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ANTIMAFIA

Centocinquantamila sfilano insieme a Libera

LA DOMENICA della LUCANIA

Q

Leonardo Sacco scopre un errore

Compleanno chef con menù deluxe

Povia presenta a Q il suo nuovo cd

Il prete memoria di Castelgrande

A Matera riapre casa Ortega

Da pagina 15 a 21

a pagina 3

della Basilicata

ED Anno 8 - N. 74

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Domenica 22 marzo 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

LONTANO DANAPOLI di PARIDE LEPORACE Alla mia finestra guardo la neve di primavera che copre Potenza e cerco di capire il 21 marzo di lotta a Napoli in favore di tutte le vittime di mafia. In centocinquantamila hanno sfilato. Cosa li unisce? Un prete un po' strano come Don Ciotti. Forse. Ma non solo. Tante persone unite da un no. Senza ondate emozionali. In nome della memoria, nel paese senza memoria. Tutti professionisti dell'antimafia. Non mi pare. Chi milita in questi movimenti si pone di solito fuori dalle stanze del potere. a pagina 30

CLIMA

SPORT

Primavera senza rondini e con la neve

alle pagine 12, 25, 29 e 30

Più che la Primavera mi pare una Seconda finta.

Decisione in mattinata dopo un sopralluogo

Potenza-Juve Stabia a rischio rinvio •

CALCIO SERIE D

CALCIO REGIONALE

BASKET A DILETTANTI

SI SCIOGLIE ALLEANZA NAZIONALE

POLITICA

ildibattito

RIMEDI VERI PER I GIOVANI

LA LOTTA PARTE DAL BASSO

di FRANCO MATTIA

di EMILIA SIMONETTI

Segue a pagina 23

Segue a pagina 23

Digilio: «Non consegnamo a nessuno la nostra storia»

Matera, chance play off Genzano, punti salvezza Già trovati tredici campi impraticabili Per Levoni e Bawer trasferte toscane

alle pagine 6, 7, 8 e 9

il qualunquista di Angelo Lucano LAROTONDA

CONFRATERNITE l ridere è nato con l'uomo. Lo sberleffo con la sua cultura. Nella Francia del Seicento furono fondate delle confraternite per ridere del potere. Nacque la Confraternita dei Bugiardi e dei Fanfaroni che aveva una solida reputazione: quella del mangiar bene. Ci fu la Confraternita della Bottiglia per far dimenticare allegramente le malefatte del governatore provinciale (descritta anche da Rabelais nel suo capolavoro). Tolosa ebbe la Confraternita della Medusa che,

I

continua a pagina 22

Il figlio del generale Pricolo racconta la storia della pista di Grumento e i dissidi con la Comunità montana

E’ bagarre sulla sicurezza dell’aviosuperficie GRUMENTO NOVA - Al centro delle polemiche l’aviosuperficie di Grumento Nova. Dopo ventotto anni dalla sua inaugurazione oggi torna alla ribalta per problemi di sicurezza. Gli organizzatori del Memorial Pricolo puntano il dito contro la Comunità Montana accusandola di non aver saputo gestire e valorizzare la struttura. a pagina 11

Fiat

Stop maltempo E’ conflitto a pagina 10


2 In Italia e nel Mondo

Domenica 22 marzo 2009

Brevi dal mondo

Le motivazioni dell’ordinanza del gip che ha rimesso in libertà Davide Franceschini

Il Papa in Angola 2 morti per la calca

Stupro di Capodanno, «rapporto consensuale»

LUANDA - Due morti e almeno otto feriti nella calca per entrare allo stadio di Luanda dove Benedetto XVI ha presieduto l'incontro con i giovani. L'incidente e' avvenuto mentre migliaia di persone si accalcavano per entrare circa quattro ore e mezzo prima dell'arrivo del Papa allo stadio. La polizia e il perso-

ROMA - Il racconto di Davide Franceschini, il giovane accusato dello stupro di Capodanno, ha offerto «molti riscontri e nessuna smentita», mentre le «tre diverse ricostruzioni incompatibili tra loro» fornite dalla ragazza portano a una «insuperabile constatazione di tali dichiarazioni inattendibili», rispetto alla dinamica di quanto avvenuto la notte di San Silvestro all'interno dei locali della Nuova Fiera di Roma. E' chiaro il gip Guglielmo Muntoni, nell'ordinanza con la quale, ieri, ha rimesso in libertà Franceschini, dopo l'interrogatorio di garanzia e dopo aver emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere in se-

guito alla richiesta della procura all'indomani del decreto anti-stupri. Per questo - continua il giudice gli indizi «appaiono assai meno gravi non potendosi escludere che la versione fornita da Davide Franceschini sia sincera e che le lesioni più gravi non fossero volute, ma siano state invece frutto di un gesto violento, compiuto durante un rapporto consensuale, per un moto di rabbia e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti ed alcoliche che rendevano lo stesso Franceschini poco in grado anche di valutare gli effetti del gesto". Nonostante questo, per il gip il quadro indiziario rimane invariato, tanto che a breve chiede-

rà il giudizio immediato per il ventiduenne fornaio di Fiumicino. Il pm Vincenzo Barba aveva motivato la sua opposizione all'istanza del difensore di Franceschini, l'avvocato Francesco Bergamini, ponendo l'accento sul possibile pericolo di reiterazione del reato. «Mi auguro che alla luce dell’ordinanza del Gip Guglielmo Montoni, si possa avviare un momento di riflessione da parte dei politici che dovranno convertire in legge il cosiddetto decreto anti-stupro». Così l'avvocato Francesco Bergamini, difensore di Davide Franceschini. «Parlare del violentatore di Capodanno – ha detto l’avvocato Bergamini – come ancora oggi i giornali

Davide Franceschini in auto

fanno, mi sembra assolutamente fuori dalla realtà dei fatti alla luce del provvedimento del Gip che è chiarissimo e motivato. Mi auguro che si ritrovi un momento di serenità collettiva e che certe situazioni vadano valutate caso per caso».

Per l’elettricità -7%, metano - 8. Ogni famiglia avrà in tasca 122 euro in più all’anno nale sanitario per ore non hanno reso noto l'accaduto. Le vittime sarebbero due giovani.

Bollette meno care ad aprile

Obama scriverà a Khamenei

Le previsioni del Rie: «Giù le tariffe di gas e luce»

NEW YORK - Barack Obama sarebbe pronto a scrivere una lettera all'ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema dell'Iran. Lo ipotizza il Wall Street Journal, in un articolo pubblicato prima della tiepida risposta di Khamenei al messaggio tv di auguri che Obama ha registrato per il capodanno persiano.

ROMA - Nuovo calo delle tariffe a partire da aprile: si pagherà meno per le bollette di luce e gas. Sono le previsioni del Rie (Ricerche industriali ed energetiche), secondo cui nel prossimo trimestre per il gas ci dovrebbe essere una diminuzione del 8% mentre per l'elettricità il calo dovrebbe essere del 7%. Ogni famiglia si ritroverà così in tasca 122 euro in più per quest'anno. In particolare, una famiglia media dovrebbe risparmiare per il gas 90 euro su base annua, considerando un consumo medio di 1.400 metri cubi, mentre per la luce il risparmio dovrebbe essere pari a 32 euro l'anno a famiglia per un consumo annuo di 2.700 kw all'anno. «Difficile invece prevede-

Discovery, passeggiata per due nello spazio NEW YORK - Due astronauti della Discovery hanno effettuato la seconda passeggiata nello spazio della missione. Ha permesso il cambio di due batterie esterne. Il ritorno di Discovery avverra' il 28 marzo.

Contatori dell’Enel

re cosa succederà nei trimestri successivi - sottolinea il Rie - molto dipenderà dall'andamento del prezzo del petrolio che al momento sembra in fase rialzista. Ma fare previsioni al momento è molto arduo». Il calo di aprile è molto più

significativo di quello registrato a inizio anno: a gennaio le bollette di luce e gas erano scese, rispettivamente, del 5,1% e dell'1% per un risparmio complessivo di 36 euro su base annua. La previsione di un calo delle tariffe di luce e gas nel

prossimo trimestre è una buona notizia «ma servirebbe molto di più», secondo la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso. «Questa riduzione - aggiunge la sindacalista - non è sufficiente ad affermare che c'è quel rafforzamento del potere d'acquisto dei redditi di cui c'è realmente bisogno. Certo in una stagione come questa è tutto utile, ma non è una svolta». Dello stesso tenore il commento del segretario confederale Ugl, Paolo Varesi: «In un momento di grave crisi quale quello che stiamo attraversando l'annuncio del calo delle tariffe è una notizia rassicurante per le famiglie, ma non basta». Scettico il Codacons: secondo il presidente Carlo

Rienzi la riduzione sarà più contenuta. «Le previsioni del Rie relative alla prossima riduzione delle tariffe luce e gas sono troppo ottimistiche. Non crediamo che ad aprile le bollette luce e gas possano scendere del 78%, ma la riduzione sarà più contenuta», sostiene Rienzi. Fiduciosa invece la Coldiretti, che fa notare come la riduzione delle tariffe, oltre ad andare a vantaggio delle famiglie, «riduce anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare. Il costo dell'energia si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda le attività agricole, ma anche la trasformazione, la conservazione e la distribuzione degli alimenti».


In Italia e nel Mondo 3

“LIBERA” CONTRO LE MAFIE

Domenica 22 marzo 2009

Saviano a sorpresa sul palco, cita la Politkovskaja

In 150.000 marciano a Napoli in memoria di tutte le vittime di ROSANNA PUGLIESE NAPOLI - Novecento nomi ripetuti fino a esaurire due chilometri e mezzo di lungomare, a Napoli. E poi letti sul palco come una litania, e riletti un’ultima volta come una sfida, fino a quando Roberto Saviano, a sorpresa, lascia aperto l’elenco delle vittime delle Mafie: «E per tutti gli altri di cui non siamo ancora riusciti a conoscere i nomi...». L'autore di 'Gomorra' compare all’improvviso, per leggere i nomi di Anna Politkovskaja, Annalisa Durante, e quelli dei sei immigrati uccisi dai Casalesi, nella strage di Castel Volturno: si riascoltano le sue denunce e si intravede la sua vita di oggi. Subito dopo scompare di nuovo nella sua esistenza sotto scorta. La marcia della memoria delle vittime delle mafie e dell’impegno ha portato 150 mila persone in strada ieri a Napoli. È Libera a 'dettare' il numero, e nessuno prova a ridimensionarlo: piazza del Plebiscito è un mare di colori, i cappellini, striscioni, bandiere della pace e girasoli. Ci sono magistrati, politici, amministratori, accanto a oltre 500 familiari delle vittime. Nando Dalla Chiesa, il figlio del generale Carlo Alberto, ha il viso bagnato di lacrime, quando intuisce, a prima mattina, il trionfo di questa giornata. Dà il via alla marcia col megafono, dopo l’inno d’Italia intonato dalla prima fila. Per strada si uniscono voci che rivendicano cose diverse, ma sono tutte riconducibili alla stessa guerra: ragazzi del Gabon, della Nigeria, del Ghana espongono uno striscione arancione che invoca la convivenza pacifica fra italiani e immigrati: «Uniti contro la camorra e il razzismo». Avvicinandoli parlano della strage del 18 settembre. C'è il manifesto dei lavoratori della Fiat: «Nessuno tocchi Pomigliano». E sarà Luigi Ciotti a spiegare che il tema del lavoro, anche og-

ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

gi, è cruciale: «La guerra alla mafia comincia dal lavoro», grida dal palco. Ci sono 1500 scuole della Campania e oltre 30.000 studenti; 800 autobus di ragazzi che vengono da tutta Italia. Con i loro striscioni: «Se lo Stato non è organizzato la camorra diventa Stato»; «Vola solo chi sa farlo»; «Io sono un sognatore, ma non sono l’unico»; «Il nostro paese è senza memoria, noi non dimentichiamo». Marciano anche amministratori e politici, locali e nazionali: il sindaco Rosa Russo Iervolino si lascia prendere dall’entusiasmo: «Napoli è la città dell’anticamorra, infestata da qualche clan pericolossissimo». E tutti i Comuni sciolti della Provincia? «Sarebbe peggio se non lo fossero no?». Il presidente della Campania Antonio Bassolino legge «lo straordinario messaggio di fiducia e di speranza» lanciato

dalla città e sottolinea che «non era scontato». Sul palco alla fine, con le vittime delle mafie, italiane e straniere, salgono magistrati ed esponenti delle forze dell’ordine. Ci sono Luigi De Magistris, e Piero Grasso, Franco Roberti e il comandante dei carabinieri Gaetano Maruccia, il questore Antonino Puglisi e il prefetto Alessandro Pansa di Napoli. Da quel palco arriva un energico appello proprio alla criminalità organizzata: «Alle mafia, alla camorra, al crimine dico: fermatevi, ma che vita è la vostra? Ne vale la pena?», urla Don Luigi Ciotti. «Vi aspettano carcere, clandestinità, tanti morti, se avete beni ve li confischeremo tutti. Fermatevi, alla fine che vi resta? Come giustificate il male che fate agli altri? La vostra è una condanna a vita. Non basta pentirsi ogni tanto, bisogna convertirsi».

Magistrati politici e oltre 500 familiari

Toccante testimonianza della figlia della donna uccisa per errore 11 anni fa in un agguato

Sandra Ruotolo commuove tutti: «Oggi vi dico grazie» NAPOLI - La memoria ha volti, rimpianti, età e umori diversi, ma un sentimento unico, che dice per tutti Sandra Ruotolo: «Arrabbiamoci». Nella quattordicesima giornata della memoria delle vittime delle mafie però, una bellissima ragazza con un cappotto bianco, che 11 anni fa perse sua madre in un agguato di camorra, di fronte a 150 mila persone ha ritrovato un pò di orgoglio per la sua città. «Benvenuti. Napoli, finalmente, grazie a Libera, grazie a don Ciotti, ti dico grazie!», ha detto, prima di scoppiare a piangere, dopo un discorso forte, tirato fuori tutto d’un fiato direttamente dallo stomaco. Il suo dolore, il dolore di tutti, ha scandito, diventi «impegno». «Non è stupido – parola, questa, gridata – impegnarsi». Rita Borsellino più amaramente, alla marcia organizzata da 'Liberà invece, riflette sui frutti contraddittori rac-

colti dopo la morte del fratello Poalo, ucciso dalla mafia nel 1992: «Sono più arrabbiata e meno ottimista di 17 anni fa. Le istituzioni allora reagirono in modo forte, e fecero pensare che la soluzione era vicina. Dopo 17 anni anni la soluzione ancora non c'è, e le istituzioni sono più

lontane. Nessuno governo ha fatto abbastanza. Servono più risorse e più mezzi». I toni cambiano nel parlare dei giovani, che oggi erano numerosissimi sul lungomare di Napoli: «Sono la mia consolazione. La scuola sta facendo un lavoro straordinario. Sono carichi e que-

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4 - 39 - 43 - 59 - 74 - 90 numero jolly 30 punti 6 jackpot 33.518.653,44 punti 4 361,37 18,19 punti 5+1 893.797,72 punti 3 punti 5 31.921,35 Num. Superstar 26

sta rabbia è uno strumento prezioso. Tutto questo, 17 anni fa, non c'era». Pochi passi di marcia, e si incontra Paolo Siani, ancora turbato da Fortapasc', il film sul fratello Giancarlo,

Camilleri: «Legalità, un vantaggio» NAPOLI - Anche lo scrittore Andrea Camilleri dà una definizione della parola legalità per il 14/imo giorno della Memoria delle vittime delle mafie: «Libero adeguarsi alle leggi che regolano la vita degli uomini, per trarne tutti più vantaggio». È uno dei passaggi tratti da un opuscolo di Libera, curato da Giuseppe Fiorenza e Don Tonino Palmese. Lo slogan della marcia di Napoli, si ritrova nel titolo: «L'etica libera la bellezza». «Appunti, pensieri, riflessioni» di magistrati, giornalisti, scrittori. «Si insinua la bellezza – scrivono i due curatori, prefigurando la marcia di Napoli – e noi pensiamo al 21 marzo in Campania, che ci fa tremare le

vene e i polsi». Le scarpe da 250 euro di un giovane ammazzato dalla camorra, a Napoli, nella faida di Secondigliano, sono il ricordo personale da cui parte Raffaele Cantone, magistrato sotto scorta: «Che serviva cercare di arrestare persone, sgominare clan, sequestrare beni – scrive riferendo di un moto di sconforto che lo prese mentre indagava sull'ennesimo agguato – se i modelli culturali di questi ragazzi erano quelli dell’effimera ultima moda, per ottenere la quale si era disposti ad ammazzare e a farsi ammazzare? Basta mattanze per scarpe e vestiti».

giornalista del Mattino, ucciso nel 1985 dalla camorra: «La gente quando finisce il film, non si alza in piedi. È incredibile. Restano impietriti». «Questa folla oggi è eccezionale – ha aggiunto – ridà bellezza alla nostra città. La manifestazione deve essere un monito per tutti». Saltano agli occhi, ma non queste le uniche storie. Basta scorrere le fotografie esposte in prima fila, quando parte il corteo. Salvatore Vecchio racconta di aver atteso 18 anni perchè la Procura di Catania riaprisse le indagini sulla morte di suo padre: «L'inchiesta fu superficiale, e venne archiviato tutto. Solo l’anno scorso il caso è stato riaperto. Mio padre morì perchè aveva tentato di opporsi al pagamento del pizzo, imposto dal clan mafioso dei Santapaola».

Neve, pioggia e temporali altro che inizio di primavera

estrazione del 21 marzo 2009

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La manifestazione; sotto a destra, Saviano; a sinistra, la figlia di Ruotolo

Milano, spot erotico in vetrina MILANO - Va in vetrina la nuova campagna pubblicitaria di Calvin Klein realizzata da Steven Meisel a Los Angeles con alcuni fra i più noti e promettenti modelli di oggi, fra cui Anna Selezneva, Anna Jagodzinska, Danny Schwartz e Travone. Il set della campagna, ad alto con-

tenuto erotico, è stato ricostruito a Milano in una vetrina della Rinascente: modelli e modelle si sono mostrati così come si vede nella foto al pubblico indossando i principali capi dell'offerta primaverile. Tra lo sbigottimento delle migliaia di passanti.

ROMA pioggia, vento, neve, collegamenti a singhiozzo con le isole minori. Altro che primo giorno di primavera: la perturbazione proveniente dall'Artico che ha investito l'Italia ha fatto registrare un brusco ritorno dell'inverno dopo una settimana di cielo sereno. Dall'Umbria alla Sicilia è nevicato fino a quote basse. Temperature minime decisamente sotto la media anche nelle città: -1 a Torino, Milano, Venezia e Bologna, -2 a Bolzano e L'Aquila, 5 gradi a Firenze e Lamezia Terme, 3 a Roma, 0 a Perugia ed Enna. Una situazione che dovrebbe migliorare entro domani, anche se nelle prossime ore sono attese ancora nevicate e tem-

- Temperat

porali. I fenomeni saranno comunque in attenuazione e anche le temperature dovrebbero risalire, anche se di poco. Una nuova ondata di maltempo, stando dovrebbe però interessare l'Italia a partire da martedì con piogge e temporali che si alterneranno a schiarite fino alla fine della settimana.


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Domenica 22 marzo 2009

Il fatto del giorno: Obama, apertura verso l’Iran La promessa mantenuta in una data simbolica

La critica di un dissidente Una svolta epocale “Rafforzerà gli ayatollah” ma simile a un ultimatum

dall’editoriale di Carlo Jean

dall’articolo di Andrea Nicastro

dal commento di Paolo Guzzanti

Il presidente Obama ha mantenuto la sua promessa di dialogare direttamente con l’Iran. Ha scelto una data simbolica per inviare un messaggio televisivo al popolo ed ai dirigenti iraniani: quella del 20 marzo, della festa del Nowruz, che segna l’inizio sia della primavera che del nuovo anno. È proprio da ciò che Obama ha preso lo spunto: di ricominciare da capo fra gli Usa e l’Iran, superando le incomprensioni degli ultimi trenta anni. Anno nuovo, vita nuova! «L’Iran ha affermato Barack Obama deve riprendere il posto che gli spetta nel concerto delle nazioni». Lo può fare solo con un dialogo responsabile ed il rispetto delle regole internazionali. Con le minacce otterrebbe il risultato opposto. [...]o non si sarebbe

«Un errore. Gli ayatollah si sentiranno più forti, avranno ancora meno scrupoli a picchiare e manipolare le schede alle elezioni presidenziali di giugno. Barack Obama ha dato l’impressione di voler barattare i diritti umani degli iraniani con il business e la protezione dall’atomica sciita. L’Iran sta per fare la stessa fine della Libia: rinunciando al suo programma nucleare il colonnello Gheddafi ha salvato se stesso e condannato il suo popolo alla dittatura. Washington vuol ripetere quel giochetto con gli iraniani? Per favore, non siamo in vendita». Ahmad Batebi è un’icona della dissidenza iraniana. [...] «Obama deve stare attento, non può fidarsi di questa teocrazia [...]».

Obama l’aveva detto: sarebbe ripartito da zero con tutti i dossier, cioè con tutti i Paesi con cui gli americani hanno vita difficile, a cominciare dalla Russia e passando per l’Iran. E l’apertura all’Iran è arrivata: «Azzeriamo trent’anni di vita difficile insieme e ripartiamo da zero». [...] Di qui un certo panico europeo: che fa, Obama? Scherza col fuoco? [...] Ma gli europei per la gran parte hanno gioito scambiando evidentemente l’apertura di Obama per una garanzia del fatto che l’America rinuncia definitivamente a usare la forza con l’Iran. Sbagliano. Il fatto è che questa apparente apertura è in realtà una sfida micidiale che potrebbe portare la pace definitiva (poco credibile) o, più probabilmente, a un regolamento finale di conti. [...]

La migliore di ieri

Primavera possibile

La strada più stretta per vincere il malcontento

Ma per loro non va bene

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dal commento di Vittorio Zucconi

dall’editoriale di Andrea Colombo

Obama fa quel che aveva promesso nel suo discorso di insediamento: «Se aprirete il pugno troverete la nostra mano tesa», aveva detto da quel palco ventoso rivolto al mondo islamico, al Grande Nemico. Ecco la mano tesa. Un appello video di tre minuti e mezzo con sottotitoli in farsi rivolto al popolo e al governo di Teheran: «È il tempo di un nuovo inizio», dice. La data non è casuale: Nowruz, il capodanno dell’antica Persia. Il primo giorno di primavera. Una primavera possibile che interrompe 30 anni di ostilità reciproca e di guerra per il mondo intero. [...]

C’è [...] la convinzione che parlare con la gente, che "essere Obama" e mobilitare la forza del proprio carisma sia la chiave d’oro che apre ogni porta e sgretola ogni muraglia. Ci sono state molte maniere diverse tentate nella storia per affrontare e contenere un avversario pericoloso oltremare e addomesticare le opposizioni interne. Dalle censure più grevi come quelle cercate da Nixon, alla tentazione di riportare all’età della pietra i regimi ostili a cannonate. Quella scelta dal Presidente Obama con il suo appello televisivo all’Iran e con la sfida ai propri tormentatori satirici, si colloca a me-

tà fra gli estremi tragici e fallimentari dell’"appeasement" europeo, delle concessioni verso Hitler e della "guerra preventiva" di Bush, puntando sul disarmo della retorica per vincere. E sulla certezza che l’Obamismo sia lui, Obama. È la strada più difficile, questa scelta dal presidente degli Stati Uniti per rintuzzare la maretta crescente del malcontento interno contro il suo governo e per compiere il suo primo atto insieme simbolico e concreto verso quella nazione che da 1958, quando i servizi inglesi e americani rovesciarono il presidente eletto Mossadeq per compiacere i petrolieri, coltiva ed esporta l’odio per il "Satana americano" e sionista. [...]

Giannelli sul Corriere

[...] L’apertura di Obama nasconde una motivazione tattica: influenzare le elezioni presidenziali di giugno e mettere all’angolo i pasdaran di Ahmadinejad e l’ala più oltranzista del regime. «Credo che il messaggio del presidente americano finirà per aiutare i riformisti», ha commentato Hasan Hashimi, esperto di questioni iraniane per al-Jazeera. La partita quindi si gioca su più fronti. Per ora Teheran ha annunciato che andrà avanti con il suo contestato programma nucleare e chiede agli Stati Uniti «azioni concrete». Il portavoce del presidente [...] ha detto: «Obama ha parlato di cambiamento ma non di misure pratiche [...]».

Un modo di comunicare

L’ex consigliere di Carter: “Adesso è più difficile”

dal commento di Marcello Foa

dall’intervista di Paolo Valentino

Immaginifico e, soprattutto, onnipresente. Apri il «Settimanale dei genitori» e trovi un’intervista di Obama, nell’occasione con Michelle. Accendi Espn, il canale sportivo via cavo, e chi trovi? Il presidente che parla delle virtù del basket nel college. Nelle ultime ore si è superato: giovedì sera era l’ospite di onore di «The Tonight Show», condotto, con la consueta irriverenza, dal comico Janet Leno; un programma di informazione-spettacolo molto seguito, ma di certo un proscenio inusuale per un capo della Casa Bianca. Poi, venerdì mattina, appena sveglio, Barack ha diffuso il videomessaggio in cui si rivolge direttamente al popolo iraniano, auspicando l’inizio di una nuova era. La fantasia, certo, non gli manca. Obama è consapevole che la sua figura rappresenta un asset vincente negli Stati Uniti e nel mondo. [...]

Per Zbigniew Brzezinski «si è trattato di un annuncio perfetto nella scelta dei tempi, strategicamente costruttivo e, se gli iraniani rispondessero in modo razionale, in prospettiva storicamente importante». L’ex consigliere per la Sicurezza nazionale di Jimmy Carter si rende conto delle difficoltà del percorso scelto da Barack Obama, ma ricorda come «mai successo diplomatico-strategico sia stato conseguito senza fatica e pazienza». Professor Brzezinski [...], funzionerà? «La scorsa settimana ho testimoniato al Senato, su come negoziare per avere successo. E ho detto che ci sono due tipi di

successo nelle trattative. Uno è raggiunto se si fanno fallire i negoziati, ma in modo da far apparire l’altra parte totalmente intransigente e quindi responsabile del fallimento. In quel caso, si negozia annunciando in anticipo che l’obiettivo è il cambio di regime, ponendo pre condizioni, contemplando pubblicamente l’uso della forza, non ultimo insultando la controparte. È scontato che con questa tattica si abbia successo. L’alternativa è molto più difficile, perché se la misura del successo è un accordo, allora bisogna essere pazienti, non bisogna darsi limiti di tempo, occorre evitare di far minacce, non bisogna insultare, eccetera. Il presidente Obama ha fatto una scelta strategi-

La fotografia

Il peso dei russi nostra traduzione dall’articolo di Helene Cooper e David E. Sanger

[...] Dopo trent’anni di gelo nelle relazioni fra Iran e Usa è sembrato significativo che Obama abbia diretto le sue parole non solo al popolo iraniano, ma proprio ai leader di quel Paese, e che si sia riferito all’Iran in termini di “repubblica islamica”, indicando apparentemente la volontà di trattare con l’attuale governo religioso. I leader iraniani hanno risposto in maniera fredda al messaggio di Obama. [...] La Russia stessa sembra mal disposta a sopportare sanzioni più pesanti finché Obama non avrà dimostrato che lui per primo ha la reale intenzione di andare avanti rispetto a quanto non avesse fatto Bush per allineare l’Iran. Il primo incontro ufficiale potrebbe avvenire entro dieci giorni. [...]

Nevada, la nazionale Usa di nuoto si allena anche sul canotto (Ansa)

ca e penso sia stato molto intelligente». [...] Con quali prospettive? «L’esito dipende dall’altra parte. E non bisogna farsi illusioni: non c’è alcuna garanzia che funzionerà, ma se si prova con intelligenza, allora si offre l’opportunità anche all’altra parte di rispondere in modo intelligente». Quali saranno le principali aree del confronto [...]? «Io credo che a questo stadio non sia appropriato entrare nel dettaglio, specificando i capitoli dell’eventuale negoziato. Ora è importante piuttosto acclarare se anche il regime iraniano, e non solo gli Stati Uniti, sia pronto ad avviare discussioni serie [...]». La sesta colonna di Francesco Zardo

Nel mondo globalizzato anche la pace è un fatto, come si dice di questi tempi, trasversale. Cioè, è difficile pensare alla guerra come un fatto tra nazioni: tutto somiglia piuttosto a una guerra civile mondiale in cui incidentalmente o quasi i capi di stato si ritrovano a gestire armi ed eserciti per scopi il cui interesse travalica, tutto sommato, il senso di appartenenza a una certa cultura o a una certa tradizione. Così, gli stessi processi di pacificazione possono diventare un “affare interno” ancor prima che un affare internazionale. Obama lancia, come promesso, un messaggio di distensione all’Iran. Questi ultimi gli rispondono picche autorizzando in maniera neanche troppo implicita un processo di riarmo che di fatto è già cominciato in Russia. Altro che Pil: in tempi di crisi la minaccia principale è quella di altre guerre.


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Domenica 22 marzo 2009

scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Mike Bongiorno molla Mediaset, il futuro è su Sky “Mi facevano fare solo televendite: ora sono libero”

Si scioglie anche An è successo già a sinistra

dall’intervista di Renato Franco

dal commento di Giovanni Sabbatucci

«Nessuno mi ha chiamato, sono tre mesi che aspetto, spero di sapere cosa è successo, me lo dica lei». Mike Bongiorno è amareggiato. Risponde cortese al telefono mentre sta andando in Engadina per un weekend sulle piste da fondo. Divaga divertito: «Sa che è bellissima l’Engadina, anche se fa un gran freddo, si arriva a meno otto, però ci sono due metri di neve: è un paradiso». Racconti cosa è successo... «Davvero non lo so, non ho una spiegazione. So solo che ho chiesto alla direzione di Mediaset di parlare con loro, ma nessuno mi ha richiamato». Silvio Berlusconi lo ha sentito? «Lui è impegnato in tante cose...». E Piersilvio? Ride di gusto: «È più di un anno che non lo sento, non mi ricordo più neanche quando è stata l’ultima volta. Noi a Mediaset siamo professionisti: ognuno fa il suo programma. Mai avuto problemi». Spiega: «Sono rimasto tranquillo per tre mesi, poi visto che non ho avuto nessun cenno, mi sono sentito libero. Ho già avuto tre

Mike Bongiorno

proposte dalla Rai: sarò a X Factor martedì su Raidue, poi andrò a I raccomandati e a Domenica in ». Il rapporto con Fiorello è speciale: partner fisso dal 2005 negli spot di una compagnia telefonica e soprattutto di esilaranti gag radiofoniche a VivaRadio2. «Con Fiorello siamo fratelli di latte, con gli spot abbiamo un grande successo. Infostrada mi ha offerto di essere il testimonial per tutto l’anno. Tutti sono inte-

ressati a Mike, tranne Mediaset...». E l’amarezza si avverte. È solo un attimo. Aggiunge orgoglioso: «Ho inaugurato la Rai, sono andato con Berlusconi a TeleMilano che poi sarebbe diventata Canale 5...». Tv di Stato, tv commerciale, manca solo la pay tv di Murdoch... Ora andrà a Sky Uno? Ride: «Chi vivrà vedrà. Ora sono senza lavoro. Ma sono in buona compagnia, c’è anche Enrico Mentana». In sostanza: nessuna risposta

dall’intervento di Renato Brunetta

Ho definito «guerriglieri» i non studenti dell’Onda. Mi sono sbagliato e corretto subito dopo: sono teppisti che giocano alla guerriglia. Ringrazio dell’ospitalità, che mi consente di tornare sul tema, perché non voglio contribuire a fraintendimenti gravidi di conseguenze. Si tratta di un fenomeno grave, di un sintomo preoccupante, da non trascurare, da comprendere nella sua reale natura. La rivolta è lo strumento con cui ci si ribella alle ingiustizie; i rivoltosi spesso esprimono valori e idee. L’Onda mi ricorda la violenza negli stadi, dove il tifo vela il vero fine: la violenza.

Guai a sottovalutare i “non studenti” teppisti C’è, poi, in loro una sola necessità: autorappresentarsi. Negli scontri le prime file pressano, tutti gli altri fotografano e filmano con i cellulari, per mettere poi in rete un’idea, quale che sia, di sé. Esattamente come gli hooligan. Sono loro stessi ad autorappresentarsi come violenti e non come studenti. Non sono studenti, nel migliore dei casi sono fuori corso da anni,

per lo più non possono rimproverarsi d’avere sottratto alla vita troppo tempo per lo studio. Non sono un movimento rappresentativo degli studenti, e non solo perché alle democratiche elezioni, negli atenei, sono stati cancellati (da democratico, io riconosco anche il diritto di non presentarsi, ma non quello di sostenere di rappresentare quelli cui non si è neanche

alle richieste di Mike, telefono muto. Nessuno che si fa vivo. La posizione di Mediaset lo irrita: «Che coraggio, si arrampicano sui vetri. Ma se gli ho proposto una mezza dozzina di trasmissioni. Come il Rischiatutto, i giovani non sanno cosa è, so che c’è una grande richiesta... Ma mica solo questo. Ne ho di idee e progetti. Se penso che mi fanno fare solo le televendite, ci rimango male. Ormai il discorso è chiuso ». Nessun tradimento a Silvio Berlusconi. Questo gli sta a cuore, perché «Mediaset prima della fine dell’anno scorso, senza preavviso, non mi ha rinnovato il contratto che mi legava al gruppo fin dalla sua fondazione. Di conseguenza ora non avendo legami sono libero di svolgere il mio lavoro con chiunque». Quindi anche gli spot per Sky al suo amico Fiorello. Senta ma il Cavaliere da quanto non lo sente? «Ci siamo sentiti in estate. Ogni tanto mi chiama, magari adesso mi chiamerà, forse avrebbe dovuto farlo prima. Eh sì che mi aveva detto: "Staremo insieme per la vita"».

chiesto il voto). Ma perché la loro azione è tutta indirizzata a togliere, non dare diritti agli studenti. E qui ci sono molte responsabilità, compresa quella dei rettori. C’è, realmente, vita democratica nelle nostre università? È bassa, perché gruppi di facinorosi e violenti, richiamandosi ora alla simbologia nazista ed ora a quella comunista, con una tale bassezza di contenuti e vuoto d’idee da essere anche comunicanti, usano la forza per impedire a chi ha qualche cosa da dire o da discutere di farlo liberamente. Questo, non altro, è un attacco alla democrazia, un’evocazione d’avventure che anche il Sud America ha superato. [...]

È accaduto al Pds-Ds, ai Popolari, alla Margherita, e in pratica a tutte le formazioni minori attive nell’ultimo quindicennio. È ora la volta di Alleanza nazionale, che, nata fra il 1994 e il 1995, celebra a partire da oggi il suo ultimo congresso, per sancire il suo scioglimento e la confluenza con Forza Italia in un unico soggetto di centro-destra, a forte vocazione maggioritaria: il Popolo della libertà. Un soggetto che, assieme al Partito democratico (ma su questo versante le prospettive sono assai più incerte), dovrebbe costituire, il condizionale è d’obbligo, l’asse portante di un bipolarismo finalmente maturo. Se lo scopo e la ragion d’essere di An consistevano nel traghettare la vecchia ed emarginata destra missina nella nuova era politica e nel trasformarla in una destra democratica all’europea, si può dire che l’obiettivo è stato sostanzialmente raggiunto. E il merito maggiore va al segretario-fondatore, Gianfranco Fini, che ha voluto e guidato il processo negli anni della transizione al nuovo sistema: a partire dalla candidatura a sindaco di Roma nel ’93, passando per la nascita di An come cartello elettorale, nel gennaio ’94, per l’alleanza con Forza Italia con susseguente approdo al governo, fino al congresso fondativo di Fiuggi (gennaio ’95). Da allora, Fini si è caricato sulle spalle la responsabilità di tutte le svolte e di tutti gli strappi, non sempre indolori, necessari alla decantazione delle scorie ereditate dalla lunga esperienza post-fascista e alla reincarnazione del vecchio Movimento sociale in un moderno partito conservatore, ben ancorato alle pratiche della democrazia e membro a pie-

no titolo della famiglia popolare europea. Esito tanto più notevole in quanto raggiunto in una situazione di "alleanza concorrenziale" con un partner più forte e dinamico (Forza Italia) e in presenza di una leadership, quella di Berlusconi, tendente per sua natura a estendersi all’intera coalizione di centro-destra e a mettere in ombra qualsiasi figura di deuteragonista o di potenziale delfino. Si tratta ora di vedere se e quanto la creatura di Fini riuscirà a trasferire nel nuovo Pdl i suoi valori e i suoi caratteri distintivi; se il suo leader potrà mantenere, al di là della carica istituzionale occupata con dignità, la posizione di rilievo politico cui legittimamente aspira; se l’apparato organizzativo e i quadri dirigenti di An - tradizionalmente più forti e meglio radicati di quelli del partner maggiore, ma oggi soggetti alla forza di attrazione della vincente leadership berlusconiana saprà, a prescindere dagli equilibri numerici stabiliti in partenza, informare di sé il nuovo soggetto senza per questo diventare un partito nel partito (l’insidia e la pietra di inciampo di tutti i processi di fusione). Il compito, per An e per Gianfranco Fini, non è meno difficile di quello svolto, con successo, dal ’93 a oggi. Le premesse non sono sfavorevoli, se è vero che la presa di distanza di Berlusconi dalla Lega può essere letta come un’apertura di credito al presidente della Camera, proprio sui temi (sicurezza, immigrazione) che avevano costituito l’oggetto di alcune sue recenti uscite e di conseguenti polemiche interne alla maggioranza. Ma l’operazione è ancora tutta da fare. Se fallisse, le conseguenze si farebbero sentire non solo e non tanto sul centro-destra [...] ma sull’intero sistema politico italiano [...].

Il fatto della Caffarella: due nuovi arresti Le indagini tecnologiche Traditi dal telefonino, ma è il Dna sopra i metodi tradizionali a fornire l’indizio più schiacciante

La polizia non molla

dall’inchiesta di Giovanni Bianconi

dal servizio di Carlo Bonini

dall’articolo di Massimo Martinelli

Un mese fa fu la celebrazione dell’indagine tradizionale; «la rivincita del commissario Maigret e del suoi metodi», disse qualcuno: intuizioni, pedinamenti, interrogatori e riconoscimenti. In realtà c’erano pure le intercettazioni telefoniche, solo che non avevano dato risultati, come può capitare. Vennero arrestate due persone, che però non erano gli autori dello stupro della Caffarella: lo stabilì l’esame del Dna, la «prova scientifica» che ora accusa i due nuovi indagati finiti in carcere. Trovati grazie a un’indagine tutta diversa: molto tecnologica, seppure basata su un’intuizione iniziale partita dagli stessi investigatori della Squadra mobile che nella prima fase s’erano mossi in altro modo. Lo stesso gruppo di persone che nei giorni successivi alla violenza di San Valentino s’erano concentrati su un’individuazione fotografica e da lì erano approdati alla confessione che poi s’è rivelata falsa, stavolta hanno percorso una nuova strada. Il capo della Mobile Vittorio Rizzi l’ha imboccata mezz’ora dopo aver saputo che il Dna degli stupratori non coincideva con quello degli arrestati, e la spiega davanti alle stesse telecamere di un mese fa, consapevole di aver lavorato con la stessa trasparenza e buona fede di quando colse i frutti sbagliati. Il questore Giuseppe Caruso resta dietro ai riflettori, quasi nascosto tra la folla di cronisti e tele-operatori, a differenza dell’altra volta, quando pensava di aver trovato a tempo di record la soluzione che invece non aveva risolto nulla. Un «profilo basso» che non riesce a celare la soddisfazione della rivincita agguantata dopo settimane di lavoro avvelenate dalle polemiche sull’arresto dei romeni sbagliati. Per trovare i titolari dei «profili genetici » dei veri colpevoli, Rizzi e i suoi uomini si sono messi a caccia degli autori di altre rapine consumate nel parco dello stupro e dintorni. Perché la violenza subita dalla ragazzina a San Valentino fu la conseguenza «bestiale, disgustosa e davvero criminale» (come la definisce il giudice) di due telefonini rubati alla stessa maniera di quanto avvenuto nei giorni precedenti e successivi, nella stessa zona e negli stessi orari. E l’intuizione s’è rivelata decisiva perché l’autore di una quelle rapine ha commesso un errore. [...]

Ne sono venuti a capo quando la luce sembrava essersi spenta per sempre. Con una ricerca genetica in Romania che non portava da nessuna parte. E una sottile traccia telefonica che si spegneva sulle bancarelle di un mercatino della ricettazione di viale Castrense. Qui dove uno dei cellulari sottratti alle vittime della Caffarella era stato acquistato per qualche decina di euro da una coppia di maghrebini. Ne sono venuti a capo quando hanno scelto di liberarsi del fantasma processuale ed emotivo del "biondino" (Alexandru Loyos Isztoika) e del "pugile" (Karol Racz) scagionati dal test del Dna, prima, e dagli argomenti severi del tribunale del Riesame, poi. Ne sono venuti a capo quando Vittorio Rizzi, il capo della squadra Mobile, ha deciso che quello stupro dovesse essere trattato, pur non essendolo, come un "cold case". Un caso freddo. E dunque che la soluzione dell’enigma andasse cercata non insistendo in quella che ne appariva la chiave principale. Non dunque nel riconoscimento fotografico delle vittime ("I due ra-

I diciassette giorni più duri per la Questura di Roma, quelli della delusione e del riscatto, sono cominciati e poi finiti dentro l’elica di un codice genetico. Sbagliato, nel caso dei primi due arrestati; finalmente coincidente per gli altri fermati, per quelli che sarebbero i veri autori della violenza. E anche se il condizionale è d’obbligo, la grande messe di prove raccolte a loro carico sembra fornire una ragionevole certezza sulla bontà del risultato. A firmarla, la pagina della rivincita, c’è idealmente un solo uomo, Vittorio Rizzi, il capo della Mobile. Che è stato mandato a spiegare a cinquanta taccuini di altrettanti giornalisti che la Polizia di Stato non molla. Può scivolare [...]. Ma non concede sconti. È stato lui a riprendere in mano il bandolo di un’indagine che sembrava definitivamente compromessa, partita con due arresti annunciati in pompa magna, con il riconoscimento della vittima e la confessione. Il tutto servito in diretta tv, con il Questore e il capo della polizia romena a sorridere davanti alle telecamere. [...]

Il capo della squadra mobile di Roma, Vittorio Rizzi

gazzi - chiosa il Riesame - hanno generato uno scenario raffigurativo dissonante, discontinuo e contraddittorio"). Non nella testimonianza di un passante. Non nella confessione calunniosa di Loyos ("Una trama, la sua - scrive ancora il Riesame - che declina uno stato di intrinseca inaffidabilità (...) di infedeltà storico-rappresentativa"). Ma, al contrario, individuandone un accesso secondario. Da cercare provando a illuminare un elemento "seriale", in grado di agganciare la violenza della Caffarella ad altri episodi, di stesso segno e, dunque, di identica mano.

E così, come in un "cold case", il caso viene riaperto da una constatazione e una domanda. Il 14 febbraio, i due della Caffarella - ragionano alla Mobile - non cercano una preda sessuale. Cercano innanzitutto telefoni cellulari e contante. Sono rapinatori. Domanda: occasionali o "seriali"? Il quadrante di città che ha come baricentro il Parco della Caffarella ed è compreso tra la via Tuscolana a est e via Cristoforo Colombo ad ovest viene letto con i mattinali di Questura alla mano in cerca di rapine "compatibili" con quella della Caffarella. Ne saltano fuori due. [...].


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Domenica 22 marzo 2009

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Domenica 22 marzo 2009

Franceschini in cerca del “voto utile”

I nodi della politica

«Berlusconi inganna gli italiani: alle Europee candidatura-truffa»

Fini in platea, oggi le conclusioni Ronchi: «Non sarà una monarchia»

Addio ad An ora è solo Pdl Ultimo congresso del partito nato a Fiuggi nel ‘95 La Russa: «Porteremo con noi le idee della destra» di ELVIO SARROCCO ROMA - La confluenza di An nel Pdl non è lo scioglimento del partito ma «un nuovo inizio». Ignazio La Russa, reggente del partito di Fini, ha aperto l'ultimo congresso nazionale di An rassicurando i militanti che l'ingresso nel Pdl rappresenta il completamento delle tesi politiche di Alleanza nazionale. La nascita del Partito degli italiani, ha affermato La Russa indicando il nuovo logo che sovrasta il palco della Fiera di Roma, è «il traguardo che si sono posti gli uomini di destra in Italia dal dopoguerra ad oggi». E nessuno intende rinunciare alla propria identità. A rassicurare An è stato il presidente del Senato, Renato Schifani, che è intervenuto per garantire che Silvio Berlusconi «farà proprio quanto di nobile e di valido c'è nella storia di An». Sono sicuro, ha detto, che «il vostro prezioso patrimonio sarà ben custodito», non solo da Berlusconi ma da tutto il Pdl. An non chiude, ha affermato Ignazio LaRussa, ma «ha realizzato il suo sogno. La confluenza nel Pdl prosegue l'avventura che ha legato intere generazioni in sintonia con la tradizione più profonda degli italiani». La Russa ha infatti ricordato che la vocazione a costruire un partito unitario della destra risale ai primi momenti di vita del Msi. «Ci abbiamo provato già nel 1973 e poi nel 1975, - ha affermato - ma era troppo presto». Solo con An «è cominciato il percorso che si conclude in questi giorni». Su un punto sia La Russa che altri delegati hanno insistito molto. An entrerà nel Pdl, «con tutta la sua storia, con i suoi uomini, le sue donne, i suoi valori. In una parola con la sua identità». E il Pdl, ha avvertito La Russa, «non può e non deve essere monoidentitario, perché non ci può essere il pensiero unico ma un partito multidentitario». Lo rimarca anche il ministro Andrea Ronchi. Esclude che il Pdl possa essere una monarchia: certamente Berlusconi èil leader, ma Fini è «un altro grande socio fondatore». Ora si guarda al futuro del Pdl e c'e' chi teme che la fusione possa portare nuovi contrasti. Una ipotesi del tutto esclusa da La Russa e dagli altri dirigenti di An. Noi e Forza Italia, ha affermato La Russa, siamo sempre stati «due gemelli, magari diversi ma sempre gemelli e non ci siamo mai divisi». Un accenno, polemico, anche alla Lega Nord. Nei rapporti tra il Pdl e la Lega, ha affermato La Russa, non c'è bisogno di contrapporsi, ma bisogna competere «restando pronti ad accettare correttivi». Ma è sbagliato pensare, ha aggiunto, che siccome per vincere bisogna stare insieme, a fare un passo indietro deve essere sempre il Pdl. Al congresso c'è stato un unico intervento al di fuori dal coro di consensi alla confluenza nel Pdl È stato il sottosegretario all'ambien-

te, Roberto Menia, a prendere le distanze criticando la fretta con cui è stata presa la contestata decisione. Perché, ha chiesto, non è stato scelto un percorso federativo? Un interrogativo rimasto comunque senza risposta, mentre oggi sarà il il giorno di Gianfranco Fini. Confluendo nel Pdl, dirà oggi Fini come hanno già fatto ieri altri dirigenti del partito, la destra «non chiude», si unirà al partito di Berlusconi ma confluenza non significherà «sudditanza». Fini ieri ha partecipato alla prima giornata del congresso di An ascoltando la relazione del reggente Ignazio La Russa. «Oggi sono sereno - ha detto a chi lo ha avvicinato - domani (oggi, ndr) può essere che mi emozionerò». In Alleanza nazionale desta qualche preoccupazione il fatto che ancora per qualche tempo il leader di An sarà bloccato nel suo alto ruolo istituzionale lasciando così la scena politica a Silvio Berlusconi.

Gianfranco Fini con Alessandra Mussolini. A sinistra Italo Bocchino, Ignazio La Russa e Gianni Alemanno

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DALLA PLATEA

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Berlusconi spiega i valori del nuovo movimento

Dal video di Almirante agli opuscoli sugli immigrati di MARCO DELL’OMO ROMA – Lo scioglimento di An avviene davanti a 1.800 delegati, raccolti in un padiglione della Nuova Fiera di Roma e immersi in una scenografia tutta azzurra che già sembra anticipare la confluenza con Forza Italia. A poche centinaia di metri corrono le automobili sull'autostrada Roma-Fiumicino, e un forte vento di tra-

montana, del tutto anomalo per il giorno di ingresso nella primavera, intirizzisce i partecipanti che si avventurano fuori dalla sala. A Fiuggi, nel 1995, c'era invece la pioggia, che cadde furiosamente per tutti i giorni del congresso. Le svolte della destra sembrano segnate dagli eventi artmosferici. Il congresso deve ricordare, forse per l’ultima volta, i numi tutelari della famiglia della destra italiana e consegnare il testimone ai giovani per i quali non solo il fascismo, ma anche gli anni di piombo, sono argomenti di scuola. La regia è accuratissima: ai delegati viene prima mostrato un video di 2 minuti e 47 secondi in cui viene ricordato Giorgio Almirante e che si chiude con l’ultima frase della sua autobiografia: «Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai». Tutta la sala applaude in piedi. Quindi sul palco arriva Emanuele, un quattordicenne nato nell’anno della svolta di Fiuggi. La staffetta “vecchi-giovani” si ripete di nuovo quando il presidente del congresso, l’ottantottenne Franco Servello, con la sua voce stentorea presenta il coro delle voci bianche che canta l’Inno di Ma-

meli e poi accompagna Enrico Ruggeri. Ma una volta che il congresso comincia, nella grande sala colpisce soprattutto l’assenza dei big politici degli altri partiti. L’assenza più vistosa, naturalmente, è quella di Silvio Berlusconi. Gli altri partiti hanno mandato delegazioni non di primo piano (Ermete Realacci per i democratici, Federico Bricolo per la Lega, Mario Tassone per l’Udc), e bisogna spettare il tardo pomeriggio per vedere arrivare il presidente del Senato Renato Schifani. c'è voglia di normalità, e l’identità rivendicata dal video di Almirante e da alcuni interventi più appassionati, una volta usciti dalla sala congressuole, spinge al più qualcuno a comprare spille e adesivi della fiamma al banco dei gadget. Il grande volume dei discorsi di Almirante viene molto sfogliato ma poco acquistato. Poco più in là, lo stand del sindacato della destra Ugl, distribuisce un opuscolo sull' integrazione degli extracomunitari,intitolato “L'immigrazione è una risorsa”. Nello stand dei gadget, le magliette con su scritto “100% italiano” non trovano molti acquirenti. I tempi cambiano, forse sono già cambiati.

L’esibizione di Enrico Ruggeri

«Difendiamo la Chiesa ma non ci trasformiamo nella Dc» di MARIA ELEONORA LESTINGI ROMA - Mentre a Roma Alleanza nazionale compiva il primo passo ufficiale verso la fusione con Forza Italia, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha voluto chiarire quali saranno i valori «alla base del nuovo grande movimento politico che sarà il Pdl». Così, intervenendo telefonicamente a una manifestazione a Napoli dei popolari liberali dell'ex Udc Carlo Giovanardi, il premier ha sottolineato che gli esponenti del Pdl «rispettano la Chiesa e ne difendono la libertà anche quando proclama principi e concetti difficili e impopolari, lontani dalle opinioni di moda tra intellettuali e giornalisti» - chiaro il riferimento alle parole pronunciate dal Pontefice sull'uso dei profilattici nella lotta contro l'Aids - ma, ha voluto precisare, «noi non ripercorreremo la via di quel collateralismo con la Chiesa che è stata la linea della Democrazia cristiana». Il Partito della libertà, dunque, sarà diverso, anche se riconosce che «ai cattolici liberali dobbiamo la libertà, la democrazia del nostro Paese e la grande esperienza della Dc di Sturzo e De Gasperi». Quella, secondo Berlusconi, «è

stata la base, il perno della nostra democrazia e della libertà oltreché del nostro benessere». Il Pdl, però, sarà un partito laico, anche se sui temi di coscienza non rinuncerà «a dare una linea, a scegliere e difendere determinati valori, cercando soluzioni il più possibile condivise ma con un punto di riferimento irrinunciabile: la sacralità della vita e della dignità della persona». Il premier ha poi ricordato che da giovane ha «attaccato i manifesti della Dc della campagna fondamentale del 1948, quando i cattolici, insieme alle altre forze democratiche, salvarono il Paese dal comunismo». Ed ancora: «Quando nel 1994 abbiamo rischiato nuovamente una deriva antidemocratica - ha sottolineato - sono sempre stati i cattolici liberali, insieme alle forze laiche e riformiste, a evitare il pericolo di un futuro illiberale che ci minacciava». Poi, rispondendo indirettamente al segretario del Pd Dario Franceschini, ha attaccato «l'opposizione spregiudicata che diffonde il panico». Secondo il primo ministro, «in Italia la situazione è migliore di quella di altri Paesi ma il Pd grida alla catastrofe al pari di molti mass me-

dia». Il premier ha messo a confronto l'atteggiamento che il governo mostra di fronte alla crisi e quello dell'opposizione: «Ci sono due modi per affrontare la crisi: uno è cercare di riportare la fiducia nella gente, favorire i crediti da parte delle banche, i consumi, gli investimenti come facciamo noi, l'altro è gridare alla catastrofe. I nostri italiani - ha rimarcato ancora Berlusconi - sono risparmiatori, abbiamo un basso indebitamento privato, quindi le banche non sono state contaminate dal virus americano, sono solide. Abbiamo gli ammortizzatori sociali, la sanità pubblica per tutti». Il premier ha rivendicato che il governo si è «mosso bene, anticipando la crisi e individuando misure che sono efficaci. Abbiamo stanziato risorse ingenti per gli ammortizzatori sociali. Direi che stiamo discretamente tranquilli. Continuo a dire a tutti - ha concluso - che la profondità e l'estensione temporale della crisi dipendono da tutti noi».

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I giovanissimi si sono dimostrati più critici e diffidenti sulla confluenza nel Pdl

Ventenni nostalgici in cerca dell’identità Le donne sono più pronte al cambiamento ma rivendicano il mantenimento dei principi di TEODORO FULGIONE ROMA – Nostalgici, ma poco più che ventenni. La sorpresa al congresso di Allenza Nazionale è che i più diffidenti sulla confluenza nel Pdl non sono gli ex missini ma i giovani aennini. In realtà, non si tratta di paura né di nostalgia di tempi trapassati, ma di «rivendicazione di un’identità», appartenenza ad «una storia che è nata con noi». Timori che «chi è passato Fiuggi non ha più», fanno eco i vecchi militanti. Le emozioni che provano i 1.800 delegati alla Fiera di Roma sono numerose, caotiche, contrastanti. Carlo Armeni, 25 anni, presidente di Azione Universitaria di Milano,

analizza il momento: «Chi si è avvicinato da poco ha più resistenze rispetto agli anziani, ma sa bene che abbiamo il dovere di portare i nostri valori nel Pdl. Ho notato che i più contenti sono quelli che hanno vissuto Fiuggi ma anch’io e altri giovani come me condividono il percorso verso il Pdl». Idea ribadita anche da un gruppo di delegati “esperti” arrivati dalla Sicilia: «I giovani per natura sono sempre i più diffidenti – affermano - È un momento che noi abbiamo vissuto 15 anni fa, eravamo disorientati ma era una scelta che alla fine ci ha premiati». «In parte è vero». Maria Grazia Bigliotto, giovane delegata di Torino, condivide l’analisi. «È sempre un dolore la-

sciare la vecchia casa – spiega – Tra i giovani c'è qualche timore di perdere il nostro Dna anche se prevale la certezza di portare i nostri valori nel Pdl». Il discorso si sposta sulla presenza femminile, le donne non sono moltissime tra i delegati. «È vero – ammette – ma proprio le donne sono le più soddisfatte per la nascita del Pdl. Forse, per la nostra natura, ma noi siamo più propense al cambiamento e all’adattamento». Capelli corti, giubbino bomber rigorosamente nero, una sigaretta tra le dita per avere un’aria più sicura, arrivano da Roma, hanno 15 anni ma si sentono già maturi per partecipare al congresso. Ci sono anche loro alle ultime assise di An. Nati proprio quando Fini realizzava la svolta di Fiuggi, esprimono il giudizio più duro: «Il Pdl non ci piace. Contano i fatti».

«Ai cattolici liberali dobbiamo la libertà del Paese»

L’INDAGINE

di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – Dario Franceschini lancia il «voto utile» per le prossime europee, chiedendo agli elettori del centrosinistra di sostenere il Pd per fermare il premier Berlusconi, che – dice – «vuole stravincere le europee» per poi fare in Italia «cose inimmaginabili». Il segretario del Pd ha anche sfidato Berlusconi «sulla serietà», chiedendogli di non candidarsi, perché sapendo che non potrà mai sedere al Parlamento di Strasburgo, sarebbe «truffare» gli italiani. Franceschini è intervenuto all’Assemblea di circoli del Pd, che ha visto circa 3000 militanti gremire il teatro 5 di Cinecittà. Negli interventi che si sono susseguiti ha incassato parole di ringraziamento per aver invertito la china dell’andamento del partito. La segretaria del Pd di Udine, Deborah Serracchiani è stata la più esplicita di tutte: «Veltroni non riusciva più a tenere insieme tutto; le primarie non si potevano fare, ma con Dario ora andiamo bene». Ma Franceschini, a sua volta, chiede a tutti di ringraziare il suo predecessore che ha posto fine all’alleanza «rissosa» dell’Unione, e promette che non ci si tornerà mai più: «provo un brivido di fastidio...». La parte principale dell’intervento di France- Dario Franceschini schini è dedicata ad incalzare il governo sulla crisi, rilanciando la proposta dell’assegno di disoccupazione e della tassa per i redditi alti. E ha pure attaccato il premier reo di «nascondere» l’entità della crisi stessa («mette in campo armi di distrazione di massa»), non rinunciando a ironizzare sulle “storiche” sortite di Berlusconi ai vertici internazionali: «Mi piacerebbe che ci fosse una web cam per vedere come glielo ha raccontato il piano casa, visto che l'Europa ne è entusiasta...». Franceschini parla quindi della tornata elettorale di giugno, anche qui attaccando l’inquilino di palazzo Chigi che si presenterà capolista nelle cinque circoscrizioni, «omettendo di dire che poi si dovrebbe dimettere subito» vista l'incompatibilità di cariche. «Voglio sfidare Berlusconi – ha aggiunto – ma sulla serietà. E il primo atto di serietà è non imbrogliare gli elettori, chiedendo

preferenze per un luogo in cui non si metterà mai piede». Altro affondo a chiusura dell’assemblea, quando chiede a quei cittadini che votarono il Pd e che ora sono delusi, di «non lasciarsi tentare dall’astensionismo o dal voto di protesta» verso altri partiti del centrosinistra. «Non è il momento di tirarsi indietro. In ballo non solo quanti parlamentari manderemo a Strasburgo. In ballo c'è qualcosa di più profondo. Il premier vuole stravincere le europee per poi fare cose che io definirei inimmaginabili. I sintomi già ci sono – ha detto ancora- e sono l'insofferenza manifestata verso il Parlamento e il presidente della Repubblica. E sono i sintomi di quello che vuole fare dopo». «Ma non vincerà perchè ci siamo noi, e ci metteremo sulla sua strada. Chiediamo a milioni di italiani di rimboccarsi le maniche e difendere la democrazia italiana». Ma, nella giornata di ieri, non c’è stato solo spazio per l’intervento del leader, ma anche per il protagonismo della “base”, che ha chiesto alla classe dirigente del partito di smetterla con le divisioni sterili e lavorare all’unisono, facendo uscire una voce sola all’esterno, per vincere le prossime sfide elettorali. Per questo, la richiesta è di più spazio al territorio, più poteri decisionali, le candidature per europee e amministrative devono venire dal basso e non essere calate dall’alto. Tanti i giovani e le donne, che negli interventi dal palco circolare, posto al centro del Teatro 15 di Cinecittà, hanno spronato il partito a rialzarsi dopo le batoste elettorali e lo choc delle dimissioni di Walter Veltroni. Ma lo sguardo è proiettato in avanti, anche perché molti sono alla prima esperienza di tessera e di partito e le 'appartenenzè del passato le lasciano ai vertici. La più applaudita è Debora Serracchiani, segretaria del Pd di Udine, avvocato trentottenne di diritto del lavoro, che ricopre anche la carica di consigliere provinciale: la sua prima tessera, racconta lei stessa, l’ha presa nel 2006 ed era dei Ds, poi si è iscritta al Pd. Perchè tanti applausi? «Credo di aver detto le cose con chiarezza, quella chiarezza forse finora mancata».

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L’Antitrust contro gli ordini: sono caste

DAGLI architetti agli avvocati, dai farmacisti ai geometri, giornalisti, ingegneri, medici e odontoiatri, per finire ai notai, periti industriali, psicologi, dottori commercialisti: in Italia resiste ancora una regolamentazione normativa che attribuisce ingiustificati privilegi a 13 categorie professionali, vere e proprie caste. È il j'accuse dell’Antitrust, che appena concluso l’indagine conoscitiva su 13 ordini professionali, avviata a gennaio 2007 e da cui «emerge una scarsa propensione delle categorie, sia pur con positive eccezioni, ad accogliere nei codici deontologici quelle innovazioni necessarie per aumentare la spinta competitiva all’interno dei singoli comparti». Anzi, «la liberalizzazione della pattuizione del compenso del professionista, la possibilità di fare pubblicità in-

verifica della trasparenza e veridicità della pubblicità esercitabile dagli ordini; l’istituzione di lauree abilitanti; lo svolgimento del tirocinio durante il corso di studio; la presenza di soggetti “terzi” negli organi di governo degli ordini. LA RESISTENZA SULLE TARIFFE MINIME: se alcuni Ordini (Geometri, Dottori Commercialisti, periti industriali e Farmacisti), «hanno adeguato i loro codici deontologici in materia di determinazione del compenso professionale ai principi concorrenziali, molti altri – lamenta l’Antitrust – hanno mostrato resistenze, anche fondate sull'idea che il professionista sia ancorato al rispetto del decoro della professione nella determinazione della parcella, in quanto il decoro imporrebbe ai professionisti l’applicazione delle tariffe minime.

Privilegi ingiustificati per 13 categorie professionali. Il garante: serve una riforma

Il ministro Giorgia Meloni

formativa e di costituire società multidisciplinari – si legge nelle conclusioni – non sono state colte come importanti opportunità di crescita ma come un ostacolo allo svolgimento della professione». Per l’Antitrust insomma «il settore dei servizi professionali non può sottrarsi ai principi concorrenziali più volte ribaditi anche a livello comunitario» e auspica che gli Ordini si mettano in riga. L’indagine Antitrust ha riguardato i codici deontologici di architetti, avvocati, consulenti del lavoro, farmacisti, geologi, geometri, giornalisti, ingegneri, medici e odontoiatri, notai, periti industriali, psicologi, dottori com-

mercialisti ed esperti contabili. RIFORMARE PER GARANTIRE LA LIBERALIZZAZIONE: nell’ottica di favorire la più ampia liberalizzazione dei servizi professionali occorre, sostiene il Garante, «prevedere percorsi più agevoli di accesso alle professioni e un sistema degli ordini aperto alle rappresentanze di soggetti terzi per meglio svolgere il necessario ruolo di raccordo tra professionisti e utenti dei servizi professionali. È dunque auspicabile che il legislatore preveda, a seconda delle circostanze, l’istituzione di corsi universitari che consentano di conseguire direttamente l'abilitazione all’eserci-

zio della professione. Anche il periodo di tirocinio dovrebbe essere proporzionato alle esigenze di apprendimento pratico delle diverse professioni e dovrebbe poter essere svolto, ove in concreto possibile, nell’ambito degli stessi corsi di studio». Per l’Antitrust, inoltre, «sarebbe opportuno che gli organi di governo degli ordini non siano più espressione esclusiva degli appartenenti, ma siano composti anche da soggetti estranei agli ordini stessi». Da qui l’auspicio ad «un intervento del legislatore volto ad emendare la legge Bersani, prevedendo: l’abolizione delle tariffe minime o fisse; l’abrogazione del potere di


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Dopo il caso Vita

Politica lucana

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è scontro a muso duro tra le due coalizioni

Pd - Pdl è già guerra vera

VITA E LA POLEMICA SUL “TRASFORMISTA”

L’ULTIMA DI DIGILIO COME SEGRETARIO DI AN

Il sindaco di Oppido, Pappalardo (Pd), duro contro Domenico Vita, «quale livello di credibilità dimostra?» e attacca «ha ricevuto dal partito più di quello che ha dato». Dall’Udc frenata all’alleanza con il centrodestra mentre Fierro ricorda: «Io lo sapevo da più di un anno»

«Non consegniamo nessuno la nostra storia». Il senatore non “nasconde” la commozione e la nostalgia nelle ultime ore di Alleanza nazionale ma ricorda «l’andare oltre” di Pinuccio Tatarella e la Destra nazionale “in doppio petto” di Giorgio Almirante.

di SALVATORE SANTORO Un cambio di casacca che fa parlare. Il giorno dopo l’ufficializzazione del passaggio dell’ex assessore provinciale (e sindaco di Marsico nuovo) Domenico Vita dal Pd al Pdl non si placano le polemiche. Anzi. Per i “traditi” del centrosinistra rimane una brutta pagina di “trasformismo” politico. Il sindaco democratico di Oppido e consigliere provinciale, Rocco Pappalardo si dice “indignato” e accusa Vita: «Quale livello di credibilità politica dimostra di avere chi fino a ieri nelle vesti di dirigente ed amministratore, prima dei Ds e poi del Pd, non perdeva occasione per criticare a tutto campo, spesso aspramente, le politiche di un governo di destra, per poi all’improvviso diventarne convinto sostenitore e militante?». Per Pappalardo, Vita che «ha ricevuto più di quanto a dato a questo partito», ha anche «tradito il mandato elettorale» «per convenienze personali». Pappalardo in linea con il pensiero del Pd poi attacca anche il centrodestra: «Come può una classe dirigente del centro destra un giorno denunciare il totale fallimento del centro sinistra a tutti i livelli istituzionali in Basilicata e il giorno dopo reclutare tra le proprie fila, con tanto di entusiasmo, proprio quelli stessi amministratori che a loro dire avrebbero fallito?». Parole che riassumono lo stato d’animo interno al centrosinistra. Ma non è solo amarezza. La sensazione è che ci si appresti a uno scontro elettorale tra centrosinistra e centrodestra come non ce ne sono mai stati negli ultimi anni di storia politica della Basilicata. Non mancheranno i colpi bassi: se questo è solo l’antipasto se ne vedranno delle “belle”. Ma la questione interessa anche tutto lo

Antonietta Petrone portavoce del Pd «che vince» all’assemblea dei circoli ROMA - Si è svolta ieri a Roma l’assemblea nazionale, “Noi il Pd”, dei segretari di circolo del Partito democratico. Oltre un centinaio i lucano che hanno partecipato alla riunione. Per la delegazione lucana ha preso la parola dal palco, Antonietta Petrone, coordinatrice del circolo Pd di Brienza che ha così esordito: «Sono molto felice di poter portare in questa assemblea la voce di un territorio in cui il Partito democratico ha vinto. Ha vinto perché nonostante gli elementi di criticità degli ultimi mesi, esso si presenta oggi strutturato in ogni comune, anche in quelli di piccolissime dimensioni». «Buona parte dei circoli e delle assemblee dei vari livelli territoriali - ha dichiarato Antonietta Petrone - è composta di

«Non comprendo come possa l'Italia dei valori lucana continuare ad ergersi a “campione di moralità”. Per dirla fuori dai denti, trovo piuttosto contraddittoria la posizione dei dipietristi lucani, i quali da un lato incassano tutti i benefit derivanti dal far parte della coalizione di centrosinistra, dall'altro pongono “Questioni morali” e distribuiscono patenti di moralità. Verrebbe da chiedere al senatore Belisario se non sia il caso di rinunciare alla postazione che attualmente occupano in consiglio regionale. Gioverà anche ricordare che su tutta la vicenda “Toghe lucane”, “Caso De Magistris”, scenario politico regionale. All’ìncontro dell’Udc, di ieri mattina, tanti i commenti sul “comportamento” di Vita. E si fanno calcoli: «Vale 2.000 voti». Altri dicono «di più», ma c’è chi sentenzia: «Quando uno cambia sponda così, non viene seguito dagli elet-

di EGIDIO DIGILIO*

ragazze e ragazzi che in precedenza non hanno militato in nessun partito o che comunque non ricoprivano incarichi dirigenziali e che rappresentano una ricchezza e una novità. Come me quasi il 70 per cento dei segretari di circolo è alla prima esperienza, segno che il processo di rinnovamento dei quadri dirigenti non è stato soltanto annunciato, ma realizzato nei fatti». Petrone ha concluso il proprio intervento citando Max Weber: «Chi aspira a fare politica deve sempre essere interiormente all'altezza delle realtà della vita, e di questo è misura non il certificato anagrafico quanto piuttosto il credere in una causa e l' accettare la responsabilità che l'agire politico e la dedizione alla causa sempre comporta»

Il radicale Bolognetti sull’Idv e la questione morale

«Legalità non a scopi elettorali» non una parola è stata pronunciata dagli uomini di punta di Idv, e segnatamente dal segretario regionale Radice e dall'assessore Autilio. Ironia della sorte, gli stessi che per anni interi sono stati colpiti da afasia su questioni attinenti la legalità e lo stato di diritto, adesso saranno costretti a sostenere la candidatura di De Magistris. Verrebbe inoltre da chiedersi: dov'erano gli uomini

tori». Si vedrà. Intanto il consigliere regionale, Gaetano Fierro svela: «Non è una novità. A me lo anticipò quando ero assessore regionale e andai a far visita al suo meleto di golden». Ma dall’Udc emerge anche una novità: Non ci sarà patto

dell'Idv quando altri proponevano interrogazioni parlamentari su Marinagri? A noi non risulta che in questi anni gli uomini di Idv si siano particolarmente distinti nella denuncia del malaffare: di certo non lo ha fatto l'attuale presidente del consiglio regionale, De Franchi, ex del partito di Di Pietro. Per esempio, ci piacerebbe sapere cosa pensano quei fini giuristi di Belisario e Autilio

elettorale con il Pdl alle prossime amministrative. Agatino Mancusi non lo manda a dire: «Noi non facciamo alleanza con nessuno. Siamo il centro e correremo da soli». Per il resto è un gran parlare dei “sondaggi” di Viceconte secondo i quali il Pdl sareb-

dell'appalto della Ss 175, censurato dalla magistratura penale e dall'autorità di vigilanza dei lavori pubblici. Della legalità non ci si occupa solo in prossimità delle campagne elettorali, magari con le consuete prese di posizione, che nessun riscontro trovano nel corpo del partito Idv lucano, tranne rarissime eccezioni che confermano la regola. Forse il segretario regionale del Pd e il coordinatore regionale di Idv dovrebbero chiedersi se sia dignitosa la loro convivenza nella stessa coalizione». Maurizio Bolognetti (Segretario radicali Lucani)

be in testa sia nelle due province lucane che al comune di Potenza. Sul sito web della presidenza del consiglio dei ministri (dove vengono pubblicati tutti i sondaggi ufficiali) non c’è traccia dei numeri di Viceconte. Ma potrebbe essere un sondaggio inter-

no al partito sul quale lo stesso senatore Viceconte però non è stato preciso sulla fonte. Novità della giornata anche la lettera di “chiusura” di An da parte del senatore Digilio che avverte: «Per il coordinatore del Pdl di Basilicata, ancora nulla è stato deciso».

