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a cura di Alessandro Crea

Quanto è affidabile la tecnologia OLED? Se lo chiedono in molti, soprattutto i detrattori, mai del tutto convinti della superiorità dei LED organici rispetto ai normali pannelli LCD. Una posizione che sta trovando nuova linfa in queste ore, da quando si è cioè diffusa la notizia che alcune TV OLED LG di ultima generazione, da poco installate nell'aeroporto di Seoul per mostrare gli orari di arrivi e partenze, abbiano già iniziato a mostrare segni di burn-in dopo pochi mesi.

Il burn-in è quel fenomeno per cui, in determinate situazioni, è possibile che un'immagine resti impressa sul pannello anche quando non è più visualizzata, creando un fastidioso effetto "fantasma" dietro alle immagini correnti. LG al momento non ha commentato, e anzi l'azienda ha sempre fatto orgogliosamente riferimento all'affidabilità di questi pannelli parlando di una vita media di 30.000 ore, ossia circa 10 anni guardando in media 8 ore di TV al giorno.Tuttavia alcuni ingegneri dell'azienda, nei mesi scorsi, hanno fatto riferimento ad alcuni pannelli usciti dalla fabbrica più esposti a questo difetto di altri.

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Uno dei pannelli incriminati

In realtà il problema del burn-in negli OLED è relativo, e può essere causato solo in alcune condizioni limite come appunto quella verificatasi in aeroporto, dove la grafica dei voli e degli orari cambia in continuazione, ma la sottile linea bianca che divide le colonne dall'intestazione è statica ed è proprio questo a causare il problema.

‎Il problema comunque è particolarmente pronunciato per i pannelli OLED che controllano l'illuminazione dei singoli pixel. Ogni pixel infatti emette luce propria e questo provoca una differenza nella durata della vita di ciascuno: più i pixel sono utilizzati, più sono vulnerabili alla ritenzione di immagine. Ovviamente le TV di ultima generazione integrano alcune tecnologie atte a prevenire questo difetto, che solitamente è temporaneo e può essere eliminato con un ciclo di pulizia dei pixel, che avviene solitamente in automatico ogni poche ore, ma se si visualizzano per molte ore di seguito immagini statiche, il rischio di burn-in irreversibile è dietro l'angolo.

Gli OLED dunque, di per sé, sono più esposti a questo rischio a causa della propria natura organica, ma gli utenti domestici dovrebbero stare abbastanza tranquilli visto che normalmente visualizzeranno immagini dinamiche, che siano trasmissioni, film o videogiochi, e non una tabella di orari dell'aeroporto.‎


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