Le devo provare tutte!…era un pò di tempo che avevo in testa questo fornetto, ma avevo fino ad ora resistito al tentativo di acquistarlo, ma quando l’ho visto…è stato proprio un incontro causale e fatale e non ci ho pensato su due volte….e me lo sono portato a casa.
Sto parlando del Fornetto Estense della rinomata Casa Agnelli, in alluminio, con oblò per verificare la cottura dei cibi e composto di vari pezzi.
Avevo una gran voglia di provarlo, tanta curiosità su come venivano cucinati i vari cibi.
In verità ho anche già in casa il fornetto Versilia, e a tale proposito potete leggere qua:
ma come dicevo….le devo provare tutte!
Ieri, colpita da influenza ho pensato fosse meglio stare in casa e così mi sono dedicata alla preparazione del pane con lievito madre e alla sua cottura nel Fornetto Estense.
Circa il lievito madre potete leggere questo mio recente post:
Non lascio qua la ricetta di questo pane che è un normalissimo panaccio toscano senza sale, anzi, la ricetta del panaccio toscano l’ho pubblicata tempo fa e la trovate qua (ma non era preparato con il lievito madre):
Veniamo al Fornetto Estense: è composto di vari parti , quindi ho iniziato con il collocare sulla fiamma i vari componenti. Una precisazione, ho usato uno spargifiamma che non è parte del Fornetto Estense, questo perchè ho pensato di ricavare una cottura più uniforme, visto che comunque il pane era di discrete dimensioni e lievitato benissimo
Quindi ho messo lo spargifiamma sulla fiamma appunto
Ho quindi posizionato sullo spargifiamma la parte inferiore concava e forata del Fornetto Estense
Ho continuato con il posizionare la base in acciaio forata nella circonferenza
Poi è stata la volta di mettere il triangolone che fa da alloggio per la teglia di alluminio che conterrà il pane
Ho finalmente chiuso il Fornetto Estense con la grossa campana in alluminio munita di oblo
Ho lasciato cuocere cercando di mantenere i 250 gradi per circa un’ora…forse anche un poco di più. Per verificare i gradi ho usato un termometro di mio figlio che misura la temperatura di qualsiasi cosa.
Verso metà cottura ho ruotato la manopola posizionata in cima alla suddetta campana per aprire i forellini che permettono il colorarsi della parte superiore
Il risultato è stato eccellente per essere la prima volta…
Non resistevo e l’ho tagliato quando era ancora un pò troppo caldo…
Ma io cuocio il pane a 180 gradi 😦 sbaglio io?
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Ciao! Alora, questo pane i questo post è cucinato con il fornetto estense e non so quanti gradi raggiunga….comunque è una cottura lenta…se stai parlando del forno tradizionale…dipende dal forno, sembra strano ma ogni forno ha la sua temperatura, 180 gradi mi sembrano pochi, ma…magari il tuo forno a 180 gradi va benissimo…fai qualche prova e poi fammi sapere! 🙂 Un salutone
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Cara Lucia, oggi con tutti questi elettro domestici bisognerebbe aver una grande stanza solo per loro!!!
Una massaia non devi più comperare la roba fatta ma farsela da sola!!!
Ciao e buona serata cara amica.
Tomaso
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Ciao Tommy! Buon Week!!!
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fai proprio venir voglia di comprarlo questo fornetto 🙂
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Comprato l’anno scorso alla fiera di Pontedera in Ottobre….dovresti essere vicina se non ho capito male!
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Io avevo il fornetto Versilia e, come te, devo provare (ed avere…) tutti i piccoli elettrodomestici. Usato per un po’, ma non mi ha soddisfatto molto e quindi sono andata oltre.
Comunque il tuo panaccio è magnifico ed invitante. ciao
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Non lo uso molto neanche io il Versilia, mentre l’Estense lo uso in continuazione…ci ho preso la mano….
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E’ davvero più valido? Sarebbe comodo in estate, ho appena fatto una torta di pane e cioccolato, ma nel forno……caaaldo…..
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Guarda ti capisco….il forno in Estate è una coindanna!!!! Io uso poco anche l’Estense in Estate….soffro moltissimo il caldo.
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Complimenti Lucia.
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Grazie! 🙂
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