SIRIA
L’Isis perde l’ultimo territorio sul confine con la Turchia
di Guido Olimpio
Importanti sviluppi sul fronte bellico in Siria. Il primo: la Turchia, insieme ai ribelli siriani, ha strappato all'Isis l'ultima porzione di territorio sul confine, ossia il settore tra Jarablus e al Rai. In questo modo il Califfato perde la porta di ingresso per aiuti, materiali e volontari provenienti dall'estero. Il secondo riguarda Aleppo: il regime ha ripreso i quartieri meridionali ed ha imposto di nuovo l'assedio alla città. Proprio sul futuro di questa zona sono in corso negoziati tra Russia e Usa, trattative che negli ultimi giorni hanno incontrato difficoltà. Uno dei motivi è che Mosca voleva dare tempo all'alleato siriano di riacquistare una posizione di forza.
La mossa turca
L'esercito turco, dopo essersi assicurato il controllo di Jarablus, ha ampliato la sua azione appoggiando brigate di insorti. In appoggio all'avanzata anche il sistema missilistico americano Himars, le cui batterie hanno partecipato per la prima volta alle operazioni. Il dispositivo è così riuscito a sloggiare i seguaci dello Stato Islamico da un settore chiave. In questi mesi i jihadisti hanno utilizzato il corridoio per far affluire di tutto, compresi metalli e fertilizzanti poi impiegati nella costruzione di veicoli-bomba. Al tempo stesso la rete islamista ha sfruttato la frontiera per infiltrare kamikaze poi coinvolti in gravi attentati nelle città turche. Da tempo Washington (con la Nato) aveva chiesto ad Ankara un'azione più decisa per sigillare i circa 90 chilometri di confine. Una richiesta rimasta sospesa. Adesso la Turchia si è mossa perché ha un'agenda precisa: quella di creare una fascia di sicurezza che tenga lontano l'Isis ma sopratutto impedisca ai curdi siriani YPG di saldare i loro cantoni. Come sempre saranno i fatti a contare e non gli annunci.