Doppio appuntamento dei giovani Udc L’Udc parte dell’entusiamo e la “maturita” delle nuove generazioni

Pronti per il Partito della nazione POTENZA - Doppio appuntamento dei giovani dell’Udc. In mattinata a Potenza e nel pomeriggio a Matera. In entrambe le occiasioni i protagonisti sono stati i leader nazionali giovanili, Giampiero Zinzi e Sergio Adamo e quello locali capitanati da Francesco Coviello e da Sabrina Rosmarino. Nell’inedito ruolo di “spettarori” i leader regionali del partito di Casini che hanno preso posto nelle prime file delle platee. La scena è stata tutta per le giovani leve. Che hanno dimostrato di avere le idee chiare: «Chiediamo spazio e non rinunciamo allo scomodo ruolo critico che devono avere i giovani di un partito». Zinzi ha anche sottolineato: «Per noi non sono indispensabili le alleanze». s.s. MATERA - “I giovani europei di Basilicata verso l'Unione di centro”: è stato questo il progetto, ambizioso, eppure ben motivato, esposto nel pomeriggio di ieri, durante il convegno voluto dai giovani moderati materani. In realtà l'appuntamento si è subito caratterizzato per la prospettiva nazionale che ha assunto la discussione, corroborata anche dalla presenza fatta sentire dallo stesso

segretario nazionale del partito, Lorenzo Cesa, intervenuto in video conferenza attraverso una web cam. Presenti al tavolo invece il coordinatore nazionale del movimento giovanile dell’Udc, Giampaolo Zinzi, e il responsabile per il Mezzogiorno, Sergio Adamo. «Abbiamo voluto questo appuntamento per tornare a parlare del posto che noi giovani dobbiamo occupare nella società; non mi riferisco soltanto al partito - ha sottolineato Giuseppe Gaudio, Commissario per la formazione - ma al senso dell'impegno nelle istituzioni e nella nostra comunità». E un entusiastico invito a proseguire lungo questo cammino è stato rivolto poi alla futura classe dirigente del partito dal Segretario Cesa via telematica. «Ha parlato con i ragazzi esprimendo tutta la sua vicinanza; è a loro, difatti, che spetta il compito di non ammainare la bandiera dei valori in cui ci riconosciamo e che sono parte dell'intera tradizione nazionale». Ha dichiarato Mimmo Fiore, vice segretario regionale, incaricato di seguire da vicino i giovani centristi materani. «il nostra futuro è

Doppio appuntamento dei giovani dell’Udc: sopra a Potenza e sotto a Matera

al centro, non solo della scena politica, ma anche del dibattito nel paese, perché - ha concluso Fiore - noi abitiamo la casa di tutti i moderati».E a fugare le preoccupazioni per una più stringente collocazione, all'interno dello scenario bipolare, ci ha pensato il responsabile per il Sud Sergio Adamao: «Fra i giovani, quel che veramente interessa, è dio

aderire ad un soggetto politico che dia loro la possibilità di esprimersi realmente: siamo un centro già rappresentativo, e che lo diventerà ancor più con l'allargamento a quanti vorranno condividere questo percorso nel cosiddetto Partito della nazione che ufficializzeremo a breve». Enzo Scalcione

Sarubbi (Ps): Sl punta a liste per comuni e province «Almeno la primavera della sinistra è cominciata con lo sbocciare della voglia di sinistra. Siamo perciò impegnati a realizzare anche in Basilicata alle provinciali e in ogni comune liste con il simbolo “Sinistra e Libertà”. Senza però forzature: nel caso in cui le forze costituenti l'alleanza non raggiungano l’accordo unanime in tal senso in sede locale, il Partito socialista si presenterà con il proprio simbolo». Lo dichiara il segretario regionale del Ps Rosario Sarubbi secondo cui «la sinistra ha recuperato il termine libertà e l'ha riconsegnato a un progetto politico concreto e nuovo, ad un'alleanza che guarda avanti e che ha deciso di affidare ai fatti e alle proposte concrete una sinistra rinnovata e riformista. E' dunque questo il nodo centrale dell'alleanza dei Socialisti con i Verdi, con Unire la sinistra, con il Movimento per la sinistra di Vendola, con Sinistra democratica di Fava, con Critica Liberale. Questa è, e sarà un'alleanza in difesa dei diritti civili, sociali e costituzionali calpestati, e a tutela di una generazione che non si arrende neanche davanti al precariato istituzionalizzato e alla disoccupazione». «Siamo più che convinti - ha concluso Rosario Sarubbi - che l' elettorato dell'area laica e socialista e l' elettorato che ha abbandonato e che è stato abbandonato dal Pd, troverà nella nostra alleanza l' unica vera novità della campagna elettorale».

“Nuova Avigliano”

«La fiamma non si è spenta» «A poche ore dal congresso di scioglimento di Alleanza nazionale, finalmente, un sussulto di coraggio e orgoglio. A pochi giri di lancette d'orologio dall'apertura, quest'ultimo congresso che, ai più, sembrava un déjà vu, una brutta caricatura dell'assioma gattopardesco “tutto cambia perché niente cambi”, si ammanta di pathos, passione e vita. Tutto merito del presidente regionale Egidio Digilio: dopo fiumi di parole scontate ed all'insegna del vogliamoci bene, è passato all'azione salvaguardando i principi di An e dei suoi uomini. A questo proposito, desidero ricordare quanto ha dichiarato Donna Assunta Almirante, secondo cui, le radici del Msi “momentaneamente, almeno pare, sono custodite visivamente nel simbolo della fiamma tricolore che continua ad essere l'attrazione di An”. E alla domanda “quale parola avrebbe pronunciato Almirante, per le più destre di oggi?”, Donna Assunta ha replicato che “avrebbe voluto che queste destre si unissero. Da soli non si combatte. Bisogna avere dei vicini che parlano lo stesso linguaggio e si riconoscono l'uno negli altri per un solo interesse comune: il miglioramento della vita degli italiani.”Donna Assunta non ha dubbi in quanto “la storia di An non è finita perché le idee non muoiono mai. Vanno con le loro gambe. Possono cambiare gli uomini, ma le storie continuano. Soprattutto quando queste storie parlano di onestà, pulizia morale e valori. La fiamma non è spenta”». Leonardo Laguardia del Circolo di Avigliano “Pinuccio Tatarella”

«Per chi si é formato alla “scuola di Almirante” in queste ore la nostalgia e la commozione sono sentimenti umani che non si possono nascondere, piuttosto controllare. Ma, a differenza di quanto è avvenuto a Fiuggi, in questo congresso di scioglimento di An, noi non consegniamo la nostra storia a nessuno, perché entriamo nel Pdl, non per dire signorsì, piuttosto con tutta la nostra identità, puntando sulle idee, sui contributi, sui progetti e sulla grande dote ideale che portiamo al nuovo partito. Proprio perché non smetteremo mai di dire quello che pensiamo senza ricorrere ai trucchi del politichese è il caso di precisare che il confronto tra noi e Fi sulla scelta dei gruppi dirigenti e in primo luogo del coordinatore regionale, come quella dei candidati più autorevoli e con maggiori possibilità di successo rispetto a quelli che metterà in campo il centrosinistra, è tuttora aperto. Chiunque diventi coordinatore in Basilicata come in Calabria o in Emilia lavorerà in squadra e con metodo collegiale, rispecchiando a livello locale, la doppia leader- Egidio Digilio ship del Pdl Berlusconi - Fini. Voglio anche ribadire che non ci so- forza alle idee della destra. “L'Italia ha no “preclusioni” nei confronti di qual- bisogno di un grande progetto per afsiasi esponente politico o ammini- frontare i temi globali”, ha spronato il stratore locale che voglia seriamente leader negli ultimi giorni. Il Pdl è indispensabile, serve alla demettersi al servizio di un progetto di alternativa al centrosinistra in Basili- stra a crescere ancora, a calarsi nelle cata. E' dunque una destra davvero sfide dei nostri tempi, a realizzare moderna ed europea quella che entra una vocazione oggi maggioritaria. In nel Popolo della libertà. Il percorso è fondo non è che la realizzazione, quastato tracciato dal presidente Fini si vent'anni dopo, di quell'andare 'olche, come quando chiese ai missini di tre il Polo' prospettato da Pinuccio Ta“lasciare la casa del padre con la cer- tarella. E ancora prima, azzarderà tezza di non farvi più ritorno”, adesso qualcuno al congresso, dal leader ci invita ad andare verso il Pdl senza missino Giorgio Almirante quando difendere nicchie minoritarie, ma al- lanciò la "Destra nazionale" in doppiolargando, includendo, avvicinando petto. "Probabilmente mi commuoveanche chi è estraneo al progetto con rò, c'é sempre un cuore oltre al cervello", ha detto Fini in vista dell'appuntaproposte ed idee. Altro che “corrente” di An nel Popo- mento. La questione nel Pdl è politicamenlo della libertà, noi saremo parte integrante e dirigente. In fondo non è che te più seria: da una parte, anche amla realizzazione, quasi vent'anni do- ministratori locali sinora nel centropo, di quell'andare “oltre il Polo” pro- sinistra hanno perso ogni speranza di spettato da Pinuccio Tatarella. E an- cambiamento e non vogliono lasciarsi cora prima, dal leader indimenticabi- invischiare dall'esplosione dei gruple Giorgio Almirante quando lanciò la pi dirigenti del Pd che non ha vie di uscita; dall'altra, la proposta e la stra“Destra nazionale”. Niente più “copertina di Linus” del tegia del Pdl diventano sempre più partito identitario, niente esitazioni convincenti non solo nella società ma nel proseguire il passo iniziato a anche nella classe dirigente. Per queFiuggi. Se c’é un invito a restare uniti, ste ragioni e ancor più dopo le non a non disperdersi nel grande nuovo tanto velate minacce di ritorsione contenitore politico, è per dare più contro chi sta per abbandonare il cen-

Direttivo del Mpa a Potenza con il sottosegretario Celentano

Autonomi dai due poli POTENZA - Riunione fiume ieri pomeriggio per il Movimento per le autonomie di Basilicata, alla presenza del segretario di Vincenzo Scotti e sottosegretario al ministero degli Esteri Raffaele Celentano. I dirigenti, con in testa il coordinatore regionale Gerardo Brusco e il vice coordinatore Gerardo Mariani hanno posto le basi per la presentazione dei programmi del movimento politico di Raffaele Lombardo. Il Movimento per le autonomie si presenterà alle prossime elezioni del 7 giugno autonomamente e con i suoi candidati. Raffaele Celentano ha rassicurato i responsabili regionali, (presente il coordinatore cittadino Giuseppe Doti e il sindaco di Vaglio Giuseppe Mustacchio) sull’impegno in tutti i territori e quindi anche in Basilicata. Istanze sul territorio, possibilità di avere liste composte equamente da donne e uomini, miglioramento strutturale del movimento sono stati i punti all'ordine del giorno

del direttivo che ha posto dunque le basi per un radicamento costante e continuo sul territorio, fuori dalle logiche dei due poli. Un summit importante che ha dunque visto tante proposte, ivi compresa quella di aggregazione con il Movimento politico della Grande lucania, rappresentato per l'occasione da Nicola Manfredelli che però non ha ancora dato il suo placet all'accorpamento. Il consigliere politico di Vincenzo Scotti, Raffaele Celentano, oltre ad aver confermato al Nord la possibilità di alleanza con la Lega ha dato ampie rassicurazioni ai presenti circa il futuro del movimento lucano, che punta a diventare un movimento federale e federato per radicarsi su tutto il territorio lucano. Decisioni condivise, concertazione con Roma e il sostegno della base rappresentano gli ingredienti della campagna politica di Mpa in Regione. Presente anche Nicola Andrisani, responsabile di Matera.

trosinistra, o l'ignobile tentativo di gettare fango su di essi, le porte del Pdl sono aperte a quanti mettono a disposizione la propria esperienza e il proprio impegno e si pongono a servizio del nuovo soggetto politico del centrodestra. Al gruppo dirigente del Pdl spetta il delicato compito di dosare le forze “vecchie” e nuove e mettere in campo le migliori squadre di candidati. La nuova voglia di destra ma anche di contaminazione che esprimono quanti danno il proprio contributo ideale e di valori alla costruzione del Pdl. E' vero, come in tanti nei congressi hanno ribadito: An e Fi hanno identità complementari ma non tutto ci unisce. Ciò che ci fa stare insieme e che ci porta a fonderci in un’unica grande forza politica di governo del Paese è una cornice di valori comuni. Per questo An non ha alcun timore di aderire al nuovo progetto politico che è quello di costruire il più grande partito europeo di centrodestra, con una leadership forte e con un preciso sistema di regole a garanzia del pluralismo politico e culturale al suo interno. Rispetto ad interpretazioni giornalistiche è il caso di precisare che il dibattito tra noi e Fi sulla scelta dei gruppi dirigenti e dei candidati più autorevoli e con maggiori possibilità di successo rispetto a quelli che metterà in campo il centrosinistra è tuttora aperto. Non ci sono - e né del resto ci sarebbero mai potute essere - “preclusioni” per qualunque esponente di An come di Fi. Nei congressi abbiamo voluto ribadire due concetti: il coordinatore regionale del Pdl sarà il risultato di una riflessione incrociata tra i gruppi dirigenti nazionali e regionali; prima di pensare a candidature esterne al Pdl è indispensabile riflettere su quelle interne altrimenti si creerebbe una sorta di incomprensione tra i nostri elettori che vedrebbero nascere un nuovo partito ma con dirigenti messi in secondo piano nelle candidature più rilevanti. In proposito trovare una soluzione, sono certo, non sarà difficile. Dai congressi è dunque ripartito l'orgoglio della destra che non è più disposta a subire l'egemonia culturale del pensiero liberal e tecnocratico. Oggi la destra vince perché possiede strumenti migliori per leggere ed interprete la complessità sociale e le risposte ai problemi più drammatici della società». * (senatore del Pdl e coordinatore regionale di Alleanza nazionale)

GLI APPUNTAMENTI

La Destra

Storace in Basilicata Il segretario nazionale di “La Destra”, Francesco Storace, oggi è in Basilicata. In mattinata Storace incontrerà presso il palazzo del Consiglio regionale i dirigenti provinciali del partito in vista delle prossime consultazioni elettorali. Nel pomeriggio gli incontri proseguiranno a Matera.

Idv a Potenza

“Questione morale” Domani alle 17 presso il Park Hotel del capoluogo incontro dell’Italia dei valori sul tema: “Questione morale, valore da mettere in campo” nelle prossime competizioni elettorali. All’incontro parteciperanno il coordinatore provinciale, Laguardia e quello regionale Radice, oltre a Don Marcello Cozzi in rappresentanza di Libera e ai rappresentanti nazionali Li Gotti, Orlando e Belisario.


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Domenica 22 marzo 2009

24 ore in Basilicata

Alla Sata rinviato il turno aggiuntivo di questa notte. L'azienda: «Colpa del maltempo»

Fiat, salta il comandato Cillis: «E’ prevalso il buon senso». Per Alternativa «hanno paura» MELFI - Lì dove non ha potuto la Fiom ci sarebbe riuscita la neve, almeno secondo l’azienda: lo straordinario comandato che le tute blu della Sata avrebbero dovuto fare questa sera dalle 22, fino alle sei di domani mattina, è stato cancellato. La comunicazione del gruppo è arrivata ieri mattina. Ma le contestazioni del sindacato guidato da Cillis - a cui si erano aggiunte quelle di Alternativa sindacale e Flm Uniti Cub, alla decisione di ricorrere a ore in più di lavoro per tre domeniche (la prima era programmata proprio per oggi), per far fronte al momentaneo aumento di produzione della Grande Punto - secondo il gruppo torinese, c’entrerebbero ben poco. Lo straordinario - precisa una nota aziendale - è saltato a causa del maltempo «che ha reso difficoltoso sulle radiali che portano a Melfi il trasporto su gomma, con la conseguente minor consegna delle forniture necessarie per coprire i turni aggiuntivi di questo fine settimana». Per i dirigenti aziendali avrebbe nevicato così tanto da impedire la consegna di alcuni materiali. E' andata veramente così? Le perplessità rimangono, ma ora è impossibile andare oltre i legittimi dubbi. Per Alternativa sindacale la Fiat «ha avuto paura che si ripetesse il successo del 2006 ed è stata costretta a fare marcia indietro». E auspica che l’azienda annulli anche le altre comandate previste e non solo sulle domeniche sera ma anche sui sabati. Sulla stessa linea la dichiarazione della Fiom di Basilicata: «Alla fine anche nella Fiat è prevalso il buon senso dice Cillis - Siamo disponibili al confronto per trovare nuove soluzioni e far fronte agli aumenti dei volumi produttivi». Per ora quel che è certo è che il turno è stato spostato a data da destinarsi. Fiat non specifica meglio i tempi. Per ora è rimandato almeno di una settimana, dunque, lo spinoso problema di doversi schierare sull'opportunità di richiamare le tute blu di Melfi

al lavoro anche di domenica notte. Questione sulla quale, negli ultimi giorni, i rappresentanti dei lavoratori si sono misurati, e, soprattutto, scontrati, con tutti i mezzi. Come risultato un sindacato spaccato e lavoratori in preda alla confusione. E con lo straordinario salta anche lo sciopero che Fiom, Alternativa sindacale e Flm Uniti Cub avevano proclamato per questa sera, per otto ore, con inizio alle 22. Il segretario regionale della Fiom di Basilicata, Giuseppe Cillis, dopo la notizia dell'annullamento del turno lavorativo di domenica notte, ha chiesto che «il confronto sia riportato in ambito nazionale, in particolare a quel che è scritto nel contratto nazionale di lavoro». Per i metalmeccanici della Cgil, infatti, il lavoro aggiuntivo di domenica notte per le blu della Sata violerebbe le previsioni del contratto nazionale. «Prendiamo atto - ha aggiunto Cillis - delle motivazioni dell'azienda. Noi ribadiamo che il contratto nazionale prevede lo straordinario comandato solo per il sabato». Poi torna a ribadire la richiesta avanzata nei giorni passati: «L'obiettivo principale - ha concluso Cillis - resta comunque quello della riassunzione dei 350 lavoratori interinali, come previsto dal contratto nazionale, che sancisce il loro utilizzo proprio nei periodi dei picchi di produzione». Nel frattempo, ieri mattina, per il primo straordinario programmato per il sabato, il tasso di assenteismo è stato più elevato rispetto alle media. Assenze evidentemente anche legate al maltempo, che, come già accaduto in precedenza, avrà impedito a qualcuno di andare a lavoro. Poco attendibili, dunque, i dati relativi al primo banco di prova degli straordinari del sabato. Tutto rimandato al prossimo fine settimana, quando, forse, sarà più chiaro se a determinare la sospensione del comandato domenicale sia stata veramente la neve. Mariateresa Labanca

Lo stabilimento Sata di S. Nicola di Melfi

Dalla Uil allarme sui posti: «In un anno meno 5.000» E la Cgil fotografa l’aumento della Cig: Basilicata a + 552% POTENZA – Nel 2008, in Basilicata, si sono persi 5.000 posti con 194 mila occupati rispetto ai 199 mila di fine 2007. A renderlo noto è il segretario confederale della Basilicata della Uil. Carmine Vaccaro, riferendosi ai dati Istat. «I 5.000 posti in meno – ha aggiunto – vanno aggiunti ai 5.000 lucani in più in cerca di occupazione, in totale 25 mila, che per noi è comunque solo un dato statistico nel senso che è al di sotto della reale situazione. In questo caso si registra una ripresa di “fiducia” nei confronti del sistema di collocamento con il ritorno di giovani e donne nei Centri per l'Impiego forse più nella speranza di un maggiore ricorso alle liste ufficiali di disoccupazione rispetto alla diffusa pratica della chiamata nominativa. La Uil – ha concluso Vaccaro – rilancia il Patto per il buon lavoro in modo da creare condizioni ed opportunità per un’occupazione non precaria, liberando le ingenti risorse del Fse (Por Basilicata 20072013)». E la perdita dei posti di lavoro va di

pari passo con l’aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali. «La realtà è peggio dell’immaginazione, così si presenta l’aumento disastroso della Cig», evidenzia la Cgil. Una situazione che impatta nelle Regioni in modo omogeneo, nel senso che è un disastro dappertutto. A livello territoriale la Basilicata, con un +552.07 % si colloca tra le situazioni particolarmente gravi insieme a Piemonte, +272,99%, Lombardia +263,20%, Trentino +276,89%, Umbria +999,32%, Marche +299,32%, Abruzzi +293,04% e Molise +538,96%. Sono oltre 483.000 mila i lavoratori coinvolti in questi due mesi dai processi di Cig, nei settori industria, commercio e edilizia, ai quali vanno aggiunti i lavoratori interessati dalla Cig in deroga, stimabili in non meno di 80 mila unità. In rapporto alle ore perse di lavoro, è come se l’occupazione si fosse ridotta di oltre 212.000 lavoratori, nei soli due mesi del 2009. Nei primi due mesi del 2009, prosegue la Cgil, si sono accumulate ore di Cig per 65.776.795, + 155,53% sullo stesso periodo del

2008, ed è già oltre il 33% di quanto maturato in tutto il 2008. L'aumento nei settori di attività è per tutti negativo e con aumenti, in qualche caso, che sfiorano il 300%. Percentuali elevatissime anche in settori con forte occupazione, come il meccanico, +254,89%. In cinque settori si supera l’aumento del 200%. Cresce sia la cassa integrazione ordinaria, +443,26%, e raggiunge i 43.260.619 milioni di ore, cresce la cassa integrazione straordinaria, +26,65% con 22.516.176 milioni di ore. Sulla Cigo (cassa integrazione guadagni ordinaria) si registrano percentuali da profonda recessione. Le peggiori situazioni le troviamo nel settore metalmeccanico +782,97%, nel metallurgico +768,81%, nel chimico +592,38%, nei trasporti e comunicazioni +851,48%. Più contenuti gli aumenti nella Cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria) ma sempre su percentuali di aumento, come media del 60%, e con alcuni settori oltre il 100%, trasporti e comunicazione, carta e poligrafici, estrazioni minerali.

A Rifreddo il congresso Filca Cisl invita al rilancio del settore per superare la crisi

Edilizia, motrice dell’economia lucana POTENZA – Al giro di boa la stagione congressuale della Cisl. Ieri mattina a Rifreddo si è svolto il IX congresso regionale della Filca, il sindacato edili della Cisl. Nonostante il maltempo sono stati oltre 150 i delegati e i dirigenti sindacali, in rappresentanza dei 4.700 iscritti, che hanno preso parte ai lavori del congresso. L’assemblea ha riconfermato a segretario regionale Michele La Torre e l’intera segreteria regionale. Il rilancio delle opere pubbliche e del settore edile, le politiche per la sicurezza dei lavoratori, la crisi del mobile imbottito. Questi i temi principali che sono stati affrontati nella relazione del segreta-

rio Michele La Torre e sviscerati nel vivace dibattito che ne è seguito alla presenza del segretario nazionale Antonio Ceres e del leader della Cisl lucana, Nino Falotico. «L'edilizia è una delle motrici dell'economia lucana. Basta guardare i numeri: 25 mila addetti, 6.500 imprese, 900 milioni di valore aggiunto, quasi il 10 per cento della ricchezza regionale. Un settore che meglio e prima degli altri può contribuire a risalire la china di una crisi economica che taglieggia lavoro e salari» sottolinea il sindacato in una nota. Per dirla con le parole di La Torre «l’edilizia è da sempre una soluzione concreta per trainare il paese.

Qui non si tratta di scavare buche per poi riempirle, ma di sostenere l'economia concentrando le risorse in quei settori, e l'edilizia è uno di questi, a forte intensità di lavoro. Sostenere l'edilizia, sbloccando i cantieri delle opere pubbliche e riavviando l'edilizia economica e popolare, vuole dire creare ricchezza, lavoro, salario». Senza però dimenticare il tema delicato della sicurezza. «Bisogna rilanciare l’attività di sensibilizzazione ed informazione – ha detto ancora La Torre – per diffondere la cultura della regolarità, dell’emersione e della sicurezza nel settore edile. La sicurezza deve essere un argomento primario

nell'agenda di tutti, non soltanto un momento di riflessione in concomitanza con gli infortuni». La Torre ha parlato anche della crisi che sta mettendo in ginocchio il comparto, una volta florido, del mobile imbottito: nomi storici come Natuzzi e Nicoletti, ma anche il tessuto di piccole e medie imprese dell'indotto. Una crisi che secondo il leader della Filca regionale «non può essere addebitata solo alla recessione internazionale, ma a fattori strutturali di debolezza come la piccola dimensione delle imprese, la scarsa propensione all'innovazione e alla internazionalizzazione». Mali non curati che hanno portato

Il tavolo dei relatori

al declino del più importante distretto produttivo del materano. Come uscirne? Investendo sui distretti, sulle competenze, sulla riorganizzazione di un settore troppo frammentato. «Va bene la zona franca, ma non basta. Toc-

ca a noi, come recita lo slogan del nostro congresso, stimolare le istituzioni a fare di più e meglio – ha concluso La Torre – tocca a noi farlo con gli strumenti propri del sindacato: la contrattazione e la concertazione».


24 Ore in Basilicata 11

Domenica 22 marzo 2009

Il figlio del Generale Pricolo racconta la storia dell’aviosuperficie e le “mancanze” della gestione

Grumento ventotto anni dopo Bagarre sicurezza tra gli organizzatori del Memorial e la Comunità Montana GRUMENTO NOVA - Sono passati ventotto anni da quando il primo ultraleggero è atterrato sulla pista di Grumento Nova. Era l’agosto del 1981. Una vasta area nel cuore della Val d’Agri diventava un’aviosuperficie in terra battuta e, per la prima volta, gli appassionati di volo potevano esercitarsi in terra lucana senza dover arrivare fino a Napoli. Ed è proprio da questa passione per il volo che nasce l’idea di creare a Grumento quella pista oggi al centro di un’accesa polemica. Un gruppetto di quattro persone, tra cui il Generale dell’aeronautica militare Peppino Pricolo, guardarono a quella valle come il luogo ideale dove realizzare una pista per gli alianti. Cominciarono le verifiche di fattibilità, si fecero studi sui venti e venne stilato un progetto. Un giovane ingegnere aeronautico, Giovanni Fittipaldi, mise su carta quelle idee e, grazie anche all’aiuto delle istituzioni locali, nacque l’aviosuperficie di Grumento Nova. Una struttura che nel tempo ha acquisito prestigio e raccolto l’interesse di un numero sempre maggiore di persone. La pista in terra battuta è stata asfaltata ed ampliata fino ad arrivare ai 1300 metri di oggi, per 30 metri di larghezza. Poi, ad un certo punto, tutto si è fermato. «Nel corso degli anni sono stati fatti diversi interventi infrastrutturali ma quello che è mancato e che manca è la valorizzazione della pista, una vera e propria gestione adeguata delle attività e delle potenzialità della struttura». Se ne rammarica Antonello Pricolo, figlio e nipote dei generali Peppino e Francesco ai quali è intitolato il Memorial organizzato a Grumento dal neocostituito Club Frecce Tricolori 120. Un Memorial che, dopo tre anni dalla nascita, non si svolgerà più in Basilicata ma in Puglia «Perché a Grumento mancano le condizioni di sicurezza», evidenzia il presidente del Club, Alessandro Cavallo. Ed è proprio su questo punto che si inserisce la bagarre tra gli organizzatori del Memorial e il gestore dell’aviosuperficie, la Comunità Montana Alto Agri. «Il Memorial e tutta l’aviosuperficie - racconta ancora Antonello Pricolo - hanno nobilitato la zona e la Comunità, hanno portato gente a Grumento, hanno attratto turisti ma tutte le richieste che come organizzatori abbiamo avanzato alla Comunità Montana per migliorare e

Non sono stati fatti interventi adeguati e previsti per legge

Antonello e Peppino Pricolo in una foto d’epoca. A lato un’esibizione durante il Memorial dedicato al Generale. In basso la pista di Grumento

far crescere la struttura sono state seguite da buoni propositi, parole ma non fatti». In sostanza quello per cui gli organizzatori si battono è in-

nanzitutto la creazione di una vera e propria società di gestione che si occupi dell’aviosuperficie, una società alla quale oltre alla Co-

munità Montana partecipino figure e tecnici competenti in grado di indicare e sopperire alle necessità della struttura e contemporaneamente isti-

tuzioni e personale locale che direttamente e quotidianamente si preoccupino della cura e del controllo dell‘a zona’area. Una richiesta avan-

QUESTIONE FINANZIAMENTI

Csail: «Su quell’aviosuperficie va fatta chiarezza» «DOPO la decisione di non tenere più il Memorial Pricolo, prestigiosa manifestazione del Club Frecce Tricolori, e le nuove legittime proteste degli appassionati di volo è arrivato il momento di fare chiarezza sull'aviosuperficie di Grumento Nova e innanzitutto di chiarire se realmente ci sono ancora i 19,6 milioni di euro che il Ministero alle Infrastrutture destinò nel 1998 alla struttura inserendoli in un Accordo di Programma Quadro Trasporti sottoscritto con la Regione. Da notizie in nostro possesso quei fondi, dal 1998 al 2003, sono stati spesi dal Ministero alle Infrastrutture per studi, indagini e lavori di ammodernamento di altri scali aeroportuali minori e persino per ammodernare l'aeroporto di Genova in occasione del G8 nel 2001». A sostenerlo è il presidente del Csail (Comitato per lo Sviluppo delle Aree Interne Lucane) Filippo Massaro per il quale «le notizie diffuse dalla Comunità Montana Alto Agri sull'inizio dei lavori che dovrebbero concludersi entro il 2011,

se non si scioglie il nodo del finanziamento sono destinate ad alimentare ulteriori illusioni. L'aviosuperficie di Grumento Nova, invece, può assolvere ad un ruolo importante, innanzitutto come presidio della Protezione Civile a salvaguardia dei tre Parchi Nazionali del Cilento, del Pollino e della Val d'Agri, oltre che al servizio delle attività petrolifere. Per questo la Giunta Regionale dovrebbe mostrare più attenzione al problema, non limitandosi al progetto che riguarda Pisticci, per l'allungamento della pista e la realizzazione di servizi in grado di far diventare lo

scalo del Materano un vero e proprio aeroporto, attraverso la "candidatura" di Grumento da presentare al Governo che si sta dimostrando particolarmente attento al potenziamento degli aeroporti nel Sud, come testimonia la recente ripresa dei voli da Foggia. Se ci sono i finanziamenti per strutture aeroportunali meridionali ci devono essere anche per Grumento Nova che ha un ruolo strategico non solo per il sistema di Protezione Civile e le attività di turismo ma può averlo anche per il mercato dei collegamenti turistici. E se il Governo non ritenesse prioritario Grumento si può attingere alle royalties del petrolio in misura maggiore di quanto accaduto sinora, realizzando almeno un'opera infrastrutturale utile allo sviluppo della Val d'Agri. Inoltre siamo a conoscenza di progetti per l'utilizzo di una parte dell'area dell'aviosuperficie per iniziative imprenditoriali che sono in grado di dare posti di lavoro ed ossigeno all'economia locale e vengono osteggiate».

Agricoltura, la Cia sprona Viti a dialogare con le associazioni professionali ALSIA

Ridurre i costi di produzione RIDURRE i costi produttivi delle imprese. E’ quanto chiede la Cia di Basilicata, che spiega: «Non si chiedono (e non servono) “sussidi” ma interventi di carattere strutturale per guardare al futuro con maggiori certezze». Nonostante l’agricoltura sia l’unico settore che nel 2008 ha fatto segnare una crescita, i dati positivi sul valore aggiunto agricolo (più 2,4 per cento nello scorso anno), non sgomberano affatto il campo dai tanti problemi che oggi sono costretti ad affrontare le imprese agricole. E’ questa l'analisi emersa nel corso degli incontri svolti dalla Cia di Basilicata con i gruppi di interesse economici (Gie) del settore zootecnico e cerealicolo e che hanno visto la partecipazione del responsabile nazionale del settore economico, Enzo Mastrobuoni. La Cia - è la conclusione operativa - rilancia l’esigenza di un immediato confronto di merito dell’assessore Viti con le organizzazioni professionali, per fare il punto sull’intero impianto, sulle linee guida, sull’impostazione e sulle scelte che og-

gi si intendono fare da parte dell’assessore in particolare sulle Psr e sulla sua concreta e operativa gestione. I numerosi allevatori e cerealicoltori presenti alle due iniziative hanno sottolineato che per il contenimento dei costi di produzione sono irrinunciabili i provvedimenti posti al centro della mobilitazione degli agricoltori promossa dalla Cia, quali: definitivo provvedimento di fiscalizzazione degli sgravi contributivi in agricoltura; finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali; riduzione, anche con interventi di carattere fiscale, dei pesanti costi produttivi. A conclusione dei lavori, è stato definito un articolato programma di lavoro e di richieste intorno alle quali avviare un serrato confronto all'interno del mondo agricolo e con la Regione Basilicata al fine di produrre scelte e provvedimenti rapidi, tempestivi ed incisivi che possano sostenere i due comparti nella nostra regione ed in particolare nell’aree interne e montane.

Precari in piazza Domani mattina, a partire dalle 9, i 53 precari dell’Alsia terranno un sit-in davanti alla Regione per protestare contro i ritardi nella loro stabilizzazione. Lo annunciano i segretari regionali di Cgil Fp, Cisl Fps e Uil Fpl. «Nel condividere l’iniziativa, - spiegano Summa, Sarli e Mecca - si sostiene, con forza, l’urgenza di approvare la legge di riordino del sistema agricolo lucano, che deve prevedere il loro inserimento negli organici, avendo sinora assolto i compiti di assistenza e consulenza agli agricoltori lucani». I tre sindacati concludono dicendo di aver richiesto, per la stessa mattinata, un incontro all’assessore all’Agricoltura Vincenzo Viti e al direttore generale Pietro Quinto e preannunciano che, se non saranno individuati percorsi per accelerare la loro stabilizzazione, i precari manterranno il presidio.

zata ma rimasta nei fatti lettera morta. E’ da qui che nasce la decisione di spostare per quest’anno il Memorial Pricolo. Il 27 giugno l’inaugurazione si svolgerà a Grumento, in una sala messa a disposizione dal Comune ma poi si sposterà ad Otranto. Una decisione che per Antonello Pricolo è ancora di più una ferita perché a quell’aviosuperficie è legato affettivamente da quando suo padre vi pose la prima pietra. «Quest’anno siamo stati costretti a sposarci in Puglia - raccontano ancora gli organizzatori - perché volevamo ingrandire la manifestazione, portare nuove esibizioni ma per farlo sarebbe stato necessario prevedere degli accorgimenti per la sicurezza degli spettatori e dei piloti. Abbiamo scritto alla Comunità Montana che, in quanto gestore della pista avrebbe dovuto farsi carico di rispettare alcune esigenze di sicurezza ma non ci è stata data la disponibilità». In sostanza gli accorgimenti richiesti riguarderebbero l’installazione di alcuni parapetti per evitare che il pubblico e i bambini in particolare possano “invadere” accidentalmente la pista nel corso delle esibizioni o la previsione di un’autobotte per rifornire i veicoli ecc. Accorgimenti che secondo gli organizzatori «rientrano nelle competenze di sicurezza dell’ente gestore». A sostegno anche la normativa sulle aviosuperfici (derceto 8 agosto 2003) che all’articolo 3, comma 1, recita: «l’aviosuperficie è gestita da persone fisiche o giuridiche le quali sono responsabili della sua agibilità in condizioni di sicurezza anche in relazione agli ostacoli presenti lungo le traiettorie di decollo e atterraggio, e dell’efficenza delle attrezzature tecniche e operative installate». Non essendoci queste condizioni gli organizzatori del Memorial hanno deciso di traslocare portando con loro anche tutto l’indotto di turisti, appassionati, celebrità e associazioni solidali come quella contro le Leucemie di Potenza - Potenzail e l’Avis che da tre anni ogni estate facevano tappa a Grumento proprio in occasione del Pricolo. E la Comunità Montana? Non è stato possibile parlare con il suo presidente, Antonio Imperatrice. Dopo aver risposto la linea è stata disturbata da alcune interferenze e per il resto della giornata il telefono ha continuato a squillare a vuoto. Manuela Boggia

A favore dei beneficiari della “domanda unica”

Dall’Arbea in arrivo più di 6.000.000 di euro POTENZA - Dall’Arbea di Basilicata arrivano altri sei milioni e centomila che verranno erogati nella prossima settimana a favore di circa duemila beneficiari della cosiddetta “domanda unica”. Lo ha reso noto – in un comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Giunta – l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. «Con questo pagamento – ha spiegato Viti – l’ammontare degli importi erogati, relativamente alla Riforma della Pac (Politica agricola comunitaria) sale a 90 milioni di euro, pari al 91 per cento della spesa annua sottoposta a rimborso da parte della Comunità

Europea. Il recupero di attività dell’ente pagatore è dovuto sia all’ampliamento della dotazione organica, conseguente alle recenti assunzioni di tecnici e amministrativi provenienti dal cessato Consorzio agrario regionale, sia alle risultanze di una costante azione di monitoraggio e supervisione che il dipartimento esegue sull'Agenzia di pagamento. Abbiamo ereditato un Ente in crisi operativa – ha concluso Viti – ma adesso guardiamo con maggior fiducia agli audit che il Ministero e i Servizi della Commissione dell’Unione europea eseguiranno sino al prossimo giugno».


12 24 Ore in Basilicata

Domenica 22 marzo 2009

Scuole chiuse e disagi attenuati. Oggi si prevedono miglioramenti

Forti nevicate su tutto il Potentino POTENZA - Forti nevicate e temperature polari su tutto il Potentino. Dalla mattinata di venerdì le precipitazioni sono continuate quasi ininterrottamente sul capoluogo e la provincia. Nelle zone più alte si sono raccolti fino a 40 centimetri di neve ma la macchina organizzativa, anche per la seconda giornata di maltempo, sembra aver funzionato alla perfezione. Disagi attenuati anche grazie alla decisione di alcuni sindaci, compreso quello di Potenza, Vito Santarsiero, di non aprire le scuole. Pochissimi gli interventi dei vigili del fuoco su tutta la provincia: pochi gli automobilisti in panne che hanno richiesto il loro intervento. Nel capoluogo i mezzi dell’Acta hanno operato a ciclo continuo liberando le strade dalle neve e consentendo agli automobilisti di poter circolare liberamente. Solo nelle contrade un po’ di neve in più ha rallentato

la viabilità. Situazione abbastanza tranquilla anche sulla Potenza - Melfi dove non si sono registrate particolari situazioni di difficoltà. In mattinata, con le precipitazioni più intense, sia sulla Potenza - Melfi, sia sul raccordo autostradale Sicignano - Potenza, sono continuate le operazioni di controllo della polizia stradale per verificare che gli automobilisti fossero dotati di catene o gomme antineve. Circolazione tranquilla anche sul tratto lucano dell’autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria dove persisterà l’obbligo di catene a bordo fino al prossimo 30 marzo, come previsto dal piano antineve messo in piedi dall’Anas. Informazioni sulla viabilità si possono avere in tempo reale sul sito www.stradeanas.it o chiamando il numero 800.290.092. Oggi comunque si prevede un’attenuazione del maltempo e il rialzo delle temperature.

Strade innevate a Potenza

L’Intervista La lotta alle malattie oncologiche vista dal presidente della Lilt Potenza

Quando prevenire vuol dire vivere E sul dibattito regionale lancia l’ appello a un confronto sereno POTENZA - Questa fase della discussione sull’oncologica lucana ha evidenziato soltanto gli aspetti legati alle cure a disposizione: la radioterapia, la “questione” dei ruoli degli ospedali di Rionero e Potenza, le incidenze della malattia, la rete oncologica e così via. Rispetto a qualche anno fa le persone che si ammalano di tumore aumentano e per fortuna anche le possibilità di guarigione. Quasi per nulla si discute di rimedi per impedire che le persone si ammalino. Se ci si attende che siano le case farmaceutiche a trovare la soluzione, alle quali spesso è demandata la ricerca, ci si illude e, probabilmente, nulla accadrà visti i cospicui interessi che queste hanno nella somministrazione dei farmaci. Sono le istituzioni che devono intervenire per sviluppare questi aspetti. La Basilicata ne è dotata ma non v’è chiarezza sulla loro reale operatività. Allora è l’intervento di volontari che lavorano, spesso silenziosamente, per creare la cultura della prevenzione con lo stile di vita e la diagnosi precoce. Il dottor Prospero Bonito Oliva, presidente della provinciale della Lilt (Lega Italiana per la lotta ai tumori) di Potenza, spiega le attività della sua associazione che si occupa di indicare cosa è necessario mettere in campo per contrastare la malattia con la prevenzione primaria e secondaria. “Prevenire è vivere” questo lo slogan. Come può essere tradotto praticamente per i lettori? «La Lilt divulga la cultura della prevenzione prima di quella della cura. Mi permetta di ricordare che per questo dal 20 al 29 marzo siamo nelle piazze con l’offerta dell’olio di oliva» L’olio d’oliva è una costante delle vostre campagne, perché lo avete scelto? Sappiamo che l’alimentazione è importantissima per prevenire le malattie; prevenzione primaria. L’olio rappresenta la dieta mediterranea che è quella preferibile. Accompagnata da frutta e verdura in modo continuato. Sappiamo però che spesso gli alimenti sono “contaminati” Come si risolve il problema? Il biologico dovrebbe offrire le dovute garanzie e va incentivato. Gli enti preposti devono fare controlli seri sulle sostanze alimentari e anche sull’ambiente che è spesso inquinato. Abbiamo l’Arpab (agenzia regionale per l’Ambiente) e l’Agrobios che si oc-

La campagna Lilt sull’olio d’oliva in vendita fino al 29 marzo

L’INTERVENTO

Radioterapia, le critiche di Donna e Vita

«Materano penalizzato» di VITA ROSSETTI*

cupa di ricerca nel settore agroalimentare che possono migliorare l’attività di vigilanza. Alcune cause sono già note e vanno rimosse. Quali sono gli altri modi per prevenire? Il tabacco continua a essere un problema serio che cresce insieme all’uso di altre sostanze. Per questo lavoriamo a stretto contatto con insegnanti e genitori per l’educazione alla salute dei giovani e nel mondo dello sport. Organizziamo corsi per aiutare a smettere di fumare. Voglio ricordare che un’adeguata attività fisica è un valido aiuto. Ma se questo non bastasse? Occorrono diagnosi e cura precoci. Gli screening organizzati dalla regione si stanno dimostrando un valido aiuto e hanno il nostro supporto promozionale. Colgo l’occasione per invitare le istituzioni ad allargare i campi d’indagine a partire dalla prostata le cui patologie tumorali hanno un’alta incidenza. È fondamentale la col-

laborazione dei medici di famiglia che rappresentano l’anello più importante per convincere i pazienti a fare controlli preventivi quando ci sono sospetti. Per queste persone, a rigor di logica, vanno creati percorsi preferenziali nelle strutture sanitarie poiché non possono attendere i noti tempi delle liste d’attesa. Le strutture sanitarie regionali le paiono adeguate? Esistono esperienze e professionalità alle quali non sempre corrisponde un’adeguata organizzazione. Per modularla al meglio, per esempio, va istituito il registro tumori che è lo strumento per sapere la situazione epidemiologica. Va anche superata la dannosa disputa tra il San Carlo e il Crob per realizzare concretamente la rete oncologica efficiente. Come si dovrebbe fare secondo lei? Attraverso un nuovo piano sanitario vanno ridefiniti e fatti rispettare, compiti, ruoli e collaborazione. Vorrei ri-

chiamare l’attenzione dei responsabili regionali su un punto prioritario e centrale a tutta l’organizzazione e alla sua funzionalità, che è la persona con i suoi bisogni. L’umanizzazione dell’assistenza spesso resta soltanto un concetto che non trova reale applicazione. Seguendo questi principi è auspicabile avvicinare sul territorio, ove possibile, le attività diagnostiche e terapeutiche ai cittadini. Purtroppo per gli ammalati di tumore i costi umani, sociali ed economici sono ancora alti, pur se rispetto al passato le risposte assistenziali nella regione sono notevolmente migliorate. In conclusione mi deve consentire di lanciare un appello alla politica e alle associazioni: tutti dobbiamo far sì che la discussione sull’oncologia sia serena ed equilibrata per evitare quelle contrapposizioni che non aiutano a trovare le soluzioni adeguate, sicuramente fattibili nel tempo. Gianfranco Gallo regione@luedi.it

L'ASSOCIAZIONE Donna e Vita di Montescaglioso ritiene profondamente “scorretto” il comunicato stampa del consigliere regionale Di Lorenzo che riporta fedelmente il testo di una lettera aperta scritta dall'associazione stessa e già pubblicata sui media attraverso la quale veniva affrontato, per la prima volta, non solo il problema della scelta strategica ed ottimale del nuovo acceleratore di radioterapia ma metteva in evidenza le carenze dell'offerta sanitaria regionale nella provincia di Matera in riferimento alla diagnostica e cura delle malattie neoplastiche che sul nostro territorio stanno avendo un'incidenza allarmante e superiore alla media nazionale. Purtroppo la lettera nonostante fosse rivolta a referenti istituzionali nazionali, regionali, provinciali e comunali non ha mai avuto risposta. Ci meraviglia, pertanto, la tempestività con la quale l'assessore Potenza è intervenuto in risposta al comunicato del consigliere Di Lorenzo; intervento che l'associazione critica fortemente in quanto l'assessore Potenza indirettamente conferma come le scelte sanitarie regionali vedono privilegiare esclusivamen-

te l'Ospedale San Carlo di Potenza nonostante la vicinanza territoriale con il Centro Oncologico di Rionero scaricando, di fatto, l'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera “che dovrà fare i conti con i fondi sempre più scarsi”. Noi dell'associazione riteniamo come su un problema così delicato quale quello dell'incidenza e cura delle malattie tumorali non possano tollerarsi strumentalizzazioni politiche e risposte inappropriate ma c'è bisogno di un impegno forte da parte di tutti affinché anche a Matera i pazienti oncologici possano fruire di servizi e strutture adeguate a fronteggiare una malattia che dovrebbe scavalcare, quale priorità, ogni altro tipo di intervento. Non è accettabile che a Potenza e Rionero ci siano centri ospedalieri di eccellenza e di alta specializzazione e a Matera si continui ad avere un solo ambulatorio di oncologia con personale medico insufficiente. Per questo, forti del sostegno che la nostra iniziativa sta riscuotendo tra la gente materana continueremo, anche con iniziative forti, a rivendicare il diritto ad un'offerta sanitaria oncologica adeguata nella provincia di Matera. *Presidente dell’associazione

Potrelli contro Bolognetti, la difesa dell’onorevole Cappato di MARCO CAPPATO* SONO ormai passati molti anni da quando, come Radicali anche attraverso interrogazioni al Parlamento europeo e grazie all'azione del Segretario di Radicali lucani Maurizio Bolognetti, ponemmo il problema del villaggio turistico di Marinagri, per il quale il gip di Catanzaro ha disposto il sequestro, confermato dal Tribunale del Riesame e dalla Corte di Cassazione. Ci dovremo ora occupare di un'appendice che pare avere dell'incredibile, e che riguarda proprio Bolognetti, indagato presso la Procura della Repubblica di Matera

per il reato di diffamazione per un articolo pubblicato su Internet dal titolo “La moglie del Procuratore Capo intestataria di una casa nel mega villaggio Marinagri”. Nel decreto di sequestro di Marinagri era stato evidenziato che tra gli indagati era ricompreso il Procuratore della Repubblica di Matera Giuseppe Chieco (del quale come Radicali chiedemmo a più riprese il trasferimento per incompatibilità ambientale), anch'egli per i ipotesi di reato come truffa, abuso d'ufficio, corruzione in atti giudiziari. Risulta dagli atti delle stesse indagini che, allorquando altre si indagava presso

la Procura di Matera in ordine a reati addebitabili a dirigenti della società Marinagri, il Procuratore di quella sede e la moglie erano interessati all'acquisto di un immobile nell'ambito di quel complesso, passando attraverso un ufficiale della Guardia di finanza. Di tali fatti hanno dato notizia vari giornalisti e lo stesso Bolognetti. Rispetto a tali articoli di stampa ha proposto querela la signora Pontrelli, moglie del Procuratore di Matera, Chieco. Ove il procedimento a carico di Maurizio Bolognetti dovesse sfociare in un processo, il dibattimento si dovrebbe svolgere proprio presso il Tribunale di...

Matera! Maurizio Bolognetti, dunque, sarebbe processato, a querela della signora Pontrelli, in un'aula a distanza di pochi metri dalla stanza in cui è posto l'ufficio del dott. Chieco, Procuratore della Repubblica, coniuge della Pontrelli e cointeressato all'acquisto dell'appartamento di cui all'articolo incriminato. Si può persino pensare che le vicende lucane ci debbano ormai abituare a tutto, ma questo pare davvero troppo anche per quella terra di non-diritto che è sempre più la Basilicata, e che purtroppo si afferma come modello del Regime italiano tutto. *Deputato europeo radicale


Portafoglio

Economia 13

Italia / Mondo

Domenica 22 marzo 2009

A colloquio con il ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia

I dati della Cgil per gli ultimi 2 mesi

Tolleranza zero contro chi specula Si lavora al Fondo di solidarietà

Mezzo milione di lavoratori in cassa integrazione

di CHIARA SPAGNOLO COSENZA - Quella dei “ladri di elemosine” è solo l'ultima delle brutte storie italiane. Uno scandalo in piena regola, che ha travolto numerose associazioni che hanno fatto sparire tonnellate di alimenti comprati dal ministero dell'Agricoltura e destinate agli indigenti. Contro coloro che hanno oltrepassato questa nuova frontiera della speculazione, il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia (nella foto), ha annunciato “tolleranza a doppio zero”, attirandosi addosso un fuoco di critiche per l'ennesima posizione giudicata “troppo dura”. Ma lui, il leghista salito alla ribalta delle cronache per aver salvato un cittadino albanese da un'auto in fiamme ma anche per essere stato fermato mentre percorreva l'autostrada A27 a 200 chilometri all'ora, rivendica con forza la paternità di quelle dichiarazioni. I carabinieri hanno controllato 76 strutture in Italia e chiesto la sospensione di 34 di esse dal programma alimentare dell'Agea. La valutazione ora tocca al ministero e lei ha già fatto capire in che direzione si muoverà il suo dicastero. «Qualcuno si è scandalizzato perché ho parlato di tolleranza zero, ma io credo che bisognerebbe scandalizzarsi quando accade il contrario, cioè quando le istituzioni tollerano che qualcuno speculi sulla povertà. In un anno il ministero ha speso 126 milioni di euro per comprare i prodotti da destinare agli indigenti e oggi ci accorgiamo che una grossa quantità di quel cibo è praticamente scomparsa nel nulla. Cioè che qualcuno ha rubato ai poveri per dare non so a chi. Mi pare che al riguardo ci sia poco da tollerare. Anche se, contemporaneamente, credo che non si debba neppure generalizzare: queste, in fondo, sono eccezioni che confermano il lavoro serio della maggior parte delle associazioni,

che si occupano di dare una mano a chi si trova in difficoltà». Restando in tema di alimentare e sicurezza, la cronaca ci riporta quotidianamente episodi di sequestri e contraffazione di alimenti, che dimostrano come in questo settore c'è molta gente che tenta di arricchirsi sulle spalle dei consumatori. «È vero, ci sono molti fatti negativi, ma anche molte aziende serie. Facciamo molti controlli e, anche in quest'ambito, la parola d'ordine è intransigenza, anche se i controlli sono molto costosi e ci vuole molta volontà di farli. Diffido molto di quegli Stati che dichiarano di non avere problemi». Il Sud Italia, negli ultimi anni, è stato vittima di ripetute ondate di maltempo, a cui il Governo ha risposto decretando lo stato di calamità, ma dei soldi promessi gli agricoltori non hanno visto un centesimo. Le lungaggini nello stanziamento dei fondi rendono la decretazione dello stato d'emergenza praticamente inutile. «Purtroppo in molte occasioni esiste il problema di fondi che restano bloccati a lungo, ma è una priorità alla quale stiamo cercando di sopperire. C'è l'intenzione di creare un Fondo di solidarietà, che permetta di dare copertura a queste esigenze. Tale risposta, in realtà, dovrebbe arrivare in tempi rapidi, dal momento che nel Decreto sulle quote latte è stato inserito un emendamento che chiede il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, proponendo un finanziamento di 330 milioni di euro per il 2009 e di 230 milioni per ciascuno degli anni 2010 e 2011. Con questi soldi, però, bisognerà pagare anche i conti degli anni precedenti che non sono ancora stati saldati». A proposito di conti, gli imprenditori agricoli, così come quelli di tutti gli altri settori, lamentano un'enorme difficoltà nell'accesso

al credito. State lavorando a qualche soluzione specifica per l'agricoltura? «Il nostro obiettivo è ristrutturare il debito e rimodulare i fondi. Servono progetti strategici, che consentano alle imprese di sopravvivere e sollecitino anche un certo ricambio generazionale. Se non riusciamo a far restare i giovani in questo settore, tra qualche anno l'agricoltura è destinata a finire». Ma non solo i giovani hanno difficoltà in un sistema come quello attuale, in cui la burocrazia regna sovrana e rallenta ogni attività. Proprio ieri lei ha annunciato la volontà di varare un Codice agricolo. «Ho detto che prenderò tutte le leggi sull'agricoltura e le metterò in un frullatore, tirandone fuori un Codice molto più snello e, soprattutto, più funzionale alle esigenze degli imprenditori. In questo momento è stato calcolato che un agricoltore perde 110 giorni all'anno per assolvere alle sole pratiche burocratiche, è davvero troppo, sburocratizzare è un nostro obbligo». Sburocratizzare anche i burocrati, rendendoli un po' più contadini? Ieri ha sostenuto che il commissario europeo all'Agricoltura, Marianne Fischer-Bole, è una sua discepola perché lei da tempo ha enunciato la teoria dello scendere in campo. «Mi sono sempre definito come uno che si sporca le scarpe di terra e ai miei dirigenti ho detto fin dall'inizio basta convegni, bisogna andare a vedere come lavorano gli agricoltori. È intollerabile che i funzionari del ministero non abbiano mai messo piede in un'azienda».

BORSA

CONSULENZA FISCALE

a cura di MASSIMO PRUDENTE

a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista

Fase delicata in vista dei guadagni PER la seconda settimana consecutiva i mercati azionari internazionali hanno guadagnato terreno, estendendo il rally dell'ottava precedente. Diversi i fattori che hanno contribuito a rendere possibile una prosecuzione degli acquisti, a partire da alcuni dati macro che si sono rivelati migliori delle attese. In America hanno mostrato un miglioramento tanto l'indice Philadelphia Fed che il Superindice, mentre ha deluso l'aggiornamento sull'inflazione che è salita più del previsto anche in riferimento alla componente “core”. L'evento clou della settimana è stato senza dubbio quello di mercoledì scorso, quando la Federal Reserve ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse, annunciando una serie di misure non convenzionali. La Banca centrale americana acquisterà, infatti, titoli garantiti da mutui e Treasury a lunga scadenza. Il mercato americano ha mostrato subito il suo apprezzamento per queste misure, reagendo positivamente, anche se nelle ultime due giornate si è affidato ad una maggiore cautela. Anche per questo motivo il bilancio di Wall Street appare meno corposo rispetto a quello degli altri mercati, a partire dalla Borsa giapponese che ha visto il Nikkei 225 mettere a segno un rialzo del 4,97%. Sulla piazza azionaria americana, invece, il Dow Jones si è accontentato di un progresso dello 0,75%, mentre l'S&P500 e il Nasdaq Composite hanno chiuso in salita rispettivamente dell'1,5% e dell'1,8%. Migliore la situazione in Europa dove si sono mossi quasi di pari passo il Cac40 e il Dax30, in ascesa rispettivamente del 3,16% e del 2,91%, seguiti dal Ftse100 che si è apprezzato dell'8,28%. Un discorso a parte merita, invece, Piazza Affari dove appare evidente la sovraperformance rispetto a tutti gli altri mercati azionari. Do-

PIÙ DI mezzo milione di lavoratori in cassa integrazione nei soli primi due mesi dell’anno. Gli effetti della crisi pesano sempre più sull'occupazione, delineando una «realtà peggiore dell’immaginazione»: così la Cgil ha presentato gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio Cig del suo Dipartimento settori produttivi. «Basta esasperazioni» è stata la replica del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che dice no ad una «campagna di odio sociale». La crisi è «dura e vera», sottolinea, ma la «cosa peggiore è aggiungervi ulteriori ragioni di stress sociale». Cerca di gettare acqua sul fuoco il vicepresidente di Confindustria, Alberto Bombassei, che parla di «crisi grave e di andamento della Cig preoccupante, ma certo non così elevato come quello che abbiamo raggiunto all’inizio degli anni 80 o nella prima metà degli anni 90». Per la Cgil sono oltre 563.000 i lavoratori che tra gennaio e febbraio sono stati coinvolti in processi di cassa integrazione: 483.000 nei settori industria, commercio e edilizia, a cui vanno aggiunti i lavoratori interessati dalla Cig in deroga, stimabili in non meno di 80 mila unità. In rapporto alle ore perse di lavoro è come se l’occupazione si fosse ridotta di oltre 212.000 lavoratori, nei soli due mesi del 2009.

po essere stato il più penalizzato nelle ottave precedenti, l'indice S&P/Mib ha realizzato un poderoso balzo in avanti, con un progresso su base settimanale dell'8,28%, fermandosi a poca distanza dalla soglia dei 15.000 punti. Il rimbalzo del nostro mercato è stato guidato soprattutto dai titoli del settore finanziario e proprio la ripresa di questi ultimi, principali responsabili della precedente sottoperformance, ha permesso a Piazza Affari di mettere a segno un rimbalzo più corposo rispetto a quello delle altre Borse, sia europee che americane. L'indice ha raggiunto una soglia di resistenza molto importante (15.000/15.250 punti) e potrebbe rifiatare prima di mettere a segno nuovi rialzi, anche se non sono attesi ritracciamenti particolarmente incisivi e dovrebbe essere scongiurato un ritorno sui minimi. I principali indici azionari hanno raggiunto quasi i minimi di ottobre, ad eccezione di Piazza Affari dove l'indice S&P/Mib si trova ancora ad una certa distanza dagli stessi. Sarà necessario in ogni caso il superamento di questi livelli, oltre ovviamente alla tenuta dei minimi del mese in corso, e questo potrà favorire sicuramente un miglioramento dello scenario attuale, per il quale non si può ancora ravvisare alcuna inversione di tendenza all'orizzonte. In sintesi, ci troviamo in una fase molto delicata per il nostro mercato che potrebbe da subito proseguire lungo la via dei guadagni, conquistando spazi di crescita interessanti, oppure subire una correzione prima di nuove salite. In questo secondo caso, sarà necessario valutare con attenzione quale sarà la portata dello storno, che non dovrà violare alcuni supporti chiave per non intaccare la bontà del rialzo delle ultime due settimane.

La lunga stagione del Fisco TANTE, anche per quest'anno, le scadenze fiscali da rispettare. Ecco gli appuntamenti da non dimenticare. Modello 730 Il modello 730 apre la stagione delle dichiarazioni dei redditi per lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori. Invariate le scadenze per la presentazione: entro il 30 aprile 2009 al datore di lavoro o all'ente pensionistico oppure entro il primo giugno 2009 per chi, per obbligo o per scelta, consegna la dichiarazione semplificata al Caf o ad un professionista abilitato. Il 730 è l'unica possibilità offerta ai coniugi per presentare la dichiarazione dei redditi in forma congiunta anche se entrambi sono lavoratori dipendenti o pensionati, a prescindere dall'ammontare del reddito conseguito da uno dei due coniugi. Non possono invece presentare il 730 congiunto i coniugi che hanno redditi derivanti dall'esercizio di imprese, arti o professioni, di partecipazione in società personali, oppure redditi diversi non compresi tra quelli indicati nel quadro D del modello 730. La dichiarazione congiunta non può essere, inoltre, presentata nel caso di mor-

te di uno dei coniugi avvenuta prima della presentazione della dichiarazione, né per le dichiarazioni presentate per conto dei minori e delle persone incapaci. Modello Unico La compilazione del modello Unico risulta più difficoltosa. Sette facciate solo per i redditi di base (terreni, fabbricati e lavoro dipendente). Molte di più se si possiedono altri redditi (lavoro autonomo, di capitale, redditi diversi ecc.). Quanto alla presentazione del modello, va effettuata entro il 30 giugno per chi consegna l'Unico cartaceo alla posta - è abolita la possibilità di presentare la dichiarazione presso gli istituti di credito e il modello cartaceo può essere utilizzato solo da una ristretta platea di contribuenti - ed entro il trenta settembre per chi lo presenta in via telematica. Imposte e contributi si pagano dal 2 maggio al 16 giugno senza alcuna maggiorazione o dal 17 giugno al 16 luglio con una maggiorazione dello 0,40 per cento. La sanzione per chi ricorre ai “tempi supplementari” è irrisoria: quattro euro per ogni mille da versare. Si tratta di una penalizzazione modestissima che può essere in realtà considera-

ta come un elemento di comodità per il contribuente a cui faccia comodo rinviare il pagamento. Da alcuni anni i versamenti risultanti dalla dichiarazione dei redditi possono essere saldati anche ratealmente. La dilazione è una soluzione comoda per chi vuole evitare un salasso improvviso o è a corto di liquidità. Non bisogna però dimenticare che i tassi richiesti dal Fisco sono piuttosto onerosi e che la rateizzazione obbliga i contribuenti a passare ogni mese alla cassa. Per chi intende dilazionare tutti i versamenti risultanti da Unico 2009, da giugno fino al termine massimo di novembre, la prima rata sarà pari al totale dovuto diviso per il numero delle tranche, mentre dalla seconda si inizieranno a calcolare anche gli interessi. Da quest'anno l'Unico è affiancato da un nuovo modello in formato ridotto denominato Unico Mini. Questa versione potrà essere utilizzata da lavoratori dipendenti, pensionati e possessori di terreni e fabbricati con l'esclusione dei titolari di partita Iva, eredi, tutori e da coloro che devono presentare una dichiarazione correttiva nei termini o integrativa.


Agricoltura T’AMO PIO BOVE (PODALICO) Sulla razza bovina, presente in Basilicata con 13.000 esemplari, è aperta la mostra fotografica di Rocco Giorgio alla Biblioteca nazionale di Potenza

Uno degli scatti di Rocco Giorgio

di FRANCESCO LA REGINA

DI PODOLICA oggi si scrive, si fotografa, si riscoprono antichi valori, si mangia soprattutto e si gustano latte e derivati che stando agli esperti sono produzioni di altissimo pregio. Il bovino di razza podalica, è presente in Basilicata con un numero elevatissimo di capi, circa 13mila, che se non le danno il primato nazionale sicuramente la collocano nelle primissime posizioni. Per questo motivo, è particolarmente seguita nella nostra regione da Enti e Associazioni ad altissima specializzazione. Dal 1996 è attivo nel Comune di Laurenzana in provincia di Potenza, il Centro di selezione torelli podolici gestito dalla Associazione Provinciale Allevatori. Struttura in cui vengono convogliati anche torelli di altre regioni, un vero punto di riferimento per gli allevatori che hanno intenzione di dotarsi di riproduttori certificati sotto l'aspetto sanitario, genealogico, morfologico e produttivo. Sembra il 2009 in Basilicata l'anno dedicato alla razza podalica. E' di questi giorni, una mostra di fotografie raccolte in un libro e firmate da Rocco Giorgio, veterinario e funzionario del dipartimento agricoltura della regione Basilicata. Una mostra tutta da vedere che è possibile visitare fino all'11 aprile presso la biblioteca nazionale. Lo stesso direttore delle Biblioteca Franco Sabia, affascinato dalle immagini, ha contattato le scuole nella speranza di indottrinare gli studenti di qualsiasi ordine e grado sulla magnificenza di questo animale. Le immagini raccontano meraviglie. Narrano le storie degli uomini che condividono con gli animali una fatica immane, un indicibile sacrificio al lavoro. Il merito di

AGRICOLTURA IN BREVE FRUTTA IN TUTTE LE SCUOLE La Commissione Europea ha accolto le richieste italiane di finanziamento dei cartelloni pubblicitari della frutta nelle scuole e l'utilizzo in leasing delle macchine distributrici di frutta. Prende così corpo il nuovo regime fortemente voluto dall'Italia e frutto del negoziato sostenuto con successo in sede di commissione europea. Si tratta di un programma finanziariamente rilevante. Quasi dieci milioni di euro andranno all'Italia, mentre quasi altri sette potranno essere aggiunti con fondi nazionali a titolo di cofinanziamento.

