11 marzo 2011, il terremoto e lo tsunami in Giappone

Giappone (15 marzo 2011). Una casa capovolta si trova tra i detriti a Ofunato, a seguito di un terremoto di magnitudo 9.1 e del successivo tsunami. (U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 1st Class Matthew M. Bradley/Released)

L’11 Marzo 2011, alle ore 6:46 italiane (le 14:46 in Giappone), un terremoto di magnitudo 9.1 colpì le coste di Honshū, l’isola più grande del Giappone, generando uno tsunami devastante

Il terremoto del 2011 è uno dei cinque terremoti più forti avvenuti nel mondo dal 1900 e il più forte registrato in Giappone. Tuttavia, essendo la faglia responsabile dell’evento molto lontana dalla terraferma, i danni maggiori sono stati causati dallo tsunami che ha seguito il terremoto.

Le prime inondazioni si sono avute pochi minuti dopo le ore 14:46 locali. La regione più colpita è stata quella di Tōhoku, da cui poi ha preso il nome questo evento.

Lo tsunami ha causato gravi danni in Giappone e danni minori ma diffusi in altri Paesi dell'Oceano Pacifico. 

Nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, le onde dello tsunami hanno raggiunto altezze maggiori di 10 metri e run-up fino a 38 m, penetrando in terra fino a 5 km nella piana di Sendai.

Lo tsunami è stato osservato in tutto l’Oceano Pacifico. Coquimbo in Cile, ad oltre 16000 km di distanza, è stata interessata da onde di oltre due metri; a Crescent City in California, a 7500 km di distanza, si sono registrati run-up di oltre due metri e mezzo. Anche in Russia, Sud America, Hawaii e Stati Uniti sono stati osservati run-up fino a 2 metri.

L'approfondimento su INGVterremoti:

Il forte terremoto e maremoto in Giappone dell’11 marzo 2011

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