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Smart Beta e liquid alternatives: quali opportunità?

Recce’d vi suggerisce si guardare, con grande attenzione, alle Strategie Alternative di gestione del portafoglio, in una fase di grande sofferenza per tutti i Fondi e le GPM tradizionali

di Valter Buffo 19 set 2016 ore 08:59

Commento giornaliero di www.recce-d.com


Smart Beta, Risk Parity, Liquid Alternatives: etichette dietro alle quali si trovano prodotti di risparmio gestito con impostazioni diversissime fra loro, ed a volte difficili da comprendere. Nonostante queste difficoltà, sono anche il comparto più dinamico del settore del risparmio gestito: almeno, nel Mondo, perché in Italia l’industria si è chiusa a riccio, e di fatto ha impedito che agli investitori arrivassero proposte alternative a quelle tradizionali. In un momento in cui la volatilità e la mancanza di direzione di tutti i maggiori indici mettono in luce la inadeguatezza dei Fondi tradizionali a benchmark, quei fondi long-only che nel 95%  non sono in grado di fare meglio del proprio indice di riferimento (lo dicono le statistiche: anche quelle recentissime, come vi mostreremo nei prossimi giorni) l’investitore dovrebbe prestare grande attenzione a chi propone strategie alternative, sganciate dai benchmarks, che quanto meno si pongano come obbiettivo quello di “fare qualcosa” a favore di chi ci investe, anziché semplicemente “gettare nel mare” con un tappo di sughero il capitale investito, e poi stare a vedere se l’onda sottostante sale oppure scende. Tra i prodotti che utilizzano strategie alternative a quelle tradizionali, ci sono i Risk parity di cui vi abbiamo scritto venerdì 16 settembre qui in SoldiOnline.it, ed anche i Liquid Alternatives, ovvero Fondi che furono progettati e costruiti allo scopo di replicare le strategie dei Fondi Hedge, ma all’interno di veicoli finanziari non-Hedge. La finalità è una sola: generare rendimento assoluto, sganciato dagli alti e bassi degli indici di mercato. Obbiettivo importante, e condivisibile da parte dei risparmiatori, che infatti hanno premiato questa categoria di prodotti (non in Italia, ripetiamo): come vedete qui sotto, nella prima delle due tabelle, questi Liquid Alternatives oggi gestiscono 350 miliardi di dollari negli Stati Uniti (in Italia tutta l’industria dei Fondi gestisce 1.800 miliardi di euro), ed il loro tasso di crescita negli ultimi otto anni è stato del 600%. Nella seconda tabella che vi mostriamo, i dati di Morningstar vi raccontano che la categoria Liquid Alternatives oggi costituisce più del 50% del mondo “alternativi”, ed ha quindi superato per dimensioni la iniziale categoria Fondi Hedge. Domani torneremo ancora su questo tema: per capire le ragioni del successo, ma anche per capire perché nel 2016 la tendenza si è invertita, e perché dai Liquid Alternatives sono usciti ben 5 miliardi di dollari negli ultimi cinque mesi
 
CONCLUSIONE   Recce’d vi suggerisce si guardare, con grande attenzione, alle Strategie Alternative di gestione del portafoglio, in una fase di grande sofferenza per tutti i Fondi  e le GPM tradizionali. Recce’d propone strategie alternative: altri operatori sono disponibili, e Recce’d vi offre un panorama critico di ciò che si trova sul mercato

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Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 19 settembre 2016, abbiamo trattato i seguenti temi:

1. In una sola settimana, lo S&P 500 ha messo a segno tre sedute con una oscillazione più ampia dello 1%, ed il VIX per tre volte ha fatto segnare una variazione più ampia del 10%: sono segnali forti
2. Dopodomani, avrà maggiore importanza la riunione della Bank of Japan di quella della Federal Reserve
3. Ad oggi, il mercato attribuisce il 55% di probabilità ad un rialzo dei tassi USA entro i prossimi tre mesi
4. SEZIONE L'OPERATIVITA'  ad oggi, le banche italiane hanno perso in media il 60% in Borsa nel 2016: perché ancora nel gennaio scorso c’era chi le presentava come una grande opportunità? Ed oggi quale è la situazione?
5. SEZIONE L'ANALISI   se tornasse di moda la politica fiscale, ovvero la spesa pubblica, quali sarebbero le implicazioni per i nostri soldi e i nostri titoli?

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