Il crocifisso delle uova

Il cosiddetto “Crocifisso delle uova” è una scultura in legno policromo realizzata da Filippo Brunelleschi che si trova nella Cappella Gondi della basilica di Santa Maria Novella.

L’opera venne eseguita “in risposta” al Crocefisso scolpito da Donatello per la Cappella Bardi di Vernio a Santa Croce, conosciuto come il “Cristo contadino” per il suo marcato realismo.

Secondo il famoso aneddoto raccontato da Vasari nelle Vite, Brunelleschi aveva per questo rivolto una severa critica all’amico, che deluso e risentito lo aveva sfidato a fare di meglio.

Una volta terminato il suo lavoro, un giorno invitò Donatello a pranzo a casa sua.

Quando l’artista varcò la soglia, si trovò proprio di fronte al crocefisso e tanto fu lo stupore in lui destato dalla scultura che fece cadere le uova, il formaggio e altre cose che aveva portato con sé.

Foto Sailko

Il crocefisso di Brunelleschi appare certamente più idealizzato e misurato rispetto a quello di Donatello ed è caratterizzato da un attento studio dell’anatomia e delle proporzioni. La datazione è incerta ma si pensa che sia stato eseguito tra il 1410 e il 1415, dopo un lungo periodo in cui l’artista si era dedicato assiduamente agli studi sulla matematica e la prospettiva.

La raffigurazione del Cristo in effetti mostra una rigorosa ricerca verso la perfezione formale che si ispira alle “misure” dell’uomo vitruviano, con le braccia aperte che misurano quanto l’altezza della figura e la linea del naso in linea con l’ombelico.

Resta da capire in quel lontano giorno del Quattrocento a Firenze, cosa mangiarono i due amici per pranzo.

Pubblicato da Elena Petrioli

Guida turistica di Firenze

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