Il Piccolo del Cremasco

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CREMASCO Il

PICCOLO giornale del

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VENERDI’ 4 DICEMBRE 2009 • Supplemento settimanale al n° 47 de "Il Piccolo Giornale"

€ 0,02 Copia Omaggio

LA PAURA DEI CREMASCHI: UN ALTRO PONTE DI MONTODINE?

SENZA STIPENDIO, LA PAULLESE E’ A RISCHIO

Intervista agli operai che hanno lavorato nel cantiere della statale: «Siamo al limite della sopravvivenza. I nostri frigoriferi sono vuoti e i nostri figli sono senza cibo». Le retribuzioni non versate ammontano a 100mila euro. Salini: «Vanno pagati». Alloni: «Provincia garante presso le banche». L’EDITORIALE

Politici, meno auto blu e meno giorni di vacanza

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denti come veri e propri collaboratori, autori e attori del successo dell’impresa, dove esiste l’orgoglio di appartenenza e la stima reciproca, dove ci si sente gratificati e valorizzati: e questo è uno dei maggiori fattori di successo. Certo, queste non sono teorie economiche, non sono parole di un guru dell’economia della finanza o della politica. Ma costoro – i guru - sanno davvero costruire un’impresa, sanno gestirla e portarla al successo? Non credo. Sono convinto che al di là delle loro parolone e delle loro teorie, il nostro Paese funziona , produce, vende ed esporta per merito di imprenditori che credono nella propria impresa, nei loro collaboratori e soprattutto nei prodotti che vendono, non rinunciando alla loro mentalità contadina, al buonsenso e alla prudenza. Imprenditori che hanno tirato la cinghia, che con la crisi hanno lavorato di più e meglio e che fino ad ora nonostante la burocrazia, la politica e la finanza hanno, a prezzo di sacrifici, tenuto duro e sconfitto la crisi. Ma quali sacrifici hanno fatto i politici di professione? A quante auto blu hanno rinunciato? A quali privilegi? Per favore smettano di fare teorie e proclami e prendano, al posto delle prossime vacanze estive, un mese di lavoro. Non sia mai che si ravvedano e, calandosi nella realtà, non imparino a considerare il lavoro per quello che è davvero: un diritto, ma anche un dovere. Renato Ancorotti

CUOCHI SENZA FRONTIERE: CHI HA PAGATO E QUANTO Saremo un territorio di anziani Ecco come possiamo aiutarli

Crema, alle pagine 16 e 20

Si sta preparando la protesta di tutti i comitati

Pendolari: 3mila persone nei guai Treni: saltano orari e coincidenze ▲

a ripresa economica non può essere disgiunta da una ripresa sociale e culturale. Fare impresa è fare cultura. Parlo di imprenditoria pura, lontana dalla finanza, piccole imprese vincenti che ignorano le grandi teorie economico-finanziarie, ma perseguono con ostinazione gli obiettivi che si sono prefissi, non ascoltano chi consiglia loro di dislocare le produzioni in Cina o in Vietnam o in altri paesi dove la manodopera viene pagata con una ciotola di riso,. Sono Italiani, fieri di esserlo e sono gli autori del vero successo del MADE IN ITALY. Sanno che è solo innovando e facendo qualità che riusciranno a battere la crisi; hanno il piacere personale di fare le cose bene, di veder nascere dalle proprie aziende prodotti sicuri, quasi perfetti e di ottima qualità. Sono piccole aziende, conosciute solo localmente che non appaiono sui quotidiani nazionali, ma sono quelle che non hanno ricorso alla cassa-integrazione e alla mobilità, sono realmente le creatici di ricchezza e valore del nostro Paese. Ma che cosa ha fatto la politica per loro? Poco o niente. Sinceramente non si è visto per loro un programma efficace, la volontà di metterle in condizioni di lavorare meglio con programmi di qualificazione, di portarle settore per settore, ad unirsi per contare di più e per creare quelle sinergie necessarie per affrontare meglio il mercato. Sono aziende dove gli imprenditori considerano i propri dipen-

La manifestazione, un successo

Crema, a pagina 20

Interessante è stata l'analisi del Pd, suffragata dai fatti, sull'invecchiamento della popolazione e su come attivarsi per aiutare chi non è o non sarà auto-sufficiente (vedere articolo a pagina 23). In Lombardia già oggi, e soprattutto a Cremona, abbiamo un tasso di popolazione anziana fra i più alti, e nella regione ci sarà addirittura un raddoppio di persone che, entro il 2025, cioè dopodomani, non sapranno più arrangiarsi da sole. Come aiutarle? Si va a tentativi. C'è chi si appoggia sulle Case di riposo i cui posti, però, andranno a esaurirsi. Gli ospedali trattano gli anziani come ammalati e non come soggetti che hanno bisogno di assistenza. Il Kennedy? Li vede come anziani e non come malati. I comuni? Si arrangiano come possono offrendo pasti caldi o qualche ora di pulizia della casa. C'è chi, infine, si affida alle badanti. Come si vede, il problema è complesso. Ognuno cerca di fare la propria parte, ma va in ordine sparso. Che fare, allora? Sarebbe necessario un maggior coordinamento fra aministrazioni comunali, Asl, Case di riposo, istituti di assistenza per capire davvero di che cosa ha bisogno un anziano al giorno d'oggi e dei moltissimi che diventeranno non autosufficienti entro il 2025. Chi ha questa capacità di conoscerne le necessità? Sicuramente un geriatra. Servirebbero, quindi, uno o più geriatri al servizio del territorio che decidano come venire incontro alle esigenze reali di un anziano, ognuno dei quali ha problematiche diverse. Aiutando in questo modo i familiari che, molto spesso, non sanno quali decisioni sono le migliori per i propri familiari che hanno bisogno di cure e di assistenza. Un tema che deve già essere posto oggi. Per non trovarsi in una delle tante emergenze all'italiana.

FESTEGGIAMENTI. La Milonga di Santa Crus celebra i suoi primi 10 anni di fondazione. Ha insegnato il tango argentino a 700 cremaschi - A pag. 23



CREMONA

Venerdì 4 Dicembre 2009

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VIABILITÀ - Zagni: «Si tratta di numeri grezzi, che andranno scremati sulla base di eventuali autorizzazioni temporanee»

Nuovo assetto Ztl: confusione e multe

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aos e multe in centro storico, dopo la partenza della nuova impostazione viabilistic a , c h e p re v e d e l'apertura della Ztl tra via Manzoni e corso Vittorio Emanuele a fasce orarie, e l'attivazione dei rimanenti varchi elettronici 24 ore su 24. Le multe sono fioccate su tutti quei cittadini che hanno trasgredito. Del resto sono ancora molti i cremonesi che chiamano i centralini della polizia municipale per chiedere informazioni su quando e dove è possibile passare senza permesso. Secondo i dati in possesso della polizia municipale, gli ingressi giornalieri dai varchi sono mediamente 4.424, di cui 457 sanzionabili (ossia che potrebbero rischiare sanzioni). Prima dell'entrata in vigore della Ztl i passaggi erano invece 4.155, di cui 1.039 sanzionabili. Soddisfazione per l'esordio del nuovo dispositivo è stata espressa da Francesco Zanibelli, assessore alla Mobilità, che ha rimarcato l'importante lavoro svolto dai vigili che presidiano i varchi. Ma alla nuova viabilità ci si deve ancora abituare. «Lunedì, prima giornata di varchi aperti» ha spiegato l'assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale Alessandro Zagni, «ci sono stati in totale 450 passaggi di veicoli non autorizzati e, quindi, potenzialmente sanzionabili. Questo, però, è un dato grezzo». Per sapere quanti effettivamente riceveranno a casa il bollettino di 73 euro, infatti, è ancora presto: ci vuole tempo per "scremare" i conducenti che rientrano nella casistica delle eccezioni (permessi giornalieri, urgenze mediche etc.) ed altre ore di lavoro dei vigili dell'ufficio varchi che manualmente dovranno verifi-

Ogni giorno oltre 4mila transiti e 457 vetture multabili: ecco i primi dati dalla polizia municipale. Gli automobilisti tra proteste e poca informazione

Alessandro Zagni, assessore alla Sicurezza

care l'esattezza dei dati rilevati dal cervellone informatico. Le rilevazioni effettuate dai dispositivi che gestiscono e suddividono i dati verranno quindi controllate manualmente dagli agenti della municipale che passeranno ad una ad una le targhe dei veicoli per verificare che il sistema non abbia commesso errori. «Sempre nella giornata di lunedì» ha proseguito Zagni, «i tre varchi attivi dalle 9 alle 19 hanno registrato complessivamente

nedì ha sicuramente giocato in senso negativo la cattiva informazione arrivata da chi ha male interpretato l'apertura della Ztl come un assalto di auto al centro. Cosa assolutamente non veritiera. Da questa diminuzione di passaggi irregolari si può ragionevolmente pensare che la cittadinanza sta iniziando a capire, aiutata in questo dai vigili e dalla distribuzione di depliant esplicativi». «La viabilità andrà monitorata

rizzati; un'altra all'incrocio corso Cavour - via Gramsci, l'angolo di galleria XXV aprile, dove vige il divieto di svolta a destra per chi proviene da via Gramsci; terza pattuglia, infine, in via Verdi piazza Stradivari». La sorveglianza degli agenti è andata avanti anche nel pomeriggio, con una pattuglia fissa in piazza Roma Galleria, e un'altra mobile. In funzione, insieme alla nuova viabilità, sono entrate anche le telecamere nelle altre

giorno per giorno» ha commentato il comandante della polizia municipale Fabio Ballarino Germanà. «Abbiamo dislocato diverse pattuglie in alcuni punti che sappiamo essere più delicati e dove occorreva rinforzare la segnaletica anche con la presenza degli agenti. Nella mattinata di lunedì, ad esempio, c'erano tre pattuglie fisse, una in corso Mazzini, alla biforcazione con via Gerolamo da Cremona, dove solitamente si verifica il grosso dei passaggi non auto-

quattro postazioni messe a tutela del centro storico dalla precedente giunta: largo Boccaccino, corso Mazzini, via Sicardo e via Beltrami. Le telecamere dei varchi di accesso (grazie agli infrarossi funzionano anche di notte) registrano il passaggio di tutti i veicoli, autorizzati e non. Mercoledì, intanto, si è sperimentato il primo giorno di mercato con la nuova Ztl. Secondo le nuove regole varate dalla giunta Perri, il mercoledì (come del resto il sabato e la domeni-

Francesco Zanibelli, assessore alla Mobilità

2.317 transiti». I dati di martedì, invece, sembrano più incoraggianti: «Sono numeri relativi all'arco temporale che va dalla mezzanotte alle 15.45», ha specificato l'assessore. «In questo lasso di tempo le telecamere hanno rilevato 173 veicoli abusivi contro i 273 del giorno prima, ovvero 100 passaggi non autorizzati in meno. In corso Mazzini, punto nevralgico della nuova circolazione, sono passati 71 veicoli contro i 139 del 30 novembre. Lu-

ca) gli accessi in centro storico tra via Manzoni e corso Vittorio Emanuele attraverso piazza Roma continuano ad essere vietati per non costituire un pericolo per le bancarelle degli ambulanti e i numerosi pedoni che vi transitano. Ma molti conducenti non si sono ricordati di questa "eccezione" sulla tabella oraria che regola l'apertura e la chiusura della Zona a traffico limitato in centro. Mercoledì alle 15.35 le telecamere hanno registrato il passaggio non autorizzato di 389 mezzi, 216 in più rispetto a quelli rilevati nella medesima fascia oraria di martedì. Complessivamente, tra il 30 novembre, giorno del debutto della Ztl modificata, e il primo dicembre, i passaggi sotto i varchi dalle 9 alle 19 sono stati 4.390. Il picco dei transiti lo registra sempre via Verdi: 1.072 lunedì e 925 martedì. A questo dato sono stati sottratti i veicoli con permessi: 813 quindi sono i conducenti potenzialmente multabili delle prime due giornate. «I varchi non sono certo stati accesi per consentire al Comune di fare cassa» ha precisato Zanibelli. «Il nostro scopo è unicamente quello di rendere più avvicinabile e quindi fruibile il centro città». Attenzione, dunque, al dedalo di vie, orari e giorni in cui si può circolare e in cui, invece, bisogna restare fuori. Questa nuova Ztl, infatti, a differenza del progetto originario, consente il passaggio durante il giorno lungo una precisa direttrice all'interno dell'area Ztl (passando la Largo Sarpi, Piazza Roma e via Verdi) e lo proibisce di notte, se non nelle giornate di venerdì e sabato. In altre zone, invece, non si può mai passare, a meno di non essere autorizzati: si tratta di corso Mazzini, Largo Boccaccino, via Beltrami e via Sicardo.


l’inchiesta

Cremona

Adrenalina e forte tensione bonificando i campi minati La missione in Libano nel racconto di quattro soldati della Col di Lana

L

di Laura Bosio

a partenza per luoghi remoti, una lontananza dolorosa, il timore di un rischio mai del tutto assente, il senso di cameratismo e l'amicizia con i colleghi: il militare non è solo una divisa e un fucile, dietro si celano persone, cariche di sentimenti, emozioni, paure. Abbiamo parlato con alcuni di loro, recentemente rientrati da una missione in Libano. Per chi parte la situazione più dolorosa è il distacco, soprattutto quando si lasciano a casa moglie e figli. «Lo si sente più forte dopo alcuni giorni dalla partenza, quando si è lontani, e non si ha vicino la propria metà» racconta Michele Cont, caporale maggiore, sette missioni estere all'attivo; tornato dalla recente missione in Libano.

Brillamento di un ordigno

«Il reggimento è come una grande famiglia»

Bonifica di aree clusterizzate

«La moglie di un militare è a sua volta un militare. Per chi resta a casa infatti è tutto più difficile, e l'assenza della persona cara è ancora più forte».

Cont racconta poi della missione che, a differenza delle altre alle quali ha partecipato, era sotto le direttive Onu. «E' stata molto diversa, perché era strutturata

anche sotto il profilo del rapporto con le unità civili. Abbiamo avuto bisogno di un po' di tempo per ambientarci. In ogni caso siamo riusciti ad instaurare buoni rapporti con la gente. Personalmente mi occupavo del servizio di guardia, e nei nostri confronti ho sempre percepito grande rispetto». Un aspetto che i militari non mancano di sottolineare è quello dell'importanza dei rapporti con i colleghi. «Che sono anche amici. Siamo una grande famiglia, e ci aiutiamo reciprocamente a superare le difficoltà. Così diventa automatico che se qualcuno fa una cosa per sè, come andare a prendere dell'acqua, la fa anche per tutti gli altri compagni di tenda. Credo che se non ci fosse questo cameratismo e quella forte solidarietà che ci unisce sarebbe tutto molto più complicato». Un volto molto umano, quello che sta dietro una divisa e un fucile. Un volto che conosce la paura, esattamente come tutti. «Una sorta di timore deve esserci sempre, perché non bisogna mai dimenticare i possibili rischi che si possano incontrare in una missione. Vi sono poi delle piccole cose che tengono alta l'allerta anche quando il livello di rischio è basso. Ad esempio passando su una strada mi viene ormai auto-

«Stai sempre allerta: il pericolo nei tombini o in auto abbandonate» matico evitare di passare sotto un tombino, o vicino ad un'auto abbandonata: potrebbe nascondersi una bomba». Notevoli rischi li corrono quei militari che si occupano di bonifiche dei campi clusterizzati, ossia

disseminati di cluster bomb. E' il caso del primo caporale maggiore Alfonso Tedesco, che con questo ruolo ha appena concluso la sua seconda missione. «E' un'esperienza molto bella a livello umano: bonificare quei campi permette di aiutare la popolazione a poter ricominciare a sfruttarli per le coltivazioni, e quindi aiutiamo a risollevare l'economia di questi paesi depauperati dalle guerre. La cosa peggiore di queste bombe è che spesso le vittime sono bambini innocenti che giocano ignari in quei campi». In operazioni come questa, un sano senso di timore appare fondamentale, perché permette


Venerdì 4 Dicembre 2009

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Battaglione Ticino: cambio al vertice C Il tenente colonnello Massimo Bendazzoli prende il posto di Marco Schinzari

ambio della guardia, ai vertici della caserma Col di Lana: il comandante del Battaglione Ticino Marco Schinzari ha lasciato il posto al suo successore, Massimo Bendazzoli. «L'avventura di Schinzari presso il nostro reggimento è iniziata il 7 settembre 2007 e passa attraverso molteplici esperienze» sottolinea il colonnello Giuseppe Poccia, comandante del reggimento Decimo Guastatori. «Prima tra tutte il comando della sua unità nell'operazione Leonte, in Libano, per 15 mesi complessivi. Un'operazione che ci ha visto rientrare in patria lo scorso 7 novembre. E' stato all'estero che il tenente colonnello Schinzari ha dato il meglio di sè, pur realizzando notevoli risultati anche sul territorio nazionale: è il caso dell'operazione “Strade sicure” a Milano, o ancora l'intervento in Abruzzo a sostegno delle popolazioni terremotate, o l'operazione “Strade pulite” in Campania. Schinzari è un ufficiale di primissimo piano, e in Libano ha

di non abbassare la guardia. «Il timore è la prima cosa che ci fa ragionare» sottolinea Tedesco. «In Libano abbiamo lavorato a lungo sia per bonificare i campi che per realizzare alcuni “corridoi di sicurezza” all’interno dei terreni minati a ridosso della Blue Line, ossia la linea di confine armistiziale con Israele, in modo da diminuire i rischi di chi transita, e rendere più visibile la linea di confine. Eravamo due squadre, che lavoravano in contemporanea, e in questa attività appare fondamentale la reciproca fiducia: quando la seconda squadra attaccava con il suo turno, doveva passare nel luogo che era appena stato bonificato dai colleghi. Senza dubbio si tratta di un lavoro complesso, specialmente quando ci trovavamo in una zona ricca di cespugli e massi, dove distinguere qualcosa è sempre difficile». E il momento di tensione maggiore è proprio quando si trova la prima bomba, perché sopraggiunge la consapevolezza tangibile di un pericolo che non è più solo ipotetico. «L'adrenalina e la tensione sono sempre forti, perché siamo consapevoli di cercare qualcosa di molto pericoloso» racconta Tedesco. Dietro a questo lavoro vi è un forte addestramento, che consente a questi militari di affrontare la paura e portare a termine il proprio lavoro con professionalità: ed è proprio questa una grande innovazione dell'esercito volontario: la possibilità di realizzare delle vere specializzazioni, addestrando le per-

operato in azioni di importanza fondamentale, come lo sminamento della Blu Line, la bonifica del territorio dalle Cluster Bomb, la realizzazione di una strada militare, la Blu Line Road, paralleala alla linea di confine. Sono tutte attività che hanno permesso

Il comandante Giuseppe Poccia

di determinare il successo della missione Unifil, garantendo, dal 2006 a oggi, il periodo di pace più duraturo negli ultimi 30 anni». La missione in Libano rappresenta quindi l'ultima azio-

ne di Schinzari nel Decimo, visto che il suo prossimo incarico sarà presso il comando Nato di Solbiate Olona. «In Libano abbiamo avuto diverse attività, tra cui la prevenzione di attentati terroristici e la costruzione di scuole o strade» sottolinea Schinzazi. «I nostri ragazzi si occupavano di ricognire gli itinerari per realizzare una mappa delle zone a rischio di agguato. Senza contare le opere di bonifica: hanno sminato ben 22-500 metri quadri di terreno. Un lavoro molto rischioso, ma fatto al fine di restituire le terre da coltivare alle popolazioni locali». Nuovo comandande di battaglione sarà dunque Bendazzoli, per il quale l'incarico cremonese altro non è che un “ritorno a casa”. «Sono residente a Cremona dal 2001. Avevo prestato servizio presso il Decimo come tenente e capitano, dal 1993 al 2002, periodo durante il quale avevo svolto due missioni in Bosnia e una in Kosovo. Successivamente ero stato trasferito a Roma, nell'ambito dell'ispettorato

Marco Schinzari e Massimo Bendazzoli

delle infrastrutture dell'esercito e successivamente con incarichi presso lo Stato Maggiore. Ora torno a casa,

«Per me è stata un'esperienza molto bella, e mi sto specializzando nella guida di certi mezzi» racconta. Dal punto di vista personale ed umano il partire in missione rappresenta un forte momento di confronto, perché si viene in contatto con persone diverse, con culture lontane dalla nostra, e questi incontri rappresentano un importante momento di crescita. Il rapporto con le po-

e sono contento di rientrare a far parte del Decimo, che considero la punta del Genio dell'esercito italiano».

noi abbiamo ottenuto da tempo». Ma l'integrazione in un reggimento fatto principalmente di uomini, per una donna è un'esperienza non sempre facile. Tuttavia non è il caso del caporale Fiorita, che invece si è integrata perfettamente. «I miei colleghi mi hanno permesso di non sentirmi mai fuori posto» racconta. «Non mi hanno mai fatto pesare il fatto di

La consegna al Decimo Guastatori della Croce d'argento al merito dell'esercito

«Spesso dal nostro lavoro dipende la vita degli altri» sone per l'uno o per l'altro compito, e rendendoli veri e propri professionisti nella loro disciplina. Tedesco è molto giovane, ma sa benissimo cosa significhi il distacco e la partenza. «Il momento peggiore è stato nella prima missione a cui ho preso parte» racconta. «I primi momenti sono i piu tristi, perché ci si sente per telefono, e non sempre è possibile. Grazie ai miei colleghi, al loro so-

stegno, ho superato i momenti peggiori. Del resto chi sta peggio è chi rimane a casa ad aspettarci, perché non ha idea di quello che stiamo facendo e di cosa può accadere». Tra i servizi essenziali legati alle missioni militari, un lavoro irrinunciabile è quello della potabilizzazione delle acque. Di questo si occupava in Libano il primo caporale maggiore Massimo Massari. «In quei luoghi dobbiamo utilizzare pozzi con acque di dubbia provenienza e qualità. La potabilizzazione, attraverso filtri e macchinari, è essenziale per la salute e il benessere del campo. Avevamo dei serbatoi in cui veniva stoccata l'acqua dopo essere stata pulita. Serviva per le docce, per cucinare ma anche semplicemente per bere». Si tratta di una responsabilità

notevole, una mansione da cui dipende anche la vita dei colleghi. E anche qui entra in gioco il discorso della fiducia. «Mi chiamavano ad ogni ora, di giorno e di notte, quando era necessario un quantitativo di acqua potabile. Non si può sbagliare. Senza contare che fornivamo l'acqua anche ad altri reggimenti del Contingente». E per chi non vede di buon occhio la presenza femminile nell'esercito, il Decimo Guastatori ne fa invece un vanto: sono 25 le donne che militano nel reggimento cremonese, e non hanno nulla a che invidiare ai colleghi maschi. Glenda Fiorita, caporale maggiore, ad esempio, durante la missione in Libano guidava i mezzi militari.