Rocco Giorgio, ha scritto Augusto Calbi direttore dell'Apa di Potenza, è stato quello di aver saputo fare propria la straordinaria forza dello scatto per raccontare il quotidiano di questo segmento della zootecnia. Un libro che l'autore sembra aver realizzato con l'anima. La podalica rappresenta il legame con il territorio Lucano, la sintesi della filosofia comunitaria che si collega direttamente alle nostre tradizioni. Il libro non vuole essere un testo di zootecnia, ma una fonte di ricerca, di messaggi. La podalica è la storia della relazione, plasmata da millenni di storia comune che lega gli uomini a questi animali. I secoli raccontano che all'origine la podalica era oggetto di culto, poi vittime da sacrificare agli dei e poi ancora cibo per il nostro sostentamento, vestito per ripararci dal freddo e aiuto nei lavori dei campi. Il passaggio del bovino dallo stato di divinità a quello di moneta e merce di scambio rispecchia il radicale cambiamento del rapporto tra uomo e natura oggi, dopo aver corso il rischio di estinzione perché ritenuto poco produttivo, trova la sua rivalutazione un animale antico e affascinante come il bovino Podalico appunto. Riflettori in ogni angolo della Basilicata puntati sul bovino Podalico e anche da Matera giungono segnali di estremo inte-

resse.. Il ceppo Podalico comprende un antichissimo gruppo di razze bovine, considerate le più diretti discendenti dell'uro (Bos primigenius), il bovino selvatico europeo che si estinse probabilmente nel diciassettesimo secolo. Di questo gruppo, una delle razze più rappresentative in termini di consistenza è proprio la podalica, presente in maniera notevole nelle regioni del Sud Italia. La riscoperta della bontà di questa razza, il suo abbinamento con il territorio che le ospita, l'interesse suscitato in Italia e in Europa per i sistemi di allevamento Lucano, hanno spinto Anabic, Apa e Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata a firmare una triplice alleanza. La prima iniziativa è l'organizzazione di una quattro giorni dedicata al pio bove podalico. Infatti, dal 9 al 12 luglio prossimo, Matera ospiterà il “Congresso Internazionale delle razze bovine di origine Podalica”. Un programma ricchissimo che prevede visite in allevamenti, degustazioni gastronomiche dedicate al bovino e diversi interventi di natura scientifica. Ha subito dato il suo assenso la Croazia, che ha particolari interessi in questo settore. Palazzo Gattini e Palazzo Venusto sono stati individuati come le sedi idonee per la realizzazione dell'evento.

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Le quotazioni Quotazioni della borsa merci telematica italiana periodo - Mercati a pronti Cereali Minori Orzo Leggero Naz. Orzo Secco Naz..

Partenza Partenza

Emilia e R. Euro 122,00/tn Emilia e R. Euro 135,50/tn

n.q. Euro ,128,00

Farina di frumento tenero Farina tipo 0

Arrivo

Campania Euro 290,00/tn

Euro 295,00

Grano Duro Fr. Duro B. Merc. Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino

Partenza Arrivo Arrivo Partenza

Umbria Emilia e R. Lazio Toscana

Euro218.00/tn Euro243,00/tn Euro235,00/tn Euro239,53/tn

Euro 237,00 n.q. n.q. Euro258,52

Grano Tenero Fr. T. Com. Pan Fr. T. Foraggero Fr. T. Pan. Sup.

Arrivo Arrivo Partenza

Lombardia Euro157,00/tn Lombardia Euro 145,00/tn Emilia e R. Euro 183,00/tn

Euro159,00 n.q. Euro185,00

Granoturco Secco Mais Secco Naz. Mais Secco Naz. Mais Secco Naz.

Partenza Partenza Partenza

Emilia e R. Euro 127,40/tn Lombardia Euro 133,00/tn Veneto Euro 125,38/tn

Euro129,36 Euro134,00 Euro125,51

Sottoprodotti Macinazione Crusca Ten. Rinf. Crusca Ten Rinf.. Crusca Ten. Rinf. Crusca Ten. Rinf. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Ten. Cub. Cruscame Ten. Cub. Cruscame Ten. Cub. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf.

Arrivo Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Partenza Arrivo Arrivo Partenza Partenza Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Arrivo Partenza Arrivo Partenza Partenza

Emilia e R. Emilia e R. Lombardia Lombardia Basilicata Campania Emilia e R. Emilia e R. Lazio. Lombardia Lombardia Puglia Toscana Umbria Veneto Emilia e R. Lombardia Veneto Basilicata Campania Emilia e R. Emilia e R. Friuli V.G. Lombardia Lombardia Umbria

Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro Euro

Euro 87,00 Euro77,52 Euro72,00 Euro90,00 Euro71,02 Euro76,00 Euro78,00 Euro85,00 Euro76,00 n.q. Euro85,33 Euro71,00 Euro80,75 Euro82,00 Euro87,33 Euro86,00 Euro86,00 Euro86,00 Euro75,02 Euro77,00 Euro82,00 Euro89,16 n.q. Euro89,77 Euro80,62 Euro86,00

Foraggi e Mangimi Farina Soja Est.

Partenza

Marche

Euro

307,00/tn

n.q.

Vino da Tavola Vino Bianco 11.14

Partenza

Emilia e R. Euro

3,07/ettor.

n.q.

91,00/tn 82,03/tn 80,00/tn 90,16/tn 73,02/tn 78,00/tn 80,00/tn 87,50/tn 78,00/tn 88,00/tn 87,11/tn 73,00/tn 82,75/tn 84,00/tn 88,00/tn 88,00/tn 87,75/tn 87,00/tn 77,00/tn 75,00/tn 84,00/tn 89,92/tn 94,00/tn 91,74/tn 83,54/tn 88,00/tn

Le quotazioni delle singole piazze si riferiscono ai diversi contratti conclusi nella settimana di riferimento e sono calcolate come media ponderata dei prezzi sulla quantità. BORSA MERCI FOGGIA SETTORE CEREALI QUOTAZIONI DEL 03/02/2009 Le quotazioni sono espresse in Euro per 1 tonnellata Ultima Quotaz. Min. - Max Grano Duro Fino c.p. 12,5% Grano Duro Buono Merc. Grano Duro Merc. Grano Tenero Fino Orzo Vestito - Nostrano Orzo Vestito - Distico Avena Imp. Max 4%

Quotaz. Precedente Min. - Max 210,00/213,00 200,00/203,00 197,00/200,00 165,00/170,00 110,00/113,00 115,00/118,00 155,00/160,00

200,00/203,00 190,00/193,00 187,00/190,00 160,00/165,00 110,00/113,00 115,00/118,00 155,00/160,00


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lo SGUARDO che RACCONTA “Le visioni altre” Dal cinema al teatro. O viceversa. La seconda edizione dell’edizione fuori circuito “le visioni altre”, che dal 27 marzo al 2 aprile si snoderà fra Sarconi, Moliterno, Montemurro, Castelsaraceno e Grumento Nova, organizzata dall’Upi (Unione Province italiane) contiene in se’ un esperimento: dedicare una sezione al palcoscenico riletto ed osservato dall amacchina da presa. “Le visioni altre” ha nel suo titolo e nel suo dna una caratteristica che pone la rassegna in un contesto “magicamente alternativo” a cominciare dallì’attenzione riservata alle produzioni che on trovano spazio nei circuiti tradizionali, pur rappresentando espressioni di notevole valore. «Dalle dolenze dei precari di oggi, alle lotte di ieri per il lavoro e la dignità delle classi subalterne - spiega il curatore della mostra - si tratta di una piccola finestra aperta sulla ficlmicità di registi lucani che passa anche attraverso il documentario sempre moderno di uno dei maestri del nostro cinema come Vittorio De Seta per giungere fino ai linguaggi della video installazione». Gli appuntamenti vengono inaugurati venerdì 27 marzo alle 10 nella bibliomediateca “G.Racioppi” con lo spettacolo “Storie di scorie” di Ulderico Pesce, inserito nell’ambito della sezione-teatro cinema. “Le visioni altre” entra fra le pieghe di quella terra di Basilicata che non fa folclore ma cultura che non diviene iconografia spicciola, ma descrive la voglia strenua di proteggere tradizioni e costumi. A Sarconi, sempre il 27 marzo alle 19 nella Bibilioteca comunale toccherà al lavoro di Rossella Schillaci su “Pratica e mestieri” - i maestri della zampogna lucana, i fratelli Vincenzo e Antonio, raccontano la loro arte di costruttori e suonatori. A Grumento Nova il 31 marzo alle 19, nella sede del palazzo comunale Pasquale Crimeca presenterà “Placido Rizzotto - gli ultimi giorni di vita del sindacalista assassinato dalla mafia a Corleone nel 1948”. Un viaggio che conduce in tutto ciò che lo sguardo, abitualmente, non osserva. “Le visioni altre” aprono gli orizzonti, senza perdersi. A. Cier.

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Curiosità Le terre che fanno la gastronomia

il mio MENU’ preferito L’ANTIPASTO CRESPELLE DI PEPERONI RIPIENE DI FILETTO DI BACCALA’ E ASPARAGI Ingredienti Peperoni secchi Farina Acqua Baccalà senza spine (da mettere a bagno in acqua fredda per almeno 3 giorni. Asparagi verdi grossi Preparazione Fare una blanda pastella con acqua, pizzico di sale e farina . Aprire e pulire i peperoni secchi, Metterli a bagno in acqua calda. Quindi preparare una pastella , immergervi i peperoni e friggerli. Nel frattempo saltare in padella i filetti di baccalà e al burro gli asparagi. Prendere la frittella di peperone, riempirla di baccalà e un asparago avvolgerla su se stessa e passarla per due minuti nel forno. In un piatto largo(quadrato) mettere un peperone trasversalmente intero, tagliare a meta in senso trasversale l'altro peperone e adagiarlo sopra. In un angolo del piatto polvere di peperone e due puntine di asparago.

di FEDERICO VALICENTI Quando nacqui era il 21 Marzo 1958, asserisce mia madre, ed io nacqui, diceva Totò, a Cersosimo (Pz) ridente paesino della Val Sarmento. Valle che qualcuno già allora definiva impudicamente Valle del Tormento. Una bella valle che accoglie popoli di provenienza diversa. Diversità non solo geografica ma anche etnica. Paesini che non hanno mai fatto della loro diversità un punto di forza e unione, alimentati ad arte a pane e litigi. Le rivalità di campanile hanno segnato, per centinaia di anni, l'isolamento atavico di questi piccoli paesini, rivalità foraggiate dai piccoli notabili “feudatari” locali, magari con il placet di politici che hanno fatto della Val Sarmento un feudo, un piccolo serbatoio di voti. Sicuramente supportati dal referente/vassallo di turno che, accontentandosi del piccolo potere concessogli, non ha mai guardato più lontano del naso, alimentando divisioni ora campanilistiche ora politiche. Una valle d'accoglienza, con tutti i suoi limiti geografici, dove popoli e culture diverse hanno convissuto per centinaia di anni mantenendo intatte le proprie diversità e tradizioni, rispettandosi ma non omologandosi, confondendosi. I profughi albanesi che nel '400 scapparono dalle loro terre, vittime di persecuzioni, hanno trovato nella Val sarmento una seconda terra che li ha protetti, custoditi e rispettati. Qui i profughi albanesi hanno fondato due piccole comunità: San Costantino e San Paolo Albanese. Cersosimo, il mio paese natìo è ancora più antico. Probabilmente fondato da monaci basiliani, orientali bizantini, guidati dal monaco Kir Zosimi. I cersosimesi dei bizantini conservano ancora alcune caratteristiche, il viso allungato, il taglio degli occhi più “orientale” rispetto agli altri abitanti vicini, un tono di voce più squillante, più acuto. Ma soprattutto, quello che differenzia Cersosimo, dagli altri paesi limitrofi è la ricercatezza dei nomi che si portano dietro da centinaia di anni. E' difficile, se non impossibile trovare in altri paesi persone che hanno nomi come Magaldo, Velia, Spiridione, Ottorino, Libero, Marzio, Cesare, Abbifè, Clelia, Manlio, Lattanzio, Elio, Italia, Italo Lucio, Federico, Decio, Elda, e chissà quanti altri nomi che nel tempo si sono persi per lasciare il posto ai nomi cosiddetti moderni. Come a ricordarne le origini, sicuramente di alto spessore culturale, la toponomastica del paese è ricca di nomi suggestivi e antichi: largo Diogene, via Epicuro, via Costantinopoli, via Paragiano, via Fratellanza, via Agesilao, via Federico Cerano. Anche la Pro Loco ha un nome curioso, Filadelphia. Scavi archeologici hanno ritrovato nel territorio di Cersosimo la prima moneta italica, che è custodita nel museo della Siritide a Policoro. Scavi archeologici, mai posti a valido finanziamento, hanno portato alla luce reperti di importanza storica. Probabilmente i miei genitori, stanchi di essere considerati “reperti archeologici”, ad un anno esatto dalla mia nascita, decisero di trasferirsi a Terranova di Pollino ed io andai con loro portandomi dietro i miei importanti nomi, Federico Libero. Come mio nonno, d'altronde, Valicenti Federico Libero. Mentre pensavo a come avrei dovuto rispondere alla vita, proprietario e custode di nomi così “pesanti”, mia madre montava in groppa ad un mulo che mio padre teneva per la “cavezza” e senza essere consultato iniziai il mio primo percorso di vita verso Terranova di Pollino. Mentre risalivo il torrente Sarmento, cinto dalle braccia di mia madre, vedevo scomparire all'orizzonte un paese che si ergeva a guardianìa dell'intera valle, come una sentinella difendeva la mia risalita del Sarmento. Era l'antica Noja, Stato mandamentale fino all'Unità d'Italia, oggi Noepoli. Era il mandamento che promulgava sentenze e assoluzioni degli abitanti della zona. Anche qui un bel centro di documentazione dell'antico Stato di Noja non sarebbe male, chissà che ricchezza culturale porterebbe all'intera valle, pensai tra me e me. Risalendo il fiume sulla sinistra sfioravo una delle più antiche civiltà arbereshe, San Paolo Albanese. Rimasi colpito dalla bellezza e dalla eleganza dei vestiti delle donne, sgargianti e colorati come i loro volti chiari e luminosi. Dall'altra parte del Sarmento, alla sinistra del torrente, si affacciava un altro paese di cultura harbereshe, San Costantino Albanese, anch'esso costruito da profughi albanesi, secondo la leggenda, guidati dal condottiero Scanderberg. Sicuramente arrivati da zone differenti dell'Albania, anche se sembra che parlino la stessa lingua. I vestiti hanno sfumature diverse, sono meno raffinati, probabilmente appartengono a clan differenti che hanno preso possesso dell'altra parte del Sarmento, per non confondersi, per mantenere intatte le loro identità. Lasciamo il torrente Sarmento e risaliamo la costa fino a 950 metri sul livello del mare. Dal costone entriamo in un piccolo villaggio che sembra quasi una culla scavata nella montagna, Terranova di Pollino. Ecce home! Questa è la casa. Questa sarà la mia nuova culla, qui hanno deciso di vivere mia madre e mio padre. Non male, anzi direi bello, Terranova si presenta ai miei occhi come un grande balcone, si affaccia su una bella e verde valle con le montagne a nascondere l'orizzonte.. Montagne che ti sono di fronte, a pari altezza. Montagne con cui puoi discutere, parlare. Montagne che si riempiono di cangianti colori di ora in ora Montagne che non offrono una vegetazione scontata, ferma ,immobile uguale. Montagne che non ti sovrastano, che non costringono ad alzare la testa e gli occhi per ammirarne le vette. Montagne che non ti soccombono, fanno parte di te, dei tuoi orizzonti, della tua vista e ti abitui subito a vivere in simbiosi con Madre natura e noti subito che non è stata avara. Il giorno dopo il mio arrivo, papà mi va a registrare al nuovo comune di residenza. . Il solerte funzionario mi fa nascere il 22 marzo 1958. Ma non ero nato il 21 secondo mia madre? Non è che la cosa mi infastidisca, forse non potrò mai conoscere davvero il mio oroscopo, forse non saprò mai il mio ascendente! Ma d'altronde è possibile anche che inganni il mio destino, nascere in due giorni diversi non è da tutti, saperlo ancora di più. Chissà, non conoscendo il giorno della mia nascita il destino potrebbe anche imbrogliarsi e far finta che non sia mai nato e cosi da lasciarmi vivere a lungo, senza che mi richiami.Ecco i pro e i contro della vita.Di sicuro ho iniziato festeggiare tutte e due i miei giorni dividendo per gli amici il 21 marzo e per i parenti il 22 marzo. Il 21 festeggio Libero, il 22 Federico, altrimenti perché mi avrebbero affibbiato due nomi? Sarà che sono nato a Cersosimo e per arrivare a Terranova dopo un anno è stato conteggiato un giorno? Allora vuol dire che sono nel regno della vita slow. Lo prendo come segno divino. La mission della mia vita sarà l'arte dello slow. E cosa c'e' di più lento se non la vita dei paesi, dove la lentezza è cultura, comunione, fratellanza, solidarietà. E cosa offre di meglio un paese slow se non il cibo e la sua arte nella manipolazione? Ecce homo! Divento chef.

PRIMO PIATTO

A Cersosimo si nasce due volte e si diventa

CHEF

MISCHIGLIO CON 7 ERBE Ingredienti 50 gr farina di orzo 50 gr farina di ceci 50 gr farina di fave 150 gr farina di semola Preparazione Su di una spianatoia versate le farine, amalgamate e fate una fontana al centro, versate l'acqua e lavorate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Dividete l'impasto in piccole panelle che affusolate ottenendo dei bastoncini lunghi che tagliate a pezzi di due cm con l'apposita spatola. Con due dita incavate la pasta ottenendo dei cavatelli. Passate della farina sulla spianatoia e adagiatevi i cavatelli. Il sugo un mazzetto di varie spezie ( basilico, menta, prezzemolo,cime

di sedano,finocchietto, santoreggia e melissa). 1 spicchio d'aglio 50 olio extra vergine di maiatica lucana 100 gr di pomodorini pachini sale q.b. 1. in una capiente padella versate l'olio e l'aglio intero. 2. lavate , mondate e tagliate a pezzettini i pomodori, 3. tritate finemente le erbe 4. quando l'olio inizia a soffriggere, togliete l'aglio dalla padella e versate le erbe, mescolate con un cucchiaio di legno e fate soffriggere delicatamente quindi aggiungete i pomodori a pezzettini 5. fate cuocere per 5 minuti , aggiungete un _ bicchiere d'acqua di cottura, aggiustate di sale e fate cuocere per altri 5 minuti. 6. Cuocete in abbondante acqua salata la pasta per 7 minuti, scolate e condite con il sugo alle erbe.

SECONDO PIATTO CONIGLIO RIPIENO Ingredienti 1 coniglio di circa 1 kg. _ (se possibile solo pelato con la pelle attaccata.) Ripieno: 2 uova 200 gr. di pecorino stagionato grattugiato finemente 100 gr. di salsiccia fresca 20 gr. di mollica di pane casereccio forno a legna aglio rosato prezzemolo

sale marino Preparazione Eviscerare il coniglio e tritare i fegatini, aggiungere la mollica di pane, il formaggio, l'aglio tritato, il prezzemolo. fare un composto e riempire, chiudere cucendo con ago e filo. Spalmare di strutto una teglia e adagiarvi il coniglio, infornare a forno caldo rigirando una sola volta. Quando è cotto toglierlo dalla teglia e calarlo nel sugo di pomodoro in cottura. Farlo insaporire per circa 10 minuti.

DOLCE RUOSCIOLO Ingredienti 350 gr di zucchero 500 gr di farina di fiore mulino 4 uova 10 cucchiai di strutto di maiale una buccia di limone grattugiata 1 bustina di lievito per dolci 150 gr di ricotta di pecora fresca; 250 gr di marmellata bio di albicocca Preparazione Mescolare le 4 uova con i cucchiai di sugna e la

buccia di limone, aggiungere la bustina del lievito e lo zucchero quindi versare la farina mescolando il tutto grossolanamente senza legare eccessivamente con un movimento dal basso verso l'alto. adagiare una parte dell'impasto in una teglia unta di sugna e spolverata di farina, aggiungere la marmellata di albicocca, amalgamata alla ricotta fresca, aggiungere l'altro impasto e far cuocere a forno caldo 180° per circa 20 minuti.


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Musica Il cantautore parla del cd “Centravanti di mestiere”

POVIA

una vita sul filo del fuorigioco di ROSSELLA MONTEMURRO LUI è uno che gioca sul filo del fuorigioco, da sempre. E il parallelismo tra calciatore e cantautore su Giuseppe Povia è perfetto. Perché se è vero che il brano “Centravanti di mestiere”, quello che dà il titolo al suo ultimo cd, è dedicato ufficialmente a Gilardino, è anche vero che è una delicata metafora sulla vita che Povia dedica anche e soprattutto a se stesso. «Gilardino è un ragazzo pulito, è il centravanti della Nazionale. Però, se devo essere sincero, “Centravanti di mestiere” è dedicata a me stesso. E' bello giocare sul filo del fuorigioco come fa un cantautore che considera la canzone una formazione in campo: il terzino destro e il terzino sinistro sono le strofe, la mediana è quando cominci a spiegare la canzone, la regia diventa l'intreccio. E l'attacco è la morale». Nei suoi concerti, infatti, dopo ogni brano, Povia espone con un cartello quella che definisce una morale. Lo ha fatto anche a Sanremo, una su tutti “Serenità meglio che felicità”: «Noi siamo attaccati al suono della parola “felicità”, ci siamo affezionati ma è un concetto astratto», spiega. Spesso la morale nei testi di Povia può essere scomoda. E' successo per “Luca era gay”, un brano che, prima di conquistare il secondo posto al festival e il premio della Sala stampa Radio Tv, ha attirato critiche e polemiche. «Non è vero per nessun motivo che l'omosessualità sia una cosa innata. Nessuno nasce gay, nessuno nasce eterosessuale. Non c'è una regola precisa, non ci sono prove. Se passa il messaggio “omosessuali si nasce”, i gay sono inattaccabili. Io non ho mai pensato di attaccarli, mi offende il fatto che credono che io abbia scritto questa canzone senza conoscere la tematica. E' una vera e propria guerra mediatica e io mi sono stancato di essere considerato un furbo. Qualcuno ha addirittura bruciato i miei dischi». Insomma, citando la prima traccia di “Centravanti di mestiere”, è dura. «In questo caso mi è piaciuto lo slogan. Io lo dico sempre, è un intercalare. Ho voluto descrivere la società contemporanea. Alla fine è un luogo comune ma in effetti non esistono più quei ceti che se la cavano, la fascia di mezzo. Stai troppo bene oppure sei troppo povero. A Sanremo, gli operai della fabbrica di Pomigliano erano una quindicina a protestare. Però ne hanno mandati in cassa integrazione 20.000. Mi hanno chiesto solidarietà, gli ho risposto “sì ma siete pochi”. Intendevo dire “come mai la rivoluzione non la fate davvero?”». La maggior parte dei tuoi nuovi brani invita a riflettere. In “Emozione” affermi “Non so più se è la guerra che alimenta l'amore o se invece è la pace che alimenta la guerra”. «Quando c'è troppa pace, dopo tanti anni, sembra che abbiamo tutti voglia di cercare un attacco con il prossimo. Descrivo quello che proviamo ognuno nel nostro aspetto interiore. Spesso ci chiediamo “dov'è l'emozione?”, siamo sempre surclassati da stronzate, da tutti i messaggi che arrivano dal mondo superficiale della televisione e ti domandi “ma la vogliamo veramente questa pace o no”?». “Zoccoli” critica pesantemente il mon-

do della moda. «E' una canzone dedicata alle pecore. Siamo tutti un po' pecore, cerchiamo di essere originali nel modo di vestire. Vai in giro e sono tutti vestiti uguali. Allora, scrivo nella canzone, io vado in giro con gli zoccoli». Una volta andavi in giro con il pareo. Una sorta di leggenda metropolitana narra che in una delle tue prime audizioni, anni fa, ti sia presentato coperto soltanto da un pareo. «Quest'estate lo rimetto. E comunque, per tornare a “Zoccoli”, gli stilisti con queste taglie sempre più piccole fanno aumentare i disturbi alimentari. La bulimia si dice sia una dipendenza dal benessere. Non è come in tempo di guerra che si barattava il pane. Oggi hai tutto e si barattano le cazzate, i minuti al telefono». Se “Single” è l'ironico mea culpa di un ragazzo restio ai vincoli di un legame, qual è il messaggio che vuoi lanciare con “L'incapace”? «La morale, quella bella, è che il mondo non lo rovinano i cattivi perché in fondo siamo tutti cattivi. Il mondo lo rovinano gli incapaci, gente che è messa lì e che non conosce nemmeno la metà delle cose che sta facendo». Non mancano le canzoni in cui in primo piano sono i sentimenti, tra sfumature e contraddizioni. Hai scritto di una storia d'amore così forte che spaventa, tanto da affermare “Meglio averci dato un taglio”. «Questo brano parla di due ragazzi arrivati alla soglia delle delusioni, presumibilmente verso i trent'anni, hanno paura di innamorarsi. Non vogliono più stare male ma la pancia si muove nella direzione opposta. Pensano che non hanno più il controllo, nessuno può controllare le emozioni e allora decidono di darci un taglio perché si accorgono che l’uno completa l'altra. Ma alla fine, secondo me, non si perdono». Rimanendo in tema di sentimenti, è del tutto chiara “Ti assaggerò piano”. «Parla di due persone, un uomo e una donna, che stanno facendo l'amore anche in modo molto sensuale. E' dolce il finale perché i due dicono “sogneremo un figlio” e il figlio è l'unica prova che siamo esistiti». In “E così sei nell'aria” canti “tu sei la storia che finisce ogni volta con la scritta continua”. «E' il prossimo singolo. Secondo me ogni persona ha una storia che è finita con la scritta continua. Può essere anche interpretata come la storia di due che stanno insieme da una vita: quella frase vuol dire che non bisogna amare qualcuno soltanto per i pregi, è troppo facile. Si litiga, però poi ci si riappacifica. Ho voluto fare un regalo me stesso, a tutti quelli che la ascolteranno, a quanti sentono nell'aria l'amore. Perché è bello poter dire a qualcuno “E così sei nell'aria in un giorno qualunque come fai sempre tu”». “Centravanti di mestiere” ha una particolarità: all'interno del cd originale, c'è una traccia rom che indirizza automaticamente al sito www.liveinweb.net. Se si è impossibilitati ad andare ad un concerto di Povia, in streaming su liveinweb.net con login e password si può seguire on line. Il 27 marzo Povia è in concerto a Castelvetro di Modena. Per ascoltarlo in Basilicata, al momento, il 10 agosto a Genzano di Lucania. r.montemurro@luedi.it


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la storia Errori nelle cronache

IL DEPUTATO dal DOPPIO NOME di LEONARDO SACCO I lettori lucani non digiuni di storia regionale sono stati sorpresi dalla notizia riportata da qualche giornale che anche Pisticci poteva vantare di aver dato i natali ad un ministro del regno, ai primi del secolo scorso. La rivendicazione era incredibile, e infatti infondata, per cui la smentita più precisa può consistere nella ricerca degli equivoci che possono avere confuso lo studioso di Pisticci, incline a decantare le carriere di ogni illustre cittadino. Nel titolo dell'opuscoletto che Giuseppe Coniglio ha dedicato a Pietro Rosano è sintetizzato il percorso politico dell'avvocato pisticcese che, a suo dire, sarebbe stato “carbonaro, patriota, e ministero delle Finanze del Governo Giolitti”. Ma è proprio l'approdo finale della carriera politica-ossia il traguardo ministeriale, il sigillo del successo, prescindendo da come lo si raggiunge e come lo si utilizza - che non ha nemmeno tentato di conseguire l'avvocato Pietro Rrosano, nato a Pisticci nel 1826. Il quale non si candidò deputato e tanto meno ministro. Coniglio lamenta che la figura del compaesano non sia molto conosciuta, anche nelle note cita vari testi nei quali è stato menzionato, corto più per le vicende politiche alle quali partecipò, dal Circolo Costituzionale Lucano del 1848 al moto unitario dell'agosto 1850. E in tre pagine ricorda il ruolo impegnativo svolto dal Rosano per cercare di risolvere la grave questione demaniale, dall'ultimo periodo del regno Borbonico ai primi tempi del regno unitario. M. Morano, nella sua storia della Basilicata nell'800 (pubblicata nel 1994) che Coniglio ignora ha fatto di più, mettendo in rilievo i contributi notevoli offerti dal Rosano per impostare progetti di sviluppo e modernizzazione dell'agricoltura lucana, da segretario della Società Economica regionale incarico in cui era succeduto al padre Francesco Antonio. E anche in successivi scritti Morano ha sottolineato l'importanza delle proposte del Rosano per la bonifica del Metapontino e per un vitale collegamento ferroviario Salerno-Potenza-Taranto. Nei saggi di Tommaso Pedìo vi sono ampie tracce della partecipazione di Rosano sia nel consiglio comunale che in quello provinciale di Potenza. Pedìo in particolare ha evidenziato l'importanza di due scritti del '63. Il primo, presentato alla commissione parlamentare per la lotta al brigantaggio, arrivata a Potenza il 28 febbraio, intitolato “Brevi e libere parole sulle cause del brigantaggio, ed espedienti a menomarlo e distruggerlo”. Il secondo, approvato dal consiglio provinciale il 13 settembre, critico del disinteresse governativo verso le tristi condizioni sociali ed economiche della Basilicata, che il prefetto bocciò, ma che fu ugualmente pubblicato in opu-

Quell’uomo non poteva essere il pisticcese perchè era nato nel 1847 ad Aversa

scolo. Coniglio ricorda che nel '62 Rosano aveva ottenuto la nomina a sostituto procuratore nel tribunale di Lecce, ma che rimase poco in magistratura. Nelle cronache potentine di Vincenzo Perretti c'è forse un'ultima traccia della partecipazione del Rosano alla vita cittadina: è fra i 270 firmatari di una petizione del 5 maggio '75, per sollecitare il sindaco Addone a modificare il progetto per realizzare finalmente l'indispensabile acquedotto nel capoluogo. Nelle cronache politiche potentine, ormai dense delle schermaglie elettorali parlamentari, non compare mai il nome dell'avvoca-

to Rosano. Del quale, alla fine, non è dato sapere altro. E', stato difficile per noi conoscere almeno la data di morte, che deve essere avvenuta il 3 gennaio 1888, nella casa di famiglia di sua madre, a Vinosa. Ma per Coniglio la carriera politica del concittadino Rosano non poteva concludersi banalmente. Per cui sarà stato lieto di rimediare sfruttando una omonima e, con un colpo di scena da dramma pirandelliano, nel racconto ha trasferito il Rosano a Napoli. Dove, dopo qualche anno di professione giornalistica, si sarebbe dedicato all'attività forense per poi intraprendere la carriera

parlamentare. La base utilizzata per la leggendaria operazione Coniglio deve averla trovata nella biografia di Giolitti scritta da Giovanni Ansaldo, pubblicata nel '50 (editore Longanesi), ma che dalla sua indicazione bibliografica risulta avere letto nella ristampa del 2002. Ansaldo scrisse che “Nel primo ministero ch'egli (Giolitti) costituì, quello del 1903, chiamò, per insediarsi nel palazzone delle Finanze, Pietro Rosano. Questi era un famoso avvocato napoletano, vecchio amico del tempo del primo ministero…”. Ma Coniglio non si è preoccupato di controlla-

re l'identità del seguace di Giolitti. Quel Pietro Rosano non poteva essere il pisticcese, perché era nato nel 1847 ad Aversa (Caserta); aveva svolto attività forense a Napoli ed era stato eletto deputato nel 1882. Per cui le deduzioni dell'opuscolo di Coniglio sono infondate. La vita e le carriere dei due Rosano furono del tutto differenti. E confrontandole gli amici di Pisticci non si rattristeranno per il mancato incarico ministeriale al compaesano, tanto più in quanto egli non concluse col suicidio un percorso politico di discusso trasformista.


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Il personaggio Don Francesco Masi di Castelgrande

La memoria STORICA di un paese La vocazione e i ricordi dell’infanzia, della guerra e del terremoto

di GIOVANNI ROSA DON FRANCESCO ha novant'anni. E' ben vestito. Elegante. Ha il volto scavato dal tempo. Il suo camminare non nasconde la fatica dell'età, ma è deciso. Gli acciacchi, del resto si fanno sentire. Ha appena finito di celebrare la messa. Mi accoglie con molta gentilezza nella sua bella casa di Castelgrande. Stringe la mano con decisione. La sua mente è lucida, cristallina a dispetto della prima impressione. Il suo fare è a modo, educato. Mi fa accomodare sul divano e parla di tutto: della sua vocazione, dello studio del latino e greco, della Seconda guerra mondiale, del terremoto del 1980 e del suo servizio di parroco. Parla con passione e amore soprattutto della sua “Castrum de Grandis”. Si perché don Francesco è la memoria storica di un intero paese. Memoria che ha voluto sublimare in un libro dedicato al paese natìo. Il volume è una storia appassionata, tenera ma allo stesso tempo rigorosa di fatti, persone, luoghi e ricordi personali. Don Francesco Masi è nato a Castelgrande il 16 febbraio del 1919. E' uno dei sacerdoti più longevi della diocesi di Potenza-Muro-Marsico. «Sono entrato in seminario all'età di 10 anni - esordisce - Non c'è un episodio particolare che mi ha indirizzato verso il sacerdozio. La mia vocazione l'ho maturata negli anni dell'adolescenza». Anni che ha passato a studiare, a riflettere sulla sua vocazione e a pregare. Poi arriva il gran giorno. «Sono stato ordinato a Castelgrande il 5 ottobre 1941». Erano gli anni della guerra e di monsignor Augusto Bertazzoni, vescovo di Potenza in odore di santità. «I primi anni a Castelgrande l'eco del conflitto non arrivò per niente. Ricordo però gli spari e le bombe quando risalirono gli alleati e i tedeschi erano in ritirata». Il suo parlare a un certo punto si fa serio e racconta un aneddoto che pochi ricordano a Castelgrande. «Scoppiò una bomba e un ragazzo che io conoscevo morì. Furono anni terribili. Ma, con l'aiuto di Dio e grandi sacrifici riuscimmo a superarli». Finita la guerra, don Francesco inizia il suo servizio pastorale. Si divide tra la parrocchia e l'insegnamento. Dal 1947 al 1963 è parroco a Castelgrande. In quell'anno comincia anche la sua esperienza di professore di latino e greco nei seminari di Catanzaro, Salerno e poi a Potenza dove vi rimarrà fino al 1993. Anni passati “sui libri”, ma anche al servizio della propria comunità di Castelgrande. Al suo ritorno a Potenza dopo l'esperienza di Salerno viene nuovamente nominato parroco del suo paese natìo. Sono gli anni del terremoto che entra nelle case dei lucani mutandone abitudini e riti. Le scosse seminano paura e

angoscia tra la gente. Potenza sembra vittima di un bombardamento a tappetto: tre quarti della città è devastata. Balvano, Pescopagano, Bella, Muro Lucano e Castelgrande sono un cumulo di macerie. Don Francesco ricorda quei momenti come se fossero ieri. «Come sempre ero tornato a Castelgrande per il fine settimana, visto che dal lunedì al venerdì insegnavo al seminario di Potenza. Quel pomeriggio del 23 novembre avevo parlato con l'arcivescovo di Frosinone, Michele Federici, natìo di Castelgrande, che quel fine settimana era venuto a trovarci». Si emoziona don Francesco a parlare del suo amico vescovo. Monsignore Federici troverà la morte quel 23 novembre «schiacciato - dice l'anziano sacerdote - da una trave caduta nella sua casa». Si ferma per qualche istante. Fissa il tavolo. Il flash back di quei momenti terribili, probabilmente ancora lo turba. C'è poi la lenta ricostruzione dove don Francesco, in qualità di parroco, partecipa attivamente. Su un terreno di sua proprietà viene costruita la nuova canonica, si attiva perché Castelgrande ritorni a essere un paese normale. In quegli anni arriva anche un vice parroco, don Salvatore Dattero, attuale parroco di Avigliano. Per lui don Francesco ha parole di paterno affetto, nonostante qualcuno abbia cercato di metterli l’uno contro l'altro: «Sono sempre andato d'accordo con lui. In quegli anni io insegnavo per tutta la settimana a Potenza e lui di fatto faceva il parroco. Il fine settimana ci vedevamo e ci confrontavamo sul da farsi nella parrocchia. E’ un bravo sacerdote». E proprio sui ragazzi che sentono la vocazione come chiamata al sacerdozio va il suo ultimo pensiero. «Bisogna riflettere bene sulla scelta: è una vita di sacrificio, ma allo stesso tempo entusiasmante. Il sacerdote - dice - deve essere maestro e istruito di dottrina e di pietà per poter guidare gli altri senza distogliere lo sguardo da Dio». «Il sacerdozio - conclude è un servizio che si rende a tutti». Don Francesco è un po' stanco. Ha parlato per più di un'ora. Ma prima di congedarmi mi invita a vedere la sua biblioteca. Sale quelle 22 scale che dividono il primo dal secondo piano con molta velocità nonostante si aiuti con un bastone. Entriamo nella stanza. Con orgoglio dice: «Ci sono oltre 5.000 volumi». Mi accompagna poi alla porta. Sull'uscio mi saluta così come mi aveva accolto: con un sorriso. Nelle vicinanze della sua casa passano alcuni giovani che lo salutano. Lui ricambia con lo stesso sorriso. Il segno che nessuno a Calstelgrande lo ha dimenticato.

«Il sacerdozio è un servizio da donare a tutta la comunità»


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Il luogo Nel 2009 aprirà i battenti la casa-galleria di Josè Ortega

di ANTONELLA CIERVO QUANDO Josè Ortega vide Matera per la prima volta, apparve la luce. Non era una folgorazione della divina provvidenza ma quel giorno , negli anni ‘70, i tufi che componevano i Sassi lo colpirono e lo trasformarono in uno straordinario “accecato”. Cieco dalla visione ordinaria di un antico rione, ma capace di guardare oltre quelle costruzioni che da quel momento divennero la sua magnific aossessione. Visse, parlò , bevve, mangiò con i cartapestai, Ortega . E ne divenne il” sacerdote”, scoprendo nella lavorazione tipica, una magia, che riportò nelle sue opere. Oggi quella passione, quell’affabulazione storico- artistica diventerà realtà con l’apertura della casa di Ortega.Nei Sassi che tanto amò, prenderà vita la casa in cui egli visse e lavorò. Una galleria d’arte che si snoderà attraverso le camere e gli ambienti in cui Josè Ortega imparò a scoprire la magia dei Sassi e che grazie alla fondazione Zetema riesce a riprendere forma, trasformandosi in un tributoomaggio della città che lo vbide artista nel suo massimo fulgore e nella più straordinaria fase di ricerca.Nacquero così rapporti come quello con Peppino Mitarotonda, artista e ceramista di straordinario eclettismo che sta realizzando incredibili opere per ricordare la figura dell’artista spagnolo, suo amico. Josè Ortega, nato a Arroba de Los Montes , nel 1921 e morto a Parigi nel 1990, segnò con la sua presenza la storia artistica del Novecento spagnolo e internazionale. Il suo impegno antifranchista lo convinse sin da adolescente ad esprimere la sua protesta dipingendo lungo le strade di Madrid per solidqarizzare con le milizie popolari. Nel 1953 riceve una borsa di studio che gli consente di recarsi a Parigi a studiare all’Ecole des beax arts e ad entrare in un contesto artistico che diverrà con il tempo il fil rouge lungo il quale si svilupperà la storia dell’arte e dell’architettura. Tra i suoi incontri più importanti quello con le Corbusier e con il celbre incisore Jhonny Friedlander. Dall’Eurpa agli Stati Uniti, il viaggio di Ortega è molto breve. La Lulin & Co. pubblica le sue incisioni e organizza mostre delle sue opere da Saint Louis a Toronto. Dalle 20 incisioni dela suite dei Segadores , realizzate nel 1969, ispirate alle sofferenze dei lavoratori fino ai bassorilievi che scoprono la cartapesta e la cultura popolare materana, l’arte di Ortega segna un itinerario in cui vita e territorio, arte e ricerca sono le due mani che lo conducono in avanti nel cammino che oggi Zetema e Matera vogliono comporre in modo organico, donando uno spazio, porta dell’antica Matera, a ciò che trasformò i Sassi in una risorsa, in un canestro dal quale attingere. Le antiche civiltà contadine divennero, così, la base su cui Ortega sviluppò la sua arte e che nel periodo della sua permanenza a Matera lo portarono spesso in contatto con gli artigiani che lavoravano non solo la cartapesta ma anche tutti gli altri materiali “poveri” ma di incredibile duttilità che l’ingegno e l’arte popolare erano in grado di trasformare in espressioni artistiche di pregevole fascino. Ortega assorbì quella linfa e la trasformò in opera, genio e colore. Proprio il rapporto con il colore fu una delle caratteristiche la il tufo, la terra e i colori lucani ispirarono nella sua arte. Il sole nei diversi momenti del giorno: inesorabile sulla pietra o dolce nelle ultime ore prima del tramonto diveniva solida parte della sua grafica, dei suoi dipinti.All’arte Ortega riuscì ad infondere una “violenza” espressiva che ancora oggi paralizza, ferma, chiunque li osservi.Senza necessità di ricorrere alla Sindrome di Stendhal, Ortega compie un miracolo e consente di “ascoltare” i Sassi, la storia che passa al di sotto delle costruzioni, dentro le grotte, sopra i gradoni. Quei suoni, quelle melodie, divenuta arte ooggi si trasformano in un “passaggio segreto” che condurrà presto alla porta della sua casa e che consentirà di entrare in un mondo per molti ancora sconosciuto.

SANTINO Lomurno, direttore dei lavori della Casa i Ortega, passegia tra operai, muratori, mattoni, calce. Ha lo sguardo entusiasta di chi sa che sta realizzando qualcosa che èè destinato a rimanere nel tempo. «Queta era una cappelletta che abbiamo trovato - spiega indicando lo spazio che ad un inesperto potrebbe sembrare quello di un’antica edicola - è un elemento che preesisteva a questo livello e ospitava un’opera simile. Questa parete, però, dove essere crollata e ricostruita in un secondo tempo». Quello dei crolli, nella costruzione su cui sorgerà la Casa di Ortega, è uno degli “spettri” con cui Lomurno e l’èquipe con cui lavora, fanno i conti da tempo. La struttura infatti, ha lasciato in “eredità” una vera e propria frattura centrale, su cui si è dovuti intervenire per “saldarla” insieme al resto dell’edificio, “incatenandola”, come chiarisce il direttore dei lavori, per consentire di non avere aperture tra un versante e l’altro. Ortega acquistò una parte del palazzo che poi fu donata a Zetema. La restante area fu donata in suconcessione dal Comune. Il palazzo risale, più o meno all’anno 1082, secondo le testimonianze che ne indicano la presenza. Spiega ancora Lomurno. «Nella cripta della chiesa di San Francesco d’Assisi, c’è un affersco che ritrare Papa Urbano II in visita a Matera che incontra l’Abate di Sant’Eustachio. C’è un’immagine in cui in lntananza si vede la porta di san Nicola con una sorta di altana che emerge, ovvero questo fortilizio, una sorta di prua della nave che si rivolgeva a nord ed era la parte terminale della vecchia Civita. Il nostro progetto prevede che questo edificio diventi una sorta di abitazione, in cui le opere, i bassorilievi, verranno illuminati da fibre ottiche. I primi 240 mila euro della fondazione zetema sono stati utilizzati per la prima parte dell’intervento, altrettanti giunti dalle offerte dell’8 per Mille consentiranno di completare l’operea e di donarla alla città entro il 2009. Volte realizzate con piccole tessere in terracotta blu con inseriti in oro zecchino di Peppino Mitarotonda , consentiranno di visitare un luogo in cui la volta celeste potrà sovrastare lo sguardo. A.Cier.


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INDISPENSABILE L’UNITA’SINDACALE

EUROLOTTA AI PARADISI FISCALI

di MAURO ARMANDO TITA

di GIANNI PITTELLA * TUTTI i giorni sostano nel piazzale della regione i tanti operai in via di licenziamento. Ogni giorno si ripete una ritualità disarmante. Lunghe riunioni , lunghe discussioni completate da un Verbale /speranza. Vivere tutti i giorni questa immane tragedia umana con la consapevolezza di essere il "garantito" di turno ...mi riempie di forte emozione e di amarezza. E ppure i privilegiati di sempre non demordono, l'anarchia degli orari regna sovrana. La casta del doroteismo lucano è imperturbabile. Alle caste industriali del mordi e fuggi la chiusura di uno stabilimento lucano non fa certamente paura, anzi, con tanta faccia tosta chiedono ancora più ...aiuti di Stato. I loro manager sono senza tetto stipendiale come tanti nostri dirigenti ,di dubbia professionalità , che continuano imperterriti a condizionare gruppi bancari e industriali. Dei vecchi imprenditori artigiani trasformati in formatori dai progetti regionali non vi è più traccia. Siamo nell'indistinto. Abbiamo bisogno di unità e di nuove relazioni sindacali. Le grandi manifestazioni sindacali vissute all'insegna della solidarietà e dell'unità di intenti e obiettivi ci danno una carica che avevamo riscontrato solo nel lontanissimo '69. Rientriamo in questa nuova dimensione e i bancarottieri del DIRITTO che sono sempre più maggioranza dovranno ,ob torto collo, fare un passo indietro. Un esempio sono state le lotte unitarie vissute dagli operai dei Gruppi industriali presenti nel Nord e Nel Sud. Avevamo ancora impresso nella memoria la manifestazione della Zucchi, che vedeva operai lucani della Stadardtela e operai milanesi, uniti nella lotta e nella difesa del posto di lavoro. Erano anni che operai del Nord e operai del Sud non si incontravano per un unico obiettivo. Eravamo stanchi di vertenze "guscio". Vertenze che avevano fatto della precarietà il leit motiv di un nuovo sfruttamento. L'intervento delle Amministrazioni locali del Nord e del Melandro dava un altro sapore a tutto il movimento "Zucchi". Dopo tante sconfitte il movimento sindacale riprendeva il suo vecchio percorso solidale e dignitoso. Erano lontani i tempi di una questione meridionale sempre aperta. Erano lontani i tempi di Reggio Calabria e dei "Boia chi molla" di Ciccio Franco. Il movimento sindacale del Nord, finalmente, ricominciava a "interessarsi" del Sud. Quel movimento sindacale che, negli anni settanta , si accollava sulle spalle problemi e problematiche gravi, anche, dal punto di vista politico. Quella "piattaforma sociale" che il Sindacato del Nord ha rivendicato per decenni , non può essere vanificata da comportamenti "flessibili". Chiariamo bene i diritti e le precarietà. Non è mai stato peregrino il cammino dei Sindacati nel Sud. Essi hanno inventato veri e proPri Comitati popolari e hanno rivendicato il giusto ed equilibrato sviluppo per tante aree del Mezzogiorno. Oggi, dopo anni di grande insensibilità verso il lavoro manuale, si ricominciano a creare quelle condizioni di sicurezza e di vivibilità sul posto di lavoro. Gli operai del Nord e del Sud ,oggi più di prima, capiranno quanto sia importante tessere queste nuove relazioni. Capiranno quanto sia importante il processo che si sta innescando con persone e strutture che vivono lo stesso angoscioso problema. A questo punto non vi possono essere lotte "smorzate" e poco finalizzate. Tutto dovrà essere inquadrato nella chiarezza e nella serietà. A noi "osservatori interessati" fa tanto piacere rivedere la riproposizione di un movimento sindacale unitario (nord sud). Quel sindacato che ha tanto influito negli anni scorsi , sugli assetti organizzativi delle stesse imprese. Speriamo che, sia l'inizio di un nuovo e duraturo percorso di solidarietà e di forte presenza sindacale. E' un processo che potrà, finalmente, farci uscire da questa iniqua precarizzazione di massa , e consentire ai seri imprenditori di costruire il vero sviluppo e la vera occupazione. Il presidio del movimento sindacale nelle zone calde è fortemente auspicato. Non vogliamo più ecatombi e tragedie. OgnI lavoratore deve tornare a casa senza paura e senza incertezze. Per ottenere tutto ciò basterà una forte unità sindacale. Tale forza costituisce un deterrente per tutti gli imprenditori senza scrupoli. Le manifestazioni di oggi, le lotte sindacali della Zucchi di ieri ci riempiono di qualche dose di ottimismo. Le manifestazioni di Libera e dei parenti delle vittime della mafia ci danno un lumicino di speranza. Peccato che su Don Diana non si sia spesa una parola di speranza mei mass media e nell'opinione pubblica lucana. Avevo avvertito i tanti cittadini attivi lucani che Don Diana non apparteneva solo ai casalesi, ma a tutto il popolo meridionale con schiena dritta. Questo silenzio assordante sull'anniversario mi rattrista molto. In compenso la rinnovata apertura e la grande solidarietà sindacale sono propedeutiche per le nuove generazioni, ancorate come sono a meri conformismi e "tabulati di ordine individualistico". Tutto ciò, a noi giovani degli anni settanta, ci farà rivivere le belle pagine del passato del movimento studentesco e operaio lucano. Pagine vissute all'insegna della vera comunione senza carrierismi e senza furbizie di sorta.

CONFRATERNITE di ANGELO LUCANO LAROTONDA attraverso i suoi corrispondenti, allestì una specie di banca dati delle corbellerie dette dai sindaci. durante i loro discorsi. Ogni sei mesi poi i soci si riunivano per bere e mangiare e ad ogni corbelleria riportata commentavano con rumori del basso ventre! A Parigi fu fondata la “Arciconfraternita dei cervelli émousqués” (émousqués sta per émouschés, cioè quelli che cacciano le mosche=le idee nere). Gli iscritti erano uomini di folle gaiezza, immaginazione e stravaganza. L'articolo 1 stabiliva che “tutti i cervelli dei cacciatori di mosche hanno il privilegio della singolarità del ragionamento che li garantisce dalla confusione di potersi avvilire col buon senso”. Il successo fu grande. Erano tutte pubbliche! Luigi XIV (Re Sole) si faceva raccontare “le spiritosaggini” di queste Confraternite e, anche quando riguardavano la sua persona, non intervenne mai a censurarle. Qualche volta, giocando sulle parole, commentava ironico: “Quando si ha l'ineffabile gusto di lavorare per il bene dell'umanità è chiaro che si ha anche l'ineffabile beneficio dei benefici!”Oppure: “Nel mio regno c'è posto per Cartesio e per le confraternite…” - guardava sottecchi i preti della sua corte e terminava la frase rassegnato - “Sono tre sciagure inevitabili!”. Tre? Alla logica dei conti la conclusione non tornava ma i cortigiani capivano chi fosse la “terza” sciagura: le confraternite ecclesiastiche, numerosissime nel Regno e tutte esentasse!….. Con vivo piacere ho appreso che a Potenza è nata la Confraternita Segreta dei Segretari (Css) di partito Essa si riunisce periodicamente per fissare i ruoli che ogni Segretario dovrà assumere in pubblico. Ha, giustamente, la buona reputazione del mangiar bene. Ho saputo che la settimana scorsa si è riunita d'urgenza nella solita sala-riunione di un albergo fuori città (per prudenza). Tutti i Segretari erano preoccupati. L'argomento da affrontare era serio, segreto e richiedeva una soluzione. Sedettero intorto al solito tavolo, vuoto questa volta, immersi in un silenzio impotente. Il Segretario Pd aprì con fermezza: “Ci troviamo di fronte ad un labirinto concettuale di proporzioni spaventose!”. Il ragioniere Segretario di Alleanza Nazionale lo stoppò: “Fatti capire, questa volta 2 più 2 debbono fare 4”. Lo psichiatra Segretario UDC: “Non facciamo pura teoria, dobbiamo parlare con prove empiriche”. Veemente il Segretario dell'Idv: “E' scandaloso un fatto del genere! Bisogna con rigore individuarne le cause e…”Calma! - esortò il Patriarca a vita, e pacato ammise - Certo, tutti

questi piccoli animaletti in giro potrebbero generare seri problemi d'igiene e di…”. Interruppe invasivo il Segretario Pdl: “Potremmo far fare dal Governo un Regio Decreto d'urgenza per il risanamento ambientale e chiedergli di farci utilizzare ditte locali!”. L'ultimo arrivato, piccolo di statura, Segretario de “La Grande Lucania”, azzardò una domanda: “E' possibile non dire bugie durante la campagna elettorale?” Il gelo calò sui presenti. Il problema era proprio questo: quando un aspirante candidato parlava, dalla sua bocca uscivano tanti piccoli rospi quante bugie diceva. Questa era la prova empirica! Ripugnante ma vera. Tutti i Segretari ammisero di aver constatato l'inconveniente durante la selezione in batteria degli aspiranti alle liste delle prossime elezioni: tutti nascondevano ad arte la volontà di voler perseguire l 'ineffabile beneficio dei benefici. Le varie Segreterie erano state, di conseguenza, invase da quei piccoli rospi. Qualcuno aveva suggerito di regalarli ai ristoranti per farne prelibate ricette. Impossibile: non era politicamente corretto sputtanare così i candidati. Qualcun altro propose il concetto di olocausto (per i rospi) e lo applicò con stufe improvvisate. Nelle Segreterie le stufe ancora continuano a funzionare ed i Segretari ancora ad incontrarsi per una soluzione. Essi non sono di folle gaiezza, neppure di grande immaginazione e non amano le stravaganze. Durante la prima riunione, il Patriarca a vita aveva, tra i vari giornali, anche la recente riedizione del “Dizionario delle idee correnti” di Gustave Flaubert (quello di “Madame Bovary”) e, per attutire il ronzio delle “emousqués” della sala-convegno, ogni tanto aveva sbirciato qualche vocabolo. Bilancio: sempre instabile. Casseforti (dello Stato): eludere i loro congegni è un gioco da ragazzi. Censura: utilissima! Sugli altri. Crocefisso: fa un bell'effetto in tribunale e sulla ghigliottina. Dieci (i Consiglieri della Repubblica Veneta): erano tremendi! Votavano le leggi a viso coperto [quanto pudore!]. Economia politica: scienza senza cuore. Clientelismo: condannare quello degli altri senza sospettare del proprio. Erezione: dicesi di monumento (caro ai governanti). Esaurimento: sempre precoce nelle persone normali... Frusto: tutto ciò che è antico è frusto, tutto ciò che e frusto è antico (dimenticanza persistente dei politici amanti della scena). Incubo (politico): dipende dallo stomaco. Patibolo (elettorale): salendovi per morire, sforzarsi di pronunciare belle parole. Vasellina: fingere di ignorarne l'uso. www.angelolucano.blogspot.com

AFFRONTARE il problema dei paradisi fiscali da dove transita più della metà dei flussi finanziari mondiali compresi i proventi delle attività illecite della criminalità organizzata. Questa deve rappresentare la priorità dell'UE in ambito finanziario. Dopo questa crisi è difficile immaginare di poter garantire la stabilità a lungo termine dei mercati mondiali senza la chiusura dei centri finanziari off shore. Per questa ragione la richiesta rivolta dal Parlamento europeo, in occasione del voto sul Piano di rilancio economico, ai governi di accordarsi sulle sanzioni da prevedere contro le cosiddette “giurisdizioni non cooperative” ha un importante valore politico. Un pronunciamento che invita l'Ue a prendere posizione su un tema delicato che sarà al centro del dibattito al vertice del G20 di Londra. E’ necessario che l'Unione Europea dia l'esempio in quest' ambito e faccia pressione sugli altri Paesi perché si impegnino nella medesima direzione per far si che dal summit di Londra parta una condanna chiara contro i tradizionali rifugi fiscali internazionali che ospitano due terzi degli Hedge funds corresponsabili di una parte sostanziale dei debiti. Una svolta che permetterebbe di riportare alla luce capitali sommersi per circa 4.000 miliardi di euro oltre che a dare una risposta ai contribuenti onesti ed al disagio dei numerosi cittadini storditi e fiaccati da una tempesta economica che non cessa, e in attesa di una risposta forte e coraggiosa dell'Europa. Mancare a quest'appuntamento significherebbe dissolvere le prospettive di tanti alimentando la sfiducia. In tanti guardano con grandi aspettative ad Obama, che ha fatto della lotta ai paradisi fiscali uno dei temi principali della sua campagna presidenziale, ma su questo elemento c'é da sottolineare un punto importante. L’Europa per certi aspetti è stata anticipatrice della necessità di avere mercati regolati e quindi, da questo punto di vista, può fare da apripista svolgendo un ruolo di primo piano nella creazione di un nuovo quadro normativo finanziario internazionale, adoperandosi in tal senso non solo in occasione del G20 ma anche in seno al Forum per la stabilità finanziaria (Fsf) e al Fondo monetario internazionale (Fmi). * Presidente deputati Pd-Pse


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Domenica 22 marzo 2009

Promozioni I diritti delle “vittime” di CANIO D’ANDREA * MOLTI UTENTI lucani ci segnalano che dopo la proroga concessa dal Governo col decreto “milleproroghe” gli operatori dei vari call-center sono tornati alla “carica” a volte superando il confine della correttezza e della decenza, soprattutto quando vengono invitati a non chiamare più l’utente. Su questo è intervenuto il Garante privacy che ha chiarito i limiti per le società che effettuano attività promozionale attraverso i call-center dettando un mini decalogo a difesa dei cittadini e per frenare le iniziative degli operatori che fanno incursioni nelle nostra case usando il telefono: le aziende e i call-center che, avvalendosi della deroga prevista fino al 31 dicembre 2009 dal cosiddetto decreto "Milleproroghe", contatteranno gli utenti per fare promozione e offerte commerciali, dovranno utilizzare solo banche dati costituite sulla base degli elenchi telefonici precedenti al primo agosto 2005. Non potranno servirsi del periodo di deroga per chiedere il consenso degli interessati per futuri contatti né potranno cedere i dati che utilizzano a terzi. In questo modo il Garante ha voluto chiarire i limiti entro i quali società che effettuano attività promozionale anche tramite callcenter possono avvalersi della deroga. Il mancato rispetto del provvedimento comporta una sanzione amministrativa che va da 30.000 a 180.000 euro e che, nei casi più gravi, può raggiungere anche i 300.000 euro. Inoltre le società dovranno innanzitutto documentare in modo adeguato che la banca dati, costituita con i numeri telefonici e gli indirizzi degli abbonati, sia stata effettivamente creata prima del primo agosto 2005. Le società dovranno usare questi dati direttamente e non potranno cederli a nessun titolo ad altre aziende. Gli operatori che telefoneranno agli abbonati dovranno ad ogni contatto specificare per quale società chiamano e ricordare agli interessati i loro diritti. Ma soprattutto dovranno registrare immediatamente l'eventuale contrarietà dell'abbonato ad essere nuovamente contattato. L'utente che non intende essere più disturbato avrà il diritto di conoscere l'identificativo dell'operatore al quale ha comunicato la sua volontà. I dati presenti nelle banche dati dovranno essere utilizzati solo a fini promozionali e non potranno in alcun modo essere usati per acquisire nuove informazioni o il consenso degli abbonati ad effettuare chiamate dopo la data del 31 dicembre 2009. Questo significherebbe di fatto costituire nuove banche dati, andando al di là delle finalità stabilite dalla legge e prorogando oltre il termine previsto gli effetti della deroga temporanea. Nel caso in cui i cittadini lucani volessero far sentire la loro voce potranno farlo direttamente al Garante o inviando una segnalazione all’Adoc - Via Raffaele Danzi, 2 – 85100 Potenza. Telefono 0971 46393, numero di fax 0971 46390. E mail: adoc@adocbasilicata.191.it. * Presidente Adoc Basilicata

RIMEDI VERI PER I GIOVANI FRANCO MATTIA * Il Cnel la definisce “una generazione fantasma”, quella degli under 35 italiani, precaria ed emarginata. E proprio alla luce della lettura del Rapporto del Cnel sul ricambio generazionale nel nostro Paese la recente ricostituzione del Forum Regionale dei Giovani, dopo ben cinque anni di inattività, è senza dubbio positiva per promuovere la partecipazione dei giovani alla vita istituzionale della Regione, ma merita alcune riflessioni. In attesa di conoscere dalla Giunta Regionale i contenuti del piano biennale delle politiche giovanili (che doveva essere pronto da molto tempo) e le nuove proposte da inserire nel Patto con i Giovani che nel recente passato ha prodotto grandi delusioni tra gli stessi giovani lucani, diventa necessario riflettere sulle indicazioni del Rapporto. Intanto il mercato del lavoro. La ricerca sottolinea anzitutto che il fatto che "stando ai dati dell'Istat la trasformazione delle collaborazioni in contratti a tempo indeterminato non è affatto la norma: il 73,1 per cento dei giovani che alla fine del 2006 erano assunti con un contratto di collaborazione, a distanza di un anno erano ancora nella stessa posizione". Il passaggio al lavoro dipendente è diventato realtà solo per un giovane collaboratore su cinque. Emerge inoltre un altro tratto del sistema italiano: "l'assunzione di posizioni di rilievo dipende dall'esperienza lavorativa, intesa semplicemente in termini di anzianità aziendale, a prescindere dai livelli di produttività e delle competenze di ciascuno". Le cose non vanno meglio nella partecipazione dei giovani alla politica: secondo il Cnel dal 1992 a oggi i deputati under 35 non hanno mai raggiunto la soglia del 10 per cento degli eletti alla Camera. E' "un deficit democratico” ai danni dei giovani. Ancora, la nota dolente del favoritismo-raccomandazioni. Nel campo della medicina - dice il Cnel - "quella dei favoritismi e delle raccomandazioni è una pratica dura a morire anche in campo me-

dico", sottolineando che "sempre più spesso, le cronache giudiziarie riportano esempi di concorsi poco trasparenti e sono ormai decine gli scandali di baroni che aiutano le carriere parenti ed amici", posto che nel settore "solo dopo una lunga gavetta e molti anni di lavoro precario, si può sperare di riuscire a esercitare la professione in modo stabile e continuativo". Una conferma di quanto sia lungo l'iter per diventare medici la dà il dato sull'età dei medici iscritti all'Albo professionale nel 2007: i medici con non più di 35 anni sono poco meno del 12 per cento. Sono alcune delle tante considerazioni che possono scaturire dal Rapporto Cnel. Credo che proprio per non continuare ad alimentare delusioni tra le giovani generazioni e la cinquantina di Forum Comunali dei Giovani ricomposti negli ultimi mesi sia necessario riempire di contenuti il Forum recuperando il tempo perduto. Sono certo che nessuno vuole uno strumento di rappresentanza-consultazione dei giovani solo formale e per questo è necessario lavorare ad una rivisitazione della legge regionale 11/2000 per il riconoscimento e la promozione del ruolo delle giovani generazioni nella società regionale (“ritoccata” solo in aspetti relativi al funzionamento del Forum con la successiva legge regionale 29/2002) per adeguarla ai nuovi bisogni e alle nuove esigenze del mondo giovanile. Contemporaneamente, nel piano biennale delle politiche giovanili, devono trovare spazio azioni concrete di sostegno all'occupazione e alla formazione per favorire l'occupazione stabile che è oggi la priorità dei nostri ragazzi, in stretto collegamento con il nuovo programma del Patto con i Giovani che segni una svolta vera rispetto alle precedenti edizioni. Nella “politica dei Patti” avviata dalla Giunta Regionale, specie con i giovani, la Giunta non può continuare ad adoperare il linguaggio della propaganda che mortifica ancor di più le energie e le intelligenze giovanili. * Consigliere regionale Pdl

LE CHIESE CHIUSE COME FOSSERO UFFICI MA PERCHE’ le chiese chiudono così presto? Me lo chiedo passeggiando per la mia Potenza, al calduccio del mio cappotto e sapendo che fra un po’ me ne andrò nel calduccio ancora più accogliente della mia casetta. Ma se fossi un mendicante, un senza-casa, uno di quelli che un tempo si chiamavano barbone, dove potrei andarmene nelle notti di neve come queste che stiamo vivendo? Se volessi un tozzo di pane, a chi mi potrei rivolgere? Se fossi uno dei tanti clandestini - assai raramente dei delinquenti, più spesso poveri disperati lontani da qualunque affetto e premura - a quale spalla potrei chiedere di appoggiare la mia testa? A un prete, mi verrebbe da dire subito. I parroci io li ho sempre visti come un presidio di solidarietà, l’ultima speranza per chi non sa a quale santo rivolgersi. Ma le chiese di Potenza chiudono come fossero uffici. I sacerdoti timbrano forse un cartellino? Non penso. Quanto meno, lo spero. Altrimenti, essere impiegati in un ministero sarebbe la stessa cosa che svolgere un ministero come quello sacerdotale. Mi piacerebbe che esistessero dei luoghi anche per chi, come me, è preso da dubbi sulla propria esistenza, sulla propria anima, specialmente di questi tempi. Ma se per farlo devo rispettare gli orari “dalle ore tot alle ore tot, dal lunedì al venerdì, rientro il martedì e il giovedì, la preghiamo di richiamare”, come dicono le segreterie telefoniche automatiche degli enti pubblici, beh, no, grazie. Preferisco pregare nella mia stanza. Pregare che una chiesa del genere cambi. C. Caprone Potenza

LA LOTTA ANTIMAFIA PARTA DAL BASSO di EMILIA SIMONETTI * “Solo l'etica libera la bellezza”: è il messaggio che l'Associazione Libera ha lanciato in occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno dedicata alle vittime di tutte le mafie con la manifestazione promossa a Napoli dall'associazione di don Luigi Ciotti e don Marcello Cozzi. Un messaggio che ci riguarda tutti, anche in Basilicata, dove le iniziative per affermare la legalità e contrastare ogni forma di criminalità, sono numerose e coinvolgono settori sempre più ampi della società civile, perché di fronte ad episodi e fenomeni frequenti anche sul territorio lucano, non si può e non si deve abbassare la guardia. E - ribadisco con forza - i partiti non possono restare ad osservare giovani, donne, volontari che sfilano contro le mafie e per affermare l'educazione ai valori del rispetto e della giustizia. E' questo il significato genuino dell'adesione di Rifondazione comunista alla manifestazione. A Napoli Libera ha ribadito, e noi con loro, che una vera azione di politica alternativa, che si arricchisce di comportamenti antimafie, è anche riforma morale che parte dai territori, dalla dimensione locale come costruzione di presidi democratici che devono innervare gli spazi nei quali vivono i giovani e tanta umanità sofferente e dove associazioni come Libera svolgono un fondamentale ruolo di antimafia sociale. Non è una coincidenza che la Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie cada il 21 Marzo, inizio di nuova stagione. Primavera è rinascita. Significativa l'immagine del manifesto con una bambina, sullo sfondo di una voce narrante i nomi degli eroi della legalità dei nostri tempi, mentre gioca si ritrova tra le mani un proiettile. Simbiosi, quella tra violenza e gioco, che spesso le mafie innestano in un'infanzia che non viene vissuta. Coltivare e trasmettere la memoria storica e' essenziale per estirpare le radici delle organizzazioni mafiose, sollecitando molteplici soggetti - istituzioni, societa' civile e comunita' religiosa - a sviluppare iniziati-

ve di solidarieta' e di educazione alla legalità rivolte in particolare alle generazioni più giovani. A tali iniziative dovranno accompagnarsi politiche coerenti per lo sviluppo del Mezzogiorno, come condizione di una effettiva coesione economica e sociale del Paese. Chi ha a cuore il cambiamento del Mezzogiorno e con esso del Paese, chi vuole continuare a combattere le ingiustizie e la mafia sa che è nell'esempio e nella memoria delle vittime della mafia si trovano le motivazioni profonde di un impegno civile e di un rigore morale che sono condizioni essenziali per il riscatto della gente del Sud. La lezione che ci viene da quanti hanno pagato con la propria vita consiste nel comprendere che la lotta contro la mafia non può vivere solamente dentro la dimensione repressiva e giudiziaria, ma deve mettere in discussione interessi materiali e sociali, deve essere protagonismo diretto, diffuso e di massa. Sappiamo che la mafia, negli anni del liberismo e della globalizzazione, è diventata uno dei soggetti e dei fattori più dinamici del processo di modernizzazione capitalistica che ha trasformato il paesaggio sociale e produttivo della Sicilia e del Mezzogiorno, costruendo attorno a se un vero e proprio blocco sociale, organico e funzionale al sistema di potere dominante. Per questo l'antimafia non può vivere di ecumenismi, deve rappresentare una chiave di lettura critica della realtà e recuperare una grande dimensione sociale. Occorre un cuore nella nuova stagione della lotta alla mafia, se realmente ed efficacemente se ne vuole aggredire la natura e l'essenza di grande holding economico-finanziaria criminale: colpire i patrimoni, i capitali, le ricchezze e la sua capacità di accumulazione e di gestione dei grandi flussi finanziari. In fondo la lezione che ci hanno affidato tante vittime di mafia è tutta qui, nel comprendere che la lotta contro la mafia deve essere protagonismo diretto, diffuso e di massa, indignazione e ribellione e, soprattutto, ricerca continua di "un altro mondo possibile”. * Capogruppo Prc Consiglio regionale

IL PETROLIO DEVE SERVIRE ALLA COMUNITA’ LUCANA di GIOVANNI RIBELLINO IN RELAZIONE a due miei precedenti interventi, sensibilmente pubblicati su “Il Quotidiano della Basilicata” dal titolo “Petrolio e benefici” il 27 febbraio e il 19 marzo scorsi, ai fini di un proficuo sfruttamento della risorsa petrolio, va evidenziato come la necessità prospettata dal Presidente della Giunta regionale nella seduta consiliare del 24 febbraio, di raddoppiare l'attuale aliquota del 7 per cento del prodotto di coltivazione dovuta dalle Compagnie petrolifere a Stato e Regione, vada analizzata sotto diverse ottiche. Il previsto raddoppio potrebbe e dovrebbe essere ulteriormente aumentato, considerando che negli altri Paesi tale aliquota si aggira intorno al 50 per cento e che l'estrazione del petrolio in Basilicata - destinata, com'è noto, ad aumentare, costituisce circa l'80 per cento di quella nazionale. Pertanto, la ricchezza petrolio, più che a vantaggio attuale delle compagnie petrolifere, può e deve essere destinata a vantaggio dell'intera collettività regionale e nazionale, considerando com'è noto, che i beni del sottosuolo, come quelli in questione, sono di proprietà dello Stato-Ente. Indi, devono essere devoluti a vantaggio dello Stato-Comunità. A tal fine occorre l'emanazione di una nuova normativa statale (che sarà sollecitata anche ai sensi dell'articolo nume-

ro 50 della Costituzione) che, innanzitutto, elevi l'attuale aliquota del 7 per cento dovuta dalle Compagnie petrolifere, stabilendo con chiarezza, la quota spettante ai Comuni interessati e la quota destinata a beneficio dell'intera regione (articolo numero 117 della Costituzione) di modificare le attuali leggi regionali vigenti in materia, entro il termine stabilito, pena ricorso, ex articolo 134 della Costituzione, alla Corte Costituzionale. La quota spettante allo stato potrebbe essere devoluta in parte per la riduzione del prezzo della benzina in Basilicata (come già promesso dal Governo nazionale nel dicembre scorso), in parte per la diminuzione del rilevante debito pubblico nazionale. In relazione a quest'ultima prospettiva, si determinerebbe una diminuzione della pressione fiscale, indi, un aumento dei consumi e, conseguentemente un miglioramento dell'economia del Paese, superando, sostanzialmente, l'attuale crisi. Premettendo che questo Centro sta promuovendo un Comitato regionale per il proficuo utilizzo delle risorse lucane, in un prossimo intervento sarà illustrata la possibilità d'iniziativa di una proposta di legge in merito, indipendentemente da quella che può prendere il Governo.


