Curiosità - 28 luglio 2014, 08:30

La Base Segreta sul Melogno: in esclusiva nuove rivelazioni e foto

Claudio Arena, di Savona Sotterranea Segreta, ci svela dopo un anno di ricerche l'uso della struttura sul Monte Settepani

“E' stato un lungo percorso, durato esattamente poco più di un anno, ma ora ho deciso di chiudere definitivamente questa ricerca, un'avventura sicuramente affascinante, ma con un notevole dispendio di tempo ed energie”

Così Claudio Arena, con le ricerche di Savona Sotterranea Segreta, oggi ci racconta in esclusiva nazionale alcuni fatti che ha lasciato con fiato sospeso molte persone incuriosite da tutta questa vicenda. Negli ultimi mesi ha portato alla luce e alla riscoperta tutto un complesso militare, occultato per anni all'interno del Monte Settepani, sopra Finale Ligure.

“Come tutti sapete, si è parlato molto di questo complesso edificato negli anni '50, con il sopraggiungere della guerra fredda. Ma chi meglio di me, dopo un anno di estenuanti indagini, oggi potrebbe dare una valutazione più esatta, visto che nessuno ufficialmente ha voluto tirare fuori carte specifiche?"

Oggi ho molte più certezze di quanto in tanti anni le leggende abbiano parlato; più certezze di tante persone che sanno ma che non vogliono dire. Certo in questo periodo si è sentito di tutto, in riferimento all' utilizzo di questa “Base Sotterranea”, ci sono stati militari, che hanno raccontato si trattasse di un complesso che doveva servire in caso di attacchi atomici, mentre altri hanno riferito dovesse servire come rifugio nucleare con l'intento di salvaguardare le antenne radar che sovrastano il Monte Settepani. Tante ipotesi, che però non stavano in piedi e giorno per giorno, consultando migliaia di carte, documentazioni e testimonianze, sono arrivato a dedurre tutta altra cosa.

Ma facciamo un piccolo passo in dietro. Intanto va precisato che, pur se ufficialmente le carte parlano di americani alla base Pian dei Corsi dal 1963, con la richiesta di edificare la caserma, si sa per certo e da testimonianze attendibili, che gli americani giravano in zona già almeno dal 1954. Per altro sono stati rinvenuti manufatti con tale data a prova della loro presenza. Quel che mi sono chiesto è perchè mai i militari americani girassero prima in zona, e guarda caso proprio nel periodo che si iniziò a scavare i tunnel sotto il monte...

Le ipotesi di alcuni, ci volevano far credere si trattasse giustappunto di un rifugio anti nucleare-atomico, ma è molto strano pensare a una cosa del genere, considerando che tutto il complesso ha decine di parti esposte e dirette con l' esterno, quando sappiamo bene che un complesso anti atomico, è costruito totalmente in autonomia, stagno, con porte blindate, minimo un metro di spessore e con tutto un sistema di rigenerazione aria e così via. Senza contare che al suo interno non era prevista nessuna sosta umana, infatti i segni visibili, sono tangibili direttamente analizzando il posto. Non esistono latrine, ne scarichi di acque nere, o sistemazione logistiche per i militari. Oggi sono anche a conoscenza di tutte le ditte che hanno lavorato, le ho contattate e parlato con alcuni anziani operai. Ho seguito il mio istinto dall' inizio, ma gli indizi sono tutta altra cosa rispetto quello che alcuni volevano proporci. Oggi posso dire con assoluta certezza che, tutto questo complesso sotterraneo altro non era che un' importante deposito armi.

Probabilmente uno dei tanti in disuso ma tanti ancora segreti e costruiti in Italia. Considerando le dimensioni, indubbiamente, uno dei più grandi in assoluto, e visto l'epoca, forse il più grande deposito di esplosivi in Italia. Dimostrazione anche il fatto che venne costruito in zona isolata, al di sotto del monte, giacché in caso di emergenza grave, dovuta ad incendi o esplosioni, potesse fare meno danni possibili quindi implodere e collassare su se stesso. “ Mi vien ancora in mente la moglie di un militare Usa, che intervistata e sentita anche durante la trasmissione rai Voyager, più volte diceva: “Siamo seduti su una polveriera”. Ora tutto è chiaro e tutto collima, senza dubbi. Come detto è significativo è il fatto storico che i militari Usa erano nella nostra zona già dal 1954, stesso periodo che ufficializzavano il Comando di Camp Darby presso Livorno ( oggi una cittadella ) dove al suo interno a decine di metri sotto, esiste ora il più grande arsenale di armi in Europa. Ecco pertanto che gli scavi furono realizzati sotto la base AM Italiana del Settepani, per costruire un deposito segreto di armi per gli Americani, che poi ufficializzavano la loro base “Radio Scatter site 046” ai Pian dei Corsi solo nel 1963. Quei sotterranei erano un deposito che metteva in sosta armamenti importantissimi del periodo, quindi successivamente essere trasportati a Camp Darby che in quel periodo era in via di ultimazione.

