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La Stampa ha deciso di ritirare una falsa notizia sugli stupri a Firenze

Un dato palesemente inventato sulle denunce di violenza sessuale era stato molto contestato su internet: il direttore ha ammesso che non aveva "le dovute conferme"

Il direttore del quotidiano La Stampa ha annunciato che il giornale ha rimosso dall’edizione online di un articolo, uscito sabato anche sul quotidiano di carta, un passaggio che era stato contestato da molti lettori soprattutto su internet nei giorni passati. L’articolo riguardava i primi sviluppi delle indagini sulle accuse di stupro contro due carabinieri da parte di due studentesse americane a Firenze. A un certo punto vi si diceva:

Però non si può neppure dimenticare che tutte le studentesse americane in Italia sono assicurate per lo stupro e a Firenze su 150-200 denunce all’anno, il 90 per cento risulta falso.

Il dato era subito sembrato implausibile e privo di qualunque fondamento a molti lettori (tra le prime diffidenze online c’erano anche state anche quelle del Post), oltre che vergognoso e pericoloso per quello che implicava sulla presunta falsificazione delle denunce di violenza sessuale da parte delle donne che ne sono vittime. Lo stesso articolo era stato pubblicato anche su un altro quotidiano del gruppo, Il Secolo XIX, e il dato era stato riportato anche dai quotidiani Il Messaggero e Il Mattino. Dopo molte proteste online il Messaggero aveva rimosso da internet senza spiegazioni il suo articolo (in cui quel passaggio sembrava stato aggiunto a un testo originario, scritto da New York), mentre la Stampa si era limitata a mettere la frase tra virgolette e a sostenerla confermata. Intanto il dato veniva fattualmente smentito dalle indagini di alcuni lettori online, e dallo stesso questore di Firenze, mentre crescevano i sospetti sulle possibili fonti che fossero state interessate alla diffusione di quella calunnia.

Martedì sera la “public editor” della Stampa Anna Masera ha pubblicato nel suo spazio online una domanda al direttore Maurizio Molinari sulla vicenda. Nella risposta Molinari – pur sostenendo contraddittoriamente che la presunta notizia fosse stata “più volte avvalorata” – dice che ulteriori verifiche hanno “preso tempo” e non hanno “trovato le dovute conferme”. Da qui la decisione di rimuovere quel falso, tre giorni dopo la pubblicazione, con scuse verso i lettori.

Cara Anna, la notizia in questione è stata pubblicata da La Stampa e da altri tre quotidiani il 9 settembre. La fonte che ce l’ha fornita l’ha più volte avvalorata, su richiesta dei lettori abbiamo svolto ulteriori verifiche senza trovarne le dovute conferme. Dunque l’abbiamo tolta dalla versione online dell’articolo in questione. Come è evidente tale processo di verifica delle fonti ha preso tempo, e di questo ci scusiamo con i lettori, ma ci ha portato a rispondere in maniera corretta alle richieste di delucidazione ricevute. Confermando il rispetto che questo giornale ha per le notizie ed i lettori

La Stampa non ha ritenuto di pubblicare la risposta del direttore sull’edizione di carta del quotidiano, ma solo su internet.

– Luca Sofri: Quella cosa delle fonti

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