Addestratore di 26 anni muore sbranato dal bull terrier di un amico

Dramma a Chivasso: il cane gli era affidato per l’addestramento. Ma non si esclude un malore prima dei morsi

Il cadavere di un addestratore cinofilo è stato trovato sabato sera, 18 novembre, in località Fontananera, corso Italia 14C, all’interno del giardino del condominio «Le Betulle», tra Monteu e Cavagnolo. Il corpo dell’uomo, Davide Lobue, 26 anni, si presentava parzialmente sbranato, con segni di profonde morsicature e graffi.

Ad aggredirlo sarebbe stato il bull terrier di un anno e mezzo che gli era stato affidato nella giornata da un amico di Chivasso, per iniziare un percorso di addestramento. Il proprietario del bull terrier, un uomo di 28 anni, era fuori casa per un concerto in Lombardia. Il cadavere di Lobue è stato trovato da un ragazzino di 16 anni, un vicino di casa del proprietario del cane che ha sentito l’animale abbaiare.

L’INDAGINE

I carabinieri della compagnia di Chivasso e il medico dell’Asl stanno cercando di capire se l’uomo sia morto per i morsi del cane su testa, collo, polpacci, coscia e braccia, oppure per un’altra causa, e solo dopo sia stato azzannato dal cane. Un’ipotesi, quest’ultima, che non viene al momento scartata, poiché attorno al corpo dell’uomo - secondo il primo esame del medico legale - non ci sarebbe così tanto sangue, segno che il cane potrebbe essersi accanito sul corpo di Davide quando il cuore del giovane addestratore era già fermo, stroncato forse da un malore. Ma questo sarà soltanto l’autopsia a dirlo. Intanto sia il bull terrier sia l’area dove è avvenuta la tragedia sono stati posti sotto sequestro.

Un White Bull Terrier

UNA PASSIONE DALLA NASCITA

In un post di gennaio sulla sua pagina Facebook Davide raccontava la sua grande e lunghissima passione per i cani: «Hanno sempre fatto parte della mia vita, dal giorno che sono arrivato a casa dall’ ospedale quando sono nato», scriveva. Passione che ha coltivato diventando, a 16 anni, volontario al canile, spinto dalla «voglia di capire meglio i loro comportamenti, di capire cosa comunicano e come io potevo comunicare con loro». Compiuti 18 anni, si legge sempre sul suo profilo pubblico di Facebook, si era iscritto a un corso per educatore ed istruttore cinofilo: «Da quel giorno non ho mai smesso di imparare, studiare libri articoli pubblicazioni, partecipare a stage e soprattutto lavorare in campo con cani e padroni».