La realizzazione di una strada a Yaroun, in Libano

polazioni locali è sempre molto buono. Loro si sono abituati alla nostra presenza, e hanno comunque un atteggiamento positivo nei nostri confronti. Osservare le donne che vivono in quei posti, poi, mi ha lasciato piuttosto segnata: spesso non hanno gli stessi diritti dell'uomo, e stanno ancora combattendo una dura battaglia per ottenere quello che

essere una donna, hanno sempre rispettato le mie esigenze, e non mi sono mai sentita a disagio. Il distacco da casa? Senza dubbio è un momento duro, e per me non è stato facile, a causa di eventi particolari accaduti nella mia famiglia. Tuttavia i miei genitori si sono sempre mostrati orgogliosi per quello che faccio, e ciò mi dà una grande carica».


l’inchiesta

Cremona

«Così com’è la raffineria rappresenta un serio rischio» Gli assessori all'ambiente di Comune e Provincia pronti a rivolgersi al Ministero per chiedere un intervento

U

di Laura Bosio e Sara Pizzorni

na situazione troppo rischiosa, che non può più essere sottovalutata: questo il bilancio degli ultimi giorni di una vicenda che si trascina avanti da molto tempo. Stiamo parlando della Tamoil, e di quello che comporta la sua presenza sul territorio. «Non possiamo più continuare a rincorrere le emergenze, la situazione deve cambiare» ha sottolineato Francesco Bordi, assessore all'Ambiente del Comune di Cremona. «Ormai è appurato che la Tamoil rappresenta un rischio, così com'è, e può creare gravi problemi. Finora non si sono verificati episodi gravi, ma non vogliamo aspettare che accadano. Senza contare che dalla raffineria c'è il silenzio più assoluto, e nessuno ci ha più comunicato nulla. Per questo chiederemo alla regione di aiutarci ad incontrare il ministero, in modo che si attivi per una verifica della situazione della raffineria» Alla volontà di evitare che la Tamoil dismetta l'operatività a Cremona, perché dà lavoro a molta gente, si accompagna però la consapevolezza che sono necessari radicali cambiamenti, e soprattutto un processo di modernizzazione della struttura. «Siamo disposti a sostenere e aiutare le aziende cremonesi, ma non a discapito della salute delle persone. Non possiamo più giocare in difesa, ora bisogna andare all'attacco» conclude Bordi. Alla sua si aggiunge anche la voce del collega, assessore provinciale Gianluca Pinotti. «Dalla relazione dell'Arpa è emerso che

Gli assessori Francesco Bordi e Gianluca Pinotti

«La situazione è grave, ora bisogna andare all'attacco» il suo problema è la gestione di questo impianto: è lì, infatti, che le cose non vanno. E' da luglio che stiamo rincorrendo una serie di eventi che non hanno senso e che creano notevoli problemi e preoccupazioni. Credo che si debba individuare una linea d'azione precisa e seria, che non impedisca alla raffineria di svolgere il proprio lavoro, ma che lo faccia a condizioni differenti dalle attuali. Dal ministero vogliamo capire

quali siano gli strumenti a disposizione per poter voltare pagina una volta per tutte». Gli assessori hanno incontrato la procura nei giorni scorsi, e il lavoro procede ormai a vele spiegate: non è più possibile dormire sugli allori, allo stato dei fatti. «Abbiamo chiesto al pm che venga tolto il liquido ancora presente in vasche non adatte a contenerlo» hanno detto Bordi e Pinotti. «Ci troviamo di fronte ad una struttura in parte ormai vetusta. In prospettiva urge un cambio di approccio nelle modalità di gestione dell'attività aziendale per evitare non solo il verificarsi di incidenti, ma anche di disattenzioni che possono provocare allarmismi tra la popolazione, molto sensibile a questa problematica ambientale. Allo stato dei fatti non vi è alcuna garanzia su quan-

to avvenuto all'interno della raffineria». Entrambi gli assessori, dunque, hanno posto grande attenzione all'aspetto gestionale della Tamoil. «Si tratta di un'azienda che deve essere gestita bene e modernizzata per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini e dei dipendenti che lavorano all'interno della raffineria. Solo così gli incidenti potrebbero

avere fine». «Nessuna difficoltà di rapporti con la Tamoil» ha ribadito il responsabile comunale all'Ambiente, «ma certo le tensioni non mancano, visto anche quanto dichiarato dal sindaco Oreste Perri durante la riunione di lunedì, ossia che da parte di Tamoil non c'è chiarezza e non vengono date sufficienti garanzie sul piano della sicurezza».

«Deve cambiare la gestione degli impianti»

Paolo Beati , direttore dell'Arpa

Dal punto di vista operativo, l'Arpa è ancora in piena attività di controllo. «Finora non sono emersi problemi di inquinamento dell'aria, ma senza dubbio la situazione crea diversi disturbi» sottolinea Paolo Beati. «In questi giorni abbiamo posizionato allo Stanga dei campionatori per verificare l'andamento della situazione. Sono inoltre in corso dei nuovi monitoraggi dei pozzi della Tamoil, sia all'interno che all'esterno».


Venerdì 30 Ottobre 2009

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I cittadini: «Vogliamo chiarezza»

La protesta dei residenti del Quartiere Po: «Facciano uno screening, vogliamo sapere se rischiamo di ammalarci»

L’ «Ci troviamo di fronte a una struttura in parte vetusta» Prevenzione: Vigili del fuoco mettono in sicurezza un serbatoio Proteste: i cittadini vogliono sapere tutta la verità sui pericoli

La cronistoria

3 LUGLIO 2007 Emerge, durante una conferenza di servizi, che la falda idrica sarebbe inquinata dagli idrocarburi. 6 LUGLIO 2007 Il pm Cinzia Picchoni apre un inchiesta; 13 LUGLIO 2007 Le piscine delle Canottieri Bissolati, Flora e Dlf chiudono in via precauzionale, mentre l'Arpa esegue i controlli del caso. 31 LUGLIO 2007 Presso le Canottieri si effettuano campionamenti e analisi. GIUGNO 2008 Ordine di chiusura del sindaco Corada della Bissolati, Cral Tamoil e parcheggi del Flora, per il timore che la piena del Po faccia fuoriuscire i gas interstiziali. 2 LUGLIO 2008 Revocati tutti i divieti. 3 OTTOBRE 2008 Detonazione all'interno della raffineria, con ferimento di un operaio e sversamento di idrocarburi nel Po. OTTOBRE 2008 I dati sulle analisi non evidenziano rischio chimico. FEBBRAIO 2009 I dati Arpa evidenziano che le zone inquinate sono quelle più vecchie. 4 MARZO 2009 La Procura ordina nuove indagini epidemiologiche sui dipendenti Tamoil e verifiche tecniche sulle falde inquinate. 24 LUGLIO 2009 Incontro tra vertici Tamoil e Comune. 2 AGOSTO 2009 Allarme alle canottieri a causa di un forte odore di idrocarburi. Alcuni soci accusano malori. 30 AGOSTO 2009 Un dirigente della raffineria viene iscritto al registro degli indagati, mentre il serbatoio incriminato viene messo sotto sequestro. 14 SETTEMBRE 2009 Il Governo da il via libera al piano di ammodernamento della raffineria. 15 SETTEMBRE 2009 La Canottieri Bissolati fa un esposto in procura per i malori avvertiti da alcuni soci il 2 agosto. 20 OTTOBRE 2009 Via libera all'Aia (autorizzazione integrata ambientale) per la realizzazione della centralina. 26 NOVEMBRE 2009 Due vasche di lavaggio di 700 metri quadrati, contenenti rifiuti non classificabili, vengono messe sotto sequestro dalla Procura.

inquinamento della Tamoil richiama anche l'attenzione dei residenti del quartiere Po, organizzato in un Comitato che si occupa di portare avanti le istanze dei residenti. A proposito della Tamoil, il portavoce, Mario Gaiardi, ricorda quali sono le richieste del quartiere che sorge a poche centinaia di metri dalla raffineria, un quartiere in cui sempre più serpeggia il timore per la situazione che si è creata. «Innanzitutto vogliamo un'informazione reale e non di facciata» sottolineano i residenti. «Gli abitanti del quartiere Po convivono da decenni con la raffineria Tamoil impianto classificato secondo il Decreto Legislativo 334/99 con la sigla C che è quella che indica il massimo grado di pericolosità “stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità tali da costruire un rischio molto elevato”. Lo stesso decreto impone al sindaco di “trasmettere integralmente ai cittadini la scheda d’informazione formata da sette sezioni degli stabilimenti appartenenti alle categorie B e C per far conoscere le misure di sicurezza, le caratteristiche dell’azienda e le norme di comportamento da seguire in caso d’incidente”. Ora, sappiamo che nel 2006 la precedente amministrazione ha stampato l’opuscolo “Cremona sostenibile. Guida ad una corretta informazione riguardante la raffineria di Cremona”, a cui però non è stata data la dovuta divul-

gazione. Per questo chiediamo al sindaco di attivarsi affinché tutti i cittadini realmente interessati (abitanti del quartiere Po ma anche soci canottieri adiacenti all’argine maestro e personale docente e non docente dell’Istituto Tecnico Agrario “Stanga” e Università ed altri cittadini che

«C'è un opuscolo ma non è stato divulgato» vivono o lavorano nei dintorni della raffineria) ricevano le informazioni dovute per legge». Il secondo punto su cui i residenti del quartiere non transigono è che venga effettuato uno screening. In questo caso nel mirino è l'Asl, accusata di non essersi ancora attivata. «Da anni si aspetta che realizzi lo studio statistico delle patologie (screening) sulle persone che vivono o lavorano in raffineria o nelle vicinanze, soprattutto alla luce del fatto che Cremona è la prima provincia in Italia per diffusione dei tumori allo stomaco e la terza in Italia per la diffusione dei tumori in generale. Per questo chiediamo al comune di attivarsi per sollecitare l’ente preposto ad effettuare in tempi ragionevolmente rapidi lo studio statistico sopra indicato».

Terzo ma non meno importante punto che i residenti tengono a sottolineare, è la richiesta, troppo spesso caduta nel vuoto, di centraline per il rilevamento Pm 10 ed altri inquinanti. «Cremona risulta tra le città più inquinate in Europa e in Italia per superamento dei livello limite di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria (93 giorni l’anno secondo la ricerca Eurostat e Commissione Europea pubblicata dal Corriere della Sera il 7/10/2008) causa di molteplici patologie» continuano i residenti. «Nonostante ciò l’Arpa di Cremona ha attivato, per rilevare questo parametro una sola centralina, quella di via Fatebenfratelli (quartiere Zaist), strada abbastanza

«Mettete anche qui le centraline di rilevazione» defilata rispetto al flusso del grande traffico. In tutta Cremona sono solo due le centraline di rilevamento fisse degli inquinanti presenti nell’aria (via Fatebenefratelli e Piazza Cadorna che non rileva il dato Pm10). Per questo chiediamo che venga adeguato il sistema di mo-

nitoraggio continuo delle emissioni dei macroinquinanti (SO2, NOx, polveri,Co) dai camini dei grandi impianti di combustione della raffineria, tramite analizzatori a camino. Indispensabili anche l'installazione di una rete di nuove centraline e adeguamento delle esistenti in modo da rilevare i parametri SOx, NOx, Co, Pm10, Pm2,5, Btx e che siano messi in rete on line sui siti Arpa, Comune e Provincia. Chiediamo inoltre l'installazione di una centralina fissa di rilevamento degli inquinanti in via Eridano di fronte alla raffineria e una campionatura di rilevamento quotidiana ad orari variabili dello scarico in acqua di fronte alla canottieri Flora».

LA VICENDA GIUDIZIARIA

«E’ una situazione grave e allarmante» La Procura non nasconde la preoccupazione rispetto alla vicenda dello Stanga

Sull'ultimo episodio di inquinamento avvenuto a Cremona è intervenuto il procuratore della Repubblica Roberto Di Martino, che con la collega Cinzia Piccioni sta seguendo le indagini relative alla raffineria Tamoil, sospettata di aver contaminato la falda acquifera della città. «Questi continui episodi non possono essere casuali»: così ha detto Roberto Di Martino, procuratore capo, riferendosi all'ennesimo capitolo della storia infinita della Tamoil, che, dopo i malori avvenuti allo Stanga, l'istituto agrario di via Milano confinante con la raffineria, ha visto il sequestro di due vasche di lavaggio e di

700 metri quadrati di rifiuti non classificati. «E' una situazione grave e allarmante», ha detto, preoccupato, il procuratore, relativamente all'ultimo sequestro dell'area di via Milano, «uno spazio non indifferente».

«Questi continui episodi non sono casuali»

Cinzia Piccioni, Pubblico Ministero della Questura di Cremona

mento congiunto Comune Provincia con Ad aver deciso il sequestro dei 700 il quale si chiede l'immediata messa in metri quadrati ai confini del lato ovest sicurezza del materiale posto sotto sedella compagnia petrolifera, alle spalle questro nei giorni scorsi nell'area di via dello Stanga, è stato il pm Cinzia Piccioni, Milano. che dal 2007 ha in mano tutta la corposa inchiesta, divisa in vari tronconi, sulla raffineria cremonese. La stessa Piccioni ha emesso il provvedimento preventivo a fini probatori delle due grosse vasche destinate alla raccolta dell'acqua piovana e nelle quali invece sono finiti scarti di lavorazione dell'impianto, e 300 fusti contenenti rifiuti di semilavorati petroliferi non classificati. Questa potrebbe essere origine del forte odore di idrocarburi che da giorni sta impregnando l'aria nella zona di via Milano, provocando conati di vomito, mal di testa e bruciori agli occhi in alcuni studenti, insegnanti e al personale scolastico dello Stanga. Gli stessi odori nauseabondi erano stati avvertiti dentro e fuori la raffineria Tamoil il 27 agosto scorso, tanto che il presidente della canottieri Bissolati, Francesco Masseroni, si era visto costretto a chiudere le piscine della società e ad invitare tutti i soci ad allontanarsi. In quell'occasione, a provocare le immissioni di fumi di gasolio nell'atmosfera era stato un inciRoberto Di Martino, Procuratore della Repubblica dente accaduto nel corso del trasferimento in un serbatoio del prodotto Intanto anche i vigili del fuoro sono imintermedio di raffinazione. pegnati alla Tamoil, su diversi fronti. «AtNei prossimi giorni il procuratore capo tualmente stiamo controllando periodicaRoberto Di Martino e il pm Cinzia Picciomente la situazione nei pressi dello Stanni, che stanno per chiudere l'inchiesta ga, che ora sembra essere tornata alla principale sull'inquinamento da idrocarnormalità, anche se per avere dei dati cerburi delle falde acquifere e quella relativa ti attendiamo i risultati degli ultimi rilevatoalla salute dei dipendenti della raffineria, ri posizionati da Arpa» sottolinea il comanfaranno il punto della situazione. dante Roberto Toldo. In ogni caso attualIntanto martedì in Procura il pm Picciomente sembra non vi siano più problemi di ni ha ricevuto gli assessori Francesco sorta. Un altro fronte su cui stiamo lavoBordi e Gianluca Pinotti, responsabile del rando è la messa in sicurezza del serbatosettore Politiche Ambientali del Comune io che la scorsa estate aveva creato non e della Provincia. Lo scopo dell'incontro pochi problemi, rischiando un incidente, era quello di consegnare al pm il docuche per fortuna non si è verificato».


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Conosciamoli meglio

Venerdì 4 Dicembre 2009

chiara capelletti 9 aprile 1978. DATA DI NASCITA: ona. CITTà NATALE: Crem ata. STATO CIVILE: Spos FIGLI: Nessuno. e Diplomatiche. ienze Internazionali Sc in a ure La : IO TITOLO DI STUD tà di Bologna. e». ISTITUTO: Universi della legge elettoral in Italia: l'evoluzione ne izio ns tra a «L SI: TITOLO TE Storia TICA PREFERITA: MATERIA SCOLAS azione aziendale. ATTIVITà: Comunic ese. Juventus e Cremon SQUADRA tifaTA: re molto curiosa, to. Ma sono in gene tut a pra so ca liti po INTERESSI: «Leami interesso un po' a tutto»

Chiara Capelletti, assessore provinciale alla Cultura, punta a rilanciare i sistemi teatrale e museale, e a realizzare il Distretto culturale

HOBBIES: Lettura. : Film romantici. RAFICO PREFERITO GENERE CINEMATOG olare quelli inglesi manzi (in particne Austin). IO PREFERITO: Ro Ja AR me ER co , TT 00 LE ll'8 de autore E PREFERITO: Tutti. GENERE MUSICAL ria siamo noi». PREFERITA: «La sto TRASMISSIONE TV EFERITO: TG5. TELEGIORNALE PR ila e Shiro». O PREFERITO: «M CARTONE ANIMAT : La Carbonara. PIATTO PREFERITO ITE: Al mare VACANZE PREFER er». emento audere semp UNA CITAZIONE: «M : «Un figlio». da raggiungere ancora obiettivo un

Una passione viscerale per la politica

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di Laura Bosio

na passione forte e viscerale per la politica e tanta voglia di fare qualcosa per la propria città: Chiara Capelletti, assessore alla Cultura, Sport e Giovani della Provincia di Cremona, è arrivata nella sua posizione a soli 31 anni. Ci racconta come. «Bazzico in politica da una decina di anni» racconta l'assessore. «Prima ho militato in Azione Giovani, ma sono passata presto al partito vero e proprio di Alleanza Nazionale, e a 24 anni ero presidente del circolo cittadino. A 28 sono invece diventata presidente provinciale, e oggi ricopro la mansione di vice vicario del Pdl». Cosa l'ha avvicinata alla politica? «E' stato il desiderio di poter dire quello che penso: ho sempre visto la politica come il luogo in cui poter esprimere le proprie idee sul mondo in cui viviamo e sulla società a cui si appartiene. E soprattutto ho sempre pensato che dall'interno si potesse riuscire a cambiare le cose». Ci crede ancora? «Ci credo ogni giorno di più. Aumentando le responsabilità mi rendo conto fortemente di quanto sia possibile concretizzare le proprie idee in azioni per il bene della comunità». Perché all'epoca scelse proprio Azione Giovani? «Ho iniziato a leggere i giornali e a seguire dibattiti in tv con consapevolezza. Sentendo parlare gli esponenti storici di An mi sono ritrovata in quello che dicevano. Rispetto alle idee del partito mi sono sentita affine nell'attaccamento ad un'identità ben precisa, nel forte sentimento di comunità e nell'essere orgogliosamente italiana». Come è stato il passaggio nel Pdl? «All'inizio è stato poco comprensibile. Noi di destra siamo un popolo molto emotivo e istintivo, ma con il ragionamento si è capito che quello del Pdl era il percorso naturale in cui convogliare. E' stato per me il primo passaggio storico, e mi ha segnata sentimentalmente. In ogni caso si tratta di un percorso che ancora non è terminato: un partito non si costruisce chiudendone uno e scrivendo lo statuto di quello nuovo. I partiti si muovono nelle gambe e nelle idee delle persone, e la maturazione ha bisogno di tempo. Abbiamo piantato il seme, ora bisogna lasciar crescere l'albero». Restando in tema di politica, lei è stata recentemente al centro di un acceso dibattito nel suo partito... «Credo fosse doveroso da parte mia lanciare questo scossone perché rimango convinta che la dialettica sia fondamentale in un partito, e che il dibattito debba restare acceso. Non ho fatto riferimenti personali, e le mie parole erano ri-

Così è arrivata alla nomina di assessore provinciale. Se l'aspettava? «Sinceramente no. Provengo da un partito in cui mi hanno sempre detto che avrei dovuto dare tanto e ottenuto poco. Per questo credo di incarnare ora i desideri di molti che hanno invece ottenuto poco. E' la realizzazione di un bel sogno». La prima cosa realizzata da assessore? «In realtà sono due: innanzitutto una lettura approfondita del settore cultura, e quindi l'aver dato l'avvio alla realizzazione del Distretto culturale, un'opportunità dataci dalla Fondazione Cariplo. Ho trovato un percorso già iniziato, sotto forma di un contenitore che andava riempito». Le è congeniale la delega alla cultura? «Direi di si, perché mi appassiona avere a che fare con la creatività delle persone. Una creatività che deve trovare spazi: bisogna trovare i luoghi, sia fisici sia metafisici, in cui fare cultura». Cosa ha trovato, una volta insediata? «Un settore economicamente sofferente, e alcune attività troppo abbandonate a se stesse. Un'eredità in cui si era privilegiato dare finanziamenti a pioggia a tante piccole realtà, lasciando invece un po' a se stesse altre che dovrebbero essere dei veri e propri sistemi». Ad esempio? «Il sistema museale e quello teatrale.

L ’ assessore provinciale Chiara Cappelletti

«La nomina è giunta

«Era doveroso da parte mia dare inaspettata. Ho uno scossone al partito, perché sono convinta realizzato un bel sogno» che la dialettica sia fondamentale «Ho scelto di fare qualcosa per la mia città» volte a certe dinamiche di partito. Quello che ho fatto è stato per il bene del Pdl. Ora stiamo lavorando perché le cose cambino in meglio, cercando di convergere in una posizione comune». Parliamo della sua carriera professionale... «Mi sono laureata in scienze internazionali e diplomatiche, però poi ho abbandonato l'ambizione di fare l'amba-

sciatrice per dedicarmi alla politica nella mia città. Questo mi ha portato prima in una piccola azienda di Cremona, dove mi sono occupata di amministrazione. Poi ho lavorato nelle segreteria particolare dell'assessore Corsaro, mentre attualmente mi occupo di comunicazione in un ente pubblico non di Cremona, dopo aver fatto un master in comunicazione istituzionale». Perché ha scelto la politica locale? «Ho incontrato persone che mi hanno aiutato a capire che le ambizioni vanno coltivate un passo alla volta, e la scelta è stata di fare questo percorso nella mia città, anche per un attaccamento a Cremona. Per me è stata anche una sfida: appartengo ad una generazione sempre pronta a lamentarsi per le cose che non vanno, mentre io ho voluto cercar di fare qualcosa per cambiarle».

