Rai2 condotto da Francesca Parisella. Iv e Pd: "Allucinante disinformazione".  E +Europa annuncia un esposto all'Agcom, Ma Meloni replica: "Grave che i vertici non difendano il pluralismo"
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"Cosa ci offre l'Europa per fine cena? Un gustoso biscotto alla farina di vermi. Un film dell'orrore? No, ce lo chiede l'Europa di mangiare da schifo". È iniziato così ieri sera il servizio della trasmissione di Rai2 Anni 20 dedicato al recente regolamento approvato dagli Stati membri dell'Ue che ha dato il via libera a una proposta della Commissione europea che consente l'uso di vermi della farina gialli essiccati come nuovo alimento. Ma il provvedimento non è stato l'unico tema al centro delle contumelie della trasmissione di Rai2. Il servizio, infatti, ha puntato il dito anche contro il piano vaccini. "L'Europa ci ha chiesto di fidarci - ha raccontato la trasmissione - il risultato? Siamo ancora  chiusi con il coprifuoco". E non sono state risparmiate le accuse neanche al Recovery: "Il pacchetto europeo con il Recovery fund riscrive debiti e nuove tasse, ma ci chiede anche di munirci di bavaglio raccomandando una sorta di ddl Zan in scala contintentale". Insomma, quello dell'Europa viene definito un "delirio regolatore".

Parole inaccettabili per l'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini che, a quanto apprende l'Ansa da fonti interne all'azienda, sarrebbe "furioso" per il servizio smaccatamente antieuropeista della trasmissione di Francesca Parisella. In mattinata era trapelata la notizia secondo cui l'ad avrebbe preso provvedimenti contro il programma, notizia poi smentita dalle stesse fonti della Rai.

Intanto, in molti chiedono un intervento urgente della dirigenza Rai.  "Disinformazione, falsità, attacco infondato all'Europa proprio mentre ai vertici ci sono alte personalità italiane e l'europeismo grazie al governo Draghi è ormai condiviso da tutti in Parlamento", attacca Michele Anzaldi, deputato di Italia viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai. "Chiederò alla commissione di Vigilanza - prosegue - di occuparsi del servizio trasmesso da Anni 20". E la senatrice del Pd, Valeria Fedeli, capogruppo dem in VIgilanza Rai, parla di un servizio "allucinante. Non trovo altri termini per definirlo. Un condensato di fake news di matrice anti europeista indegno non solo del servizio pubblico ma del giornalismo in generale. Adesso basta davvero!".

Sulla quesione il segretario del Pd, Enrico Letta, è intervenuto durante la direzionedel partito di questa mattina: "In Rai - ha detto il dem - siamo per un cambiamento radicale e forte, per una discontinuità profonda. Lo dico a Draghi che nelle prossime settimane fara' le sue proposte: la Rai non puo' piu' continuare cosi', quello che e' successo a Raidue, con una propaganda così becera, bieca e falsa contro l'Europa, è intollerabile".

Protesta anche la dem Lia Quartapelle, responsabile Europa e Affari internazionali nella segretaria del Pd. "Mi è sembrato incredibile trovare tanta propaganda e superficialità in un servizio della tv pubblica - scrive su Twitter - Poi ho visto che la trasmissione si intitola Anni Venti e ho capito. Evidentemente nonè servizio pubblico ma un omaggio alla propaganda degli anni Venti del secolo scorso". E da  +Europa arriva l'annuncio di un esposto all'Agcom contro il programma di Rai.

Ma la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, replica: " A quanto pare - per la sinistra - il diritto di critica è un privilegio riservato solo a chi la pensa come loro. Vogliono trasformarci nella Corea del Nord e la cosa più grave è che i vertici della Rai, il servizio pubblico pagato con i soldi degli italiani, piuttosto che difendere il pluralismo fanno sapere di essere pronti alla censura. Questa è la loro libertà di pensiero". Della stessa opinione Massimiliano Capitano, capogruppo leghista in Vigilanza Rai. "E' davvero singolare e preoccupante - sostiene - che l'amministratore delegato della Rai si scomodi e annunci provvedimenti contro una trasmissione che ha giustamente messo in luce i paradossi dell'Unione europea in tema di alimentazione. Il dottor Salini non ha ancora trovato il tempo di occuparsi del caso Fedez che ha creato un danno di immagine irreparabile all'azienda, oltre ad aver denigrato ingiustamente una dirigente - conclude l'esponente del Carroccio - ma si affretta a difendere chi vorrebbe portare sulle nostre tavole cavallette, carne artificiale e vino annacquato".

 

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