Potenza 24

Domenica 22 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309 Matera

Raduno delle 500

“Bimbasilicata”

STAMATTINA alle 9 è previsto il raduno per gli appassionati della 500. L’appuntamento è presso il Pessolano Center, in contrada Tora. Salvo cambiamenti dovuti al maltempo, gli appassionati e non potranno fare una bella “Passeggiata di primavera”. L’evento è stato organizzato dal «500 point club» di Potenza.

Grande festa per i più piccoli oggi all’Hotel Vittoria. Appuntamento alle 17 con la quinta edizione di “Bimbasilicata”, in collaborazione con il centro ludico ricreativo “Il Marsupio”. L’evento, gratuito, è aperto a tutti i più piccoli: previsti balli, canti, rappresentazioni e sfilate. Nato nel 2004, “Bimbasilicata” continua a insegnare ai più piccoli il divertimento.

Centri estetici ed economia: in pochi rinunciano ai trattamenti per il loro corpo

La bellezza non va in crisi Qualche piccolo calo, ma i clienti non mancano mai I CENTRI estetici, nella sola città di Potenza, sono circa una ventina. Una media, più o meno, di uno per zona. Anche di più. Nascono come i funghi. Ogni tanto viene pubblicizzata l'inaugurazione di un nuovo centro di bellezza. Se dovessimo badare alle apparenze, si potrebbe pensare a una certa stabilità in questo settore, nonostante la crisi economica sia avvertita in più ambiti. Purtroppo, per quanto riguarda l'andamento della curva del profitto in questo campo, almeno nella città di Potenza, non c'è stata la possibilità di andare oltre l'apparenza. Il sabato, l'attività è intensa. Difficile trovare un titolare del negozio sul posto di lavoro. In sua assenza, le poche dipendenti non occupate al momento, non si sbottonano. «Non ci possiamo assumere questa responsabilità» dicono alcune. «Siamo semplici impiegate, non sappiamo dare indicazioni a riguardo», dicono altre. Strano che un'estetista, non si renda conto dell'eventuale calo di affluenza dei clienti o dei trattamenti richiesti, per esempio. Dai quelli più rinomati ai piccoli centri, le troviamo sempre troppo indaffarate per dedicarci del tempo. Ciò potrebbe indicare: la presenza di numerosi clienti. Oppure, pochi clienti che effettuano più

di un trattamento. Ancora, pochi clienti sottoposti a trattamenti lunghi che richiedono attenzioni particolari e che, a rigor di logica, potrebbero essere anche più costosi. In tutti gli studi, inoltre, durante questo giro nel regno di Narciso, abbiamo incontrato persone in attesa del proprio turno in appositi salotti. Sembrerebbe non si riesca proprio a fare a meno della cura del proprio corpo. È quanto confermato da una delle poche estetiste disposte a fornirci qualche indicazione in più

sull'argomento. Lucia Caseletto, è la titolare di un piccolo centro estetico, da poco ristrutturato, sito in una delle vie più trafficate della città. Lucia, quando parla di crisi, non si riferisce a quella finanziaria mondiale. «La crisi, nel nostro settore - spiega - più che essere dipesa da quella economica mondiale, è dovuta al cattivo tempo, costante in determinati periodi, come questo. La neve, per esempio, fa rinviare appuntamenti che non sempre vengono prenotati in seguito. Nel mio caso specifico,

il calo dei consumi, è stato la conseguenza delle abbondanti nevicate e della recente ristrutturazione del locale. Quando chiudi per un po', ci vuole del tempo perché si rientri completamente nel giro. Devo dire, però, che a volte passano quindici giorni prima che possa prendere altri appuntamenti, perché ho già tutti i giorni occupati.

La nostra forza - continua Lucia - risiede nei prezzi, altamente concorrenziali rispetto ad altri. Mantenendo, ovviamente, il rapporto qualità prezzo. Questo vuol dire: impiegate, poche ma buone, e prodotti di qualità. Puntare sulla qualità per ottenere maggiore quantità». Ha adottato questo espediente anche C. M., giovane estetista e neomamma, titolare di un altro piccolo centro estetico

CLICK SULLA CITTA’

In un libro i segreti di Nadia Grey «PERCHE’ sottrarsi a se stessi! Il richiamo dell'impulso sessuale come motore che regola anche la quotidianità, e genera alla memoria forme ed emozioni tradotte fra ombre notturne ed entusiasmi, emozioni e vibrazioni note solo a chi, come lei, si fa interprete di un linguaggio sicuramente universale. Il tutto in cambio del desiderio di amare, di offrirsi all'altro per non sentirsi inutili e sconfitti, sole in un “mondo” in cui impera, certamente, ipocrisia e finto pudore (o, forse, spudoratezza?). Ripercussioni sociali e psicologiche dettate dal coraggio di scegliere, dinnanzi a cui non ci si può che inchinare». E’ la prefazione di Remo Bevilacqua autore del libro dal titolo: “I miei piccoli geni” che propone

l'autobiografia di Nadia Grey. Nadia è una transessuale di 39 anni che vive a Potenza e che ha avuto una vita molto intensa e ricca di episodi. Un'esistenza che ha emozionato e interessato fortemente l'autore che ha persuaso Nadia a rivelarsi nelle pagine di un libro da quando dava i primi passi ai giorni d'oggi. Una figura forte ha caratterizzato la storia di Nadia, che ha avuto nella nonna un punto di riferimento importante e determinante. Al primo vagito Nadia era una creatura di soli 1800 grammi, e la nonna con tanto amore e bontà ha evitato che la piccola fosse incubata aiutandola ad alimentarsi. Nadia è cresciuta nell'amore ed è stata educata dalla nonna ai sani principi cristiani, ma allo stesso tem-

po ha maturato un senso delicato e fragile tipico delle donne. Il rapporto con i genitori è sempre stato difficile e l'inizio della scuola per Nadia è stato solo un momento di evasione dalla solitudine e dal suo mutismo coatto. Oggi Nadia giustifica e comprende l'atteggiamento dei genitori, tanto che oggi con la madre ha trovato quel dialogo e quella complicità che mai aveva intrapreso. Sono questi alcuni degli aspetti che hanno caratterizzato la vita di Nadia e che il libro, destinato a diventare un bestseller, riporta in modo smaliziato e disteso, ma mai osceno e volgare. L'autore in sostanza, come lui stesso afferma, ha voluto scrivere questo libro, non solo per un fatto professionale, ma soprat-

tutto per omaggiare il personaggio di Nadia Grey con tutto ciò che questo comporta: coraggio, libertà, socialità in tutti i sui aspetti psico-sociali. Il libro si divide in tre parti: una parte riguarda la bibliografia di Nadia con tutte le sue emozioni e i suoi stati d'animo, una parte che ricostruisce la storia di Nadia Grey attraverso immagini fotografiche, e una parte in cui vi è la raccolta di tutte le testimonianze racchiuse nel suo forum con i pensieri a lei rivolti da fedelissimi fans. Il libro sarà presentato stasera alle ore 19 al locale Newevoè che si trova a Via Santa Lucia numero 31 a Potenza. Relatore dell'evento sarà il giornalista Giuseppe Fiorellini. Carmine Pepe

posto in un'arteria secondaria della città, ugualmente di passaggio. Il suo caso, è l'eccezione che conferma la regola. Racconta, infatti, che la crisi c'è e si sente. «Forse meno che in altri settori -afferma - Io, comunque, ho registrato un leggero calo di clienti, da circa un anno. Quelli fissi, poi, hanno ridotto il numero di trattamenti a cui solitamente si sottoponevano. Faccio un esempio, se prima qualcuno non rinunciava ai massaggi, adesso si accontenta dell'indispensabile, come ceretta e sopracciglia». Bisogna tirare un po' la cinghia, quindi. «Soprattutto se il locale è in affitto -continua C. M. - È un'uscita mensile che insieme al rincaro del 20 per cento sui prodotti, grava sulle spese. In più, se pur irrisorio, nell'ultimo anno, l'affitto ha subito un aumento, che è un po' “fastidioso”. Si può risparmiare, forse si, ma non certamente sui prodotti, che devono essere sempre di qualità». Oli profumati, cere per pelli delicate, fanghi, maschere, lozioni, creme. Macchinari per le più svariate terapie. Il laser per la depilazione nei centri più facoltosi. Pare che il detto “Chi bello vuole apparire un poco deve soffrire”, valga tanto per i clienti dei centri estetici che per i loro proprietari. Anna Martino


Potenza 25

Domenica 22 marzo 2009

Il piano neve dell’Acta ha funzionato, quasi nessun disagio sulle strade

Stavolta non fioccano le critiche POTENZA - Questa volta nessun rimprovero ad Acta e Comune di Potenza. La primavera è iniziata con freddo, neve e scuole chiuse nel capoluogo di regione, ma il «piano anti-neve» ha funzionato. Vigili al lavoro, spartineve usciti con tempestività e strade pulite e percorribili. Anas e Polizia stradale non hanno segnalato situazioni di particolare disagio e anche le contrade non sono state penalizzate dalla abbondante nevicata, tranne alcuni isolati disagi nelle zone più periferiche. «Stiamo lavorando dalle 7 di stamattina», commenta Michele (in foto), mentre guida un mezzo spargisale in c.da Cavalieri. Il piano antineve è scattato immediatamente e la percorribilità sulle nostre strade è stata garantita, spargendo il sale nel pomeriggio, anche prima della nevicata, e poi fino alla mezzanotte». Unica lamentela dagli abitanti di contrada «Monte di Brienza», dove i cittadini segnalano di «essere rimasti isolati per diverse ore». Dopo la forte nevicata di ieri, a creare difficoltà agli automobilisti è il ghiaccio che si è formato sulle strade per via delle bassissime temperature. I mezzi del Comune sono, pe-

Scene di neve nel capoluogo (Foto Andrea Mattiacci)

rò, tutti al lavoro per liberare i marciapiedi e spargere sale e sabbia sulle strade meno esposte al sole. «Un monitoraggio - precisano dagli uffici competenti - che continuerà fino all'esaurimento dei fenomeni in corso». «Permane una situazione di instabilità atmosferica con precipitazioni intermittenti a carattere nevoso, nel potentino lungo la fascia appenninica - commenta Giuseppe

Basile, della Protezione civile Basilicata. Il tutto dovrebbe attenuarsi nella tarda mattinata di domani, ma non risultato criticità significative in atto per quanto riguarda la transitabilità della rete viaria principale e secondaria. I vari presidi territoriali continueranno ad essere operativi, fino a quando sarà necessario». Lavoro di ordinaria amministrazione anche per i Vigili de Fuoco. «Siamo stati chiamati per

rami pericolanti e verifiche di infiltrazioni di acqua», commenta il caposquadra Plasmati che, insieme ai suoi 4 uomini, ha fatto da “angelo custode” alla città di Potenza per tutta la mattinata di ieri. Unico caso più importante da segnalare, il soccorso ad un auto rimasta bloccata dalla neve sulla strada per Tolve. Per il resto, i meccanismi di soccorso hanno ben funzionato». «L'importante - sottolineano i responsa-

bili degli uffici competenti - è che ci sia collaborazione tra tutti, volontari, istituzioni, organi addetti alla sicurezza stradale. Per questo stiamo puntando sempre più ad elaborare una proposta per un tavolo di confronto in cui discutere un piano anti-neve comune che coinvolga tutte le vie principali di attraversamento di Potenza e dei centri confinanti». Anna Maria Calabrese

Il parere sul Comune dei commercianti del centro storico rappresentati da Salvatore Groia

Non annunci, ma opere concrete «Alla prossima amministrazione chiedo di rivedere tutti i trasporti pubblici» POTENZA - “Fatti e non parole”; che si tratti dell'amministrazione comunale attuale o di quella che verrà i commercianti della città di Potenza chiedono solo questo. Almeno a sentire il parere dei negozianti del centro storico rappresentati da Salvatore Groia. «La politica dei grandi annunci ha solo messo in difficoltà la categoria - dice - basti pensare a quello che è accaduto dopo l'annuncio di voler fare del centro storico una zona a traffico limitato, una notizia che ha finito col creare anche un certo scompiglio tra i consumatori stessi». Di errori l'attuale amministrazione ne avrebbe commessi tanti, ma Groia preferisce partire da quanto di positivo si è invece fatto per la zona. «Si deve comunque dare atto a sindaco e giunta che, delle tante promesse fatte, una sono riusciti a mante-

nerla - spiega - Parlo di quella di impegnarsi a mantenere un minimo di decoro nel centro. Sono da apprezzare, per esempio, i lavori di sistemazione di alcuni vicoli o quelli che hanno riguardato la ristrutturazione della pavimentazione. Poi c'è la questione relativa al rifacimento di Piazza Prefettura, è questa un'occasione importante per i commercianti ma sicuramente ci sarà ancora molto da discutere». Chiusura al traffico della zona, riorganizzazione del trasporto pubblico urbano e parcheggi sono tuttavia le questioni che continuano ancora a tener banco. «Della chiusura al traffico del centro storico - aggiunge - si discute ormai da quasi cinque anni, senza mai arrivare a mettere in pratica la soluzione. Colpa soprattutto della negligenza dell'amministrazione attuale che conti-

SERVIZIO METROPOLITANO Angilla Vecchia: funziona raccolta firme IL SERVIZIO era organizzato male, grazie alla raccolta firme è migliorato: lo dice il presidente del circolo Angilla Vecchia di Potenza Vincenzo Fierro sul sistema metropolitano. Dichiara Fierro: «Non è mai troppo tardi per venire incontro alle legittime richieste dei cittadini di Potenza. Nel caso della riduzione delle corse del servizio metropolitano si prende atto che ci sono volute 500 firme e numerosi interventi sui mass media locali da parte nostra, per spingere gli Amministratori a rivedere l’ organizzazione di un servizio con pochissime utenze giornaliere e numerosissime corse che arrecavano disagi diffusi a pedoni, automobilisti, commercianti. Con la nostra azione abbiamo dato voce alle legittime richieste e alle esigenze dei cittadini di rione Mancusi e via Angilla Vecchia in particolare, stremati e stanchi di veder passare un treno ogni 10 minuti con il solo macchinista a bordo».

IL FUTURO DEGLI INFERMIERI Elezione Ipasvi FRA OGGI e il 24 marzo prossimo si terrà l’elezione del consiglio Ipasvi della Provincia di Potenza (infermieri). I candidati della lista “Rinnoviamo il nostro collegio” in questa fondamentale occasione sentono l'esigenza di evidenziare i mutamenti legislativi e di tracciarne le tappe fondamentali che hanno portato l'infermiere ad essere oggi il Professionista Infermiere: «Vero protagonista - dicono - del processo assistenziale. Il processo di evoluzione che continua a interessare il mondo delle professioni sanitarie e degli Infermieri in particolare, ha una storia lunga ed articolata che è utile percorrere, seppure brevemente. Gli Infermieri italiani sono riusciti a forzare le serrature che li imprigionavano nella gabbia in cui li rilegava il mansionario attraverso la quotidiana interpretazione e testimonianza, resa in ogni ambito di attività, di un ruolo che definisce compiutamente lo “specifico infermieristico”».

Salvatore Groia

nua a rimandare l'apertura di opere importanti come quella del ponte attrezzato del vallone di S. Lucia, senza della quale ogni tentativo di pedonalizzare il centro può essere ritenuto vano. L'apertura delle strutture meccanizzate di via Mazzini è stata

importante ma da sola non sufficiente». Ma il signor Groia non risparmia neppure sui suggerimenti. «Alla prossima amministrazione comunale direi di rivedere tutto il sistema del trasporto urbano - dice - che oggi si ferma a piazza

A Lagonegro gli hair stylist della Confartigianato di Potenza

Seduzione a colpi di spazzola e phone CONTINUA a ritmo intenso la programmazione del gruppo artistico acconciatori Confartigianato di Potenza. L’ensamble del capoluogo ha partecipato domenica scorsa a Lagonegro, presso il Palazzetto dello Sport alla seconda edizione di “Moda, spettacolo e bellezza”, promossa dal direttore Confartigianato di Lagonegro, Nicola Timpone. Il gruppo di acconciatori capitanati dal presidente Mario Cutro e guidati da Giovanna Arlotto, Angela Galeato, Silvia Milano, Carmela Rivela, Agostino Argoneto e Michele Marino hanno dato vita a uno spettacolo davvero intenso e ricco di fascino che ha visto nelle creazioni del Beauty Hair Group uno dei punti di forza della serata lagonegrese. Gli esperti responsabili del settore hanno promosso e fatto conoscere differenti modelli di taglio, grazie a moderne acconciature e linee trend con giochi di colore e luminosità abbinate a sapienti colpi di forbici con proposte moder-

ne e attuali, sempre al passo con i tempi. Madrina d’eccezione è stata la presentatrice Barbara Chiappini che ha fatto da polo d’attrazione della giornata tutta taglio e trucco. Ovvia la soddisfazione degli esponenti potentini che hanno potuto farsi conoscere anche nella realtà di Lagonegro. Alla manifestazione hanno preso parte tutti gli assessori di Lagonegro, il sindaco, Antonio Mitidieri e tutti i responsabili della Confartigianato di Potenza. Gli impegni però non si concludono con la kermesse del Lago Sirino. Infatti il gruppo degli acconciatori sarà alle prese con la giornata estiva di Potenza, in programma il 3 giugno al Teatro Francesco Stabile di Potenza, nel corso della manifestazione dal titolo: “Trend Hair Look Estate” che vedrà la conferma di Barbara Chiappini nel ruolo di presentatrice e la presenza di uno dei protagonisti di Colorado Cafè. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

18 Agosto ma che, in futuro, dovrebbe attraversare anche le vie del centro. Poi andrebbe risolta anche la questione delle convenzioni con i parcheggi e, perché no, controllare anche tutte quelle concessioni rilasciate a cittadini che spesso dichiarano fittizie residenze in centro. I consumatori devono poterci raggiungere con comodità e semplicità. Suggerirei anche la possibilità di valorizzare i vicoli del centro storico attraverso, magari, la concessione di licenze per favorire l'apertura di esercizi commerciali le cui attività siano sempre e comunque compatibili con le caratteristiche della stessa zona». E, in ultimo, aggiunge Groia: «La politica dovrebbe soprattutto risolvere i problemi, non limitarsi a fare annunci che non servono a nessuno, la politica deve ritrovare il coraggio di intra-

prendere e mettere in campo azioni concrete». A dar voce alle richieste di tutti i commercianti ci sarà a breve la stessa Confcommercio provinciale, come spiegato dal neo eletto presidente, Fausto Di Mare. «Stiamo lavorando - dichiara - per rinnovare tutto l'organigramma e per migliorare la comunicazione a tutti i livelli per poter meglio ascoltare le necessità dei commercianti e meglio proporle agli enti competenti». Difficile strappare un giudizio sull'operato dell'attuale amministrazione o un suggerimento per il lavoro della prossima. «Un' associazione a livello provinciale non può dare giudizi di questo tipo - spiega Di Mare - se gli amministratori, siano questi di destra oppure di sinistra, hanno operato male o bene sarà l'elettorato a deciderlo». Anna Musacchio

MANZI (VERDI)

Omaggio ad Arisa e a De Filippo TARDIVO ma sentito l’omaggio del capogruppo in consiglio provinciale di Potenza dei Verdi, Gianluca Manzi alla cantante Arisa, vincitrice della sezione Proposte del Festival di Sanremo: «Da lucani siamo tutti molto orgogliosi per il successo che sta accompagnando Arisa da quando ha vinto la sezione giovani di San Remo. Ma, da uomo di politica credo che non si possa non riconoscere quel pizzico di soddisfazione che ha già ammesso lo stesso Dipartimento alla Formazione della Regione Basilicata, perché è vero: Arisa è il frutto più bello nato dal Patto con i Giovani, grazie al suo Asse più innovativo, quello della Creatività».

ALLO STABILE

L’Africa Mediterranea SI SVOLGERA’ domani al Teatro Francesco Stabile il convegno: “La Cabila: una regione emblematica dell’Africa mediterranea”. Prevista la partecipazione di numerosi studiosi «per comprendere meglio una terra mentalmente lontana, ma molto vicina geograficamente». Inoltre – precisa la nota del Comune - nel Foyer del Teatro F. Stabile sarà allestita la Mostra documentaria sull’Algeria - Cabilia organizzata dalla Biblioteca Nazionale di Potenza in occasione del convegno. La mostra, divisa per temi, inizia con l’archeologia “consentendoci di godere dei rinvenimenti risalenti all’arte preistorica sahariana i cui dipinti rupestri risalgono probabilmente a 6 milioni di anni fa; continua con le testimonianze geografiche, storiche e sociali con particolare riferimento all’epoca contemporanea e alla cultura dei popoli tuareg e berberi”. La Cabilia è una regione dell’Algeria che si estende dalla città di Algeri ad oriente, sino al confine tunisino.


26 Potenza

Domenica 22 marzo 2009

ANTICA OSTERIA

Da grande voglio fare il pompiere

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

40 di vita insieme, mano nella mano... Provate a fermare il tempo e la magia dell'amore vi ricondurrà all'altare! Augurissimi da Antonia e Michele! Ad Anna,che oggi diventa un pochettino più grande. Auguri Annarella, da tutti i tuoi amici del Quotidiano che, anche se ti conoscono da poco, ti vogliono già bene.

FARMACIE TURNO FESTIVO 22 MARZO Caiazza via Tirreno, 3/11 0971 - 253430 Dente via Pretoria, 25 0971 -21449 TURNO NOTTURNO 22 MARZO Caiazza via Tirreno, 3/11 0971 - 253430 PRONTO SOCCORSO Guardia medica

Polizia San Carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612564

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

C’ERA UNA VOLTA

0971-601217

0971-310310

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 Con la primavera sbocciò uno splendido fiorellino Auguri a Marinella Laurenzano, che ieri ha festeggiato il suo compleanno

Le uova per la solidarietà Oggi tornano le uova dell’Ant (Associazione nazionale tumori) anche nelle principali piazze del capoluogo e all’ingresso dell’ospedale San Carlo di Potenza. Un importante appuntamento: con un contributo minimo, infatti, si potranno sostenere i progetti dell'Ant. Il ricavato della campagna sarà impiegato per sostenere gli Odo – Ant (ospedali oncologici domiciliari), strutture che operano gratuitamente e a domicilio. La campagna non si esaurisce nelle date nazionali ma da metà marzo a metà aprile migliaia di uova di Pasqua saranno offerte dai volontari della Fondazione Ant in tutte le principali piazze italiane. Ricordiamo che la Fondazione finanzia la propria attività in modo principale attraverso la raccolta fondi.

•OGGI Potenza, Auditorium Conservatorio di Musica “G. da Venosa”, ore 19.30 Folklore Romantico: coro del Friuli Venezia Giulia. Cristiano Dell’Oste, direttore, Ferdinando Mussutto – Federica Repini pianoforte a quattro mani.

•Adiconsum

•IL 24 MARZO Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 Flavio Bucci in “CANTI LEOPARDIANI” Il Teatro per tutti

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520

•IL 24 MARZO Potenza, Ridotto Stabile, ore 21 “ALTROCINEPOSSIBILE” Proiezione del film “La colonna senza fine”

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169

0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385

•Telefono amico 199284284

Il 25 MARZO Potenza, Teatro Nuovo, ore 17.30 “I GIORNI DELLA TARTARUGA” Presentazione del libro di Claudio Elliot

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Diverso da chi? 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 3 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 4 Fortàpasc 17.20 - 19.30 - 21.40

Sala 5 La verità è che non gli piaci abbastanza 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17 - 19 - 21 Sala 7 Il curioso caso di Benjamin Button 17 The wrestler 20 - 21.10 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Domenica 22 marzo 2009

27 Muro Lucano Oggi le primarie, 3 i candidati: Filippo Scivoli, Alberto Iuzzolino, Gaetano Baldassarre

“Cuori Muresi” sceglie il suo uomo Urne aperte dalle 9 alle 20 nella sala consiliare MURO LUCANO - La sala consiliare di Muro Lucano, quest’oggi, dalle 9 alle 20, fungerà da seggio elettorale per le primarie indette dall’associazione “Cuori Muresi”. L’appuntamento pre-elettorale intende porre al centro della scena politica del paese gerardino la democrazia partecipata. L’associazione ha scelto lo strumento delle primarie per la scelta del candidato alla carica di primo cittadino, in vista delle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Tre gli aspiranti sindaci: Filippo Scivoli, Gaetano Baldassarre e Alberto Iuzzolino. Filippo Scivoli, una vita nel mondo dell'arma dei carabinieri e laureando in Giurisprudenza, si dichiara affettivamente legato a Muro Lucano e auspica per il futuro un governo cittadino che «sappia ascoltare la gente, coinvolgendola nelle scelte amministrative, per non incappare nell’errore commesso da altri politici, lontani dalla società civile e ignari dei loro problemi». Gaetano Baldassarre, biologo di professione e impegnato nel mondo associativo, in particolare attivista di Legambiente, interpreta la carica di primo cittadino «come un onere e non un onore, di-

Vietri Manca ancora il regolamento. Le accuse dell’associazione

“L’Alberello” attacca: urbanistica bloccata

Da sinistra Filippo Scivoli, Alberto Iuzzolino e Gaetano Baldassarre

mostrando quotidianamente capacità di pianificazione, con progetti che diano linfa vitale all’economia murese e in special modo all’agricoltura e al turismo». Alberto Iuzzolino, anagraficamente il più giovane, laureato in informatica e convinto assertore «della qualità del servizio, sinonimo di efficienza, a cominciare dalla organizzazione degli uffici pubblici, oltre a una rivisita-

zione del concetto di interfacciarsi col cittadino, troppo spesso farraginoso nella metodologia e lacunoso nella sostanza». «E’ importante votare alle primarie - recita il comunicato dell’associazione - perché tutti cittadini possono scegliere, per la prima volta, chi potrebbe rappresentarli, senza delegare tale decisione ad altri». Una certezza di questa tornata elettorale, sembrano

essere proprio le primarie promosse da “Cuori Muresi”, sicuramente un esempio di trasparenza, in un paese dove gli incontri si succedono a porte chiuse, in una comunità in cui il nuovo, tanto decantato, non si vede all'orizzonte, in un comprensorio contrassegnato dalla forza elettorale dei candidati e da estenuanti mercanteggiamenti basati sui voti e sulle poltrone. Giovanni Petilli

Anche quest’anno si ripete l’iniziativa di “Insieme nella solidarietà”

Bimbi bielorussi a Sant’Angelo Lontani dalle radiazioni di Chernobyl SANT’ANGELO LE FRATTE - E' previsto anche per quest’anno, tra il mese di luglio e il mese di agosto, l’arrivo dei bambini dalla Bielorussia, per un soggiorno terapeutico di un mese. Ad organizzarlo l’associazione di volontariato Insieme Nella Solidarietà, il cui presidente è Giuseppe Mastroberti. Circa 30 bambini arriveranno a San Angelo le Fratte, alcuni dei quali saranno ospitati dal comune, altri dalla Caritas di Villa D’Agri e un’altra parte dalle famiglie che intendono così in modo diretto vivere un gesto di solidarietà. L’associazione, nata nel 2004, incoraggiata dal successo degli anni precedenti, ripete così l’esperienza per la sesta volta. I bambini, durante il loro soggiorno degli anni precedenti, hanno mostrato di gradire la permanenza nel posto e di apprezzare il cibo e il modo di vivere dei lucani. Sono previste per loro escursioni in montagna, gite al mare, attività ludiche ed altro. L’obiettivo è contribuire a liberarli da una parte delle radiazioni dovute allo scoppio di uno dei due reattori della centrale di Chernobyl, in Ucraina, il 26 Aprile 1986, quando un gravissimo incidente si verificò nel quarto reattore, a soli dodici chilometri dal confine con la Bielorussia. Migliaia di persone sono morte e, ad oltre 20 anni di distanza dall’accaduto, molte sono tuttora grave-

Alcuni dei bimbi arrivati in Italia

mente ammalate a causa di quell'incidente, trasmettendo il male alle nuove generazioni. Infatti, le patologie legate alla contaminazione da cesio radioattivo (tumori, leucemie, malattie ematiche, tiroidali e all’apparato genitale) hanno avuto, in questi ultimi anni, un allarmante incremento, soprattutto fra la popolazione infantile. Le famiglie di Sant’Angelo le Fratte si sono sempre dimostrate sensibili alle conseguenze di questo tragico evento, accogliendo, negli anni passati, diversi bambini dall’Ucraina e dalla Bielorussia. Con l’intento di voler continuare, quanto avvenuto negli anni passati, magari con le stesse e o altre famiglie, un’azione di solidarietà, rendendo possibile il soggiorno terapeutico,

ospitando per qualche mese i bambini provenienti dalle aree contaminate, l’associazione di volontariato intende ripetere l’esperienza di accoglienza anche quest’anno come negli anni passati. La campagna di solidarietà consiste nel dare la possibilità ai bambini che vivono nelle aree altamente contaminate dalla radioattività di poter trascorrere un periodo di vacanza-soggiorno terapeutico, (respirare aria pulita, mangiare cibi sani),. Allo scopo è opportuno ricordare che un milione di ragazzi attende la possibilità di questo soggiorno, per potersi disintossicare e poter, così, far fronte alle patologie consequenziali alla contaminazione. Secondo uno studio dell’Enea, un mese di permanenza, lontano dai luo-

ghi contaminati, determinerebbe una perdita tra il 30 ed il 50 per cento di radioattività assorbita. Altri studi hanno accertato che un mese di aria pulita abbatterebbe, nei bambini, la radioattività che sono costretti ad assorbire durante l'anno, vivendo in territori ancora contaminati. Le famiglie che fossero interessate a dare ospitalità, possono contattare i responsabili dell'associazione. Gli organizzatori ricordano che non vi è alcun onere di carattere economico a carico delle famiglie disponibili. Antonio Monaco

Una veduta di Vietri dall’alto

VIETRI DI POTENZA Più che un invito, un sollecito ben preciso all’amministrazione comunale di Vietri di Potenza, per la creazione ed attuazione del regolamento urbanistico, di cui il comune vietrese è ancor sprovvisto: è questo quanto richiesto pubblicamente, tramite alcuni manifesti affissi per le vie del paese, dall'associazione culturale “L’Alberello”, sottolineando che «il comune di Vietri è uno dei pochi comuni lucani a non avere ancora il regolamento urbanistico». «Uno strumento complesso ed articolato - ha sottolineato l’associazione - che il comune di Vietri nel 2006 aveva già pronto, salvo diversi aggiustamenti: Ma nonostante i due anni della neo-amministrazione e nonostante il tempo a disposizione per le riflessioni e decisioni, al momento ancora non si è visto nulla». «L’inerzia dell’amministrazione - si legge nell’intervento - penalizza l’intera popolazione. l’ufficio tecnico non può rilasciare alcun permesso di costruire e i cittadini che hanno bisogno di esegui-

re lavori edili sono impediti in assenza del regolamento urbanistico, un vero e proprio crocevia per l’edilizia». «L’edilizia a Vietri - è l’accusa - è bloccata, e a soffrirne sono soprattutto i cittadini, tutti, senza distinzione di colore politico». Ma la richiesta dell’associazione non finisce qui, sollecita il sindaco Giuseppe Pitta e l’amministrazione «a fare subito questo regolamento, anche per dare una risposta a quei giovani che hanno creduto nella campagna elettorale e che oggi non possono nemmeno sperare di costruire o aggiustare una casa». L’associazione invita anche la minoranza consiliare affinché sia da sprono per il regolamento. Alla fine del manifesto, alcuni chiarimenti: «Vogliamo chiarire, a qualcuno un po' distratto, che l’alberello non è solamente un albero, ma un sentimento che ha percorso i cuori di gran parte dei cittadini per quasi mezzo secolo, l’alberello è un'idea di amministrazione sana e trasparente, e di tutto ciò ne siamo orgogliosi». Claudio Buono

Baragiano, viabilità all’attenzione del consiglio comunale BARAGIANO - Nell’ultima seduta di consiglio comunale di Baragiano , durante il dibattito per l’approvazione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario del 2009, il consigliere Antonio Sapienza ha chiesto chiarimenti all’amministrazione su quali siano le iniziative programmate e che l’amministrazione stessa vuole porre in essere, per fronteggiare la grave situazione in cui versano alcune strade del territorio comunale, soprattutto nelle zone di contrada Ischia della botte, di una parte della zona di Santa Sofia ,di alcune strade del centro cittadino di Baragiano e di altre piccole zone rurali del comune. A seguito di ciò il sindaco Giuseppe Galizia, ha dichiarato di impegnarsi per cercare tutte le iniziative finanziarie, neces-

sarie e possibili. «Gli eventi atmosferici della stagione invernale hanno provocato danni rilevanti al manto stradale, con la formazione di numerose voragini, che rendono il transito delle autovetture molto difficile e pericoloso», ha affermato il consigliere Sapienza, a margine del consiglio comunale. «Auspico - ha continuato il primo cittadino - che l’amministrazione provveda nel piu’ breve tempo possibile a porre rimedio a questo grave disagio per i cittadini di Baragiano e per tutti gli utenti di passaggio, onde evitare anche possibili contenziosi che potrebbero derivare da danni provocati ad autovetture in transito sulle suddette strade». provinciapz@luedi.it


Domenica 22 marzo 2009

28 Avigliano Le difficili convivenze del centrosinistra e le “identità territoriali” del Pdl

Tensioni e scintille pre elettorali Idv, quasi certa la candidatura di Emanuele Gianturco

malpancisti del Pd si agitano. Il “vecchio”Sabia non farebbe il paio con l’annunciato rinnovamento targato Lacorazza. Alcuni vorrebbero puntare sui giovani emergenti del partito: il capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, Lorenzo Bochicchio, è quello più in vista. Tra i socialisti, l’uscente Vito Bochicchio a domanda risponde: «sono pronto a farmi da parte». Sembra, però, che non tutto il partito confermi

la sua veridica generosità. E in lizza, già pronti, ci sarebbe uno tra i due assessori comunali Donato Claps e Antonio Pace. Ma il motto ufficiale dei socialisti è: siamo uniti. Sd e Udc, quest’ultimo ha appena nominato il consigliere comunale Francesco Coviello a coordinatore cittadino per il partito ad Avigliano, sembra non abbiano ancora nomi. O comunque non ne trapelano. Delle belle sono da attendere in quel dell’Italia dei valori. Emanuele Gianturco, medico da sempre politicamente moderato, è già dato per candidato. La sua scesa in campo non piacerebbe al gruppo che starebbe costituendo il partito ad Avigliano, dirigenti ex Ds, che avrebbero posto “alcune condizioni”. Il segretario regionale del partito di Di Pietro, Michele Radice, invita alla cautela. «C’è un orientamento. Stiamo valutando la candidatura migliore. Entro i primi di aprile troveremo un accordo che tenga dentro dirigenti del partito e candidature». Evidentemente la questione è delicata. Il Pdl è legato alle sorti di Gianni Rosa, consigliere provinciale uscente e presidente provinciale di An. A sostituirlo potrebbero andare uno tra i due consiglieri comunali Vito Lorusso e Tommaso Coviello. Gianni Sileo

Illegittimo il balzello se non si usufruisce del servizio

Picerno Partecipata

AVIGLIANO – Acque agitate in casa Pd e Ps. Un “matrimonio” da combinare o una convivenza da sperimentare in casa Idv. “Identità” territoriali da riconoscere in quel del Pdl. E annunci di “cercasi candidati” dalle segreterie della sinistra (area Sd) e Udc. Avigliano, serbatoio di voti del centrosinistra ma presidio di rappresentanza anche del centrodestra, si avvia a comporre le candidature per le prossime elezioni amministrative. Il collegio alle ultime amministrative ha espresso tre consiglieri e un assessore: sono, rispettivamente, Vito Bochicchio (Ps), Gianni Rosa (Pdl), Angelo Vito Sabia (Pd) e Vito Summa (Pd). Non si vota per il comune, ma soltanto per la Provincia e le Europee. Il fatto che non si scelga il sindaco non pone i partiti al riparo dalle scintille pre-elettorali. Anzi. Con il fatto che il quadro non si compone simultaneamente, le tensioni sono facili ad alimentarsi e le tattiche più indecifrabili e incerte. Già in fase di composizione delle liste il centrosinistra deve cercare un’intesa per garantire una continuità a Domenico Tripaldi (Pd), sindaco con in tasca un mandato fino al 2010. Se sarà candidato oppure no alla Provincia nessuno lo dice. Egli stesso da tem-

Il municipio di Avigliano

po si mantiene alla larga dalle dicerie, che lo vorrebbero assessore esterno alla Provincia. La staffetta sarebbe prevista con Vito Summa, assessore al bilancio, che però ha tutte le ragioni di dire, come sembra che dica, perché no a un secondo mandato alla Provincia? E chi può dargli torto: forse i conti in casa Pd, dacché il consigliere uscente Angelo Vito Sabia vorrebbe confermare una terza legislatura a piazza Prefettura. I

Canoni di depurazione qualcuno continua a pagare AVIGLIANO - Dei canoni di depurazione nella città di Gianturco si è già fatto un gran parlare, ma, pare, senza grossi risultati concreti. E’ quanto sostiene Leonardo Laguardia di Nuova Avigliano che chiede: «Gli appelli alla politica, per cancellare questo balzello ingiusto ed inopportuno, hanno sortito degli effetti? Nel frattempo, gli amministratori locali hanno promosso dei procedimenti tesi sia all’eliminazione di questa vessazione subita dai contribuenti sia al rimborso del maltolto?». A distanza di mesi, permane un’unica certezza e punto di partenza: la sentenza della Corte Costituzionale N. 335 del 11-10-2008, in base alla quale, è stata dichiarata illegittima la normativa che impone l’obbligo di corrispondere il canone di depurazione ai cittadini che, per mancanza dell’impianto o inattività dello stesso, non usufruiscono del servizio. Laguardia aggiunge: «Dopo aver montato il

caso “canoni di depurazione”, attraverso interventi politici e dichiarazioni operate da esperti giuristi, i cittadini interessati dalla vicenda sono stati abbandonati al proprio destino. Infatti, pur consapevoli di essere vittime di un’ingiustizia, continuano a pagare per un servizio inesistente». Secondo la sentenza i cittadini devono pagare per i servizi effettivamente resi e non per quelli mai forniti o che saranno espletati in un futuro prossimo. «E spero che gli stessi funzionari non si richiamino a un passo della normativa vigente in base alla quale, nei casi in cui il servizio idrico non è provvisto di impianto di depurazione, i gestori procederanno al rimborso del canone di depurazione entro un termine massimo di cinque anni. Dall'importo da restituire vanno dedotti gli oneri che deriveranno dalle attività di progettazione, completamento, manutenzione straordinaria dei depuratori che verranno realizzati. I cittadini hanno già pagato».

Oggi l’incontro politico PICERNO - I promotori e aderenti di “Picerno Partecipata” si riuniranno questo pomeriggio per fare il punto della situazione politica. Questo alla luce degli ormai numerosi incontri svoltisi nell’ambito del centrosinistra che finora non hanno prodotto un risultato definitivo. «Per tali motivi - spiega una nota inviata dall’associazione - “Picerno Partecipata” intende prendere una decisione ispirata sempre dall’obiettivo iniziale del rinnovamento e della più ampia apertura alle proposte dei giovani».

Spartineve si schianta contro un garage

Un’immagine dell’impatto

AVIGLIANO - Ieri in tarda serata uno spartineve in azione lungo via S. Vito è improvvisamente finito contro il garage di un’abitazione sfondando la saracinesca e portando via un pezzo di muro. Sembra che il mezzo abbia avuto problemi con i freni mentre stava percorrendo una salita e sia scivolato in retromarcia lungo la strada. Sul posto sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. Non sembrerebbero esserci feriti. g.s.

Pietragalla

Il Pd si prepara alle elezioni PIETRAGALLA - E’ stato aggiornato a domani l’incontro organizzato a Pietragalla dalla locale sezione cittadina del Partito Democratico. La riunione si terrà alle 20 nella sede di via Vittorio Emanuele III. All’ordine del giorno le elezioni amministrative che si svolgeranno anche a Pietragalla. Durante questa riunione verrà in primo luogo evidenziata la situazione politica del partito sul territorio comunale ma saranno messe a punto ovviamente tutte le iniziative di natura politica tendenti a giungere innanzitutto alla composi-

zione di una lista, con l’individuazione di un candidato sindaco, da contrapporre ad altri contendenti nella corsa allo scranno di primo cittadino. Manca poco più di un mese alla presentazione delle liste per elezioni che si terranno il sei e il sette giugno. Naturalmente, nel corso dell’incontro verranno toccate anche altre tematiche legate all’attività amministrativa locale e all’attività politica comunale, provinciale e regionale sempre in continua evoluzione. Antonio Bevilacqua provinciapz@luedi.it

L’associazione presente anche a Pietragalla precisa: «Le nostre modalità d’intervento sono diverse»

Controllo sicurezza, Anpas dice no al Governo

Il presidente dell’Anpas, Casini

PIETRAGALLA - Sono nove in Basilicata le associazioni di volontariato che fanno parte dell’Anpas (associazione nazionale pubbliche assistenze) la cui sede nazionale è a Firenze mentre quella regionale si trova a Moliterno e sono presenti nei comuni di Marsico Vetere, Pietragalla, Moliterno, Abriola, Corleto Perticara, Latronico, Gallicchio, Pomarico e Policoro. In questi giorni il presidente nazionale di questa struttura di volontariato, Fausto Casini, è intervenuto, con una nota inviata a

tutte le strutture regionali e, quindi, alle associazioni locali. Sottolinea che «da parte di diverse amministrazioni comunali sono arrivate segnalazioni a seguito dei recenti provvedimenti adottati dal Governo nazionale sull'ordine pubblico. Con le quali hanno richiesto alle pubbliche assistenze e ad altre associazioni di volontariato di partecipare al controllo della sicurezza dei territorio. Difatti, il decreto legge n.11 dello scorso 23 feb-

braio (il cosiddetto decreto antistupri) prevede la possibilità per i sindaci di avvalersi della collaborazione di associazioni di cittadini, registrati presso le prefetture, allo scopo di aiutare le forza dell’ordine al controllo dei territori. In tal senso - sottolinea il presidente Casini - «riteniamo che la tutela dell’ordine pubblico non rientri nelle finalità statutarie delle Pubbliche Assistenze. Le associazioni che aderiscono all’Anpas, per la loro storia ed il loro radicamente sociale e territoriale, hanno sicuramente gli

strumenti per partecipare in modo positivo alla definizione delle politiche locali per la sicurezza dei cittadini, ma con modalità diverse rispetto a quelle proposte dal provvedimento del Governo. In tal senso si ritiene opportuno aprire un dibattito sul tema della sicurezza a livello nazionale e per questo sul sito dell’Anpas è stato creato un forum nel quale le Pubbliche Assistenze potranno inserire i propri commenti allo scopo di definire in modo condiviso la linea dell’Anpas». an. be.


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Marsico Nuovo L’attuale assessore alla guida di una lista civica

Terranova Spartineve in azione

Elezioni amministrative Il Pd si ricompatta su Cantiani

La nevicata più abbondante della stagione

MARSICOVETERE - A pochi mesi dall’election day ferve il lavoro nelle segreterie politiche del centro valdagrino. Si discute e si “tramano” futuri scenari politici pre-elettorali. Di ufficiale ancora niente ma ad uscire allo scoperto, anche se non ancora formalizzata, è la scelta del candidato sindaco della lista civica ad espressione dell'area di centro sinistra, l'assessore uscente ai lavori pubblici dell’attuale amministrazione, Claudio Cantiani. Scelta alle fasi finali che ha appianato anche ogni divergenza nata nei mesi scorsi su una probabile rottura all'interno del Pd locale, sulla preferenza del candidato sindaco. Infatti secondo voci diffuse si era ipotizzata la scesa in campo di due liste di area Pd con la guida a candidato sindaco da una parte Claudio Cantiani e dall'altra parte l'attuale vice sindaco Giuseppe Masino. Ma dopo qualche scintilla iniziale, sembra che l'accordo sia stato raggiunto con la proposta di una candidatura alle provinciali del collegio di Marsico Nuovo del vice sindaco Masino. Proposta che deve avere ancora l'unitarietà e il benestare delle due segreterie dei comuni di Paterno e Marsi-

Ctr di Senise, domani sit in dei lavoratori SENISE - E’ in programma domani, alle 9.30, sotto la sede del dipartimento “Sanità” della Regione, il sit in di protesta dei lavoratori del Ctr (Centro terapeutico riabilitativo) di Senise. I dipendenti da oltre quattro mesi non percepiscono lo stipendio. Ad annunciare la protesta Angelo Summa, segretario generale della Funzione pubblica della Cgil di Basilicata. «E’ ormai una situazione ricorrente quella dei centri privati che operano per il servizio sanitario regionale - ha spiegato Summa - che puntualmente scaricano direttamente sui lavoratori le difficoltà economiche, spesso, come nel caso in questione, dipendenti dai ritardi dei pagamenti da parte delle Asl». Il responsabile sindacale della Cgil ritiene «tale situazione intollerabile» e ha chiesto, ancora una volta, all'assessore regionale alla Salute «un intervento immediato e risolutivo che comporti, nei fatti, lo sblocco dei pagamenti per consentire ai lavoratori di poter percepire le retribuzioni arretrate e vedersi assicurata, anche per il futuro la puntuale corresponsione degli stipendi». co Nuovo. Insieme al candidato sindaco Cantiani, a scendere in campo nella coalizione della lista , nomi certi come i quattro assessori della legislatura corrente, Lanfranco Novelli, Giulio Ponzio, Mario Marsicano e Tonino Masino e il consigliere, nonché, segretario del cir-

colo del Pd di Marsicovetere - Villa d'Agri, Giovanni Vita. Ed è il segretario territoriale del PD, Giovanni Vita che spiega come «nella costruzione della lista abbiamo cercato di compararla - ha spiegato Vita - con la esperienze degli amministratori uscenti e con la ventata di

novità, con volti giovani e nuovi». Infatti gran parte della lista è formata da persone al di sotto dei 50 anni, oltre naturalmente alla presenza di due donne, con la speranza di aumentarne la quota. «C'è un confronto in atto - aggiunge Vita - con gli amici di Italia dei Valori, per avere una rappresentanza nella lista”. Quindi nessuna scissione o rottura all'interno del Partito Democratico, proprio per il candidato sindaco». «Attraverso un lavoro paziente - ha risposto il segretario Vita - e di cucitura, grazie all'impegno dei vertici regionali e del presidente De Filippo, si è riusciti a portare avanti un progetto che vede l'attuale vice sindaco Masino candidato alla Provincia per il nostro Comune. Candidatura che deve essere valutata e fatta propria da tutti gli amici del collegio di Marsico Nuovo. Per la lista invece si è cercato di raggiungere l'accordo intorno alla figura di Cantiani Claudio ( ex Margherita), lista tutt'ora aperta a ulteriori contributi che non pone nessuna preclusione alla partecipazione a tutti coloro che vogliono impegnarsi nelle sfide importanti che riguardano il nostro paese». Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Sarconi Progetto del servizio socio-assistenziale

Centro di aggregazione per aiutare i giovani A breve l’apertura SARCONI - E' imminente l'apertura del Centro di aggregazione giovanile e di ascolto. Attività che rientra nell'ambito del progetto predisposto all'interno del Piano sociale di zona, in cui Sarconi è comune capo area nel settore della tossicodipendenza e promozione giovanile. Lo stesso è stato predisposto dal servizio socio assistenziale del Comune ed è rivolto ad adolescenti e giovani compresi nella fascia di età dai tredici ai trenta anni facenti parte dell’ambito di zona, per promuoverne e fa-

vorire stili di vita sani e consapevoli. Il centro, infatti, si propone di aiutare gli adolescenti nel processo di definizione della propria identità personale, coltivandone la dimensione affettiva, sociale, civica, culturale e ricreativa, oltre a fornire luoghi e spazi per momenti di utile aggregazione. Per far questo si attiveranno attività che interessino tutti gli ambiti del tempo libero, che si traducano sia nell'organizzazione e gestione diretta di proprie iniziative sia in una serie di collaborazioni con le

altre realtà che già operano sul territorio. Non solo. Con il Centro di ascolto, inoltre, sarà messo a disposizione dei ragazzi e delle loro famiglie, uno spazio in cui sarà sempre disponibile una persona competente ed aperta all'ascolto ed al dialogo. In particolare, si avrà cura di prestare speciale attenzione alle problematiche dovute all'uso/abuso di droghe, alcool e psicofarmaci, tentando di attuare un'efficace opera d'informazione e prevenzione. «In definitiva - ha dichiarato Filomena Vitale, assessore comunale alle politiche sociali - abbiamo realizzato uno spazio che, si au-

spica, sia soprattutto un luogo di riflessione e confronto tra i ragazzi che si trovano ad affrontare una fase critica della loro crescita oltre che degli adulti chiamati a gestire con questi un rapporto a dir poco significativo». La frequenza del centro è gratuita. Lo stesso è stato allocato in locali di proprietà comunale che sono stati opportunamente arredati e forniti di telefono e computer, mentre per le attività all'aperto si utilizzeranno gli spazi degli impianti sportivi presenti sul territorio. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it

La neve di ieri a Terranova

TERRANOVA - Finalmente le previsioni meteorologiche sono risultate veritiere. A Terranova, la neve è arrivata già nella mattinata di venerdì, ma solo nella serata è riuscita ad attecchire a terra raggiungendo circa quindici centimetri, diversa la situazione nella frazione di Casa del Conte situata ad oltre mille metri di altitudine, dove la coltre bianca ha raggiunto ben venticinque centimetri. La nevicata di inizio primavera è stata la più abbondante della stagione, quest’anno anche da queste parti la neve è mancata, sostituita per lo più dalla pioggia, davvero uno strano inverno, che lascia desiderare i tempi passati dove la neve arrivava puntuale a dicembre per sciogliersi solo in primavera. Davvero un paesaggio mozzafiato, quello che è apparso agli occhi dei tanti

Pollino, monitoraggio per la tutela del Parco SENISE - C’è nel commissario del Parco nazionale della Valdagri-Lagonegrese, Domenico Totaro, la chiara preoccupazione della tutela della salute pubblica. E allo scopo ha incontrato i vertici dell'Arpab (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente di Basilicata). Scopo dell'incontro è stato quello di mettere a punto un corretto sistema di monitoraggio che serva soprattutto a garantire l'integrità delle aree del Parco soggette a salvaguardia ed alla valorizzazione passando prioritariamente per la salute. Messaggio pienamente sposato dal direttore generale dell'Arpab, Vincenzo Sigillito

che ha mostrato piena disponibilità a fornire collaborazione e strumenti necessari allo scopo di dare serenità e tranquillità ai cittadini del territorio interessato alle estrazioni di petrolio. Con un occhio attento naturalmente alle problematiche legate alla crescita ed allo sviluppo dell'economia delle aree interne. Il monitoraggio sarà integrato quanto prima con misure nuove di tutela che daranno certezze sulle produzioni della Valle e delle zone del parco, onde proporre una economia compatibile e certificata ad ogni livello. Dopo questo primo proficuo contatto, il commissario Totaro, si è detto pron-

ieri mattina, la neve ha imbiancato tutto, alberi, auto, case, fili della luce compresi, creando uno scenario da fiabe. Soddisfatti anche gli amanti degli sport invernali che potranno prolungare ancora di qualche settimana la loro attività. Puntuale, come sempre, la macchina organizzativa del Comune nel tentativo di alleviare qualche piccolo disagio creato dalla neve. Gli spartineve si sono messi subito all'opera liberando le strade già dal primo mattino, nella tarda mattinata anche le strade delle frazioni sono state tutte percorribili. L'assessore allo sport, Franco Riccardi, raccomanda comunque ai turisti che si recheranno a Terranova in questi giorni di portare sempre e comunque le catene da neve dietro. Stefano Riccardi provinciapz@luedi.it

Successo del Parco in fiera a Milano

Domenico Totaro

to ad incontrare quanto prima anche i vertici Eni, per un giro di orizzonte sul monitoraggio e la difesa ambientale. Per quanto riguarda invece l’appuntamento con Rete natura 2000, il commissario esprime stupore e disappunto per il mancato coinvolgimento del Parco della Valdagri,

affermando con grande amarezza: «Non possiamo agire con la logica che distingue gli enti in buoni e cattivi, secondo il colore politico. Così facendo non si aprono prospettive al dialogo e si danneggia la vita istituzionale». Gianni Costantino provinzia.pz@luedi.it

ROTONDA - Il Parco nazionale del Pollino ha partecipato alla fiera “Fa la cosa giusta”. Molto apprezzata la partecipazione del Parco alla Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili che si è tenuta dal 13 al 15 marzo a Milano. “Fa la Cosa Giusta” è una manifestazione nazionale di grande rilievo a cui partecipano enti pubblici, imprese, associazioni e organizzazioni varie. Solo tre i parchi nazionali presenti, Pollino, Abruzzo Lazio e Molise e Val Grande. Si tratta di una delle Fiere più visitate d'Italia e lo stand del Parco del Pollino, grazie ad un nuovo allestimento è riuscito a distribuire una grande quantità di materiale promozionale sia inerente al Parco stesso che sulle attività economiche, in primo luogo quelle turistico ricettive. Emilia Manco provinciapz@luedi.it


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Genzano Ieri i funerali dell’uomo deceduto a causa di una caduta in un burrone

L’ultimo saluto a Giuseppe Grillo GENZANO DI LUCANIA C’era un mare di gente, ieri pomeriggio, nello spiazzale antistante la chiesa “Maria Santissima delle Grazie”, in attesa di dare un ultimo saluto a Peppino, morto il giorno di San Giuseppe a causa del fatale incidente di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi. L'ex cantoniere, tanto benvoluto da amici e colleghi, non era certo uno sprovveduto. E questa considerazione, che riecheggia senza riuscire a smorzarsi, nel “si dice” delle ultime 48 ore, ha contribuito a rendere l'epilogo della vicenda ancora più drammatico.

Una scivolata? un capogiro? un leggero malessere? una semplice distrazione? uno piccolo smottamento improvviso? Ormai restano solo le domande, appese all'angoscia, con un gancio simile al punto interrogativo che si portano dietro. E le risposte, anche qualora ci fossero, non sarebbero più utili ad alcunché. Una sola cosa pareva certa, nel freddo, triste e luttuoso esordio della primavera di ieri: ciò che ha spinto una fila interminabile di uomini e donne a stringere la mano e ad abbracciare la moglie, i figli ed i parenti di Peppino, aveva a che fare

con qualcosa di più profondo, di quello che, in altre situazioni, potrebbe definirsi un formale “senso del dovere”. Era “compassione”, nell'accezione etimologicamente più significativa del termine: ovvero, un “patire per empatia la stessa pena”. Poiché ciò che è successo a Giuseppe Grillo il 19 marzo scorso (ricorrenza del suo onomastico e compleanno; ed ora, purtroppo, anche della sua dipartita) sarebbe potuto accadere a ciascuno dei presenti. Come se ognuno si fosse sentito un po' vittima, quindi, di eventi possibili sfiorati inconsapevolmente; di

trappole perennemente in agguato, subdole proprio perché nascostamente incastonate nel più banale gesto della quotidianità, quale può essere appunto una passeggiata in campagna. In altre parole, come se si fosse sperimentato, nel proprio intimo, quel “vivere per la morte”, che manco a farlo apposta, assieme al “si dice” prima menzionato, va a fondare l'esistenzialismo heideggeriano, la cui profondità, in casi del genere, con prepotenza si ripropone. Per quanto riguarda il resto, tutto si è svolto come da rito: le parole belle, commoventi, un po’ retoriche e vagamente consolatorie del

Il corteo funebre all’uscita della chiesa

parroco; il lungo e lento corteo fino al cimitero. Anomala, come l’evento, invece, la neve sottile e pungente che mai ha smesso di cadere. Infine, l’incedere lento, a ritmo dei passi calcanti all'unisono, delle prime ombre della sera.

Le quali sono calate come uno spettrale sipario, su quest' ennesima puntata (fin troppo triste) della commedia-tragedia che da sempre, al mondo, amano recitare di concerto l'Essere ed il Tempo. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Circa 180 gli insegnanti che prenderanno parte all’iniziativa

Ginestra Disagi per i cittadini

Vulture, dirigenti scolastici a lezione di formazione

In paese non ha funzionato il piano neve

LAVELLO - Una tre giorni di formazione, scambi culturali e crescita per i docenti di 18 scuole della zona del Vulture Melfese e non solo. “Costruzione del curricolum di scuola. Valutazione degli apprendimenti e rilevazione delle competenze”: questo il titolo dell’iniziativa che si svolge nella cittadina federiciana e che coinvolge 18 dirigenti scolastici e circa 180 docenti e che vede direttore del corso la dirigente dell’istituto Francesco Villareale di Istruzione di primo grado di Lavello, Antonella Ruggieri. «L’evento - si legge in un comunicato diffuso agli organi di stampa - nasce dall’esigenza , emersa all’interno di ciascuna istituzione scolastica di realizzare percorsi formativi di qualità che in qualche modo siano prosecuzione e approfondimento di iniziative già intraprese a livello regionale». «Le diciotto scuole hanno deciso di intraprendere questo percorso per focalizzare l’attenzione su tematiche che sono e saranno materia di dibattito e di realizzazione operativa nei prossimi anni, tenendo conto anche dei potenziali adeguamenti futuri

Caritas rinviato il convegno ACERENZA - E’ saltato, causa neve, il primo convegno delle Caritas diocesane, ad Acerenza. Avrebbe dovuto tenersi nel centro della diocesi, e avrebbero dovuto partecipare i centri diocesi e i gruppi rappresentanti la Caritas. «Il convegno - fa sapere il vescovo Giovanni Ricchiuti - si terrà, secondo voler di Dio, il prossimo 30 aprile». Si ricorda, inoltre, che al convegno parteciperà il rappresentante nazionale del gruppo Caritas, monsignor Vittorio Nozza. Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it

Docenti a scuola

di fronte ai nuovi possibli scenari della scuola primaria e secondaria. I contenuti della formazione che la rete di scuole ha posto in essere si agganciano, infatti, ai nodi essenziali per rinnovare il contesto educativo, che ha buone possibilità di essere efficace se la formazione permanente degli operatori della scuola è fortemente ancorata al territorio». «Idea di fondo di questo progetto - si legge - che vede realizzare in questi tre giorni solo la prima fase è quella

di puntare in questo momento così difficile per la scuola, sul concetto di sviluppo professionale di tutti gli operatori scolastici . Senza una crescita professionale adeguata dei singoli, non si migliora la qualitò di una organizzazione istituzionale come la scuola. C’è una relazione molto stretta tra sviluppo professionale e qualità dell’offerata formativa. La formazione rivolta al personale rappresenta quindi un investimento nelle conoscenze e competenze indivi-

segue dalla prima Gli studenti di “Sui generis” leggo che dichiarano: «Ci auguriamo davvero che la politica non venga a Napoli solo per dire di essere presente e fare la solita passerella di routine che fa tanto spot elettorale, ma che cominci seriamente a ridare fiducia nella Politica e nella Giustizia ai cittadini e a tutti i giovani, a cominciare dalle prossime tornate elettorali dove crediamo serva una decisa sterzata nella gestione delle candidature e soprattutto per una migliore, meritocratica e trasparente gestione del pubblico». Sono quelli che hanno incontrato il papà di Gianluca Congiusta, imprenditore della Costa jonica vittima innocente di Mafia. Hanno realizzato il cortometraggio “Neve” e si fanno portavoce del dolore del papà Mario e della sua famiglia. Anche quelli di “Ammazzateci tutti” diffidano dalla politica presente

duate come necessarie per migliorare attraverso la valorizzazine di risorse prezioso che operano quotidianamente e faticosamente , a volte senza adeguati riconoscimenti, all'interno della scuola». Lo scambio di esperienze si ribadisce nel comunicato è il principale terreno sul quale di impernia l'attività formativa. L'obiettivo è una scuola dell'intenzionalità, della cultura, della didattica, della relazione e della comunicazione, della significatività e della sinergia, della condivisione educativa. Una scuola che abbia sempre più al centro la persona , la sua identità, la sua dignità, la sua cultura, la sua capacità critica , la sua costruttiva partecipazione sociale, la sua moralità” «La scuola - si conclude deve cercare di essere sempre più rispondente ai valori della persona , ai valori di una società morale libera, solidale e pacifica. In questa fase di passaggio epocale , tutti gli operatori della scuola dovrebbero fermarsi a riflettere e interrogarsi attorno ai significati culturali del proprio lavoro». Daniele Masiello

Ginestra ieri mattina

GINESTRA - Ancora una volta il piano neve nella prima mattinata non ha funzionato. Fino alle 8 una coltre bianca copriva le strade del paese. Alcuni lavoratori che dovevano raggiungere la vicina Venosa sono rimasti bloccati. Che fine ha fatto il piano antineve che il Comune ha stipulato con un privato? Come mai non si è visto il mezzo antineve nella prima mattinata?. Sono alcuni degli interrogativi che si posti alcuni cittadini. Il Comune nella era chiuso e nessuno poteva dare chiarimenti. Ancora una volta ci si chiede a che serve stipulare convenzioni se la macchina organizzativa e quella che operativa sono assenti e non sanno prevenire queste emergenze, annunciate già da tempo dai mass-media. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Lontano da Napoli, riflessioni sulla manifestazione a Napoli. La delegazione era guidata da Rosanna Scopelliti, figlia del giudice ucciso in Calabria e dimenticato da tutti. Luigi De Magistris era sul palco di Libera. Quasi un obbligo per lui. In un opuscolo diffuso a Napoli, scrive il giornalista dell’Ansa Lirio Abbate, «La cosiddetta società civile, scossa dalle stragi, è stata vicina ai magistrati per molti anni, ha fatto il tifo per i giudici. Non è bello fare il tifo per i giudici, perchè farlo significa trasformarsi in spettatori e rimettere alla magistratura una delega, l'ennesima a raddrizzare le tante storture del nostro tempo». C'è anche Rita Borsellino e dice: «Sono molto arrabbiata e meno ottimista di 17 anni fa, quando morì mio fratello. Oggi le istituzioni sono più lontane». Maria Falcone, sorella di Giovanni, è andata a Guar-

dia Sanframondi in provincia di Benevento e ha rilasciato dichiarazioni più ottimiste su quello che fa lo Stato. Si può essere parenti di vittime in modo diverso. Alla manifestazione di Napoli c’era anche Luigi Cesaro candidato della Pdl alle provinciali accusato da un pentito di collusione mafiosa. A proposito di collaboratori di giustizia. Ieri il boss Antonino Giuffrè è andato ai domiciliari. Ex capo mandamento palermitano. Reo confesso di trenta omicidi, condannato per via D’Amelio, due secoli di carcere inflittigli. Non li sconterà. Non ha protestato nessuno. Si può essere contro la mafia e contro il carcere che non recupera, ma uccide. Ho ancora questa ambizione democratica. A Napoli c'era anche il figlio della Polikvoskaja la giornalista uccisa dalla mafia di Stato. Veden-

do tanta gente sfilare ha detto: «In Russia questo non è possibile». Saviano era sul palco di Napoli. Ora lo chiamano Siano. Come Giancarlo Siani il giornalista raccontato dal film di Marco Risi. Uno che aveva già incontrato Gomorra prima di Saviano. Le agenzie di Napoli sono un megablob. La vedova di Fortugno che si emoziona, il Coisp che si emoziona, le proposte, le proteste, l'Italia migliore che sfila secondo Fava, la retorica di Bassolino e della Jervolino. Persino Vendola e Ferrero trovano una parziale unità di intenti. Le ipoteche sui beni confiscati, le intercettazioni da difendere a Napoli. Berlusconi ieri ha parlato per dieci minuti a telefono con Napoli. Era collegato con il partitino di Giovanardi. Non ha citato la manifestazione di Libera. Tutto come prima. Ognuno per la sua parte. Ha smesso di nevicare alla mia finestra. Ma la primavera tarda ad arrivare. Paride Leporace


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31 Rionero Promotore e ideatore del progetto il nuovo parroco don Sandro Cerone

Prima pietra per il centro Caritas Un luogo dove chiunque troverà ascolto e braccia tese RIONERO - Un paesaggio insolitamente innevato per il 21 marzo ha fatto da sfondo per la posa della prima pietra del centro Caritas diocesano di Rionero. Un evento importante che ha raccolto gran parte della cittadinanza. Promotore, ideatore e trascinatore della nuova costruzione il parroco del Santissimo Sacramento don Sandro Cerone che ha speso grandi energie ed entusiasmo nella realizzazione del progetto. Con la posa della prima pietra si da il via ad un’opera comune che apparterrà a tutti quanti ne abbiano bisogno, un centro di ascolto dove chiunque abbia un problema potrà trovare braccia amiche ad accoglierlo. Partecipi dell’evento il vescovo, Gianfranco Todisco, il presidente della giunta regionale Vito De Filippo, il consigliere regionale, nonché rionerese, Antonio Flovilla, il sindaco della città Antonio Placido, il direttore della Caritas diocesana Giuseppe Grieco insieme a tantissimi rappresentanti della vita politica e sociale cittadina. Un parterre d’eccezione. Il nuovo centro sorgerà pro-

La posa della prima pietra

prio all’interno del perimetro dell’attuale “casa della gioventù” l’oratorio della parrocchia. Il nuovo intervento murario costituirà un ampliamento ai vecchi locali seguendo i più moderni criteri di costruzione. Tre piani di cento metri ciascuno comporranno la struttura: piano terra centro d’ascolto Caritas, primo

piano con locali per l’attività dei gruppi giovani, ultimo piano terrazza. L’intera struttura sarà costruita seguendo i criteri innovativi del risparmio energetico e del minore impatto ambientale utilizzando materiali eco compatibili, pannelli fotovoltaici e addirittura il riscaldamento a pavimento.

