La scuola senza vaccini: “Da noi niente certificati

Dei 130 iscritti, solo 30 hanno la profilassi in regola

L’insegna lungo la provinciale 143 quasi non si vede, sovrastata dal vecchio e malandato cartellone del ristorante Le Cascine. Il grande salone per matrimoni, però, ha chiuso i battenti ormai da un anno e la splendida villa che lo ha ospitato a lungo è stata trasformata in una scuola. Anzi, nella Scuoletta Montessori, un’associazione culturale che si occupa di didattica in modo completamente diverso dagli altri istituti. Dove i bambini non devono essere – necessariamente – vaccinati.

La presidente della Montessori è Mara Parisi, 39 anni, chinesiologa rivaltese e madre di 4 bambini non vaccinati: «Non siamo una scuola, non possiamo rilasciare nessun titolo di studio e tutti i nostri iscritti lo sanno. A fine anno come privatisti andiamo a fare un esame che qualifica il percorso che è stato effettuato presto la nostra associazione. Proprio perché non siamo una scuola però non abbiamo l’obbligo di fornire i certificati di vaccinazione. Ma non siamo contrari per principio, non ci piace l’attuale proposta vaccinale. E in ogni caso più del 30% dei nostri 130 iscritti è regolarmente vaccinato. Qui vale la democrazia, in tutti i settori. Non ci devono essere barriere che dividono vaccinati da non vaccinati».

Parisi, infatti, rifiuta l’etichetta «no vax» e guarda oltre: «Non sono un’estremista e credo la diatriba fra favorevoli e contrari sia solo una guerra fra poveri imposta da chi ha solo da guadagnarci. Io rispetto chi non la pensa come me, ma mi chiedo come sia possibile che nel 2017 non si possano fare vaccinazioni pulite, senza metalli pesanti, senza mercurio. Quando ho dovuto scegliere per i miei figli non mi sono sentita di affrontare una roulette russa, non mi sono sentita sufficientemente protetta». Se le normative sulle vaccinazioni dovessero diventare più stringenti, però, Parisi non ha intenzione di cedere: «Probabilmente penseremo a un’obiezione attiva, ma lo decideremo con i nostri legali»

La Scuoletta Montessori, però, è molto altro. Il progetto che Parisi ha avviato con il suo compagno Manuel Verduci, laureato in Scienze motorie, nasce addirittura cinque anni fa e si è perfezionato con la costituzione dell’associazione nel 2016: «Ben prima del decreto Lorenzin, quindi. Rispondiamo all’esigenza di quei genitori che vogliono che i loro bambini facciano un percorso scolastico alternativo, gioioso e felice. Dove non vengono proposti concetti confezionati, ma estrapolati da un’esperienza pratica». Quindi lezioni all’aperto, laboratori, visite agli animali del parco. E niente libri e compiti a casa.