La convenzione legata al sistema museale era scaduta al 31 dicembre 2008 e non si era pensato a rinnovarla, cosa che ho fatto subito. Il sistema teatrale esiste invece sulla carta, ma non come struttura reale, e anche lì c'è molto da lavorare. Con il sistema museale si è cercato di capire se valesse la pena di rinnovare la convenzione. Stiamo cercando di integrarlo ora con il sistema bibliotecario, per valorizzare meglio entrambi gli ambiti. Stiamo, a questo proposito, realizzando un progetto sperimentale, che dovrebbe svilupparsi sulla seconda e terza annualità del Distretto culturale. Per quanto riguarda il sistema teatrale, mi trovo invece in una fase di incontro e confronto con le varie realtà del territorio. Incontrerò i direttori artistici, sia quelli all'interno del sistema che quelli che non lo sono. Vogliamo capire come si possa

«Viaggi della memoria? Non serve un comitato per organizzarli» ottimizzare il lavoro che i teatri fanno tenendo presente la scarsità di risorse disponibili. I teatri hanno una forte valenza sociale, oltre che culturale, in quanto sono momenti di aggregazione, tuttavia credo che si debba rivedere la parte gestionale». Parliamo dell'aspetto musicale... «La musica è uno dei tre filoni su cui si sviluppa il Distretto culturale (insieme a territorio e musei). Stiamo cercando di sviluppare la valorizzazione delle peculiarità territoriali: Cremasco, Cremonese e Casalasco hanno tre identità ben diverse e distinte. Cremona ha il violino, e quindi inseriremo progetti tesi a valorizzare quest'arte. Il Cremasco si distingue invece per l'arte organaria, mentre il Casalasco ha da alcuni anni sviluppato un importante appuntamento, denominato “Casalmaggiore International Festival”. Dunque il Distretto culturale ci chiede uniformità nella capacità di collaborazione congiunta, ma valorizzando le peculiarità di ogni territorio». Il vostro modo di gestire la cultura ha sollevato critiche, come è stato il caso dei viaggi della memoria... «Sono in linea con la decisione presa dall'amministrazione, dettata da ragioni di razionalizzazione delle spese, ma il mio appoggio è dettato anche da una motivazione ideale: sono convinta che l'amministrazione sarà in grado di essere ogni anno a fianco delle scuole, sviluppando un progetto annuale che potrà sfociare in viaggi culturali, ma non serve certo un comitato per organizzarli. Al limite ci si rivolgerà ad un'apposita agenzia viaggi. E' ora di finirla di mettere filtri, che disperdono risorse, tra le esigenze del territorio e quanto è invece compito dell'amministrazione». Progetti per il futuro? «Innanzitutto spero vada in porto il Distretto culturale, che deve diventare un nuovo modo di operare». Rispetterà quanto c'era già, o ha deciso di tagliare qualcosa? «Ho deciso di tenere le cose legate al sistema regionale, e concentrare le risorse sul Distretto culturale. La mia è senza dubbio una scelta impopolare, perché ho dovuto tagliare alcuni interventi. Del resto ho sempre sostenuto che in politica si debba avere il coraggio di scegliere per il meglio, anche se le scelte fatte possono portare recriminazioni».


Cremona

Venerdì 4 Dicembre 2009

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Treni: nuovi orari disastrosi, ora si cerca rimedio La Provincia di Cremona, in accordo con i comuni, presenterà una delibera alla Regione e a Trenitalia, proponendo alcune modifiche

Intanto il Pd di Cremona diserta la commissione ambiente del Comune: «Dovrebbero convocare un consiglio aperto»

C

di Elisa Milani

ontinuano i disagi per i fruitori di servizi ferroviari, mentre in Provincia si parla di Pendolino e disservizi a carico dei pendolari, che con i nuovi orari, in vigore dal 13 dicembre, si vedranno piombare sul capo ancora nuovi problemi. Intanto in Comune l'opposizione batte i pugni sul tavolo. «Le questioni dei pendolari e della soppressione del Pendolino andavano e vanno discusse con urgenza in Consiglio Comunale» si legge in una dichiarazione congiunta dei gruppi Pd, Cremona per la Libertà, Italia dei Valori. Tutti i Gruppi di opposizione non hano preso parte alla riunione straordinaria della commissione ambiente convocata nei giorni scorsi. «Siamo convinti che siano necessari un confronto e un tavolo di lavoro sul pendolino e sulle problematiche dei pendolari, ma non siamo d'accordo che un confronto così importante sia respinto a una commissione, e soprattutto fuori tempo massimo» sottolinea Maura Ruggeri, capogruppo del Pd in consiglio comunale. «Dovevano fare un consiglio comunale aperto. La questione deve essere più condivisa e trattata in un consiglio comunale aperto. Sappiamo che il sindaco si sta impegnando sulla questione, ma vorremmo che condividesse con tutti i passi da fare». «La convocazione della Commissione in forma urgente giunge dopo che, nell'ultimo Consiglio, non ci è stata concessa la possibilità di discutere della mozione presentata dai Consiglieri Daniele Burgazzi e Alessia Manfredini che invitava il sindaco a promuovere un Consiglio Comunale aperto per segnalare l'interesse prioritario della città per il mantenimento dell'unico collegamento ferroviario diretto con Roma» sottolinea il comunicato dell'opposizione. «Non sono state comprese l'urgenza e l'importanza di dare un segnale di attenzione a

ta l'urgenza e la priorità assoluta del tema dei collegamenti ferroviari , avanzano pertanto formale richiesta al presidente della commissione Ambiente, perchè se ne faccia interprete presso il sindaco ed il presidente del Consiglio Comunale, affinché venga convocato in seduta straordinaria, ovviamente prima del 13 di dicembre, un Consiglio comunale aperto a tutti i soggetti interessati». Intanto in Provincia si è svolto nei giorni scorsi un incontro con pendolari e sindaci, per parlare delle questioni legate al trasporto ferroviario. In seguito la giunta provinciale ha emesso una delibera - che andrà presentata in Regione e a Trenitalia - che presenta tutte le criticità apportate dai nuovi orari, ed evidenzia gli interventi che sarebbero necessari per rendere la situazione più agevole. «I nuovi orari presentano criti-

I pendolari cremonesi: «Non ci resta che sperare»

Sulla questione intervengono anche i pendolari, che hanno preso parte alla riunione in Provincia. «Si è preso ormai atto che la cancellazione del Pendolino “Stradivari” è un dato di fatto a cui è pressoché impossibile rimediare e che le proposte formulate dalla Regione Lombardia (collegamento in treno o autobus su Bologna) non hanno senso di esistere» sottolinea Matteo Casoni, portavoce del comitato InOrario. «Da parte della Provincia, sugli orari previsti di partenza dei nuovi collegamenti veloci Milano Rogoredo – Roma Termini, sono state quindi fatte delle valutazioni per la creazione di collegamenti con “treni link” che potessero portare in tempi rapidi (nell’ordine dei 40 minuti) i viaggiatori da Cremona a Milano per poi poter prendere i nuovi treni veloci per Roma. Chiaramente questi collegamenti, per essere considerati veloci, devono prevedere un numero minimo di fermate se non

dotti di almeno 10 minuti come nell’orario precedente, diminuendo gli incroci dagli attuali 2 ad 1. Infine, va garantita una composizione minima dei treni sulla base delle frequentazioni, perché ora, specie nella fascia serale, è insufficiente.

cità e creeranno situazioni di disagio ai pendolari cremonesi su tutte le direttrici, nonché a tutti coloro che - da anni - utilizzano i treni Eurostar in transito a Cremona per gli spostamenti a lunga distanza fino a Roma, di cui è prevista la soppressione» sottolinea l'amministrazione provinciale. «Senza contare il fatto che gravi ripercussioni negative sa-

positata agli atti, per cui vanno richiesti immediati interventi. Collegamento Cremona-Bergamo Novità. C’è un nuovo servizio di treni cadenzati fra Treviglio e Bergamo (ogni 30 minuti nelle ore di punta e ogni ora nel resto della giornata) che finalmente ripristina i collegamenti ferroviari

L'incontro in Provincia

questo tema in Consiglio, anche se si erano superati di poco i tempi previsti per la conclusione del dibattito. Spostare il confronto nella Commissione è, a nostro parere, fuorviante, dato l'incalzare dei tempi, in quanto la questione da affrontare va ben al di là della ricerca di un'intesa tra maggioranza ed opposizione, ma richiede di dare delle risposte urgenti ad un'intera città che si è mobilitata. I Gruppi consiliari del Partito Democratico, di Cremona per la libertà e dell'Italia dei valori, da-

Matteo Casoni

addirittura essere treni diretti, con una sorta di “precedenza” sul traffico tradizionale. Si è anche parlato delle problematiche dei pendolari, e di come risolverle. E’ chiaro che al momento non c'è niente di concreto, più o meno come nelle precedenti riunioni, ci auspichiamo che ora dalle parole si passi ai fatti e che alle promesse si riesca finalmente a dare forma. Per il momento vogliamo (o più che altro dobbiamo) crederci e pertanto appoggeremo queste scelte supportandole con tutto quanto è nelle nostre possibilità confrontandoci volentieri per chiarire eventuali criticità potessero emergere. In linea di massima penso che il giudizio possa essere considerato più che positivo per questo primo incontro (vogliamo dare la massima credibilità a quanti erano presenti ieri sera) , con la speranza che il preannunciato disastro di Santa Lucia possa effettivamente tramutarsi in un vero e proprio regalo».

ranno causate dall’introduzione dei nuovi orari ferroviari alla popolazione cremonese e al sistema socio-economico». CRITICITÀ Sono stati individuati quindi i punti critici legati al nuovo orario. Problemi comuni a tutte le tratte Permangono gravi problemi di mancanza di pulizia su tutti i treni del cremonese, come risulta da una verifica dell’Asl pervenuta alla Provincia di Cremona e de-

Cremona-Bergamo. Criticità. Con le nuove coincidenze, non vi è più la possibilità, per i lavoratori, di arrivare entro le ore 8 a Bergamo. Il tempo di viaggio si incrementa di 10 minuti rispetto ad ora, perché il treno navetta ferma nelle nuove stazioni; inoltre le coincidenze con i treni Cremona-Treviglio comportano attese di ben 16 minuti e anche più negli orari serali di rientro. Di conseguenza, negli orari più frequentati dai pendolari il tempo di viaggio si incrementa di 20 e più minuti al giorno.

Collegamento Cremona-Treviglio - Milano Novità. Ci sono più treni diretti nel tratto Treviglio-Milano e nuovi treni aggiuntivi che entrano nel Passante ferroviario a Pioltello, dando la possibilità di raggiungere molte più destinazioni in Milano con lo stesso biglietto. Criticità. La sera ci sono due treni da Milano a distanza di 4 minuti.. Si può dare un 3° rientro serale ai cremonesi, che potrebbero utilizzare il treno in partenza da Milano Centrale alle 18.15 (Lambrate ore 18.25) in arrivo a Treviglio alle ore 18.43, se si posticipa il treno da Treviglio delle ore 18.35 di 15 minuti. I treni hanno lunghe attese nelle stazioni di incrocio e accumulano ritardo. Deve essere confermata la fermata di Villapizzone – tra Lambrate e Garibaldi - per gli studenti universitari. Collegamento Cremona-Brescia Novità. Hanno soppresso l'eurostar 9459 da Bergamo per Roma e quello da Roma per Bergamo. Criticità. Tuttavia, non ci sono miglioramenti sui treni che li incrociavano. Permangono, quindi, le criticità degli incroci per il treno del mattino più frequentato (5224 CR 7.23 per Bs) che condiziona la puntualità del treno che poi riparte da Brescia alle ore 8.22 per Cremona: dovrebbe essere posticipato di 15 minuti, così da renderlo cadenzato come gli altri treni. Va, poi, eliminata la soppressione nel mese di agosto del treno in partenza da Brescia alle ore 17.39 per non far attendere i lavoratori che lo utilizzano quotidianamente oltre un’ora. Inoltre, fin dall’entrata in vigore del nuovo orario si chiede di rivedere i tempi di viaggio definiti sulla tratta - pari a 58 minuti - che possono essere ri-

Collegamento Mantova-Cremona-Milano Novità. Attestamento di tutti i treni in stazione Centrale. Criticità. Ritardo medio dei treni pendolari di 10-15 minuti e oltre, specie sui treni 2662 Cremona delle6.58 e 2648 Cremona delle 7.34; la sera tutti i treni registrano ritardo, e numerose sono anche le soppressioni. Si chiede, da sempre, un treno per il rientro dei pendolari intorno alle ore 18. In assenza di immediati interventi di intensificazione del servizio, si potrebbero eliminare le fermate di Lodi e di Casalpusterlengo sui treni

“diretti”, tranne una coppia di treni usati da lavoratori per Lodi, per far viaggiare i treni sui binari Av e garantire la puntualità. Collegamento veloce Cremona / Milano Rogoredo-Roma Si presentano ipotesi che avrebbero il doppio vantaggio di creare collegamenti più veloci con Milano, e di compensare la soppressione del Pendolino. Si tratta di “treni link” che effettuano viaggi senza fermate intermedie e sono “vincolati” alle coincidenze con i Frecciarossa. Le ipotesi potrebbero variare in base alle indicazioni definitive di Trenitalia sugli orari dell’Alta Velocità Milano Rogoredo - Roma Tiburtina dal 13 dicembre 2009 che, in questo documento, contemplano solo 2 possibilità certe di coincidenze a Rogoredo a fronte delle 6 programmate.

LA NATUROPATA RISPONDE di Ermanna Allevi

Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA) Soffro di stanchezza cronica, può la naturopatia essermi d'aiuto? Grazie Caterina La sindrome da stanchezza cronica è una delle malattie più misteriose e controverse del nostro tempo. Nonostante sia stata riconosciuta come patologia i medici non sono ancora concordi sull'eziologia. I sintomi principali sono :affaticamento persistente e profondo, che riduce la capacità di compiere le normali attività quotidiane. E' anche associata a disturbi della memoria e della concentrazione e ad innumerevoli altre manifestazioni. Tali disturbi possono presentarsi in modo discontinuo nell'arco dell'anno, per questo se la stanchezza si protae per oltre due settimane è bene non fare autodiagnosi, ma con-

sultare il proprio medico. I rimedi naturali offrono un valido aiuto anche per la sindrome da stanchezza cronica. Da qualche anno ho problemi con le vertigini e non so più cosa fare. Può aiutarmi? La vita sta diventando un incubo per me! Flo Ho avuto il piacere di sapere, attraverso alcune signore che si sono rivolte a me , che a Cremona presso la clinica Ancelle , visita un otorino-laringoiatra dott. D'Addazzio ,capace di fare una manovra che spesso è risolutiva per la vertigine , prima di qualsiasi trattamento le consiglio di rivolgersi a lui. Io non conosco di persona questo medico, ma me ne hanno parlato benissimo.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a

info@naturopatia-cremona.com

Oppure a: ilpiccolocremona@fastpiu.it Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 - tel. 0372-412372.


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Cremona

Evasione per 900mila euro sventata dalla Gdf Venerdì 4 Dicembre 2009

Nel mirino una cooperativa di facchinaggio, che aveva omesso di versare i contributi per i propri dipendenti dal 2006 al 2009

E

di Sara Pizzorni

vasione per 900mila di euro scoperta nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza di Cremona, che aveva messo sotto indagine una cooperativa di facchinaggio. I militari, al termine di un'indagine di polizia finanziaria, hanno scoperto un'importante evasione dei contributi previdenziali ed assistenziali dovuti, connessa ad una situazione di impiego di manodopera irregolare particolarmente eclatante anche sul piano numerico. Partendo da un'attività di intelligence sul territorio della provincia, sviluppata attraverso il monitoraggio delle posizioni connotate da maggiori indici di criticità o di sospetto, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno individuato la società cooperativa che operava nel settore della prestazione di

manodopera per attività di facchinaggio che per ben quattro anni (dal 2006 al 2009) aveva omesso di: versare contributi previdenziali per un totale di circa 900mila euro e di dichiarare all'erario retribuzioni corrisposte per circa 1,5 milioni di euro. Circa 600 sono i lavoratori irregolari scoperti al termine del controllo. Il legale rappresentante della società cooperativa, un extracomunitario, insieme alla gran parte dei soci della medesima, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per violazioni all'art. 37 della Legge nr. 689 del 1981 (omissione o falsità in registrazione o denuncia obbligatoria), avendo comunicato sui prescritti modelli DM10 somme significativamente inferiori al reale. In particolare, i militari hanno riscontrato l'omesso versamento di contributi previdenziali per importi superiori alle soglie integranti la fattispecie penale (pari

controlli

Merce contraffatta, sequestrati oltre 75mila pezzi falsi

ad una somma che su base mensile non sia inferiore al maggiore importo fra 2.582,28 euro mensili e il cinquanta per cento dei contributi complessivamente dovuti). In aggiunta, per i periodi d'imposta 2007 e 2008, la società cooperativa sottoposta a controllo è risulta-

ta essere evasore totale, avendo omesso di presentare le prescritte dichiarazioni di imposta. L'attività ispettiva, dal punto di vista fiscale, è tuttora in corso, ma si può ipotizzare che il soggetto economico abbia sottratto all'erario materia imponibile per importi rilevanti.

Lamborghini della polizia distrutta, la vicenda su Facebook Imperversa su Facebook la storia della Lamborghini della polizia distrutta in un incidente, con commenti anche piuttosto pesanti nei confronti dei protagonisti della vicenda. La vettura, in dotazione alla polizia stradale di Bologna, appena stata in mostra al Salone dello Studente a Cremona, è andata distrutta in un incidente avvenuto domenica sera in città. Il “bolide” si è andato a schiantare contro delle auto in sosta per evitare una vettura che le avrebbe ta-

La Lamborghini Gallardo incidentata

gliato la strada. I due agenti a bordo sono rimasti feriti in modo non grave.

La vettura, 5.000 di cilindrata, era preceduta da un'altra volante della polizia, diretta a

Castelvetro Piacentino per imboccare l'autostrada e rientrare a Bologna. Un'auto è però uscita da un distributore di benzina, tagliando la strada agli agenti. Per evitarla, il conducente della Lamborghini ha sterzato sulla destra e si è schiantato contro due vetture in sosta. Il conducente ha riportato lo schiacciamento di una vertebra e la frattura di una costola, l'altro solo contusioni. La vettura è stata poi trasportata alla casa madre, nel Bolognese,

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dove verrà sottoposta alle verifiche tecniche. La copertura assicurativa del veicolo responsabile permetterà di coprire i costi delle riparazioni. Dal 2004 la Lamborghini Gallardo, ceduta gratuitamente alla Polizia di Stato, è stata usata per svolgere compiti che vanno dalla rilevazione della velocità dei veicoli in movimento alla trasmissione di immagini in tempo reale, fino al controllo sulla strada delle targhe delle vetture rubate.

Al termine di una complessa operazione finalizzata al contrasto della pirateria audiovisiva e della contraffazione dei marchi, condotta anche in altre province della Lombardia, i militari della guardia di finanza di Cremona hanno effettuato un nuovo maxi sequestro di prodotti pronti per essere immessi sul mercato illegale. Oltre 75mila i pezzi sottratti alla filiera del falso. Di questi, più di 60mila erano costituiti da cd e dvd illecitamente duplicati, mentre oltre 15mila sono stati i prodotti contraffatti, giubbini, borse e jeans riportanti note griffes nazionali ed estere, oggetto di sequestro. Denunciato un extracomunitario di etnia senegalese per immissione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e pirateria audiovisiva. L'operazione, denominata "Fondaco 3", conclude un'indagine particolarmente complessa iniziata la scorsa estate con l'individuazione di una rete di approvvigionamento e distribuzione di prodotti illegali, ben strutturata sul territorio cremonese e bresciano, gestita da soggetti extracomunitari e culminata con l'operazione "Fondaco" (nella quale erano stati sequestrati oltre 8.000 capi contraffatti) e, con "Fondaco 2" lo scorso mese di ottobre (sequestrati 11.000 cd e dvd e 2.000 capi contraffatti). Nel complesso, l'attività investigativa dei finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Cremona ha consentito di sot-

trarre al mercato del falso circa 100.000 pezzi tra prodotti contraffatti e illecitamente duplicati che, se immessi sul mercato, avrebbero reso oltre mezzo milione di euro. Ben quattro, invece, le persone denunciate alla magistratura. Aspetto particolarmente eclatante dell'operazione appena conclusa è dato dalla scoperta e dal conseguente sequestro di una vera e propria centrale di duplicazione di prodotti audiovisivi: un laboratorio, organizzato all'interno di un'immobile ad uso abitazione, nel quale spiccava un sofisticato apparato per la multi-duplicazione di cd e dvd, costituito da 10 masterizzatori in colonna, e da tutta l'attrezzatura necessaria alla riproduzione. Migliaia le fotocopie di copertine di cd e dvd sequestrate insieme ai supporti magnetici "vergini" necessari alla duplicazione. Nel corso della perquisizione sono state anche rinvenute svariate migliaia di etichette in stoffa o metallo riproducenti il marchio di note griffes nazionali ed estere, che avrebbero dovuto poi essere materialmente cucite sui capi d'abbigliamento contraffatti. Piuttosto elevata la raffinatezza raggiunta nella falsificazione. In particolare, è stato riscontrato un ottimo livello di riproduzione delle etichette dei marchi da apporre successivamente sui capi di abbigliamento e sugli accessori sequestrati, anche questi difficilmente distinguibili dagli originali.


