Al Della Rovere l’aula 3.0regno di lim e notebook

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Un laboratorio che si smonta e si rimonta in base alle esigenze, dove lim, ipad e notebook diventano un mezzo per fare ricerche ed esporre risultati di studi. Dove i mobili si spostano a seconda delle esigenze, per ospitare un incontro con poche persone o più classi tutte insieme.

È l’«aula 3.0», grande novità presentata al liceo Della Rovere che sarà mostrata ai ragazzi anche nei prossimi tre appuntamenti con l’Open Day a Monturbano, ovvero il 12 dicembre (per l’indirizzo linguistico, dalle 15 alle 17), il 14 dicembre (per l’indirizzo economico-sociale, sempre dalle 15 alle 17) e il 16 dicembre (per illustrare la proposta didattica dell’indirizzo scienze umane e psicologia, dalle 15 alle 17).

Gli arredi e le attrezzature sono molte e moderne. Nella nuova aula multimediale, realizzata con finanziamenti europei, 18 banchi formano tre isole, 6 banchi da tablet con ruote, una lim montata su un carrello che si può spostare in base alle esigenze, un’altra lavagna multimediale fissa, sei banchi lunghi (per ospitare classi numerose), 26 computer notebook e 12 tablet, messi in un armadio-caricatore e pronti per essere usati. I grandi spazi permettono quindi di montare e smontare l’aula, che diventa un vero e proprio set di ricerca e studio. L’obiettivo principale dell’aula, è far sviluppare ai ragazzi competenze, non solo digitali, che prevede sei tipi di azioni (interagire, discutere, ricercare, creare, presentare, sviluppare), che riassumono, di fatto, i vari metodi di lavoro che si possono proporre.

Nel corso degli Open Day saranno illustrate ai ragazzi delle scuole medie, ai professori e ai genitori, gli indirizzi del liceo guidato dalla preside Daniela Ferraro. Basta dare un’occhiata alla presentazione dell’Open Day per capire quante siano le proposte ma anche proprio le idee che circolano nella scuola.

L’obiettivo, si legge, è «costruire persone che non seguano slogan o mode, che non fingano o portino maschere. È necessario che si incontri l’umanità con la dignità, poi le competenze e i saperi vengono di conseguenza. Essere uomini o donne consapevoli e rispettosi, onesti e impegnati, non incerti in un percorso che sembra seguire forse aspirazioni e ambizioni che sono di altri. Creiamo una buona scuola sull’uomo e non sulle parole o sui desideri».[c.ben.]

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