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La comunità trans dice no, Scarlett Johansson non sarà più il gangster Dante 'Tex' Gill

"Ho capito che alcune mie dichiarazioni sono state poco sensibili": così l'attrice motiva la sua rinuncia a interpretare il malavitoso, nato donna, che negli anni Settanta fu il terrore di Pittsburgh

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Scarlett Johansson ha deciso di tirarsi fuori e non interpretare più il ruolo del gangster Dante 'Tex' Gill, nato donna, nel film Rub and Tug. Il motivo di questa scelta sarebbero proprio le critiche che la comunità trans ha rivolto all’attrice, alla notizia che sarebbe stata lei e non un transessuale ad avere la parte.

“Alla luce delle questioni etiche sollevate relativamente al mio ruolo ho deciso di abbandonare il progetto”, ha dichiarato Johansson a Out Magazine. “Stiamo facendo dei progressi, a livello culturale, nella comprensione delle persone transgender e io in prima persona ho imparato molto sulla comunità da quando ho scelto di accettare questo ruolo e ho capito che alcune mie dichiarazioni sono state poco sensibili”.

Inizialmente Scarlett Johansson, che avrebbe dovuto interpretare il gangster nato Lois Jean Gill, quindi donna, aveva risposto alle critiche dicendo che le stesse potevano essere rivolte a colleghi come Jeffrey Tambor, Jared Leto o Felicity Huffman che già in passato hanno portato sul grande schermo vite di transessuali pur non essendolo: nella serie tv Transparent, il primo, in Dallas Buyers Club Leto (che per quel ruolo ha vinto pure l’Oscar) e nel film Transamerica Felicity Huffman. Trace Lysette, attrice transessuale, che ha lavorato proprio in Transparent si era quindi sfogata su Twitter: “Voi potete continuare a interpretare noi, ma perché noi non voi? Non solo ci rubate la nostra storia, ma vi date pacche sulle spalle e vincete trofei scimmiottando quello che abbiamo vissuto”.

Johansson ha ritenuto opportuno fare un passo indietro rispetto alle sue dichiarazioni precedenti: “Provo ammirazione per la comunità trans e sono felice che la discussione sull’inclusione ad Hollywood continui” ha detto l’attrice. Rub and Tug doveva raccontare la storia vera di Dante “Tex” Gill, un boss del crimine degli anni Settanta Pittsburgh, che gestiva una rete di locali per massaggi collegati alla prostituzione. La regia era stata affidata a Rupert Sanders con cui Scarlett aveva già lavorato in Ghost in the Shell, film per il quale l'attrice era stata già accusata di 'whitewashing'. Questa volta Johansson ha deciso di non andare avanti “nonostante sarei stata felice dell’opportunità di portare la storia di Dante e della sua transizione sullo schermo. Ma comprendo il motivo per cui secondo molti a farlo dovrebbe essere un transessuale e sono contenta che questa discussione sul casting abbia aperto il dibattito sulla diversità e la rappresentanza nei film”.