Che cosa sappiamo (e cosa no) dell’attentato a Londra

L’Isis rivendica l’attentato. Quattro i morti, con l’attentatore. Tra i 40 feriti due italiane. Otto arresti nella capitale e a Birmingham.

Nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo, poco dopo le 15.30, c’è stato un attacco «ispirato al terrorismo internazionale» a Londra, nei pressi del palazzo di Westminster, la sede del Parlamento britannico. Oggi, giovedì 23 marzo, l’Isis ha rivendicato l’attentato. La premier May ha detto che «l’uomo ha agito da solo, ed era noto agli 007 inglesi». La sua identità, tuttavia, non è ancora stata resa pubblica. Nella notte tra mercoledì e giovedì ci sono stati otto arresti nella capitale britannica e a Birmingham, sospetti legati all’attentato di ieri.

Ecco quello che sappiamo:

Verso le 16 (le 15 in Gran Bretagna) di ieri un’automobile ha investito diversi pedoni lungo il Westminster Bridge, per poi schiantarsi contro una delle cancellate del Parlamento e aggredire con un grosso coltello un poliziotto

Confermato dalla polizia il nome dell’attentatore, Khalid Masood, di 52 anni, nato nel Kent e noto alle forze dell’ordine per aver avuto precedenti criminali (possesso di armi, lesioni aggravate e disturbo della quiete pubblica) oltre che per le sue visioni politiche estreme. Nell’attacco di ieri ha agito da solo, ma non è escluso che possa appartenere a qualche rete o gruppo radicale

All’interno del Parlamento era in corso una seduta, subito sospesa. L’edificio è stato isolato e la prima ministra Theresa May è stata portata al sicuro a bordo di una Jaguar blindata

È di quattro vittime, oltre all’attentatore, il bilancio dell’attacco terroristico, lo ha reso noto Scotland Yard questa mattina, correggendo il precedente bilancio che parlava di quattro vittime più l’assalitore. Theresa May ha diffuso anche le nazionalità delle persone rimaste ferite nell’attentato: ci sono 12 britannici, 3 studenti francesi, 2 rumeni, 4 sudcoreani, 2 greci, 1 tedesco, 1 polacco, 1 irlandese, 1 cinese, 1 italiano e 1 statunitense

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Tra le vittime c’è l’agente Keith Palmer. Il Sun racconta che era sposato, un padre di famiglia, ed era arruolato nella polizia da 15 anni, ma prima era stato un militare nell’Esercito. Aysha Frade aveva 43 anni, è stata investita dall’attentatore mentre andava a prendere a scuola i suoi figli di 8 e 11 anni. Insegnante, era nata in Inghilterra, ma la sua famiglia era originaria di Betanzos, nel Nord della Spagna. La terza vittima a essere stata identificata è Kurt Cochran, un turista americano di 48 anni dello Utah. La coppia si trovava a Londra per una vacanza. Cochran è stato ferito gravemente dal suv ed è poi morto in ospedale. La moglie, Melissa, è ancora ricoverata con alcune fratture ed una ferita alla testa. Scotland Yard ha detto che un uomo di 75 anni è morto in ospedale a seguito delle ferite riportate nell’attentato

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Le autorità hanno confermato che altre 40 persone sono ferite. Almeno sette sono in condizioni critiche. Sono 29 le persone ancora ricoverate in ospedale

Tra i feriti ci sono anche due italiane, una romana tuttora in ospedale e una giovane bolognese già dimessa.

L’elenco dei feriti comprende 12 cittadini britannici, tre studentesse liceali francesi tra i 15 e i 16 anni, due delle quali sarebbero in condizioni serie. Le ragazze venivano da una scuola di Concarneau, in Bretagna. Ci sono poi cinque sud-coreani, tra cui una 67enne in condizioni preoccupanti, due greci, due rumeni, un cittadino rispettivamente di Stati Uniti, Polonia, Germania, Irlanda, Cina e Italia

Il gruppo terrorista Stato islamico ha rivendicato l’attacco con un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa Amaq, vicina all’Isis. «L’assalitore era un soldato dell’Isis che ha risposto all’appello di attaccare i Paesi che partecipano alla coalizione anti-Isis», si legge nel testo.

La polizia aveva chiesto ai media di non divulgare il nome del terrorista e neanche quelli delle vittime

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La Metropolitan Police, la polizia londinese, ha lanciato via Twitter un appello alle persone che si trovavano nella zona di Westminister al momento degli attacchi di consegnare video e foto che hanno realizzato. Ed hanno messo a disposizione una pagina web dove scaricare queste immagini in modo che «un agente di polizia possa analizzarle nel modo più veloce possibile»

Nella notte tra mercoledì e giovedì c’è stato un raid della polizia a ovest del centro di Birmingham. Altri arresti nella mattina a Londra: otto le persone fermate

DIRETTA - Sette arresti in un blitz a Birmingham

Ecco quello che invece ancora non sappiamo:

Secondo alcuni testimoni, l’appartamento dove la polizia ha fatto irruzione la scorsa notte a Birmingham potrebbe essere quello dell’attentatore. Anche il suv usato per la strage potrebbe essere stato preso in affitto nella stessa zona