Chest of Spooks 7: La Paura Fa Novanta

Ci siamo, finalmente! Stanotte sarà Halloween, e ho pensato di riservare l’ultimo articolo di questa miniserie a quella che considero essere la mia tradizione preferita di questa festività, nonché l’unica: gli speciali di Halloween de I Simpson, intitolati in Italia La Paura Fa Novanta (in originale Treehouse of Horror, “La Casa sull’Albero dell’Orrore“).

Ogni anno, a partire dalla seconda stagione, l’episodio che coincide con la settimana di Halloween è dedicato a questo speciale, formato da tre segmenti autoconclusivi e slegati dalla continuity della serie che raccontano storie dell’orrore prendendo spunto dalla storia del cinema, romanzi, serie televisive e fatti di cronaca riletti sotto la speciale lente deformante della comicità tipica della serie di Matt Groening. Le fonti di ispirazione sono infinite, così come le gag e i riferimenti disseminati all’interno dei singoli episodi, a dimostrazione della sconfinata cinefilia e cultura degli autori e dell’acume di una serie televisiva fin troppo spesso bollata nella ristretta e semplicistica categoria di sit-com.

Le singole storie sono sempre interpretate dai personaggi regolari della serie, che dimostrano in questi casi tutta la loro versatilità. I personaggi tipizzati della serie si mettono a disposizione per interpretare ogni volta le trame più disparate mantenendo la loro caratterizzazione originaria, offrendo così alla vicenda quel gusto tipicamente surreale e grottesco che è diventato il marchio di fabbrica de I Simpson. Al contrario, talvolta riescono ad adattarsi a ruoli anche molto diversi da quelli che tipicamente ricoprono, come le frequenti apparizioni di Ned Flanders sotto forma di diavolo. Queste bizzarre scelte di casting caratterizzano perfettamente gli speciali di Halloween come facenti parte dell’universo de I Simpson pur non condividendone la linea narrativa, per altro quasi inesistente; potrebbero essere considerati una serie di what if?, una realtà parallela in cui gli abitanti di Springfield si muovono all’interno di un mondo popolato da mostri e magie, e dove il soprannaturale e l’impossibile sono di casa.

Gli episodi de La Paura Fa Novanta sono da sempre tra i preferiti dei fan, elettrizzati dal macabri eclettismo che la serie dimostra in queste occasioni. Ovviamente, però, anche gli speciali hanno visto scemare il loro mordente in concomitanza con l’innegabile calo qualitativo della serie, che non sembra più capace di prendersi gioco del mondo con il mordente e la comicità graffiante degli esordi. Tuttavia non sarebbe giusto dire che le ultime stagioni siano prive di storie interessanti o divertenti, dal momento che non è così.

Di seguito c’è una veloce carrellata di quelli che ritengo, per diversi motivi, i migliori segmenti tratti dagli speciali di Halloween, senza alcuna pretesa di esaustività: parlare di tutti sarebbe un’impresa quasi impossibile, per cui prendilo come un punto di partenza per una lunga maratona di tutti gli episodi di Halloween!

Il Corvo (ToH 1). Direttamente dal primo speciale di Halloween, si tratta di un’intelligentissima parodia della poesia Il Corvo, di Edgar Allan Poe. L’atmosfera è cupa e lugubre, e Homer, nei panni del protagonista, si strugge per la morte dell’amata Marge Leonora tormentato da un corvo col volto di Bart. Mentre una voce narrante legge il testo originale della poesia, Bart si inserisce con commenti irriverenti ma intelligenti. Un piccolo classico.

Clown senza pietà (ToH 3). Per il suo compleanno, Homer regala a Bart un pupazzo a forma di Krusty. Il piccolo clown, però, è vivo e intenzionato a uccidere proprio Homer. Si tratta di un segmento vivace e adrenalinico, fitto di gag e battute fulminanti nella migliore tradizione della serie, e ne fanno una delle migliori storie di Halloween, sebbene risolta con una trovata narrativa piuttosto ingenua.