Cremona

Venerdì 4 Dicembre 2009

Il giudice decide sui formaggi avariati

Tre richieste di patteggiamento, mentre gli altri proseguiranno nel giudizio, il prossimo 7 gennaio

La Parola all'Avvocato

A cura dell’ Avv. Alessio Romanelli

A difesa dei consumatori si è schierata Altroconsumo. Consorzio del Provolone Valpadana parte civile

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di Giulia Sapelli

nchiesta sui formaggi avariati: in udienza preliminare, il giudice Clementina Forleo ha ammesso la costituzione di parte civile del Consorzio Tutela Provolone Valpadana, rappresentato dall'avvocato Vito Castelli, «per la tutela di tutte le aziende che lavorano correttamente e contro la concorrenza sleale di aziende che immettono sul mercato prodotti nocivi per la salute». A difesa dei consumatori si è schierata anche Altroconsumo, l'associazione che riunisce 300mila soci e che ha per obiettivo la salute e la sicurezza dei consumatori. «L'associazione Altroconsumo è parte offesa nel processo» ha commentato il presidente Paolo Martinello. Tre, nel procedimento, le richieste di patteggiamento avanzate dai legali per Angelo Marco D. ed Elisabetta C., entrambi tecnici di

prevenzione dell'Asl, e per Stefania M., veterinaria responsabile dell'autocontrollo della Megal, la ditta di Vicolungo, in provincia di Novara, coinvolta nell'inchiesta insieme alla Tra.De.L di Casalbuttano. In merito alle richieste di patteggiamento, il giudice deciderà se accoglierle o meno durante la prossima udienza, fissata per il 22 dicembre, quando si discuteranno anche le posizioni di Domenico R., Luciano B. e Gheorghe V.. Per il 7 gennaio, invece, sono state fissate le conclusioni per tutti gli altri imputati. Numerose le eccezioni sollevate in udienza preliminare dai difensori degli imputati, ma tutte le richieste sono state rigettate dal giudice: sia per quanto riguarda l'incompetenza territoriale (secondo i difensori il processo avrebbe dovuto celebrarsi a Novara e non a Cremona), sia per l'inammissibilità della parte civile. Respinta anche la richie-

I formaggi avariati

sta di incidente probatorio avanzata dai legali di Domenico R. sulla possibilità di effettuare una perizia sui campioni di formaggio. Sotto accusa ci sono i vertici della Tra.De.L e della Megal, che, secondo il pm Francesco Messina, avrebbero «alterato le caratteristiche di vari prodotti lattiero-caseari prima che fossero distribuiti per il consumo, rendendoli pericolosi per la salute pubblica». In particolare, perché dal 2004 al giugno 2007, «lavoravano formaggi destinati al consumo umano, mescolandovi prodotti destinati al consumo animale, oppure, in altri casi, prodotti avariati e dall'odore nauseabondo recanti la presenza di estese muffe, di inchiostri, di residui di plastica, di vermi, di topi morti e di escrementi di roditori». Domenico R., 46 anni, imprenditore siciliano di Partinico, residente a Oleggio, in provincia di Novara, è considerato dal pm il personaggio chiave dell'inchiesta, partita nel novembre 2006 con il controllo, sulla Castelleonese, di un tir carico di oltre 2900 tonnellate di semilavorati, fra mozzarelle, stracchino e gorgonzola, nauseabondi. Per la Tra.De.L, insieme a Domenico R., a capo della ditta di Casalbuttano, chiusa nel giugno 2007, della Megal, e di due stabilimenti in provincia di Biella e in Baviera, ci sono anche Luciano B. e il romeno Gheorghe V., rispettivamente direttore dello stabilimento e capo reparto, nonché responsabile del magazzino. Per la Megal, figurano lo stesso Domenico R., Stefania M., veterinaria responsa-

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Inviate i vostri quesiti a: ilpiccolocremona@fastpiu.it La presente rubrica non offre pareri legali ai lettori, ma affronta con spirito divulgativo tematiche di natura giuridica di interesse generale. Per pareri legali su pratiche determinate o casi concreti è necessario rivolgersi ad un avvocato iscritto all'Albo tenuto dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati con sede presso il Palazzo di Giustizia, via dei Tribunali 13, Cremona

"Egregio Avvocato, sono con la presente a domandarle alcuni chiarimenti relativi alla questione della fedina penale. Volevo in particolare sapere se è davvero un documento riservato e soprattutto se la mia risulta sporca, dal momento che qualche anno fa ho subito un decreto penale di condanna e decisi di non fare opposizione e di pagare la sanzione pecuniaria" Tutta la normativa relativa al casellario giudiziale, prima dispersa in vari provvedimenti legislativi, è oggi racchiusa nel Testo unico delle disposizione legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, D.P.R. 14 novembre 2002. Per casellario giudiziale si intende l'insieme dei dati relativi a provvedimento giudiziari e amministrativi riferiti a soggetti determinati; nel casellario devono infatti essere inseriti, per estratto, tutta una serie di provvedimenti giudiziari indicati nell'art. 3 del predetto Testo unico, tra i quali vanno sicuramente ricordati i provvedimenti giudiziari penali di condanna definitivi, anche se pronunziati da autorità straniere. Per ragioni di giustizia gli uffici che esercitano la giurisdizione penale e quelli del pubblico ministero possono acquisire dal sistema il certificato di tutte le iscrizioni esistenti riferite ad un determinato soggetto. Il certificato così acquisito comprende tutte le iscrizioni quindi, per venire alla sua domanda concreta, anche il decreto penale di condanna emesso nei suoi confronti. L'interessato, ai sensi dell'art. 23 del testo unico, senza motivare la richiesta, può richiedere il certificato generale, quello penale o quello civile. In questo caso - limitandoci al certificato penale - le iscrizioni non vengono riportate tutte, ma vi sono delle eccezioni, tra cui, per restare alla sua domanda, i decreti penali di condanna (art. 24, lett. e, T.U. 313/2002). Conclusione: se il certificato lo richiede lei, il decreto penale non appare, se è richiesto per ragioni di giustizia dal giudice o dal pubblico ministero sì.

Il Gip Clementina Forleo

bile dell'autocontrollo, e Francesco T., capo reparto e responsabile di fatto del magazzino. Devono invece rispondere di abuso d'ufficio Riccardo C., direttore del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell'Asl, e i veterinari dell'Asl Paolo B.e Andrea C., accusati di aver procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale ai vertici della Tra.De.L e un ingiusto danno ai consumatori finali dei formaggi. Anziché fare controlli a sorpresa nello stabilimento di Casalbuttano, i veterinari avrebbero preannunciato le loro ispezioni a Domenico R. oppure a Luciano B., a volte comunicando il giorno programmato, a volte concordando con loro la data più indicata. Infine Angelo Marco D. ed Elisabetta C., i due tecnici di prevenzione dell'Asl accusati di aver attestato falsa-

mente nei verbali relativi ai formaggi semilavorati ad uso industriale da spedire alla Megal di aver assistito al carico dei tir usati per il trasporto. Parallelamente a quella di Cremona, sui formaggi avariati c'è un'indagine anche a Piacenza seguita dalla locale Procura. Dopo la chiusura indagini disposte dal pm di Piacenza Antonio Colonna sull'adulterazione dei formaggi con rischio per la salute pubblica, a breve potrebbe profilarsi la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei vertici della Delia di Monticelli: Alberto A., l'amministratore di fatto dell'azienda, Francesco M., amministratore di diritto con un passato da carabiniere a Casalbuttano, e Luciano D., veterinario dell'Asl accusato di abuso di ufficio e di falso ideologico.

Giuseppe Torchio difende Reindustria Frode informatica al CremonaPo

Giuseppe Torchio, capogruppo dell'omonima lista in consiglio provinciale, interviene sulla questione Reindustria, dichiarando che «E' già a tutti gli effetti agenzia territoriale d’area, non solo per il cremasco ma per l’intera provincia. C’è da sosprendersi, semmai, che una mission nota e sostenuta da tutto il contesto istituzionale, economico, sociale e bancario della provincia sfugga a qualche nuovo amministratore locale forse ancora un po’ distratto». Torchio ricorda quanto fatto quando era lui alla presidenza. «Nel 2004, con un bilancio in rosso di oltre un miliardo delle vecchie lire, nessuno ne voleva assumere il comando. Guidai una positiva concertazione, condivisa con tutti gli azionisti, concordai la governance in capo alla provincia, con l’impegno a risanare il bilancio ed a rilanciare l’operatività dell’agenzia, aumen-

Guseppe Torchio

tando numero e qualità dei progetti. Ora, con bilancio in attivo e patrimonializzazione eccellente abbiamo già la carne nella sporta: attenzione a non buttarla senza averla aperta e senza averne controllato i contenuti fortemente positivi». Il consigliere ribadisce quindi cosa dovrebbe garantire gli equilibri di potere. «Innanzitutto un bilancio fortemente attivo delle

iniziative sviluppate; l’aggancio del nostro territorio ai “distretti produttivi”; la garanzia al territortio cremonese delle opportunità dei fondi europei, prima negati; l’aggancio alle dinamiche delle aree produttive e dell’evoluzione dell’assetto urbanistico della provincia in attuazione del Piano territoriale di coordinamento; la programmazione di progetti vincenti sia nel Patto dello sviluppo che nell’Accordo quadro di sviluppo territoriale; l’individuazione delle linee chiave dei progetti Expo 2015. Se quindi si vuole discutere di una nuova mission dell’agenzia non lo si può fare con le fette di salame sugli occhi e consultando i soci che, in maniera molto esplicita e seria hanno confermato fiducia nello strumento e volontà di orientarlo a quei traguardi che la difficile situazione economica e sociale della provincia richiede».

Un milanese di 27 anni, E.I., è finito in manette con l'accusa di frode informatica, possesso di documenti d'identità falsi, sostituzione di persona, uso di carte di credito clonate e ricettazione. I fatti sono avvenuti attorno le

19 di mercoledì sera al centro commerciale CremonaPo dove il giovane si era recato con un complice per fare shopping a spese di ignare vittime. Munito di carta d'identità falsa

e due carte di credito clonate, tutte intestate ad una persona inesistente e ricettate per il prezzo di 200 euro l'una presso un campo nomadi del milanese, ha acquistato prima due Plystation portatili, poi un Iphone, pensando di farla franca. Ma il suo nervosismo ha insospettito gli addetti alla vigilanza del centro commerciale che lo hanno bloccato (il complice è riuscito a dileguarsi). I carabinieri hanno constatato che le carte, oltre ad essere intestate ad un'altra persona risultata inesistente, erano anche clonate. A mettere sulla buona strada i militari sono stati i controlli effettuati alla "lampada di wood", che mette in risalto con la sua luce ologrammi attualmente non imitabili, e la non corrispondenza dei primi quattro numeri punzonati della carta con quelli stampati in piccolo, che devono sempre coincidere (almeno per i circuiti Visa e Mastercard). Merce, carte di credito e carta d'identità sono stati posti sotto sequestro, mentre l'uomo è stato accompagnato in carcere a Cremona. Ancora ignote le reali vittime di questa frode, ossia i titolari delle carte di credito clonate.

Due denunce per ricettazione Caso Faliva: si continua a cercare Furto all’Iper di Gadesco

Un giovane di origini napoletane ed un suo parente sono stati denunciati dai militari del Nucleo Radiomobile di Cremona, il primo per ricettazione, il secondo per appropriazione indebita. Il ragazzo, durante un controllo casuale in città, è stato trovato in possesso, nel suo portabagagli, di numerose tute marca Adidas, a suo dire un regalo per un suo nipotino. Nella sua abitazione di Pieve d'Olmi, però, nel garage c'erano decine di altri capi. Lo stesso in quello del suo parente.

Pare che le tute e le polo, tutte di marca Adidas e La Martina, provengano da un carico di un camion ribaltatosi sull'A21 alcuni mesi fa.

Proseguono, per ora senza successo, le ricerche del 31enne Angelo Faliva, cuoco di professione, scomparso mentre lavorava a bordo della nave da crociera Coral Cruise, nel tratto di mare tra Cartagena e Aruba. Da giorni le forze dell'ordine sono alla ricerca dello scomparso, ma per il momento sembrano brancolare nel buio. Faliva era al suo quarto imbarco come aiuto chef per la compagnia. La nave, con a bordo il giovane, era partita il 23 novembre da Miami ed è attesa il 7 dicembre a Los Angeles. L'allarme è scattato la mattina di giovedì quando il compagno di cabina di Angelo ne ha segnalato la scomparsa. La Capitaneria

di porto di Cartagena ha condotto le prime indagini che ora fanno capo all'Fbi. Ma da una prima ispezione non risulta che sulla nave sia stato trovato materiale utile all'inchiesta.

Nascondevano la refurtiva in un paio di slip con il doppio fondo. Per questo motivo, una 19enne e una 50enne, la prima di Caorso, la seconda di Scandolara Ravara, sono state denunciate per furto dai carabinieri di Vescovato. I fatti sono avvenuti all'interno dell'Iper di Gadesco Pieve Delmona. Le due donne hanno sottratto diversi Cd musicali, cosmetici ed un tegame, nascondendoli in un paio

di slip modificati con un apposito doppio fondo. L'insolito nascondiglio ha attirato l'attenzione della vigilanza del centro commerciale, che ha immediatamente allertato un equipaggio della stazione di Vescovato. I militari non ci hanno messo molto a rintracciare le due donne. Condotte in caserma e perquisite, sono state trovate in possesso di tutta la merce, poi restituita alla direzione dell'Iper.


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Cremona

Venerdì 4 Dicembre 2009

Nasce presumibilmente nel 1909, per continuare il programma formativo già iniziato dall’Oratorio

Cent’anni di storia per il Circolo Zaccaria

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L’8 dicembre il convegno con il quale si festeggerà l’anniversario dell’Associazione

ompleanno illustre per il Circolo Sant'Antonio Maria Zaccaria, che festeggia l'8 dicembre con un convegno che si svolgerà presso la sede del circolo stesso (ingresso dalla piazzetta di San Luca). Le origini L’anno di nascita del Circolo può farsi risalire secondo autorevoli testimonianze, pur senza documenti che ne indichino una data certa, al 1909 «per la necessità di continuare il programma formativo iniziato all’Oratorio», già fondato l’8 dicembre 1882 sotto gli auspici ed il titolo di «Maria SS. Immacolata». Il Circolo S. Antonio M. Zaccaria si costituisce nel clima di rinnovamento promosso dall’episcopato di mons. Geremia Bonomelli, che volle nel 1881 il ritorno dei Barnabiti a Cremona, che avevano lasciata nel 1810. Con esso prende consistenza una autentica testimonianza cristiana che i laici offrono alla società. Di quegli anni è la nascita in città di diversi Circoli giovanili (oltre allo Zaccaria: il Circolo S. Omobono, il Silvio Pellico e poi il Contardo Ferrini e l’Albertoni). I giovani cattolici avranno iniziative stimolanti e coinvolgenti per l’intera comunità cremonese: un esempio eclatante è il giornale «La voce dei giovani», apparso in occasione del Natale 1916 anche per l’impulso del giovane Mario Cattagni. La testata divenne successivamente «La voce» che poi, per imposizione politica, dovette chiudere per riprendere quasi subito (era il 1926) col nome di «La Vita Cattolica».

bambini e per i ragazzi da laici preparati (maestre o giovani) e si concludeva con esami e con la premiazione pubblica (medaglie…..d’oro, d’argento e di bronzo) all’8 dicembre. Gli aspiranti e gli effettivi, a partire dal 1931, partecipavano pure alla gara individuale di cultura religiosa dell’Azione Cattolica, ottenendo spesso significativi risultati diocesani e regionali, fino al 1958. Intensa e sentita è stata in quegli anni anche la partecipazione ad iniziative religiose cittadine, in particolare all’annuale processione del Corpus Domini, con in testa, orgogliosamente portata, la grande bandiera del «Circolo giovanile Zaccaria» col motto «Juventute et Viribus». Impegno per il sociale Non meno impegnato fu il Circolo in opere sociali, secondo le esigenze del tempo: ad esempio la promozione ed il sostegno negli anni 1917-‘21 del Circolo ferrovieri cattolici e durante la guerra 1915-’18 l’apertura della “casa del soldato” per l’assistenza sociale, umana e culturale, ai militari di stanza ed anche di passaggio da Cremona. Per i militari soci del Circolo, negli anni 1940-’45 fu istituita una permanente, capillare rete di relazioni epistolari tra ogni militare ed uno zaccarino. Inoltre non va dimenticato l’intenso scambio di notizie attraverso la rubrica «Libera uscita» che appariva sul Ventino che era spedito (atteso e letto anche dai commilitoni) a tutti i soci in grigio-verde. Pure per gli zaccarini prigionieri, l’Assistente ed i dirigenti cercarono tutti i contatti epistolari possibili.

L’attuale Consiglio del Circolo (in piedi): V. Guarneri, F. Peccati, G. Amadasi, L. Guarneri, R. Lanza, R. Piccioni. (seduti) G. Trevisi, Padre A. Rizzi, A. Brianzi Zambelloni, P.V. Gabbani.

Un impronta cattolica La nascita del Circolo Zaccaria costituì un fatto di grande significato religioso; si dava il primato allo spirituale, al soprannaturale. Irrinunciabile quindi la formazione dei soci in tale ambito, l’educazione alla preghiera, la pietà eucaristica, la ricerca e la sensibilità per la cultura religiosa, la coscienza di essere Chiesa, l’amore del prossimo vissuto come dimensione cristiana essenziale e concretizzata dall’assistenza ai poveri. Particolarmente attiva fu fino agli anni ’50 la «Conferenza di S. Vincenzo», che l’11 maggio 1920 aveva ottenuto dal Consiglio generale di Parigi l’attestato ufficiale di aggregazione alla «Società di S. Vincenzo de’ Paoli». L’educazione alla pratica liturgica guidò i soci ad accostarsi con consapevole abitudine al mistero eucaristico mediante la partecipazione attiva alla Messa comunitaria festiva in S. Luca, affollata da centinaia di ragazzi e giovani zaccarini. Nel 1919, l’Assistente Padre Favero, commentando l’impegnativo statuto-regolamento del Circolo appena varato, sostenne con forza la necessità di una seria cultura religiosa per tutti gli zaccarini che, a prescindere da posizioni classiste e dal livello culturale, dovevano far proprie le ragioni della loro fede. Quello della formazione catechistica fu sempre un punto irrinunciabile, realizzato per ciascuna classe elementare alla domenica, per gli aspiranti il sabato pomeriggio e per gli effettivi il sabato (od altro giorno feriale) sera. L’insegnamento catechistico, su apposito libretto individuale, era normalmente attuato per i

Formazione religiosa Determinante per la formazione religiosa, morale e sociale fu l’opera degli Assistenti succedutisi nei decenni di vita del Circolo. Particolare considerazione merita Padre Michele Favero, non solo perché fondatore del Circolo ma perché caratterizzò di sé periodi importanti (1913-’18; 1919-20; 1928-’39) della storia zaccarina e dell’Azione cattolica cremonese. A fianco degli Assistenti, la comunità barnabitica di Cremona educò e promosse la spiritualità degli zaccarini, li edificò con l’esempio di una generosa vita religiosa e costituì un valido riferimento.

TORNEO PROVINCIALE CSI DI CALCIO anno 1961/62 - Squadra JU-VI 1^ classificata (in piedi): Romano Bussi (allenatore), Giovanni Zini, Ferruccio Peccati, Zeliani Arnaldo. (accosciati): Galdino Ravani, Pier Luigi Santini, Aldo Ghidetti, Antonio Radi.

Gli anni dell'Azione Cattolica Il Circolo, che nel 1916 aveva aderito alla Gioventù Cattolica Italiana, nel 1931, per effetto della regolamentazione delle realtà ecclesiali giovanili conseguenti al concordato del 1929, dovette assumere la denominazione di «Associazione di Azione Cattolica». Notevole impulso e sviluppo acquistò negli anni ’40-’50 allo Zaccaria l’A.C. nelle sue varie articolazioni di aspiranti, juniores e seniores. Verso gli anni ’60 si consentì l’appartenenza al Circolo indipendentemente dall’adesione all’ Azione Cattolica. In quegli anni fu costituito, ad iniziativa dell’Assistente Padre Luciano Landoni, il “ gruppo uomini” come naturale continuazione dell’Associazione giovanile. Esso fu particolarmente attivo nell’organizzare periodici incontri di ex giovani e, alla morte di Padre Landoni (1977), costituì il sodalizio “Amici di P. Landoni” per sostenere economicamente la costruzione di una scuola a Mbobero (Zaire). L’impegno per le missioni è stato una costante del Circolo, indirizzandosi verso l’Africa ed il Brasile, ed ultimamente per la costruzione della “scuola di pace” promossa dal barnabita Padre Giuseppe Moretti, a Kabul (Afghanistan), facendosi anche carico della raccolta dei contributi dei cremonesi. Impegno civile e politico Per molti zaccarini, la testimonianza religiosa e morale significò anche impegno civile e politico, prima opponendosi alla dittatura – divenendo, per alcuni, negli anni 1943-1945 anche resistenza armata – e dopo la guerra promuovendo la difesa della libertà e della democrazia. Qualche zaccarino ha partecipato e partecipa - attivamente alla vita politico-amministrativa istituzionale. Arte e cultura Intensa, fin dai primi anni di vita, è stata l’attività del Circolo nel campo della cultura (la scuola sociale; i gruppi del Vangelo; la pro-cultura; la biblioteca circolante, il cineforum, gli incontri mensili, ecc.) e ricreativa rivolta anche ai ragazzi dell’Oratorio. Una particolare sottolineatura merita

l’attività teatrale con frequenti ed apprezzate rappresentazioni di drammi, commedie, farse, recitate da intraprendenti ed abili attori zaccarini. Famose, per scenografia, musiche e recitazione sono state fino al 1943 le rappresentazioni nel periodo natalizio del «Presepio vivente» e, nel tempo pasquale, della «Passione» che vedevano sempre la sala affollata di spettatori anche prove-

Gli obiettivi Il rinato Circolo Zaccaria si propone: la crescita religiosa ed umana dei soci secondo le indicazione del Concilio Vaticano II, nello spirito di S. Antonio M. Zaccaria e nel confronto aperto degli

SQUADRA JU-VI DI BASKET Promossa alla serie B della FIP nell’anno 1962 (in piedi): Mario Radi (allenatore), Mario Dalle Donne, Enrico Radi, Giovanni Zagni, Mario Colace, Francesco Radi, Silvano Grandini. (accosciati): Pier Luigi Santini, Antonio Radi, Claudio Arisi, Giovanni Catterini.

nienti con ogni mezzo dai paesi vicini. Pure il cinema ebbe grande successo soprattutto negli anni ’40 e ’50. Attività sportiva Non si può dimenticare l’attività sportiva prima prevalentemente interna all’Oratorio ed al Circolo e poi, dal 1951’52, con la nascita del Gruppo Sportivo Ju-Vi, estesa a numerose discipline, compreso il calcio, ma soprattutto la pallacanestro, inizialmente nell’ambito del Centro Sportivo Italiano (fino a classificarsi nel 1952 al primo posto a livello cittadino e nel 1953 al 2° posto nel campionato nazionale) e poi, grazie all’apporto degli sponsor, nella Federazione Italiana Pallacanestro ottenendo significativi risultati che portarono anche alla promozione in serie B. Gli anni di ferma Dagli anni ’70, prima il Circolo e poi l’Oratorio, influenzati dalle contestazioni sociali e culturali del 1968, dal frequente avvicendamento degli assistenti e dal progressivo cambio generazionale, ebbero alterne vicende sempre più riduttive sugli iscritti e sulle attività non compensate dall’apertura alle ragazze (fino ad allora Circolo ed Oratorio erano esclusivamente maschili) e dall’introduzione di una sezione scout. Nel 1986, venuta meno anche quest’ultima, l’Oratorio ed il Circolo ebbero fine.

Il Consiglio del Circolo 1945 (in piedi): G. Amadasi, F. Grignani, P.L. Gabbani. (seduti): G. Rinaldi, E. Pasini, Padre Frigerio, C. Alvergna, E. Giordani, P.V. Gabbani.

Circolo. Essi avevano mantenuto viva l’amicizia maturata a S. Luca grazie all’ospitalità conviviale di Mario Maffezzoni particolarmente nella ricorrenza tradizionale dell’8 dicembre durante la quale non mancava la celebrazione della Messa. L’idea fu condivisa da molti zaccarini in occasione dell’incontro, il 24 gennaio 1988, con l’ex Assistente Padre Luigi Villa, rientrato temporaneamente in Italia dalla missione in Zaire, e recepita ed appoggiata da Padre Nicola Mancini, Superiore a S. Luca. E il 16 ottobre successivo, in una affollata assemblea si ricostituì il Circolo (improponibile per varie ragioni il ripristino dell’Oratorio) con Assistente Padre Pietro Marelli, presidente Piervincenzo Gabbani ed un Consiglio direttivo. Venne anche approvato lo statuto che, con successive modeste modifiche, è tuttora vigente. Riprese anche, dopo anni di uscite estemporanee, la pubblicazione periodica del giornaletto del Circolo, il “Ventino” (fondato nel lontano 1939) che rappresenta un prezioso mezzo di collegamento con centinaia di soci ed ex zaccarini, oltre che occasione di arricchimento formativo.

