Petra La città dalle sfumature rosse

La città dalle sfumature rosse

Oltre 2.000 anni fa i Nabatei fondarono Petra, la città di pietra. Viaggia con noi alla scoperta di ciò che si cela oltre l'inconfondibile ingresso della città e scopri una delle più incredibili meraviglie del mondo, dimenticata dal tempo.

Esplora un'antica meraviglia del mondo, dimenticata dal tempo.

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In cammino con i Nabatei

Qui, nel deserto arido e sotto il sole cocente, è difficile immaginare come abbiano potuto sopravvivere gli abitanti di questa imponente città più grande di Manhattan, NY.

È difficile immaginare come una città più grande di Manhattan, NY abbia potuto sopravvivere in mezzo al deserto.

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Blocchi di Djinn
Secondo le credenze locali, questi blocchi, noti come "Djinn", furono creati da spiriti o "geni".

al-Siq al-Siq

A dominare l'ingresso principale della città sono tre blocchi di arenaria che rappresentano il dio delle montagne Dushara. Alcuni storici ritengono che abbiano svolto un'importante funzione nella protezione delle riserve d'acqua di Petra, fondamentali per l'esistenza della città e la sopravvivenza dei suoi abitanti. Un tempo questi enormi "blocchi di Djinn" posti all'ingresso stavano a protezione delle riserve d'acqua della città.

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Molti pensano che Petra sia solo Al Khazna - Il Tesoro, ma come vedrai ci sono molte altre bellezze da scoprire in questa antica città. Resta qui per un po' e dai un'occhiata in giro o fai clic in basso per iniziare a esplorare Petra in tutto il suo splendore. A Petra c'è molto di più oltre a Il Tesoro. Fai un giro qui per esplorare o tocca il segnaposto per iniziare il viaggio alla scoperta di tutta la città.