Non solo, nessuna barriera architettonica e una divisione degli spazi funzionale per sfruttare ogni angolo, come illustrato dall’ingegnere Leo Coviello e dall’architetto Antonio Schirò. Il progetto è stato presentato alla Regione e finanziato per una cifra di 250.000 euro con i fondi Fondi per le aree sottoutilizzate. Un impegno concreto per passare “dai progetti ai fatti” è stato sottolineato anche dalla presenza dei tantissimi giovani impegnati quotidianamente nell’oratorio rappresentati per l’occasione dalla presidente parrocchiale di azione cattolica Incoronata Di Lorenzo e dall’educatore giovani di azione cattolica Luigi Sasso. Il lavoro di don Sandro ha già dato buoni frutti apprezzati ed evidenziati nel corso di tutti gli interventi. Grazie al suo impegno il futuro per la comunità di Rionero, anche in tempi di crisi, si prospetta più roseo. Un centro di ascolto che si sta realizzando fisicamente ma che si dovrà costruire giorno dopo giorno nello spirito delle persone. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Si tratta del secondo biglietto fortunato venduto al bar Jackie O

La dea bendata bacia un operaio A Melfi vinti 10.000 euro

MELFI - Ancora un gratta e vinci fortunato a Melfi. Dopo la vincita di 20.000 euro ottenuta da due ragazzi a dicembre, questa volta è stato un giovane operaio melfitano ha scoprire la combinazione giusta del prendi tutto, categoria di gratta e vinci dal costo di 5 euro. Premio finale vinto, 10.000 euro, una bella sommetta che di questi tempi fa davvero comodo. La vincita è avvenuta sempre presso il bar Jackie O, così come avvenuto nel periodo pre natalizio.

Decisamente soddisfatto il titolare dell’esercizio commerciale, Tonio Sassone, che non nasconde un pizzico di soddisfazione nel constatare che il suo bar è stato teatro di due vincite importanti, nel breve giro di tre mesi. Gradimento ancor più grande nel constatare che la cifra è andata appannaggio di clienti che di certo non navigano nell’oro. Al fortunato compratore del gratta e vinci, i sinceri auguri da parte della redazione del Quotidiano. Emilio Fidanzio provincia.pz@luedi.it


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Dopo quello di Berlino altri andrebbero abbattuti

I muri che dividono i popoli Abbattuto il muro di Berlino, il mondo si illuse che con la caduta dell'ultimo simbolo della guerra fredda ci fosse una concreta speranza di pace. Nessuno si è più chiesto quali altri muri dividono i popoli seminando odi, ostilità e guerre. Sì perché i muri sono barriere fisiche e psicologiche , sono ostacoli all'apertura di dialoghi essenziali, chiudono l'orizzonte, convincono di necessarie diversità, illudono come ingannevole difesa del pericolo. La globalizzazione ha aperto le frontiere, ma i muri continuano ad ostacolare il contatto pacifico tra i popoli. Quello che divide in Terra Santa gli Israeliani dai Palestinesi è il muro della vergogna; eretto per difendersi da attacchi nemici, non fa che allontanare sempre più i popoli la cui salvezza invece sarebbe al di là del muro in una pacifica convivenza. Desta inquietudine il muro che divide a Bagdad due comunità : sciiti e sanniti e che dire delle decine di muri che a Belfast dividono i quartieri protestanti da quelli cattolici? Bottiglie, mattoni, oggetti contundenti e quant'altro lanciati al di là dei muri per sfogare la rabbia che spesso esplode

costringono la polizia ad alzare ancor più queste grigie barriere . Si sorride amaramente nell'apprendere il loro nome, si chiamano “linee di pace” quanto poi scatenano soltanto discordie, guerre interiori, opposte ideologie. Al di qua e al di là del muto più famoso di Belfast ci si sente diversi , eppure ogni aspetto della vita quotidiana: acquisti, abitudini, divertimenti, accomunano i ragazzi delle bande che si combattono.! Imparano ad odiarsi fin dalla culla, calpestano nel giardino di Alexandra Park tagliato in due da un muro , un prato diverso perchè qui da una parte l'erba e i fiori sono protestanti, dall'altro cattolici. Il muro impedisce che si uccidano a vicenda , ma quei ragazzi il muro ce l'hanno dentro : è il muro dell'incomprensione , dell'intolleranza, della vendetta. Una frontiera lunga tremila km divide gli Stati Uniti dal Messico per impedire, l'immigrazione messicana e latino-americana: è un muro chiamato “guardiano del cancello” diventato il muro della disperazione per la povera gente che non può oltrepassarlo in cerca di una vita migliore. I

disperati scelgono una via alternativa ; attraversano il deserto dell'Arizona dove vanno solo a morire spesso anche per mano dei contrabbandieri di vite umane . Il numero dei muri che ancora esistono nel mondo non è esiguo: uno divide India e Pakistan - due Paesi membri delle Nazioni Unite - , c'è un muro di separazione tra Corea del Nord e del Sud veramente inutile visto che entrambi hanno un regime democratico . Ricordiamo, ancora, il muro tra Cipro ed il territorio occupato turco, quello in Spagna e Ceuta sulla frontiera col Marocco ed anche nel deserto del vecchio Sahara spagnolo. Che dire anche dei muri psicologici e sociali. Quelli di una discriminazione assurda che si erigono contro gli immigrati . Anche in Italia a Padova un muro divide una parte della città. Abbattiamo quindi tutti i tipi di muri e di divisione soprattutto quelli dell'orgoglio e dell'egoismo quelli che nascondono miserie e misfatti , quelli della stupidità e della crudeltà umana. E' illogico che fra gli uomini ci siano grigie barriere di cemento e inutili fili spinati. Dina Palese

Uno sguardo tra passato e futuro bambina venga maltrattata, ripudiata ed abbandonata. Le donne, inoltre, non hanno diritto all'istruzione, che potrebbe indurre ad atteggiamenti di rivolta contro il padre o, più tardi, contro il marito. Per loro è difficile venire al mondo, ma è altrettanto difficile rimanerci con dignità pari a quella di un uomo. Ancora oggi la loro situazione rappresenta l'abuso contro i diritti delle donne più severo ed estremo al mondo; questo perché ogni volta che un governo “progressista” ha cercato di cambiare le norme della società, la reazione delle tribù più conservatrici e dei fondamentalisti islamici è stata sempre violenta. Per esempio negli anni 20 del secolo scorso il re delle riforme, Amanullha, è costretto all'esilio per avere tentato di modernizzare il paese e concedere alle donne , di fronte alla legge, gli stessi diritti e doveri degli uomini. Solo con l'ingresso dell'Afganistan nella sfera d'influenza sovietica, nel secondo dopoguerra, la condizione femminile comincia a cambiare concretamente, anche grazie alla DUAW, l'organizzazione democratica delle donne afgane, i cui obiettivi principali sono: eliminare l'analfabetismo femminile, i matrimoni forzati e il prezzo della sposa. Ma questa politica scatena violenze e suscita proteste generali, perché viene percepita come una indebita interferenza nella vita domestica e nella cultura del paese. Tuttavia le riforme continuano e questo è un buon momento per le

donne che hanno accesso all'Università e sono presenti in tutte le professioni Nel 1992, con la salita al potere dei Mujahidin, i combattenti della Resistenza islamica, il diritto delle donne di partecipare pienamente alla vita sociale, economica, culturale e politica è drasticamente ridotto e nel 1996, con l'ascesa dei Talebani, è completamente negato. Costrette ad indossare il burqa, sono private del diritto all'istruzione, del diritto a mostrarsi in pubblico, se non accompagnate da un parente stretto, del diritto al lavoro, del diritto alla salute, del diritto a divertirsi. Insomma sono private del diritto di venire considerate esseri umani, perciò picchiarle e maltrattarle è legale e normale e quelle che non si attengono alle rigidissime regole imposte loro sono torturate, stuprate e giustiziate pubblicamente. Ma non basta la fuga dei Talebani per liberarle dal burqa. La stragrande maggioranza lo indossa ancora, per paura di diventare oggetto di gratuita violenza, e anche se a Kabul e in qualche altra città le donne possono camminare, andare a scuola e lavorare liberamente, nel resto del Paese i matrimoni forzati, i

Il benvenuto a un nuovo docente

Il prof. Ferrara

I diritti negati alle donne afgane

La lotta di tutte le donne per affermare diritti ed aspirazioni, per uscire da una situazione di subalternità e di oppressione e per porre fine alle violenze che si consumano contro di loro, è uno dei temi più importanti dei nostri tempi. In questo quadro si inserisce la storia della condizione femminile in Afganistan,un toccante tema affrontato durante la lettura del romanzo di Khaled Hosseini, “Mille splendidi soli”, che “Il Laboratorio del libro” presenterà nel mese di Maggio ai corsisti dell'Unitre; un problema per la cui soluzione c'è bisogno di tutta la gente in tutto il mondo. Khaled Hosseini ha dedicato il suo libro alle donne afgane che, come le tre protagoniste, Nana, Mariam, Laila, ancora oggi imparano, fin da bambine, a sopportare in silenzio soprusi di ogni genere, continuano a nascondere il volto ed il corpo sotto un velo spesso e lungo fino ai piedi, si battono per il riconoscimento dei diritti loro negati. Come altre società dell'Asia del Sud, anche quella afgana è culturalmente contro le donne, che, secondo vecchie tradizioni, sono considerate naquis- e- agl,(stupide dalla nascita). Il termine” donna”, infatti, è usato dagli uomini come un insulto. In Afganistan le famiglie festeggiano la nascita di un maschio, ma non quella di una femmina e addirittura, nelle province più conservatrici e arretrate e nelle aree rurali, la nascita di una figlia femmina è vissuta come una sventura e può succedere che una donna incinta di una

Facoltà di letteratura latina

sequestri, gli stupri sono all'ordine del giorno. Recentemente, soprattutto grazie alle combattive Associazioni impegnate per l'affermazione dei diritti delle donne in Afganistan, si comincia ad assistere, pur tra mille difficoltà, ad un miglioramento nella condizione femminile, anche se. gli Islamisti e i loro tribunali sono sempre pronti a dare la caccia o a minacciare di morte chi trasgredisce le leggi del Corano da loro interpretate in maniera estremamente rigida ed arcaica. Il processo di liberazione, pertanto, è ancora lungo e difficile, anzi è appena agli inizi, e si dovrà lavorare molto per sovvertire credenze religiose e costumi secolari e per garantire alle donne afgane un futuro nel quale possano parlare liberamente e decidere della loro vita. E se il futuro di questo paese non può prescindere dall'integrazione delle donne nella società, il presente è racchiuso nelle parole di un'attivista sopravvissuta ad un attacco, dopo avere denunciato pubblicamente abusi sessuali e violenze: “Temere di perdere la propria vita è parte del vivere in questo paese.” Mariolina Iacobuzio

L'Unitre di Potenza, nel corso di questi anni di attività, si è sempre distinta per la ricchezza delle sue proposte culturali. La nostra associazione si è radicata profondamente nel tessuto cittadino e le richieste di partecipazione di docenti e professionisti sono notevolmente aumentate al punto che oggi è difficile dare voce a tutti. Il nostro Presidente Dott. Silvio Aprea, uomo lungimirante ed abile nocchiero di questa nave, nonostante le oggettive difficoltà, ogni anno riesce a trovare spazio per “nuove proposte”. Ed allora accendiamo i riflettori sul Prof. Pietro Ferrara, docente di Italiano e Latino presso il Liceo classico di Potenza “Orazio Flacco”, felicemente in pensione da tre anni e splendido acquisto per l'Unitre. In verità non possiamo definire il Prof. Ferrara una nuova proposta perché avevamo già avuto il piacere di ascoltarlo, invitato dal Prof. Mario Santoro, nell'ambito della facoltà di Arte e Letteratura. Quest'anno al nostro docente è stato affidato il corso di Letteratura Latina ed un laboratorio settimanale di lettura ed approfondimento della “Divina Commedia” di Dante. Cerchiamo di conoscerlo meglio. Pietro Ferrara (ma preferisce chiamarsi Piero), napoletano di origine, si è laureato presso l'Università di Napoli Federico II°, successivamente si trasferisce per l'insegnamento in Basilicata ed è qui che poi decide di stabilirsi dopo aver sposato una gentile signora lucana. E' padre di tre figli e nonno di due nipoti. Discreto, affabile, dallo sguardo acuto, il Prof. Ferrara sta guadagnando velocemente la simpatia e l'interesse dei corsisti e le lezioni sono sempre più affollate. Ha la capacità di porgere le sue materie con grande chiarezza, mantenendo sempre alto il livello culturale degli incontri. Abbiamo riscoperto il piacere di parlare di Ovidio, Catullo, Seneca ed abbiamo ripescato, negli scaffali di casa, la Divina Commedia, un'opera non sempre amata quando da ragazzi incombeva il timore dell'interrogazione. Oggi, con più maturità e con una maggiore libertà di espressione, guidati dalle parole del nostro docente, andiamo alla riscoperta di personaggi e capolavori che costituiscono il nostro patrimonio culturale. E allora, caro Prof. Ferrara, “avanti tutta” e benvenuto a bordo! Siamo certi di non deluderla ma soprattutto grazie per il tempo prezioso che ci dedica. Anna Maria Coletti


Matera Domenica 22 marzo 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’ex vice sindaco di Ferrandina: «Un partito senza voglia di rinnovamento, incapace di una svolta»

Il Pd continua a perdere pezzi Mangieri si dimette e attacca la gestione Ferrara NON c’è pace nel Pd. Il partito di Franceschini continua a perdere pezzi anche in provincia. Dopo una lunga pausa di riflessione, sono arrivate ieri le dimissioni dal partito di Anna Maria Mangieri, ex vice sindaco del Comune di Ferrandina. In una lunga e accorata lettera alle segreterie cittadina e provinciale le ragioni di un addio, per molti versi, sofferto. «Dopo una profonda riflessione, - scrive Mangieri - vanamente in attesa di segnali che mostrassero un atteggiamento più maturo e responsabile da parte dei dirigenti del Partito Democratico, sia a livello locale che provinciale, devo, mio malgrado, constatare che un partito così composto e senza nessuna voglia di rinnovamento rispetto a logiche di posizionamento, non è riconoscibile come quello che avrebbe rappresentato una svolta e avrebbe propugnato ideali e principi in cui ho sempre creduto e in cui continuerò comunque a credere». L’autosospensione della ex vice di Ricchiuti risale al settembre scorso, quando fu sacrificata dal Pd sull’altare dell’ennesimo rimpasto di Giunta. Quello adesso nel mirino per via della

presenza sgradita dell’assessore esterno Plati. «Ho atteso, dagli eventi di settembre - spiega Anna Maria Mangieri - perchè non volevo che prevalesse un naturale risentimento per quanto accaduto ma, non da ultimi, gli episodi più recenti hanno confermato un atteggiamento arrogante della segreteria, poco rispettosa della volontà degli elettori, ma ancora di più, lontana anni luce da un impegno teso agli interessi della città. Convinta che la vita degli uomini deve nutrirsi anche di ideali, e fondarsi su valori e principi certi ed inequivocabili, non posso rinnegare quella che è la forza che mi ha sempre guidato, ma devo ammettere che la teoria delle belle idee e delle buone parole, quando pur predicata, rimane spesso isolata in contesti in cui a prevalere sono gli interessi dei singoli ben lontani dal “mondo delle idee”. Ed in effetti in questi giorni, lungi dal costruire un percorso di crescita del partito, ci si agita per posizionarsi anche in vista della prossima tornata elettorale. Tranquillizzo tutti dicendo che non sono interessata nè a un posto in giunta nè a candidature

di altro genere, nè a passaggi verso altri lidi. Il mio impegno e le mie modeste capacità, per quanto nelle mie facoltà, sono a disposizione, nel quotidiano, di chiunque. Credo di aver onorato il mio mandato, finchè ricoperto, con scrupolo e coscienza, non risparmiandomi in nulla. E' davvero grande l'amarezza nel constatare che, se non si cambia davvero modo di pensare, se non si abbandona la ricerca del potere per il potere, logica che non mi appartiene, non ci potranno essere possibilità di rinascita per questa città. (...) Al sindaco va tutta la mia solidarietà, in quanto invece di avere come interlocutore un partito su cui poter fare affidamento, organizzato per attutire i disagi e respingere subdole manovre, laboratorio di idee e costruttivo nei rapporti con le altre forze della coalizione e degli organismi rappresentativi della società, ha incontrato il Bruto della situazione. Ma che partito è quello che, pur di perorare la causa di un paio di incalzanti aspiranti a un posto in giunta, butta a mare un progetto che ha bisogno solo di tempo e serenità per essere portato a termi-

ne?!». Ma Anna Maria Mangieri non risparmia critiche anche alla segreteria provinciale. «A livello provinciale lamento fortemente il comportamento del segretario Ferrara. Praticamente inesistente anche la voglia di capire i meccanismi di un organismo eterogeneo e poco “partito”, atteggiamento a dir poco superficiale, desideroso di avere meno fastidi possibile e di chiudere una crisi basandosi sulla “parola” bisbigliata o meno di alcuni. Non so se il mio ora è un comportamento coraggioso, so di certo che la situazione è troppo compromessa perchè possa germogliare qualcosa di diverso e di certo rimanendo andrei a sconvolgere l'idillio che solo apparentemente pare regnare nel ghota a livello locale. Auguro comunque al Partito di riuscire a superare queste condotte, perchè sono certa che vi sono ancora persone in grado di poter dare qualcosa a questo nostro paese, ma attenti a non dare cattivi esempi. Per quanto mi riguarda non ho rimpianti, l'esperienza, anche nell'amarezza, tempra e insegna». m.agata@luedi.it

AnnaMaria Mangieri


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Domenica 22 marzo 2009 a cura di Videouno TAXI MATERA 3332685173

Bere birra fa bene alla salute

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Storace al San Domenico Oggi alle 15.30 si terrà l’incontro del segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, con la dirigenza provinciale del partito prevista presso la sala B del Consiglio regionale prima, e subito dopo presso l’hotel San Domenico. Si discuterà dell’attuale situazione politica e dei temi più attuali che coinvolgono il mondo istituzionale in questa fase storica del Paese e della realtà politica che coinvolge la Basilicata.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Il nuovo libro di Viesti Proseguono le attività di cultura e formazione promosse dalla Fondazione “Basilicata Futuro”. Domani, alle ore 18, presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Matera, sarà presentato il nuovo libro dell'economista Gianfranco Viesti “Mezzogiorno a Tradimento. Il Nord, il Sud e la politica che non c'è”. Il libro, di grande attualità, offre al lettore un'attenta analisi sul modo di percepire il Sud nell'Italia del terzo millennio. Nel bel mezzo di una crisi economica che riguarda tutto il pianeta, l'Italia è sfiduciata, impaurita, preoccupata. In un clima di difficoltà generale, per molti il Sud è percepito come un'insopportabile palla al piede, un carico di problemi insolubili a dispetto delle colossali risorse investite: Mezzogiorno a tradimento, mangiapane a tradimento. Cifre e fatti alla mano, Gianfranco Viesti smentisce gli stereotipi e i “sentito dire” più diffusi sul Sud parassita, dimostrando l'esatto contrario: i problemi del Mezzogiorno sono i problemi dell'intera Nazione, lo sviluppo del Mezzogiorno è lo sviluppo del Paese.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 DIRENZO Via Persio 48 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/333911 0835/262260 0835/336882 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori


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Domenica 22 marzo 2009

Decisioni della giunta comunale, presto verrà preparata la nuova delibera per il bando

Trasporto, adeguate le tariffe La corsa semplice aumenta 10 centesimi, 3 euro gli abbonamenti La Giunta comunale di Matera ha approvato l’adeguamento tariffario agli indici Istat, consolidatosi tra il 2006 e il 2008, del servizio di trasporto pubblico urbano. Il biglietto di corsa semplice passa da 70 a 80 centesimi, quello cumulativo a tempo per 180 minuti da 80 centesimi a un euro, il cumulativo, valido per 12 corse, da sette a otto euro. Variazioni vi saranno anche per gli abbonamenti: il costo per l'intera rete passa da 30 a 33 euro, per due linee da 22 a 24 euro e per una sola linea da 18 a 19 euro. Restano invariati gli abbonamenti per i pensionati e per gli studenti, con importi compresi tra otto e 20 euro, e la sanzione amministrativa fissata in 30 euro. La Giunta ha anche stabilito di istituire, in via sperimentale, un titolo di viaggio giornaliero, valido su tutte le corse per un importo di 2,50 euro. L’esecutivo ha poi confermato le tariffe per la pubblicità e le affissioni, comprese tra 3,1 e 74,37 euro, e per la Tarsu per le diverse utenze, che è compresa tra 0,13 e 6,16 euro al metro quadrato. Sulla questione del trasporto pubbico si è intanto impegnati nella definizione della delibera per l’approvazione del bando che dovrà assegnare l’appalto del servizio per i prossimi anni. Il Consiglio comunale di Matera aveva dato nei mesi scorsi tempo al dirigente di approntare una proposta da approvare poi al più presto per arrivare entro giugno all’affidamento del nuovo servizio. L’iter sarebbe in una fase importante e la nuova delibera approntata dal dirigente comunale sarebbe stata qualche giorno fa sottoposta all’attenzione della competente commissione comunale per un esame che si annuncia approfondito e che non sarà completato prima del prossimo mese di aprile.

BUCCICO RISPONDE A CASAPOUND L’Associazione Casa Pound Italia aveva rivolto un appello a rivedere il Regolamento del Consiglio Comunale in tema di gettoni di presenza, il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha replicato: «L'Amministrazione Comunale è sempre pronta a recepire ogni genere di proposta che può portare beneficio alla vita amministrativa e quindi alla città di Matera. Ad ogni modo, tengo a precisare che, nel caso posto all'attenzione dall'Associazione Casa Pound, i consiglieri comunali che hanno abbandonato l'aula dopo l'appello hanno immediatamente deciso di rinunciare al gettone di presenza, assumendo così un comportamento di grande responsabilità nei confronti della cittadinanza e coerente con la propria carica elettiva. Tra l'altro, sottolineo come nella recente graduatoria stilata dal Sole 24 Ore sul funzionamento degli enti locali, la città dei Sassi si sia attestata al sesto posto generale per quanto riguarda le spese sostenute per organi istituzionali e al primo fra i comuni del centro sud. Ciò testimonia l'attenzione dell’ Amministrazione alla gestione delle poche risorse di cui il Comune dispone». Il funzionamento del servizio di trasporto pubblico in città

Incontro formativo tra i rappresentanti e il capitano D’Amato

All’Artistico la classe palestra di vita con i diritti e doveri di cittadinanza DIRITTI, doveri, confronto, responsabilità, coinvolgimento, intimo convincimento: sono i termini venuti fuori dal brainstorming che ha aperto ieri l'incontro formativo “Diritti e doveri di cittadinanza” destinato ai rappresentanti di classe del Liceo Artistico Statale “Carlo Levi”. L'incontro, guidato dal capitano Donato D'Amato, comandante della compagnia dei carabinieri di Matera, si innesta sull'iniziativa dello scorso anno rivolta alla settimana della legalità. «E' un incontro mirato ai rappresentanti di classe proprio per valorizzare la presenza di ragazzi modello, figure che altrimenti hanno un ruolo formale e non sostanziale», ha spiegato il dirigente scolastico Filomena Cancellaro. Ieri è stato tracciato un bilancio sui miglioramenti avvenuti all'interno della scuola sul livello di consapevolezza dei diritti e doveri de-

gli studenti. «E' un'esperienza molto entusiasmante. - ha affermato Elisabetta Tardi della terza C - E' stata di notevole aiuto per chiarirci le idee e avere maggiore consapevolezza di noi stessi nell'ambito della quotidianità. Il clima è sufficientemente tranquillo - ha aggiunto - in classe non ci sono forti disparità, il gruppo è omogeneo. Teniamo presente però che la classe non è mai un gruppo che si sceglie ma è forzato dal caso: ognuno viene con il proprio vissuto e le proprie difficoltà. E’ importante creare armonia». Fondamentale l'intervento del capitano D'Amato che ha interagito con gli studenti: «Sono sempre attento ai miei giovani, ai giovani di Matera, gli stessi che incontro sulla strada. Rimango soddisfatto della loro maturità che riflette la maturità della classe dirigente. Il fatto che si parli

di diritti e doveri è importante. Tutte le voci emerse dal brainstorming riflettono in pieno il mio lavoro. Parlando, ad esempio, di intimo convincimento, se i miei uomini non fossero convinti e motivati non svolgerebbero bene il loro lavoro. Tutto ciò che avete detto si riflette in qualsiasi posto di responsabilità». Il capitano D'Amato ha suggerito ai rappresentanti di diventare un punto di riferimento per i compagni anche se non sempre è facile mediare tra gli interessi della classe e quelli dei docenti. «La scuola pubblica - ha sottolineato il dirigente scolastico Cancellaro è lo spazio pubblico in cui si impara a rispettare se stessi e gli altri, a dare un senso alla disciplina rispettando le regole che a volte possono sembrare una limitazione delle libertà personali, ma che sono necessarie per la vi-

Manifestazione dei Lions rivolta alle scuole superiori per far comprendere i rischi

Meno vittime della strada con la prevenzione TROPPI INCIDENTI, troppi feriti, troppi morti, soprattutto giovani. Gli incidenti più gravi avvengono il venerdì sera o il sabato, soprattutto nelle ore notturne e fuori città, e rappresentano la principale causa di morte per la popolazione tra i 15 e i 29 anni. Per questo sono importanti tutte le iniziative che aiutino a perseguire un obiettivo importante: dimezzare il numero di vittime della strada. Favorire, quindi, un modello di guida responsabile a tutela della salute e dell'incolumità di tutti, giovani e meno giovani, e ridurre con il contributo di tutti gli enti, in vario modo coinvolti nel campo della circolazione stradale e della sicurezza, il numero degli incidenti mortali. Con questo intento il “Lions Club Matera Host”, in collaborazione con l'associazione “Vivilastrada”, ha organizzato la manifestazione “Prevenzione della strada”, che si è svolta ieri mattina presso il cine-teatro Duni alla presenza di tanti alunni delle scuole superiori. Nel corso della manifestazione, introdotta dal questore di Matera Carmelo Gugliotta e dal presidente del Lions Club Sandro Brando, sono state proiettate immagini vere di incidenti stradali, vi sono state le testimonianze di un giovane uscito dal coma, Piero, che ha invitato i ragazzi a riflettere sull'importanza della vita umana, e di mamme che hanno convissuto e convivono con la sofferenza. “L'iniziativa -

La manifestazione dei Lions

ha spiegato Brando - è utile per i ragazzi affinché capiscano i fattori di rischio, ma anche gli errati stili di vita che portano ad incidenti gravi con conseguenze drammatiche. Abbiamo voluto organizzare questa manifestazione perché il ruolo dei “Lions” è quello di portare in vista le problematiche che affliggono la società e quella delle morti sulle strade è sicuramente una delle più gravi”. Dall'analisi di alcuni dati registrati negli ultimi anni è

emersa una situazione critica in termini di aumento degli incidenti stradali mortali e guida in stato di ebbrezza. Di questo ha parlato il dottor Pizzolato, medico legale, che ha illustrato ai ragazzi a cosa si va incontro quando si fa uso di alcool e di stupefacenti. A proposito di uso improprio di alcool da parte dei ragazzi, un'interessante analisi è stata fatta dal dottor Antonio Cardinale che ha evidenziato come la percentuale di giovanissimi che fanno uso di alcol sia notevolmente aumentata.“Nell'adulto - ha spiegato il dottor Cardinale - il tasso alcolico è di 0,5 grammi, mentre nel ragazzo, tra i 1415 anni, è di 0,2, equivalente a mezzo bicchiere di birra. A presentare l'intera manifestazione è stato il presidente di “Vivilastrada” Tonio Coladonato che, oltre a parlare delle attività dell'associazione, ha introdotto i vari ospiti, tra i quali anche il dottor Gaetano Dipietro, direttore della centrale operativa del 118 di Bari, che insieme con gli operatori del 118, ha dato una dimostrazione pratica del soccorso, la dottoressa Mariateresa Angelillo, che ha parlato di situazioni di coma e stato vegetativo, Domenica Uva Coltella e Valeria Iacovone, rispettivamente presidenti dell'associazione “Uniti per i risvegli” di Puglia e Basilicata. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Il capitano D’Amato e il dirigente scolastico Cancellaro (Videouno)

ta collettiva». I lavori sono stati coordinati dalle docenti Maria Venezia, referente per l'Educazione alla Legalità, e Rosa Tafuni, Funzione Strumentale di supporto agli studenti. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Apre la sede a Serra Venerdì dell’Oasi del Sorriso

SARÀ INAUGURATA domani alle 17 al rione Serra Venerdì, in via Loperfido 6, la nuova sede dell’Associazione Onlus “Oasi del Sorriso” fondata da Giovanni Martinelli che si occupa di aiutare con doni, giochi, travestimenti, i più piccoli e a cui lega anche la nascita del gruppo folk materano “U’ Uagnin Assnziel” con l’intento di recuperare e diffondere canzoni dialettali

ormai dimenticate dalle nuove generazioni. L’abbinamento tra gli impegni al fianco di chi ha più bisogno ed in particolare dei più piccoli e la passione per il folk e soprattutto per il dialetto materano costituiscono l’impegno forte che l’Oasi del Sorriso e Giovanni Martinelli continuano a garantire. Da domani nella nuova sede di via Loperfido a Serra Venerdì.


Domenica 22 marzo 2009

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Il documentario prodotto dal Comune e cofinanziato dal Gal Bradanica è realizzato anche in inglese

Le immagini raccontano la storia Presentato il dvd che illustra le bellezze di Montescaglioso MONTESCAGLIOSO - Il documentario/video promozionale “Montescaglioso: Storia, Riti e Tradizioni” è stato presentato nella splendida cornice della Sala del Capitolo dell'Abbazia di San Michele Arcangelo. Il video, della durata di 18 minuti, è prodotto dal Comune montese (a cura dell'Assessorato al Turismo) e coofinanziato dal Gal (Gruppo di Azione Locale) Bradanica nell'ambito del progetto Infopoint. E' in doppia lingua: oltre che in italiano è disponibile anche nella versione inglese curata da Maria Raffaella Dichio ed è stato realizzato da Sud Italia Video con la regia di Giuseppe Disabato. I testi sono stati curati da Antonio D'Elicio e Maria Andriulli, i quali hanno proposto una struttura narrativa che consente l'identificazione dello spettatore; D'Elicio, insieme ad Angelo Lospinuso (responsabile Infopoint), si è occupato anche della parte storica. La colonna sonora del video è basata su musiche composte dal maestro montese Damiano D'Ambrosio: il compositore montese ha armonizzato le immagini del documentario con temi contenuti nei Cd “Il Canto dei Sassi” - “Serenata per la cucina Italiana” - “Sono vita senza confini- Canti del Buddha” editi dalla Fabbrica della Pace (Antonio Nobile). Ammirando le immagini contenute nel Dvd, lo spettatore ha la possibilità di scoprire la bellezza degli scenari, gli usi e tradizioni la cui origine è remota che costituiscono un'importante risorsa del territorio montese, senza dimentica-

L’Abbazia di San Michele Arcangelo, una delle eccellenze principali della cittadina del materano

re lo straordinario patrimonio artistico, in primis la millenaria Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo. I lavori dell'incontro di presentazione sono stati coordinati da Michele Saponaro (Ufficio stampa della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici) di Matera, il quale ha sottolineato l'importanza del video quale strumento di divulgazione, auspicando, poi, che si provveda a programmare secondo “un pensiero lungo”, con eventi che identifichino Montescaglioso, senza tralasciare, in ogni caso, le attività già avviate nel tempo. L'Assessore comunale al Turismo, Fabio Disabato ha parlato di una giornata storica per Montescaglioso, con l'adozione di strumenti competitivi per il turismo, cresciuto sempre più nel tempo. Ha quindi ricordato

come Montescaglioso sia città dei Monasteri e sia depositaria di riti e appuntamenti di notevole richiamo. Emanuele Panarelli e, successivamente il Direttore Gal Bradanica Nicola Raucci, hanno portato il saluto del Presidente Leonardo Braico, assente perchè impegnato in Spagna e spiegato ai presenti le attività nelle quali è impegnata la società consortile. L'Assessore alla Cultura Michele Zaccaro ha ricordato i segni lasciati in Basilicata dalle popolazioni che vi sono passate, mentre Roberto Cifarelli, Presidente dell'Ente Parco Murgia Materana, ha posto l'attenzione sulla necessità di non disperdere le risorse, annunciando l'apertura di due nuovi Centri Visita: dopo quello di Montescaglioso e di Iazzo Gattini, tra qualche settimana saranno aperti a Parco dei Mo-

naci e al Villaggio Pianelle. Giuseppe Disabato, regista e operatore del video, ha reso noto che il lavoro è durato per un anno e mezzo e lo ha definito come «Un bigliettino da visita elettronico in doppia lingua», mentre Antonio D'Elicio ha sottolineato la difficoltà di condensare tutte le informazioni in soli 18 minuti. Dopo la proiezione, ha concluso i lavori il Sindaco Mario Venezia, il quale ha annunciato che il 15 e 16 aprile prossimi, a Montescaglioso, si terrà la prima riunione italiana della Emuni (European Mediterranean University), diretta dal prof. Joseph Mifsud e voluta da Sarkozy e Mubarak. Ad essa hanno già aderito 290 istituzioni provenienti da 44 Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Il coordinatore cittadino di F.I.

diffuso. A tal proposito ha voluto ricordare che la nomina gli fu conferita, nel 2007, dall'assemblea cittadina di Forza Italia, «la quale, regolarmente costituita, assumeva in toto il crisma dell'ufficialità e della legalità». D'Ambrosio, già dipendente del Comune di Montescaglioso, a distanza di due anni dall'incarico conferitogli ha voluto evidenziare come la sua presenza in politica sia dettata da un'unica ragione: la passione, sentimento che annulla eventuali altri fini e che trae origine dalla sua provenienza dalla Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi. Nel ricordare e sottolineare che in ambito politico «qualsiasi carica elettiva deve scaturire essenzialmente da disposizioni nazionali» e che altre forme di elezioni, «A qualsiasi livello, non garantite da elementi politicamente sufficienti e validi, devono ritenersi senz'altro nulle», dall'alto della sua esperienza ultraquarantennale e nell'esclusivo interesse del Popolo della Libertà, si ritiene «A completa disposizione, anche successivamente al 27 marzo 2009, prescindendo da eventuali, futuri incarichi». D'Ambrosio è attento osservatore della situazione politica italiana e non si esime dal ricordare all'Udc nazionale che non si può essere alleati con il Centrosinistra in Trentino e con il Centrodestra in Abruzzo, affermando che è ora di dire «basta con convenienze e clientele» e che è assolutamente necessario un programma unico. Nel documento, tra i vari passaggi pone nella dovuta evidenza i punti basilari del Pdl, tra i quali la battaglia contro la disoccupazione e contro coloro i quali vogliono porre sotto controllo l'Università,

MONTESCAGLIOSO - Sono stati 7.438 nel 2008 rispetto ai 4.732 del 2007 i turisti che hanno visitato Montescaglioso (Matera), attratti dalla risonanza dell’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo e da altri monumenti del centro storico. Lo ha reso noto il responsabile del Centro di educazione ambientale (Cea), Franco Caputo, che gestisce le attività di informazione e visite guidate sul territorio. I mesi di maggiore afflusso sono quelli di gennaio e febbraio, con gli eventi dei «Cucibocca» e del Carnevale, e di maggio e agosto con eventi culturali di vario tipo. «Montescaglioso – ha spiegato Caputo – si sta caratterizzando per un turismo di tipo culturale legato all’interesse per chiese, abbazie e per il patrimonio rupestre, oltre che per la genuinità della cucina locale». Caputo ha segnalato, inoltre, l'arrivo graduale di turisti norvegesi e svizzeri che negli ultimi due anni hanno comprato casa a Montescaglioso. «E' un fenomeno interessante – ha concluso Caputo – che si è concretizzato con una decina di acquisti di piccole abitazioni, così come è accaduto a Irsina con l’arrivo degli inglesi». matera@luedi.it

Pomarico Incontro col segretario Ferrara

Spazio ai piccoli territori Il Pd traccia le linee guida in attesa del 4 aprile

D’Ambrosio pronto al passaggio nel PdL MONTESCAGLIOSO - «Il prossimo 27 marzo, a Roma, sarà costituito il più grande soggetto politico italiano denominato Popolo della Libertà, l'operazione politica straordinaria e fondamentale di tutti i tempi che ci vede impegnati su tutti i fronti»: questa la certezza espressa dal coordinatore cittadino di Forza Italia Mauro D'Ambrosio in vista del congresso nazionale, nella Capitale, che sancirà la nascita del PDL. L'esponente montese del partito del Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi cita le personalità che hanno deciso di partecipare, “con uguale dignità e determinazione”, al primo congresso che segnerà il percorso di costruzione del Popolo della Libertà: Gianfranco Rotondi (D.C. per le Autonomie); Stefano Caldoro (Nuovo P.S.I.); Francesco Nucara (Partito Repubblicano Italiano); Alessandra Mussolini (Alternativa Sociale); Carlo Giovanardi (Popolari Liberali); Carlo Fatuzzo (Pensionati d'Italia); Benedetto Della Vedova (Radicali Riformatori); Lamberto Dini e Sergio De Gregorio, che D'Ambrosio definisce “due personalità diversissime ma che con coerenza hanno difeso le loro convinzioni e la loro formazione di moderati facendo scelte coraggiose”. Completano il novero dei dieci aderenti al nuovo soggetto politico Giuseppe Pizza (D.C.- Area Centrista) e Mario Baccini, «Il quale con le sue scelte è stato una delle voci determinanti per la vittoria del Pdl a Roma». La nascita del Pdl coinciderà con la scadenza del mandato, prevista per il 26 marzo, di coordinatore cittadino per lo stesso D'Ambrosio, come da lui stesso sottolineato nel documento

E gli stranieri comprano le case

la scuola e la cultura, “per assicurare ai nostri figli una formazione di qualità e di libertà”. D'Ambrosio sottolinea come il nascente soggetto politico sia impegnato per la creazione di un sistema avanzato che restituisca potere ai cittadini. Una conferma della validità dell'opera del Governo attuale, per D'Ambrosio, è da ricercare nelle rassicurazioni espresse lo scorso 10 ottobre in merito all'insussistenza di pericoli di fallimento delle banche e perdita del denaro degli italiani. m.m.

Piazza Roma si rifà il look Sono in corso a Montescaglioso i lavori per la riqualificazione di piazza Roma, per un importo di circa 400 mila euro. L’intervento, disposto dall’amministrazione comunale, prevede il rifacimento della pavimentazione con lastricati di marmo e della rete dei servizi. I lavori saranno completati nell’arco dei prossimi due mesi, come previsto per legge.

POMARICO - Il Pd provinciale riparte da Pomarico. Si è svolta venerdì sera, presso la sala consiliare pomaricana, la conferenza programmatica territoriale voluta dal partito di Franceschini per parlare di quello che si è fatto e di quello che si deve fare. L'appuntamento pomaricano è stato un incontro pubblico fra gli eletti della provincia, in special modo quelli dell'area appunto della collina ma aperta alla comunità. Particolare attenzione, dunque all'area del Basso Bradano. Intervento introduttivo è stato affidato alla segretaria provinciale del partito, Anna Ferrara. Fra le altre cose, la Ferrara ha spiegato i motivi dell'incontro propedeutico alla data conclusiva del 4 aprile e fatto comprendere che è necessario andare a controllare “i punti di criticità del territorio”. La relazione di Anna Ferrara è servita per fare una carrellata sullo stato dell'arte dell'azione di governo del Pd nei comuni dove è stato scelto per amministrare e per aprire una finestra sul passo avanti della progettazione delle iniziative da mettere in cantiere per il futuro. L'assessore provinciale Giuseppe Dalessandro, invece, ha coperto il ruolo del politico chiamato a raccon-

tare il resoconto di quante secondo il Pd - cose buone sono state fatte durante l'amministrazione Nigro. Dalessandro, quindi, è passato dall'illustrazione degli interventi relativi alla viabilità a quelli messi in opera nel settore del turismo, passando alla formazione senza tralasciare ovviamente le varie platee di lavoratrici e lavoratori ex Lsu. E tanti di questi nodi non sono affatto semplici da considerare, date per esempio le varie vertenze che a stento ogni volta si devono necessariamente chiudere. La prima parte della conferenza è stata più seguita dalla cittadinanza. Mentre man mano che il tempo passava ovviamente la partecipazione dell'uditorio è andata calando. Il prossimo momento sarà a Nova Siri. La seconda parte del momento di incontro svoltosi a Pomarico è stata soprattutto gestita da Michele Marinaro, della segreteria provinciale, che ha cercato di dare più elementi tecnici in merito alle prime riflessioni tematiche proposte. Infine, dibattito pubblico. Degli eletti del Pd che hanno raggiunto la sede dell'appuntamento, per esempio, sono arrivati da Miglionico, Ferrandina, Montescaglioso, Irsina. Nunzio Festa


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Grassano «Il patto elettorale non ha trovato conferma nel comportamento degli alleati»

«Il Pd è al fianco di Magnante» Il segretario Beatrice rompe il silenzio dopo i cambi in giunta GRASSANO - Domenico Beatrice segretario cittadino del partito democratico di Grassano rompe il suo silenzio sulla giunta Magnante, e con un documento congiunto e condiviso anche dalla segretaria provinciale Anna Ferrara, spiega le motivazioni della giunta mista. «Gli ingenerosi attacchi pervenuti a mezzo stampa all'indirizzo del sindaco Magnate e del Partito democratico per la criticata scelta di dare appoggio esterno alla giunta del sindaco, nel quadro di un nuovo patto civico che pone al centro dell'agire politico il bene della comunità grassanese, impongono una breve replica. A Grassano - spiega Beatrice -il centrosinistra si è presentato unito nelle ultime elezioni comunali, siglando un'alleanza politica e programmatica che ha visto la fiducia degli elettori anche grazie alla scelta del candidato sindaco, Vito Magnante, latore di vastissimo consenso. Il patto elettorale non ha trovato conferma nei comportamenti degli alleati. E' vicenda nota quella che ha visto i Popolari Uniti aprire da subito il fronte di una dialettica strumentale, priva di reali contenuti politici, nel tentativo di paralizzare l'amministrazione a danno della comunità grassanese. Un tentativo neutralizzato dalla tenacia del sindaco Magnante, dalla sua capacità di rigore, di lavoro e di progetto che ha consentito di avviare il risanamento delle casse comunali, di porre in essere opere ed interventi di rilievo in tantissimi settori (edilizia, opere pubbliche, commercio, sociale). Si è quindi avviata una nuova stagione per Grassano che ha visto protagonista anche il Partito democratico. Una stagione che fa ben sperare e che soprattutto ci pone in condizione di ri-

Il municipio di Grassano

spondere con i fatti al mandato ricevuto dagli elettori; in un tempo di crisi in cui occorre saper dare risposte quotidiane e concrete ai problemi della gente. Per questo il Partito democratico ha ritenuto irresponsabile la scelta delle urne - continua Beatrica - e ha

quindi inteso raccogliere l'appello rivolto dal sindaco Magnante al consiglio comunale. Un appello che invitava le forze consiliari ad un nuovo patto civico, fondato sul programma del centro - sinistra, che anteponesse il bene della comunità ad ogni pre-

rogativa. Un patto di responsabilità, reso possibile e credibile da una forte omogeneità programmatica e soprattutto dalla fiducia che gli elettori e con loro il partito democratico hanno dimostrato di avere nel sindaco Magnante. Certo l'autosospensione dal Pd del sindaco e dei due assessori Luberto e Degiacomo costituiscono una ferita aperta per il nostro partito, rispetto alla quale il Pd intende produrre ogni sforzo di ricomposizione nel Pd e nel centro-sinistra che consenta di rilanciare l'alleanza. Non ci siamo mai sottratti né mai ci sottrarremo ad un dialogo franco e leale con tutti gli alleati del centro-sinistra - conclude Beatrice auspicando che in tutti prevalga la tutela dei prioritari interessi della comunità grassanese. Una comunità, a nostro giudizio, nient'affatto smarrita ma capace di giudicare ogni albero dai suoi frutti». g.s. provinciamt@luedi.it

Danneggia un’automobile e ferisce un carabiniere, accetturese in manette permesso di intercettare ACCETTURA - E’ stato e bloccarel’uomo che, alla arrestato dai carabinieri vista della pattuglia, andella Stazione di Accettudava in escandescenze e ra un trentaseienne del si scagliava contro i miliposto ritenuto responsatari dell’Arma colpendobile di violenza e resistenne uno il bastone. Subito za a Pubblico Ufficiale. bloccato, è stato accomL'uomo era stato sepagnato in caserma e gnalato alla Centrale tratto in arresto. Operativa mentre si agIl militare aggredito, girava per il paese armaricevute le cure del caso, è to di un bastone. stato giudicato guaribile Il trentaseienne, infatin tre giorni per lesioni ti, si era reso responsabi- Una pattuglia dei carabinieri lacero contuse alla mano le del danneggiamento di un'autovettura lasciata in sosta presso sinistra. L'aggressore dovrà rispondere anche una concessionaria del posto, colpendola ripetutamente, per futili motivi, con il ba- di danneggiamento aggravato, lesioni volontarie aggravate e porto di oggetti atstone. L'immediato intervento dei militari ha ti ad offendere.

Grottole Lettera a Nigro dei consiglieri di An

«Non chiediamo il ponte sullo stretto ma una via per la Basentana» GROTTOLE - I consiglieri di opposizione di Alleanza Nazionale del comune di Grottole D'Aria Enzo, Cosentino Maria Pina e Melchionda Nazario hanno chiesto, con un documento diffuso nei giorni scorsi, l'intervento della Provincia di Matera per la costruzione di una via d'accesso stabile che si colleghi con la Basentana alternativa al ponte sul fiume Basento. I consiglieri di An, nella missiva, hanno ripercorso alcuni punti salienti della questione facendo un'analisi del problema. «Con una lettera indirizzata al presidente della Provincia Carmine Nigro nel mese di gennaio del 2009 - si legge nel documento - abbiamo chiesto un intervento urgente per la costruzione di una via d'accesso stabile alternativa al ponte sul fiume Basento oramai demolito, per evitare l'isolamento di Grottole con la Basentana. A questa nostra richiesta è seguita l'interrogazione del consigliere provinciale Casulli alla quale l'assessore ai lavori pubblici della Provincia Giuseppe Dalessandro ha risposto affermando che i lavori del ponte sono iniziati il 7 ottobre 2008 con la previsione del'ultimazione per l'estate 2009. Nel frattempo - proseguono i consiglieri - l'assessore ha fatto rilevare che sono state costruite ben due passerelle come percorso alternativo portate però via dal fiume».

Alla luce di quanto detto dunque i consiglieri pongono alcuni quesiti: «Come può l'ente provinciale prendere la decisione scellerata di iniziare i lavori di demolizione del ponte proprio in prossimità dell'inverno? E come mai in questa vicenda l'amministrazione comunale non ha fatto nulla per impedire l'abbattimento del ponte in prossimità dell'inverno?». Alle domande i tre consiglieri fanno seguire una richiesta: «Ora che anche la seconda passerella, che è durata solo pochi giorni, è stata portata via dal fiume, considerato che il tempo volge al bello e che presto dovrebbero ricominciare i lavori, chiediamo che venga costruita una via d'accesso stabile che attraversi il fiume. Non una terza passarella che sicuramente grava sulle casse provinciali e che il primo temporale estivo si porterà via». A nome dei cittadini di Grottole D'Aria, Cosentino e Melchionda chiedono al presidente della provincia Carmine NIgro e all'assessore Giuseppe Dalessandro di agire in fretta per evitare di rimanere isolati anche d'estate. «Qui non si chiede il ponte sullo stretto di Messina - concludono ma un sacrosanto diritto di accesso alla Basentana tanto più che le strade alternative Grottole-Grassano e Grottole Miglionico sono in pessimo stato». g.s.

San Mauro Forte Nicola Savino è il nuovo presidente dell’associazione

Rinnovate le cariche di Vol.A SAN MAURO FORTE - Si è svolta nei giorni scorsi l'assemblea dei soci (una trentina, la maggior parte giovani) del locale circolo dell'associazione Volontari per l'Ambiente-Servizio di protezione civile, meglio conosciuta con l'acronimo “VOL.A”, che ha proceduto ad eleggere i propri organismi dirigenti, così come da statuto. A ricoprire la carica di presidente è stato chiamato Nicola Savino (nella foto), mentre a quella di segretario è stato eletto Raffaele Imperatore. Oltre a queste due figure, per dare corpo e completezza al Comitato Esecutivo (l'organo di governo dell'associazione) sono stati eletti Vincenzo Mita (che avrà anche la funzione di vicepresidente), Antonio Santochirico e Pietro Magnante. A far parte del secondo degli organismi collegiali eletti, il Collegio dei Revisori dei conti, sono stati designati: Rocco Belmonte (presidente), Giovanni Battista Racaniello (segretario) e Antonio

Belmonte, Michele Ciancia e Antonio Savino (componenti, di cui uno effettivo e due supplenti). A completare il trittico degli organismi dell'associazione è il Collegio dei Probiviri (preposto a dirimere le controversie all'interno dell'associazione) di cui faranno parte: Tina D'Armento (presidente), Rocco Colucci (segretario) e Francomario Belmonte, Nicola Giammetta e Mario Aspromonte (componenti, di cui un effettivo e due supplenti). Con questa operazione, insomma, la nuova associazione di volontariato che si è recentemente affacciata sullo scenario locale ha messo definitivamente a punto la sua struttura organizzativa e può così partire a pieno regime per dispiegare la propria azione che punta a svolgersi sul terreno del servizio di protezione civile, sebbene lo statuto dell'associazionemadre regionale spazi verso un più ampio «scopo di favorire il miglioramento della qualità della vi-

ta, equilibrando il rapporto uomo-natura». A dimostrazione della intenzione di non perdere tempo e di diventare operativi al più presto, il neo presidente Nicola Savino, ci dice che «si è provveduto prendere le taglie di tutti i soci per dotarli delle divise di rappresentanza e di intervento, che si provvederà- a breve- a ritirare da Napoli un automezzo fuori strada alla apposita asta dei mezzi dimessi dal Ministero della Difesa e che si punta all'ambizioso obiettivo di far diventare San Mauro Forte quale Centro territoriale di questa associazione regionale». Ricordiamo che questo circolo locale della “VOL.A” è frutto della volontà di nove cittadini che, il quindici dicembre scorso, hanno sottoscritto il relativo atto costitutivo, hanno richiesto ed ottenuto, il successivo quindici gennaio 2009, la prescritta certificazione del sindaco e ne hanno fissato la sede d operativa in un locale sito nella centrale piazza Ca-

duti per la Patria. Da questa nuova presenza la comunità sanmaurese non potrà che trarne benefici sia in termini di tutela della propria sicurezza che in termini di miglioramento del proprio tessuto sociale e relazionale. L´associazione regionale VOL.A nasce nel marzo del 1995 con finalità di protezione civile ed interventi ambientali, prima fra tutte la vigilanza antincendio. Essa è riconosciuta con apposito

decreto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Servizio Volontariato - Protezione Civile, è iscritta al numero 53 del registro regionale delle Associazioni di Volontariato (D.G.R. n.3714 del 14707/1995) ed è in possesso dei pareri favorevoli del Corpo Forestale dello Stato, della Prefettura di Potenza e della Regione Basilicata per svolgere l’attività di antincendio. Vito Bubbico


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In viaggio con l’hashish denunciato 19enne lucano

Obbligo di dimora per Giuseppe e Luigi De Padova e Abele Casulli

Revival, tolta la custodia cautelare MATERA - Il Tribunale di Matera si è riunito in camera di consiglio per decidere sulle richieste di revoca delle misure cautelari, depositate dai difensori di Giuseppe e Luigi De Padova e Abele Vincenzo Casulli, imputati nell'ambito del processo “Revival” la cui prossima udienza è stata fissata per il 23 aprile prossimo. Il Tribunale, ritenendo attenuate le esigenze preventive alla base delle misure applicate, e il lasso di tempo ormai trascorso, ha disposto la sostituzione della custodia cautelare in atto (in carcere per Giuseppe De Padova e Casulli, ai domiciliari per Luigi De

Padova) alla quale erano sottoposti dal 2006, con l'obbligo di dimora nel comune di Scanzano. I tre, secondo l'accusa, dovranno rispondere del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso per aver fatto parte, tra gli anni 2002 e 2003, di un'organizzazione criminale capeggiata da Salvatore Scarcia dedita prevalentemente alle estorsioni, al traffico della droga, delle armi e degli esplosivi. Il gruppo aveva lo scopo di ribadire la sua egemonia delinquenziale nell'area ionico-metapontina e ricostituire lo storico clan Scarcia decapitato dalle operazioni

“Siris” e “Basilischi”. Il provvedimento del Tribunale del 18 marzo, fa seguito a quello adottato nei confronti di Francesco Fiore Comisso, imputato anch'egli nel processo “Revival” e cognato di Salvatore Scarcia, al quale i giudici, il 13 marzo, hanno sostituito la custodia cautelare in carcere con l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria di Policoro. Nell'udienza dibattimentale del 26 febbraio, gli avvocati Nicola e Amedeo Cataldo, chiesero chiedevano l'immediata scarcerazione di alcuni imputati da loro difesi, per «Decorrenza dei termini massimi per la fase

Il tribunale di Matera

del giudizio della custodia cautelare, sia per il delitto di associazione mafiosa, che per quello di associazione a delinquere per lo spaccio di stupefacenti». Felice Macchia

METAPONTO - Nei giorni scorsi personale della Polizia di Stato, in servizio presso il posto Polfer di Metaponto, durante i controlli finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha controllato un giovane diciannovenne lucano della provincia di Potenza, proveniente da Parma e di ritorno nella città natale. Il ragazzo, che viaggiava a bordo del treno “Torino-Catanzaro”, in sosta nello scalo ferroviario, visibilmente nervoso, ha insospettito gli agenti che hanno pensato potesse nascondere della droga e lo hanno perquisito. Infatti, in una tasca del pantalone, il ragazzo nascondeva un contenitore di plastica con gr. 33,00 di hashish, suddivisa in due pezzi di cui uno solido ed uno di forma ovale meno consistente che, da successive analisi, e' risultato avere una percentuale di principio attivo molto elevata. Il giovane, trovato in possesso anche di un bilancino di precisione del tipo solitamente utilizzato per la misurazione della sostanza stupefacente, e' stato denunciato in stato di liberta' all'autorita' giudiziaria del tribunale di Matera e il materiale rinvenuto sottoposto a sequestro. Il potenziamento dell'offensiva antidroga da parte del personale della Polizia di Stato, proseguirà anche nei prossimi giorni, specie nei luoghi di aggregazione giovanile.

Scanzano L’aggio del 24% versato finora, entrerà in gran parte nelle casse comunali

Il Comune chiude i ponti con l’Arit Passa la delibera che interrompe i rapporti con la società SCANZANO JONICO - Dopo la delibera di giunta arriva anche quella del consiglio comunale. Così il Comune di Scanzano Jonico guidato dal sindaco, Salvatore Iacobellis (Pd) ha approvato a maggioranza nell'assise tenutasi venerdì sera, un ordine del giorno con il quale è stato dichiarato decaduto il rapporto con l'Arit (Agenzia riscossione tributi) di Scanzano Jonico, una società mista con socio privato (l'altro è il Comune) Tributitalia ex Sangiorgio, insediatasi nel 2000 con contratto ventennale. Ora toccherà all'ente municipale ripristinare l'ufficio Tributi che consentirà di riscuotere i proventi della tassazione direttamente. Il passaggio consentirà un risparmio, in quanto l'aggio di Arit che è pari al 24%, sarà trattenuto in gran parte dal Comune. Ma vediamo cosa ha consentito alla maggioranza di centrosinistra che amministra il Comune di poter eccepire la decadenza. E' accaduto che Arit , che versa ogni trimestre i tributi esatti (al netto dell'aggio), nel secondo trimestre 2008 anziché versare 525.000 euro ne ha trasferiti lo scorso novembre solamente 500.000. Lo scorso febbraio poi, il Comune si è visto accreditare un bonifico di 20.000 euro, che Arit aveva inteso quale anticipo del terzo trimestre 2008 (cosa che avrebbe fatto interrompere la decadenza), mentre il Comune ha ritenuto quale residuo parziale (mancano altri 5000 euro) del trime-

Il Comune di Scanzano

stre precedente. Una “buccia di banana” costata cara, in quanto a norma di regolamento è previsto che, se per due trimestri consecutivi i trasferimenti non sono quelli dovuti, il rapporto decade. «Non avendo riversato nelle casse comunali i tributi dovuti per due trimestri consecutivi - ha spiegato al Quotidiano Iacobellis - ci siamo avvalsi della clausola contrattuale che ne dichiara la decadenza, inadempienza rilevata dagli uffici e fatta propria dalla giunta municipale e proposta al consiglio comunale». Venerdì sera è emersa, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la vera maggioranza consiliare a sostegno di Iacobellis. Essa è formata da nove componenti sindaco in-

cluso. Gli altri sono il vice sindaco Ceruzzo, gli assessori Lunati, Stasi, Andreulli, Boccarelli, Pantano il presidente del Consiglio, Loffreno ed il consigliere Tataranno. I nove hanno abbondantemente superato il voto contrario del consigliere indipendente Gallitelli. «Il Comune - ha detto quest'ultimo - non è pronto a rinunciare ai proventi che Arit starebbe per tasferirgli, 650.000 euro». Assenti invece dal Consiglio “anti-Arit” i consiglieri Filardi, Mattia e Truncellito e gli “allontanati” dalla votazione Giuseppe Giannuzzi e Pasquale Stigliani. Quest'ultimo, grande sostenitore da sempre della necessità di “mandare via l'Arit” nel suo intervento ha motivato il non voto del gruppo “Democrazia partecipata” di cui fa parte con Giannuzzi. «In seguito ad una lapalissiana incapacità amministrativa della faccenda Arit - ha detto - all'esistenza di comportamenti incoerenti e chiusi al confronto, non comprendiamo però quali siano le motivazioni di fondo che vi hanno spinto all'assunzione di questa nuova posizione, che seppur da noi condivisa nella sostanza, non ci convince nella forma con cui si presenta. Forma confermata anche in occasione di questo consiglio comunale, per il quale avete avuto la gentilezza di offrirci accesso agli atti solo nella tarda serata di ieri, circa 24 ore prima». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Spettacolo teatrale di Iapb Onlus e Unione Italiana Ciechi alla scuola elementare di via Marconi

La protezione della vista comincia da bambini BERNALDA - La prevenzione s'impara sempre di più a scuola. Forte di questa convinzione l'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità (Iapb Italia onlus), in collaborazione con il Ministero del Welfare e l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti onlus, ha organizzato uno spettacolo didattico - teatrale nella palestra della scuola elementare di via Marconi, diretta da Maria Saveria Veltri. La campagna “Apri gli occhi!”, dopo la tappa materana, ha coinvolto a Bernalda circa 300 alunni dalle 9.30 alle 12.30. L'insegnante Maria Antonietta Bruno spiega che i ragazzini si sono presentati con un cerchietto rosso disegnato sul dorso della mano destra e con un foglio bianco. L'iniziativa, infatti, è stata

resa più coinvolgente grazie allo spettacolo didattico di circa 50 minuti, recitato da due attori professionisti. Si è voluto insegnare ai bambini a proteggere la vista, quel senso che fornisce molte informazioni sulla realtà che ci circonda. Ai piccoli è stato regalato, oltre a un opuscolo informativo, anche un dvd con un cartone animato. “Apri gli Occhi!” ha come protagonisti proprio una serie di animali del mondo dei cartoni animati, disegnati per spiegare le parti dell'occhio e le loro funzioni. La mascotte è “Bat”, un piccolo pipistrello miope. «I bambini - ha spiegato l'avvocato Giuseppe Castronovo, presidente della Iapb Italia onlus - sono per noi una gioia straordinaria. Proprio per questo i loro occhi

vanno difesi in modo adeguato. Grazie allo spettacolo e al divertimento i concetti rimangono impressi nella loro mente in modo duraturo. Insomma, è fondamentale che i più giovani, assieme alle famiglie e ai docenti, capiscano come prevenire gravi disturbi visivi, accorgendosi tempestivamente se ci sono problemi di qualsiasi tipo». All'iniziativa ha collaborato attivamente la sezione dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti onlus di Matera presieduta da Rocco Galante, che ci tiene a sottolineare: «La campagna di prevenzione è importante, perché è consigliabile, almeno una volta all'anno, una visita dall'oculista. Bisogna fare attenzione al dono della vista e non trascurare i controlli. Mi auguro

che in futuro siano coinvolte anche altre scuole come le medie e le superiori, oltre alle elementari». È, quindi, fondamentale diffondere precocemente la cultura della prevenzione, com'è già avvenuto nei due precedenti anni scolastici. All'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità il “Trio Medusa”, della trasmissione di Mediaset “Le Iene”, ha dedicato un video, di circa sei minuti, disponibile sul sito “Youtube”, mentre per informazioni gratuite di tipo oculistico si può chiamare il numero verde di consultazione oculistica 800068506, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13, oppure consultare il sito internet www.iapb.it, e-mail: info@iapb.it. Gianpaolo Palazzo

Scanzano Nota di Domenico Iannello

Strade dimenticate e quartieri abbandonati Idv: «Si può fare di più» SCANZANO JONICO - Un sta andare un po' fuori straviaggio nella viabilità di da per ritrovarsi in un canaScanzano Jonico. Ad “of- le profondo anche due mefrircelo” è Domenico Iannel- tri. Sarebbe opportuno che lo, segretario cittadino del- codesta Amministrazione si l'Italia dei Valori. «Lo stato attivasse con decisione nei dell'asfalto di molte strade confronti della Provincia rurali - ha detto al Quotidia- per mettere in sicurezza le no - è da qualche tempo deci- due arterie. In verità - ha samente migliorato. Sicura- continuato - il problema delmente si poteva fare di me- la velocità e delle buche vi è glio. Bisogna accontentar- pure nel centro urbano. Un si, dice qualcuno, dopo tan- po' di bitume si potrebbe troto tempo finalmente sono vare, quanto meno per le bustate asfaltate alcune strade che più pericolose. Le ditte che producoche versavano catrame in no in condiquesto periozioni pietose. do sono chiuLa stessa cosa se, ha detto non possono qualche asdire quei citsessore (mi tadini che abipare quello tano in alcuassetto ai Lane zone dove vori pubblici) l'asfalto non nel Consiglio vi è mai stato, comunale del come per 7 marzo scoresempio chi so; peccato abita nella zoperò che in na di Terzo via Togliatti, Marzocco, ovdove vi sono vero, nella via diverse buSicilia, Lucache, un altro nia, ecc., nel- La zona artigianale ente abbia la parte sottostante via Veneto. Questi rattoppato l'asfalto con del cittadini sembra che non bitume nella parte dove avesiano contribuenti del Co- va effettuato dei lavori. E' mune di Scanzano Jonico; chiaro, quindi, che mancanper la loro via non è stato do l'educazione stradale, ocprevisto l'asfalto che invece corra far intervenire la disè stato effettuato su via Li- suasione ed anche la represguria, dalla ferrovia a Via sione, invitando (mi permetPiemonte, ove non vi sono to) i vigili urbani, ad essere abitazioni. Strano. La stessa più intransigenti e cercanvia Veneto è ridotta in condi- do, eventualmente, la collazioni pietose. Ma l'insidia borazione anche di altre fordelle numerose strade rura- ze dell’ordine. Mi rendo conli non è rappresentata solo to - ha concluso - che per ridalle buche o la mancanza di solvere una parte dei probleasfalto. Sempre in merito al- mi segnalati occorrono dei le strade rurali, segnalo lo soldi, ma, d'altro canto, mi stato di grave pericolo in cui pare che una parte degli insi trovano via Lido Torre e troiti delle multe elevate con via Monviso, strade provin- l'uso dell'autovelox debbano ciali che portano al mare, essere destinate alla sicuprive di protezione in quan- rezza stradale e quindi dei to non vi sono guard rail o cittadini. altra segnaletica, per cui bapie.lut.


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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Paolucci decide. Bizzarri para un rigore al laziale

Doppietta di Iaquinta

Catania ipoteca la salvezza Pandev tradisce Rossi

La Juventus dilaga all’Olimpico

CATANIA LAZIO

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CATANIA (4-3-3): Bizzarri 7; Potenza 6, Silvestre 6, Stovini 6.5, Capuano 6.5; Pablo Ledesma 6.5 (47' st Silvestri sv), Biagianti 6, Tedesco 6.5; Martinez 6.5, Paolucci 6.5 (29' st Izco sv), Mascara 6.5 (43' st Llama sv). In panchina: Kosicky, Sciacca, Spinesi, Carboni. Allenatore: Zenga 6.5. LAZIO: (4-4-2): Muslera 6; Lichtsteiner 6.5, Siviglia 6.5, Cribari 6, Radu 5.5; Foggia 6, Brocchi 5.5 (37' st Meghni sv), Cristian Ledesma 6, Manfredini 5.5 (10' st Mauri 6); Pandev 5.5 (24' st Zarate 5.5), Rocchi 6. In panchina: Carrizo, Inzaghi, Rozehnal, De Silvestri. Allenatore: Rossi 6. ARBITRO: Brighi di Cesena 6. RETI: 24' pt Paolucci NOTE: Giornata di pioggia, terreno allentato. Spettatori: Ammoniti: Martinez, Silvestre, Lichtsteiner, Ledesma. Angoli: 6-4 per la Lazio. Recupero: 1' pt; 4' st. Al 15' della ripresa Bizzarri para un rigore a Pandev. CATANIA Il Catania torna a vincere al «Massimino», ipoteca la salvezza e infligge alla Lazio la seconda sconfitta consecutiva dopo lo stop casalingo con il Chievo. Partita dai due volti decisa da un gol di Paolucci: ottimo Catania nel primo tempo al cospetto di un avversario decisamente fuori dal match; nella ripresa cresce la formazione biancazzurra

Un’azione di CataniaLazio

che sfiora il pari in un paio di occasioni e fallisce un calcio di rigore con Pandev; per la Lazio Europa decisamente più lontana. Il Catania si conferma squadra ostica, che fa dell’aggressività la propria forza ed è abile a limitare le giocate avversarie. Zenga deve rinunciare a Morimoto, Baiocco e Carboni. Formazione offensiva con Mascara, Paolucci e Martinez; l’escluso è Izco. Delio Rossi recupera Lichtsteiner, che era in forte dubbio per un’infiammazione alla caviglia; coppia d’attacco composta da Rocchi e Pandev con Zarate dirottato in panchina; Indisponibili Dabo e Matuzalem. Partenza aggressiva da parte del Catania che fa pressing sui portatori di palla avversari. Il primo tentativo del match è di marca laziale al 9' con un’azione personale di Pandev che si fa spazio al limite ma poi calcia malissimo mandando alle stelle. La risposta del Catania al 12' con una punizione di Mascara che scavalca la barriera e finisce alta di un soffio. Al 21' ci prova sempre Mascara ancora su punizione con

palla che sfiora la traversa. Il gol arriva al 24': Mascara avanza a sinistra, assist per Ledesma, tiro sbagliato dell’argentino che si trasforma in un assist al bacio per Paolucci che appoggia in rete. La Lazio non riesce a reagire a dovere e a costruire manovre offensive, ma è anche merito del Catania che non concede nulla e blocca le fonti di gioco avversarie. .(SEGUE). pc/red 21-Mar-09 19:54 Al 34' rischioso retropassaggio di testa di Siviglia verso il proprio portiere Muslera. La Lazio si vede solo nel finale di tempo e sfiora il pareggio in due occasioni: al 44' cross dalla destra di Lichtsteiner per Foggia che di testa sfiora il palo alla sinistra di Muslera. Poco dopo una bella conclusione ravvicinata di Lichtsteiner viene deviata in angolo da Bizzarri. Non ci sono sostituzioni ad inizio ripresa. La Lazio entra in campo con un piglio diverso e si porta con generosità in avanti. Al 4' gran punizione di Cristian Ledesma destinata all’incrocio dei pali, ottima la risposta di Bizarri in angolo. Il Catania gode di

più spazi e in contropiede si rende pericoloso. Al 5' provvidenziale chiusura di Siviglia che evita il colpo di testa ravvicinato di Martinez. Al 10' il primo cambio di Rossi con Mauri al posto di Manfredini. Al 14' buon lavoro di Paolucci a sinistra che si libera al tiro tra due avversari calciando fuori. Al 15' calcio di rigore per la Lazio per un fallo di Silvestre su Pandev; dal dischetto calcia un sinistro non irresistibile lo stesso macedone che Bizarri para distendendosi sulla sua sinistra. Al 20' cross di Pandev per Rocchi che colpisce male di testa mancando una buona occasione. Al 24' tocca a Zarate che rileva Pandev. Al 26' nuovo tentativo di Rocchi con un diagonale, Bizzarri è bravo a respingere in angolo. Zenga si copre con l’inserimento di Izco al posto di Paolucci. Al 37' ultimo cambio della Lazio con Meghni al posto di Brocchi; nel Catania Llama per Mascara. Negli ultimi minuti non succede nulla.