La riapertura Fu due anni dopo che ad un gruppo di ex zaccarini venne l’idea di riaprire il

apporti culturali ed esperienziali degli iscritti; di favorire iniziative a sostegno delle opere missionarie barnabitiche; di promuovere fra quanti vi aderiscono sinceri rapporti di amicizia, anche attraverso l’organizzazione di momenti di vita comunitaria. Il Circolo, basato sulla partecipazione e sulla solidarietà, è un’associazione di promozione sociale, civile e culturale. Opera in favore dei soci ed è aperto ad altre persone. L’attività ordinaria del Circolo si articola sugli incontri formativi mensili – nei quali vengono trattati, da esperti relatori, temi di interesse religioso, morale, sociale, culturale e su momenti di spiritualità (ritiri spirituali) e liturgici nonché su iniziative culturali-religiose (visite guidate a chiese ed a luoghi di interesse storico ed artistico) e di aggregazione tra i quali emergono la tradizionale festa dell’8 dicembre e l’assemblea annuale dei soci durante la quale, oltre a rendere conto dell’attività svolta nell’anno sociale precedente, si raccolgono valutazioni e suggerimenti utili per l’anno successivo e, ogni due anni, si elegge il Consiglio direttivo del Circolo. Un convegno per festeggiare Il convegno dell'8 dicembre prenderà il via alle 9.15, con il saluto del Vescovo e del prefetto di Cremona, e con le testimonianze dei soci Massimo Marcocchi, Riccardo Piccioni e Ferruccio Peccati, fino alla conclusione del superiore generale dei Batnabiti. Alle 11.30 seguirà una messa solenne, quindi alle 13 l'appuntamento è per il pranzo, nelle sale di Palazzo Trecchi.


News & Rubriche

Venerdì 4 Dicembre 2009

Riconoscimenti

onoreficienze e medaglie

Nei giorni scorsi il Prefetto, Tancredi Bruno di Clarafond (nella foto) ha consegnato le Onorificenze dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana ai seguenti cittadini: Enrico Busi, Carduccio Dossena, Giampiero Ianni, Giancarlo Miglioli, Maurizio Patanè, Vincenzo Principato, Gianfranco Rizzi, Angelo Ruggeri, Antonio Savino, Osvaldo Scandelli. Il riconoscimento riguarda quei cittadini che con il loro impegno nel campo delle scienze, delle lettere, dell’economia, delle arti e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari o per meritevoli servizi prestati nelle carriere civili e militari, hanno conferito particolare lustro alla nazione ed alla comunità provinciale. Nell’occasione, il Pre-

fetto ha consegnato anche le medaglie d’onore ai seguenti cittadini residenti in questa provincia che hanno vissuto la drammatica esperienza della deportazione nei lager nazisti e del lavoro coatto durante la senda guerra mondiale (alcuni dei quali deceduti): Ildebrando Bottini, Giacomo Braga, Tarcisio Braga, Mario Canevari, Mario Chiozzi, Settimo Dal Bono, Andrea Frignati, Francesco Lunghi, Ernesto Mulin, Lino Giuseppe Pizzetti, Mario Santini.

Santa Lucia benefica al Palazzetto

Santa Lucia si sta dando da fare per offrire, ad un amico costretto da un incidente in carrozzella, un modo per diventare più autonomo e sgravare, fin dove possibile, i famigliari dall'accudimento continuo, anche se svolto con amore e tenerezza. Il mezzo scelto per questa operazione di normale solidarietà è lo sport. L'idea di aspettare il Natale battendosi per vincere gli stigma che ancora colpiscono le persone abili a modo proprio è nata al vulcanico Giovanni Ferrari, già promotore con altri, questa estate dell'evento «Un giorno con le stelle» che ha portato a Cremona tanti campioni di calcio, sci, canottaggio, pallacanestro ecc. Sull'onda dell'entusiasmo per la riusci-

PRECARIARE STANCA A cura di Nidl - Cgil Oltre al bonus una tantum erogato da ebitemp (ente di natura privata che eroga prestazioni ai lavoratori ex interinali), per i lavoratori in somministrazione è stato prevista un'altra una tantum per tamponare un evento drammatico qual'è la perdita del lavoro, con la stessa efficacia che ha un cerotto di arginare una. Questa misura fornisce un sostegno a tutti i lavoratori assunti dalle agenzie per il lavoro che abbiano lavorato almeno 78 giornate a partire dal primo gennaio 2008 e che non abbiano usufruito dell'indennità di disoccupazione ordinaria, sia che ne avessero i requisiti o meno. Sono esclusi, inoltre, dalla fruizione del bonus coloro che al momento della domanda percepiscano altre forme di sostegno al reddito pubbliche come ad esempio la cassa integrazione. Un ulteriore elemento fondamentale di questa misura è che i sogget-

ti beneficiari devono frequentare un corso di formazione. Quest'ultimo requisito esprime la finalità del bonus che è quella di favorire la ricollocazione dei lavoratori che hanno perso l'occupazione attraverso l'acquisizione di nuove competenze e la crescita delle conoscenze spendibili nel mercato del lavoro. L'intento del legislatore ha quindi una sua logica apprezzabile, peccato che 1300 € (lordi) costituiscano una prospettiva di sopravvivenza di un mese (o due per chi non ha figli e mutuo) che nei postumi della sbronza consumistica neo-liberista risulta ancora più drammatica. Il modulo di richiesta può essere richiesto presso Nidil o presso le agenzie e portato a queste ultime che dovranno fare firmare ai lavoratori il cosiddetto patto di attivazione necessario per attivare il corso e l'iter per l'erogazione dell'indennità. Stefano Zurpa

La Nidl Cgil si trova in via Mantova 25 Cremona tel - 0372/448608 • e-mail - nidilcremona@cgil.lombardia.it

DALLA PARTE DEI CITTADINI

di Damiano Talamazzini

Responsabile Provinciale Patronato Epaca Questa rubrica rappresenta un luogo d'incontro a disposizione dei nostri lettori, nato per rispondere a dubbi e quesiti in materia di diritti previdenziali e assistenziali. Le lettere rivolte al Patronato Epaca possono essere indirizzate alla nostra redazione, per posta o via e-mail, oppure direttamente al Patronato Epaca (epaca.cr@coldiretti.it). Egregio Responsabile del Patronato Epaca, in caso di impossibilità parziale del lavoratore a prestare la propria opera secondo la mansione per la quale è impiegato, quali sono i diritti e doveri del lavoratore e del datore di lavoro? Il lavoratore deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto, o a quelle corrispondenti alla categoria superiore, che abbia successivamente acquisito, oppure a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte. L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Considerati, inoltre, il rilievo dato al lavoro dal dettato costituzionale e l’interesse prevalente del lavoratore alla conservazione del posto di lavoro, anche in mansioni inferiori se compatibili con l’esigenza di tutela dell’integrità fisica e della personalità morale, il datore di lavoro deve adibire il lavoratore affetto da infermità suscettibili di aggravamento a seguito dell’attività svolta ad altre mansioni compatibili con la

solati che si disputeranno un quadrangolare. Al pomeriggio di sport e solidarietà presenzieranno le massime autorità civili, militari e religiose, e sportive. Il Roseo garantirà la ‘copertura” giornalistica del pomeriggio del 12 dicembre, dalle 15,30 in poi al PalaRadi a Ca' de Somenzi, anche perchè il sempre disponibile Michelangelo Gazzoni

ta kermesse, affiancato da Aics, Csi, Comune e Provincia, Giovanni, ha voluto proseguire l'azione di integrazione sociale mandando in rete un altro pallone solidale. E' così nata l'iniziativa «Cremona in....rete» che avrà per protagonisti una squadra di calcio di Preti, una di agenti di Forze dell'Ordine, una di amministratori cittadini ed una di ragazzini della Bis-

sarà lo speaker della manifestazione.Per aiutare nell'acquisto della carrozzella adatta alle esigenze dell'amico Roberto verrà effettuata una sottoscrizione libera alla quale, il Roseo, invita tutti gli sportivi ad aderire. Altrettanto importante sarà il calore del pubblico che, oltre a compiere un'opera utile, potrà ammirare le prestazioni calcistiche di tanti volti noti di Cremona.

www.aclicremona.it

Immigrazione: cittadinanza ai minori che sono nati in Italia

Non solo un auspicio, ma una vera e propria “sfida”, quella che le Acli lanciano «ai politici e alle forze politiche che nel Governo e nel Parlamento si richiamano ai valori, alle radici, all'identità cristiana». Far sì che «il 2010 sia l'anno della cittadinanza italiana riconosciuta ai minori nati nel nostro Paese da genitori stranieri». Le associazioni cristiane dei lavoratori italiani commentano con “profonda gratitudine” le parole di Papa Benedetto XVI contenute nel messaggio presentato oggi per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato, con un attenzione particolare alle problematiche dei minori figli di stranieri. «Il Santo Padre» ha detto il presidente delle Acli Andrea Olivero «ha pronunciato parole forti, radicali e inequivocabili sul rispetto dei diritti "inalienabili" dei migranti, da rispettare "sempre e da tutti". Ha parlato in particolare dei minori, del loro diritto alla scuola e all'inserimento nel mondo del lavoro. Di

un'integrazione sociale che va "facilitata" e non certo ostacolata per le cosiddette seconde generazioni. Ha parlato di Gesù "migrante" e del Vangelo della solidarietà. Difficilmente chi vuol dirsi cristiano potrà più ignorare queste parole quando si troverà ad affrontare le questioni legate all'immigrazione. Nessun "Bianco Natale" è tollerabile in un Paese di tradizioni cristiane». Olivero propone quindi «una sfida alle forze politiche, soprattutto a quanti in Parlamento e nel Governo si richiamano ai valori cristiani. Sappiano ascoltare le parole del Santo Padre, facciano a gara a chi più ne assoconda lo spirito in favore dell‘accoglienza e dell'integrazione dei bambini e degli adolescenti figli di stranieri. Si adoperino perché il 2010, anno della Giornata mondiale dedicata ai "migranti e rifugiati minorenni", sia anche l'anno in cui in Italia si veda finalmente riconosciuta la cittadinanza ai bambini figli di immigrati che nascono e vivono nel nostro Paese».

Quando il lavoro si può svolgere solo in maniera parziale

sua residua capacità lavorativa, sempre che ciò sia reso possibile dall’assetto organizzativo dell’impresa, che consenta una agevole sostituzione con altro dipendente in compiti più usuranti. La sopravvenuta infermità permanente, con la conseguente impossibilità della prestazione lavorativa, può essere esclusa dalla possibilità di altra attività, riconducibile alla stregua di un’interpretazione del contratto secondo buona fede, alle mansioni attualmente assegnate, o a quelle equivalenti o, se ciò è impossibile, a mansioni inferiori, purché tale attività sia utilizzabile nell’impresa, secondo l’assetto organizzativo stabilito dall’imprenditore. L’avvenuta inidoneità ad una certa attività deve essere valutata, quanto alle sue conseguenze, in relazione agli obblighi di cooperazione dell'imprenditorecreditore, così tenuto non soltanto a predisporre gli strumenti materiali necessari all'esecuzione del lavoro, ma anche ad utilizzare appieno le capacità lavorative del dipendente nei limiti dell'oggetto del contratto. Nel caso di sopravvenuta inidoneità alle mansioni lavorative assegnate, va riconosciuto al lavoratore il diritto di pretendere, e correlativamente affermato l'obbligo del datore di lavoro di ricercare, una collocazione lavorativa non pretestuosa, idonea a salvaguardare la salute del dipendente, nel rispetto dell'organizzazione aziendale, dimensionata in modo plausibile e rispettosa delle regole poste a salvaguardia della salute. La Legge esclude ogni obbligo di modificare l’organizzazione aziendale e/o di incidere sulla posizione di altri dipendenti, allo scopo di allestire posti di lavo-

ro confacenti al lavoratore con sopraggiunta ridotta capacità e non prevede obblighi assistenziali nei confronti del lavoratore, né tanto meno l’obbligo di modificare l’assetto aziendale, a tal fine, i lavoratori che divengono inabili allo svolgimento delle proprie mansioni, in conseguenza di infortunio o malattia, non possono essere computati nella quota di riserva se hanno subito una riduzione della capacità lavorativa inferiore al 60% o, comunque, se sono divenuti inabili a causa dell'inadempimento da parte del datore di lavoro. Qualora per i predetti lavoratori non sia possibile l'assegnazione a mansioni equivalenti o inferiori, questi vengono avviati presso altra azienda, in attività compatibili con le residue capacità lavorative.

Sempre disponibili per tutti i Cittadini interessati, per fornire un'adeguata informazione, consulenza e chiarimenti, i nostri uffici Epaca in Cremona e Provincia, si trovano: • CREMONA Via D. Ruffini, 28 (adiacente Hotel IBIS) Tel. 0372/435620 • CREMA Via Macello, 34 Tel. 0373/256501 • CASALMAGGIORE Via Cairoli, 3 Tel. 0375/42132 • SORESINA Via Matteotti, 12 Tel. 0374/342329 • CREMONA Via Ala Ponzone, 8 Tel. 0372/499811

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In Breve «La difesa del made in Italy» Sono ancora aperte le iscrizioni al seminario «La difesa del Made in Italy», organizzato da Servimpresa e in programma per giovedì 10 Dicembre alle 9 presso la Sala Negroni della Camera di Commercio di Cremona (ingresso Via Solferino, 33). I contenuti del seminario sono di particolare attualità in quanto il decreto

legge 135 del 25 settembre 2009, convertito in legge il 19 novembre, ha introdotto una nuova fattispecie di reato: «Il fallace uso del marchio» ed ha chiarito in quali casi è consentito l’utilizzo di indicazioni quali: «100% Made in Italy», «interamente realizzato in Italia» o indicazioni analoghe. Info: Lucia Arisi, tel. 0372/490227.

Santa Barbara col Vescovo

Venerdì 4 dicembre alle 10, presso il comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cremona (nella foto), il Vescovo Dante Lafranconi celebra la S. Messa nella festa della patrona del Corpo, santa Barbara. Inoltre, da venerdì 4 a domenica 6 dicembre sarà in visita pastorale alle comunità di Castelverde e Castelnuovo del Zappa. Domenica 6 dicembre alle ore 15 presiede infine, nella chiesa parrocchiale di Bonemerse la celebrazione per l’inizio del ministero pastorale del nuovo parroco, Cesare Zaffanella.

Scuola aperta a Cr.Forma

Cr.Forma da appuntamento per venerdì 4 dicembre, presso la sede di Cremona (in via Cesari, 7), per la prima giornata di “scuola aperta” dalle ore 17.30 alle ore 19.30. L'invito a parteciparvi è rivolto a docenti, famiglie, tutor, allievi in uscita dalla scuola media o frequentanti il primo biennio delle superiori, interessati ai percorsi di formazione che Cr.Forma propone per l'anno scolastico 2010/2011, nell'ottica di una sempre più mirata e consapevole scelta formativa. I corsi di durata triennale, con la possibilità di un quarto anno di specializzazione, riguardano i settori della ristorazione, della meccanica, dei servizi d'impresa.

L’immigrazione africana

Si terrò ill 4 dicembre alle ore 18, presso il Centro Pastorale Diocesano (via S. Antonio del Fuoco) un incontro dedicato all'immigrazione proveniente dal Corno d'Africa. Si parlerà dei migranti che fuggono dalle guerre, dalle carestie, da contesti politici spesso dittatoriali e repressivi nei confronti dei diritti

della persona e dei popoli. Per esaminare le politiche messe in atto in Europa e nel nostro paese sugli immigrati e le direttive che le dovrebbe ispirare, sarà presente Munzoul Assal, professore di antropologia sociale alll'università di Khartoum (Sudan) ed esperto internazionale dei flussi immigratori africani.

Unione Nazionale Consumatori Comitato di Cremona Piazza San Michele, 2 • Tel. Fax: 0372/28370

Una “babele” di misure

Riprendiamo il filo di quel che abbiamo scritto la settimana scorsa per ricordare ai consumatori che dal 2010 la vecchia cara "caloria" dovrebbe essere sostituita dallo joule (che vale 0,2388 calorie) e quindi chi segue una dieta calorica dovrà leggere le etichette con un calcolatore sempre a disposizione.Tutti dovranno inoltre abituarsi ad essere molto più precisi perchè diventerà illegale scrivere "chilo" anzicchè "Kilogrammo", "etto" anzicchè "ettogrammo", mentre bisognerà ricordarsi che "k" vuol dire "kilogrammo" mentre K ( ossia la lettera maiuscola) vorrà dire "kelvin". Ancora: con "s" si indica il minuto secondo, mentre con "S" s'indicherà il "siemens" (che è un'unità di misura della "conduttanza"), "t" significherà "tonnellata" (=10 vecchi quintali, ossia 10

x 100=mille kilogranni), mentre "T" indicherà sempre e soltanto il "tesla" (= unità di induzione magnetica) e così via. Unica eccezione: il litro d'acqua o di vino, di birra e/o di benzina, di gasolio o di quel che che si vuole potrà sempre essere indicato sia con la "l" (minuscola) che con la "L" (maiuscola). Ovviamente dovranno sparire anche le misure dei Paesi anglosassoni: e se pensiamo che il "gallone" americano corrisponde a 3,7853 litri mentre quello inglese a 5,54596 litri, forse potremo meglio rassegnarci a che sia messo un po' d'ordine in questa "babele" di misure e di sigle. Troppo spesso infatti si legge "miglio" senza sapere che quello "marino" è di 1,85318 chilometri, mentre quello terrestre corrisponde a 1,60934 chilometri. Per informazioni siamo disponibili.


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Salute

Venerdì 4 Dicembre 2009

GLI ORARI

PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA CUP Centro Unificato di Prenotazione Dove: padiglione n. 12, a fianco del Centro Prelievi, prospiciente Largo Priori Orari di apertura al pubblico: lunedì - venerdì dalle 7.30 alle 18.00 in orario continuato, il sabato dalle ore 8.00 alle ore 12.00; Prenotazioni telefoniche: è possibile telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00. PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi come indicato di seguito: ANATOMIA PATOLOGICA secreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati) Dove: Poliambulatori, piano Terra. Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare contattare la segreteria dell’Anatomia Patologica dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00. Consegna campioni istologici e citologici La consegna dei campioni citologici urinari è prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30; per gli altri esami da lunedì a vnerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto). RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra). TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00. Tel: 0372 405760. Angiografia Le prenotazioni vanno effettuate di persona. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367. SENOLOGIA: screening mammografico preventivo biennale Asl Cremona (45-69 anni) Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata al CUP dell'Asl 800 318 999. prestazioni con carattere di urgenza, risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografie Dove: piano 1, corpo M. Orario: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614. Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612. FISIOTERAPIA Esclusa la visita specialistica che si prenota presso il CUP-Cassa, le prenotazioni vanno effettuate di persona. Dove: piano 1, corpo C (ala sinistra), monoblocco ospedaliero. Orario: lunedì dalle 08.00 alle 14.00; da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00. Tel: 0372 405346 per informazioni. RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso) corpo M, monoblocco ospedaliero. Orario:da lunedì a venerdì dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485. MEDICINA DEL LAVORO: Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10 Impegnativa del medico curante. Allergologia per sospetti professionali Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì. Visite specialistiche di medicina del lavoro Tel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Spe-

cialistico di Medicina del Lavoro negli stessi orari. CENTRO DIABETOLOGICO Dove: piano 6, corpo H (lato destro), monoblocco ospedaliero. Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening delle complicanze croniche). Per le prime visite è preferibile che la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715. SERVIZIO DIETETICO valutazioni e controlli nutrizionali La prima visita si prenota al CUP. Dove: piano 4, ala sinistra. Orario: da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00. Telefono: le prenotazioni per il controllo nutrizionale può essere effettuata telefonicamente da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 15.30 ai numeri 0372 405732, 0372 405634, 0372 405631. centro prelievi LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia o dello specialista. Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale. Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30. Telefono: 0372 405663 - 0372 405452 CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI Monitoraggio delle terapie anticoagulanti. previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663. Dove: Presso la palazzina del Cup Orario: dalle ore 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì. CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIA Dove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10 Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante. Le prenotazioni vengono effettuate telefonando al 0372 408178 da lunedì a venerdì dalle ore 10.30 alle ore 13.00; oppure personalmente presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00. IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE: Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico. Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 435887 - 0372 405461 dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783 da lunedì a venerdì dalle ore 13.00 alle ore 14.30. MEDICINA LEGALE Prenotazioni presso Direzione Medica di Presidio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200. PSICOLOGIA Dove: piano Rialzato, ala sinistra. Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente agli stessi orari al numero 0372 405409. ONCOLOGIA MEDICA Dove: piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00. Tel: 0372 405248. TERAPIA DEL DOLORE Dove: palazzina n. 9 La prenotazione pu essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330 dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero di telefono: al più presto sarete richiamati.

