Italian Tech

Il disservizio

WhatsApp, Facebook e Instagram in down per oltre 6 ore

WhatsApp, Facebook e Instagram in down per oltre 6 ore
I servizi di proprietà di Facebook non hanno funzionato per ore. Utenti scatenati su Twitter, che invece è rimasto accessibile. E proprio con un tweet Instagram si è rivolto ai suoi utenti: "Abbiate pazienza"
2 minuti di lettura

WhatsApp, Facebook (incluso Messenger) e Instagram hanno smesso di funzionare, in Italia e nel resto del mondo, dalle 17.30 italiane a poco prima della mezzanotte. Il sito downdetector.it, che effettua il monitoraggio in tempo reale dei problemi e dei periodi di inattività, riportava un elevato numero di segnalazioni sui 3 servizi di proprietà di Facebook.

A fine pomeriggio, il colosso di Menlo Park ha confermato con un tweet i problemi: "Stiamo lavorando per ripristinare il servizio più velocemente possibile, nel frattempo ci scusiamo per l'inconveniente".

Anche WhatsApp, su Twitter, ha pubblicato un messaggio di avvertimento e scuse praticamente identico.

Sheera Frenkel, reporter del New York Times, ha riferito di avere parlato al telefono con alcune persone che lavorano per Facebook che descrivevano una situazione complicata: a lungo, gli impiegati chiamati a risolvere il problema non sono riusciti ad accedere agli uffici perché i loro badge non funzionavano. Il lavoro è stato reso ancora più difficile dal fatto che (sempre secondo quanto scritto dal Nyt) gli stessi impiegati, a causa del disservizio, non potevano ricevere mail da indirizzi esterni.

The Verge, una delle testate più seguite e accreditate negli Usa per quanto concerne le nuove tecnologie, ha scritto che il problema era apparentemente legato ai Dns di Facebook citando il tweet di Dane Knoecht, vicepresidente di CloudFlare, società statunitense che si occupa di content delivery network:

In effetti, interrogando il Dns attraverso un qualsiasi tool o checker sul Web, non si ricevevano risultati: come se Facebook non esistessero su Internet.

Ogni computer deve convertire gli indirizzi che usiamo, come "http://www.facebook.com" appunto, in un indirizzo Ip (che è numerico) in modo che il browser o un'app possano connettersi al sito. Per ore i server di Facebook che gestiscono la mappatura tra nomi e numeri non hanno funzionato, e questo ha reso i suoi servizi irraggiungibili dagli utenti.

Su Twitter gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown sono diventati immediatamente trending topic: i tre hashtag in pochi minuti hanno generato un volume di circa 100mila tweet.

Sempre su Twitter, su cui in genere si riversano gli utenti quando si manifestano questi disservizi, è scattata la consueta ironia social che sottolinea come il sito di microblogging di Jack Dorsey si riveli puntualmente un paracadute sicuro. L'attivista Edward Snowden ha scritto che il mondo, con Facebook down, "almeno per un giorno radioso è diventato un posto più sano".

Lo stesso account ufficiale di Twitter ha affrontato con ironia la situazione, ricevendo risposte altrettanto scherzose dagli account dei servizi irraggiungibili:

Questa conversazione tra Twitter e WhatsApp è stata seguita da un commento ironico di Jack Dorsey, fondatore e Ceo di Twitter, che ha scritto: "Pensavo che tutto questo sarebbe stato criptato".

L'ultima volta che i tre servizi di Zuckerberg sono stati irraggiungibili, tutti nello stesso momento, risale al 19 marzo scorso: il disservizio in quel caso è durato circa un'ora.

Un anno prima, esattamente il 13 marzo del 2019, Facebook, WhatsApp e Instagram hanno affrontato quello che sinora era il blackout più lungo della loro storia, con disservizi che sono durati ore, dovuti (stando a quanto ha comunicato Facebook il giorno successivo) a un cambio di configurazione del server.

I problemi di WhatsaApp, Instagram e Facebook si sono manifestati proprio nel giorno in cui Frances Haugen, ex ingegnera informatica di Facebook, ha detto all'emittente Cbs che "Facebook incoraggia l'hate speech per il profitto".