Il Diavolo e Homer Simpson (ToH 4). La prima apparizione di Ned Flanders nei panni del Diavolo, un ruolo che riprenderà con successo piuttosto spesso. Homer vende l’anima al diavolo in cambio di una ciambella, e quando il Principe delle Tenebre ottiene di avere un regolare processo. L’elemento surreale dell’identità del diavolo è compensato con un finale dolcissimo, in cui Marge dimostra di essere la legale proprietaria dell’anima del marito per tutta l’eternità; una delle storie d’amore più strane della tv.

Bart Simpson’s Dracula (ToH 4). Una gustosa parodia del Dracula di Francis Ford Coppola. La famiglia Simpson è invitata a cena nel castello del signor Burns, che si rivela essere un vampiro. Pieno di inventiva e, soprattutto, molto divertente, questo segmento rientra sicuramente tra i migliori dell’intera serie.

The Shinning (ToH 5). Di nuovo il signor Burns che trascina la famiglia Simpson in un’avventura horror: questa volta Homer dovrà fare da guardiano notturno nell’albergo montano di Burns, infestato da inquietanti presenze. Parodia di Shining di Stanley Kubrick, è una rilettura divertita della storia, in cui a rendere Homer pazzo sono l’assenza di birra e di televisione.

Mensa da incubo (ToH 5). Si tratta di uno dei segmenti più macabri dell’intera serie. In ristrettezze economiche, la mensa scolastica non è più in grado di fornire il pasto agli studenti e agli insegnanti: all’improvviso i bambini della scuola cominciano a sparire. Cannibalismo e cinismo sono gli ingredienti di quella che è a tutti gli effetti una commedia nera dalle tinte horror, divertente e ributtante allo stesso tempo.

Homer3 (ToH 6). Patty e Selma stanno arrivando in visita, e tra i Simpson serpeggia il panico. Cercando un posto in cui nascondersi dalle cognate, Homer scopre dietro il mobile del salotto un passaggio che lo conduce in un mondo a tre dimensioni; lì genererà inavvertitamente un buco nero che lo porterà nel nostro mondo. Un segmento che, oltre alla solita serie di gag, presenta uno dei primi tentativi di animazione 3D con un risultato eccezionale; ugualmente degno di nota è il finale del corto, in cui un Homer sempre tridimensionale cammina brevemente per le strade di una città reale. Un piccolo gioiello dell’animazione.

Cittadino Kang (ToH 7). Si avvicinano le elezioni presidenziali, e Kang e Kodos rapiscono Bill Clinton e Bob Dole per sostituirsi a loro e conquistare il mondo. Una lucida e divertente, ma al tempo stesso inquietante, satira politica che punta il dito contro le truffe del potere e, soprattutto, l’incostanza e malleabilità dell’elettorato. Diretto con intelligenza e acume, si dimostra ancora spaventosamente attuale dopo vent’anni dalla prima messa in onda.

Bartificial Intelligence (ToH 16). Dopo che Bart finisce in coma per un incidente Homer e Marge decidono di sostituirlo con un bambino robot. Qualche tempo dopo, però, Bart si risveglia e cerca di riprendersi la propria famiglia. Sono pochi i segmenti in cui il personaggio di Bart spicca così chiaramente come in questa storia, in cui il piccolo Simpson dà sfogo a tutti gli aspetti della sua personalità dalla distruttività nichilista al desiderio di essere amato. Bart al suo top!

Master and cadaver (ToH 21). In crocira in solitaria, Homer e Marge salvano un naufrago in punto di morte, il quale però si rivela un pericoloso assassino; o forse no? Un thriller psicologico teso e divertente, pieno di colpi di scena ed esilaranti doppi sensi, il tutto risolto con un grottesco bagno di sangue nella migliore tradizione di Halloween. La dimostrazione che anche le ultime stagioni possono realizzare dei momenti davvero ispirati.

