La lavanda di Nava “compie” cento anni: il 23 e 24 la festa nel Forte ottocentesco

Il consorzio con 25 Comuni riporta in primo piano questa produzione che ha vissuto il periodo d’oro con l’attività della Niggi avviata nel ’32: la raccolta ha però preso il via nel ’16

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La lavanda di Nava (frazione di Pornassio) “compie” cento anni e prepara la festa, che coinciderà con le tradizionali celebrazioni estive nel Forte centrale: l’appuntamento sarà per il 23 e 24 luglio. La produzione industriale appartiene al passato, ma con il progetto Lavanda della Riviera dei Fiori, che riunisce 25 Comuni da Arole a Vasia, vuole riportare la coltivazione della Lavandula angustifolia vera e ridare vita al territorio, che celebrerà la pianta anche in altri appuntamenti a partire dal prossimo mese.

Era il lontano 1916, in piena Grande Guerra, quando prese il via la raccolta di questa pianta selvatica, che cresce spontaneamente sulle Alpi Marittime sopra gli ottocento metri, creando un’importante risorsa economica per le famiglie montane del Ponente. Nel 1932, il passaggio all’industria: fu creata dall’azienda Niggi la “Lavanda Coldinava” (sopra un manifesto storico), dove il tappo oro stava a distinguere l’essenza di lavanda, mentre il tappo in metallo bianco l’acqua di lavanda che spesso veniva usata per profumare la biancheria delle nonne e i corredi delle spose. Per difendersi dalla concorrenza e garantirsi i raccolti, la Niggi, antica distilleria, stipendiava i raccoglitori anche nei periodi di fermo dal lavoro. Il marchio esiste ancora, ma la produzione non si svolge più nella vallata.

Ora il Consorzio “Territorio della lavanda della Riviera dei Fiori” vuole ricordare quella tradizione (sopra la casetta per la vendita di Lavanda Coldinava), anche attraverso una serie di eventi. Sabato 21 e Domenica 22 maggio, all’Expo Val Prino, ci saranno stand della lavanda di Vasia, Prelà e Dolcedo. Domenica 17 Luglio, festa delle Erbe e della Lavanda a Cosio d’Arroscia; sabato 30 luglio Festa della Lavanda a Pietrabruna e il 31 luglio ad Airole.

Ma l’appuntamento clou resta quello di Nava, con un expo nel Forte ottocentesco che proporrà anche artigianato, piante, fiori, sapori tipici e animali da fattoria.