Spettacoli

È morto lo sceneggiatore e regista Mattia Torre, da 'Boris' a 'La linea verticale'

Aveva 47 anni. Aveva raccontato la malattia nella serie con Valerio Mastandrea
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È morto Mattia Torre, sceneggiatore, autore televisivo e regista, un vero talento nel raccontare la quotidianità, una scrittura contemporaneamente ironica e toccante in cui il pubblico si riconosceva con facilità. Insieme a Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico aveva creato la serie di successo Boris, poi diventata film, in cui si raccontavano le esilaranti avventure di un gruppo di lavoro intorno ad una soap opera, Gli occhi del cuore. Al cinema, sempre in trio con Vendruscolo e Ciarrapico, aveva firmato anche la commedia grottesca Ogni maledetto Natale.


Prima del successo della serie, che aveva debuttato nel 2007, Torre aveva fatto la gavetta nel mondo teatrale romano dove aveva conosciuto Ciarrapico e in seguito Luca Vendruscolo con cui aveva scritto il film Piovono mucche, premiato col Solinas.

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È stato autore per Serena Dandini (Parla con me e The show must go off), forte la collaborazione con Valerio Mastandrea per il quale ha scritto prima Il migliore per il teatro e poi la serie tv La linea verticale. Proprio Mastandrea aveva letto un toccante ed esilarante monologo di Torre durante una puntata di Propaganda Live che aveva avuto un grandissimo successo.

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Anche scrittore, tra i titoli La linea verticale da cui è stata tratta la serie tv, che era la sua storia autobiografica  (raccolta nel libro edito da Baldini e Castoldi), paziente dell'ospedale romano Regina Elena. La serie, resa disponibile prima su RaiPlay, aveva avuto un grande successo, 600.000 visualizzazioni nella prima settimana. A maggio era arrivato in libreria In mezzo al mare (Mondadori), versione aggiornata della raccolta di "atti comici" pubblicata nel 2012 che aveva ispirato monologhi brillanti come Perfetta, portato a teatro da Geppi Cucciari.


Tra i primi ad esprimere cordoglio, Corrado Guzzanti, con cui Torre aveva scritto anche la serie 'Dov'è Mario?' "Mattia Torre, amico carissimo e brillante, scrittore sopraffino, 47 anni, venti romanzi ancora da scrivere, cento sceneggiature. Una curiosità, un coraggio e un senso dell'umorismo rari in questo mondo, rarissimi in Italia. Uno che se adesso gli dicessi "che la terra ti sia lieve" ti scoppierebbe a ridere in faccia, ci scriverebbe sopra un monologo. Mi mancherai tanto. Ci eri indispensabile", ha scritto commosso Guzzanti.

Torre stava preparando il suo prossimo film in programma per il 2020, Figli, in cui avrebbe dovuto dirigere Valerio Mastandrea, Paola Cortellesi e Stefano Fresi. In ricordo del regista questa sera su Raimovie verrà programmato il film Ogni maledetto Natale.