Il teatro Pacini rialza il sipario

In cinquecento all'inaugurazione

La benedizione di don Salucci

La benedizione di don Salucci

Pescia, 23 ottobre 2016 - Un tripudio di euforia, emozione e simpatia ha fatto da cornice all’inaugurazione del rinnovato teatro Pacini. Un «tutto esaurito» inaspettato, quasi cinquecento persone che sono sembrate in perfetta simbiosi, un «tutt’uno», con le autorità sul palcoscenico. Con il padrone di casa Oreste Giurlani c’erano il Prefetto Ciuni, il presidente del consiglio regionale Ciani, l’assessore regionale Ciuffo, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia Iozzelli, l’assessore Cecconi, gli onorevoli Bini e Fanucci, il consigliere regionale Niccolai, le più alte cariche delle forze dell’ordine. E poi l'assessore alla cultura Barbara Vittiman che più di ogni altro, ha creduto nella riqualificazione del teatro come luogo dove l’arte, il genio e la cultura potessero incontrarsi e trovare nuovo vigore. «E’ stato un percorso difficile, abbiamo avuto coraggio – ha detto non senza un pizzico di emozione-. Da oggi il teatro torna nella disponibilità della città, delle associazioni e delle scuole». C’è da immaginare che con quelle parole dette di fronte ad un pubblico così numeroso, tra cui forse gli ultimi scettici o qualche incallito detrattore, si sia scrollata di dosso una volta per tutte le critiche e i rimproveri di cui è stata oggetto in questi mesi. Ciani ha fatto un elogio a Giovanni Pacini, cui è intitolato il teatro. «Compositore geniale, scelse di vivere a Pescia gli ultimi anni della sua vita, nel cuore culturale della Toscana centrale». Giurlani ha confermato l’impegno della sua giunta di voler continuare ad investire nelle scuole e nella cultura. «Nel 2017 sarà inaugurato il Museo Civico, sarà presente il Capo dello Stato Mattarella». Per Cecconi «i lavori di messa in sicurezza erano necessari visto che gli ultimi interventi all’interno del Teatro risalivano ad oltre 20 anni fa». Ciuni ha elogiato il lavoro dell’amministrazione pesciatina, «una società che investe in cultura agevola l’evoluzione e la civiltà dei suoi cittadini». Una nota suggestiva è che all’ingresso del Teatro erano presenti due Carabinieri vestiti in alta uniforme. Don Stefano Salucci ha benedetto il Teatro. Poi i bambini delle scuole cittadine si sono esibiti in cori e spettacoli.  E alla sera concerto del maestro Bruno Canino.