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Il caso Vicenza: dal 2005 solo consegne elettriche in centro

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Veloce Vicenza

Solo in elettrico, oppure a piedi o in bici. Solo i quattro furgoni elettrici della società Veloce (con capitale prevalentemente comunale)  possono consegnare la merce nel centro storico di Vicenza. Nel 2005 si è iniziato a testare le consegne a emissioni zero uitlizzando prototipi. Una storia da conoscere. Ne abbiamo parlato con Luca Zanon, amministratore unico della società.

Porter, Nissan e-NV200 e Isuzu per le consegne a emissioni zero di Veloce

Ultimo miglio elettrico
Uno dei camion elettrici di Veloce entra nella sede a Vicenza

Zanon spiega come funziona il sistema di consegna commerciale nella città veneta che conta 120mila residenti e circa 20mila in centro.  “L’area della Ztl è concessa dal Comune in esclusiva a Veloce _ spiega Zanon _. In alternativa si possono fare le consegne con le cargo bike o a piedi con il carrello“. La flotta non è immensa ma soddisfa tutte le esigenze cittadine: “Abbiamo iniziato nel 2005 – anche se io sono entrato solo da pochi anni in azienda – con dei veri e propri prototipi realizzati da una ditta  poi chiusa. Pensati per le nostre esigenze. Avevamo dei mezzi con anche le batterie nel libretto che abbiamo dovuto dismettere. E abbiamo utilizzato batterie di ogni tipo”. Oggi la società può contare su un Piaggio Porter, un Nissan e-NV200 e due Isuzu progettati e allestiti dalla Pretto di Prato, ditta specializzata in retrofit (leggi qui).

L’esclusiva riduce la presenza dei furgoni in centro: solo 4 e non 30

Bene i furgoni elettrici, ma l’obiettivo dell’amministrazione è ridurre anche il traffico: “Visto che il centro di Vicenza è patrimonio Unesco si punta anche ad avere pochi mezzi che si muovono in Ztl – spiega Zanon – invece di 20/30 furgoni ne abbiamo quattro“.

Veloce Vicenza
La sede della società di logistica urbana che usa veicoli elettrici

E i corrieri? “C’è una società che costruisce cargo bike elettriche, la Triclò, e le mette a disposizione di chi deve fare le consegne con le due ruote. Collaboriamo anche noi mettendo a disposizione gli spazi per il deposito“. Oltre l’aria, in questo modo, si libera anche lo spazio nella città veneta.

Una scelta pioneristica come si legge in un documento: “Dal 17 gennaio 2005, il Comune di Vicenza ha deliberato un’ordinanza che dispone il divieto del trasporto merci con mezzi propri nel Centro Storico della Città (all’interno della Zona a Traffico Limitato)“.

L’ultimo miglio soprattutto (ma non solo) per frutta, carne e pesce

La sede è nel mercato all’ingrosso di Vicenza, una piattaforma che permette di alimentare le consegne: “C’è un gran lavoro con frutta, carne e pesce verso i ristoranti del centro, ma non ci fermiamo all’area della Ztl e ci occupiamo anche di rifornire Rsa, mense, negozi utilizzando dei roll isotermici che garantiscono la gestione dei freschissimi“.

logistica urbana elettrica
I veicoli di Veloce sono nati come prototipi per testare la logistica in Ztl

 

Un modello collaudato: “Come in tutte le aziende di logistica non mancano i problemi, ma in quasi vent’anni i nostri operatori sono diventati altamente specializzati e trovano le soluzioni adeguate quando emergono criticità _  spiega Zanon che è anche imprenditore ortofrutticolo _.  Ci studiano le università come la Iuav di Venezia con cui collaboriamo,  ci chiedono consulenza altre città, siamo uno show case per Pretto che porta qui i suoi clienti per far vedere i mezzi“. Un prezioso know how tutto da spendere.

luca zanon
Luca Zanon, amministratore unico di Veloce

La società sperimenta anche lo sharing e la consegna della spesa in parcheggio

Veloce si può definire un laboratorio per la logistica urbana a zero emissioni: “Abbiamo sperimentato noi il servizio di bike sharing  per MoBike. Ci siamo occupati della distribuzione raccolta delle bike. Un’altra sperimentazione è stata quella per la consegna della spesa in parcheggio ovvero il cliente faceva la spesa in negozio e la ritirava in un locker presidiato da una risorsa umana che consegnava la merce acquistata“.

Vicenza logistica
O in camion elettrico o in bici

Tanto lavoro per la società che sta già pensando ai nuovi mezzi elettrici da immettere nelle strade cittadine, ma fanno servizio anche in provincia, e persegue l’obiettivo di poter realizzare un impianto fotovoltaico che permetta l‘autoproduzione di energia pulita con cui alimentare tutti i veicoli. L’ultimo miglio di un modello che si potrebbe replicare in gran parte delle città italiane.

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