La musica nel dopo guerra



La musica ha costituito uno degli elementi più distintivi della cultura giovanile del dopoguerra, divenendone uno dei più importanti fattori di unificazione in società per molti aspetti ancora profondamente diverse.
Il rock e le sue multiformi derivazioni sono nati allo stesso tempo come fenomeno di costume e veicolo di nuovi moduli espressivi, e come industria di consumo di massa, divenendo un elemento distintivo della diffusione mondiale dei modelli culturali statunitensi. La storia di questo genere musicale riflette appieno l'evoluzione della nuova cultura giovanile
da fenomeno di forte rottura con i modelli di vita tradizionali a paradigma culturale dominante delle società contemporanee, caratterizzate dalla convivenza di molteplici codici di comportamento unificati dalla logica del consumo e dalla diffusione di una cultura mediatica su scala planetaria.

-
gli anni '50-

Nel 1954 il cantante americano Bill Haley e il suo gruppo incisero "Rock Around" the Clock, , che divenne il primo disco della storia del rock and roll: a tutt'oggi ne sono state vendute 25 milioni di copie. Nello stesso anno Elvis Presley, un camionista di Memphis, fu lanciato da un produttore musicale come nuovo idolo delle teenagers bianche, ottenendo un successo senza precedenti. 45 dei suoi dischi avrebbero venduto più di un milione di copie ciascuno. Bill Haley e Elvis Presley erano bianchi, ma la loro musica proveniva in gran parte dal rhythm and blues postbellico di artisti neri e in questa doppia natura di modulo espressivo mutuato dalle classi basse e operazione commerciale, depurata a uso del consumo di massa, sta già tutta la storia del rock.
La nuova musica e la cultura giovanile che essa incarnava, furono fino dalle origini un fenomeno alimentato allo stesso tempo dalle industrie di consumo e dal senso di ribellione ed irrequietezza anticipato dalle esistenze e dalle opere dei beatniks. Il dato forse più rilevante nel determinare il successo del nuovo genere musicale, infatti, fu l'esistenza di un'enorme massa di adolescenti dotata di un autonomo potere di acquisto per effetto del benessere sempre più diffuso (negli anni Sessanta l'80% dei dischi di musica rock era acquistato da persone di età compresa tra i 16 e i 25 anni). Il rock di consumo, cioè tutto il rock and roll delle origini, nacque quindi come una brillante operazione di marketing che mescolava in un unico genere, ballabile secondo stili derivati dal boogie
e dal jive, la musica nera e il folk del sud bianco degli Stati Uniti. Benché la riproposizione da parte dei giovani bianchi delle classi medie dei modi, del linguaggio e della fisicità della cultura nera e dei bassi ceti allarmasse profondamente l'establishment dell'America di Eisenhower (il termine rock and roll alludeva tra l'altro all'atto sessuale), durante gli anni Cinquanta la nuova cultura giovanile non articolò ancora i contenuti politici o ndividualmente eversivi che essa avrebbe assunto negli anni successivi.

-
gli anni '60-

Agli inizi degli anni Sessanta, la prima generazione di figli del "boom delle nascite" postbellico raggiunse l'adolescenza, allargando il mercato potenziale della nuova musica giovanile. Questa entrò in una nuova fase, caratterizzata dall'emergere di nuovi gruppi e dall'abbandono degli stili ormai codificati del primo rock and roll, sostituiti da una molteplicità di richiami alla musica melodica, al rhythm and blues più duro e al folk tradizionale in una commistione di stili che divenne il denominatore comune di tutta la musica di largo consumo, etichettata ora come rock o più genericamente pop, per popular music.La diffusione della cultura giovanile al di fuori degli Stati Uniti e la sclerotizzazione del mercato americano fecero sì che l'impulso principale al rinnovamento del rock provenisse dalla Gran Bretagna (facilitata in ciò da ovvie affinità linguistiche).
Il fenomeno più imponente fu l'ascesa di gruppi inglesi come i Beatles e i Rolling Stones
, che finirono per tipicizzare due approcci diversi alla musica rock, più eclettico quello dei primi, più vicino al blues delle origini quello dei secondi.
Ma i cambiamenti più importanti furono legati all'esplodere della protesta pacifista e radicale e della controcultura, che trovarono subito eco nella scena musicale, attraverso l'impegno pacifista del ex beatle John Lennon e con le ballate politiche folk dell'americano Bob Dylan, e nel rock "acido", distorto e elettronico di gruppi come Grateful Dead e Jefferson Airplane, che cantavano gli stati alterati della percezione sotto effetto dell'LSD e di altri allucinogeni. La morte per eccesso di droga di tre figure mito di un'intera generazione come Jim Morrison, Jimi Hendrix e Janis Joplin, tutti nati nel 1942 e '43, tutti deceduti tra 1970 e '71, segnò simbolicamente la fine del decennio e degli eccessi autodistruttivi della controcultura.


L'esilità del confine che separava la ricerca di modi di vita alternativi al clima oppressivo del conformismo borghese dal nichilismo distruttivo e dalla violenza pura e semplice, le contraddizioni e il velleitarismo della controcultura emersero nel 1969 in due eventi simbolicamente contrapposti: il festival musicale di Woodstock, nel New York, e il successivo megaconcerto dei Rolling Stones ad Altamont, in California.
In un weekend di agosto segnato da momenti di caldo torrido e piogge torrenziali, circa 400 000 persone si radunarono nei campi di Woodstock per assistere ai concerti dei
maggiori gruppi musicali e cantanti della scena rock, in un happening di nudismo, amore libero, e consumo illimitato di marijuana sostanzialmente senza incidenti, grazie alla buona organizzazione e alla decisione della polizia di non fare osservare le norme proibizioniste sul consumo di stupefacenti. Per tutti coloro che ci credevano, l'incredibile spirito del festival divenne il segno dell'arrivo di una nuova "era dell'Acquario" di pace universale. Ma i 300 000 partecipanti al concerto di Altamont quattro mesi dopo dovettero ricredersi. La cattiva organizzazione e soprattutto la poco saggia decisione di utilizzare come servizio d'ordine i teppisti delle bande dei motociclisti portarono a un bilancio imprecisato di
feriti e di parecchi morti per overdose e incidenti, mentre un uomo fu pestato a morte da quei singolari
addetti alla sicurezza.
Per gli americani timorosi della controcultura, Altamont dimostrò che i loro sospetti e le loro paure erano fondate, ma in realtà essi non avevano accettato neanche lo spirito di Woodstock, il cui successo semmai aveva segnato ancora più nettamente il confine tra chi si considerava dentro e chi fuori dall trama sociale della nazione. La nuova alba della age of Aquarius, comunque, fu presto dimenticata.

Da http://digilander.iol.it/bbrando00/page20.html

BACK