Linus dà l’addio a X Factor: “Da lì non arriva più musica”

Oggi al Festival di Dogliani l’intervento del direttore di Radio Deejay

La rottura con X Factor, le difficoltà di trovare nuovi personaggi per Radio Deejay, il possibile addio al Canale Nove e una strizzata d’occhio al Festival di Sanremo. È un Linus che non le manda a dire quello che oggi (ore 19) sarà al Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani per parlare di radio con l’amico e voce di Capital Luca Bottura: «Con lui non sarà un’intervista noiosa», dice.

Partiamo da X Factor: «Era da qualche anno che la situazione si trascinava e non ero contento del nostro rapporto di collaborazione - racconta il direttore di Deejay -. È un programma bellissimo, se fossi un produttore televisivo, vorrei fare una cosa come quella». Ma c’è un però: «Un conto è il programma tv, un altro l’aspetto musicale, che purtroppo non va da nessuna parte e mostra gli anni che ha. Nel resto del mondo XF non esiste praticamente più, l’Italia sta tenendo in vita un moribondo. Non ricordo nemmeno chi ha vinto l’anno scorso o quello prima. Non è successo niente da Mengoni in poi, con l’eccezione di Francesca Michielin. Due che ce l’avrebbero fatta anche senza talent».

E così addio e ciascuno per la sua strada: «Rtl ci si è buttata sopra con l’eleganza che la contraddistingue e noi siamo lieti di lasciarle spazio, così Kekko dei Modà avrà qualche altra canzone da scrivere. Per come fa la radio Rtl, inserire nella programmazione altre 20 canzoni “riempitive” non cambia nulla. Il loro è un ipermercato della musica, se sono contenti così, affari loro. E e sono contenti a XF, vuol dire che sono pronti ad abbassare ancora il livello».

Porta sbattuta e sbarrata, dunque. E anche nella ricerca di nuovi personaggi, Linus guarderà in casa: «Sto cercando di giocare con le nostre figure collaterali, qui ci sono energie creative e libertà. Qui può capitare che un tecnico emerga, come fece Nicola Savino. Oggi ci sono figure come Danilo da Fiumicino, Francesco Lancia e Valentina Ricci che stanno uscendo. Alla fine ho capito che me li devo crescere in casa. Nelle altre radio, anche i più bravi sono castrati dai trenta secondi tra un disco e l’altro: costretti a fare i vigili urbani, non i dj».

C’è poi il capitolo Deejay chiama Italia versione tv che sembra destinato a continuare, anche se non si sa dove: «Non so il prossimo anno dove saremo, può essere che rimarremo sul Nove o andremo su un altro canale. Abbiamo un’alternativa altrettanto importante, per certi versi anche di più». Sky Uno è una delle ipotesi più accreditate: «Potrebbe, ma è davvero troppo presto».

Restando in tema, il suo storico compagno di conduzione Nicola Savino è da tempo un uomo di punta della Rai, reduce da due DopoFestival. La domanda dunque non è peregrina: Linus accetterebbe di fare la direzione artistica/conduzione con Nicola di Sanremo? «Non avrei problemi ad accettare e credo che saprei farlo in maniera più che dignitosa. Ma non me lo chiederanno mai».