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A caccia di piramidi
Come gran parte dell'architettura di Petra, questi obelischi sono caratterizzati da un netto stile egiziano.
Un antico ampliamento?
Alcuni sostengono che il triclinio sia successivo alla tomba. Altri ritengono che siano stati scolpiti insieme nel I° secolo d.C.
Camere sotterranee
Gli archeologi ritengono che queste abitazioni sotterranee ospitassero le guardie che proteggevano la città dagli invasori.
Passerelle antiche
Guardandosi attorno è possibile scorgere le originali stradine lastricate, ancora qui dai tempi dei Nabatei.
Levigate dalle intemperie
Queste pareti, un tempo ruvide e frastagliate, appaiono adesso levigate da secoli di pioggie.
Spiacente, Dott. Jones
Qui non c'è il Santo Graal. Solo tre stanze di pietra e una guardia all'esterno che tiene sotto controllo i turisti.
Tombe nascoste
Qui sono state scoperte quattro camere sepolcrali, contenenti i resti di 11 persone e manufatti del I° secolo.
Ka-ching!
Credendo che un tempo contenesse un tesoro, i beduini avevano l'abitudine di sparare contro le pareti sperando di trovare qualche moneta.
Realtà o finzione?
Queste nicchie scavate nella roccia forse un tempo contenevano pergamene, così che alcuni storici pensano si trattasse di una biblioteca.
Blocchi di Djinn
Inaspettatamente, questi due obelischi alti 7 metri sono stati creati tramite incisione della montagna circostante.
Antica fortezza
Sul lato nord del crinale vi sono i resti di una vecchia fortezza crociata.
Depositi di fango
Le enormi inondazioni del 400 d.C furono talmente potenti da spostare due metri di massi e riempire di fango molte delle facciate.
Cortile di collegamento
Un ampio cortile un tempo collegava la tomba alla "sala da ballo funeraria" e al suo singolare interno intagliato.
Camera con vista
Recenti scavi dimostrano che qui sorgeva una struttura tipo villa, probabilmente occupata da un sommo sacerdote.
Tomba rinascimentale
Benché non elaborata come le altre tombe di Petra, questa tomba più piccola è comunque molto colorata.
Precursori
Scolpita verso il 129 d.C, la tomba prende il nome dalla sua struttura minimalista e simmetrica.
Casa intera
Qui è possibile osservare le tracce di antiche tombe, successivamente rimosse per fare spazio ad altre persone.
Ristrutturazione romana
Anche se la struttura originale del teatro risale all'epoca dei Nabatei, i Romani aggiunsero successivamente un muro di scena, che fu raso al suolo da un violentissimo terremoto nel 363 d.C.
Urna di pietra
L'urna intagliata nella roccia situata sulla cima del frontone fa pensare che si tratti del luogo di sepoltura di un re nabateo o addirittura del re Areta IV.
Una nuova religione
La tomba fu convertita in una chiesa cristiana dal vescovo Jason nel 447 d.C.
Struttura componibile nabatea
Durante la realizzazione a quanto pare la roccia non era abbastanza alta, quindi gli ingegneri dell'epoca preassemblarono la cima partendo dalla pietra.
Un addio reale
Questo antico palco e il cortile sarebbero stati il contesto per funerali di stato o reali.
Ingegneria antica
La pavimentazione romana ricurva è stata progettata per respingere l'acqua delle inondazioni e accogliere veicoli a ruote.
Secoli di ombra
Si pensa che l'albero di ginepro che ombreggia questa antica fontana in pietra risalga a 450 anni fa.
Ritrovamenti futuri
Gli archeologi non hanno ancora scavato nella parte esterna dell'area della strada. Chissà cosa troveranno.
Decorazione di interni
A duemila anni di distanza, l'intonaco su questa parete conserva ancora il suo colore originale.
Una ricca oasi?
Gli scavi intorno al sito mostrano i segni di una grande piscina e di giardini lussureggianti.
Soluzioni antisismiche
Per consentire all'edificio di resistere ai terremoti, tra i mattoni fu collocato legno di ginepro ammortizzante.
Artigianato
Le opere murarie elaborate suggeriscono che un tempo si trattava di un edificio molto importante.
Gloria di un tempo
In origine sarebbe stato alto 23 metri, con scale in marmo e una piattaforma destinata all'adorazione.
Graffiti sacri
Anche se costruite per adorare il dio Dushara, croci cristiane sono state scolpite nelle pareti.
Un volto familiare
Benché possa sembrare simile al Tesoro, le sue sculture sono molto meno complesse.
Belle arti
Gli storici pensano che l'affresco qui presente sia stato probabilmente creato in onore del dio greco Dioniso.
Dipinti recuperati
Sono stati necessari tre anni per ripulire i dipinti. Alcuni sono abbastanza dettagliati da raffigurare determinate specie di piante.
Tavolo per due
Un tempo, pare che la grotta fosse un biclinio, un'area dedicata al pranzo per due persone.
Pulizia
Persino qui nel deserto, i lavabi nabatei erano alimentati da canali d'acqua locali.
Una vita compatta
Resti di piccole case e abitazioni rupestri sono ancora visibili oggi.
Canyon freddo
Siq al Barid significa "canyon freddo" per le sue alte pareti e il suo orientamento in ombra.
Descrizione comando

I numeri dei Nabatei

Tombe scolpite nella roccia

800

Posti del teatro

8.000

Popolazione

250.000

250.000

Preservare Petra

Ogni giorno oltre 2.500 turisti visitano Petra e, ogni volta che salgono una scala a chiocciola o toccano una parete di arenaria, un piccolo pezzo della città scompare per sempre. Alcune parti del Tesoro si sono ritirate di 40 millimetri in soli 10 anni. Per le autorità, si tratta di trovare il giusto equilibrio tra la possibilità per i turisti di vivere un'esperienza unica e la necessità di conservare un passato prezioso. Eppure, purtroppo, a causa di un conflitto regionale il numero di visitatori è al minimo storico: potrebbe essere la battaglia più dura che la città abbia mai affrontato?

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Visita la città perduta di Petra insieme alla Regina Rania Al Abdullah di Giordania. Scopri perché la città è uno dei 28 posti da vedere nella vita secondo lo Smithsonian Institution.

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