Cede una ringhiera in piazza San Carlo a Torino: panico fra i tifosi, mille feriti. Sei sono gravi

Migliaia di persone stavano guardando la finale di Champions League quando un boato ha spaventato la folla che è fuggita nelle vie laterali travolgendo tutto

Torino, piazza San Carlo: migliaia di tifosi stavano seguendo la finale di Champions League su uno dei maxi schermi allestiti in città. Poco dopo il terzo gol del Real Madrid, verso le 22.15, s’è sentito un boato improvviso. La gente ha iniziato a spingersi, travolgendo le transenne e iniziando a correre lungo le vie limitrofe. A causare il boato il cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo della piazza, ma in tanti hanno pensato ad una esplosione e si sono dati alla fuga, travolgendo tutto. Così, la serata dedicata allo sport è diventata una serata di panico.

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«All’improvviso mi sono ritrovato giù per terra», ha raccontato un testimone. «Abbiamo sentito un botto e tutti si sono messi a scappare» ha riferito un altro.

«Abbiamo sentito urlare e a un certo punto migliaia di persone hanno cominciato a premere per scappare fuori dalla piazza. Eravamo tutti travolti, c’erano bambini che hanno perso i loro genitori e parenti. Non si capiva più niente ancora alcuni minuti dopo, sembrava una vera bomba», ha raccontato Maria.

Le forze dell’ordine si sono messe immediatamente al lavoro cercando di riportare la calma, dopo aver chiamato oltre quindici ambulanze che hanno medicato i primi feriti sul posto e trasferito gli altri nei vari ospedali cittadini. Molte persone sono rimaste travolte dalla gente in fuga: i feriti risultano un migliaio, di cui sei in codice rosso (un bambino di 7 anni, pare di origine cinese, è ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale infantile Regina Margherita per un trauma cranico e toracico). In maggioranza si tratta di contusioni e tagli procurati dalle cadute nella calca e sui cocci di bottiglia.

Lo scenario che si apriva a a chi si affacciava sulle aree limitrofe di piazza San Carlo subito dopo era impressionante: tavolini dei locali sotto i portici rovesciati, sciarpe della Juventus abbandonate tra le bottiglie di plastica, transenne a terra. Tracce di sangue sulle tovaglie e sui marmi dei pavimenti. Una vetrata è crollata di fronte al caffè Torino.

La questura ha visionato le immagini delle telecamere della zona per ricostruire i fatti e confermato la dinamica dell’incidente. «Potrebbe essere stato un petardo, fatto esplodere forse in modo incosciente, a scatenare il panico» lo afferma il questore di Torino, Angelo Sanna, che ha coordinato dalla sala operativa della Questura le attività necessarie ad accertare quanto accaduto.

I carabinieri hanno lavorato a lungo nell’area anche per evitare atti di sciacallaggio. (Per questo sarebbero state fermate almeno due persone) Molti tifosi, infatti, nella fuga, hanno perso borse e oggetti personali. Un “punto raccolta” per aiutare le persone a ritrovare amici e parenti smarriti nella calca è stato allestito in piazza San Carlo, nei pressi del maxischermo.

Massimiliano Allegri ha aperto la conferenza stampa a Cardiff con un pensiero per la città: «Siamo vicini a chi è rimasto coinvolto in quello che è successo a Torino, speriamo che non ci siano feriti gravi e tutto finisca nel migliore dei modi»ha detto, prima di rispondere alle domande sulle questioni tecniche. In mattinata si terrà un vertice in Prefettura per fare il punto su quanto è accaduto.