L'immagine inopportuna  postata da Giacomelli su Facebook

L'immagine inopportuna postata da Giacomelli su Facebook

Dopo essersi confrontato con i suoi collaboratori, visto il materiale raccolto, il Procuratore federale Giuseppe Pecoraro ha deciso di aprire un fascicolo sull'arbitro triestino Piero Giacomelli, passato alla storia di questo campionato per aver diretto (malissimo) Lazio-Torino, mentre si scopriva su un profilo facebook a lui riconducibile un'immagine di Totti intento a segnare un rigore per la Roma. Foto inopportuna e attività social vietata: ce ne sarà abbastanza per deferirlo?
regolamento — Da regolamento, gli arbitri non possono utilizzare nickname per impedire l'identificazione di un profilo su un social network. Il direttore di gara era registrato come "Jack O'Melly", e questo ha fatto scattare l'inchiesta. Nella notte di lunedì 11 novembre, subito dopo la partita dell'Olimpico che aveva fatto infuriare Simone Inzaghi e i tifosi biancocelesti, i sostenitori laziali avevano infatti rintracciato il profilo personale di Giacomelli, oscurato la mattina successiva. Le ragioni dell'apertura del fascicolo non sarebbero da ricondurre soltanto a una foto dell'arbitro con Totti postata sul social, ma anche al regolamento dell'Aia, che prevede espressamente il divieto di "partecipazione a gruppi di discussione, posta elettronica, forum, blog, social network o simili in modo anonimo, ovvero mediante utilizzo di nomi di fantasia o nickname atti a impedire l'immediata identificazione del suo autore". Ora Giacomelli, dopo lo stop di un turno nella scorsa giornata di campionato, torna in campo in Coppa Italia. Sarà infatti oggi al Var in Atalanta-Sassuolo, ma potrebbe poi incappare in un deferimento conseguente all'esito dell'inchiesta aperta dalla Procura.
class action — E c'è un'altra novità, a corredo della partita fra Lazio e Torino dello scorso 11 dicembre. I tifosi della Lazio hanno infatti avviato una class action contro Giacomelli e Marco Di Bello, rispettivamente direttore di gara e video assistance referee del match, a seguito dei presunti errori che hanno portato all'espulsione di Ciro Immobile attraverso l'uso della moviola in campo anziché concedere il rigore all'attaccante per fallo di mano di Iago Falque, episodio avvenuto in principio della stessa azione di gioco. Per conto dei tifosi biancocelesti si è mosso lo studio legale Previti, che ha notificato il risarcimento dei danni causati a ogni singolo tifoso, "leso nel proprio diritto di poter vivere la propria passione sportiva al riparo da condizionamenti illeciti, in quanto fondati su condotte connotate da inaccettabili profili di colpa".