File:Biciclo tipo Michaux - Museo scienza tecnologia Milano 12489.jpg

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Title
biciclo tipo Michaux
Description
Italiano: Biciclo con telaio in ferro battuto e forcella, verniciati di nero. Un piccolo paracosce è sistemato al di sopra della ruota anteriore, a protezione delle gambe del guidatore durante le curve. Una pedivella, situata nella parte posteriore destra del telaio, consente di montare sulla sella, sospesa elasticamente su una balestra in lamina metallica; la sella, inoltre, è imbottita e rivestita di pelle; anterioremente la balestra è unita per mezzo di due chiavi ad un portalampada ricurvo, incardinato nella parte frontale del telaio. Il manubrio presenta manopole in legno e ospita l'estremità della funicella che comanda il freno a pattino sulla ruota posteriore, azionabile dalla rotazione della manopola. Il funzionamento si basa su due pedali regolabili in metallo, applicati alla ruota anteriore. Il veicolo poggia su due ruote con cerchio e raggi in legno dipinto di nero, provviste di battistrada in gomma piena; la ruota anteriore conta 20 razze, mentre la ruota posteriore ne conta 14. Sul fianco sinistro del biciclo è situata una stampella laterale per l'appoggio del veicolo durante la sosta.


Notizie storico-critiche
L'origine delle attuali biciclette viene fatta risalire ad alcuni veicoli, apparsi alla fine del 1700, dotati di due ruote collegate ad una trave di legno ed azionati dalla spinta sul terreno dei piedi del conducente, posto a cavalcioni sulla trave; uno di questi veicoli, il celerifero, fu adoperato dal conte di Sivrac a Parigi nel 1791. Un passo in avanti verso la moderna bicicletta venne intrapreso dal barone tedesco Karl Friderich von Drais, che, nel 1818, ottenne un brevetto per un veicolo del tutto simile al cerelifero, ma dotato di sterzo in modo da permettere al conducente di cambiare direzione. Fu proprio con la diffusione dell'invenzione di von Drais che iniziò ad affermarsi il termine velocipede, rimasto in uso per oltre un cinquantennio. Per un ulteriore passo in avanti fu necessario attendere fino al 1863 circa, quando nell'officina dei meccanici francesi Pierre ed Ernest Michaux due leve contrapposte munite di appoggi furono applicate al mozzo della ruota anteriore di un velocipede, dando origine ai pedali. All'invenzione dei pedali seguirono altri miglioramenti e modifiche tecniche: i telai in legno vennero progressivamente sostituiti con telai in ferro forgiato, si incominciò ad accrescere il diametro della ruota anteriore per aumentare la velocità e per superare più agevolmente le asperità del terreno, venne adoperato del caucciù a protezione dei cerchi delle ruote, si utilizzarono selle sospese su balestre metalliche per attutire i contraccolpi, si utilizzarono pedali regolabili che, variando il braccio di leva, modificavano la spinta da applicare, vennero introdotti dei freni a pattino.
Date between 1869 and 1869
date QS:P571,+1869-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1869-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1869-00-00T00:00:00Z/9
Medium pelle
Dimensions height: 142 cm (55.9 in); width: 54 cm (21.2 in)
dimensions QS:P2048,142U174728
dimensions QS:P2049,54U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
12489
Object history Civico Museo Navale Didattico-Comune di Milano
References
  • Andric D./ Bozzini G./ Ormezzano G.P. (1991) Storia della bicicletta : Dalle origini alla mountain bike, Milan
  • Smith Hempstone O./ Berkebile D.H. (1974) Wheels and wheeling : The Smithsonian cycle collection, Category:Washington
  • Straordinari cicli (2008) Straordinari Cicli : Dall'invenzione di Drais alle biciclette dei campioni, Varese, pp. 16−17
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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current07:23, 21 May 2016Thumbnail for version as of 07:23, 21 May 20161,280 × 878 (409 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Iezzi, Marco | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AGG1D = 2011 | BIB2G = Wheels and wheeling : The Smithsonian cycle collection | CMPD = 2008 |...

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