Seguendo questi indizi, in questi mesi, ho potuto verificare che ancor oggi, gli Americani usano per tecnica e modalità, costruire Hangar, per deposito armi, proprio simili a quello rinvenuto al Settepani; quella stanza di 200 mq che tanto mi aveva impressionato e fatto parlare.

In quei corridoi sotterranei che parevano stretti per dei camion, circa 1,60 mt di utilizzo, su 2 mt ( anche se le leggende parlavano di camion che sparivano dentro la montagna ) ci passavano sì dei mezzi, ma precisamente dei muletti militari per trasportare al suo interno bombe di ogni tipo.

In oltre al suo interno avevamo rinvenuto due cartelli segnaletici al muro, uno di svolta a sinistra e uno di incrocio a testimonianza di movimentazione. In oltre si pensava a due uscite laterali, ma proprio seguendo queste indicazioni, in realtà si tratta di un' entrata e un' uscita, giusto per permettere ai muletti militari di scaricare il materiale e riuscire senza incrociarsi con altri mezzi.

I primi allarmi in merito di possibili armamenti speciali, arrivarono appunto in quegli anni dal Ministero della Difesa francese, il quale mandava comunicati e avvisi, che vi erano a Pian dei Corsi, missili a testate nucleari. In realtà si trattava del Settepani e come detto, non potevano esserci missili pronti al lancio, non ci sono indizi utili che facciano pensare a questo, ma testate depositate e custodite segretamente si.

Cosa puoi dirci di più in merito a questa ricerca?

Sorrido, perché si siamo già confidati e parlati, e posso dirvi che ci potrebbe essere molto altro.

O meglio, sono sicuro al 90% che sotto ai sotterranei, esplorati, ci possa essere almeno un altro livello. Lo dico, perché sono a conoscenza dell' esistenza di un canale verticale, che conduce ad altri 61 mt sotto, ed oggi risulta immerso da acqua.

In qualsiasi caso appunto potrebbe esistere la probabilità di un altro livello sotto quello scoperto, che sicuramente eventuali addetti, smentiranno o mai confermeranno. Aggiungo anche che in questo ultimo periodo, ( ma non faccio nomi ) alle richiesta di mie curiosità un po' dirette, sono stato anche, in maniera per così dire “ambigua” minacciato da personale Militare in servizio, facendomi intendere, come se dovessi lasciar perdere o non insistere in tal senso.

Non ho sporto denuncia, perchè per me la cosa è già finita li, o meglio, avere notizie, fare ricerche e renderle pubbliche a tutti, è una passione. Se fosse stato un lavoro, certo avrei reagito molto diversamente.

Detto questo, quindi, mi chiedo perché nascondere, ancor oggi un segreto, ormai consumato negli anni '50? Qualcuno ha paura che venga a galla qualcosa di nuovo? Sono tutte domande che forse rimarranno senza risposte, poiché per me questa avventura termina qui, non ho risorse disponibili per far altro. Possiamo anche dire, che grazia alla collaborazione di Savonanews e la ditta Georender, abbiamo scoperto cavità artificiali, anche di di grosse dimensioni, anche alla ex base Usaf. Anche qui, personale specifico, in seguito non ha smentito ci potessero essere delle cavità, tanto che una persona importante, ha riferito, che sotto e in corrispondenza delle analisi, all' epoca vi fosse un altro grosso generatore elettrico e attrezzature elettronica poi ricoperte con cementazione. Il perchè vi fosse un generatore sotterraneo oltre quelli sopra, non si capisce ufficialmente.. ma lascia molti dubbi sul suo utilizzo.

Dico ancora, che La pagina Facebook Savona Sotterranea Segreta che gestisco, rimarrà aperta, con lo scopo di socializzare con altre persone, magari facendo escursioni nelle nostre colline e passare momenti simpatici.

Ringrazio pubblicamente anche qui, tutte le persone che in questo periodo hanno scritto, e con le tante che abbiamo fatto amicizia, come alcune mogli di Militari Usa, molto disponibili, simpatiche e amichevoli, in ultimo, anche il Comune di Bormida che proprio 10 gg fa mi ha ospitato presso la loro nuova bella biblioteca e le persone che mi hanno accolto.

r.g.