I bianconeri festeggiano Nedved dopo il quarto gol

ROMA JUVENTUS

1 4

ROMA (4-3-2-1): Doni 5.5, Panucci 5.5, Mexes 4.5, Loria 5 (17' st Montella 5.5), Riise 6, Filipe 5.5, Brighi 6, Tonetto 5.5, Menez 4.5 (38' st D’Alessandro sv), Baptista 4.5, Vucinic 5 (47' st Stojan sv) (25 Artur, 40 Malomo, 36 Brosco, 37 Crescenzi). All.: Spalletti 5. JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6, Grygera 6.5, Mellberg 6.5, Chiellini 6.5, Molinaro 6, Salihamidzic 6.5, Tiago 6 (25'

st Nedved 6.5), Poulsen 6, Giovinco 6 (27' st Marchionni sv), Iaquinta 7, Del Piero 5.5 (12 Chimenti, 5 Zebina, 15 Knezevic, 17 Trezeguet, 36 Castiglia). All.: Ranieri 7. ARBITRO: Rocchi di Firenze 6. RETI: nel pt 34' Iaquinta; nel st 3' Loria, 10' Iaquinta, 23' Mellberg, 29' Nedved NOTE Angoli: 8-5 per la Roma. Recupero: 2' e 2' Ammoniti: Loria, Mexes, Baptista, Molinaro, Menez e Riise per gioco falloso, Tiago per comportamento non regolamentare. Spettatori: 55.000

Serie A: il programma di oggi BOLOGNA-CAGLIARI: Gava; CHIEVOPALERMO: Damato; FIORENTINA-SIENA: Banti; GENOA-UDINESE: Ayroldi; INTER-REGGINA: Mazzoleni; LECCEATALANTA: Celi; NAPOLI-MILAN (ore 20:30): De Marco; TORINO-SAMPDORIA: Morganti. La classifica: Inter 66, Juventus 62, Milan 54, Genoa 48, Fiorentina 46, Roma 46, Palermo 42, Lazio 41, Cagliari 39, Atalan-

ta 39, Catania 37, Napoli 36, Udinese 36, Sampdoria 33, Siena 31, Chievo 27, Bologna 26, Tornio 24, Lecce 23, Reggina 20. Prossimo Turno 5 aprile ore 15 Atalanta – Fiorentina (ore 13.00) Cagliari – Catania Juventus – Chievo Milan – Lecce (ore 21.00) Palermo – Torino Reggina – Genoa Roma – Bologna Sampdoria – Napoli Siena – Lazio Udinese – Inter (ore 19.00)

L’ANGOLO DELLA B

Crolla in casa il Livorno, in vantaggio 2-0 e battuto dall’Ancona 3-2. Vince l’Avellino

INUMERI DEL CAMPIONATO

Bari e Parma in fuga verso la Serie A

I risultati

IN FUGA VERSO la serie A. Bari e Parma continuano a vincere e piazzano altri tre pesanti mattoni verso la promozione. Anche perchè le dirette inseguitrici (Livorno e Sassuolo su tutte) si fanno rimontare anche clamorosamente (i labronici ad esempio, avanti 2-0 in casa, hanno subito tre reti dall’Ancona nel secondo tempo) e lasciano punti pesanti alle due battistrada. Mantiene la testa della classifica il Bari di Antonio Conte, che colleziona l'ennesimo risultato utile consecutivo battendo 2-0 il Cittadella con i gol nella ripresa di Barreto (su rigore) e Kutuzov. I veneti, che fuoricasa riescono a esprimersi meglio che tra le mura amiche, per un tempo hanno messo in difficoltà la capolista. Alle spalle del Bari si assesta il Parma. Guidolin sembra aver trovato la quadratura del cerchio e nello scontro diretto in casa della Triestina la sua squadra mette subito le cose in chiaro: pronti-via e Budel porta in vantaggio i suoi, nella ripresa ci pensano Vantaggiato (capocannoniere con 16 gol al fianco di Tavano) e Mariga a sancire lo 0-3 finale. Per i giuliani è la terza sconfitta consecutiva. Perde colpi il Livorno. Al «Picchi» la formazione di Acori pare dominare l’incontro: all’11' Loviso si inventa una punizione super, al 16' Cellerino firma il primo gol in maglia amaranto. Tutto finito? Macchè. Tra il 16' e il 17' della ripresa Mastronunzio gela

per due volte i toscani, poi è Soddimo alla mezz'ora a firmare la clamorosa vittoria dell’Ancona: 2-3. Esito più o meno simile in Empoli-Sassuolo. Due volte avanti, gli uomini di Mandorlini sono stati ripresi e infine battuti dai toscani di Baldini, che con questa vittoria per 3-2 provano ad arginare la crisi. Avanti con una splendida rete di Masucci, il Sassuolo subisce il gol di Buscè ma non si scompone, tornando in vantaggio grazie a Pensalfini. Nel quarto d’ora finale, però, una doppietta di Pozzi stende i modenesi e premia l’Empoli, che vede ora nuovamente vicina la zona play-off. Spettacolare pareggio tra Ascoli e Albinoleffe. E' l'albanese Cani (a segno due volte) a tenere a galla i marchigiani, costretti a inseguire due volte i gol di Laner e Cellini. Risultati importanti anche nelle zone basse della classifica. Il Mantova di Somma coglie in extremis tre punti fondamentali. Glieli regala Franchini, che nel finale della gara con il Rimini piazza la zampata giusta. Ma il protagonista assoluto di questa 32^ giornata del campionato cadetto è Bruno. L’attaccante del Modena realizza una splendida tripletta (due gol al volo di destro nel primo tempo, rete in contropiede nel secondo) e risolleva gli emiliani, saliti a quota 32, ai danni di un Vicenza che solo nel finale riesce a limitare i danni con Bjelanovic (3-1 il risultato per il Modena). Bruno sale così a 14

BARI CITTADELLA

2 0

BARI (4-4-2):Gillet 6; A. Masiello 6, Stellini 6.5, Esposito 6.5, Parisi 6; Lanzafame 5 (23'st Rivas 6), De Vezze 7, Gazzi 6, Guberti 6.5 (29'st Kamata 6); Barreto 7, Kutuzov 6.5 (40'stColombo sv). Inpanchina: Santoni, Bianco, Ranocchia, Galasso. Allenatore: Conte 7. CITTADELLA (4-4-2): Pierobon 6; Pesoli 5, Rossini 5, Cherubin 6, Teoldi 5.5; Volpe 6 (37'st Manucci sv), Iori 6, Castiglia 5.5, Di Matteo 5.5 (16'st Riberto 5.5); Bonvissuto 5 (23'st Gerardi5.5), Meggiorini 5.5.In panchina: Trivellato, Gorini, Marchesan, De Gasperi. Allenatore: Foscarini 6. ARBITRO: Valeri di Roma 6. RETI:7'st Barreto (rig.), 25'st Kutuzov. reti in classifica cannonieri, una in meno di Mastronunzio e Barreto. Il Piacenza batte senza grossi problemi il Frosinone: 3-0 il risultato finale per gli emiliani, un tris firmato da Ferraro, Volpato e Avogadri. Una doppietta di Ciotola tiene ancora in vita l’Avellino, che batte 2-0 al Pisa. Gli irpini non sono più ultimi in classifica, anche se lunedì il Treviso potrebbe effettuare il controsorpasso nel posticipo contro il Grosseto. L’altra gara in programma tra due giorni è quella dell’Arechi tra Salernitana-Brescia.

ASCOLI-ALBINOLEFFE 2-2 Marcatori: 24´ Laner (Alb); 26´ Cani (Asc); 48´ Cellini (Alb); 68´ Cani (Asc) AVELLINO-PISA 2-0 Marcatori: 7´ Ciotola (Ave); 60´ Ciotola (Ave) BARI-CITTADELLA 2-0 Marcatori: 52´ rig. Barreto (Bar); 70´ Kutuzov (Bar) EMPOLI-SASSUOLO 3-2 Marcatori: 27´ Masucci (Sas); 33´ Busce' (Emp); 45´ Pensalfini (Sas); 77´ Pozzi (Emp); 79´ Pozzi (Emp) LIVORNO-ANCONA 2-3 Marcatori: 11´ Loviso (Liv); 16´ Cellerino (Liv); 61´ Mastronunzio (Anc); 62´ Mastronunzio (Anc); 75´ Soddimo (Anc) MANTOVA-RIMINI 1-0 Marcatori: 87´ Franchini (Man) MODENA-VICENZA 3-1 Marcatori: 12´ Bruno (Mod); 30´ Bruno (Mod); 73´ Bruno (Mod); 92´ Bjelanovic (Vic) PIACENZA-FROSINONE 3-0 Marcatori: 31´ Ferraro (Pia); 58´ Volpato (Pia); 64´ Avogadri (Pia) Salernitana-Brescia 23/03/2009 - Treviso-Grosseto 23/03/2009 TRIESTINA-PARMA 0-3 Marcatori: 2´ Budel (Par); 68´ Vantaggiato (Par); 90´ Mariga (Par)

Classifica Bari 60; Parma 58; Livorno 53; Brescia 50; Sassuolo 50; Triestina 48; AlbinoLeffe 48; Empoli 47; Grosseto 45; Piacenza 43; Pisa 42; Ancona 41; Ascoli 40; Rimini 40; Vicenza 39; Frosinone 37; Mantova 37; Cittadella 35; Salernitana 33; Modena 32; Avellino 28; Treviso 27

Prossimo turno 28/03/2009 AlbinoLeffe-Treviso; Ancona-Empoli; Brescia-Livorno; CittadellaModena; Frosinone-Triestina; Grosseto-Mantova; Parma-Piacenza; Pisa-Bari; Rimini-Ascoli; Sassuolo-Avellino; Vicenza-Salernitana


40 Sport

Domenica 22 marzo 2009

Ciclismo La centesima edizione della Milano-sanremo va al britannico

Cavendish, un fulmine Delusione Italia: a secco per il terzo anno di fila CICLISMO: SANREMO; FULMINE CAVENDISH, DELUSIONE ITALIA/ANSA (dell’inviato Marco Enrico) SANREMO (IMPERIA), 21 MAR – Un fulmine, non a caso lo chiamano 'palla di cannonè. Dopo lo spagnolo Freire e lo svizzero Cancellara questa volta a mettere tutti in riga aggiudicandosi l’edizione l’edizione n. 100 della Sanremo è il britannico Mark Cavendish, che a 23 anni centra la sua prima classica, dopo le quattro tappe al Tour e le due al Giro dello scorso anno. Per il terzo anno consecutivo l’Italia resta a bocca asciutta, anzi non sale nemmeno sul podio. Una delusione totale soprattutto per Alessandro Petacchi e Daniele Bennati. Erano considerati A sinistra lo sprint vincente. A destra Cavendish (al centro), esulta sul podio con il tedesco Haussler (a sinistra), secondo i più in forma del momento, invece classificato e il norvegese Hushovd, terzo devono accontentarsi di un quinto e un sesto posto. Più lontani gli altri: volato che alla fine ha spezzato le italiano, ha cercato fortuna anche ri). Dopo un centinaio di chilometri nono Paolini, l’ultimo vincitore tri- gambe anche a un campionissimo Pozzato, ma questa volta il gruppo sono andati in fuga in undici. Il colore Pozzato ventiduesimo. Un come Lance Armstrong. Alla sua non si è fatto sorprendere. L’attacco gruppetto ha accumulato fino a 5'. podio tutto europeo: Cavendish ha prima corsa europea dopo il suo ri- di Hausserl, una rasoiata improvvi- Vantaggio che poi è andato ridubruciato al fotofinish il tedesco torno, il texano ha resistito fino alla sa, ha spiazzato tutti, tranne Caven- cendosi, come i fuggitivi. Gli ultimi Haussler, scattato agli ultimi 300 Cipressa, ma poi ha mollato di col- dish: la sua rimonta si è conclusa ad arrendersi erano Krivtsov, Turmetri, al terzo posto il norvegese po, accusando poi al traguardo oltre sull'ultimo colpo di reni. Un talento got e Klostergaard: all’inizio della Hushovd. Come capita ormai con otto minuti di ritardo. Un distacco puro della volocità, Cavendish, non Cipressa il gruppo tornava compatsconcertante puntualità ormai da abissale per uno che porta il suo no- a caso viene dalla pista. Dopo aver to. La progressione di Scarponi 15 anni a questa parte (l'ultimo a me, ma forse non è ancora il vero Ar- tagliato il traguardo il corridore spezzava in due il gruppo e Arvincere da solo fu Furlan nel '94), la mstrong. Questa non era la sua cor- dell’Isola di Man (ma da due anni vi- mstrong alzava bandiera bianca. corsa è stata decisa allo sprint. A sa, per lui verranno tempi migliori, ve in Toscana) si è sciolto in lacrime Sul Poggio attaccava prima Rebelnulla è servito aver inserito una sa- e poi il suo terreno preferito non so- tra le braccia di Zabel. Erano partiti lin poi Pozzato, che con Nibali spinlita in più, quella delle Manie. Que- no le gare di un giorno. Peccato per in 196 – ma alla fine 34 saranno i ri- geva anche in discesa. Con quella di st’anno sulla nuova ascesa non c'è gli italiani, che pure prima del rush tirati con qualcuno, Farrar e Sabati- Cavendish gli stranieri fanno il tris stata battaglia, colpa forse del ritmo finale erano stati sempre protagoni- ni su tutti, in ospedale -, al via non si consucutivo ed uguagliano le 50 indiavolato (sopra i 44 orari) im- sti. Molto attive la Lpr e la Liquigas. è presentato nemmeno Lorenzetto, vittorie italiane alla Sanremo. Che presso dai corridori fin dalle prime Sull'ultimo strappo, dove nel 2006 colpito da un attacco influenzale (la per l’edizione n. 100 rappresenta in battute della corsa. Un ritmo india- aveva costruito l'ultimo successo Lampre è partita con sette corrido- fondo l’equilibrio perfetto.

Il commento del vincitore

«Il giorno più bello della mia vita»

Il pianto di Cavendish

«E' IL PIÙ BEL GIORNO della mia vita. Non me l’aspettavo di vincere la Milano-Sanremo, è il massimo che potessi aspettarmi. Hincapie mi ha aiutato molto, ma tutta la squadra è rimasta con me nelle salite». Sono state queste le prime parole di Mark Cavendish, vincitore allo sprint della classicissima di primavera, ai microfoni della Rai. «Ho avuto paura, quando ho visto passare Haussler a grande velocità: non ho mollato, ma non sapevo se riuscivo a prenderlo - ha aggiunto il corridore britannico -. La vittoria così è stata più bella».

Rugby Sei Nazioni Azzurri ultimi, torneo da dimenticare

IN BREVE DAL SEI NAZIONI

Italia, cucchiaio di legno

Tira bottiglia in campo, il pubblico lo fa espellere dalla tribuna

ITALIA FRANCIA

8 50

ITALIA: Marcato, Rubini, Canale, Mi. Bergamasco, Pratichetti (8' st Quartaroli), McLean (31' st Orquera, 39' st Sbaraglini), Griffen (27' st Canavosio), Parisse, Ma. Bergamasco, Zanni, Bortolami (29' st Sole), Dellapè (12' st Del Fava), Nieto (18' st Castrogiovanni), Ghiraldini, Perugini. All.: Mallett. FRANCIA: Traille, Medard, Fritz (22' st Bastareaud), Jauzion, Heymans (31' st Malzieu), Trinh-Duc, Parra (12' st Michalak), Harinordoquy (16' st Picamoles), Bonnaire, Dusatoir, Chabal, Nallet (31' st Thion), Marconnet (8'st Domingo), Szarzewski (12' st Servat), Barcella (35' st Marconnet). All.: Lievremont. ARBITRO: Rolland (Irlanda). MARCATORI: nel pt 7' Parra calcio piazzato, 15' Parra calcio piazzato, 23' Marcato calcio piazzato, 25' Chabal meta, trasformata Parra, 29' Trinh-Duc meta, 31' Medard meta, trasformata Parra; nel st 2' Heymans meta, trasformata Parra, 8' Parra calcio piazzato 16' Domingo meta, 18' Parisse meta, 30' Medard meta, 36' Malzieu meta. «MENO MALE che è finita». Ha ragione il presidente della federazione italiana rugby Giancarlo Dondi, che lascia il Flaminio livido di rabbia commentando così l'esito della partita persa dall’Italia contro la Francia. Finisce 8-50, e la squadra di Mallett torna quella da incubo che ha giocato, sotto il profilo della qualità della manovra e della grinta, il peggior Sei Nazioni della sua storia. Il pubblico non l’ha fischiata, ma la delusione è palpabile, unita a un certo senso di smarrimento e all’impressione che il boom della palla ovale stia finendo, a meno d’improbabili inversioni di tendenza. I test di giugno saranno contro Australia e Nuova Zelanda, quelli novembrini ancora con All Blacks, Sudafrica e Samoa: l’Italrugby rischia di passare un anno e mezzo senza vittorie, il suo ultimo successo continua ad essere quello di giugno 2008 a Cordoba contro l’Argentina. Intanto porta a casa il quarto cucchiaio di legno in dieci Sei Nazioni, oggi la Francia vince e Azzurra incassa 50 punti proprio nel giorno della sua 50/a partita nel torneo. I Bleus dell’Orco Chabal segnano sette mete (una, la sesta, era viziata da un evidente

ITALIA DA DIMENTICARE, pubblico del rugby che ancora una volta fornisce una dimostrazione di grande civiltà, facendo espellere uno spettatore che, nel corso del match con la Francia, aveva tirato una bottiglietta in campo. È successo al 28' pt, sul 3-18, subito dopo la meta della Francia segnata da Trinh-Duc. Qualche momento prima, per una decisione arbitrale controversa ma a favore degli ospiti, uno spettatore della tribuna scoperta ha tirato una bottiglietta in campo. A quel punto, nello stesso settore, c'è stato un coro di “fuori, fuori» e alcuni spettatori si sono alzati in piedi indicando la persona che aveva effettuato il lancio della bottiglia. A quel punto l’uomo è stato individuato da due steward, che l’hanno accompagnato fuori dallo stadio.

Inghilterra-Scozia 26-12 L'INGHILTERRA ha battuto a Twickenham la Scozia 26-12 (15-3) nella quinta e ultima giornata del torneo Sei Nazioni 2009 di rugby. L’Inghilterra chiude con 6 punti in classifica in virtù delle vittorie contro Italia, Francia e Scozia. Due invece le sconfitte con Galles e Irlanda. La Scozia invece chiude con cinque ko, l’unico successo quello con l’Italia.

Il grande slam all’Irlanda L'IRLANDA si è aggiudicata l'edizione 2009 del Sei Nazioni di rugby. I Verdi si sono infatti imposti al Millennium Stadium di Cardiff per 17-15 sui campioni uscenti del Galles, vincendo così il Torneo con il Grande Slam (cinque successi in altrettante giornate) per la seconda volta nella sua storia. Dell’Irlanda le uniche due mete dell’incontro, siglate da O'Driscoll e Bowe, entrambe trasformate da O'Gara, autore poi del drop che ha deciso il match. Per i 'Dragonì tre punizioni ed un drop di Jones ed un piazzato di Henson. Questa la classifica finale del Sei Nazioni 2009: Irlanda punti 10, Galles, Inghilterra e Francia 6, Scozia 2, Italia 0.

Una spettacolare azione di Italia-Francia

'in avantì, ma l’arbitro l’ha convalidata) affondando in una difesa di burro e sfruttando al meglio i troppi errori degli avversari: per Parisse e i fratelli Bergamasco è la fine ingloriosa di un derby personale (militano tutti e tre nello Stade Francais di Parigi) che per una volta sognavano di vincere, o almeno di giocare alla pari con i 'cuginì. Invece l’Italia affonda ancora, e chiude il torneo con nessun motivo per essere soddisfatta. Altro che tifo sano, e voglia di sentirsi diversi: proprio davanti anche alla gente del calcio (in tribuna al Flaminio c'erano il romanista De Rossi e la coppia di dirigenti juventini Cobolli Gigli-Blanc) arriva un’altra brutta sconfitta, che rischia di avere effetti devastanti sul movimento anche se non mette a rischio, almeno per ora, la panchina di Nick Mallett. Soltanto nel 2005, nell’ultimo Sei Nazioni della gestioneKirwan, l’Italia era riuscita a far peggio nel totale della differenza punti, con 124. Stavolta ha chiuso con -121 ma anche con un’impressionante dimostrazione d’impotenza di fronte ad un’avversaria che in mediana aveva un ragazzo dell’86, il 'vietnamità Trinh-Duc, ed uno dell’88, l’ottimo Morgan Parra,

che a 21 anni ancora da compiere è già uno dei leader della sua squadra e un micidiale 'cecchinò nei calci. Invece il ct azzurro Nick Mallett non sa a che santo votarsi per trovare, in un Super 10 pieno di stranieri e oriundi improbabili, giovani talenti italiani in grado di fare i titolari ad alto livello. Ecco perchè poi è costretto ad affidare la maglia azzurra n.9 ancora al neozelandese Paul Griffen, uno che se esistesse il premio di peggiore in campo oggi l’avrebbe sicuramente vinto. Non rimane che arrangiarsi con ciò che passa il convento, ovvero ad un immenso Parisse (oggi ha segnato una meta, dopo il drop contro l’Irlanda) che però da solo non può fare tutto: il resto dei suoi compagni sembra essersi smarrito, non può essere colpa solo delle nuove regole, e la squadrasimpatia rischia di esaurire il proprio credito presso il pubblico. Oggi, mettendosi a sentire i commenti degli spettatori che se ne stavano andando, si è sentita più di una voce chiedersi se valga ancora la pena di venire al Flaminio. Il futuro, almeno quello immediato, non promette nulla di buono, ma l’Italrugby deve assolutamente ritrovare la voglia di andare avanti.

Maratona di Roma I kenioti sono favoriti Si disputerà oggi la XV edizione della Maratona di Roma AceaElectrabel con partenza e arrivo da via dei Fori Imperiali. La gara sarà ripresa in diretta da RaiTre partire dalle ore 9.00, e su Rai Sport Più (visibile anche su www.raisport.rai.it) che per la prima volta in Italia produrrà una maratona in formato 16:9. Gli orari definitivi delle partenze sono i seguenti: ore 8.55 partenza gara disabili (9 categorie, 100 atleti circa); ore 9.05 maratona (42,195 km, 15.000 partecipanti circa); ore 9.20 Roma Fun Run (4,2195 km, un decimo della distanza di maratona, attese oltre 80.000 persone). La partenza sarà data dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. Le speranze di vittoria per l’Italia sono affidate ad Anna Incerti. La 28enne di Bagheria (Pa) arriva forte dell’1h09'24» ottenuto tre settimane fa alla Roma-Ostia e orrerà affiancata da ben tre lepri, Giorgio Calcaterra, Pietro Colnaghi e Angelo Iannelli. Le rivali più ostiche saranno soprattutto la keniana Lenah Cheruiyot, già 4^ nel 2007, e le russe Larissa Zousko, seconda a Roma nel 2006 e 2008, Albina Ivanova e Viktoriya Klimina. Tra gli uomini il grande favorito è il keniano Paul Kirui, già campione mondiale della mezza maratona nel 2004 e capace di correre le sue ultime sei maratone sempre sotto le 2h10'. I rivali principali saranno tutti suoi connazionali.


Sport 41

Domenica 22 marzo 2009

A Lanciano c’è rischio neve: gara in forse

Crotone, trasferta ardua Gallipoli cerca riscatto Arezzo, insidie a Foligno A Taranto porte aperte Benevento

IL PRONOSTICO

1

Pistoiese

Arbitro: MANERA di Castelfranco Assistenti: Amati-Soragnese BENEVENTO. Soda non cambia la formazio- PISTOIA. La Pistoiese scende in Campania ne che ha pareggiato domenica a Vasto col per provare a infilare il quarto risultato utile Pescara. In difesa c'è ancora Ferraro sull'out consecutivo della gestione Torricelli. Il tecnidestro preferito a Cattaneo. In avanti ancora co ha scontato le due giornate di squalifica. la coppia Castaldo-Clemente, col sacrificio Formazione top secret: c'è da capire chi potrà iniziale di Evacuo, pronto ad entrare in cam- prendere il posto dello squalificato Fautario. po se ce ne fosse la necessità. Tra i pali ancora Torricelli butta un occhio anche al prossimo Mondini, anche se Gori è ormai riabilitato do- incontro interno, che vedrà la Pistoiese ospipo la frattura del radio. Solo problemi di ab- tare la Juve Stabia: Guerri, uno dei 4 diffidabondanza per l'allenatore giallorosso che do- ti, non è stato convocato. PISTOIESE (4-4-2): Bindi; Di Berardino, vrà mandare due “titolari” in tribuna. BENEVENTO. (4-4-2): Mondini; Ferraro, Fiasconi, Ghinassi, Bartolucci; Femiano, Landaida, Ignoffo, Colombini; Ciarcià, Ce- Muwana, Palermo, Bellazzini; Artistico, Dal jas, De Liguori, Palermo; Clemente, Castal- Rio. A disp.: Mareggini, Benedetti, Cutrupi, do. A disp.: Gori, Cattaneo, Statella, Carcio- Lanzillotta, Breschi, Cortese, Della Penna. All.: Torricelli. ne, Imbriani, Bueno, Evacuo. All.: Soda.

Foggia

IL PRONOSTICO

X

Marcianise

Arbitro: RUSSO di Milano Assistenti: Scarano-Vitelli FOGGIA. La formazione di Novelli non vince in casa dallo scorso 18 gennaio (Foggia - Pescara 2 a 0) e deve soprattutto alla flessione tra le mura amiche il distacco dalla zona playoff. Ma oggi si presenta l'occasione per invertire la marcia, nonostante le numerose assenze e l'umore della piazza non positivo. Sono 20 i convocati per la sfida col Real Marcianise tra i quali Salgado, anche se è escluso che giochi dall'inizio. FOGGIA (4-3-3): Bremec; Colombaretti, Lisuzzo, Zanetti, Pedrelli; Colomba, D'Amico, Velardi; Troianiello, Malongà, Germinale. A disp.: Milan, Burzigotti, D'Andrea, Mancino, De Rosa, Agostinone, Piccolo. All.: Novelli.

Gallipoli

MARCIANISE. Stagione finita per Filosa che ha rimediato la rottura del crociato sinistro. Per il resto, nel test infrasettimanale contro il Real Volturno, tutti i gialloverdi sono apparsi in grande spolvero. Contro il Foggia, Fusi dovrebbe proporre il solito tema tattico, ma con qualche cambiamento di interpreti. In difesa Porpora affianca Murolo, probabile il rientro di Galizia e quello di Ciano dal primo minuto. REAL MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli; Piscitelli, Porpora, Murolo, Vanacore; Di Napoli, D'Ambrosio; Manco, Romano, Galizia; Innocenti. A disp.: Mezzacapo, Ciano, D'Apice, Russo, Montanari, Poziello,Tedesco. All.: Fusi

IL PRONOSTICO

1

Pescara

Arbitro: BOLANO di Livorno Assistenti: Longo-Fascetti GALLIPOLI. Per la sfida contro il Pescara, Giannini torna a schierare il Gallipoli con il 4-3-1-2. Sarà ballottaggio sulla corsia destra difensiva tra Cangi e Vastola. Mentre Bonatti sostituirà ancora l'infortunato Antonioli e comporrà la coppia centrale difensiva in coppia con Molinari. Ritorna Mounard titolare ed agirà da ispiratore per la coppia Di Gennaro-Ginestra. In ripresa Cimarelli e Del Soldato. In dubbio Riccardo. GALLIPOLI (4-3-1-2): Rossi; Cangi, Molinari, Bonatti, Suriano; Russo, Esposito, Buzzegoli; Mounard; Ginestra, Di Gennaro. A disp.: Sciarrone, Ianniciello, Cimarelli, Vastola, Zampa, Marzeglia, Sansone. All.: Giannini

Ternana

PESCARA. L'ultima tegola per Galderisi arriva dal lontano Uzbekistan: la Nazionale del Paese asiatico ha convocato giovedì scorso l'esterno biancazzurro Zeytulaev per le qualificazioni mondiali che si giocheranno il 25 marzo (contro il Qatar) e il 1° aprile (a Sydney contro l'Australia). Bazzani è squalificato, Simon ha uno stiramento al retto femorale, Verratti una lieve forma di pubalgia. Attacco da inventare. Dentro l'uruguaiano Laens. Torna Romito dopo sei mesi di assenza. PESCARA (4-2-3-1): Indiveri; Camorani, Pomante, Siniscalchi, Vitale; Coletti, Giordano; Felci, Perrulli, Stella; Laens. A disp.: Prisco, Sembroni, Romito, Pisciotta, Ferraresi, Iandoli, Inglese. All.: Galderisi.

IL PRONOSTICO

1

Crotone

Arbitro: FERRAIOLI di Nocera Assistenti: Iannilli-Parisse TERNI- L'allenatore della Ternana, Gabriele CROTONE. Moriero, tecnico della capoBaldassarri, in vista del delicato scontro in- lista del campionato, dovrà fare a meno terno col Crotone dovrà fare a meno di un sulla linea mediana di Pacciardi, fermo paio di due pedine fondamentali come Sartor per un turno di squalifica. Al suo posto e Noviello. A far da contraltare, fra le buone ci sarà Carcuro. Per il resto il tecnico donotizie, c'è il rientro di Romeo Papini a cen- vrebbe confermare in blocco la formaziotrocampo e il recupero pressoché completo ne vittoriosa in maniera netta con il Fodi Rigoni e la rinnovata disponibilità di Con- ligno: Caetano si piazzerà dietro l'unica cas. In avanti Baldassarri sembra intenzio- punta Russo, mentre gli esterni alti sanato a proporre la coppia Tozzi Borsoi-Per- ranno Basso e Petrilli. Si rivede in panna, con l'innesto a gara in corso di Rigoni. china Orosz TERNANA (4-4-2): Visi; Del Grosso, Di Dio, CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Galeoto, Tedeschi, Cardona; Piccioni, Di Deo, Papini, Scognamiglio, Diniz, Morleo; Carcuro, Concas; Perna, Tozzi Borsoi. A disp. Cunzi, Galardo; Basso, Caetano, Petrilli; Russo. Ricca, Bertoli , Burrai, Morello, Scappini, Ri- A disp.: Farelli, Pedotti, Figliomeni, Augoni. All.: Baldassarri. relio, Vallone, Orosz, Paponetti.

Cavese

IL PRONOSTICO

1

Sorrento

Arbitro: GAMBINI di Roma 1 Assistenti: Morelli-Savella CAVA DE' TIRRENI. Quarto derby consecu- SORRENTO. Simonelli che recupera tivo dopo quelli vinti con Marcianise, Paga- Agnelli, Demartis e Angeli. Dalla lista dei nese e Juve Stabia. Manca Pierotti in difesa e convocati rimangono fuori Hodza e La ViCamplone ripropone Frezza, assente in gare sta. Nel consueto 3-5-2, Demartis dovrebufficiali da novembre. L'alternativa (di diffi- be completare con Lo Monaco e Panarelli cile applicazione) prevede lo spostamento a la linea difensiva, confermato Maiorano, destra di Ischia e l'inserimento al centro di con Vanin, Nicodemo, Agnelli e Fialdini a Cipriani. Scartozzi eredita la regia dallo centrocampo, in prima linea, Ripa e Myrsqualificato Anaclerio. Aquino (elongazione taj dovrebbero spuntarla su Giampaolo e al polpaccio) è in cura a Cesenatico: in attacco Biancone. c'è il ritorno prezioso di Sorrentino. SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia; DeCAVESE (4-3-2-1): Marruocco; Frezza, martis, Lo Monaco, Panarelli; Vanin, Ischia, Farina, Nocerino; Alfano, Scartozzi, Agnelli, Nicodemo, Maiorano, Fialdini; Favasuli; Bernardo, Schetter; Sorrentino. A Myrtaj, Ripa. A disp.: Casadei, Iorio, Andisp.: Petrocco, Cipriani, Lacrimini, Prevete, geli, Minadeo, Greco, Biancone, GiampaoRiccio, Tarantino, Romeo. All.: Camplone. lo. All.: Simonelli.

Foligno

IL PRONOSTICO

1

Arezzo

Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Crispo-Schenone FOLIGNO. Emergenza in difesa ed in attacco: contro l'Arezzo, i Falchetti dovranno fare a meno di Cipolla e Buscaroli. In difesa, in dubbio Bisello Ragno e Fiuzzi con Guastalvino non al meglio. L'unico “sano” è Gregori, mentre i già citati Bisello Ragno e Fiuzzi si giocheranno una maglia sino all'ultimo. In attacco Indiani, non abbandonerà il tridente, con il giovane Cesaretti pronto al suo esordio da titolare. FOLIGNO (3-4-3): Conti; Gregori, Guastalvino, Bisello Ragno; Pencelli, Signori, Furiani, Petterini; Cesaretti, De Paula, Coresi. A disp.: Ripa, Lispi, Fiuzzi, Baldanzeddu, Mandorlini, Cotza, Sciani. All.: Indiani.

Taranto

AREZZO. Problemi a centrocampo per Ugolotti. Il regista Beati non recupera: giocherà Togni in un centrocampo a tre completato da Bricca e Matute. In Umbria mancherà anche Croce, squalificato, mentre partirà dalla panchina Lauria. Possibile, quindi, un attacco a due punte, Chianese e Baclet con Bondi alle loro spalle. In difesa, ballottaggio per il ruolo di centrale accanto a Terra. Fanucci e Conte si giocano la maglia con il primo leggeremente favorito. AREZZO 4-3-1-2): Paoletti; Ambrogioni, Terra, Fanucci, Grillo; Bricca, Togni, Matute; Bondi; Baclet, Chianese. A disp.: Botticella, Pelagatti, Conte, Vigna, Cavagna, Lauria, Turienzo. All.: Ugolotti.

IL PRONOSTICO

X

Perugia

Arbitro: DI PAOLO di Avezzano Assistenti: De Falco-Arciero TARANTO. Stringara sembrava aver deciso tutto. Invece si trascina un dubbio: l'ultimo posto è in ballottaggio tra Sciaudone e Da Silva. Se gioca il primo, Carrozza fa la seconda punta e c'è più spazio per la fantasia, se gioca il secondo Carrozza farebbe il trequartista con più spazio per la forza. Il resto della formazione è fatto: rientra Migliaccio dalla squalifica, gioca Giorgino al posto dell'infortunato Spinelli. TARANTO (3-4-1-2) Nordi; Migliaccio, Pastore, Prosperi; Sosa, Lima, Giorgino, Micco; Carrozza; Da Silva, Caturano. A disp.: Barasso, Di Bari, Lolli, Sciaudone, Dionigi, Russo, Paolucci. All.: Stringara.

Lanciano

PERUGIA. L'emergenza del Perugia passa a difesa al centrocampo. Pagliari, infatti con gli infortuni di Pizzolla e Passiglia, ha a disposizione solo due mediani. Ma il tecnico marchigiano intenderà schierare lo stesso il 4-3-3. A centrocampo, insieme a Gatti e Mezavilla, Stamilla. Rientrata, invece, l'emergenza in difesa. Pagliari può ricontare su Pagani in ballottaggio con Raimondi per il ruolo di terzino sinistro, a destra Calori. Confermato il tridente Cutolo-Del Core-Mazzeo. PERUGIA (4-3-3): Benassi; Calori, Zoppetti, Accursi, Pagani; Stamilla, Gatti, Mezavilla; Cutolo, Del Core, Mazzeo. A disp.: De Marco, Raimondi, Fiorucci, Boldrini, De Giorgio, Giuliacci, Ferrari. All.: Pagliari.

IL PRONOSTICO

1

Paganese

Arbitro: ROMANI di Modena Assistenti: Maruccia-Volpe LANCIANO. Difesa inedita per i rossoneri: le PAGANI. Capuano ritrova Antonio Espoassenze di Oshadogan, Vincenti e Bolic co- sito dopo la squalifica ed inserisce nella listringono Pagliari a inventare Musca cen- sta dei venti convocati anche il convaletrale accanto al baby Daleno e a lanciare dal 1' scente Bacchi (destinato alla tribuna). Reil terzino Morabito, mai impiegato finora dal cuperano sia capitan De Giosa (candidato suo arrivo a Lanciano nel mercato di gen- a sistemarsi ancora sulla linea dei centronaio. L'ungherese Bognar a destra. In attac- campisti) che Imparato. Si ritorna al 3-5-2 co, confermato Colussi con l'appoggio di con Zarineh terminale offensivo della maMargarita. In sostanza, un 4-4-2 “finto” con novra, Fanasca o Sodinha a suo supporto. una sola punta di ruolo. Tra i pali ancora il giovane Melillo. LANCIANO (4-2-3-1): Aridità; Bognar, Mu- PAGANESE (3-5-2): Melillo; Chiavaro, sca, Daleno, Morabito; Turchi, Cossu, Tisci, Taccola, Astarita; Esposito, Berardi, CaMammarella; Colussi, Margarita. A disp. racciolo, Cucciniello, De Giosa; Sodinha, Bordeanu, Erba, El Kamch, Pagliarini, Ro- Zarineh. A disp.: Pantanelli, Imparato, Lemano, Morante, Alfageme. Allenatore: Pa- gittimo, Capodaglio, Iraci, Fanasca, Lasagliari. gna. All.: Capuano.


42 Sport

Domenica 22 marzo 2009

Cinque cm di neve sul manto erboso del Viviani

ARBITRO ASSAI SEVERO ANGELO Giancola, abruzzese della sezione di Vasto, ha 32 anni ed è già alla quarta stagione in Can Pro dove ha collezionato 72 gettoni equamente divisi tra prima e seconda divisione. E’ considerato tra i più severi, occhio quindi al cartellino rosso facile: in questa stagione ha diretto fin’ora 12 gare facendo registrare ben 14 espulsioni. La sua designazione più prestigiosa ha riguardato la semifinale d’andata del play-off, il 18 maggio scorso, tra Crotone e Taranto. Quattro i precedenti con il Potenza, tutti al Viviani. 5 febbraio 2006 Potenza – Nocerina 2-1 23 aprile 2006 Potenza – V. Lamezia 0-0 21 gennaio 2007 Potenza – Catanzaro 0-1 21 novembre 2007 Potenza – Martina 1-0

La società non è obbligata a spalare. Scontro diretto fondamentale

La neve raffredda Potenza-J. Stabia In mattinata si decide se giocare o no Rivali da sempre in sfide epocali PER i tifosi è “la” partita. Per forza di cose, negli ultimi anni, anche più del derby col Matera. Potenza e Juve Stabia quest'anno si scontrano incredibilmente per salvare la pelle in un campionato da incubo, ma tornando indietro con la memoria sono almeno tre gli incroci con i gialloblu campani che hanno contribuito a scrivere pagine di storia. Il più recente, nel campionato che ha portato al ripescaggio tra i professionisti: maggio 2004, ultima giornata di serie D, l'Asc Potenza di Mimmo Giacomarro dopo un testa a testa durato tutta la stagione arriva a Castellammare con un punto di vantaggio e due risultati su tre. Ma in un ambiente a dir poco caldo finisce 2-1 per i padroni di casa (gol di Castaldo e Ingenito, Brigante per i lucani), con i rossoblu che dovranno passare dai play-off per raggiungere la gloria. Indietro di dieci anni, primo maggio 1994 al Viviani, il Potenza di Pasquino impatta contro le vespe a quattro giornate dal termine di quel campionato di C1 (Del Giudice risponde a Talevi). Un rigore sbagliato da Ferazzoli peserà infinitamente a fine stagione, con le due squadre quinte a pari punti, ma solo i campani ammessi ai play-off per i risultati degli scontri diretti. Foschi presagi del fallimento societario che per il Potenza sarebbe arrivato a breve. Ma i colori rossoblu per una volta hanno anche trionfato, era il 2 giugno 1975, spareggio per la promozione in serie C allo stadio “della Vittoria” di Bari: al minuto 8 del secondo tempo supplementare risolve Nando Scarpa. La società presieduta da Nino Somma torna in C ma retrocede prontamente l'anno dopo. Limitandoci ai precedenti al Viviani, il confronto ha radici antiche risalenti alla

stagione 1937-'38 ma si è riproposto appena in quattordici occasioni, con ben nove vittorie del Potenza. Va ricordata quella del 18 gennaio 1981: 2-1 con le reti lucane di Tonino Falanga e Olivetti, partita speciale perchè segnò il ritorno del calcio nello stadio potentino a quasi due mesi dal terremoto. Favorevole ai rossoblu anche l'ultima sfida del 20 gennaio 2008, finita 2-1. Era il Potenza di Marco Tosi, vincente grazie ai centri di De Cesare su rigore e di Matteo Berretti, mentre non bastò agli ospiti la rovesciata capolavoro firmata Magliocco a dieci minuti dal termine. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

ALLE 14.30 di ieri pomeriggio, a Potenza, nevicava ad intermittenza. Ma nevicava: motivo utile per “scagionare” ogni responsabilità della società rossoblù a liberare il manto erboso del Viviani, ricoperto, alla stessa ora, da una coltre di non meno di 8 centimetri di neve. Le previsioni meteorologiche volgono al meglio per la giornata odierna, comunque, e quindi una previsione effettiva sulla disputa del match di questo pomeriggio, non si può fare. Potrebbe accadere come contro la Paganese quando, anche a dispetto di un terreno di gioco impraticabile, il direttore di gara fece liberare le linee laterali del campo e diede il via, in ritardo, alla contesa. Il buon senso spingerebbe le parti in causa a non incorrere in quello stesso errore (riteniamo a ragione veduta che si trattò di una gara falsata per entrambe quelle contendenti)e quindi a non far disputare la gara oggi, ma di attendere le canoniche 24 ore e provare a giocare domani alla stessa ora. Proprio come accadde l’anno scorso a Pescara: rinvio domenicale e ko pesantissimo il lunedì, davanti a pochissimi intimi. Certo è che non ci sono le premesse giuste per circondare del giusto entu-

siasmo una sfida che per il Potenza potrebbe valere la vita, sportiva ovviamente. Quella con la Juve Stabia si annuncia, nel caso in cui si giocasse adesso, il crocevia fondamentale per mettersi alle spalle la figuraccia di Pistoia, contro una rivale storica e, per giunta, anche impegnata nella lotta per non retrocedere, proprio come i rossoblù. E poco potrebbe importare che le condizioni del campo siano al limite della praticabilità: anche con un sole splendente e con un manto erboso degno dell’Olimpico di Roma, queste due squadre si affronteranno con una paura addosso incommensurabile. La Juve Stabia rischia di essere agganciata e, nella prospettiva della prossima trasferta di Pistoia, potrebbe subire un contraccolpo psicologico notevole rispetto a quelle che erano le premesse di stagione (ossia, vincere il campionato). Il Potenza potrebbe non uscire più dal buio nel quale è piombato dopo la sconfitta bruciante (soprattutto a livello di testa) di sette giorni fa. Di contro, c’è la volontà degli stabiesi di non insistere per giocare (mancano Capparella e Geraldi, due pezzi da novanta per Costantini), quella contraria

del Potenza di approfittarne, da un lato, ma dall’altro anche il pensiero di poter destinare questo incontro a tempi futuri per cercare di “studiare” la classifica, magari superando anche un momento che non è certo positivo. Circostanza che pesa in maniera evidente sul morale di un gruppo accusato in settimana dal suo stesso capitano Cuomo di “non avere le palle”. Dopo la battuta d’arresto di Pistoia, in un altro scontro diretto per non retrocedere direttamente, figurarsi che cosa potrebbe accadere in caso di risultato negativo al cospetto di Ametrano e soci. Il Potenza, però, potrebbe anche avere la voglia di ripetere quello che è stato in grado di fare contro il Crotone, oggi capolista: sarebbe un bel lasciapassare emotivo per un finale di campionato che si annuncia incandescente. Ma è anche vero che la squadra è riuscita a cancellare in un colpo solo tutte le certezze avute dalla prestazione contro i calabresi. Ed in aggiunta, sono state azzererate anche le convinzioni di Arleo sul cambio di modulo e una formazione definitiva. Insomma, ingredienti di incertezza che rendono complicata qualsiasi previsione. Alfonso Pecoraro

LA CONFERENZA DEL MISTER A VIETRI

Arleo eloquente: «Un crocevia fondamentale per il futuro» VIETRI DI POTENZA – L’unico problema alla vigilia di Potenza-Juve Stabia è legato all’impiego del centrale di centrocampo Daniele Suppa, che ieri al “Santa Domenica” di Vietri, durante l’ultima rifinitura, ha accusato un leggero indurimento muscolare. Per il resto mister Arleo sembra avere le idee chiare. E proprio ieri sul manto erboso di Vietri, per un’ora e mezza, ha provato schemi e tattiche da adottare contro le vespe di Castellammare di Stabia. Il Potenza è “emigrato” a Vietri per due giorni a causa dell’impraticabilità del terreno del Viviani, coperto dalla neve caduta in questi due giorni. Una rifinitura quella di ieri in un ambiente tran-

quillo e sereno, con un gruppo che oggi vuole a tutti i costi i tre punti, per allontanare ed evitare lo spauracchio dell’ultimo posto, ma specialmente della retrocessione. Mister Arleo, che tipo di partita si aspetta con la Juve Stabia? Prima di tutto non sappiamo nemmeno se si gioca, visto che il Viviani è coperto dalla neve. Ma comunque sarà, nel caso si giocasse, una partita maschia, molto dura. E su un campo pesante, non baderemo molto al gioco e allo spettacolo, contro la Juve Stabia l’importante è vincere e mettere in cascina tre punti importantissimi. E quali rischi potrete correre riguardo al terreno del “Viviani”?

Aldilà delle condizioni del terreno, che sarà sicuramente pesante a causa della neve caduta, noi dobbiamo fare la nostra partita e dobbiamo mettercela tutta. Sicuramente però avremo delle difficoltà sul gioco da esprimere ma, ripeto, ciò non toglie che dobbiamo dare il massimo per i tre punti. Mister, dopo la sconfitta con la Pistoiese, con la Juve Stabia è l’ultima spiaggia? No, penso, anzi spero proprio di no. Domenica prossima ci sarà Pistoiese-Juve Stabia e qualcosa uscirà fuori. Però c’è da sottolineare che la nostra partita con la Juve Stabia è un vero e proprio crocevia per la salvezza e per il prosieguo del nostro campionato.

Un momento della rifinitura di ieri a Vietri

Riguardo la formazione, quale saranno le sue scelte? Avevo deciso subito per il centrocampista Suppa dal primo minuto, ma purtroppo nella rifinitura fatta a Vietri, Daniele ha accusato un indurimento muscolare. E’ chiaro che se non giocherà Suppa la squadra cambierà atteggia-

mento e dovrò apportare alcune modifiche. Stamattina una verifica fisica, alle ore 10, al “Santa Domenica”, poi il pranzo e la partenza per Potenza. La squadra, dopo la rifinitura si è spostata alla volta dell’Hotel Veteris di Vietri, dove ha pranzato ed ha pernottato. Claudio Buono


Sport 43

Domenica 22 marzo 2009

TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA

Maury o Gritti in difesa. Stentardo out: due soluzioni per la sostituzione

L’ora di Peluso, il fantasista CASTELLAMMARE DI STABIA. Go Maurizio Go: Costantini lancia il talento pugliese tra le linee, si affida a lui perché gli attaccanti Biancolino e Rastelli non soffrano di nostalgia e l'assenza per squalifica di Capparella resti inavvertita. Go Maurizio Go: è arrivata l'ora di Peluso, di quel furetto imprevedibile e talentuoso, messo un po' ai margini dalle precedenti gestioni Morgia e Bonetti. Go Maurizio Go perché anche l'alternativa ideale a Capparella, il genietto Gaetano Grieco, non è a disposizione del tecnico stabiese: da oltre un mese il fantasista napoletano convive con problemi al ginocchio sinistro e dopo i provini sostenuti durante la rifinitura è stato costretto a dare addirittura forfait. Go Peluso go per “accendere” una Juve Stabia che con Costantini ha ritrovato solidità, ma che continua a

stentare incredibilmente negli ultimi sedici metri (nelle ultime quattro partite appena due gol realizzati). La rifinitura del Menti ha dato risposte confortanti sullo stato di salute del gruppo gialloblù ed in maniera particolare dell'attacco, l'autentica croce degli ultimi turni: al Viviani servono talento e qualità per rompere gli equilibri di una gara che si preannuncia imprigionata da tattica e tensione. Ed allora spazio al funambolico Peluso, pupillo di Costantini che consentirebbe anche il passaggio dal 4-3-1-2 di partenza (modulo varato contro la Cavese) ad un più “largo” 4-3-3. È il turno del funambolo tarantino. Maury, invece, domenica scorsa è stato bloccato dall'influenza, stavolta dovrà frenare l'emergenza difensiva causata dalla squalifica di Geraldi. Dovrebbe esserci, anche

se va in ballottaggio con Gritti. La presenza di Maury comporterà lo spostamento di Rinaldi - destro naturale - sul centro-sinistra, “ma non è un problema - tiene a precisare il diretto interessato - Cambia poco, pochissimo: ciò che conta è non mollare la presa neanche per un istante. Con Costantini abbiamo ritrovato equilibrio, ma a Potenza dobbiamo far punti e per tagliare il traguardo dovremo innanzitutto frenare l'attacco lucano. Cozzolino è un avversario temibile e per fermarlo cercherò di giocare maggiormente d'anticipo, facendogli sentire i tacchetti per non lasciarlo girare e puntare la porta”. La manovra offensiva della Juve Stabia passerà anche dal supporto degli esterni difensivi: l'ex Ametrano a destra (col ritorno di Costantini ha ritrovato la titolarità del ruolo, sof-

fiando il posto al giovane D'Ambrosio), Radi a sinistra (“Contro la Cavese ha spinto tanto soprattutto nel finale, quando avanza lui - parole di Costantini - è come giocare con un regista di fascia considerando la qualità del suo piede mancino”. Modifiche anche nella composizione del reparto mediano per l'infortunio rimediato da Stentardo: Amore sarà confermato nel ruolo di play-maker ed a suo sostegno ci saranno Vicedomini e probabilmente Mineo (almeno che Costantini non avanzi Ametrano a centrocampo e lanci D'Ambrosio sulla linea difensiva). Nella lista dei diciannove convocati, per questioni d'esigenza, ci sono finiti anche i giovanissimi Marano (centrocampista della Berretti) e Pelagione (attaccante della formazione Allievi). Filippo Zenna

E’ tornato a giocare 7 giorni fa

L’ottimismo del tecnico Costantini: «Sorridiamo»

Un Rastelli in più per risalire

«Io penso positivo»

CASTELLAMMARE DI STABIA. Di nuovo nella mischia, non ne poteva più. Cinque mesi e passa a guardare gli altri affannarsi in campo, senza che il suo fisico potesse intervenire nel contesto di squadra. Cinque mesi e più a maledire un menisco martoriato e poi ripulito dopo l'intervento. Che ne avrà pensato il “longevo” Massimo Rastelli? Longevo di cuore e di gamba, ma non sono certo i quarant'anni a fermare la sua natura da pane e pallone. Qualcuno ha detto: la vita ricomincia a quarant'anni! Lui avrà risposto: quaranta e poi ti passa. Detto fatto, cifra tonda compiuta in chiusura di 2008 (ventisette dicembre) e recupero fisico cominciato con l'anno nuovo. Altri tre mesi di fatiche e ripristino dell'attività tecnico-fisica culminata nel ritorno in campo di domenica scorsa. Ritorno a casa e non poteva essere altrimenti: stadio “Romeno Menti” di Castellammare, pubblico che lo ha riabbracciato con affetto nonostante l'aria pesante di una condizione di classifica altamente penalizzante. Di fronte la Cavese che gode di straordinaria salute: zero a uno, ancora una volta una gara da dimenticare. Ma c'è pur sempre qualcosa da ricordare. Sessantasette minuti in campo tutti d'un fiato, per riguadagnare le sorti dell'attacco asfittico e martoriato. Un ora e più per riprendersi il maltolto e rilanciare la sfida a ciò che ne rimane di questa sciagurata stagione. La caccia è aperta: ma chi sarà il cacciatore e chi la preda? Rastelli imbraccia l'arma del mestiere, ma il gruppo di fuoco di riferimento ha smarrito le cartucce: due tappe decisive, quanto complicate, per Rastelli e soci, entrambe fuori casa, quasi una sciagura. Prima a Potenza e poi a Pistoia: in due gare si scrive il destino di questa

Rastelli. In alto Costantini

Juve Stabia. Ha la penna in mano Massimo Rastelli e promette ispirazione da vendere. Adesso è tornato, maledice il tempo perso nella prima parte di stagione e benedice l'immediato futuro che lo vedrà protagonista. La squadra finalmente potrà contare sull'infinita esperienza di questo furetto d'aria di rigore una volta imprendibile ed imprevedibile. Forse il passo non sarà il medesimo ma come rifiutare il suo tasso d'esperienza? Che nessuno lo faccia, anche perché il tempo stringe ed il momento è delicato. Quattro sconfitte consecutive e terz'ultimo posto, attacco che ha smarrito la via della rete. È dunque il momento di rigettarsi nella mischia. Andrea Buonaiuto

CASTELLAMMARE DI STABIA. Lui pensa positivo perché sente che la Juve Stabia è viva e vuole che tutto l'ambiente “svesta” la depressione post-Cavese. C'è il Potenza fuori e poi ancora la Pistoiese, c'è una classifica che mette i brividi, c'è l'incubo d'essere coinvolti addirittura nella lotta pericolosa per evitare l'ultima posizione. Ci sono, insomma, presupposti quasi drammatici e preoccupazioni lecite che alimentano il malumore. Eppure lui, Maurizio Costantini, richiamato in panchina dopo l'esonero di Bonetti, pensa positivo, trasmette serenità a tutto il gruppo ed invita il popolo sportivo stabiese a tirarsi su di morale: “Non voglio che si rida, ma che si sorrida per tradire la tensione e scacciar via le paure, per sgomberare tutto l'ambiente da quel forte senso di negatività da cui è circondato”. Meglio approfondire il concetto per evitare equivoci di fondo: “La classifica la guardo anche io e non è di certo un piacere, in più dovremo vedercela in trasferta con Potenza e Pistoiese, rispetto alle quali conserviamo un vantaggio striminzito di tre punti. Se invito a sorridere non è per menefreghismo, ma per esigenza: da un momento così delicato - spiega Costantini - si esce fuori con spirito propositivo, con atteggiamenti autoritari. Sento continuamente dire che siamo sfortunati, che non ce ne va bene una, che la sorte ci ha voltato le spalle, ma sono ragionamenti che non condivido: se un episodio non ci è favorevole dobbiamo cercarne altri con maggiore insistenza, se ci viene annullato un gol dobbiamo far di tutto per segnarne un altro. Ecco perché chiedo che ci sia maggiore fiducia intorno a noi anche se abbiamo fatto ben poco per meritarcela. Se ci piangiamo addosso alla prima difficoltà ci sciogliamo come neve al sole”. Lui pensa positivo e non va preso per folle perché dell'esor-

Approfittiamo della loro scarsa serenità ma il Potenza non è allo sbando dio-bis con la Cavese soltanto la “papera” incredibile di Soviero va cancellata: “Ma la prestazione - tiene a precisare Costantini - è stata apprezzabile per qualità ed intensità. Non abbiamo mai sofferto creando diverse occasioni per passare in vantaggio. Se la giochiamo altre cento volte quella partita la vinciamo o quantomeno non la perdiamo. Ecco perché pretendo serenità alla vigilia di una partita difficile come quella di Potenza: se siamo tranquilli possiamo far bene in campo e nel 99% dei casi quando la

prestazione è discreta il risultato arriva sempre”. Lui pensa positivo consapevole di quanta negatività abbia trasmesso al Potenza la sconfitta di Pistoia: “Ho saputo della sospensione dei permessi e della tensione scaturita dal ko di domenica scorsa: non dobbiamo pensare di ritrovarci di fronte un avversario allo sbando, ma possiamo magari approfittare della scarsa serenità dei lucani”. Lui pensa positivo anche se il Viviani è una piccola roccaforte: “Ho avuto approfondite relazioni sul Potenza,

che chiaramente mi tengo strette. Ciò che posso dire è che la formazione di Arleo ha caratteristiche agonistiche importanti e che per essere competitivi dovremo adattarci e lottare con vigore su ogni pallone”. Lui pensa positivo anche se non potrà contare sugli squalificati Geraldi e Capparella: “Calciatori importanti, ma ce ne sono altri di pari livello. L'organico che gestisco non ha lacune - riconosce l'allenatore delle vespe - e le soluzioni di certo non mi mancano. La qualità c'è, dispongo di giocatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento, ma l'importante in questa fase della stagione è lo spirito con cui si scende in campo”. Lui, Maurizio Costantini, ha mille motivi per pensare positivo: andrà pure controcorrente, contro il sentimento comune, ma è l'unico modo efficace per restare “vivo”. Filippo Zenna

Seconda Divisione Il calendario dalla parte dei gialloverdi

Melfi, una giornata di riposo DOMENICA senza partite per il Melfi e per i suoi tifosi. Il consueto rito di fine settimana, questa volta deve attendere e non compiersi. In programma l'ultima sosta prima della volata di fine campionato. Il Melfi dall'alto dei suoi 31 punti in classifica, può godersi questo riposo senza particolari assilli. I gialloverdi hanno ben sei lunghezze di vantaggio sulla zona play-out. Un margine ampio ma non ancora del tutto rassicurante. Certo che calcolando l'andamento del torneo, confrontandolo anche con quello degli anni passati, dovrebbero bastare nove - dieci punti per mettersi definitivamente al sicuro ed ottenere la matematica permanenza tra i professionisti. Sarebbe un evento che si compirebbe per il sesto anno consecutivo, niente male davvero per una compagine che prima del 2003 non aveva mai raggiunto queste vette. Dando un occhiata al calendario, notiamo come il Melfi dovrà affrontare 4 gare interne e 4 gare esterne. L'elevato rendimento ottenuto finora al Valerio nell'ambito degli scontri diretti, lascia ben sperare. Su dodici punti disponibili il Melfi potrebbe anche fare a meno dell'eventuale ein plain per rag-

Il capitano del Melfi De Angelis

giungere il traguardo stagionale. Fuori casa sulla carta gli impegni appaiono proibitivi anche se non impossibili, contro Cassino, Andria e Catanzaro, mentre alla penultima i federiciani si recano al San Vito ospiti del Cosenza capolista. Le possibilità che la partita si possa trasformare in una passerella trionfale per entrambe le squadra, è decisamente elevata. Emilio Fidanzio


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Domenica 22 marzo 2009

Risi a destra in lotta con De Santo per una maglia

La Fortezza c’è, anche Marsico a Ischia. Per Naglieri è no

Matera, gara decisiva Vietato perdere per sognare ancora Ischia, quattro squalificati ma resta squadra compatta

Chisena in azione all’andata conl’Ischia, in alto Magliocco

ASSENZE importanti in casa ischitana. Oltre al giovane portiere Mazzella, infatti, mancheranno sia il difensore Mattera che il centrocampista centrale Ciurlia, entrambi appiedati per un turno dal Giudice Sportivo per recidività in ammonizione. Anche Ciro Saurino non è ancora disponibile, quindi sono quattro le assenze per squalifica in casa gialloblù. Salgono a questo punto le quotazioni di Formidabile in mezzo al campo, mister Impagliazzo avrà il suo bel da fare per allestire la formazione anti-Matera. Gli uomini guidati da Franco Impagliazzo si trovano attualmente al settimo posto in classifica con 38 punti, gli stessi del Bacoli Sibilla, uno in meno della Turris (ultima squadra della griglia playoff) e due in più di Matera, Fasano, Francavilla e Francavilla Calcio. Dieci successi, otto pareggi, otto sconfitte, appena ventotto gol realizzati ma una retroguardia solida e affidabile con ventiquattro reti al passivo (seconda miglior difesa del campionato dietro il Brindisi, assieme proprio al Matera). L’Ischia non sta attraversando un grande periodo dal punto di vista dei risultati: dopo aver

battuto la Nocerina a domicilio e dopo aver violato il campo dell’Angri, infatti, gli ischitani hanno vinto una sola volta nelle ultime sei partite (uno a zero interno contro il Fasano). Tra le mura amiche i ragazzi guidati da Impagliazzo hanno incassato una sola sconfitta (due a tre contro gli odiati rivali della Turris), ma sette vittorie e quattro pareggi fanno comunque dello stadio “Enzo Mazzella” un fortino difficilmente espugnabile. Mister Impagliazzo è abbonato ad un ben organizzato 4-4-2. In porta staffetta tra Bighencomer, classe ’90 scuola Siena, e Cozzolino, 1989 nella passata stagione a Pianura. In difesa i centrali titolari sono Vincenzo Monti e Giuseppe Mattera, supportati dagli esterni bassi Nocerino (under del 1989, ex Tamai) a destra e Accurso a sinistra. A centrocampo la coppia composta da Formica, ex Genzano di Lucania, e Filippo Ciurlia, Senza dimenticare l’argentino Javier Formidabile. L’under classe ’88 Davide Trofa, a destra, e Francesco Alvino (’89 ex Pontedera), a sinistra, dovrebbero essere le ali offensive In attacco Gianluca Saurino, classe 1988, ha messo a segno quattro reti.

