Come costruire un sistema di fitodepurazione

Con il termine fitodepurazione si intendono i naturali processi autodepurativi delle aree umide (stagni, laghi e fasce riparie dei corsi d’acqua) che permettono di “digerire” la sostanza organica presente (erba, foglie e rami secchi o animaletti in decomposizione), mantenendo il sistema in equilibrio.

Gli impianti di fitodepurazione sono sistemi ingegnerizzati progettati e costruiti per riprodurre artificialmente i processi depurativi naturali in un ambiente maggiormente controllabile, allo scopo di ottenere il trattamento e la depurazione delle acque reflue.

Le piante hanno un ruolo chiave nella depurazione in quanto:

- pompano ossigeno dall’atmosfera all’apparato radicale e quindi alla porzione di suolo circostante, con conseguente migliore ossidazione del refluo;
- proteggono il sistema dalle basse temperature invernali, permettendo una buona efficienza depurativa anche con temperature esterne di -10 °C;

- all’interno del terreno, creano, con le loro radici, un ambiente favorevole allo sviluppo dei batteri che rimuovono e stabilizzano la sostanza organica e i nutrienti attraverso vari processi fisici, chimici e biologici.

- assorbono le sostanze minerali rese disponibili dal’azione dei batteri (Azoto, Fosforo, ecc.);




Tipologie di sistemi di fitodepurazione

1) A flusso superficiale (FWS- Free Water System): sono costituiti da vasche o canali dove la superficie dell’acqua è esposta all’atmosfera ed il suolo è costantemente sommerso;







2) A flusso sommerso (SFS- Subsurfey Flow System) in cui l’acqua si depura attraversando una vasca, contenente materiale inerte su cui si sviluppano le radici, e nel suo fluire rimane costantemente al di sotto della superficie del medium.

Questi a loro volta si distinguono in:

a) Sistemi a flusso sommerso orizzontale



b) Sistemi a flusso sommerso verticale in cui il refluo da trattare è immesso con carico alternato discontinuo e percola verticalmente.



Applicazioni
La fitodepurazione è un sistema adatto a trattare:
    • liquami di singole unità abitative o gruppi di case sparse;
    • liquami di piccole comunità (sistema appropriato fino a 2000 abitanti);
    • reflui di allevamenti zootecnici;
    • reflui di campeggi, agriturismi e ristoranti;
    • reflui di attività specifiche quali: lavorazioni alimentari, officine, autolavaggi, industrie tessili e cartarie, serigrafie.
    • acque di prima pioggia, acque di dilavamento di strade. Ottimi risultati sono stati ottenuti anche per l’abbattimento di sostanze scarsamente biodegradabili quali idrocarburi clorurati, fosfati e metalli pesanti, così come nell’eliminazione dei germi patogeni e nel trattamento dei percolati di discarica.
      Vantaggi
      Gli impianti di fitodepurazione presentano numerose caratteristiche vantaggiose:
        • elevato potere depurante;
        • buona adattabilità agli sbalzi di carico organico ed idraulico e alle variazioni di temperatura esterna;
        • bassi costi di realizzazione e funzionamento;
        • consumi energetici ridotti o anche nulli;
        • sono sufficienti poche e semplici operazioni di manutenzione (pulizia delle piante ogni 1-2 anni);
        • impatto ambientale favorevole;
        • possibilità di poter riutilizzare l’acqua depurata per gli usi civili e irrigui.
          Garanzia depurativa
          Con un sistema di fitodepurazione, ben progettato e realizzato, si ottiene agevolmente un effluente a norma di tab.3 e tab.4 D.Lgs. N° 152/06 (scarico su suolo o corsi d’acqua superficiali). La sua efficacia è stata riconosciuta dalla legislazione nazionale che ne auspica l’utilizzo (All.5, punto 3 del D.Lgs 152/99 sulla tutela delle acque dall’inquinamento) per depurare gli scarichi di:
          • centri fino a 2000 abitanti;
          • insediamenti in cui la popolazione fluttuante è superiore al 30% della popolazione residente;
          • insediamenti di maggiori dimensioni con popolazione equivalente compresa tra i 2000 e i 25000 abitanti, anche in soluzioni integrate con altri sistemi di trattamento, con funzione di affinamento.
          Alcune piante utilizzate
          Negli ultimi anni la sperimentazione sui rendimenti depurativi dei sistemi di fitodepurazionesi è concentrata anche sull’utilizzo delle piante ornamentali, da quelle più tipicamente acquatiche a quelle in grado di resistere a periodi più o meno brevi senza alimentazione da refluo, tutte hanno dimostrato rendimenti depurativi pari o anche superiori alla specie classicamente più usata, la Phraghmites australis (cannuccia di palude).
          Calla
          Tifa
          Cannacoro
          Carex
          Fior di cardinale
          Iris
          Mazza d’oro
          Menta acquatica
          Mestolaccia
          Oleandro
          Salcerella
          Cannuccia di palude
          Canapa Acquatica