Se ne è parlato in un convegno legato alle patologie ematologiche e alla loro cura. Le nuove terapie permettono addirittura di combattere efficacemente alcune forme di malattia

Forte incidenza di leucemie, studi epidemiologici a Cremona

S

di Laura Bosio

sotto la lente il problema delle leucemie, che nel nostro territorio si presentano in numero ragguardevole. Anche di questo si è parlato nell'ambito del convegno nazionale tra specialisti ematologi svoltosi nei giorni scorsi a Cremona, allo scopo di consentire un approfondimento su argomenti legati alle malattie più rare o sotto diagnosticate in ambito ematologico, anche alla luce di recenti acquisizioni diagnostiche e terapeutiche, ma anche di incontrare l'Associazione italiana leucemie (Ail). «Il tema delle leucemie è molto sentito in una città come la nostra, nella quale l'incidenaza è piuttosto alta» sottolinea Francesco Lanza direttore dell'unità operativa di ematologia. Quali sono le leucemie più frequenti? «La leucemia linfatica cronica, che vede 20-30 casi su 100mila abitanti per ogni anno. C'è poi la leucemia mieloide cronica, che però può essere curata completamente. Quello che è certo è che si tratta di incidenze alte. Qui abbiamo centinaia di persone in cura per patologie leucemiche». Quali sono i sintomi che devono mettere in allarme? «Ad esempio nella leucemia linfatica cronica e nei linfomi i sintomi sono la comparsa di linfoghiandole che si ingrossano, l'aumento di globuli bianchi, un brusco calo di peso, sudorazione eccessiva, una sensazione di prurito diffuso. In linea generale si consiglia alla gente di fare comunque un controllo ogni anno attraverso il prelievo del sangue». Parliamo di terapie... «Si utilizzano anticorpi monoclonali di nuova generazione, che attaccano selettivamente le cellule malate, lasciando stare quelle sane. A questo proposito si utilizzano anche terapie sperimentali. Per la leucemia mieloide cronica, poi, esiste una cura che colpisce direttamente il danno genetico, cancellando la malattia completamente. Si tratta quindi di risultati notevoli, che aprono nuove frontiere alla cura». Diceva prima che l'incidenza delle leucemie è alta: lo è più o meno rispetto al resto d'Italia? «Ora non possiamo ancora

Il dottor Francesco Lanza, direttore dell'unità operativa di ematologia. Sotto l'Ospedale Maggiore di Cremona

dirlo. Stiamo cercando di capirlo, facendo degli studi epidemiologici per constatare l'incidenza territoriale. Dunque la necessità di un'unità di ematologia ben preparata a 360 gradi è molto forte. Vogliamo rafforzare l'attività su tutto il territorio, cercando di

essere un punto di traino in tutta la provincia, e acquisire tutte le tecnologie più innovative». Fondamentale risulta essere la rete ematologica regionale... «In Lombardia la rete ematologica è la più evoluta tra

reti oncologiche Quello delle reti è un modello organizzativo già sperimentato e già attivo nell’ambito della malattie oncologiche, attraverso la Rete Oncologica Lombarda (Rol). I network di patologia sono progetti innovativi, la rete dei servizi è uno strumento organizzativo che consente la realizzazione di percorsi diagnostici, terapeutici, assistenziali e la concreta attuazione del principio di libera scelta del cittadino. La rilevanza strategica della Rete ematologica lombarda (Rel), coerentemente con gli obiettivi di programmazione regionale, risiede nella presa in carico del paziente e nella migliore accessibilità alle cure da parte degli utenti. La proposta di dare vita alla Rel è stata sollecitata dai risultati ottenuti negli ultimi anni nel campo delle emopatie, come leucemie, linfomi, mielomi, malattie emorragiche e trombotiche. Si è trattato di progressi resi possibili dalla capacità della ricerca ematologica di trasferire i risultati dal laboratorio alla pratica clinica con una rapidità prima sconosciuta.

quelle presenti in Italia, e si interfaccia direttamente con la regione. Essa comprende poi alcuni gruppi di studio, su varie tematiche. A questo proposito l'ospedale di Cremona lavora in vari gruppi di studio». Di cosa si tratta? «Il primo riguarda le patologie ematologiche dell'anziano: un tema particolarmente importante, essendo Cremona una città dall'età media particolarmente avanzata. Le persone anziane sono più difficili da trattare con le terapie adeguate, perché spesso intervengono malattie collaterali. Abbiamo quindi introdotto delle scale geriatriche per capire quanto il paziente anziano può o meno tollerare una determinata terapia. Un altro studio che stiamo conducendo è legato all'emoglobinuria parossistica notturna, una patologia rara su cui è però possibile effettuare terapie di nuova generazione: attraverso la citometria abbiamo sviluppato un sistema che permette una diagnosi molto precisa (anche per patologie come l'aplasia midollare e altre) e quali farmaci è meglio utilizzare una volta individuata la patologia. Quali sono le altre patologie del sangue? «Vi sono le piastrinopenie, un problema abbastanza frequente. Esiste un sistema per capirne l'origine, e il laboratorio di analisi dell'ospedale è fondamentale per questo». Progetti per il futuro? «Vorremmo rafforzare maggiormente il laboratorio di analisi, perché sono la base per migliorare le terapie».


Agricoltura

Venerdì 4 Dicembre 2009

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I giovani Coldiretti in prima linea per Telethon

I

n prima linea nell’agricoltura e nella solidarietà. E’ questo il motto di Giovani impresa Coldiretti Cremona, che scende in campo con Telethon, condividendo appieno l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere la ricerca contro le malattie genetiche. «Da vent’anni Telethon, insieme ai suoi partner e ai suoi donatori, finanzia la migliore ricerca scientifica, con l’obiettivo di dare risposte vere a quanti sono colpi-

Appuntamento per l’11 e 12 dicembre presso la Bnl di Cremona con una vendita benefica di olio

ti da malattie genetiche» sottolinea Armando Tamagni, delegato provinciale di Giovani impresa Coldiretti Cremona. «In questi giorni, in ogni iniziativa di Coldiretti proposta sul territorio, dai mercati di Campagna Amica alla Giornata del Ringraziamento, sta proseguendo la raccolta fondi. Dal canto nostro, nei giorni 11 e 12 dicembre saremo presso la sede della Bnl, in corso Campi a Cremona, proponendo l’acquisto di bottiglie di olio, così da assicurare

MERCATI - SETTIMANA DAL 27/11/2009 AL 3/12/2009 UNITà DI MISURA

CREMONA

MILANO

MANTOVA

MODENA

Tonn.

129,00132,00

141,00144,00

135,00137,00

143,00146,00

Tonn.

131,50-132,50

141,00142,00

135,00137,00

146,00147,00

Tonn.

N.q.

331,00334,00

315,00320,00

--

Tonn.

121,0-125,0 126,0-130,0

alla rinfusa

Tonn.

137,00139,00

FIENO maggengo agostano

Tonn.

140,00160,00

PRODOTTO FRUMENTO

tenero buono mercantile

GRANOTURCO

ibrido naz. 14% um.

SEMI DI SOIA nazionale

ORZO NAZ.

peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCA

PAGLIA

press.rotoballe

SUINI

Tonn.

132,0-135,0 125,0-129,0 134,0-136,0 136,0-142,0 135,0-140,0 137,0-139,0 128,50130,00

125,00127,00

128,00129,00

113,0-120,0 123,0-128,0 N.q. 118,0-123,0

--

70,00-80,00 58,00-91,00 65,00-70,00 in campo

--

lattonzoli locali

15 kg.

3,23

3,230

3,200

3,250

SUINI lattonzoli locali

25 kg.

3,23

2,220

2,220

2,230

SUINI lattonzoli locali

30 kg.

1,92

1,910

1,890

1,920

SUINI lattonzoli locali

40 kg.

1,540

1,530

1,500

1,530

Suini da macello

156 kg.

1,275

1,280

1,228

1,218

Suini da macello

176 kg.

1,280

1,280

1,278

1,280

Suini da macello

Oltre 176

1,280

1,260

1,278

1,250

Vacche Frisone 1ª qualità (p.v)

Kg.

1,50-1,85 p. morto

Montichiari peso vivo 0,73-0,82

0,750-0,850

--

Vacche fris. 2ª qualità (p.v)

Kg.

1,20-1,27 p. morto

0,50-0,50

0,460-0,560

--

Manze scottone 24 mesi

Kg.

1,85-2,17 p. morto

0,95-1,00

0,910-1,080

--

Kg.

1,30-1,60

1,35-1,60

1,300-1,600

--

(50-60Kg) pie blue belga

Kg.

3,00-4,50

4,00-4,30

4,250-4,650

--

BURRO pastoriz.

Kg.

2,45-2,50

2,20

2,200

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

4,55-4,75

460-4,75

N.q.

--

PROVOLONE VALPADANA

Kg.

4,80-5,05

4,80-5,05

N.q.

--

Kg.

5,90-6,20

5,90-6,15

6,050-6,300

--

Kg.

6,25-6,45

6,45-6,85

6,450-6,750

--

Kg.

--

--

--

--

Vitelli Baliotti (50-60 kg) fris.

Vitelli Baliotti

fino a tre mesi

oltre tre mesi

GRANA Scelto stag. 9 mesi

GRANA Scelto stag. 12-15 mesi

Latte Spot

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.

un’offerta destinata a Telethon. Ci auguriamo che tantissimi cremonesi rispondano al nostro invito, venendoci a trovare presso la Bnl, contribuendo con una piccola sottoscrizione a finanziare progetti seri, concreti, che danno una speranza a chi sta soffrendo».

Prosegue, dunque, per i giovani imprenditori di Coldiretti Cremona una stagione di intensa attività. Tra le iniziative messe in campo, c’è stato anche il recente incontro con l’assessore provinciale all’Agricoltura e all’Am-

biente Gianluca Pinotti: un primo scambio d’idee, voluto con l’intento di impostare un confronto, costante e costruttivo, tra i giovani agricoltori e l’assessore in merito alle principali problematiche agricole e alle prospettive di sviluppo.

Campagna Amica il 6 dicembre saluta il 2009 a Crema

Il Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti si congeda (per quest’anno) dai cittadini di Crema, e lo fa nel suo consueto stile: regalando il sapore - tipico, garantito, sicuro - delle produzioni autenticamente «Made in Crema» e «Made in Cremona». Per domenica 6 dicembre gli agricoltori rivolgono uno speciale invito a tutti i cittadini di Crema e del circondario: «Vi aspettiamo in via Terni, come sempre dalle ore 8 alle 12.30, per ritrovare i nostri prodotti e per scoprire come nasce una delle più apprezzate produzioni del territorio: la mozzarella di bufala». A cura dell’allevamento Gerardo da Izano e della Scuola casearia di Pandino sarà infatti predisposto un vero e proprio laboratorio, ove mostrare come avviene la filatura della mozzarella ottenuta con latte di bufala. Il tutto, come sempre, sarà accompagnato dalla degustazione, naturalmente gratuita, del prodotto. «Abbiamo voluto chiudere il 2009 con due domeniche speciali, nelle quali, oltre a porre in vendita tutti i frutti dell’agricoltura, abbiamo voluto “far toccare

con mano” ai cittadini, ed in particolare ai più piccoli, i processi che portano alla nascita di quelle produzioni che, nel corso dell’anno, abbiamo proposto ai nostri stand: domenica scorsa abbiamo puntato sugli ortaggi e sui prodotti della suinicoltura, ora toccherà ai formaggi, ed in particolare alla e mozzarella di bufala» sottolinea Francesco Cazzamali, responsabile vendite dirette di Coldiretti Cremona. «Queste speciali mattinate di festa sono il nostro modo per ringraziare i tantissimi cremaschi che hanno accolto con entusiasmo il Mercato di Campagna Amica. Ci impegniamo a confermare quanto prima il nostro calendario di presenze per il 2010». Coldiretti Cremona evidenzia, inoltre, che chi si recherà agli stand dei «Mercati di Campagna Amica», a Crema come in tutta la provincia, oltre ad acquistare i prodotti del territorio, potrà sostenere, con una sottoscrizione, l’impegno di Telethon, la fondazione che si occupa di raccogliere fondi e finanziare progetti di ricerca per sconfiggere le malattie genetiche.


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Venerdì 4 Dicembre 2009

 GIUSEPPE TORCHIO

Siamo contro fascismo, nazismo e stalinismo Signor direttore, dopo il crollo del “Muro”, il presidente Corada, con 300 ragazzi dei “viaggi della Memoria”, tenne nella capitale tedesca un discorso “forte” contro lo stalinismo. Anni dopo, lo feci anch’io con tanti studenti, al “Muro”ed al “ceck point Charlie”, di ritorno dal lager femminile di Ravensbruk, nell’ex Germania Est. E così nel viaggio ad un campo in Polonia, in cantieri percorsi dal fermento di “Solidarnosc” di Lech Walesa. Con Corada e Parmigiani a Praga, dopo l’invasione sovietica, alla fine degli anni ’60 e controllati per tutta la missione, non risparmiammo critiche al “socialismo reale”. L’impegno per la libertà, anche nell’Est, è nel dna delle nostre istituzioni da almeno mezzo secolo: durante i fatti di Budapest del ’58, il capogruppo del Pci Bardelli si associò alla Giunta Ghisalberti nella condanna con un duro ordine del giorno. Così per l’invasione sovietica che soffocò la “primavera di Praga”. Per tre anni, in preparazione ai “Viaggi della Memoria”, gli istriano-dalmati del maestro Ive, lo scrittore Boris Pahor, lo storico Raoul Pupo e altri testimoni, all’Itis a Cremona, hanno incontrato migliaia di studenti per discutere l’aberrazione delle foibe di Josip Broz Tito, lo sterminio di 12mila prigionieri di guerra della milizia anticomunista slovena e di tantissimi istriani. Nel mio mandato, insieme al “Pacioli” di Crema, ad Istituti internazionali ed al governo d’Israele, ho sostenuto formazione ed interscambio tra guide italiane dei campi tedeschi e degli “inghiottitoi” di Bassovizza, Monrupino, Cernovizza, etc. Abbiamo coltivato un progetto da 120 mila euro, finanziato al 90% dall’Ifad, per la ripresa dell’agricoltura bosniaca, abbiamo toccato il pericolo e la miseria di quei luoghi, siamo andati alla fossa dei 7 mila trucidati di Srebrenica, sostenuto i progetti di Fabio Moreni anche a Zavidovici, per uscire dal totalitarismo e dalle stragi di Radovan Karazic e Ratko Mladic. E dopo Cefalonia si potrà andare anche lì, appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno e grazie alle nostre scuole che han deciso, comunque, di continuare l’esperienza. “Me vèn la sanàvra” sui giudizi sommari circa presunti silenzi o ammiccamenti di miei “compagni” di viaggio sullo stalinismo: credo che nessuno abbia bisogno di “prove finestra” e spero che anche gli uomini della destra europea che, con i gollisti francesi, militano nel Ppe e, come dimostra il presidente Fini, e noi con lui, ribadiscano di essere contro fascismo, nazismo e stalinismo. Si tratta di quella “memoria condivisa” a cui sovente si riferisce lo stesso presidente Napolitano. Giuseppe Torchio Consigliere provinciale Cremona ***

 APPELLO AI POLITICI

Tutti insieme combattiamo la cappa di smog Egregio direttore, la lettera inviata dal membro dell’esecutivo regionale dei Verdi, Andrea Ladina, in cui commentava l’avviso di garanzia emanato dalla Procura milanese al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e al sindaco di Milano Letizia Moratti, mi dà l’occasione per riprendere il discorso sul perché di un no al traffico urbano invocato lunedì scorso presso la sala “Spazio Comune” a Cremona. Ovviamente, il mio intervento non è per difendere le due personalità indagate, ma per fare capire ai lettori (spero) di cosa si sta parlando. Uno studio del febbraio 2005, fatto poi proprio dalla Ue, del Iiasa (International institute for applied systems analysis), chiamato Baseline scenarios for the clean air for Europe (Cafe) affermava che il PM 2.5, sottoinsieme del PM 10 e costituente il suo 55-60%, può rimanere sospeso nell'atmosfera per giorni o settimane ed è direttamente collegato ai disturbi della salute con una perdita di aspettativa di vita chiaramente significativa in Europa. Particolarmente in «due zone critiche: la Pianura Padana (ecco la vastità della “cappa di smog” citata da Ladina interessante circa il 30% della popolazione italiana) e la zona belga di Anversa. In entrambi i casi la perdita di aspettativa di vita è valutata in poco meno di 36 mesi». Una indagine del 2008 in quattro ospedali milanesi, il San Carlo, il San Paolo, il Niguarda e il Policlinico, rileva che si sono

Per dire la vostra, scrivete a:

Focus

ilpiccolocremona@fastpiu.it • cremasco@cuticomunicazione.it

Cuochi senza frontiere: chi ha pagato e quanto

Gentile direttore, il suo giornale venerdì scorso ha aperto la prima pagina con “Cuochi senza frontiere: favorevoli o contrari?”. Il tema era ed è di attualità. Cioè, in un periodo di vacche magre, anzi magrissime è giuste spendere 80-90mila euro per ospitare una trasmissione televisiva di interesse nazionale a Crema? La risposta secondo me è duplice. Direi di sì, se il costo fosse sostenuto principalmente da sponsorizzazioni private; direi sicuramente no, se la spesa fosse posta sulle spalle dei cittadini e delle loro famiglie. E’ sicuramente utile per Crema un passaggio in quella trasmissione; è una vetrina nazionale utile per la promozione turistica. Però i dati di questi giorni ci dicono che la disoccupazione si incammina verso l’8% con un balzo in avanti incredibile; un giovane su tre non trova lavoro, la cassa integrazione nel cremonese è aumentata del millecento per cento. Tralasciamo il disavanzo primario dello Stato che si sta avvicinando al 120%. I Comuni e la Provincia tagliano le spese, anche quelle relative al sostegno sociale. Le famiglie non ce la fanno ad arrivare a fine mese. E noi andiamo a spendere 80mila euro per un passaggio su Rete 4? No, la mia risposta in questo caso alla vostra domanda sarebbe sicuramente negativa. E credo che questo sia il parere della stragrande maggioranza dei cremaschi. I soldi dati a Rete 4 si potevano investire per interventi di sostegno alle famiglie in difficoltà economica perché colpite da cassa integrazione o da licenziamenti, oppure per il sostegno al sistema delle imprese cremasche, e sono tantissime, specie quelle piccole, che stanno stringendo la cinghia per non chiudere. Non soldi a pioggia, ma attraverso provvedimenti mirati che possano attirare altre risorse, favorire il rilancio della produzione e ridurre la disoccupazione. Le risorse sono poche? Vanno concentrate! Grazie e distinti saluti. Angelo Bassi Crema *** Egregio lettore, come direttore di un giornale penso di avere fatto il mio dovere riportando le opinioni dei cremaschi in merito a «Cuochi sen-

avuti 53.514 accessi al pronto soccorso, la metà dei quali per patologie legate alle vie respiratorie, in massima parte dovute al traffico automobilistico. Sempre sul PM 2,5 la Regione Lombardia afferma che «le particelle di dimensioni inferiori al PM 10 sono generate nei processi di combustione (traffico, industria, riscaldamento domestico) e possono essere inalate facilmente e penetrare a fondo nei polmoni, provocando l’insorgenza di gravi malattie cardiache e respiratorie». Il maggiore responsabile delle emissioni di polveri sottili è il traffico automobilistico e, più precisamente come riporta una indagine del 2005 dell’Apat (ex Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, oggi sostituita da Ispra), quello extra urbano arriva al 30% e quello urbano fino al 49%. Precisato questo, c’è da chiedersi allora quanti siano i sindaci della Pianura Padana che potrebbero essere indagati per il mancato rispetto nelle loro città del limite dei 35 giorni di superamento dei 50 µgr/m3 di PM 10. L’auspicio, quindi, trattandosi di tutela della salute e della stessa vita, è che tutte le forze politiche regionali e locali del Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia si ritrovino per tentare insieme di pulire al più presto quella “cappa di smog”, peraltro visibilissima dai satelliti. Io credo però che questo sarà impossibile fintanto che la politica non porrà al primo posto della sua azione la centralità dell’uomo, della sua dignità, del suo diritto alla salute, come sancito dall’art. 32 della Costituzione. Tanto per farmi capire, dovrebbe ridefinire il Pil, oggi “calcolatrice capace di fare le somme, ma non le sottrazioni”, come negli Usa qualcuno lo definì. Benito Fiori Circolo AmbienteScienze di Cremona ***

 CRITICA AL SISTEMA POLITICO

Calpestare i diritti umani non porta alcuna crescita Signor direttore, nonostante tutto quanto sta succedendo in questi giorni in Italia resta di grande uso una parola capace di affossare ogni discussione sul senso del dovere: “moralista”. Meglio essere considerati dei ladri o dei corrotti che dei moralisti che prendono sul serio i doveri e si aspettano che anche gli altri facciano altrettanto. Ma, ormai, dovrebbe essere chiaro che una società democratica formata da cittadini persuasi di avere solo diritti, degenera in breve tempo nel dominio

Lettere

za frontiere». Questo è il compito che mi sono assunto: fare di questo settimanale un microfono aperto a tutte le voci che vogliono intervenire nel dibattito. Se lei mi chiama in casa personalmente, allora le dico la mia. Da cittadino. Sono convinto che essere presenti in alcune trasmissioni che fanno audience è importante per reclamizzare il Cremasco. Farci e farsi conoscere ci potrà portare solo dei benefici. E, quindi, i soldi spesi per questa strategia di marketing che ci fa entrare direttamente nelle case di milioni di italiani sono soldi spesi bene. Certo, tutto questo costa. E il prezzo da pagare, ci hanno detto, è stato di 80mila euro. Non le so dire se questo è il prezzo di mercato, ma se il fine è nobile, non mi scandalizzo del costo. Se 80mila euro sono necessari per poterci mostrare, come dice Lei, in una «vetrina nazionale utile per la promozione turistica», allora, ripeto, sono soldi spesi bene. Sono in disaccordo con Lei, invece, quando mischia «Cuochi senza frontiere» con la crisi economica. Sono fatti distanti anni luce. Con 80mila euro è difficile, mi creda, sostenere «le famiglie in difficoltà economica» o «il sistema delle imprese cremasche». Servono, come Lei ha ben sottolineato, altri «provvedimenti mirati ad attirare altre risorse e favorire il rilancio della produzione». E' come se quest'anno evitassimo di fare regali ai bambini cremaschi per S. Lucia perché ce ne sono altri di bambini nel mondo che muoiono di fame. O se i cremaschi non celebrassero anche a tavola Natale, Santo Stefano e Capodanno perché c'è la Cassa integrazione. Le leggi dell'economia, egregio lettore, seguono altre strade, altri comandamenti, altre regole. Quando Lei, invece, sostiene, che gli 80mila euro per «Cuochi senza frontiere» dovrebbero essere sostenuti soprattutto da privati in cerca di sponsorizzazione, con me sfonda una porta aperta. Sono da tempo convinto che serva «me-

dei prepotenti sui deboli e dei furbi sugli onesti. Da cui si desume facilmente che i doveri sono i più preziosi alleati dei diritti, anzi possiamo dire che senza doveri i diritti assumono l’aspetto di privilegi odiosi. Del resto la nostra Carta Fondamentale sancisce i diritti ed i doveri del cittadino. Purtroppo ultimamente si tende a negare la metà scomoda e così si sostiene che è vecchia, che bisogna cambiarla. A pensarci bene però il problema non sta nella Carta ma negli italiani. Un’elite colta e dotata del senso dei doveri civici potrebbe governare benissimo con l’attuale Costituzione, mentre una classe politica ignorante e corrotta governa male anche con il miglior sistema di regole. La saggezza politica consiglierebbe piuttosto di cambiare i politici, ma purtroppo bisogna constatare che la saggezza nella Penisola è sempre stata una merce rara. Un popolo, composto da individui che credono nei diritti ma che non sanno praticare i doveri, non è una comunità di persone libere ma una moltitudine dove impera la legge del più forte e dove i deboli, qualunque sia la ragione della loro debolezza, hanno soltanto il diritto di rassegnarsi a non avere diritti. Ma bisogna ricordarsi che in tutta la Storia ed in tutto il mondo il disprezzo per i diritti umani non ha mai portato né a forme più alte di benessere, né a maggior libertà , né a comunità più giuste, ma ai campi di sterminio. A. Gusperti Cremona ***