ANTONIO La Fortezza è della gara a Ischia. Ieri mattina il talentuoso centrocampista barese si è regolarmente allenatop allo stadio “XXI settembre-Franco Salerno” dopo i problemi di famiglia che venerdì l’hanno tenuto lontano da Matera. Un sorriso per il tecnico Franco Danza che dovrà fare a meno di Pasquale Naglieri, vittima di una botta al polpaccio nel derby contro il Francavilla. Potrebbe toccare a Giglio di scendere in campo dal primo minuto al Mazzella di Ischia. Il difensore del 1990 ha scontato sei turni di squalifica rimediati a Bitonto nei quali è stato con Franco Danza alla Juniores che ha potuto conoscerlo e valutarlo bene. L’ipotesi di schierare due giocatori nati mel 1990 non è remota, perchè De Santo a destra ha in Risi l’unica alternativa, tra l’altro provata in settimana da Danza con buoni risultati. Non dovrebbero esserci dubbi per il centrocampo dove Acampora, La Fortezza e Malagnino dovrebbero fare da filtro ad Antonio Chisena che agirà tra le linee per fungere da raccordo tra centrocampo e punte che, per la prima volta , saranno due e non una. Infatti, il tecnico biancazzurro è intenzionato a schierare Magliocco e Albano in quella che sembra sempre più diventare una squadra “normale”. L’unico dubbio è relativo al portiere, infatti nel caso di problemi di under a Massimo Cilumbriello potrebbe toccare nuovamente la panchina. E’ chiaro che per irrobustire centrocampo e attacco c’è da sacrificare qualche seniores e, dopo l’ottima prestazione di Biagio Gatti contro il Francavilla domenica scorsa dove non ha mostrato di avere ruggini da un periodo di tribuna molto lungo, la scelta del tecnico potrebbe ricadere nuovamente sul bravoportiere venosino. «C’è qualche dubbio ancoraafferma il tecnico Franco Danza-ma è relativo solo agli under, reparto dove l’assenza di Pasquale Naglieri non lascia tanti margini di scelta nel parco baby che abbiamo. Ho tenuto con me nella Juniores Giglio e credo che queste sei giornate lo abbiano fatto maturare parecchio. E’ una delle soluzioni possibili». Non si sbilancia più di tanto

Albano e Chisena a Torre del Greco

Danza, perchè vuole tenere sotto pressione tutti i giovani di categoria. I nati nel novanta a disposizione del tecnico sono tre (Giglio, Nolfo e De Santo) ma Giglio è il naturale sostituto di Naglieri a sinistra, quindi le perpressità riguasrdano a De Santo o Risi

Antonio La Fortezza

che sono in corsa per una maglia da titolare sulla corsia di destra. Scontata la presenza di Gennaro Acampora, uno dei giovani più in forma e positivi del momento a centrocampo. Sull’autobus per Ischia c’è anche Alberto Marsico, un’arma in più per Dan-

za. Mentre non è neppure pèartito Cilumbriello, al suo posto Mirabelli. DIRETTA SUL WEB Radiocronaca in diretta sul web (www.trm.tv.it e www.radioradiosa.it) a partire dalle 14,30. Renato Carpentieri


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Domenica 22 marzo 2009

Per Lazic c’è la squalifica di Scarnato e vari problemi a centrocampo

Francavilla, punti play off Appuntamento per il salto di qualità definitivo FRANCAVILLA – Oggi pomeriggio andrà di scena la gara tra il Francavilla e il Sant’Antonio Abate due squadre che tenteranno il tutto per tutto per accaparrarsi l’intera posta in palio. I sinnici, per migliorare ancora di più la propria posizione in classifica i campani invece, per uscire dalla zona play out. Nella giornata di ieri, i ragazzi di Ranko Lazic, hanno dovuto fare i conti con le pessime condizioni meteorologiche. Costringendo la squadra a lavorare sotto la pioggia ed al freddo che, in queste ore sta interessando l’area del senisese-Pollino. Sotto lo sguardo attento dello staff tecnico, i ragazzi hanno eseguito la solita seduta di rifinitura, per provare gli schemi. Quindi è tutto pronto per una sfida che assume un importanza considerevole per il prosieguo del campionato dell’undici sinnico, che dovrà evitare di commettere errori per non compromettere il buon ruolino di marcia nelle gare casalinghe ottenute fino ad ora. Il collettivo del Presidente Franco Cupparo, ha disputato ieri l’altro la solita partitella in famiglia, utile al tecnico Lazic per sperimentare le possibili soluzioni anti-Sant’Antonio Abate. L’allenatore dei rossoblu, in particolare, ha provato il solito 4-4-2 con il portiere De Blasio e solita difesa a quattro con Milella e Cocina terzini ed al centro Zangla e Gioia. Il centrocampo con gli

Scarnato e sotto Milella

esterni Nicolao e Di Sanza, Di Senso e Campo al centro. Coppia d’attacco formata da Del Prete e De Palo. Assenti i centrocampisti Romaniello e Pioggia per infortunio, Scarnato per squalifica. Ieri invece, la solita rifinitura per mettere a punto gli ultimi dettegli. Al “Nunzio Fittipaldi”, pertanto, sarà una

gara da seguire tutta di un fiato, con il pubblico di casa che verrà chiamato ad incitare i propri beniamini, come del resto ha fatto splendidamente sugli spalti del “XXI Settembre – Franco Salerno” di Matera, domenica scorsa. Una vittoria che, non può mancare al team francavillese, se vuol ambi-

re a qualcosa in più, della semplice salvezza anticipata. In tutto l’ambiente, non si parla d’altro e allora perché non tentare il traguardo dei play off, visto che distano soltanto tre punti. Staremo a vedere. A dirigere la gara sarà l’arbitro Alessio Petroni, coadiuvato dagli assistenti Luigi Gianturco e

Arriva un Francavilla Fontana orfano di Malagnino e di Micieli

Un Genzano votato all’attacco La squadra di Pirone ha necessità di fare punti e gol GENZANO DI LUCANIA Dopo due pareggi consecutivi, oggi pomeriggio al Comunale di Genzano lo Sporting proverà a portare a casa i tre punti contro il forte Francavilla Fontana. I ragazzi guidati da Mister Pirone cercheranno la vittoria scaccia crisi e tenteranno di battere i brindisini. Pirone dovrà fare a meno dello squalificato Buonocore e, al suo posto, il ballottaggio Bacio TerracinoSalbini per un posto da titolare al fianco di Rega, Riccio e Papagni. Gli ottimi segnali dati dalla retroguardia contro il Grottaglie hanno convinto il tecnico irpino a schierare in campo gli stessi uomini con Borrelli a difendere la propria porta, Fiore e Autiero sulle fasce laterali e Masturzo e Fiscina centrali. Nel reparto offensivo i dubbi sono tanti con Murano, Compierchio e il neo acquisto, l'italo-argentino Insaurralde, che si giocano un posto da titolare al fianco dell'insostituibile Impagliazzo. Per Pirone i dubbi sono pochi ma solo all'ultimo si prenderà nota delle decisioni del tecnico. Allo Sporting Genzano serve la vittoria per allontanare il Sant'Antonio Abate che, con le ultime due vittorie, ha raggiunto il sodalizio lucano e, nel frattempo, guardare avan-

ti in classifica, dove Bitonto, Angri e Grottaglie non sono poi così lontane. Ci sarà da lottare oggi, ci sarà da lottare sino al termine della stagione quando il campo darà il suo verdetto finale. L'evoluzione della classifica non fa paura allo Sporting che proverà a dare il massimo per ottenere il miglior risultato possibile in classifica. Se non dovesse arrivare la salvezza diretta, una miglior posizione in classifica aiuterebbe e non poco la compagine alto bradanica. Il Francavilla Fontana, dal canto suo, arriva a Genzano con il morale a mille, con trentasei punti all'attivo e con tutta l'intenzione di portare a casa l'intera posta in palio. Gli uomini alla corte di Mister Francioso, infatti, sono reduci da una striscia di sette risultati utili consecutivi. Il 4-3-3 che domenica scorsa ha fermato sul punteggio di parità (2-2) i campani della Nocerina avrà poche modifiche. I pugliesi sono in pienissima lotta per un posto tra le prime cinque del torne che garantirebbe i play-off e per questo lo Sporting si aspetta il massimo da una delle squadre più in forma del torneo. La partita si preannuncia bella ed emozionante che vedrà di fronte due for-

mazioni alla ricerca di punti per raggiungere i rispettivi traguardi. Le motivazioni che metteranno in campo le due squadre saranno fondamentali per l'esito finale

del mach. Con otto gara ancora da disputare, lo Sporting Genzano è chiamato a rispondere presente per continuare a sognare. Rocco De Rosa

Paolo Bernabei. Fischio di inizio fissato alle ore 14.30. Probabile Formazione: De Blasio, Milella, Gioia, Zangla, Cocina, Di Sanza, Di Senso, Campo, Nicolao, Del Prete, De Palo. A disp.: Masi, Marziale, Mele, D’Amico, Lo Prete, La Neve, Zagaria. All.: Lazic. Claudio Sole


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Domenica 22 marzo 2009

Gli jonici vogliono chiudere il discorso promozione

Per Murese e Pisticci la stagione in 90 minuti SONO minuti al cardiopalma quelli che si disputeranno tra la prima della classe, Pisticci, e una delle sue più immediate inseguitrici, la Murese. Quella di oggi rappresenta senza dubbio la partita di cartello della undicesima giornata di ritorno del massimo campionato regionale di Eccellenza. Le due squadre sono separate da otto punti, ma se venisse accettato il ricorso della Murese relativa alla gara di Banzi, le distanze tra le due squadre si accorcerebbero ulteriormente. Questo senza dubbio è anche l'ultimo scoglio da superare per la capolista, che tornando da Muro Lucano con almeno un punto in tasca avrebbe messo una seria ipoteca sulla vincita del campionato. La squadra di casa sen-

OPPIDO-PICERNO

VALCIANO-BANZI

te molto la partita e vorrebbe regalare un'ulteriore soddisfazione ai propri numerosi tifosi che ogni domenica accompagnano e sostengono i propri beniamini in tutti i campi della Basilicata. La squadra di mister Lardo è alla quarta partita in dieci giorni, e nelle ultime due gare: di Policoro in campionato e in casa con il Forza e Coraggio in Coppa Italia si è visto un bel gioco condito da numerose occasioni. Sicuramente l'unico neo di queste ultime partite giocate dai biancorossi di casa è stato il risultato. Le due squadre arrivano allo scontro odierno con due stati d'animo differenti: il Pisticci domenica scorsa se pur a fatica ha conquistato i tre punti, davanti al pubblico amico, con l'Avi-

gliano di mister Bartolo Filadelfia, mentre la Murese pur sfiorando in più di qualche occasione la rete della vittoria, è tornato da Policoro con un solo punto. Inoltre oggi sono di fronte anche il migliore attacco esterno e una delle migliori difese casalinghe del campionato. Oggi si pregustano scintille, e queste sono motivazioni che rendono la partita vietata ai deboli di cuore. Nella squadra di casa c'è da registrare l'assenza di Iacullo Vincenzo per infortunio, e con Iacullo Giuseppe a mezzo servizio per il riacutizzarsi di un vecchio infortunio. Mentre il Pisticci dovrà fare a meno della punta Anselmo Grieco perché appiedata per un turno dal giudice sportivo. Carmine Pepe

BALVANO-RICIGLIANO

Manniello prova a ripartire

A caccia di conferme

Una trasferta in casa

OPPIDO LUCANO - Dopo la brutta batosta di domenica scorsa che ha di fatto estromesso l'Angelo Cristofaro Oppido dalla corsa al primato, oggi pomeriggio sul sintetico di Oppido Lucano, i ragazzi di Mister Manniello affronteranno un Picerno in cerca di punti salvezza. Con solo cinque gare da disputare e con sette punti da recuperare al Pisticci, l'Angelo Cristofaro sembra più orientata a lottare per ottenere la miglior piazza possibile in ottica play-off che sperare nel riaggancio alla capolista Pisticci. Mister Manniello si presenta con tutti gli effettivi a sua disposizione con Di Corato tra i pali, Volturno e Santagata centrali e Manniello Dom. e Giganti esterni. A centrocampo i gemelli Leone affiancheranno Vaccaro e Astudillo, mentre nel reparto offensivo il tandem Montenegro-Villano lascerebbe fuori Volpe. Mister Manniello, dopo la debacle di domenica, cercherà la vittoria per ridare fiducia all'ambiente bianco verde che sino ad oggi ha onorato al meglio la stagione. Sull'altra sponda, Mister Di Mase, cambierà poco rispetto alla formazione che sette giorni fa ha travolto lo sfortunato Balvano. Notargiacomo tra i pali; Buonansegna G., Spera, Olita e Naturale in difesa; Santarsiero, Quagliata N., Farenga Pace a centrocampo; Mastroberti e Sodo in attacco. Da Picerno sono previsti sostenitori per incitare i propri beniamini. La partita si preannuncia emozionante con due squadre in cerca di punti per inseguire i propri obiettivi. L'A. Cristofaro cercherà il riscatto, il Picerno cercherà continuità. Rocco De Rosa

IN cerca di conferme. Il Ruggiero Valdiano (49 punti in 25 partite), nella quint'ultima giornata della stagione regolare, affronta il Banzi di Nicola Annunziata (quattordicesimo a 17 punti). Benché il divario tra le due formazioni sia ampio, l'incontro dello stadio "Del Sole" di Marsico Nuovo non può dirsi scontato. La formazione bradanica, che dovrà rinunciare allo squalificato D'Asta, ha infatti sfruttato al meglio le due partite interne consecutive, che le hanno consentito di guadagnare quattro pesantissimi punti. La vittoria ottenuta ai danni della Murese ed il pareggio contro l'Azzurra Tricarico hanno infatti rinvigorito i potentini, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Le trasferte non hanno però mai arriso ai bantini, che in dodici uscite stagionali hanno ottenuto due soli punti (all'esordio in campionato, contro l'Irsinese, ed alla diciassettesima, contro l'Atella Monticchio Vulture). In caso di vittoria, i rosanero, che a Ricigliano hanno allungato a otto la serie senza insuccessi, si assicurerebbero aritmeticamente il passaggio ai play-off. Il tecnico Masullo potrà contare su tutti i calciatori del gruppo, ad eccezione dell'infortunato D'Amato. In linea teorica, è ipotizzabile che sia riconfermato, seppure con qualche eccezione, l'undici visto nel derby salernitano. Sarà quindi la rifinitura a perfezionare le scelte di natura tecnica e tattica. Differita televisiva alle ore 22 su Italia2 (canale analogico, piattaforma satellitare Hotbird 6°-13° est e streaming video sul sito www.italia2tv.it). Carmine Marino sport@luedi.it

NELLA 11° Giornata del campionato d'eccellenza lucana spicca il match, che si disputerà al comunale di Ricigliano, tra l'U.S. Balvano e la compagine campana Ricigliano. Il derby per eccellenza, fra regione Basilicata e regione Campania. Si preannuncia un incontro avvincente per l'importanza che assume da entrambe gli schieramenti. . La squadra di casa reduce dall'ennesima sconfitta inflittagli dai cugini dell' Az Picerno, cercherà di racimolare punti che a questo punto del campionato sono di vitale importanza per evitare la retrocessione diretta e per agguantare la zona Play out. Gli ospiti, dopo il pareggio interno ottenuto con il Ruggiero Lauria, hanno sete di vittoria e cercheranno i tre punti per rimanere ancora in corsa per raggiungere la promozione nel campionato interregionale, agguantando un posto Play off. Mister Pio Turturiello avrà a disposizione la compagine al completo, eccetto lo squalificato Simone, Pentangelo e Grasso che sarebbero stati utili alla compagine Lucana per disputare un ottimo match. I campani potranno dare vita ad una partita entusiasmante grazie anche alla totale disponibilità della rosa che non vede fra le proprie fila nessun squalificato. Le due formazioni quindi, si affronteranno a viso aperto e senza esclusioni di colpi, per agguantare i tre punti che a questo punto della stagione sono di vitale importanza. Faranno da cornice a questa gara entrambe le tifoserie, solitamente molto numerose ad un match che avrà molto da raccontare.

TRICARICO-FERRANDINA

Pisticci pronto ad esultare ancora

F. MATERA-ATELLA

VULTUR-POLICORO

L’Azzurra vuol tirarsi fuori

Liuzzi senza alternative

Rionero non può più sbagliare

DOPO TRE settimane l'Azzurra torna tra le mura amiche e si troverà di fronte un Ferrandina rigenerato dai recenti risultati e finalmente fuori dalla zona play - out. L'Azzurra, reduce da un pareggio in rimonta sul campo di Banzi, è alla ricerca di tre punti fondamentali per tirarsi definitivamente fuori dalle zone incandescenti della classifica e per coltivare le residue speranze play - off. I ferrandinesi, a soli quattro punti di distanza dai padroni di casa, cercheranno di fare risultato, anche per “vendicare” la sconfitta subita nel girone di andata. I due allenatori non si troveranno dinanzi problemi di formazione essendo squalificati soltanto Grassani Fabio dell'Azzurra e Matrice Alberto del Ferrandina. L'Azzurra, dopo un girone d'andata ricco di soddisfazioni (un solo pareggio e tutte vittorie) ha bruscamente arrestato la sua marcia (pur migliorando sensibilmente il rendimento esterno): a parlarci anche di questo percorso è mister Abrescia. “Nel girone di ritorno in casa abbiamo incontrato le migliori della classe e pur non sfigurando con nessuno non siamo riusciti a raccogliere ciò che ci aspettavamo. Mancano tre gare interne e il nostro obiettivo è centrare tre vittorie anche se, oltre al Ferrandina, arriveranno a Tricarico le corazzate Murese e Pisticci. Domani mancherà ancora Morgigno, avremo con noi Dinice e la squadra è pronta per vincere la gara.” Insomma un'Azzurra alla ricerca dei tre punti, Ferrandina e neve permettendo! Paolo Paradiso

MATERA - «O si vince, o si vince». Non ha mezze misure il tecnico della formazione materana, Francesco Liuzzi, che alla vigilia della sfida tra il Forza Matera e l’Altella, spinge i suoi ragazzi verso la ricerca del successo. Un successo che lui giudica essenziale per rincorrere la salvezza uscendo dalla bagarre dei play out. «Per noi - continua Liuzzi - è una sfida essenziale. Non ci possiamo permettere di regalare punti, specialmente in casa e soprattutto contro una diretta concorrente. Voglio vedere in campo determinazione e grinta, sin dal primo minuto di gioco. Stiamo attraversando un buon periodo e dobbiamo dare seguito con i risultati ai tanti sacrifici che tutti stiamo facendo. Veniamo dal pareggio di Irsina. Contro i rossoneri poteva anche scapparci il successo, ma come al solito arriviamo alla conclusione almeno quelle cinque o sei volte, ma non riusciamo a concretizzare. Spero che contro l’Atella riusciamo subito a metterla dentro per poi giocare con più tranquillità». Per la gara odierna, che sarà arbitrata da Carmine Pierro di Nola, con la collaborazione di Lagrotta e Brancato, Liuzzi avrà a disposizione l’intera rosa, eccezzion fatta per Emanuele Di Cecca e Antonello Farinola. Per mister Mecca, reduce dalla vittoria con l’Angelo Cristofaro di Oppido, formazione al gran completo. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

RIONERO - Neve permettendo, al comunale “Pasquale Corona” ritorna il C.S. Vultur dopo l'amara sconfitta di otto giorni or sono in quel di Ferrandina. Una sconfitta che ha ulteriormente compromesso la già critica posizione di classifica, relegato com'è all'ultimo posto della graduatoria. Quello odierno, così come tutti gli altri che restano da giocare, non è un incontro facile dal momento che la Vultur dovrà ospitare il Policoro, attualmente una delle quattro squadre candidate ai play off e reduce dal pareggio interno con la Murese. Il Policoro, i cui numeri della classifica parlano nettamente a suo favore, arriverà al comunale per fare risultato pieno contro una Vultur che ancora non riesce a uscire dalle sabbie mobili della parte bassa della classifica, che significa retrocessione, nonostante i diversi nuovi arrivi, giunti nella cittadina vulturina già da qualche mese per risollevare le sorti dell'undici locale. Così non è stato sinora, la speranza dei fans è quella che almeno si possa incominciare da oggi a risalire la classifica con una prova maiuscola dei bianconeri locali. Ormai a 5 giornate dalla fine non possono esserci altri passi falsi, per cui capitan Viggiano e compagni debbono rimboccarsi le maniche e puntare alla vittoria, altrimenti le speranze di salvezza si riducono al lumicino, visto che nelle prossime ed ultime quattro partite dovranno vedersela con Murese fuori casa, Pisticci e Tricarico in casa, e infine nell'ultima giornata di campionato saranno impegnati in trasferta con il Valdiano Lauria. Michele Rizzo


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Domenica 22 marzo 2009

MOLITERNO-VIGGIANO

A. SCANZANO-MIGLIONICO

PLEIADE-SANTARCANGIOLESE

L’interesse è il derby

Operazione sorpasso

Borussia cerca riscatto

SE non fosse per quell'attesa che puntualmente investe un derby, l'incontro odierno al Venezia avrebbe ben poco interesse. Il Viggiano procede spedito e rassicurato nella zona play-off, mentre per la squadra di Vignati l'obiettivo spareggi può dirsi, a questo punto, archiviato. L'amarezza nell'ambiente rossoblu è tanta per aver buttato al vento nelle gare casalinghe cinque-sei punti determinanti ai fini della classifica. Ma va detto che il rammarico tra gli ultras è principalmente dovuto al venir meno, nei momenti più delicati del torneo, dell'apporto dei giocatori di più lunga esperienza. Per la cronaca se non ci dovessero esserci cambiamenti dell'ultima ora gli ospiti dovrebbero scendere in campo con la formazione migliore, nel team di Vignati non è da escludere l'utilizzo sin dal primo minuto di gioco di qualche giovane promessa che si sta distinguendo nel torneo dell'under 18, per il resto c'è da affidarsi ad uno scatto d'orgoglio degli “alfieri” più accreditati. Da segnalare che con il Viggiano la società del presidente Latorraca ha indetto la “giornata rossoblu”, dunque biglietto da pagare all'ingresso anche per gli abbonati. Invece il libro della storia del calcio dilettantistico racconta che in promozione Moliterno e Viggiano si incontrano al Venezia per la seconda volta (lo scorso anno si affermarono i locali per 1-0), andando molto più indietro nel tempo da ricordare che le due compagini, insieme a Marsico Nuovo e Tramutola nella stagione 1949-50 parteciparono (nel girone G) al Campionato di Lega Lucana, il primo organizzato in Basilicata nell'immediato secondo dopoguerra. Mimmo Mastrangelo

SCANZANO JONICO –A poche gare dalla fine l’occasione propizia: la possibilità di sorpassare il Miglionico e puntare ad una promozione nel campionato di Eccellenza attraverso l’ultimo “biglietto” utile per disputare i play-off. Sarà questo il tema caldo della gara tra lo Sporting Scanzano ed il Miglionico, rispettivamente al quinto (45 punti) e quarto posto (46 punti). In caso di vittoria, sanno bene gli uomini di mister Franco Calone, che i due punti in più che si verrebbero a frapporre tra loro e la squadra miglionichese potrebbero rappresentare un discreto margine da gestire. Veniamo un po’ alla gara. Lo Scanzano, che dovrà fare a meno dello squalificato Luca Frabetti, centrocampista centrale e capitano della squadra, potrà contare comunque su tre recuperi importanti, i difensori centrali Romano e Lanzara che rientrano a disposizione dopo un infortunio ed jolly Gallitelli che ha saltato la gara di Montalbano, poiché appiedato dal giudice sportivo. In attacco ancora una volta per i padroni di casa dovrebbe partire titolare la coppia Montemurro – Benedetto. Per il resto Calone ha l’imbarazzo della scelta. Dietro le punte potrà giocare sia Prezioso che Roberto Frabetti che scalerebbe in avanti ed in questo caso toccherebbe a Corleto giocare in mezzo al campo. Una curiosità: lo Scanzano è l’unica squadra del campionato di Promozione a non aver perso in casa. Il Miglionico non sta vivendo il suo miglio momento, tanto che viene dall’inaspettata sconfitta interna di domenica per scorsa 0-1 contro il Bella. Pierantonio Lutrelli

QUESTO pomeriggio, alle 15,30, allo stadio "Rocco Perriello", il Borussia affronterà la Santarcangiolese, per il tecnico casalingo, questa di oggi non sarà una gara come le altre, ma una sfida con tante motivazioni, una su tutti è la voglia di riscatto dopo il mezzo passo falso di domenica scorsa a Latronico. Ciò che viene contestato ai calciatori, non è tanto il pareggio rimediato, ma il modo com'è stata giocata la gara. Mille analisi tante chiacchiere com'è normale che accada nel mondo del calcio quando non si comprendono i motivi di amnesie o altro. Contano i risultati e su questo non ci piove. L'occasione del riscatto c'è e si chiama Santarcangiolese, squadra che all'andata vinse per due a zero sul proprio terreno e che segnò per il Borussia la prima seria battuta d'arresto, dopo nove risultati positivi. Quest'ultimo rappresenta un altro motivo valido peri ragazzi di mister Viola di giocare una gara senza sbavature e portare a casa l'intera posta in palio. A cinque giornate alla fine del campionato, il Borussia, non si può più permettere il lusso di lasciare punti per strada se vuole ancora evitare i play-off e vincere il campionato, augurandosi che il Tolve s'imbatta in una giornata storta. Certamente, gli ospiti arriveranno a Policoro per giocarsi fino in fondo la gara, senza fare omaggi ai padroni di casa, dopo una lunga striscia negativa domenica contro il Varisius hanno ottenuto una splendida vittoria. Sicuramente, ci sono tutti gli elementi per assistere questo pomeriggio a una gara avvincente ed esaltante, sia sul piano fisico che tecnico. Roberto Martino

La squadra di D’Ascanio al gran completo

Per il Grottole c’è l’esame con la capolista Real Tolve GROTTOLE - Dopo aver ottenuto la salvezza matematica, gli uomini di mister D'Ascanio sono chiamati a dover superare la “prova del nove” contro la corazzata, nonché capolista del campionato Real Tolve. I potentini, infatti, provengono da una serie di otto vittorie consecutive e non saranno intenzionati a fermarsi sul campo del Grottole per mantenere i punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici, anche in vista dello scontro esterno sul campo del Borussia Policoro che potrebbe riaprire la lotta per il primo posto in cui il Tolve resta favorito. Già all'andata, però, dopo il pareggio casalingo con il Grottole, il Tolve ha avuto un piccolo calo prima di confermarsi leader indiscussa.

VARISIUS-LAGOPESOLE

Pinuccio D’Ascanio

Anche i biancazzurri, del resto, hanno disputato un girone di ritorno ad alti livelli e saranno sicuramente favoriti dal terreno “amico” che, tra l'altro, non è in ottime condizioni dopo la copio-

sa pioggia caduta in questi giorni. D'Ascanio, inoltre, ha a disposizione tutte le armi per dimostrare il valore dei suoi uomini e valutare, senza pressioni riguardanti la necessità di fare risultato, i limiti della squadra per pensare agli eventuali ritocchi per migliorare in futuro. La formazione, quindi, dovrebbe restare invariata con il tridente d'attacco formato da Scarnato, Puntillo e Moramarco che ha creato scompiglio in tutte le difese avversarie affrontate finora. Questo assetto a trazione anteriore è, comunque, equilibrato da un centrocampo dinamico ed elastico formato dai giovani ma ormai veterani di categoria Paladino, Buono e Prisco. Carlo Amodio

REAL IRSINA-LATRONICO

In palio punti di platino

Organico quasi al top per Rizzi

VARISIUS condannato a vincere contro la diretta concorrente Lagopesole, il clima in casa nero-verde non è dei migliori, troppe brutte sconfitte rimediate nelle ultime gare, e segni di ripresa che non si vedono. Assenti per domenica di certo Parente e Mancini, entrambi appiedati dal Giudice Sportivo, quindi anche qualche problema di formazione tra le fila dei materani. In settimana a ranghi quasi completi si è lavorato duramente per preparare questa partita, che è diventata fondamentale per le sorti finali, quasi un ultima spiaggia se le cose vanno come devono ed il Varisius mette in saccoccia i tre punti, le speranze di una salvezza diretta si possono ancora alimentare altrimenti bisognerà pensare e lavorare per i play-out. Alla fine del torneo, il primo giocato dalla compagine materana, mancano poche partite solo quattro, più il recupero di mercoledì con il Latronico, e questa prima esperienza ha avuto fasi alterne, prima parte del girone di andata, tutto sommato bene in casa e male fuori un solo punto raccolto, troppi problemi di formazione e continui cambi negli undici titolari, malessere che si è acuito in quello di ritorno. Il Varisius ha avuto un buon impatto in ogni gara, ma è sempre mancata la giusta cattiveria sportiva, e la dea bendata non sempre è stata dalla sua parte, troppi i punti persi lungo il cammino e soprattutto lo scotto del noviziato pagato in modo pesante. Alla fine si tireranno le somme nella speranza di poter disputare il secondo campionato di Promozione, p.l.

URLA , si arrabbia ed invoca mister Giacomo Rizzi, sotto una fitta pioggerellina. Intensi allenamenti per tutta la settimana, per presentarsi in piena forma domenica prossima all’incontro contro il Latronico.«In questo momento – dice Rizzi – non possiamo certo lamentare grosse situazioni d’infermeria. Ci piacerebbe di sicuro avere sempre tutti i ragazzi a disposizione, ma in questo momento non possiamo affatto lamentarci. Tuttavia – continua Rizzi – importante il recupero di Santangelo in assenza di Amoruso, che stà tornando da un periodo di fermo». All’andata il risultato fu di parità, nonostante il Latronico sia il fanalino di coda, i ragazzi di Rizzi si devono ben guardare dal prendere alla leggera questo tipo d’incontro, se si vuole salire ulteriormente di posizioni. «Essere ambiziosi – dice Rizzi – non è presunzione, mi piacerebbe di più però mantenermi nell’ambito del realismo, e non come periodo storico. La classifica al momento sorride, a noi tutti piacerebbe almeno fare più punti dell’andata. Non so se alla fine i ragazzi avranno la forza di arrivare nel traguardo dei play off. Nel caso in cui però accadesse, con la squadra al completo, penso che sarebbe abbastanza dura per tutti incontrarci. La forza della nostra, stà proprio nel suo stato di forma, la squadra corre – conclude G.Rizzi - e corre pure tanto, questo spesso ci avvantaggia sugli avversari. Va sicuramente riconosciuto il grande merito del buon lavoro svolto dal nostro preparatore P.Scoglietti». Mimmo Donvito.

Un’azione di gioco sui campi lucani


48 Sport Prima categoria Locali costretti a vincere

Domenica 22 marzo 2009

CINQUE GARE GIA’ RINVIATE

Rotondella-Lagonegro vale la Promozione GARA senza appello. Da dentro o fuori. Che può riaprire un campionato o chiuderlo in anticipo. Rotondella - S. Lagonegro è un incontro che può valere un'intera stagione quando ormai mancano 6 giornate da giocare al termine,compreso questo turno. I punti in palio potrebbero valere triplo vista l'importanza della partita e il minimo sbaglio potrebbe essere letale per entrambe. Il Rotondella che ha a disposizione un risultato su tre è obbligato a vincere. Deve cercare di cogliere i cosiddetti due piccioni con una fava. Ovvero sia accorciare sul Lagonegro e distanziare il Montescaglioso inseguitore. Alla squadra di Oliva anche un pari può andare bene considerati i sette punti di vantaggio sugli jonici e mantenere inalterate le distanze già sarebbe ideale per i mercurini. Un exploit ancora meglio. Ma è una cosa estremamente difficile. Il Rotondella tra le mura amiche è imbattibile e quest'anno non ha mai perso una partita. A domicilio la formazione di Martino ha ottenuto nove vittorie e tre pareggi. L'unica sconfitta in campionato per i biancorossi jonici è arrivata proprio a Lagonegro per 4-3 dopo essere andati in vantaggio. Il Soccer Lagonegro può vantare il secondo miglior attacco del campionato e il miglior pacchetto

arretrato della categoria ed è l'unica squadra a non aver mai perso in questa stagione. Questo conferma che è una squadra solida e compatta e capace di misurare le proprie ambizioni con chiunque senza paura. Abbiamo ascoltato le impressioni del tecnico Oliva alla vigilia di questa gara importantissima dicendoci:“E' una partita decisiva sia per noi che per il Rotondella. Pareggiare per noi significa che l'80% dei problemi sono finiti. - continua il tecnico lagonegrese - Il Rotondella invece deve anch'esso cercare il successo per allontanarsi dal Libertas Montescaglioso. Il Rotondella è la squadra che gioca il miglior calcio della categoria, mentre la mia ha un gioco più fisico. Sono convinto che sarà una bella partita.” Per la formazione i dubbi riguardano solo l'utilizzo di Falabella. In caso di forfait agirà al suo posto De Leo. Altrimenti rimarrà quella tipo. Questa quella che dovrebbe scendere nel turno odierno: Vigorito in porta; in difesa da destra verso sinistra Borreca, Ciuffo, P. Rocco, DAgostino; a centrocampo sugli esterni spingeranno Carlomagno e La Corte ed in mezzo manovreranno Falabella o De Leo e A. Rocco; in attacco i goleador Lardo e Mastroianni. Biagio Bianculli

PROGRAMMA COMPLETO, SENZA NEVE

LA CAPOLISTA RESTA A GUARDARE

DUE PARTITE IN MENO

NON SI VA IN CAMPO A CASTELSARACENO


Sport 49

Domenica 22 marzo 2009

La rete iniziale di Fatigante non doppiato da Dabbene che sbaglia dal dischetto

Rita mette a tappeto l’Aics Chiude il conto un rigore nel finale di Latorraca AICSPORT 1 POGGIO3GALLI 3 AICSPORT: Sabia, Ciammella, Lattuchella, Benedetto, Latorraca, Dabbene,Romano, Santoro, Gallo, Morlino, Aquino.A Disp.: Leo, Carona, Santangelo V. Soldo. POGGIO: Pecchia, Santangelo G., Bubbico, De Nicola, Fatigante, Pirozzi ( 55' Tucci), Pelliccia, Rita, Maglia, Pinnarò ( 65' Aliandro)( 70' Podano), Greco (45' Taddonio). RETI: al 18' Fatigante, 60' e 78' Rita, 82' Latorraca (rig.) POTENZA - Immediato riscatto del Poggio dopo la sconfitta di misura subita lo scorso turno dall'Asi. A inizio gara è l'Aics che parte bene, nei primi 10' minuti del primo tempo mette in difficoltà il Poggiotregalli con azioni ben orchestrate a centrocampo da Dabbene, per la velocità delle punte Aquino e Latorraca. Il Poggio tre Galli tiene bene, dopo una fase di studio prende le misure all'avversario annientando con la maestria in difesa di Denicola e Fatigante i due centrali. Al 18' la svolta. Il Poggio passa con Fatigan-

Eros Maglia del Poggio

te, che raccoglie un preciso assist da calcio piazzato dalla tre quarti di Greco, e insacca sotto misura con il piattone di sinstro. Gli avversari cercano di reagire e su punizione dubbia, colpiscono la traversa e successivamente cercano di ribadire in rete, ma Pecchia bravo e fortunato nella respinta che alza sopra la traversa.La ripresa vede sempre protagonista i ragazzi di capitan Maglia, che nonostante l'uscita di Greco, si impossessano del centrocampo, spostando l'azione di Pelliccia dalla fascia al centro, d'avanti la difesa avversaria a dar manforte per gli inserimenti di Taddonio. Tatticamente

cambia ma di poco, si vedono meno azioni di prima, ma più lanci che favoriscono gli inserimenti di Rita che in una occasione insacca il 2 a 0 di sinistro dopo un una serie di dribbling. L'Aics si sbilancia lasciando spazi, per le ripartenze del Poggio, che cinicamente non sbaglia portando il proprio bottino e tre reti, con il contropiede concluso in gol da Rita siglando la sua doppietta personale. L'incontro si potrebbe riaprire con il rigore concesso per un fallo di mano, che Dabbene calcia alto sulla traversa. Ma al minuto 82' l'arbitro concede un altro rigore che viene trasformato da Latorraca. (Vi. Bo.)


50 Sport

Domenica 22 marzo 2009

Renato Gioia Acli Inizio in ritardo, causa match del Pisticci, che crea malumori

Giocagol, riprese le gare Atletico Marconia e Scanzano in evidenza DOMENICA scorsa si è svolta la quarta giornata categoria pulcini (nati nel 1998/99) e la seconda giornata primi calci nati (2000/01) per il campionato di calcio Giovanile “Giocagol” organizzato dall'Unione Sportiva Acli di Matera - Quinto Memorial “Renato Gioia”. Dopo la giornata di riposo di domenica 8 marzo 2009 a causa del maltempo, la macchina di Giocagol si è rimessa in moto. A partire dalle 9 i 300 baby calciatori di Giocagol con la scorta vigile, attenta e premurosa dei genitori, dirigenti e tecnici provenienti da 10 comuni diversi della provincia di Matera. Gare all'aperto in contemporanea su 7 minicampi di calcio all'interno dell'ampio impianto di Marconia. Due ore di ritardo per la partita dei Giovanissimi a Marconia alle 9.30 (e non a Pisticci campo Michetti rimasto chiuso ed inutilizzato nella stessa fascia oraria di domenica). Il sindacvo Leone si impegnerà affinchè la cosa non si ripeta in futuro. Risultati e classifiche Pulcini (1998/99. Gara 1: Atletico Marconia-Re Leone Policoro 2 - 2; Gara 2: Real Ferrandina A-Re Leone Policoro 1 - 0; Gara 3: Atletico Marconia - Real Ferrandina A 3 0; Classifica Girone A 1) Atletico Marconia punti 4 2) Real Ferrandina A punti 3 3) Re Leone Policoro punti 1 L'atletico Marconia pareggia con il Re Leone Policoro ma vince con il Real Ferrandina A per 3-0 piazzandosi al primo posto del girone A. Il Real Ferrandina A vince con il Re Leone Policoro per 1-0 ma incassa 3 goal dall'Atletico Marconia e conquista il secondo posto. Al terzo posto,invece,il Re Leone Policoro che porta a casa un pareggio ed una sconfitta. GIRONE B: AS Scanzano-J Team Montalbano 2 -0; J Team Montalbano Parco Gattini Salandra 0-3; AS Scanzano-Parco Gattini Salandra 3-0. CLASSIFICA GIRONE B: 1) AS Scanzano punti 6; 2) Parco Gattini Salandra punti 3; 3) J Team Montalbano punti 0. L’AS Scanzano con due vittorie a danno del J Team Montalbano e Parco Gattini Salandra va al primo posto del girone B. Il Parco Gattini Salandra vince con J Team Montalbano,ma incassa 3 goal dall'AS Scanzano conquistando il secondo posto. J Team Montalbano porta a casa due sconfitte e va così al terzo posto. GIRONE C: APIF Valsinni-Real Ferrandina B 0-1; Real Nova Siri- FC Bernalda 1-1; APIF Valsinni - Real Nova Siri 0- 7; Real Ferrandina B-FC Bernalda 0-4; APIF Valsinni - FC Bernalda 01; Real Nova Siri -Real Ferrandina B 1 1 Classifica Girone C : 1. FC Bernalda punti 7; 2. Real Nova Siri punti 5; 3. Real Ferrandina B punti 4; 4. APIF Valsinni punti 0. L'FC Bernalda pareggia con il Real Nova Siri,vince per 4-0 con il Real Ferrandina B e per 1-0 APIF Valsinni e diventa capolista del girone C con 7 punti.Il Real Nova Siri pareggia con FC Bernalda 1-1,sconfigge per 7-0 APIF Valsinni e pareggia con Real Ferrandina B per 1-1 e conquista il secondo posto con 5 punti.Al terzo posto con 2 sconfitte ed un pareggio va il Real Ferrandina B.Fanalino di coda con 0 punti APIF Valsinni. Risultati seconda giornata Primi Calci nati 2000/01 Marconia-Fc Bernalda 0 - 3; Real Ferrandina -Parco Gattini; Salandra A 3 - 1; Marconia - Real Ferrandina 0 - 3; Marconia - Parco Gattini Salandra A 1 4; Real Ferrandina - Fc Bernalda 0 - 0; Fc Bernalda -Parco Gattini Salandra A 0 - 2. CLASSIFICA GIRONE A 1. Real Ferrandina 13; 2. Parco Gattini Salandra A 12 3. Fc Bernalda 10 4. Marconia 0 Risultati Girone B: Re Leone Policoro - J Team Montalbano 9 - 0; Parco Gattini Salandra B - AS Scanzano 0 - 5; Re Leone Policoro - Parco Gattini Salandra B 7 - 0; Parco Gattini Salandra B - J Team Montalbano 2 - 4; Re Leone Policoro - AS Scanzano 6 - 2; AS Scanzano J Team Montalbano 8 - 1. CLASSIFICA 1. Re Leone Policoro 18 2. As Scanzano punti 12 3. JTeam Montalbano punti 4 4. Parco Gattini Salandra B punti 1

Modarelli con il Valsinni, il Re Leone e sotto l’arbitro Franco Laviola e dei bimbi

La squadra dei Primi Calci del Montalbano

LE INTERVISTE

Parco Gattini Salandra

Lo Scanzano e sotto il fair play tra le squadre in campo, tutto nello stile Acli

BRUNO Agnata (allenatore scuola calcio Holly e Banji di Marconia) “Abbiamo fatto la prima partita con i bambini che erano un po' tesi,perché era da tanto che non giocavano;nella seconda partita abbiamo finalmente messo in campo il lavoro che abbiamo fatto durante questo inverno.I primi calci hanno fatto delle belle partite anche perché lo spirito rimane sempre quello del divertimento e della partecipazione.Per noi non è importante se vinciamo o perdiamo.L'importante è che i bambini si divertano ed è questo lo scopo del torneo Gioca gol dell'U.S. Acli.” Michele Lauria(Allenatore scuola calcio Real Ferrandina ed osservatore e consulente di mercato regione Basilicata)“La squadra ha giocato bene, perché prima io giocavo nelle palestre in un campo sintetico. Oggi ho giocato, invece,in un campo con erba ed è stato una cosa positiva, perché i ragazzi innanzitutto hanno socializzato, hanno giocato bene tenendo le posizioni in un campo in erba ed i risultati si sono visti. Io sono un allenatore che non bada alla vittoria ad ogni costo. Sono un allenatore che insegna ai calciatori di imparare a stare in campo a giocare e divertirsi. Anche oggi è un'altra giornata di festa dello sport. Giocagol è un bel torneo organizzato proprio come ci voleva per tanti comuni della nostra provincia e che oggi sono presenti a Marconia.Come osservatore ho notato alcuni elementi che potrebbero spiccare il volo nel favoloso mondo del calcio,come un certo Di Gianni Pierluigi nella partita dei giovanissimi di questa mattina che porterò a giugno a Torino per un provino. Antonio Giannini(Allenatore Parco Gattini Salandra) “Peccato per l'episodio iniziale.Abbiamo iniziato a giocare alle 11 perché non so chi ha deciso ad ogni costo di far disputare una partita dei giovanissimi a Marconia e non al campo “Michetti” di pisticci rimasto chiuso ed inutilizzato.Non è stata una cosa simpatica.Comunque detto questo ci siamo divertiti tutti e questo è importante”. Mario Cirillo(Allenatore Real Nova Siri categoria primi calci) “Hanno giocato bene.Si sono divertiti tutti sia i bambini che i genitori anche se abbiamo dovuto aspettare 2 ore per l'inizio, essendo il campo occupato per un'altra partita: pazienza. Comunque sono soddisfatto del livello del calcio che è stato espresso.Ho dato un occhiata anche alle altre partite è sono proprio contento.Io vengo dalla toscana,sono Campifiorentino e devo dire che gioca gol mi piace davvero.” Giuliano Gallitelli (Allenatore FC Bernalda categoria pulcini) Siamo veramente contentissimi delle prestazioni dei ragazzi che in queste tre partite di oggi hanno dato il massimo. Le abbiamo vinte tutte e tre grazie alla caparbietà ed all'impegno di tutti i componenti della squadra e particolarmente a Massimo Greco e Simone Verdicchio che ci credono da sempre in tutte le partite ed in tutti i tornei. Questi ragazzi vanno elogiati e tenuti in considerazione anche per il futuro. Un plauso agli organizzatori di gioca gol che ci permette di vivere il calcio in una maniera diversa”. Angelo Panio (Allenatore FC Bernalda categoria primi calci) Abbiamo vinto con il Marconia per 3-0 con tre gol del nostro attaccante greco il quale ha giocato bene anche in altre partite con altri bellissimi gol. L'assenza per l'influenza di altri elementi ci ha fatto pareggiare con il Real Ferrandina e perdere con Parco Gattini Salandra.Complimenti agli organizzatori ed a tutte le altre società che oggi stanno qui con boi a Marconia. Francesco Iannuzziello(Genitore scuola calcio holly e banji Marconia) “Stamattina ci siamo sentiti proprio umiliati dalla società del Pisticci costretti ad essere chiusi in un recinto per paura che poi si invadeva il campo. Avevamo tutto il diritto di portare i bambini per farli giocare a calcio e farli divertire.


Sport 51

Domenica 22 marzo 2009

L’atleta montese è in un momento di pausa di riflessione sul suo futuro

La marcia in rosa è Mongelli Un fiore all’occhiello per l’atletica lucana Un grazie alla Provincia CALATO il sipario sul primo Galà Provinciale dello Sport fortemente voluto dalla Provincia di Matera del presidente Carmine Nigro e dall'Assessore allo Sport Giuseppe Digilio a suggello di un quadriennio denso di risultati tecnici di assoluto valore nazionale ed Internazionale. La manifestazione al 1° anno di attività, organizzata dalla provincia di Matera, ha voluto rappresentare un momento di sintesi dello Sport Provinciale del quadriennio Olimpico appena trascorso fra luci ed ombre. Tante luci rappresentati da tantissimi giovani atleti che il Presidente Nigro ha messo puntualmente in evidenza ringraziandoli personalmente per aver contribuito a rafforzare l'immagine della Basilicata e della provincia di Matera in giro per l'Italia e per il Mondo. Qualche ombra dovuto principalmente alla cronica migrazione fuori regione degli atleti di livello, vuoi per la naturale concomitanza con gli studi Universitari, vuoi la mancanza in loco di società professionistiche in grado di reggere gli elevati costi dei Tornei nazionali ed Internazionali. In questo senso, una discreta vacanzio legis è stata coperta dall'ottimo D.C.R 454 del 7 ottobre 2008 ad oggetto il Piano Regionale Triennale 2008/2010 per lo sviluppo dello Sport che ha migliorato decisamente quanto di buono prodotto dalla bella intuizione della ex L.R. 12/2000 in materia di sostegno ai sodalizi lucani che si affacciavano alla ribalta di tornei nazionali. Tornando ala cerimonia, egregiamente condotta dalla coppia Pulpito-Chantal, tantissimi gli atleti premiati, segno di una Provincia comunque attiva anche nello Sport Professionistico. Fra gi altri atleti di assoluto valore nazionale quali il Calciatore Simone Zaza, Anna Maria Marasi, indimenticato capitano dei 4 scudetti di volley Materano del decennio scorso. Poi ancora Pozzovivo, Tralli, D'Alema, Haliti, Colucci e tanti altri protagonisti dello Sport di Matera e Provincia al nazionale. Alla pari, tanto onore alla marcia lucana presente con l'azzurra Lidia Mongelli e il tecnico Angelo Dichio. Mongelli ha ricevuto il premio per l'argento mondiale alle XXIV Universiadi di Bangkok 2007, risultato storico prestigioso di assoluto valore mondiale, sicuramente il più prestigioso dello sport lucano al femminile. Angelo Dichio alla pari, ha ricevuto il premio alla carriera ormai quarantennale, densa di successi, di tanto azzurro e di 6 scudetti nella marcia nazionale proprio nel quadriennio 2004/2008. Nel corso della serata, proprio il tecnico Dichio ha voluto ringraziare ed omaggiare il Presidente Carmine Nigro e l'Ass. Giuseppe Digilio di due poster celebrativi inerenti l'uno l'argento Mondiale di Bangkok 2007 e l'altro lo scudetto di serie A di marcia conquistato nel 2005 dall'Ecosport Montescaglioso davanti a Fiamme Gialle Ostia e Carabinieri Bologna. Que-

ste serate, commenta Angelo Dichio, rivestono per noi un grande significato perché sono , insieme ai risultati tecnici, l'unico riconoscimento a quanto ogni giorno facciamo. “ E' bene che la gente sappia” “ continua Angelo Dichio “ che la marcia atletica è uno sport puro e sincero in cui, se si esclude la sistemazione in squadre militari, non sono previsti, sia per tecnici che per gli atleti né compensi né contratti. Le società inoltre, vivono in una perenne situazione di bilanci magri con cui tutti i giorni devono fare i conti. Di contro gli allenamenti sono quotidiani e le trasferte sono lunghissime e costose. In questo clima di incertezza economica, non ci sarebbe stata né qualità né scudetti senza il sostegno della Provincia di Matera che nel corso di questo quadriennio ci è sempre stata vicina attraverso il sostegno all''Eurowalkamp, vetrina Internazionale della marcia Lucana sul Mediterraneo giunta ala XII edizione e che ha visto transitare, nel corso degli anni da Montescaglioso e dintorni atleti e tecnici di assoluto valore Olimpico. Ciò ha consentito ai nostri Giovani Atleti di rapportasi con il meglio della marcia nazionale ed internazionale. Senza questo supporto, non avremmo mai raggiunto risultati di eccellenza. Sia nell'argento di Bangkok che nello scudetto dell'Ecosport c'è stata tanta Provincia di Matera. PALMARES EUROATLETICA '96 BASILICATA di Montescaglioso: Società fondata nel 1993 . Risultati tecnici Storici significativi atleta Lidia Mongelli tesserata con Euroatletica '96 Basilicata di Montescaglioso. Attività Internazionale argento Bangkok(Tailandia) 9 agosto 07 24° Campionati Mondiali Universitari; 30° posto Leamimgton (GB) 20 maggio Coppa Europa marcia 2007 ; 7° posto Podebrady, 14 aprile 07 Internazionale ; 7° posto Calella (Catalogna) 15 ottobre 06 Internazionale ; Argento Albertville 98 Internazionale ; 4° posto Atene luglio 1996 Internazionale ; Argento a squadre Rio Major (Portogallo) Coppa Europa Marcia per club 2002 con Atletica Fiat Sud Formia del Cav. Elio Papponetti ; Attività nazionale individuale; Campionessa Italiana Universitaria 2006 Oro Campionato Italiano di società di marcia Melfi 2007; Oro Grand Prix Italia 2006; Argento Campionato Italiano di società di marcia Molfetta 2006; Argento Campionati Italiani Universitari Catania 2005 ; Argento Campionato Italiano Allieve Senigallia 2005; Attività nazionale a squadreArgento finale Oro Cds su pista Pescara luglio 2000 con CUS Bologna; Bronzo Campionato Italiano di società di marcia 2003 e 2007 con Euroatletica '96 Basilicata.Maglie azzurre Assolute 4 : Calella (Catalogna ) 2007, Podebrady (Rep. Ceca) 2007, Leamington (UK) 2007, Bangkok (Tailandia) 2007Giovanili 2 : Atene 1996 , Albertville ( Fra) 1998

LIDIA Mongelli, storia recente dello sport lucano in rosa. Lidia Mongelli è nata a Matera il 3 agosto 1980. Ha sempre vissuto a Montescaglioso dove all'età di 13 anni ha iniziato a praticare atletica leggera nella scuola media di Montescaglioso con il progetto Giochi della Gioventù curati dal prof. Dichio Angelo, un passato glorioso nella marcia atletica Internazionale, tanto azzurro, un bronzo agli Europei Juniores di Duisburg 73 e tanta passione per la marcia atletica e per i giovani. Lidia si appassiona da subito all'atletica leggera e partecipa con la sua scuola alla finale nazionale di corsa campestre di Lecce '93. Quindi la passione per la marcia atletica la porta ad allenarsi con serietà e ad entrare a far parte dell' Euroatletica '96 Basilicata con cui partecipa alle varie rassegne nazionali di marcia con brillanti risultati. Subito si impone ai selezionatori nazionali ed esordisce in azzurro già nel 96 a Sparta(Grecia) dove coglie un brillantissimo 4° posto. Continua ad allenarsi e a studiare con serietà, conquistando argenti e bronzi nei vari campionati Italiani di categoria. Nel 2000 veste i colori del Cus Bologna diplomandosi presso l'Itis G.B. Pentassuglia di Matera. Nel biennio 2001/2002 difende i colori della gloriosa Atletica Fiat Sud Formia del mitico Cav. Elio Papponetti fregiandosi dell'argento per club nella finale della Coppa Campioni di Marcia di Lisbona 2002. Intanto si iscrive alla Facoltà di Ingegneria presso l'Università di Basilicata. Nel 2003 il rientro in Euroatletica e subito bronzo a squadre nel campionato Italiano di società di marcia. Quindi un triennio da favola con un crescendo Wagneriano pieno di gloria e successi culminato nel ritorno in azzurro già nell'ottobre in Spagna a Calella 2006. Nel frattempo la laurea triennale presso la facoltà di ingegneria di Basilicata. Subito dopo, a Podebrady- Rep. Ceca nell'aprile 2007 conquista un brillantissimo 7° posto, prima fra le azzurre che le vale la 5° ma-

Lidia Mongelli con l’oro vinto a Melfi

glia azzurra e la convocazione nella 7° Coppa Europa di Leamington 2007. Nel Regno Unito Lidia si conferma tra le grandi della marcia europea classificandosi al 30° posto. Stabilisce il suo personale sulla distanza olimpica dei 20 km, che gli vale il 65° posto nelle liste mondiali 2007. Infine, sempre nel 2007, il suo anno magico e il suo capolavoro, l'argento mondiale alle XXIV Universiadi di Bangkok 2007 battendo ben 12 avversarie che le erano davanti nel ranking Mondiale. Oggi Lidia, perso di un soffio il sogno Olimpico di Pechino 2008, continua a far parte della grande famiglia dell'atletica, ma con un altro spirito. Nel frattempo si è iscritta al IV anno di Ingegneria presso l'Università di Basilicata. “Lidia”, conclude Angelo Dichio “ con i suoi 15 anni di Grande Atletica è sicuramente la storia recente dello sport femminile Lucano. Rimane uno dei più grandi talenti della marcia na-

zionale al femminile attestata attualmente al 12° posto nelle classifiche All Time. Nonostante nell'ultimo quadriennio abbia fatto cose egregie e meritato tanto, la Federazione Italiana di Atletica, nel momento topico della sua carriera non ha saputo cogliere e gestire al meglio le sue enormi potenzialità. E' un vero peccato. Se le cose fossero andate come “ umilmente ci piace pensare” , oggi Lidia, forse sarebbe ancora in trincea, fra le grandi della marcia Europea proiettata verso ulteriori traguardi Internazionali. Ciò nonostante, Lidia rimane comunque nella storia e nel cuore di tutti i Lucani. Ove ritrovasse la voglia di riprovarci, cosa di cui personalmente, nutro ancora qualche piccola speranza, Lidia conserva oggi intatte tutte le potenzialità tecniche, fisiche ed umane per aspirare a Londra 2012. sport@luedi.it

Otto volte in maglia azzurra e molteplici successi in carriera

Angelo Di Chio, da quarant’anni personaggio guida dei marciatori ANGELO Dichio marciatore lucano. Angelo Dichio è il nato 14 ottobre 55 a Montescaglioso dove attualmente vive. Da adolescente dal 1970 al 1977 è stato atleta di Livello Internazionale nella specialità della marcia atletica. Ha vinto numerosi titoli Italiani di categoria stabilendo numerosissimi primati Italiani. Ha indossato 8 volte la maglia azzurra, è stato capitano della nazionale Italiana Juniores di Atletica Leggera conquistando nel 1973 la medaglia di Bronzo ai campionati Europei Juniores di Duisburg. Dal 1974 al 1977 ha difeso i colori della squadra di marcia dei Carabinieri di Bologna conseguendo risultati di Livello Nazionale ed Internazionale. Nel 77 ha conseguito la Laurea in Scienze Motorie presso l'ISEF di Bologna. Ordinario di Scienze Motorie presso la Scuola media Carlo Salinari di Montescaglioso, si dedica da 36 anni ai giovani locali e allo Sport. Dal 1978 al 1983 si è occupato di Pallacanestro Giovanile portando il Montescaglioso alla promozione in serie D Interregionale. Nel 1987 ha conseguito il Diploma di terapista della Riabilitazione presso il Centro Traumatologico Or-

Angelo Di Chio, responsabile tecnico della marcia Lucana per la Fidal a Castelnuovo (ultimo a destra in piedi) con i ragazzi

topedico di Bari. Nel 1995 ha conseguito per la Fidal Roma la qualifica di Allenatore Nazionale Specialista Assoluto e nel 2004 gli è stata conferita la massima qualifica in ambito Tecnico in Atletica leggera, quella di Allenatore Nazionale Benemerito. Nel 2001 è diventato per la Fidal Roma Tecnico di struttura della squadra nazionale Juniores di marcia con cui ha partecipa ai campionati Europei di Grosseto 2001. Dal 1997 al 2006 è stato Tecnico di riferimento Fidal per i Centri Estivi Giovanili. Dal 2006 a tutt'oggi è Tecnico di Riferimento delle

Attività Territoriali del centro-sud nella marcia Giovanile. Dal 1993 al 2008 è stato ininterrottamente responsabile Tecnico della marcia Lucana per la Fidal Basilicata. Nel 1993 ha fondato a Montescaglioso una Società di Atletica, la Ecosport SB 2000 Monte ASC avviando alla marcia atletica centinaia di Giovani locali e partecipando a tantissime rassegne nazionali ed Internazionali di marcia Atletica. Nel 2005 è entrato prepotente nella Storia dello Sport Lucano in quanto unico tecnico Lucano a Vincere con

una Squadra Lucana composta interamente da Giovani Montesi Il Titolo di Campioni d'Italia di Società di Marcia davanti alle mitiche Fiamme Gialle di Ostia, Carabinieri Bologna e altre 60 squadre. Nel 2007, sempre da tecnico, ha portato Lidia Mongelli- Euroatletica '96 Basilicata, alla Conquista del risultato tecnico più prestigioso nella Storia dell'Atletica Femminile Lucana : l'Argento Mondiale alle XXIV Universiadi di Bangkok 2007 sulla distanza Olimpica dei 20 km di marcia. Il successo è stato completato con la vittoria nel quadriennio 2004/2007 di ben altri 5 scudetti Nazionali Giovanili a squadre sempre nella disciplina della marcia atletica : 2 titoli a squadre allievi nel 2004 e 2005 e 3 titoli a squadre Juniores nel 2005, 2006 e 2007, e con la conquista di ben 5 maglie azzurre, 4 con Lidia Mongelli e una con Donato Pierri. E' stato insignito nel 2006 del Premio USSI Basilicata e della Fiaccola D'Oro del CONI Provinciale di Matera e nel 2007 del Premio Duni del CONI Regionale di Basilicata. Nella sua ormai prossima quarantennale carriera ha allenato quasi 4000 giovani atleti.


52 Sport

Domenica 22 marzo 2009

A Dilettanti Longobardi: «Dipende da noi, dobbiamo partire forte»

Matera, caccia al primo blitz Trasferta a Firenze con un avversario già retrocesso E’ caccia aperta al primo blitz stagionale. L’Olimpia basket Matera affronta questo pomeriggio la trasferta di Firenze contro un avversario già retrocesso la scorsa settimana e quindi privo di motivazioni di classifica. Ma per Matera la parola d’ordine è non abbassare la guardia e non pensare che la partita contro i toscani si risolva facilmente e senza alcuna difficoltà. A tenere alta l’attenzione dell’Olimpia il capitano Francesco Longobardi: «non c’è niente di facile, dipende tutto da noi in questa sfida ma sappiamo che ci sono delle difficoltà come in molte altre. Non dobbiamo pensare di non avere problemi, è importante per noi partire subito con il piede giusto. Se diamo subito l’impronta alla sfida sarà molto importante, invece se diamo la possibilità al Firenze di prendere fiducia ed allora la situazione potrebbe diventare più complicata». I toscani del resto hanno mostrato nelle ultime settimane segnali, pur insufficienti, di crescita e potrebbero essere intenzionati a fare bella figura contro il Matera: «hanno dei giocatori che sono in grado di fare la differenza, bisogna stare attenti e avere rispetto per questo avversario» spiega ancora il capitano del Matera, Francesco Longobardi con il quale poi ci proiettiamo sul futuro più a medio termine e sulle sfide che attendono Matera da qui alla fine della regular season. Tutti sanno infatti che la sfida con il Molfetta finirà per decidere le sorti di classifica dell’Olimpia in questo scorcio di stagione e assumerà i contorni di un vero e proprio spareggio. Matera però non può rischiare di farsi distrarre da questo tipo di situazioni: «penso che tutte le ultime tre partite saranno decisive per cambiare l’andamento della stagione, sappiamo l’importanza della gara con il Molfetta ma adesso noi pensiamo a giocare una partita per volta

con la necessità di fare risultato e poi fare i conti solamente alla fine» conclude Longobardi. Questo pomeriggio al Mandela Forum di Firenze non mancherà l’apporto di alcune decine di giovani studenti materani. I Kakakaos di Bologna hanno garantito la propria presenza, altri studenti materani in Emilia e Toscana non faranno mancare il proprio sostegno all’Olimpia in questa sfida fondamentale nella quale non si può perdere ancora l’occasione di centrare la prima vittoria esterna: «sappiamo che molto spesso gli studenti materani ci sostengono in questi appuntamenti. Vogliamo fare risultato anche per loro e per dargli una bella soddisfazione in questo campionato». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

L’AVVERSARIA

Il capitano dell’Olimpia, Francesco Longobardi

C2 Retrocessione Col Casavatore terza sconfitta di fila

Altro stop per la Lucos CASAVATORE LUCOS

87 79

GIEFFE GAMES CASAVATORE: Esposito 12, Aspide n.e. Greco 11, Cullo 15, Aprea 6, Fiorenza, Fabiano 11, Chiuso, Annecchino 4, Fiengo 27. All. Sesti. LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Malvasi n.e. Visceglia, Resta D 21, Castellano 24, Fortunato, Tralli, Resta G 10, Ottaviano 8, Caruso 6. All. Michele Di Gioia. ARBITRI: Pellegrino e Carotenuto di Salerno. PARZIALI: 25-21, 41-42, 62-63, 87-79. NOTE: Spettatori cento circa. Usciti per cinque falli Ottaviano, Resta D, Visceglia, Caruso, Ciullo e Greco. PERDE a Casavatore la Lucos Ingest Montescaglioso nel quarto turno di ritorno della poule retrocessione del campionato maschile di serie C/2 di basket. Partita tirata, vibrante e com-

battuta, quella disputata in terra partenopea dagli atleti di Michele Di Gioia, peraltro in silenzio stampa. Gara gagliarda, con le due formazioni che almeno inizialmente hanno lottato gomito a gomito. Il match ha vissuto sul filo del rasoio e sul costante equilibrio di valori. La squadra materana ha retto il confronto fino a due minuti dal termine, quando il Casavatore ha allungato il passo incrementando il vantaggio accumulato nel corso della sfida. La formazione di Di Gioia ha sperperato un vantaggio di dodici punti nelle ultime fasi del confronto, perdendo la sfida proprio negli ultimi minuti di gara. La Lucos Montescaglioso ha perso per raggiunto limite di falli quattro atleti. I canestri di uno scatenato Fiengo, autore di ventisette punti hanno fatto il resto mettendo fine ad una partita stregata per la compagine del presidente Rocco Santarcangelo. sport@luedi.it

C2 Promozione, il Senise cerca il colpo a Procida SENISE - C'è il Monte di Procida sulla strada del Ctr La Cascina Senise; appuntamento, ore 18, presso la palestra Alighieri di corso Garibaldi a Procida. Ed è una gara ancora ad alto rischio, perché i padroni di casa, non vorranno perdere terreno sulle immediate concorrenti che li precedono. Pur se a questo punto, l'accesso perlomeno ai playoff, dovrebbe essere garantito o quasi per i campani. Il condizionale naturalmente è d'obbligo per tantissimi motivi e soprattutto perché in questo girone, l'incertezza regna sovrana. Contro questo gruppo, comunque il Ctr ha giocato bene all'andata pur se ha poi alla fine ha buttato alle ortiche la vittoria finale. Ad ogni buon conto si tratta sicuramente di una discreta formazione che non ha assilli particolari. Mentre la vittoria è importante per il Senise che deve lasciare o tentare comunque di lasciare l'ultima posizione in classifica. Una eventualità non troppo remota e neppure campata in aria. Il Solofra infatti, dovrà giocare in contemporanea, contro l'Arechi Salerno che certo in casa, non vorrà fare sconti a nessuno e poi ha bisogno di punti veri. Una vittoria esterna dei lucani, rimetterebbe tutto in discussione e la verità

non sarebbe poi tanto lontana. L'altra domenica infatti, ci sarà lo scontro diretto proprio tra Senise e Solofra e dunque una probabile vittoria con un più dieci di scarto, metterebbe fine all'angoscia del Ctr La Cascina. Le prospettive dunque positive ci sono eccome ed il gruppo ci crede tantissimo. In settimana la preparazione ha visto il recupero seppure lento di Lino Durante, Francesco Albanese e Rocco Palazzo. Più improbabile invece il pieno recupero di Alesssandro Venuto che risentiva di un dolore ad una spalla. Mister Massimo Festa spera di poter contare sul determinante apporto del giocatore che sa farsi valere soprattutto sotto i canestri. Ma tutto è rimandato a poco prima della gara, al riscaldamento insomma. Da parte sua, il presidente Mario Totaro insiste: “Non ci daremo mai per vinti, finchè non lo diranno i numeri ed anche se abbiamo avuto tantissimi contrattempi, tutti in una volta, speriamo di poter ancora dire la nostra. Anche perché, i giochi sono ancora aperti per la parte che ora ci interessa e se riusciamo a recuperare la forma di tutti, non ci dovrebbero essere”. Gianni Costantino sport@luedi.it


Sport 53

Domenica 22 marzo 2009

A Dilettanti L’assistent coach Lo Sardo: «Difficile attaccare la loro difesa»

Levoni, scontro al vertice In casa del Siena per coltivare le ambizioni play off QUARTA contro quinta. E' questo il tema dominante del confronto di questo pomeriggio al Palasport Mens Sana di Siena tra la Consum.it Siena e la Levoni Potenza valevole per l'undicesimo turno di ritorno del campionato maschile di serie A Dilettanti di basket. La compagine potentina sarà orfana di Sebastiano Grasso e ha due atleti non al meglio della condizione fisica. Antonino Rato e Christian Femminini, infatti risentono di alcuni problemi alla schiena. Femminini appare in condizioni fisiche migliori rispetto al capitano che stringerà i denti pur di scendere regolarmente in campo questo pomeriggio. I due atleti hanno saltato la seduta di allenamento di ieri mattina, al Pala Pergola che ha preceduto la partenza alla volta del capoluogo toscano. Il gruppo della Levoni Potenza ieri sera ha assistito alla sfida di Legauno tra la Montepaschi Siena e l'Angelico Biella. La Consum.it Siena rappresenta l'autentica bestia nera della Levoni Potenza che nelle tre gare disputate finora ha subito altrettante sconfitte. Ne deriva che l'appuntamento di questo pomeriggio rappresenta un vero e proprio esame di maturità per una squadra che ha saputo far tesoro degli errori commessi durante la stagione esprimendosi al meglio nel corso delle ultime cinque gare di campionato. La Levoni Potenza punta sicuramente a giocare una partita gagliarda e senza fronzoli nel tentativo di mettere tanto fieno in cascina. Un blitz in terra toscana alimenterebbe speranze di accesso ai primi quattro posti della classifica, considerato il match che attende Osimo di scena a Palestrina. Un incrocio davvero significativo, quello tra le quarte e le quinte forze del campionato che potrebbe delineare ulteriormente gli scenari in classifica. Saranno arbitri della partita i signori Colasanti di Firenze e Garibotti di Genova. Una gara atipica, quella che attende gli uomini di Luigi Gresta alle prese con una squadra

L’AVVERSARIA

Sandro Lo Sardo

sconfitta domenica dalla Bawer al Palasassi e con il dente avvelenato per il ko contro gli atleti di Corà. Billeri recupera Tomasiello e fa affidamento su Furlanetto, De Min, Casadei e Zambrino per far girare i suoi uomini al meglio. In casa Levoni Potenza è l'assistent

Giancarlo Palombita

coach Sandro Lo Sardo a parlare della gara di Siena affermando: “Dopo le ultime cinque gare di campionato quella di Siena non è certamente la più difficile, abbiamo una tensione minore rispetto a qualche settimana fa”. Il dato potrebbe rappresentare un punto a

favore della Levoni, Lo Sardo analizza la questione affermando: “A queste cose generalmente ci credo poco. Bisogna giocare tutte le partite. Affrontiamo una squadra che pratica una bella pallacanestro e recupera anche Tomasiello, un giocatore importante nell'e-

conomia del gioco toscano”. Lo Sardo parla del match sul piano tattico rimarcando: “Non è facile attaccare la difesa del Siena. I toscani non offrono punti di riferimento, le contro misure non sono facili da adottare. Dobbiamo puntare sul nostro carattere per avere la

meglio sui senesi”. Ultimo aspetto preso in considerazione da Lo Sardo è quello del collettivo: “Sono convinto che solo giocando di squadra il risultato potrebbe essere dalla nostra parte”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

C Dilettanti Il pivot dell’Invicta, Marino: «Per noi sarà una gara difficile»

Corporelle, assalto al Reggio Calabria SFIDA esterna per la Centre Corporelle Potenza nel ventisettesimo turno del campionato maschile di pallacanestro di serie C Dilettanti girone H. La compagine lucana affronta questo pomeriggio nello storico Palasport Pentimele di Reggio Calabria con inizio alle 18 l'Heliantide Reggio Calabria allenato da Antonio Paternoster. Nella storica tana del basket reggino che ha visto tanti protagonisti illustri della pallacanestro italiana e mondiale calcare il parquet, su tutti Dan Caldwell, Oscar Schmidt e Donato Avenia la Centre Corporelle Potenza cercherà di incamerare due punti preziosi per tenere il passo del Banca Agricola Popolare Ragusa capolista del campionato. La squadra potentina dovrà fare ancora i conti con l'infermeria viste le non perfette condizioni fisiche di Vito Favia, comunque in miglioramento e l'assenza certa di Nicolas Dimitriu. Il

La Centre Corporelle in azione (foto Andrea Mattiacci)

confronto in terra calabrese sarà arbitrato dai signori Machetti e Bernardini di Siena. Una gara dai mille contenuti, quella in programma questo pomeriggio con le due formazioni che saranno a caccia di punti utili per le rispettive classifica. Nella partita disputata a Potenza, al Pala Pergola i biancocelesti “asfaltarono” la compagine reggina sconfitta per 115 a 71. Ovviamente la Centre Corporelle Potenza punta a dare una nuova lezione tattica e agonistica all'Heliantide Reggio Calabria ma dovrà fare attenzione alle scorribande di Riccardo Rizzieri, Vincenzo Meduri, Giampiero Corlito, Salvatore Casamento e Vittorio Soldatesca. Da un lato Antonio Paternoster, dall'altra Dino De Angelis, due potentini, due amici doc animeranno con le proprie alchimie tattiche i quaranta minuti di partita. I giocatori potentini sono partiti stamane alla volta di Reg-

gio. Ieri allenamento regolare al Pala Pergola con la seduta di tiro e tattica. A parlare del match è Stefano Marino, pivot della Corporelle che ha affermato: “Sarà una partita difficile, andiamo a giocare su un campo ostico. Credo che dobbiamo mettere in campo tutta la nostra intensità per vincere il confronto”. Marino si esprime anche sul piano tattico: “Penso che dobbiamo confermare i nostri standard di rendimento e fare la nostra partita. Se giocheremo di squadra non ci saranno problemi di sorta. Bisogna pensare al nostro campionato e tenere il passo del Ragusa”. Il lungo di Dino De Angelis parla delle condizioni di forma della squadra: “Stiamo bene, ci siamo allenati intensamente in settimana, le nostre condizioni fisiche sono in miglioramento”. Ultima riflessione del giocatore biancoceleste è per il coach Paternoster: “Antonio ha dato la sua

Marino della Corporelle (Mattiacci)

carica e la sua impronta al gruppo reggino. Anche a Potenza, limitatamente ai primi due quarti l'Heliantide ci creò affanni e grattacapi, poi vincemmo facile il match. Mi auguro tanto di replicare anche al Palasport Pentimele il successo”.