Tweenlight (ToH 21). Lisa si innamora del nuovo bambino appena arrivato alla scuola elementare di Sprigfield, il quale però nasconde un segreto: è un vampiro, e vorrebbe che Lisa si unisse a lui per sempre. Lisa è un personaggio difficile da rendere particolarmente divertente, e anche in questo caso finisce per essere messa in ombra da Homer. Nonostante questo, il segmento è molto divertente e riesce a prendere in giro secoli di tradizione vampirica in pochissimi minuti. Probabilmente la cosa migliore che il fenomeno Twilight abbia mai prodotto.

L’eccellente avventura di Bart e Homer (ToH 23). Bart usa una macchina del tempo inventata dal professor Frink per tornare nel passato e leggere un fumetto; nel frattempo conoscerà la versione giovanile dei suoi genitori modificando il corso della sua vita. Ammetto di avere un debole per Ritorno al Futuro, per cui qualsiasi cosa lo riguardi anche solo alla lontana per me vale la pena di essere vista. In più questo segmento ha il pregio di basarsi sulla continuity ufficiale della serie, dal momento che rimette in scena l’incontro tra Homer e Marge come raccontato nelle prime stagioni della serie. Un what if? superbo, sebbene risolto in maniera decisamente troppo sbrigativa e insoddisfacente.

Giallo meccanico (ToH 25). Boe, Homer, Lenny e Carl terrorizzano Londra nei panni dei drughi. Quando Homer lascia il gruppo perché innamorato di una ragazza, Boe decide di dare sfogo alla violenza per un ultimo atto di distruzione. Arancia Meccanica è sempre stato uno dei soggetti preferiti dagli autori de I Simpson, che hanno omaggiato il film in un’infinità di occasioni all’interno degli speciali di Halloween. Questa volta, però, si punta decisamente in alto con una parodia non solo del film, ma di buona parte della produzione di Stanley Kubrick, il quale appare in un cameo alla fine del segmento: il regista osserva sconsolato il film e decide di buttarlo via per ricominciare da capo. Un piccolo capolavoro di citazionismo e cinefilia.

Ricercato: Morto e poi vivo (ToH 26). Il piano di Telespalla Bob ha finalmente successo, e il pazzo più sfortunato di Springfield riesce a uccidere Bart Simpson.Al momento della sua trasmissione questo segmento destò scalpore per la decisione di risolvere finalmente una delle linee narrative più longeve della serie (“Hai provato a uccidermi così tante volte che ormai non fa più ridere” – Bart Simpson), anche se solo in un segmento fuori continuity. L’idea in se non è eccezionale, dal momento che il soggetto di Telespalla Bob incapace di vivere senza la sua nemesi era già stato brevemente trattato, e alcuni risvolti narrativi sono decisamente implausibili, ma nonostante questo rimane una storia decisamente interessante.

Mmm… Homer (ToH 28). Rimasto a corto di viveri, Homer finisce per mangiare un suo dito scoprendo di essere delizioso: è l’inizio di una spirale autodistruttiva di cannibalismo che lo porterà alla morte. Tratto dallo speciale di Halloween di quest’anno, è l’apoteosi del grottesco e del macabro. Edonista e dai desideri grossolani e volgari, Homer non ha mai nascosto di non essere in grado di resistere alle tentazioni, per cui lo svolgimento di questa storia è perversamente in linea con il personaggio, che, divorato tutto quello che ha a disposizione, finisce per mangiare se stesso. Un segmento decisamente riuscito dagli interessanti risvolti psicologici.

4 pensieri riguardo “Chest of Spooks 7: La Paura Fa Novanta

  1. Bellissimi i Simpson, sono cresciuto con questa serie animata e almeno dalla stagione 1 alla stagione 8/9 ne sono rimasto un fedele fan!

    L’episodio in cui Homer salta da una dimensione parallela all’altra (dimensioni che cambiano a seconda di quello che lui fa nella preistoria, tipo schiacciare un bruco o una piantina) e poi decide di restare in quella in cui sembra tutto normale ma il resto della famiglia ha lingue di lucertola è in uno speciale Halloween, giusto?

    Il corvo, Cittadino Kang, e Mensa da incubo le ricordo praticamente a memoria… fantastiche!

    "Mi piace"

Lascia un commento