 CROCIFISSO E BANDIERA

Croci sul tricolore, proposta inammissibile Signor direttore, e adesso ci costringeranno a discutere per settimane della croce da mettere sul tricolore. Ma ci hanno presi tutti per imbecilli? Con i drammatici problemi che stanno vivendo la nostra gente, i nostri lavoratori, i nostri piccoli e medi imprenditori? Castelli, più noto come “Cime tempestose”, si è inventato la “stronzata” (si può dire, ora che il termine è stato sdoganato dalla terza carica dello Stato!) di inserire il crocefisso nella bandiera italiana. Ed al ministro degli esteri Frattini la cosa sembra addirittura plausibile. E' assurdo, ma nessuno sembra ricordare di quando Bossi, ministro e leader indiscusso della Lega, consigliava di “pulirsi il c...o con il tricolore”. E neppure di quando la Lega evocava bislacchi riti padani, con ampolle blasfeme, matrimoni celtici, elmi bicornuti

no pubblico e più privato». Se questo significa essere d'accordo con un termine oggi in voga che si chiama sussidiarietà, mi sta benissimo. E a questo proposito, secondo le informazioni ufficiose raccolte dal mio e Suo giornale, purtroppo mi devo e Le devo dare una cattiva notizia. La delibera della giunta provinciale del 24 novembre, quindi pochi giorni prima dell'evento di cui stiamo discutendo, parla di una spesa di 72mila euro. Da versare a una società di Roma, la T Company di via Monte Asolone, ideatrice e curatrice del programma di Rete 4. Da chi verrà ripianata questa spesa? Sempre da informazioni ufficiose si è venuti a sapere che 15mila euro arrivano dalla Camera di commercio di Cremona con un accordo sottoscritto lo stesso giorno della delibera della giunta provinciale, cioè il 24 novembre scorso; 30mila euro si è impegnata a versarli la regione Lombardia, ma siamo ancora a livello di "impegno"; 25mila euro li spenderà il Consorzio di tutela del Grana padano. E siamo a 70mila euro. Chi ripianerà i 2mila euro mancanti? Sembra l'amministrazione provinciale, ma di questa cifra non c'è certezza ufficiale. E gli 8mila euro circa che mancano agli 80mila che erano stati annunciati? Sembra, in questo caso, che gli abbia devoluti il comune di Crema per l'ospitalità dovuta alla troupe e agli addetti della trasmissione «Cuochi senza frontiere». E ospitalità dovrebbe significare vitto e alloggio. Queste, egregio lettore, sono le informazioni ufficiose che abbiamo raccolto. Per una informazione più completa, tutti gradiremmo notizie più certe sia dall'amministrazione provinciale che da quella comunale di Crema. Se i dati da noi raccolti dovessero risultare fondati, ecco perché Le scrivo che per me e per Lei si tratta di una cattiva notizia: la stragrande maggioranza dei soldi spesi (65mila euro su 80mila) sono risorse pubbliche. Ed è evidente che non ci sta bene.

e nasi trinariciuti. Va bene che alla stupidità non c'è limite. Ma c'è un momento oltre il quale può davvero diventare pericolosa.è Da un lato mi chiedo come si possano prendere sul serio simili assolute baggianate. Dall'altro mi dico se non sia venuto il tempo si smetterla di sottovalutarli e combattere questi veri e propri provocatori, incapaci ed incolti, sempre più sul loro terreno, contrapponendo - con la necessaria fermezza e la dovuta aggressività - ragionevoli e concrete argomentazioni e temi che affrontino i veri problemi di questa nostra povera Italia. E chiedendo con forza agli italiani di svegliarsi dal sonno della ragione nel quale si sono ritrovati quasi senza rendersene conto. Dario Antoniazzi Cremona ***

 DECRETO LEGGE RONCHI

Privatizzare l'acqua significa pagarla più cara Egregio direttore, l’acqua è un bene di tutti ed è semplicemente inconcepibile pensare alla sua privatizzazione. Ma con l’approvazione da parte della Camera del Decreto Legge Ronchi, comprensivo dell’articolo 15 relativo appunto alla «riforma dell’acqua», avremo questo bene primario, sia pure parzialmente, privatizzato. Certamente le multinazionali faranno festa, come pure i privati, ma a rimetterci saranno i cittadini con fortissimi aumenti delle tariffe. La nostra rete idrica è un colabrodo: anni di disattenzione e oggi a pagare il conto saranno i cittadini. Perché non si è varato un piano straordinario per l’ammodernamento della rete idrica? Dove già si è privatizzato le tariffe sono aumentate anche del 300% e questo dovrebbe far aprire gli occhi. L’acqua è un bene inalienabile e appartiene a tutti, è un bene e non può essere considerato una merce. L’acqua è un bene troppo prezioso e inseguire la privatizzazione a tutti i costi, in un settore così delicato, ha dell’assurdo. Perché il Governo non sovvenziona i Comuni, e gli enti preposti, per ammodernare la nostra rete idrica, dal momento che di fronte all’acqua i cittadini non possono essere considerati «clienti», come pure è inconcepibile che i sindaci perdano il ruolo di gestori delle risorse idriche del loro territorio. Non è credibile che a gestire la nostra acqua possano essere multinazionali europee, che lo farebbero a solo fine di guadagno (lucro!). La strada da seguire è quella delle aziende pubbliche gestite in maniera efficiente, proprio per garan-

tire a tutti il «diritto all’acqua». In altri Paesi europei dove già si è percorsa la strada del privato, stanno facendo retromarcia. Perché non sono garantite l’efficienza e l’economicità (dato i tempi che corrono...!). Che tante pubbliche amministrazioni hanno saputo assicurare. Andrea Delindati Cremona ***

 APPELLO AL SINDACO

A Cremona servono nuovi campi da tennis Signor direttore, siamo un gruppo di cittadini amanti dello sport ed in particolare del tennis. Abbiamo letto che il progetto delle opere di manutenzione straordinaria degli impianti sportivi comunali non fa alcun riferimento alla riqualificazione dei campi da tennis del “centro sportivo al Po”. Per questo, vogliamo far presente all’amministrazione comunale la situazione dei campi da tennis a Cremona. In città ci sono 40 campi all'aperto e 8 campi coperti, tutti di società private; questi ultimi, nella stagione invernale sono poco disponibili in quanto occupati dalle scuole tennis, per cui chi vuole praticare il tennis deve recarsi in strutture coperte a parecchi chilometri da Cremona (Orzinuovi, Villanova d'Arda, Pontevico, solo per citarne alcune). E pensare che l'area di fianco alle piscine comunali, già destinata ai campi da tennis, è lasciata in stato di completo abbandono. E che un impianto coperto potrebbe, oltre che venire incontro alle esigenze dei cittadini appassionati di tennis, essere anche una fonte di entrate per le casse comunali. Infatti, se si coprissero due campi da tennis regolamentari (40 m x 40 m), si avrebbe a disposizione anche lo spazio per due campi da calcetto, altro sport molto popolare e molto praticato, accomunato al tennis dalla carenza di strutture pubbliche coperte. Noi ci auguriamo che il nostro sindaco, uomo di sport quale è, vorrà prendere in considerazione questa nostra proposta e risponda all’appello dei suoi concittadini, appassionati di tennis in cerca di campi e disponibili anche ad un incontro, Maurizio Pelli, Andrea Cocchi, Lorenzo Fumagalli, Cristian Sordini, Filippo Rizzi Alessio Maraschi, Marcello Rossi, Ivano Monteverdi, Erasmo Causa, Stefano Zagni, Matteo Mogni, Lorenzo Quarantelli, Massimiliano Manara Cremona


CREMA

Venerdì 4 Dicembre 2009

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Paullese: operai restano senza stipendio Alle sette di mattina erano davanti ai cancelli. L'intenzione era di bloccare i lavori. Se ne sono andati dopo cinque ore

Un buco di 100mila euro. Ieri la protesta in cantiere dei lavoratori e dei sindacati

U

di Roberto Bettinelli

na protesta che per mesi ha covato sotto la cenere. Quello della Paullese è il cantiere pubblico più grande che abbia mai visto il Cremasco in tutta la sua storia, eppure c'è un buco di 100mila euro di stipendi non pagati. Un buco che ieri ha scatenato la protesta dei sindacati e degli operai che da quattro mesi sono in attesa di ricevere la busta paga. Alle sette si sono presentati davanti al cancello del cantiere sulla statale a Bagnolo Cremasco. In tutta una ventina di persone. Chiusi nei giubbotti e nelle giacche a vento per combattere il freddo. Le mani protette dai guanti. Hanno tirato fuori

Alcuni momenti della protesta davanti al cantiere della Paullese con gli operai della Perego, i sindacalisti e i carabinieri

Due operai mostrano il documento in cui la cassa edile denuncia i mancati pagamenti

le bandiere con i nomi delle sigle stampate sopra: Fillea Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl. Hanno attaccato le bandiere alla recinzione del cantiere e hanno formato una barriera. L'intenzione è di bloccare i lavori sulla statale. «Resteremo qui fino a mezzogiorno» dice Enrico Guaragna della Cisl, «perchè vogliamo mettere in chiaro una cosa: in questo cantiere sono transitate

almeno venti persone che hanno lavorato e che non hanno visto un euro del loro stipendio. Mancano 100mila euro. Ci sono arretrati di quattro mesi. Vogliamo delle risposte». Al suo fianco c'è Cosimo Rizzo, operaio della Perego in cassa integrazione. Insieme ad altri due colleghi è il solo a non essere stato ricollocato dopo che la dita appaltatrice, la Cosbau di

Trento, su invito del presidente della Povincia Massimiliano Salini, ha assunto gli operai della Perego. La crisi è iniziata proprio qui. Dalla Perego di Lecco, la ditta subappaltatrice che attualmente ha 120 operai in cassa integrazione. Una crisi esplosa subito dopo l'estate e di fronte alla quale il presidente Salini ha stabilito un accordo con la Cosbau, la

Alloni: «La Provincia faccia da garante con le banche» Agostino Alloni rappresenta in consiglio provinciale il Partito Democratico ed è stato l’assessore all’Urbanistica della giunta provinciale guidata da Giuseppe Torchio. Un ruolo che gli ha consentito di conoscere a fondo le opere pubbliche. Ecco la sua idea per uscire dalla situazione che si è creata nel cantiere della Paullese. «Se la ditta che ha eseguito i lavori non riesce a dimostrare che è tutto in regola, la Provincia non può pagare i lavori fatti finora. Gli operai devono essere stati pagati fino all'ultimo euro». E se invece tutto non è a posto? «Si crea una situazione di stallo dal momento che la Provincia per legge non può pagare la tranche iniziale dei lavori. E se la Provincia non paga, i lavori non possono andare avanti». Lei che soluzione propone per uscire da una situazione come questa? «La ditta responsabile dei lavori e del pagamento degli stipendi deve chiedere un prestito in banca. Grazie al prestito può pagare gli operai».

Enrico Guaragna è il sindacalista della Filca Cisl che si è occupato per prima del caso degli operai della Perego. Ieri ha protestato davanti al cantiere. Ci racconta: «Tutti sapevano che la ditta subappaltatrice, la Perego General Contractor, è in crisi da tempo. Prima è fallita la Perego Strade, poi è nata la Perego Holding, adesso ci sono 120 operai in cassa integrazione nella sede centrale di Lecco». In quanti hanno lavorato nel cantiere della Paullese a Bagnolo Cremasco? «Quasi una ventina. Alcuni sono stati riassunti dalla ditta che ha vinto l’appalto, la Cosbau, altri hanno cambiato lavoro, altri sono in cassa integrazione, e

Dopo che cosa succede? «Se la ditta chiede il prestito in banca e paga quello che deve pagare, dopo si rientra in una situazione di normalità. La ditta presenta la domanda di liquidazione per il lavoro svolto e a questo punto la Provincia non può fare altro che pagare». Ma se la ditta non è nelle condizioni di dare sufficienti Agostino Alloni garanzie alla banca? «Questo è il passaggio sostanziale che richiede l'intervento dell'amministrazione provinciale. E' qui che deve intervenire la Provincia. Potrebbe essere il presidente Salini ad andare in banca e dire: “Garantiamo noi”. I soldi ci sono. La Provincia, per essere chiari, non paga direttamente gli stipendi agli operai. Ma dando la garanzia alla banca, può fare in modo che questa eroghi il credito. In questo modo la ditta potrebbe pagare gli stipendi. Poi, quando la ditta incassa i soldi dalla Provincia, li restituisce alla banca».

ditta che ha vinto l'appalto. Un accordo che prevedeva l'assunzione di alcuni operai della Perego e il pagamento degli stipendi arretrati. «Volete vedere quanti soldi ho in tasca per me e i miei figli» dice Cosimo mostrando una manciata di monete e una banconota da cinque euro, «ecco è tutto qui...». L'accento è meridionale, il nome anche, ma Cosimo vive nel Cremasco. «Non ho altro e la vera beffa è che ho lavorato, ed ero pure felice di averlo trovato questo lavoro, in un cantiere così grosso...lo dicevo a mia moglie...amore ci sarà lavoro per quattro anni, lavoro vero, con lo stipendio sicuro, i contributi alla cassa edile». Invece no. Cosimo deve ancora prendere la busta paga di settembre e ottobre. E ha scoperto che alla cassa edile non sono stati versati gli accantonamenti dovuti per la tredicesima. Cosimo non è il solo. Accanto a lui c'è Ottavio Varca, 27 anni, residente nel Cremasco, nove anni di esperienza nel movimento terra. Anche lui è un ex operaio Perego. Anche lui ha famiglia. «Voglio solo i miei soldi e li voglio subito. La cosa che più mi fa arrabbiare è che la voce che non si pagavano gli stipendi girava dal secondo giorno che ho iniziato a lavorare. Ma quando ho chiesto spiegazioni ai capi mi hanno detto “Stai tranquillo, con

La promessa di Salini: «Non sarà un secondo ponte di Montodine»

Una telefonata. L'ha fatta ieri mattina il presidente Massimiliano Salini a Enrico Guaragna, il sindacalista della Cisl che per primo ha intercettato il disagio e la rabbia degli operai della Perego. «Ho trovato una disponibilità molto costruttiva. L'obiettivo di tutti è quello di rispettare la dignità dei lavoratori e i tempi di realizzazione dell'infrastruttura. Sono convinto che riusciremo a portare avanti entrambe le cose». Ma una telefonata non è un po' poco... «E' vero, me ne rendo conto, ma con Guaragna abbiamo condiviso il fatto che in momenti di emergenza come questo non sempre è possibile rispettare i rapporti nel modo classico. Ci siamo capiti subito. Ho ascoltato le ragioni di una persona concreta. La mia intenzione è quella di venire incontro alle richieste dei sindacati che ritengo corrette. Sono d'accordo sul fatto di aprire un tavolo di confronto. Lo stiamo facendo e ci sarà sicuramente. Al più presto. Ci saremo noi Provincia come ente appaltante, la Cosbau che è la ditta che ha vinto l'appalto e anche i sindacati. Troveremo insieme una soluzione. Il tavolo di confronto serve proprio come garanzia per non lasciare indietro le esigenze di nessuno. Quelle dei lavoratori e quelle dei cittadini che hanno il diritto di non subire ritardi nella realizzazione di un'infrastruttura così decisiva». Certo che il cantiere non è partito bene. Non è che rischiamo di trovarci davanti a un altro ponte di Montodine? «Assolutamente no e lo dico con cognizioni di causa. La Cosbau è una ditta solida, che sta bene, che ha esperienza nel settore, un'esperienza che l'ha messa a confronto con infrastrutture ben più impegnative della riqualificazioni della Paullese. E' una realtà imprenditoriale con i conti a posto e professionalità molte elevate. Il ponte di Montodine ha un'altra storia che non vogliamo si ripeta e non si ripeterà». La proposta dei sindacati è questa: al primo Stato di avanzamento dei lavori la Provincia trattenga il 40% dei soldi che deve dare per la liquidazione dei lavori. Secon-

noi i soldi sono sicuri”. Mi hanno riempito di balle per settimane. Ogni volta la stessa bugia: “La settimana prossima paghiamo”. Non ho mai ricevuto niente. Ho una famiglia da mantenere. Non è giusto e sono qui a urlarlo in faccia a tutti». La protesta è terminata a mezzogiorno. Cosimo, Ottavio e sindacalisti se ne sono andati. E'

Il tavolo di confronto e i sindacati: ci saranno anche gli operai della Perego poi ci sono quelli che sono rimasti a piedi. Questi non hanno ricevuto il pagamento dello stipendio. Parliamo di due o tre mesi. Ovviamente non hanno avuto nemmeno gli accantonamenti della cassa edile». Chi risponde del fatto che gli stipendi non sono stati pagati agli operai? «La legge è chiara e dice che sono

responsabili in solido sia la Provincia, l’ente che ha commissionato i lavori, sia la ditta che ha vinto l’appalto, la Cosbau. Al momento di pagare il primo Sal, lo stato di avanzamento dei lavori, la Provincia, in casi come questo, può trattenere il 20% della cifra che deve liquidare alla ditta appaltatrice. La somma che non versa alla Cosbau l'amministrazione

provinciale potrebbe “girarla” agli operai per pagare gli stipendi. Così si metterebbe in regola tutta la situazione». Cesare Pavesi della Fillea Cgil. Anche lui era al cantiere di Bagnolo Cremasco: «I lavori sono divisi in 17 tranche. La prima, che parte dalla Girandola, è conclusa. La Provincia deve pagare 2 milioni di euro. La legge dice che il 40% può

Massimiliano Salini, Presidente della Provincia

do loro sarebbero circa 400mila euro. Così si potrebbero pagare le buste paga che ammontano a 100mila euro. Che cosa ne pensa? «E' un aspetto giuridico interessante che stiamo valutando con i nostri legali. La legge ci consente di trattenere questa somma se l'inadempienza è della ditta che ha vinto l'appalto. Ma qui il problema è stato creato dalla Perego che è la ditta subappaltatrice. In ogni caso siamo pronti a modificare la clausola del contratto per estendere questi obblighi anche alla ditta subappaltatrice. Non abbiamo timore a procedere in questa direzione». State rispettando il cronoprogramma dei lavori? «In linea di massima sì. Se c'è qualche piccolo ritardo è dovuto esclusivamente a fattori come le condizioni metereologiche. Ma i lavori procedono. Finora sono stati fatti bene. Rispetteremo la scadenza della consegna». Lei è un padre di famiglia oltre che un amministratore pubblico. Qui ci sono degli operai che non sono stati pagati e altri che hanno perso il lavoro e sono in mezzo alla strada... «Il nostro obiettivo è salvare i lavoratori. So che ci sono tre operai della Perego che non sono stati assunti dalla Cosbau. Certo, non posso dare una sicurezza al cento per cento, ma posso dire che farò tutto il possibile perchè trovino altra collocazione nei cantieri. Il lavoro c'è. Tanto lavoro. Credo che sia possibile una soluzione di questo tipo». Ai cremaschi che cosa vuole dire? «Abito a Crema e so che cosa vuol dire per loro la Paullese. Voglio che le cose siano fatte bene e nei tempi stabiliti. Devono avere fiducia in noi».

stata una protesta pacifica. «Per noi non c'è stato nessun blocco» ha spiegato Stefano V., l'ingegnere della Cosbau che dirige i lavori sulla statale, «il cantiere è rimasto aperto e personalmente sono entrato e uscito diverse volte. Loro erano lì fuori ma non c'è stato nessun ostacolo. Abbiamo svolto il nostro lavoro come tutti gli altri giorni».

essere trattenuto se ci sono problemi. Sono 200mila euro, i soldi per pagare gli stipendi». Ieri sulla Paullese c'erano anche Antonio Cavestro, Cgil, Anastasio Tommaso e Michele Zapponi della Feneal Uil, Roberto Farina e Roberto Dominoni, Cisl. Il presidente della Provincia Salini ha annunciato che mercoledì 9 dicembre si terrà il tavolo di confronto con i sindacati. Sono stati invitati Cosbau e Cgil, Cisl e Uil, gli assessori provinciali Giovanni Leoni e Paola Orini, oltre al personale tecnico della Provincia. Ci saranno anche gli Cosimo Rizzo e Ottavio Varca gli operai della Perego che aspettano il pagamento dello stipendio.


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Crema

Venerdì 4 Dicembre 2009

Comune: bilancio in caduta libera Calano anche le entrate dell’Irpef. E intanto scoppia il caso della ciclabile lungo la Gronda Nord. Scs nella bufera

Il consiglio comunale approva l’assestamento. Quasi 5 milioni in meno. Crollano gli oneri di urbanizazione

T

di Tiziano Guerini

ante le questioni a l l ’ o rd i n e d e l giorno del consiglio comunale di lunedì scorso. Ma solo una in pratica è stata affrontata a fondo e deliberata: l'assestamento di bilancio 2009. Preliminarmente, come da regolamento, sono state affrontate due interpellanze delle quattro all’ordine del giorno. Rinviata l’interpellanza sulla ditta Farchemia e il relativo inquinamento dei pozzi per l’assenza dell’assessore Massimo Piazzi, con l’interpellante Matteo Piloni del Partito Democratico in disaccordo: «Poteva ben rispondere il sindaco». Sull’interpellanza dei consiglieri di Partito Democratico Stefania Bonaldi e Emilio Guerini a proposito del superamento delle barriere ferroviarie cittadine, si sono cimentati ben due assessori per la risposta. «La proposta di raddoppio della tratta ferroviaria Cremona, Crema, Treviglio»

Cesare Giovinetti, assessore al Bilancio

ha assicurato l’assessore Maurizio Borghetti, «è già stata inviata al tavolo dell’Expo 2015». «Acceleremo i lavori per il sottopasso di via Indipendenza» ha aggiunto un poco provocatoriamente, l’assessore Simone Beretta». Ci è parsa un poco sottovalutata l’interpellanza del consigliere di Sinistra e Libertà Franco Bordo in merito all’illuminazione del-

la ciclabile lungo la Gronda Nord. «Premesso che sono d’accordo sulla illuminazione» ha detto Bordo, «perché la società pubblica SCS servizi ha iniziato i lavori senza che il Comune di Crema potesse garantire la copertura della relativa spesa, legata ad una modifica del piano urbanistico non ancora giunto all’attenzione del consiglio comunale? E non pare strano

che il progettista delle modifiche al piano urbanistico citato sia anche il presidente della SCS servizi locali che dovrà realizzare l’illuminazione della ciclabile per conto del Comune?». La risposta del sindaco Bruno Bruttomesso ha di fatto confermato le perplessità del consigliere interpellante: «Alla SCS era stato dato l’assenso per i soli lavori di illuminazione della ciclabile dei Mosi. La società si è mossa unilateralmente anche per la ciclabile della Gronda Nord perché convinta che le pratiche amministrative necessarie potessero trovare una definizione entro termini presumibilmente contenuti. Comunque ora i lavori sono stati sospesi». Ma il piatto forte del consiglio è stato, come detto, l’assestamento di bilancio 2009. Sull’argomento la relazione dell’assessore al Bilancio Cesare Giovinetti è stata ampia e circostanziata, ma anche “impietosa” come l’hanno definita alcuni consiglieri

intervenuti nel successivo dibattito. L’assestamento di bilancio chiude con 4,5 milioni di euro in meno rispetto alle previsioni, su un totale di 46,5 milioni di euro. Importanti le voci con entrate inferiori alle previsioni: 800mila euro in meno da oneri di urbanizzazione; 530mila euro in meno da Irpef; 200.000 euro in meno dai parcometri. Da sottolineare la decisione a qualche consigliere sembrata un poco strana, di lasciare nelle casse delle due aziende pubbliche SCS spa e SCS gestioni pubbliche 122mila euro di utili che il Comune avrebbe potuto reclamare per sé. «Una ragione in più» ha sottolineato il consigliere Martino Boschiroli, «per guardare con attenzione all’operato delle due società pubbliche». A seguire qualche sensibile aumento di spesa: 1,25 milioni di euro in più di spese correnti; 400mila euro in più per il sociale; aumenti di spesa anche per la viabilità e i trasporti.

