Salerno-Reggio «a rischio crollo»Nove arresti, strada sotto sequestro

Dieci chilometri dell’autostrada Salerno - Reggio Calabria sono a rischio crollo perché in fase di progettazione e costruzione non furono presi in considerazione una serie di fattori idrogeologici. E’ la tesi della procura della repubblica di Vibo Valentia, che dopo aver sottoposto a sequestro preventivo il tratto compreso tra gli svincoli di Rosarno e Mileto, questa mattina ha eseguito l’arresto di nove persone, cinque dei quali sono funzionari dell’Anas. Gli arresti sono stati compiuti dalla Guardia di Finanza di Vibo che per mesi ha approfondito le indagini. Il tratto “incriminato” della A3 resta comunque percorribile.

«Lavori mai eseguiti»

Secondo quanto reso noto dalle Fiamme Gialle il blitz odierno è lo sviluppo di un’indagine del maggio 2016 che aveva avuto come primo esito il sequestro preventivo della Salerno - Reggio Calabria tra Rosarno e Mileto. Già allora le indagini avevano fatto emergere che nell’area non era stato considerato il rischio idraulico su una serie di terreni interessati dal passaggio dell’arteria «con conseguente configurabilità del reato di crollo o disastro colposo». Oltre a questo sono stati considerati anche la truffa e falso da parte delle imprese che hanno eseguito i lavori. L’appalto aveva un valore di 61 milioni di euro; alcuni lavori previsti dal contratto erano stati falsamente certificati o per nulla eseguiti. Da parte loro, i controllori dell’Anas avrebbero chiuso uno o due occhi su queste omissioni da parte dei costruttori. Secondo quanto calcolato dalle Fiamme Gialle questo avrebbe consentito un illecito guadagno di 12 milioni e 700mila euro.

Stop per un anno ai contratti

Le nove persone arrestate sono 4 imprenditori e 5 dipendenti dell’Anas (questi ultimi posti ai domiciliari). Il Gip di Vibo Valentia ha disposto il sequestro di beni pari a 12milioni e 700mila euro (l’illecito guadagno) e ha vietato alle imprese di stipulare contratti con la pubblica amministrazione per un anno.