Cronaca

Chi è Igor il Russo, dagli omicidi alla cattura

Responsabile di due omicidi in Emilia Romagna, catturato al termine di una sparatoria in Spagna

Redazione Ansa

Un uomo con un giaccone militare con il bavero alzato, un cappello in testa e un fucile da caccia a tracolla entra di sera nel bar-tabaccheria 'Il Gallo' di Riccardina di Budrio (Bologna). Il titolare, Davide Fabbri, affronta il rapinatore, lo disarma, lo colpiace e lo ferisce con la sua stessa arma, ma poi, trascinato nel retrobottega, viene ucciso con una pistola.

E' il primo aprile 2017 e da li' inizia la fuga di 'Igor il russo', poi identificato nel serbo Norbert Feher, un passato fatto di alias, reati violenti, periodi in carcere e un ordine di cattura per rapina pendente al momento del delitto.

Una settimana dopo, l'8 aprile, il killer uccide di nuovo: in lui si imbattono la guardia ecologica volontaria Valerio Verri e l'agente provinciale Marco Ravaglia, nella zona di Portomaggiore. Il primo non ha scampo, il secondo rimane gravemente ferito dai colpi di pistola. Braccato per le strade di campagna, l'omicida riesce a far perdere le proprie tracce a Molinella, abbandonando un Fiorino rubato per scappare. La caccia all'uomo organizzata dai Carabinieri nelle settimane successive è imponente, con centinaia di uomini dei reparti speciali, cani addestrati, mezzi di ultima generazione, segnalazioni continue e irruzioni nei casolari. Tutto vano. Le paludi di Marmorta e Campotto non hanno restituito il ricercato e le ultime tracce certe di una sua presenza risalgono a meta' maggio.

Il dispositivo sul campo allora si e' gradualmente allentato e le indagini sono proseguite in altri modi, ad esempio vagliando i suoi antichi contatti, nella speranza di una mossa falsa da parte di qualcuno. Una pista, presto verificata e sfumata, e' stata nelle scorse settimane la segnalazione di una sua fuga all'estero, in Sudamerica. E cosi', dopo 120 giorni, Igor e' ancora il ricercato numero uno, con tanto di taglia sulla testa.

Il comitato degli amici di Fabbri ha infatti messo in palio una ricompensa di 50mila euro a chi dara' informazioni utili a trovare il latitante vivo, la meta' per chi fornira' notizie sul suo cadavere. Un aiuto alle indagini ufficiali, nelle intenzioni dichiarate dall'avvocato Giorgio Bacchelli che assiste gli amici e la vedova della vittima, ma anche un'iniziativa che ha suscitato clamore e che ha attirato nuovi soggetti, come agenzie di investigazione private pronte a mettere in campo le proprie competenze e capacita'.

Il 15 dicembre 2018 la svolta: 'Igor il russo' viene arrestato in Spagna, nella zona di El Ventorillo, al termine di una sparatoria nella quale sono morte tre persone, tra cui due uomini della guardia civil.

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