54 Sport

Domenica 22 marzo 2009

Filloy in azione

B Dilettanti Brogialdi avrà a disposizione anche Filloy contro la capolista

Bernalda cerca tranquillità Battere il San Severo per rientrare nei play off BERNALDA - Poteva e doveva essere una festa per il basket bernaldese la sfida di questa sera al PalaCampagna tra la Terme di Abano e la capolista S. Severo (ore 18, arbitri i romani Longobucco e Aprea), ma la classifica dei lucani l'ha trasformata in un match ad alto impatto emotivo per la assoluta necessità da parte dei rossoblu di conquistare i due punti in palio pena l'essere risucchiati irreparabilmente nei gorghi tumultuosi dei playout. Eppure quella del PalaCastellana all'andata fu la gara che segnò il punto più alto del campionato degli ionici con una vittoria in casa dei primi della classe (74/77) che portò molti a parlare del team di coach Brogialdi come della squadra rivelazione del torneo; furono Faggiano (mvp dell'incontro con 22 punti e 28 di valutazione), Russo, Albana e Silvestrini i migliori tra i metapontini. Oggi la squadra del presidente Carella arriva a Bernalda sgombra da preoccupazioni mentali avendo già acquisito la certezza matematica del primo posto (potrebbe essere al massimo raggiunta da Maddaloni o Catania, ma sarebbe comunque prima per differenza canestri o per classifica avulsa), e questo potrebbe indurre a credere che si presenterà in riva allo Ionio in disarmo o mandando in campo le seconde linee per risparmiare i titolari. Nulla di più sbagliato per due motivi: primo perché chi è davanti a tutti non ci tiene a fare brutte figure, secondo perché proprio quando si gioca senza l'assillo della vittoria si gioca meglio. E poi chi conosce coach Coen sa che stiamo parlando di uno cui non piace perdere neanche la partitella scapoli/ammogliati, e che al massimo si concederà qualche rotazione in più dei suoi gioielli visto che il materiale pregiato da utilizzare non gli manca di certo, a partire da “sterminator” Di Viccaro, guardia '84 proveniente dalla B1 modenese, e a seguire i va-

Di Viccaro del San Severo e accanto Brogialdi in un time out

ri e fortissimi Michelon (play del '79 dalla B1 di Forlì), Acunzo (mitico pivot napoletano di 204 cm., '73, dalla B di Monfalcone), Costantino (ala, 197 cm., '78, ex Ruvo), l'altro pivot Cappanni (206 cm., '75, dalla B2 aretina), l'altra ala trentaduenne Bottiroli

(198 cm., ex Gualdo Tadino) e la confermata guardia venticinquenne Magnani. Per i padroni di casa la settimana è proceduta tranquilla sudando negli allenamenti e nell'amichevole di giovedì sera con il Martina Franca degli ex Valentini e Raffaelli, una

utile sgambata contro una delle protagoniste della lotta al vertice nel girone G della C1, l'occasione buona per oliare meccanismi e provare soluzioni in vista del big match odierno. La squadra dovrebbe presentarsi al decisivo appuntamento al completo anche

se Filloy sarà ancora costretto all'uso della maschera protettiva e Albana non è ancora recuperato al massimo tanto che lo staff tecnico-sanitario lo ha utilizzato col contagocce nella preparazione infrasettimanale. La tifoseria ha preparato striscioni e cori

Atletica Oggi la finale indoor per il centro-sud

Montescaglioso in marcia E’ IN programma nell'impianto indoor di Ponticelli (Na), la finale del raggruppamento centro-sud di atletica leggera giovanile invernale indoor. Presenti atleti provenienti da Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Campania. Per la Basilicata, presente la squadra di marcia cadette dell'Euroatletica '96 Basilicata capitanata da Tonia Panico, classe 94, talento emergente della marcia giovanile lucana. Insieme a Panico, Dorangela Racamato, Valentina Avena, Palma Ditaranto, Alessandra Dichio, Antonio Avena e Rocco Sassone. «Chiuso un ciclo, ne comincia un altro. Come sempre, i nostri obiettivi sono la valorizzazione dei giovani locali. A Montescaglioso, gli atleti ci piace fabbricarceli giorno dopo giorno. Abbiamo circa 50 iscritti che si allenano tre, quattro volte per settimana. Insie-

me alla Puglia stiamo celebrando la VIII edizione del Trofeo Mediterraneo, un progetto di valorizzazione dei giovani marciatori del sud che prevede una decina di prove fra Puglia e Basilicata. Il 26 aprile saremo a Casamassima e il 10 maggio a Manfredonia. Quindi il 7 giugno a Roma chiuderemo la prima parte di stagione con il campionato Italiano di marcia a squadre cadetti dove vogliamo essere all'altezza della tradizione che ci vede ormai da molti anni sul podio. Nel frattempo, insieme al neo presidente Carmine Ambrico stiamo allestendo la XIII edizione del Marciamonte in programma a Montescaglioso il 30 agosto 2009. Alla Kermesse hanno già aderito una rappresentativa Greca e una Spagnola, oltre ai Campioni d'Europa delle Fiamme Gialle di Ostia». sport@luedi.it

L’Euroatletica '96 Basilicata di Montescaglioso

incoraggianti per spingere i propri beniamini verso la difficile impresa, dimenticando le ultime cocenti delusioni ma non dimenticando che l'impegno non può e non deve venir meno come è stato finora. Giovanni Palmieri sport@luedi.it


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Domenica 22 marzo 2009

B Successo a Pagani, ne fa le spese Gasparetto colpito da un avversario

Lo Spazio Relax vince e viene aggredito PAGANESE SPAZIO RELAX

4 5

PAGANESE: Sarastano, D’Amato C, Giacomazzi, Serpe, Lauro, Novelli, Esposito, D’Amato G, Emanuele, Bovino, Baselice. All. Pepe Fioravanti SPAZIO RELAX MATERA: Volpe, Sacco, Laccetti, Gasparetto, Pavone, Arribas, Latorre, Stigliano, Carlucci, Laviola, Pavone M. All. Pavone ARBITRI: Mandradita di Reggio Calabria e Greco di Cosenza. Cronometrista Bevilacqua di Nocera RETI: 2’55’’ Giacomazzi, 10’46’’ Stigliano, 12’01’’ Lauro, 3’10’’ Laccetti, 7’03’’ Stigliano, 11’ Giacomazzi, 11’40’’ Stigliano, 18’40’’ Sacco (aut), 19’43’’Arribas BELLA vittoria esterna dello Spazio relax Matera sul campo della Paganese. I ragazzi allenati dal tecnico Pavone, hanno battuto la formazione

Gasparetto colpito a fine gara

campana con il risultato finale di cinque a quattro grazie alla rete di Arribas segnata a diciassette secondi dalla fine . Con questa affermazione, il team materano ha conquistato il quarantaduesimo punto stagionale quando restano altre tre gare alla fine del campionato. In rete per il team della città dei Sassi sono andati Stigliano, che ha messo a segno una tripletta, poi Laccetti e Arribas. Una vittoria che ha fatto infuocare il pubblico di casa nel finale del match, così come ha raccontato il dirigente dello Spazio Relax Matera, Nello Contangelo. «Siamo molto soddisfatti della bella vittoria conquistata a Pagani - ha spiegato il dirigente, Contangelo. Non vogliamo regalare niente a nessuno perchè dobbiamo onorare fino alla fine il campionato e oggi (ieri, ndr) abbiamo vinto onorando lo sport e il campionato nonostante

l’aria pesante che si respirava verso la fine del match. Al termine della partita, infatti, siamo stati minacciati ed aggrediti ha continuato Contangelo. Gasparetto, poi, è stato colpito da un giocatore campano. E’ stato un gesto che ha fatto scoppiare un parapiglia in campo; anche io ho preso un calcio da un tifoso campano mentre cercavo di portare Gasparetto negli spogliatoi. Per fortuna era presente il commissario di campo che ha visto tutto. Per quanto riguarda la partita giocata, in campo c’è stata grande correttezza, entrambe le formazioni hanno giocato una buona gara, i nostri ragazzi - ha concluso il dirigente - non hanno risparmiato energie portando a casa una bella vittoria con una rete di Arribas a diciassette secondi dalla fine del match su azione di contropiede». lo.to.

B I materani spaventano i calabresi con Verrone, poi la musica cambia

Calcio a 5

Nigro, resa con la capolista Troppo forte il Vibo che si sbarazza della Bng NIGRO BNG VIBO

1 8

NIGRO BNG MATERA: L'Episcopia, Gammariello, Martemucci, Caione, Rispoli, Miriello, Vivilecchia, Garcia, Verrone, Cavalcante, Pereira, Lopopolo. All. Bommino. LICOGEST VIBO: Rotella, Ramondino, Briga, Rocca, Lanconi, De Simone, Nelson, Quintiliano, De Oliveira, Rosa, Lombardo, Soso. All. Tuoto. ARBITRI: Lacerra di Battipaglia, e Mauro di Agropoli. Cron. Lorusso di Matera. RETI: 2' 18” Verrone (M), 9' 40” Quintiliano (V), 12' 10” De Oliveira (V), 17' 40” e 18' 25” Nelson Carminio (V), 6' st e 6' 30” st Quintiliano (V), 8' 30” st Nelson Carmino (V), 14' st Quintiliano (V). NOTE: ammoniti Miriello (M), Garcia (M). Espulso per doppia ammonizione Pereira (M). MATERA - Signori giù il cappello di fronte a questa Licogest Vibo. Scesa in campo con il piglio e con la sicurezza di chi conosce bene la propria forza e sa perfettamente che alla fine avrà ragione, la capolista del girone F ha impartito ai materani un'autentica lezione di calcio a cinque, sciorinando, in alcuni momenti, fasi di gioco da manuale. A fare la differenza, soprattutto, l'organizzazione del gioco con i calabresi che non hanno mai lasciato campo libero agli avversari. Che la Licogest fosse una bella squadra lo si sapeva, e forse proprio per questo l'atteggiamento tattico avrebbe dovuto essere più guardingo e più umile. Sfidare i ragazzi di Tuoto sul piano della velocità, alla fine, è stato un autentico hara kiri. Dopo il primo lampo della gara, la rete di Verrone al 2' minuto e 18”su pregevole assist di Cavalcante, i biancoazzurri raramente sono riusciti a minacciare la rete difesa dall'ottimo Soso, e sempre in maniera davvero poco incisiva. Al 9' 40”, dopo una fase di gioco piuttosto vivace da parte di entrambe le contendenti, il pareggio dei calabresi per merito di Quintiliano che, direttamente su calcio di punizione, da notevole di-

Verrone ieri a segno

A sinistra il giovane L’Episcopia e a destra una formazione della Nigro Bng Deportivo Matera di Bommino

stanza fulminava Lopopolo con una bordata di rara potenza. Un minuto dopo Cavalcante, sempre e solo lui, potrebbe pareggiare ma il suo tiro, deviato da Lanconi, serviva solo ad evidenziare la prontezza di riflessi del portiere Soso. Al 12' e 10” il vantaggio della Licogest siglato da De Oliveira, ma è sfortunato, nell'occasione, Caione la cui deviazione metteva fuo-

ri causa Lopopolo. Al 13' Cavalcante pescava bene Miriello il quale, da ottima posizione, a pochi passi dal portiere, non trovava la coordinazione per deviare la sfera in maniera efficace. Sul finire del tempo i biancoazzurri palesavano segni di stanchezza prontamente sfruttati dagli avversari. Al 17' e 40” il controllo un po' lungo della sfera da parte di Rispoli

apriva l'autostrada verso la terza rete a Nelson Carminio il quale, 45 secondi dopo, concedeva il bis controllando alla perfezione un lungo lancio del portiere Soso e depositando in rete. Nella ripresa, dopo soli cinque minuti, mister Bommino azzardava la carta del portiere di movimento sistemando tra i pali Alex Cavalcante: mossa

davvero controproducente dal momento che non solo la Vibo non ha mai sofferto la superiorità numerica degli avversari a centro campo, ma ha anche potuto andare comodamente a segno alte quattro volte con Quintiliano al 6', una sventola paurosa dai limiti della propria metà campo che Cavalcante non ha neanche cercato di deviare, al 6' e 30” sempre con

Quintiliano e con Cavalcante, questa volta, fuori dai pali, al 8' e 30” con Nelson Carminio, bravo a intercettare e a spedire con un pallonetto immediato la sfera in rete, e, infine, ancora con Quintiliano, una vera calamità quest'oggi per la Nigro BNG, a conclusione questa volta di una bella azione corale. Annibale Sacco sport@luedi.it


56 Sport

Domenica 22 marzo 2009

B2 Donne La Planitalia proverà a interrompere la serie negativa

Derby a Montescaglioso Matera a caccia di conferme in una gara particolare QUI PLANITALIA MONTESCAGLIOSO MONTESCAGLIOSO- Dopo aver affrontato in casa propria due settimane fa la Giocoleria Potenza, gara terminata con la vittoria per 3-1 delle potentine, per la Planitalia Montescaglioso c'è un nuovo impegno casalingo contro una corregionale: questa sera, alle 18, presso il Palauditorium “Karol Wojtyla” la squadra montese affronterà, nel derby materano, la Time Volley Matera allenata dal mister Tommaso Galtieri. La formazione del capoluogo provinciale, nell'ultimo turno di campionato, ha vinto in casa per 3-0 contro l'Aversa (Ristits è rimasta a riposo precauzionale) e occupa la terza posizione isolata con 55 punti, 47 in più della Planitalia, sempre ferma ad otto. Anche l'ultimo impegno, che ha visto le montesi sul campo dell'Italgest Tuglie, si è concluso con una sconfitta, l'undicesima di seguito per le ragazze allenate da Egidio Motola. Le pugliesi, che non conquistavano punti ormai da diverse gare, in concomitanza con l'infortunio occorso alla Taurisano, si sono sbloccate con un secco 3-0 (25-23; 25-20; 25-20) conquistato sul proprio terreno di gioco, sulle atlete montesi. Nel confronto denso di significati e motivazioni contro la Time Volley Matera la Planitalia avrà il compito di dimostrare, in una gara che vedrà tra le avversarie tre ex montesi come Teresa Russo, Roberta Calculli e Ilenia Di Blasi, di non meritare quest'ampio distacco. La Planitalia Montescaglioso, ormai da considerarsi retrocessa, nel derby con la Time Volley potrà cercare di risollevare il morale dopo la lunga serie di sconfitte ma, nonostante i risultati negativi, non ha mai smesso di lottare. Le materane, impostesi all'andata, in un'ora di gioco con il punteggio di 3-0,

con parziali fotocopia: 25 a 17, vista la concomitante sfida a Benevento tra le padrone di casa ed il Salerno (57 punti), con una vittoria potrebbero arrivare in seconda posizione, sperando in un passo falso delle salernitane. La Time Volley è annunciata in ottima condizione, come confermato dalle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dalle atlete materane, consapevoli delle insidie nascoste in una gara dove una delle due formazioni in campo non ha nulla da perdere. Michele Marchitelli sport@luedi.it

Vittorio Di Grazio

QUI TIME VOLLEY MATERA MATERA - Una domenica con i riflettori puntati sulla gara di Montescaglioso, dove la Planitalia incontra la Time Volley Matera per un derby ad alta tensione vista la rivalità che separa le due società. Le montesi già spacciate in questo “anonimo” campionato da loro disputato, cercheranno di affrontare le materane sul piano dell'orgoglio, come ultima motivazione rimasta, visto che il loro campionato è già deciso con la retrocessione. Mentre le materane, non hanno che un solo risultato, quello della vittoria per non perdere terreno dalla

Modesto Incarbona

ALCUNI SCATTI DELLA GARA DEL GIRONE DI ANDATA

batti strada. « Quello di oggi - ci dice il direttore sportivo Modesto Incarbona sulla carta si presenta come un incontro facile, ma è pur sempre un derby, sicuramente l'impegno da parte loro non mancherà, anche se il loro campionato può considerarsi finito, cercheranno motivazione nel vincere la gara per le statistiche, i derby sono incontri sentiti.» La squadra di oggi è al completo o manca qualche giocatrice.« Oggi siamo al completo, abbiamo recuperato il libero De Vita dall'influenza, anche se non è al meglio, poi c'è il rientro della Ristits dopo l'assenza nella gara casalinga contro l'Aversa, ripresasi dal dolore alla spalla.» Come detto sulla carta la gara sembra facile, ma chi temete delle avversarie? « Senza dubbio la gara la dobbiamo affrontare con la dovuta concentrazione, nessun rilassamento perché le partite vanno tutte giocate, nella squadra avversaria dobbiamo stare attenti alla Falsarella e alla Piscopo, per il resto ci aspettiamo una gara all'insegna della correttezza e della sportività. La vittoria nostra in prospettiva con gli arrivi degli scontri diretti è importante, anche il Trani potrà avere un calo, se si dovesse accendere questa flebile luce per riaprire il campionato, in quel caso dovremmo essere pronti e in aguato a racimolare quanti più punti è possibile. Comunque al di là di tutto, giocheremo da qui alla fine per vincere sempre. Anche oggi visto il divario tecnico che c'è tra le due squadre, la vittoria non dovrebbe sfuggirci.» Come già accennato dal direttore sportivo ci aspettiamo un derby che faccia parlare di una bella partita, combattuta ma corretta, appuntamento alle ore 18 al pala Woytila di Montescaglioso. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne Sconfitta in tre set, joniche sempre a condurre B2 Uomini Successo pesante in un ambiente ostile

La Giocoleria non brilla Sidel corsara a Salerno Brutta prova e netto ko contro il Taranto TARANTO GIOCOLERIA

3 0

SALERNO SIDELLAGONEGRO

25-20, 25-19, 25-21

1 3

19-25, 25-18, 19-25, 22-25

NATI A TARANTO VOLLEY: Scaglioso, Corallo, Zonca, Tinelli, Benefico, Repice, Leone (L), Mucci, Mastandrea, Certa. All.: Presta. GIOCOLERIA POTENZA: Sinisi, Felicetti, Taddei, Di Lucchio, Avena, Muscillo, Santangelo (L), Pontillo, Di Camillo, Caramuta, Lancellotti. All.: Caliendo. ARBITRI: Mallardi e Caragnano NIENTE da fare per la Giocoleria Potenza che incappa in una giornata storta e cade a Taranto sotto i colpi di un avversario più concreto e determinato nei momenti che contano. La formazione di Caliendo rimane sempre aggrappata alla contesa ma subisce troppo in ricezione e paga con errori nei momenti topici che ne compromettono il risultato finale. Le joniche conducono per tutto l’arco della contesa, dimostrando di controllare la sfida secondo le proprie abitudini e senza particolari difficoltà.

E’ ipoteca sulla salvezza

Sinisi della Giocoleria Potenza

La Giocoleria prova vanamente ad imbastire una valida reazione ma finisce per pagare sempre dazio ad un avversario più pratico e concentrato che vince nettamente e meritatamente per 3-0. sport@luedi.it

MISSIONE compiuta. La Sidel Lagonegro vince a Salerno e avvicina di parecchio la permanenza in B2 al termine di una gara ben condotta in un ambiente ostile con qualche episodio di intemperanza. Sidel subito in partita che si aggiudica il primo tempo tecnico. I padroni di casa sono poco precisi e commettono molto errori e la Sidel così domina a muro, sale in cattedra il giovane Carlomagno dando il massimo vantaggio sul 917 che poi permette di vincere agevolmente il primo set. Il secondo set è equilibrato, la Sidel riparte in sordina non riuscendo a recuperare due punti di svantaggio, il Salerno allunga fino a quat-

Il presidente Cosentino

tro lunghezze e cresce il nervosismo e la Sidel cede agli avversari che rimontano e poi hanno la meglio. Nel terzo parziale c’è un buon inizio dei ragazzi di

Stigliano che mantengono il vantaggio iniziale di 6-10, Ruggero e Imperio sfondano il muro di casa ed il gioco in avanti della Sidel prosegue sul 16-20 per poi chiudere definitivamente il set, sfruttando un errore in battuta degli avversari. Nell’ultimo set la Sidel prosegue concentrata, si aggiudica il primo tempo tecnico. Il Salerno pareggia sul 8-8 ma poi Lagonegro recupera 4 punti di vantaggio. Nulla da eccepire sul finale tutto a favore dei lagonegresi che vincono meritatamente. «Siamo soddisfatti dei tre punti portati a casa» dichiara a caldo il presidente Cosentino, «perchè sono un’ipoteca sulla nostra permanenza in B2. La vittoria purtroppo è stata macchiata da parole pesanti ed episodi spiacevoli che non si vogliono mai vedere in uno spettacolo di volley».


Sport 57

Domenica 22 marzo 2009

B1 Donne Mascaro, Pericolo e Sarcina chiudono in doppia cifra

La Lore Lei ritrova il sorriso Servono quattro set per sbarazzarsi del Messina LORELEI MESSINA

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26-24, 20-25, 25-17, 25-15.

PM LORE LEI POTENZA: Fiore 6, Alexandrova 9, Carrozzo 8, Pericolo 18, Mascaro 17, Sarcina 12, Ligrani (L), Pagano, Frasca ne. All.: Gagliardi. IT.COM MESSINA: Angelova 2, Azzolina 9, Dimitrova P. 13, Pellicane 9, Dimitrova M. 9, Mercieca 6, Aloise (L), Marcini, Letizia. All.: Safronova. ARBITRI: Canessa e Caputo. NOTE: Durata set: 28’, 27’, 22’ e 19’, per un totale di 1h e 36’. Batt.vinc.: PM 6, Messina 5; b.s. PM 10, Messina 6. POTENZA - Ritorno al sucesso per la Lore Lei sul campo amico del PalaPergola. Il freddo pungente del palazzetto di contrada Rossellino non ha probabilmente aiutato le biancorosse potentine, ieri sera, a carburare a dovere nei primi due set. Complicati in effetti, oltre che dalla prestazione un po’ al di sotto della media delle lucane, pu-

La Lore Lei nella gara di ieri contro il Messina (foto Mattiacci)

re da un Messina che evidentemente contro la PM riesce sempre ad esaltarsi. La coriacea squadra di coach Safronova, venuta a Potenza con ben poche intenzioni di recitare il ruolo di sparring partner, sapeva tenere vali-

damente testa alla Lore Lei fin dai primi scambi. E in pratica lungo tutto il corso di un primo set che Carrozzo e compagne non riuscivano mai veramente a tenere in pugno. 8-7 Messina al timeout tecnico numero uno, e al

successivo 12-10 PM le ospiti replicavano con un 5-1 che le rimetteva avanti. L’ace di Fiore sul 15 pari consentiva alle biancorosse di rimettere il naso avanti, ma di lì a poco per loro era di nuovo tempo di inseguire (20-18 per le si-

ciliane firmato dal manifuori di Azzolina). Pericolo (attacco e bomba al servizio) e Sarcina (pallonetto vincente) rimettevano le cose a posto, e poi il lungolinea di Mascaro dava alle sue il 24-22 che pareva decisivo. Le com-

battive peloritane ritornavano ancora una volta a galla annullando i due set ball, ma si dovevano arrendere ai vantaggi per l’errore da seconda linea (successivo al 25-24 di Mascaro) di Azzolina. Il 7-3 con cui il Messina inaugurava il secondo parziale faceva però capire che le sofferenze non erano finite. Qualche errore di troppo e le ragazze di Gagliardi erano ancora più nettamente sotto (9-16 al secondo tempo obbligatorio), e nonostante l’estremo tentativo (interrottosi sul 18-19) di chiudere il gap, per loro non c’era verso di condurre in porto la rimonta. Da quel punto in avanti però cambiava la musica: l’8-3 del terzo set (replicato dall’8-1 del quarto) faceva capire che la strigliata di coach Gagliardi aveva avuto i suoi effetti. E a una Lore Lei che in fin dei conti non faceva cose trascendentali, bastava da lì in avanti proseguire sulla stessa velocità di crociera per non avere particolari problemi a chiudere la contesa. Luca Carlone sport@luedi.it

B2 Uomini Proclamata la giornata rossoblu Circuito provinciale organizzato dalla Fipav di Matera

La Medical Center Sesta tappa di minivolley all’assalto del Nicosia al PalaGalilei di Bernalda POTENZA - Riflettori puntati sul PalaPergola di Potenza, stasera dalle 18, per il match clou del ventesimo turno del campionato di serie B2. I rossoblu allenati da Giorgio Draganov ricevono il Nicosia, la seconda forza del girone I (49 punti contro i 46 conquistati finora dai potentini) e, a sei giornate dalla fine della “regular season”, Zuccaro e compagni non si possono permettere di lasciare punti per strada. Per la partitissima di questo pomeriggio è stata indetta la «Giornata Rossoblu», in occasione della quale non saranno validi abbonamenti, tessere omaggio e tessere rilasciate dalla Fipav (in collaborazione con il Comitato Regionale Basilicata e il Comitato Provinciale di Potenza). Il costo del biglietto è di 3 euro. Dirigenti, allenatori e atleti della Virtus Medical Center invitano tifosi e simpatizzanti a sostenerli in questa gara importante di campionato: «Per vincere abbiamo bisogno di tutti voi - sottolineano tutti gli atleti -. Vogliamo vedere il palazzetto scoppiare». «Sarà una partita difficile - commenta Daniel Bacca, il giovane schiacciatore rossoblu - dovremo stare molto attenti e scendere in campo con la convinzione e la determinazione che il nostro obiettivo è la vittoria». Dunque, una Medical Center che proverà a continuare nel proprio momento d'oro (da quando è iniziato il girone di ritorno, i ragazzi di coach Draganov hanno collezionato 6 vittorie consecutive) che ha galvanizzato tutto l'ambiente potentino, anche perché una vittoria piena significherebbe distanziare in maniera netta gli inseguitori del terzo posto e avvici-

SESTA tappa del sedicesimo circuito provinciale di minivolley ai nastri di partenza. L'evento, che si svolgerà ques'oggi a Bernalda, sarà ospitato presso il Pala Galilei dalle ore 9 alle ore 12. All'importante manifestazione parteciperanno gli atleti (6-12 anni) di tutte le società affiliate alla Federazione Italiana Pallavolo della provincia di Matera con le loro famiglie. L'intento della federazione pallavolo, infatti, è di promuovere attraverso le manifestazioni di minivolley, riservate ai più piccoli, non solo la pallavolo intesa come sport, ma anche come momento di crescita, condivisione e socializzazione. l.t. In alto Bacca e sotto l’esultanza della Medical Center (Mattiacci)

Torneo allieve di ginnastica artistica Gara eliminatoria oggi a Matera

narsi sempre di più alla vetta della classifica. «L'ambiente rossoblu è carico - continua Bacca - c'è molta voglia di fare bene in campo e di mettere in pratica quanto di buono abbiamo fatto durante la settimana di allenamento. Certo, siamo a metà del girone di ritorno e un po' di stanchezza inizia a farsi sentire. Sicuramente ci

troveremo di fronte una squadra che ha voglia di vincere e che, in questo campionato, ha “fatto vedere” una buona pallavolo, ma sono convinto che se saremo capaci di entrare subito in partita e di affrontare la gara con il giusto atteggiamento mentale, riusciremo a guadagnare i 3 punti». sport@luedi.it

MATERA - Si svolgerà oggi alle 9,30 nel Centro federale di ginnastica artistica in via Primo Maggio 27 (nella zona Paip 1 a Matera) il torneo Allieve valevole per l'ammissione alla fase nazionale del campionato. In questa gara, organizzata dall'associazione Play Life, scenderanno in campo (con bambine di età comprese tra 8 e10 anni per la prima fascia e dagli 11 ai 14 anni per la seconda fascia) tutte le associazioni affiliate alla federazione ginnastica d'Italia regionali. Per la direttrice tecnica femminile regionale Filomena Tralli, si tratta di una gara molto interessante che promette di fornire elementi tecnici non comuni per le atlete in gare. «Le ginnaste si cimenteranno nei quattro attrezzi obbligatori della ginnastica artistica femminile: parallele asimmetriche, corpo libero, volteggio e trave», ha affermato Tralli. La competizione sarà presieduta dal presidente Lorenzo Cellamare e dal delegato provinciale Arcangelo Tavarilli. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it


58 Sport

Domenica 22 marzo 2009

Tennis Ci si affida a Giulia Meruzzi per risollevare le sorti del circolo

Pisticci riparte dalla A2 Esordio casalingo con il Mestre per il team di Leone PISTICCI - Esordio casalingo per il C.T. Pisticci nel campionato di serie A2 femminile a squadre, categoria nella quale il circolo lucano ha fatto ritorno dopo due anni di A1 ed in seguito alla retrocessione dello scorso dicembre. Nella prima sfida della fase a gironi il team pisticcese incontrerà il T.C. Mestre in un incontro sulla carta incerto. Il turno interno, tuttavia, costringe il C.T. Pisticci ad un approccio aggressivo, nella consapevolezza che i punti bisogna guadagnarli soprattutto in casa, dove sarà fondamentale non lasciar campo alle avversarie. Qualche dubbio permane ancora in merito alla formazione che scenderà in campo. Sicuro, in tal senso, l'esordio di Martina Gledacheva, già in squadra l'anno scorso, ma mai schierata titolare. In questo campionato, invece, la giovane bulgara, allenata dal coach Palombini, che ha rinnovato la sua collaborazione con il circolo pisticcese, sarà la straniera di riferimento per Pisticci che, in seguito al salto negativo di categoria, ha dovuto rinunciare alla fortissima Greta Arn. Incerto, invece, l'esordio della Giovine, impegnata in un torneo internazionale a Latina. Dall'esito del suo cammino a livello individuale dipende la presenza della pugliese nella sfida di oggi. In ogni caso si trat-

Michele Leone e Maristella Parisi

ta di un nodo da sciogliere all'ultimo momento. Diversamente, qualora la Giovine fosse indisponibile, toccherà alla campana Valeria Casillo difendere i colori del C.T. Pisticci assieme alla Gledacheva ed a Giulia Meruzzi, la cui presenza è invece assicurata. Indecifrabili, invece, le scelte del T.C. Mestre che rispetto al team ufficializzato al momento dell'iscrizione, ha operato alcune in-

tegrazioni. Sicuramente mancherà la fortissima Knapp, attualmente impegnata negli Stati Uniti. Certo, invece, l'impiego delle due sorelle Mayr. Incerta la scelta della straniera che potrebbe ricadere sulla Kukova o sulla Zec-Pesckiric, anche se pare che Mestre disponga di altre soluzioni. Il presidente del C.T. Pisticci, Michele Leone, prevede un match equilibrato

e confida nella disponibilità della Giovine. “Ci sarà l'esordio sicuro di Martina Gledacheva - spiega Leone , mentre attendiamo notizie sui risultati della Giovine. Nel caso fosse disponibile si tratterebbe anche per lei di un esordio assoluto sotto i nostri colori. In tal caso le nostre chances aumenterebbero, pur nella consapevolezza che le due sorelle Mayr sono avversarie di spessore, molto solide

e competitive. In ogni caso anche Mestre non è al completo e credo che il risultato di questa sfida sia molto aperto. La partita è tutta da giocare, con la Giovine sapremmo più competitivi, ma in ogni caso abbiamo fiducia nei nostri mezzi”. Discorso a parte per Giulia Meruzzi, all'ottavo anno consecutivo con il C.T. Pisticci. “Giulia - conclude Leone - è ormai inscindibilmente collegata al nostro

Circolo. Difende i nostri colori per l'ottavo anno consecutivo senza aver mai saltato una partita e credo sia un traguardo di grande prestigio per il nostro circolo nonché la testimonianza del legame anche umano che si è venuto a creare negli anni con la tennista di Verona, che ormai è la nostra portabandiera”. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

Calcio a 5 Donne Basilicata protagonista al trofeo delle regioni

Vetrina per le lucane Buono il bilancio per le ragazze di mister Scalera RAPPRESENTATIVA femminile di calcio a cinque in vetrina al Torneo delle Regioni 2009. Nonostante la pratica del calcio a cinque rosa in Basilicata non sia ancora molto avanzata, il gruppo che rappresenta la regione nel triangolare con le rappresentative di Calabria e Sicilia non sta demeritando il palcoscenico nazionale. Infatti, nonostante le sconfitte che, probabilmente, non permetteranno al gruppo guidato da mister Michele Scalera di proseguire nel torneo, i progressi fatti registrare dalla rappresentativa lucana meritano un rilievo ed un plauso. Due gare nel giro di una settimana e due sconfitte, ma rispetto alla prima uscita, terminata con un risultato definibile rugbistico contro la rappresentativa calabrese nella gara interna disputata a Scanzano Jonico lo scorso 15 marzo, lo scorso mercoledì, in quel di Messina per la gara contro il Comitato Regionale Sicilia, le ragazze guidata da Scalera hanno disputato un ottimo incontro, tenendo testa alle padrone di casa per oltre 50', mantenendo il punteggio di parità sull'1 a 1 con poche difficoltà. Nel finale, però, la rappresentativa sicula ha imposto la propria miglior tecnica e preparazione fisica, imponendosi con il largo punteggio di 5-1, nonostante tutto molto dignitoso per le lucane. L'unica rete della rappresentativa della Basilicata, realizzata proprio in Sicilia, porta la firma di un'atleta giovanissima, Carlotta Lopapa, classe '93, che ha realizzato la rete del momentaneo pareggio in quel di Messina. I progressi della compagine

Le due squadre che hanno affrontato Calabria e Sicilia

Pino Palazzo, delegato regionale della Figc per il calcio a 5

lucana portano la firma, naturalmente, dell'ottimo lavoro svolto da mister Michele Scalera, nonché quello effettuato con ottima preparazione, dedizione e grande tenacia dal preparatore e massaggiatore Giovanni Cancellieri, dalla responsabile alla logistica Daniela Benedetto, insieme a Roberto Rinaldi ed al Delegato del cacio a cinque lucano, Pino Palazzo. Grande soddisfazione, attualmente, per la Figc di Basilicata

per il lavoro svolto dalle figure incaricate di perfezionare e migliorare sempre più questo gruppo di giovani e promettenti calciatrici, tutte giovanissime con un età compresa tra i 23 ed i 14 anni. Le dodici ragazze che formano la rappresentativa, attualmente, provengono da tre squadre. Le cinque appartenenti al Real Stigliano 2005 sono: Caterina De Sisto (anno di nascita 1991), Giuseppina Siracusa ('85), Giulia

Morelli ('85), Valentina Paolicelli ('85) e Jasmine Rasulo ('93); altre cinque, invece, provengono dalla Setac Pisticci e sono le giocatrici: Soraya Rubino ('90), Concetta Storino ('87), Francesca Storino ('88), Carlotta Lopapa ('93) e Imma Di Lena ('93); e, infine, altre due sono tesserate per la società di Pietragalla: Arianna Verrastro ('94) e Antonella Zaccagnino ('91). La crescita del movimento e la giovane età delle giocatrici la-

scia ben sperare la Federazione lucana per un miglioramento sia nell'immediato che in un prossimo futuro per i prossimi Tornei delle Regioni. Il tutto grazie anche al fattivo impegno di dirigenti come Pino Palazzo, delgato Figc per il calcio a cinque, che da anno stanno scommettendo su questa disciplina, facendo grossi sacrifici, anche in prima persona. Francesco Calia sport@luedi.it


Cultura&Spettacoli 59

Domenica 22 marzo 2009

Pittura di MICHELE RIZZO

BARILE – Il pittore di Barile Nicola Saracino, insignito qualche anno addietro del titolo di “commendatore” per meriti artistici dal Presidente della Repubblica, ha da poco ottenuto altri prestigiosi riconoscimenti dall’Associazione siciliana di cultura “Artisti Athena” di Catania: il Leone d’Oro e l’Oscar per l’Arte. Due riconoscimenti che odorano di cinema il primo e di realismo sociale il secondo. L’artista Saracino, con radici arbereshe, seppur nato a Terracina, vive a Barile da molti anni e da tempo è affetto da invalidità che comunque non gli impedisce di continuare ad esercitare con pregevoli risultati l’attività di poeta dei colori. «Dai suoi oli – ha detto il critico d’arte Armando Lostaglio - l’arte si trasferisce anche nella minuziosa attività di realizzatore di navi d’epoca in bottiglia. Nelle sue opere – continua Lostaglio – Saracino esprime un’aspra religiosità, le sue immagini fresche, pulite evocano il nitido senso di un afflato luminoso. La tradizione, il costume, le rughe della sofferenza o della vecchiaia rimangono scolpite nei tanti volti che affollano, indipendenti, le sue tele». Per Lostaglio osservare un quadro del pittore barilese è come aprire una finestra sul nostro passato, quello neppure tanto recente, ma che rimane patrimonio della nostra memoria collettiva. «Ciò che si erge con più forca – sostiene il critico d’arte di Rionero – è il viso di Cristo nella passione, men-

Al lucano Saracino l’Oscar dell’Arte Il riconoscimento assegnato dall’associazione Athena di Catania

Nicola Saracino mostra orgoglioso l’Oscar per l’Arte

tre trascina la “croce”, una immagine mutuata dalla secolare processione del Venerdì Santo della sua Barile». Il carnet di riconoscimenti del pittore lucano è sempre più ricco, fra i più recenti, oltre a quelli già citati,

quello di Milano con il “Premio Caravaggio”. Attestazioni scaturite dalla sua pluridecennale opera al servizio della pittura, per la sua caparbia volontà di portare ovunque l’immagine della sua terra e i suoi volti aspri, le sofferenze e le gioie

Carnet della vita, mediante la sua arte. Ha ricevuto premi perfino in Cina quando nel 1994 ha ricevuto il premio dell’Accademia delle Belle Arti di Pechino. In questi decenni ha esposto insieme a firme universalmente conosciute, come Dalì, Gattuso, Mirò, Anniconi, Cascella, Fiume, ed anche in ambienti di grande respiro artistico, gallerie newyorkesi e canadesi, e persino in Indonesia, a Casablanca e a Madrid. «L’artista Saracino – ha affermato il critico d’arte Lostaglio – scolpisce una sacra rassegnazione che si scontra con la terrena sofferenza, dettata forse anche dal patimento personale, dal quotidiano vivere con la difficoltà di movimento. Quel volto sacro del Cristo sofferente sotto la croce, forse meglio di altri simboleggia il travaglio spirituale dell’artista, figlio di una terra mai rassegnata alla sofferenza che la storia le ha sempre conferito». Infine il critico d’arte e giornalista Armando Lostaglio ricorda alcune significative espressioni del pittore Nicola Saracino, che così recitano: «Sento l’odore del mare di Terracina quando la mia tela mi trasporta su una barca di pescatori, e la salsedine sul viso». Ed ancora: «E’ l’odore della terra bagnata che sale dalle mie tele quando vedo i contadini lavorare i campi, oppure il profumo dei tini nelle cantine di Barile». Quelle che furono care a Pasolini che le ha rese immportali nel suo “Vangelo”. cultura@luedi.it

Il premio Il baby poeta primo nella sezione Giovani con una poesia sulla Shoah

Ivan vince l’AlberoAndronico di NUNZIO LONGO

MATERA - Gian Battista, per gli intimi Ivan, Bellomo, ragazzo di undici anni, si è distinto nel concorso nazionale di poesia e narrativa “AlberoAndronico” con il primo premio. L'indole dolce, tranquilla ed innocente tradisce una sensibilità d'animo ed una determinazione rivolta a grandi valori ed ideali: da grande vuole essere sacerdote ed attore. Animo poetico racchiuso in un comportamento di estrema semplicità, ma in grado di esprimersi in una creazione “Se questa è pietà”. È un monito a ricordare per non dimenticare. Sentimenti così elevati, pregni di amore e fratellanza universale, sembrano troppo grandi per entrare nel cuore di un ragazzino così piccolo. La sua voce flebile, ma decisa, è in grado di raggiungere il cuore degli altri attraverso una preziosa associazione culturale “AlberoAndronico”, nata a Roma e così denominata per un episodio tanto banale quanto significativo. Un pioppo, ancora svettante in Via Andronico quartiere della Balduina in Roma, doveva essere abbattuto, ma è stato salvato dalla mobilitazione dei cittadini perché testimone di civiltà, cultura e progresso. L'associazione “AlberoAndronico” promuove la cultura letteraria, teatrale, musicale e cinematografica con iniziative sportive, viaggi culturali, gite, promozione di forme di assistenza sociale e psicologica, tutela civica ed am-

bientale. «Sono nato a Bari il 1 luglio 1997 e frequento la Scuola Media “Festa”. Con il patrocinio del Comune di Roma e Regione Lazio, il 13 marzo 2009 in Campidoglio nella Sala Protomoteca, ho ricevuto il primo premio nazionale di Poesia e Narrativa “AlberoAndronico” II edizione, con la poesia “Se questa è pietà”. Sono stati presentati romanzi, racconti, poesie, testi di canzoni e testi in vernacolo. Il concorso si è svolto nella sala Protomoteca del Quirinale. Hanno partecipato in 931 da tutta Italia e dall'estero. Il più anziano - spiega ancora Ivan - aveva 92 anni. Hanno dato un premio anche al partecipante più lontano. Ho vinto il primo premio nella classe “Giovani”. La cerimonia è stata introdotta dal presidente dell'associazione Pino Acquafredda. Presenti molti personaggi dello spettacolo e della cultura. Ero l'unico lucano e la seconda della mia categoria è stata una ragazza di Gravina. Mi è stata assegnata una targa con attestato». A chi è dedicata la poesia? «Agli ebrei ed alla Shoà, come messaggio ai potenti ed ai popoli perché non si rinnovino atrocità ed olocausti. Altre sono dedicate alla mamma e custodite da lei gelosamente. È stata un'esperienza emozionante per le numerose poesie belle. La mia poesia - conclude -sarà pubblicata sull'antologia del premio nazionale di poesia e narrativa “AlberoAndronico”. Le poesie sono state lette senza nome. Da grande voglio fare l'attore ed il sacerdote». cultura@luedi.it

Gian Battista Bellomo GUS

SE QUESTA È PIETÀ Un piede, un piede nero Schiaccia il nostro corpo, ormai morto e la nostra bocca, perché degli ebrei non si ha considerazione.

In ristretti ghetti, Per poi portarci alla morte.

Una mano, una mano col fucile, sempre pronta a sparare nel cuore di chi un cuore non ce l'ha più. Una gamba, una gamba grossa, ci spinge con violenza

E poi ci siete voi, voi che state al caldo spensierati, perché voi siete di razza “pura”, perché voi non siete ebrei. Se questa è pietà…

Un treno, un treno carico, non di amore, Ma di tanta e vera sofferenza.

“Folklore romantico” all’Auditorium POTENZA - Stasera, alle ore 19,30 a Potenza presso l’Auditorium del Conservatorio nuovo appuntamento con la XXII Stagione Concertistica organizzata da Ateneo Musica Basilicata in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Il raro quanto appassionante ascolto dei lieder di Schubert , Brahms e Schumann per coro e pianoforte a quattro mani costituisce il programma del concerto dal titolo “Folklore Romantico” proposto dal Coro del Friuli Venezia Giulia accompagnato da Ferdinando Mussutto e Matteo Andri sotto la direzione del M° Cristiano Dall’Oste. cultura@luedi.it

Aurelio Pace presenta “Sales” POTENZA - Domani, alle ore 18, presso il Teatro don Bosco di Potenza, si terrà la presentazione del libro «Sales. Un sogno giovane», scritto da Aurelio Pace. E' la storia dei 50 anni dell'opera salesiana a Potenza. Una riscoperta delle proprie radici, insieme ad autorità locali e sacerdoti che racconteranno il mezzo secolo del quartiere Verderuolo e dei Salesiani. «Fare cinquantenario vorrà dire rivisitare pagine di storia - commenta il direttore della parrocchia di San Giovanni Bosco, don Italo Sammarro. Una storia di cultura e di educazione, popolata da invocazioni di coscienze piene di voglia di positivo, di fare bene insieme con tanta fiducia. La presenza della famiglia salesiana deve stimolare a continuare nell'impegno quotidiano tanti giovani». «La storia e l'operato dei Salesiani a Potenza sottolinea l'autore del libro - ha incrociato la vicenda umana, religiosa e sociale dei Vescovi, di laici e preti, facendo sì che quelle idee che camminano sulle gambe degli uomini trovassero protagonisti pronti a misurarsi con le difficoltà di un tempo nuovo, lungo 50 anni. La dimensione autenticamente sociale dei Salesiani è presente, anche nei ricordi, nelle facce, nelle mani di tante persone che hanno condiviso con loro un percorso di vita, di formazione e di crescita. Questo vuole essere il racconto della vita di una parrocchia che non è un corpo estraneo dal suo quartiere e dalla sua gente». cultura@luedi.it


60 Cultura e Spettacoli

Domenica 22 marzo 2009

Il maestro, a Potenza e Matera con Calvino, confessa: «Penso di essere unico» di MARIA ANNA FLUMERO ANCHE a Matera “lezioni di leggerezza”. Giorgio Albertazzi conferenziere. Maestro dell’ottimismo. Universo teatrale con cui è facile galoppare nei meandri della letteratura. Ecco alcuni tratti emersi durante l'intervista esclusiva realizzata con il maestro Albertazzi a margine del suo fine settimana tutto lucano. Il grande Giorgio ha portato sui palchi della Basilicata le “Lezioni americane” tratte dalle cinque conferenze di Italo Calvino, ieri sera a Potenza e stasera presso il Teatro “Duni” di Matera. L'evento in cui Albertazzi reinterpreta le “lezioni” di Calvino rappresenta il penultimo appuntamento organizzato dai rispettivi capoluoghi con “Cose di Teatro e Musica”. Una piacevole conversazione per i lettori de “il Quotidiano della Basilicata” a poche ore prima della consegna del prestigioso premio che la Farnesina gli consegnerà martedì 24. Infatti, il ministero degli Esteri lo premia “per aver diffuso la cultura italiana nel mondo”. La cerimonia per la consegna della Medaglia d'oro avverrà presso il Teatro “Ghione” di Roma, in occasione della prima romana dello stesso spettacolo. La tournée è iniziata «nel 2000 a Parigi, dove ha riscosso un grande successo al Théâtre du Rond-Point per la stagione del Théâtre des Italiens, diretta da Maurizio Scaparro -comunica lo staff del maestro - successivamente, nel 2000-2001 all'Eliseo di Roma per poi riprendere nel 2008 con un nuovo riallestimento dove il maestro Albertazzi in alcuni momenti improvvisa. La tournée sarà chiusa a Roma il 5 aprile». Com'è nata l'idea di portare in teatro la rappresentazione delle 5 conferenze? «L'idea non è stata mia ma di Maurizio Scaparro, è uno spettacolo bilingue, francese ed italiano ma questa versione sarà tutta in lingua italiana. Calvino è un italiano molto apprezzato al di fuori dei nostri con-

A lezione di teatro da Albertazzi

fini, e devo dire - rimarca con una risata sorniona che i francesi sono molto bravi a catturare i nostri talenti». Perché lo spettacolo si concentra solo sulla prima conferenza? «Ho scelto la leggerezza perché a me sembra La conferenza in cui ho più cose da dire, investe molto la mia personalità. Ricordiamo che c'è molto di me in questa rappresentazione, ci sono video riguardanti la mia vera vita artistica». Roberta Caronia nei panni dell'allieva. C'è futuro anche per i giovani talenti? «I giovani sono curiosi e hanno voglia di sapere e di divertirsi in modo diverso ma lontani dal virtuale. Si che c'è futuro». Che consiglio dà alle nuove leve? «Di fare gruppo, radunarsi e fare teatro». In regione molte compagnie fanno teatro dialettale, cose ne pensa? «Il dialetto è sinonimo di recupero cultura e non va

Il maestro Giorgio Albertazzi fuori scena e in alcune scene dello spettacolo

buttato via. Però bisogna inventare e non imitare. Scrivere e raccontarsi. Il privato potrebbe ottenere risultati sorprendenti». Cosa pensa del Sud Italia? «E' strabiliante vedere come le province in generale sono sensibili al teatro, io direi che è un grande momento per la cultura. Al Sud ci sono grandi sensibilità, è una terra riflessiva, appassionata e che sa pensare». Qual è il futuro del teatro in Italia? E della prosa? «Forse è alla vigilia di una bellissima rivoluzione. Ci sono alcuni punti da reimpostare e bisogna riportare in tutti i teatri la vera ricer-

ca artistica. Direi che è il momento dello slancio per la cultura italiana - Sorridendo ribadisce - La crisi è stata positiva. Per la prosa dovrebbero nascere dei veri autori. Attualmente la divisione tra autori ed attori è in fase di conclusione». Quando ha scoperto di voler fare l'attore? «Mai, anzi pensandoci bene nel '64, quando ero a Londra per l'anniversario della scomparsa di Shakespeare, nella sua patria e dopo 20 anni di onorata carriera …ho capito». Cosa pensa Albertazzi del maestro Giorgio Albertazzi? «Le dico una cosa forte, penso di essere unico». cultura@luedi.it

IL DISCO "MATERA sei un grande cortile / a cialliddare ci vuole stile". E' uscito il nuovo disco "Favole e cicorie". A pieno ritmo i surrealismi “made in Matera” con l' ultimo lavoro musicale dei “Lotar 2”. Chi c'è dietro lo pseudonimo di Lotar2 ? Due artisti esilaranti ed ironici. Due materani doc innamorati della terra natia e non solo. Il team è costituito da Franco Campagna (voce e testi) e Leonardo Centola (musiche), di nuovo insieme (e autoprodotti) otto anni dopo "Copiaincolla" (2000). Un team tenacemente invisibile, “allergico” ai live. Campagna e Centola comunque calcano la scena musicale delle case lucane e inducono alla riflessione. Il nuovo lavoro è in vendita a soli quattro euro presso l' Osteria “Malatesta”, in via San Biagio 45 a Matera. Ospiti del cd sono Michele Fanelli e Patrizia Barnabà mentre la grafica è curata da Antonio Andrisani, a cui è stato dedicato anche un brano contenuto tra le 17 tracce. Lo stesso Centola ha definito l'album "electronic robotic verdurotic" un misto di house e techno con spunti "melodici e pop". Su basi elettroniche e campionate si inseriscono testi di varia origine e prove-

“Favole e cicorie” made in Matera in 17 nuovi esilaranti brani dei Lotar 2

I Lotar 2

nienza, in una versione esilarante e un filo estraniante dell' estetica del 'cut & paste'. Da un lato testi declamati dallo stesso Campagna che ora fanno il verso al peggior pop nostrano (l'incipit di Gialli cavalli cita: "L'aria fresca mi rinfresca, mi si attivano i neuroni quando mangio i peperoni"), ora sfacciatamente 'politically scorrect' , dall'altro interventi esterni, come il nonsenso ingegneristico di Motori idrici di tutti i colori, che raggiungono l'apice quando “alcuni concittadini si mettono a raccontate storielle popolari. Con l'appendice 'corporal-rumorista' di Elefante della Murgia dove l'estro goliardico dei nostri raggiunge l'apice. Non c'è nemmeno la perizia tecnica di Elio e le storie tese, ma alla fine con i suoi sprazzi da 'Cinico TV dei Sassi' (idea nemmeno troppo scontata)”, il disco dei “Lotar2” stravolge e porta a sorridere. Un cd da ascoltare, in cui c'è spazio per i ricordi, come per l'amato “l'ufficiale esattoriale”, un vero omaggio a Peppino Persia, per il vernacolo, per i proverbi ma anche ai dubbi, come le osservazioni sugli zingari che "fermi ai semafori puliscono vetri già puliti e vendono cd rom...". m.a.flum


Spettacoli e televisione 61

Domenica 22 marzo 2009

Kate, baci all’asta

Carey sogna Hollywood

CINQUEMILA sterline. È questa la somma che la top model Kate Moss ha voluto per concedere un bacio all’asta, ma a fin di bene. La Moss ha infatti donato il ricavato della sua “prestazione” a un ospedale per bambini. Lo rivela il Mirror, spiegando che l’icona delle passerelle ha partecipato a una campagna a favore dei più piccoli.

Investito il “Cesarino”

MARIAH Carey ha fatto un’offerta per acquistare una delle ville più care del mondo, la Holmby Hills, in California, valutata 125 milioni di dollari. La Carey, infatti, vorrebbe affermarsi come attrice e New York, dove attualmente vive con il marito Nick Cannon, è troppo lontana dai riflettori di Hollywood.

FEDERICO Russo, 8 anni, il piccolo Mimmo della fiction «I Cesaroni» è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dopo un incidente avvenuto sabato mattina a Ladispoli (Roma), mentre era in automobile con suo padre. Il piccolo ha riportato un trauma cranico ma è cosciente.

FIORELLO E GLI ALTRI CHE SCAPPANO DALLA TV GENERALISTA. CI SARA’ ANCHE MIKE?

Il D-day di Sky con i vip in fuga

Personaggi

Fanny Ardant, i 60 anni della signora del cinema

di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Via dalla tv generalista tradizionale, ormai c'è la fila fuori dell’oasi della nicchia di lusso di Sky dove farà un passaggio persino un padre della patria tv come Mike Bongiorno e forse, prima o poi, anche il deus Adriano Celentano. Ma da aprile, quando Sky Vivo si tramuterà in Sky Uno e metterà in campo Fiorello, il gioco si farà duro, l’arena si allargherà comprendendo evidentemente anche Sky e non ci saranno sconti. Tra Sky e le tv generaliste c'è un rapporto «da concorrenti» e non da «nemici», ha detto l’ad di Sky Italia Tom Mockridge pochi giorni fa. Citando l’esempio del nuovo show di Fiorello, un incrocio tra teatro e tv che le emittenti tradizionali a suo giudizio non avrebbero realizzato, Mockridge ha sottolineato che «con le tv generaliste noi di Sky siamo concorrenti ma sicuramente non siamo nemici: in tutto il mondo la paytv e le generaliste offrono prodotti spesso attraverso una politica commerciale aggressiva, ma senza creare tensioni fra gli operatori, bensì assicurando al pubblico scelte ampie». Ecco appunto: quanto farà Fiorello su Sky Uno? Certo non i 10 milioni e passa di Viva Radio Uno in tv, ma i 200 mila spettatori di un programma di buon successo su un canale Sky si potranno considerare tali o piuttosto un flop? Che Fiorello s'illuda di non avere l’ansia da prestazione d’Auditel ormai è impossibile e infatti la scatenata, originale, campagna di promozione (dalla voce registrata nel centralino Sky, alle ospitate a sorpresa nei programmi più visti, da Striscia a X Factor) sta lì a dimostrarlo. Sky punterà pure ai tanti delusi della tv generalista, ad un pubblico di tendenza, contando su un bacino di quasi 5 milioni di abbonati, ma da certi investimenti si aspetta risultati. La concorrenza tutti contro tutti (e in tempi di crisi vincere significa ancora di più attirare i preziosi investimenti pubblicitari, una torta contesa con all’orizzonte il sorpasso degli introiti Sky) è indiscutibile. Mediaset nella settimanale chiusura dei palinsesti del venerdì, ieri sera ha varato alcune variazioni strategiche che vanno in

A destra Mike Bongiorno; sopra lo showman siciliano Fiorello; in alto Lorella Cuccarini

questa direzione: Grande Fratello oltre al lunedì, andrà anche giovedì 2 aprile trascinando su Canale 5 la platea allegra di Mai Dire Grande Fratello, allettando così sull'ammiraglia il pubblico per una seratona Gf+Gialappa’s che sulla carta vale più del 22% di Scherzi a parte e si avvicini al 30% del lunedì. Il tentativo è distogliere

attenzione dal Fiorello Show che alle 21:14 per mezz'ora terrà banco su Sky Uno. Ad aprire il programma pare sarà proprio il transfuga Mike Bongiorno nei panni del celebrante dello storico varo della tv satellitare di massa, lui che ha visto nascere la tv pubblica e battezzato quella commerciale. Lo stesso Bongiorno

che, in questi giorni, si dice amareggiato dal rifiuto dell’ingrata Mediaset di rinnovargli un contratto in esclusiva. Per Sky, dunque, un DDay con un prequel di lusso: le gag di Giorgio Panariello, vocali e surreali, sparse qua e là nel canale il 1 aprile e un sequel più tradizionale dal 9 aprile con Lorella Cuccarini.

«CI sono attrici che quando recitano hanno paura e che la nascondono. E quelle che sono felici ma evitano di mostrarla. Fanny è molto felice di recitare e non pensa affatto di nasconderlo». Così Francois Truffaut, descriveva la sua ultima musa e compagna, Fanny Ardant, alla fine delle riprese del film che li aveva fatti conoscere, La signora della porta accanto, uscito nel 1981 tre anni prima della scomparsa del regista. Questa signora del cinema francese compie oggi sessanta anni, ma non sembra affatto. Nata a Saumur il 22 marzo del 1949 figlia di un ufficiale di cavalleria di Palazzo Grimaldi a Montecarlo, la Ardant si laurea in Scienze politiche prima di abbandonare a 22 anni la famiglia che non voleva facesse l’attrice. E' la tv a portargli bene. Dopo l’esordio nel 1979 nel film L’uomo dei cani di Alain Jessua interpreta vari ruoli per il piccolo schermo e saranno proprio quest’ultimi a farla notare da Truffaut che decide di farne prima la protagonista de La signora della porta accanto, e poi la sua compagna di vita. Perfetta per i ruoli drammatici e intensi, l’attrice lavora con Claude Lelouch che la dirige in Bolero, con Vittorio Gassman sia in Benvenuta (1983) di Andrè Delvaux che in La vi-

Fanny Ardant

ta è un romanzo (1983). Morto Truffaut nel 1984, la Ardant è nel cast di Un amore di Swann (1984) con la Muti, Placido e Alain Delon, in Consiglio di famiglia (1986) di Costa-Gavras e ne La famiglia (1986) di Ettore Scola con cui farà anche nel '98 La cena. Il suo carattere e le sue idee la portano spesso nei guai come le capita il 23 agosto 2007 per una sua intervista tv dove dichiara la sua simpatia per Renato Curcio e le Brigate Rosse. Da qui l’invito del presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan a non presentarsi al festival di Venezia dove l’attrice era in corsa con L’ora di punta di Marra. Il giorno seguente però l’Ardant chiede scusa alle vittime delle Br e tutto rientra.

L’intervista di VITTORIO PIO

IL ROCKER SARÀ LA STAR DI PUNTA DEL LIVE ROMANO DEL 1º MAGGIO

ADESSO è ufficiale. L'unico appuntamento dal vivo di questa estate per Vasco Rossi sarà la partecipazione al concerto del primo maggio organizzato dai sindacati in piazza San Giovanni a Roma. Il 'concertone', che quest'anno compie vent'anni, avrà infatti come tema artistico di questa edizione ''Il mondo che vorrei''. A confermarlo è Tania Sachs, da sempre ufficio stampa del Blasco nazionalei, mente gli organizzatori del concerto confermano che sul palco in veste di presentatore salirà l'attore Sergio Castellitto. Intanto il nuovo dvd del rocker di Zocca "Il mondo che vorrei live", con le sole prenotazioni (ben 160.000), ha già ottenuto 8 dvd di platino. Si tratta del primo concerto rock registrato in Italia in alta definizione digitale. Il dvd, tanto atteso dai fan, contiene i due concerti-evento tenuti da Vasco allo stadio Dall'Ara di Bologna il 19 e 20 settembre 2008. Due ''splendide

Il mondo di Vasco al Concertone Accanto il rocker Vasco Rossi

serate straviziate, stravissute'' e straesaurite. Un doppio sold out nella 'sua' Bologna e un evento senza precedenti per la città. Ma soprattutto una grande soddisfazione per Vasco che ribadisce: «Dopotutto non è facile convince-

re il tuo vicino di casa che sei una rockstar!». Proprio trenta anni fa a Bologna, nel 1979, Vasco tenne il suo primo concerto, in Piazza Maggiore, davanti a pochi spettatori. Che musica sta ascoltan-

do adesso? «Nell'ultimo periodo ho cominciato ad apprezzare i Coldplay. Ma i miei preferiti sono sempre U2, Green Day, Offspring, Avril Lavigne, Stereophonics, My Chemical Romance, Audioslave. E la lista sarebbe ancora molto lunga». Chi sono oggi quelli che vivono davvero una vita spericolata? «Io e tutti quelli che preferiscono una vita movimentata e ricca di esperienze piuttosto che una vita tranquilla, sicura e magari monotona. E poi il mio grande amico Massimo Riva, che è stato solo sfortunato in un momento particolare della sua vita». Il suo enorme successo degli ultimi 25 anni si è fermato sempre ai confini italiani o poco più in là. A cosa

è dovuto? A una sorta di pigrizia sua, all'importanza dei testi o c'è altro? «Se all'estero non capiscono i miei testi è difficile che possano apprezzarli. Del resto io canto solo in italiano. E non soffro certo per mancanza di popolarità o successo. Non ho mai scritto canzoni per diventare popolare, piuttosto per divertire ed emozionare. Non credevo che sarei arrivato a un pubblico così vasto. Aver dato credibilità al linguaggio del rock “in italiano” tanto da superare gli stranieri e i grandi del rock mondiale, portando la gente negli stadi è stata la mia più grande soddisfazione». Se qualcuno le chiedesse quali sono le tre canzoni a cui è più legato e quale la canzone di altri che avrebbe voluto scrivere? «Tutte fanno parte della mia storia, non potrei sceglierne solo tre. Invece sono tante quelle che avrei voluto scrivere. La prima che mi viene in mente è "Quelli che...." di Enzo Jannacci."


62 Rubriche

Domenica 22 marzo 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Dovete prendere il coraggio a due mani e cominciare a fare richieste ai superiori. In amore tutte le incomprensioni saranno superate.

TORO 21/4 - 20/5

Dopo tante battaglie e sacrifici nel lavoro sta arrivando la vostra rivincita. In amore cercate di essere più tolleranti.

GEMELLI 21/5 - 21/6

State uscendo da un periodo pesante per la vostra professione, ma potete essere ottimisti. Nuove occasioni nel settore sentimentale.

CANCRO 22/6 - 22/7

Il periodo è difficile per tutti, ma le cose nel vostro lavoro cominciano a girare nel verso giusto. Non chiudete le porte ai sentimenti.

LEONE 23/7 - 23/8

Avete in mente ottime iniziative professionali, ma dovrete scegliere le giornate migliori. Attenti ai legami con un Ariete.

VERGINE 24/8 - 22/9

Non potete rimandare ancora: nella professione dovete decidere quale strada imboccare. Prudenza in una nuova storia d'amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro non sempre è giusto stare arroccati sulle proprie posizioni. Qualcuno sta per entrare nella vostra vita in punta di piedi…

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Siete davvero pieni di energie, ma nel lavoro dovete prima capire dove volete arrivare. State perdendo fiducia nell'amore: sbagliate.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Mai come in questo periodo dovete essere costanti e portare avanti le vostre idee nel lavoro. Un amore forse troppo complicato.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nei rapporti professionali evitate scontri diretti: si ottiene di più con la diplomazia. Un amore altalenante vi tiene con il fiato sospeso.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nel lavoro avete imboccato la strada giusta e i risultati ve lo confermeranno molto presto. Attenzione ai tradimenti.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

S tarallo; M bradipini = Star all' ombra di pini.

Finora nel lavoro siete stati poco attenti e molto dispersivi: non ne può venire niente di buono. Un'amicizia sta diventando qualcosa di più.


Televisioni

63

Domenica 22 marzo 2009

15.15

SPETTACOLO

18.05

PRIMA SERATA

Lorena Bianchetti

RUBRICA

RUBRICA

21.30

Franco Lauro

REALITYSHOW

21.30

Milena Gabanelli

22.30

Mara Venier

RUBRICA

21.15

ControCampo

SHOW

SHOW

21.30

Beppe Braida

Leonardo Manera

06.00 -Rubrica Quello Che 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -Rubrica A sua immagine 09.55 -Religione Santa Messa e Recita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -Telegiornale Tg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni Conduce Pippo Baudo 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes 10.45 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade - di musica 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.05 -RubricaNumero 1 19.25 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia

06.00 -RubricaFuori orario 07.00 -RubricaAspettando E' domenica papà 07.35 -RubricaMamme in blog 07.40 -RubricaE' domenica papà 08.10 -Serie TvAmita della giungla 08.30 -CartoniTaratabong 09.00 -SportRai Sport Atletica Leggera Atletica leggera 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 h. 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -News Traffico 07:57 - Previsioni del tempo Meteo 5 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.40 -Telegiornale Tgcom 09.45 -RotocalcoVerissimo - Tutti i colori della cronaca 12.30 -Real TvLa Fattoria 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv Grande Fratello 9 14.10 -Real Tv Amici 16.30 -Talk Show Questa Domenica 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.25 -TelegiornaleTG4 - rassegna stampa 06.55 -MiniserieQuesta casa non e' un albergo 08.55 -La Fabbrica del sorriso 09.30 -DocumentarioAbruzzo - Da Vasto a Barreo 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -RubricaPianeta mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -Film TvLa Famiglia Kennedy Drammatico con Jill Hennessy, Lauren Holly, Lesley Stefanson - regia di Larry Shaw (USA) - 2000 16.30 -FilmI giorni dell'ira con G. Gemma, L. Van Cleef - regia di Tonino Valerii (Ita) - 1967 17.20 -Previsioni del tempoMeteo 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -TelefilmColombo

07.00 -RubricaSuper partes 07.45 -Cartoni 10.55 -TelefilmRobin Hood 11.50 -RubricaGrand Prix 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -RubricaGuida al campionato 14.00 -Film Tv Catastrofe a catena - Fantascienza con Nancy McKeon, Randy Quaid, Junko Bailey - regia di Dick Lawry (USA) - 2004 17.15 -Film Asterix il gallico - regia di Ray Goossens, Renè Goscinny (Belgio) - 1967 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -Film Ritmo del successo con Christine Dunham, Amanda Schull, Eion Bailey, Shakiem Evans - regia di Nicholas Hytner (USA) - 2000

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus Week End 09.15 -RubricaOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -Film Il tesoro dei Sequoia con Patrice Wymore, Kirk Douglas, Eve Miller - regia di Felix E. Feist (USA) - 1952 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaAnni luce 14.00 -Serie TvNew Tricks 15.50 -SportRugby: 6 Nazioni - Rugby 16.00 -TelefilmMacGyver 17.00 -RubricaMovie Flash 17.05 -FilmL'uomo venuto dal Kremlino con Anthony Quinn, Laurence Olivier, Oskar Werner - regia di Michael Anderson (USA) - 1968 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.35 -NewsRai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Scusate il disturbo 23.20 -TelegiornaleTG 1 23.25 -TelegiornaleSpeciale Tg 1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm Numb3rs 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaLa domenica sportiva

21.30 -Rubrica Report 22.30 -Telegiornale Tg 3 23.30 -Telegiornale Tg Regione 23.35 -RubricaTatami

20:39 - Previsioni del tempo Meteo 5 20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Reality Show La Fattoria

21.30 -Telefilm Siska 22.30 -Rubrica Controcampo

21.15 -Show Colorado

20.30 -Rubrica Chef per un giorno 21.30 -Show Grazie al cielo sei qui 23.30 -News Sport 7 23.35 -ReportageReality

00.25 -RubricaOltremoda 01.00 -TelegiornaleTg 1 Notte 01.20 -RubricaCinematografo 02.20 -RubricaCosì è la mia vita... 03.20 -RubricaCitta' amara 03.55 -VideoframmentiSuperStar 04.25 -VideoframmentiTutto Totò

01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 01.50 -Reality ShowX Factor - La settimana 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche 03.15 -RubricaScanzonatissima

00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

00.20 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -FilmIl cielo di casa 04.05 -NewsTgcom 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

00.55 -RubricaFuori campo 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -FilmIl passo sospeso della cicogna 03.50 -TelefilmBlue Murder 04.45 -Soap OperaFebbre d'amore

00.00 -ShowLe Iene 01.45 -NewsStudio Sport 02.35 -FilmRomeo e Giulietta con L. Di Caprio - regia di Baz Luhrmann (USA) - 1996 04.30 -TelefilmHighlander

00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -FilmRo.Go.Pa.G. con U. Tognazzi - regia di J.-L. Godard, R. Rossellini, U. Gregoretti, P. Pasolini (Italia, Francia) - 1963

leTrame

ITALIA 1

ORE 14.00

RETE 4

ORE 14.05

RETE 4

ORE 16.30

CATASTROFE A CATENA

LA FAMIGLIA KENNEDY

I GIORNI DELL’IRA

con T. Gibson, N. McKeon, C. West, B. Markinson - regia di Dick Lowry (Usa) 2004

con J. Hennessy, L. Holly, L. Stefanson, D. H. Kelly - regia di Larry Shaw (Usa) - 2000

con G. Gemma, L. Van Cleef, W. Rilla regia di Tonino Valerii (Ita) - 1967

Chicago è investita da un'ondata anomala di caldo che si protrae per settimane. I giochi di potere tra due compagnie elettriche, la Midwest e la Lexer, provocano uno spaventoso blackout: ma non è finita, perché sulla città stanno per abbattersi due tornado e gli abitanti devono essere evacuati al più presto...

La vita di Jackie, Ethel e Joan, le mogli dei fratelli Kennedy, viene scossa dagli eventi internazionali nei quali i consorti hanno un ruolo di primo piano. Tra successi, cadute e lutti, le tre donne hanno tra loro rapporti molto stretti: tutte devono crescere i figli, tutte devono salvaguardare la famiglia...

LA 7

ORE 17.05

L’UOMO VENUTO DAL KREMLINO con A. Quinn, L. Olivier, V. De Sica - regia di Michael Anderson (Usa) - 1968 Per dimostrare di aver superato lo stalinismo, il governo sovietico libera dalla ventennale prigionia dei gulag un prelato cattolico russo che però viene espulso e si trasferisce così nella curia pontificia, a Roma. Nominato cardinale, all'improvvisa morte del papa regnante viene eletto a sua volta papa. In omaggio alle sue origini si fa chiamare Kiril I...

ITALIA 1

ORE 19.00

RITMO DEL SUCCESSO con A. Schull, Z. Saldana, P. Gallagher - regia di Nicholas Hytner (Usa) - 2000 Scuola dell'American Ballett, New York. Giovani in cerca di gloria si incontrano, solidarizzano, competono in vista della "prima" da cui usciranno le future stelle della danza. Ci sono la nera ribelle, la bravissima senza cuore, l'impacciata che si fa forza. Le aspiranti etoile se la devono vedere, anche dal punto di vista sentimentale con i due coreografi, uno buono e l'altro crudele...

Il giovane Scott lavora come spazzino ma aspetta l'occasione per dimostrare di quale pasta sia veramente fatto. Arriva un pistolero, Talby, che lo prende sotto la sua protezione e gli insegna a maneggiare le armi. Scott si dimostra bravissimo in materia e Talby lo inserisce nella sua banda. Il destino di Scott sembra segnato ma il ragazzo saprà riscattarsi...

RETE 4

ORE 1.35

IL PASSO SOSPESO DELLA CICOGNA con M. Mastroianni, J. Moreau, G. Karr - regia di Theo Angelopoulos (Grecia) 1991 Un giovane reporter inviato in una città di frontiera, meta di profughi alla ricerca di un futuro, riconosce tra loro un uomo politico scomparso misteriosamente...

Con i Cesaroni l’audience decolla RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida I raccomandati.

ora 20.39 19.48 18.50 21.15

ascolto 7.049 6.658 5.088 4.202

RAI DUE Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Medici in prima linea Tg2-si,viaggiare

13.31 19.39 21.04 13.47

2.333 2.209 2.132 1.647

RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Blob di tutto di piu' Geo & geo

20.36 21.11 19.59 17.59

2.687 2.301 2.093 1.728

CANALE 5 Striscia la notizia I cesaroni Beautiful Cento vetrine

20.46 21.16 13.43 14.12

7.939 7.129 4.475 4.178

ITALIA 1 Le iene show I simpson La ruota della fortuna Le iene.it

21.12 14.35 20.29 23.00

2.790 2.453 2.016 1.993

RETE 4 Hight crimes-crimini Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

21.14 20.29 19.41 14.10

2.828 2.748 1.945 1.611



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