Piano di Governo del Territorio

Franco Bordo, consigliere di Sinistra e Libertà

«I vincoli al bilancio determinato dalle disposizioni nazionali penalizza in modo particolare i comuni virtuosi: speriamo che si inverta la tendenza con il federalismo fiscale» ha concluso l’assessore Giovinetti. Dopo un'ampia ed articolata discussione con interventi sia della minoranza ( Boschiroli, Bordo, Guerini, Guerci, Risari, Piloni, Bonaldi) sia della

maggioranza (Pini, Martelli, Pesadori), e dopo la replica dell’assessore al bilancio, la delibera dell’assestamento del bilancio 2009 è stata approvata con 18 voti favorevoli, 6 contrari (Partito Democratico e Sinistra e Libertà) un astenuto (Risari) e la non partecipazione al voto, per questioni di regolamento, di Agostino Guerci del Pd.

L’Ordine degli ingegneri: «Non se ne sa nulla»

Dopo aver sentito i pareri e i commenti dei due rappresentanti dell’Ordine degli Architetti, Emiliano Campari, e dell’Ordine dei Geometri, Giacomo Groppelli, è ora la volta dell’Ordine degli Ingegneri. Abbiamo sentito il parere di Gianpaolo Sambusiti con delega dell’Ordine a partecipare all’Osservatorio per l’edilizia, strumento di consultazione che ha contribuito a suo tempo a creare. «Si tratta» dice, «di un organismo consultivo messo in campo qualche anno fa all’epoca della giunta di centrosinistra, e che negli ultimi due anni e mezzo è stato convocato un paio di volte soltanto. Eppure doveva servire da supporto alle scelte dell’amministrazione comunale in campo edilizio ed urbanistico, quindi quale migliore occasione di utilizzarlo durante l’elaborazione del Piano di Governo del Territorio (Pgt). Tanto più che una delle differenze fondamentali del nuovo strumento urbanistico rispetto al Piano Regolatore Generale (Prg) doveva proprio essere il carattere parte-

cipato tale da consentire una urbanistica contrattata a partire da momenti di trasparenza e chiarezza. Tutto questo per ora sta mancando. Non conosciamo le premesse, non conosciamo le idee di fondo che possono essere state alla base delle proposte del PGT, non abbiamo quindi alcun parametro di riferimento per esprimere giudizi». Continua Sambusiti: «E' strano che siano all’attenzione dell’opinione pubblica ben tre ipotesi di collocazione urbanistica di un ipotetico nuovo palazzetto dello sport. E tre ipotesi in termini progettuali molto ben marcate dal punto di vista politico: l’impressione è che vogliano far correre in anticipo i cavalli di scuderia». Che cosa pensa di quello che si sta elaborando a proposito dell’Istituto di Incremento Ippico di via Verdi? «Mi parrebbe più un’area da salvaguardare a favore della città piuttosto che da riattivare in termini di resa economica. L’impressione è che al riguardo si stia dicendo tutto e il contrario di tutto. Così facendo si fa solo confusione».

E a proposito del sottopasso di via Indipendenza? «Al riguardo c’è stato un pronunciamento chiaro da parte dell’ Interprofessionale cioè dell’organismo unitario dei tre ordini professionali, che si è espresso decisamente a favore del prolungamento della Gronda Nord con passaggio della ferrovia e del canale per approdare verso via Bramante. Anche la proposta del solo superamento della ferrovia e sbocco in via Gaeta è preferibile a tutte le incognite che accompagnerebbero la realizzazione del sottopasso ferroviario in fondo a via Indipendenza». C’è il problema dei costi che parrebbero rilevanti per la prosecuzione della Gronda Nord. «Niente affatto: se non si pensa ad un ponte come quello ipotizzato nella prima elaborazione grafica, ma si immagina, come è tra l’altro più coerente con la zona, ad un semplice “cavalcavia” come se ne vedono lungo le autostrade, fatti i conti sono convinto che il costo finale sarebbe addirittura inferiore a quello del sottopasso ferroviario».

Gigi Aschedamini: «Urbanistica contrattata, è questa la novità»

Andando alla ricerca di maggiori notizie a proposito del Piano di governo del territorio, abbiamo sentito l’architetto Gigi Aschedamini. Oltre ad essere un professionista della materia urbanistica, Aschedamini ha anche avuto la possibilità di ascoltare in anteprima un discorso complessivo e organico sul Pgt rispetto a semplici accenni su questioni importanti ma particolari. L’occasione è stata provocata dallo stesso architetto che nella veste di presidente in carica del Rotary di Crema, ha invitato nel consueto convito del martedì l’assessore all’Urbanistica Massimo Piazzi. E l’argomento della discussione è stato appunto il PGT di prossima emanazione da parte del Comune di Crema.

Mercato di via Verdi: per il Pgt va abbattuto Ma gli ambulanti e i commercianti protestano

Nella prima stesura del Piano di governo del territorio si prevede l’abbattimento dell’attuale struttura che ospita il mercato di via Verdi per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo. Durante i lavori, i banchi-vendita dovrebbero essere spostati. Si parla di un loro possibile ritorno in una via Verdi completamente rivoluzionata un anno dopo l’apertura dei cantieri. Molte le voci di forte dissenso tra gli ambulanti ed i commercianti. Come Lino Guerini Rocco, che vende tessuti al mercato, e che ci racconta che cosa ne pensa. «Sono qui da tre generazioni. La struttura del mercato di Crema è un’area che mi ha visto nascere e portare avanti il lavoro dei miei genitori. Questa è una struttura che ci offre di operare al meglio, in qualsiasi condizione climatica. E’ poco edificante il discorso

della giunta: è brutto, va necessariamente abbattuto. Vorrei capire cosa si intende, cosa significa questo “brutto”. Visto poi che la struttura, a cavallo tra duemilasei e sette è stata interamente ristrutturata, ora sarebbe semplicemente assurdo abbatterla. E' costata molti, molti soldi e comunque è decorosa, dignitosa e permette a circa 140 operatori di lavorare. Se proprio vogliono chiudere il discorso mercato, troveranno sempre il mio disaccordo». Qualcuno dice che sarete trasferiti per un anno e dopo ritornerete qui. «La proposta del trasferimento per circa un anno è tutta da verificare, supposto che loro riescano a stare nei tempi. Comunque sia, comporta dei disagi notevolissimi. Spostarci da qui per un anno o più significa far morire l’attività. Sarà del tutto discutibile il discorso del ritorno: immaginate 140

operatori, qui, con i furgonitenda. Assolutamente impossibile per ragioni di spazio». Qual è l’indotto del mercato? «Quello che è il mercato, più tutte le attività parallele, vivono per tre giorni la settimana. Il rischio è che gli operatori possano essere costretti a chiudere. C’è stata poca, se non scarsa, volontà di dialogo tra operatori ed amministrazione. Ad oggi, nessuno ha dato nemmeno dettagli. Da sempre un certo dialogo c’era ed è stato consentito. Debbo ringraziare una persona che da sempre ha lasciato a tutti noi la porta aperta, il direttore del mercato, il signor Francesco Albergoni, che ci ha sempre dato la massima disponibilità e che sempre è venuto tra di noi. I signori di palazzo dovrebbero iniziare a scendere per vedere come stanno davvero le cose. Siamo capaci

tutti a sbagliare usando il portafolgi degli altri». La voce del signor Guerini Rocco non è isolata. Ecco il parere di Mauro Poggetti della Toscofrutta. «Sono fortemente contrario, come penso la maggioranza degli operatori, per il fatto che non ci sia stato prospettato nulla d’alternativo. Abbiamo solo letto dai giornali l’eventualità dello spostamento. Finora, nessuno dell’amministrazione comunale ci ha interpellato, e siamo i diretti interessati. Bisognerebbe valutare un progetto. Non siamo fossilizzati sulle nostre posizioni, anche se è comodo ed abbastanza esclusivo avere una copertura che permetta di lavorare in qualsiasi condizione». Nell’immediato futuro c'è il progetto di istituire un comitato che si faccia carico del dialogo tra commercianti ed amministrazione comunale. Luca Gnatta

Massimo Piazzi

«Il vice sindaco Piazzi ha svolto una bella relazione, anche se limitata necessariamente dal poco tempo a disposizione. Ha soprattutto motivato adeguatamente le differenze che ci sono fra un Piano regolatore generale e il nuovo Piano di governo del territorio. Il Pgt consente maggiore flessibilità funzionale e quindi un maggior sviluppo del mercato urbano dal momento che il suolo è una risorsa scarsa». Quali sono i vantaggi del Pgt? «Il vecchio Piano regolatore ha consentito di sbloccare molto l’attività edilizia della città che era da qualche anno un poco al palo. Forse con un aumento eccessivo delle capacità volumetriche che oggi hanno determinato un nuovo raffreddamento della attività edilizia, anche per le quasi 1.500 unità abitative che risultano invendute. L’urbanistica

Gigi Aschedamini

contrattata cui darà spazio il nuovo Pgt potrebbe valorizzare di più gli standard di qualità rispetto ai dati puramente quantitativi, promettendo quindi massimo rigore e no alla speculazione». Su quali punti si è concentrata la relazione dell’assessore all’Urbanistica? «Ha delineato con chiarezza gli ambiti cittadini che saranno maggiormente coinvolti dal nuovo Piano: il sistema infrastrutturale, i servizi di interesse per il pubblico, la città dei servizi, il fiume e la natura, le passeggiate del centro storico». E lei che idea si è fatto sugli interventi di cui si discute all'interno del Pgt? «Personalmente sento molto interesse per il superamento della barriera ferroviaria di via Indipendenza perché mi capita spesso di trovarmi fermo davanti alle sbarre recandomi al mio ufficio nell’area ex Olivetti. Come cittadino auspico una rapida soluzione del problema che mi pare sia stata individuata nel sottopasso alla ferrovia; come tecnico riconosco che il prolungamento della Gronda Nord con un cavalcavia sopra la ferrovia e il canale sarebbe la soluzione più completa e definitiva. Concordo con quanti giudicano il mercato coperto di via Verdi del tutto superato ed apprezzo la volontà di mettere mano all’area degli Stalloni per rivitalizzarla e metterla meglio a disposizione della città. Infine mi sta bene qualsiasi volontà di aumentare nel centro storico lo spazio pedonale. Crema è una città vivace più di tante altre e ogni possibilità di viverla meglio è da sostenere».


Crema

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Ascom: ecco le luminarie del Natale 2009

Abbelliranno le porte storiche cittadine. Sull'unione con Cremona in Confcommercio, il presidente Zaninelli: «Così più forti»

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di Matteo de Robertis

n Natale più bello con le luminarie che l'Ascom ha ideato per la città. Archiviato il successo delle luminarie natalizie in città del 2008, la novità per il Natale 2009, è rappresentata dalle scenografie luminose che verranno realizzate sulle porte che permettono l'accesso alla città: Porta Serio e Porta Ombriano. Taglio del nastro e via alla spettacolare accensione questa sera venerdì 4 dicembre a partire dalle ore 17. Nella piazza Giovanni XXIII il presidente Ascom Crema Antonio Zaninelli darà inizio alla festa di luci e colori accendendo i fari architetturali che creeranno una scenografia di luce e di stelle. Dice Antonio Zaninelli: «Questo evento vuole essere il segno di come ancora una volta l'Ascom di

Crema intenda essere vicina ai commercianti abbellendo la città e rendendola più accogliente perchè questo significa sostenere e sviluppare le sue attività economiche. Tutto ciò è stato possibile grazie ai commercianti che hanno

Musica dal vivo al Ritmia

Stef Burns, il grande chitarrista in concerto

Stef Burns, uno dei più apprezzati chitarristi in Italia e nel mondo, ha sempre ricoperto uno dei ruoli fondamentali nella storia del rock, ovvero la “spalla” musicale di una rockstar, grazie alla sua capacità di affrontare sia sessioni in studio sia tour mondiali modificando il proprio stile in base alla personalità della star che gli sta a fianco. Nato ad Oakland, California, e cresciuto a WalnutCreek, CA, Stef comincia a suonare la chitarra all'età di 6 anni accompagnando il padre, e forma la sua prima band all'età di 9. Stef Burns si presenta però sulla ribalta mondiale in occasione del

Antonio Zaninelli

Le luminarie dell'Ascom

suo lavoro con Sheila E., tra il 1983 e il 1984. Tra il 1986 e il 1987 Stef suona e va in tour con i Berlin, mentre nel 1988 segue in tour mondiale il cantante Michael Bolton.Nel 1991,caldamente raccomandato da Joe Satriani, Stef comincia il suo ingaggio con Alice Cooper, che lo porterà a registrare due album con la storica rockstar: «Hey Stoopid» e «The Last Temptation». Dal 1991 al 1995 segue in svariati tour sia mondiali sia americani Alice Cooper avendo l'occasione di dividere il palco con band del calibro di: Judas Priest, Motorhead, Ozzy Osbourne, Megadeath e Faith No More.

aderito, alla Camera di Commercio di Cremona e al patrocinio del comune di Crema». Alla cerimonia festosa di accensione delle luminarie per il centro storico di Crema in occasione delle feste natalizie,

quest’anno si unisce anche qualche motivo in più di preoccupazione. In parte dovuti alla crisi, ma in parte generati da un cambiamento “epocale” che ha investito l'associazione che raccoglie i commercianti. La sede Ascom di

Crema e del circondario è entrata far parte della Confcommercio attraverso una convenzione stipulata con l'Ascom della provincia di Cremona. Speriamo che questo non significi perdere una parte della propria autonomia a vantaggio del riferimento provinciale. Il timore è che in questo modo un altro punto di forza del sistema associazionistico e della realtà economico-produttiva quale è l’associazione commercianti della città venga in parte penalizzato. Vogliamo credere che in ogni modo Ascom Crema continuerà un servizio importante agli associati all’altezza del recente passato, e che il riferimento provinciale voglia ritenere questa parte della provincia che è il cremasco meritevole di speciale attenzione e di particolare cura. La dichiarazione diffusa al riguardo dal presidente Antonio Zaninelli va in questa direzione: «Si con-

clude con questo accordo il lungo percorso che ci ha portato ad una proficua intesa grazie alla quale le due associazioni provinciali del commercio sotto l'egida di Confcommercio-Inprese per l'Italia, acquisicono maggior forza e rappresentatività. Auspico che la passione e a tenacia che sino ad oggi hanno contraddistinto la nostra attività continuino a caratterizzare la futura azione comune, garanzia del raggiungimento di nuovi positivi risultati per il nostro territorio».

Liceo Tecnologico, Orini: «Ci sarà sia allo Scientifico che al Galilei» Quanti indirizzi ci saranno l’anno prossimo nelle scuole superiori della città? Si annuncia una rivoluzione dell’istruzione superiore a Crema. Parole d’ordine saranno: razionalizzazione, liberalizzazione e concorrenza positiva. Ci spiega tutto Paola Orini, assessore provinciale all’istruzione e alla formazione. «Il Piano provinciale scolastico, quel piano che mette in chiaro i possibili cambiamenti che ogni istituto potrà attuare, è in una fase assolutamente avanzata. Abbiamo incontrato presidi del Cremasco e del cremonese, dirigenti scolastici a gruppi a seconda del settore di appartenenza, assessori dei comuni e rappresentanti delle forze sindacali. Tutti incontri e riunioni volte a considerare le esigenze territoriali in modo da creare un’offerta formativa valida, razionale e variegata per la provincia». A che punto siete? «Alcuni dei regolamenti attuativi voluti dalla riforma del ministro dell’istruzione Gelmini sono ancora in discussione presso la commissione parlamentare competente. Questi ritardi ministeriali hanno portato a due conseguenze. La prima: a livello nazionali si è spostato il ter-

la sperimentazione tecnologica da mine per la pre-iscrizione ai qualche anno, come nel caso prossimi anni scolastici, dal 30 dell’Itis Galileo Galilei di via Matilde gennaio al 28 febbraio. La sedi Canossa, possano mantenere in conda: l’offerta formativa terriessere l’ indirizzo tecnologico aptoriale dovrà ancora attendere punto. Ciò significherà allora che a prima di arrivare alla stesura Crema esisteranno due licei scienfinale e definitiva. Stesura che tifici tecnologici». poi dovrà passare dalla RegioNon c'è il rischio di due scuone». Che cosa cambierà per le “fotocopia” con un'inutile dile scuole superiori del Crespersione di risorse? masco? «Grazie all’autonomia scolastica «Nei giorni scorsi si è letto Paola Orini, ogni istituto sarà libero di avere di alcuni istituti di Crema che assessore provinciale diverse curvature. Mi spiego: a sepotranno avere il raddoppio conda dell’importante rapporto dei loro indirizzi. Nello specifiche ogni singola scuola ha e crea con le realtà co si era parlato di Liceo scientifico, che vorterritoriali, con le associazioni di categoria e rebbe attivare un indirizzo tecnologico e con le effettive necessità locali, ogni indirizzo dell’Itis Galilei, che già possiede un indirizzo potrà differenziarsi dall’altro dividendosi in più tecnologico. La riforma prevede che siano i lisottopercorso variegati, specializzandosi in alcei a poter attivare un indirizzo tecnologico, e cuni settori specifici, diversi rispetto a quelli non gli istituti tecnici, purchè gli oneri siano a proposti dall’istituto“concorrente”. In questo carico dell’istituto stesso. Quindi il Liceo senso si intende il termine liberalizzazione. Una Scientifico Da Vinci di via Stazione, sempre positiva concorrenza potrebbe solo migliorare che non cambino le disposizioni, potrà avere il già buon assetto e la buona proposta delle un suo indirizzo tecnologico. La riforma prevescuole del nostro territorio» de anche che gli Istituti Tecnici con già avviata

Il progetto di Bettinelli con le tribune mobili


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Crema

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Pendolari, nuova ondata di disagi

Cambiano gli orari dei treni: 3mila persone costrette a svegliarsi all’alba. Parte la protesta

P

di Barbara Milanesi

er i pendolari dal 13 dicembre 2009 sarà ancora panico. Un ulteriore peggioramento per i cremaschi che si servono della tratta Crema-Bergamo per andare a scuola o al lavoro: 20 minuti in più d’attesa a Treviglio e l’arrivo a Bergamo dopo le 8. L’alternativa: sveglia all’alba. Non sono pochi i pendolari interessati al cambiamento: circa 3mila persone ogni mattina solo nel nostro territorio. Ci ha spiegato la questione Antonio Pace, responsabile cremasco del comitato pendolari Cremona-Bergamo: «Dal 13 dicembre entrerà in vigore il nuovo orario per i treni suburbani e la situazione dei pendolari cremaschi subirà un altro peggioramento. Come se non bastasse». Spiega Pace: «Oggi noi prendiamo il treno delle 6.52 da Crema; a Treviglio aspettiamo la coincidenza delle 7.28 per arrivare a Bergamo alle 7.53: abbiamo solo 5 minuti ma riusciamo, di corsa, ad arrivare al lavoro o a scuola in tempo. Senza soffermarmi sull’attuale scomodità di cui si discute da ormai un anno, passo subito a spiegare come e quanto peggiorerà la situazione. Dal 13 dicembre infatti si duplicheranno i disagi. La coincidenza delle 7.28 da Treviglio per Bergamo

La stazione di Crema

sarà posticipata alle 7.39, quindi si arriverà a Bergamo dopo le 8». Pace sottolinea come la maggior parte dei pendolari, che si tratti di studenti o di lavoratori, dovrebbe iniziare la giornata lavorativa a partire dalle 8 e quel cambiamento cambierebbe la vita della maggioranza degli utenti. «L’alternativa sarebbe quella di prendere da Crema il treno delle 6.12, che partirebbe ancor prima da Castelleone e da Soresina. Quel treno partirebbe da Treviglio per Bergamo alle 7.09. Ma non mi sembra che sia un’alternativa sensata. Abbiamo il diritto di andare a lavorare con i mezzi pubblici. La campagna ostinata riguardo l’ecomobilità non mi sembra possa avere dei riscontri se non si vengono a

creare i mezzi per poterla mettere in atto. Molti di noi hanno già optato per l’auto». Pace sottolinea che, probabilmente, se non si otteranno le risposte cercate finora, si proverà ad agire in un’altra maniera: «La settima scorsa abbiamo avuto un incontro con Massimiliano Salini, presidente della Provincia di Cremona. Salini ci ha risposto che si impegnerà per affrontare e risolvere la questione. Ovviamente proviamo ad attendere ma vorremo vedere dei risultati. La Provincia ci ha promesso di continuare a fare da interlocutore con la Regione e Trenitalia. Spero si possa arrivare ad un accordo e a qualche modifica. Così le cose non possono continuare. La situazione diventa sempre più tesa».

A confermare quanto detto da Pace anche Luigi Cei, presidente della consulta provinciale sui trasporti di Rivolta d’Adda: «I problemi che ci sono peggiorano di mese in mese, di anno in anno. Le difficoltà dei pendolari attendono da anni risposte. Mi sembra invece che la situazione peggiori in continuazione. Diversi servizi vengono tolti, anziché aumentarli. Si spacciano le mancanze come situazioni migliorative. Ho parlato con Pace e capisco le esigenze dei cremaschi di attendere una risposta dalla provincia di Cremona». Il parere è unanime. Così non si può andare avanti. E in attesa che qualcosa migliori, oppure peggiori considerato l'andazzo che si è trascinato fino adesso, i pendolari si stanno organizzando. «Se entro la metà di gennaio la situazione non prenderà una piega diversa» conclude Cei, «allora tutt i diversi comitati locali, nati dalle esigenze dei pendolari delle diverse zone che sfruttano la stessa linea ferroviaria, si uniranno in una polemica ben più corposa. Pretendiamo delle risposte e dei servizi. L’ecomobilità non è un discorso che siamo ancora disposti ad accettare dall’alto se, proprio da lì, non vengono creati i servizi e i mezzi per poter realizzare obiettivi ecologici tanto cari».

Su Rete 4 in onda la puntata di «Cuochi senza frontiere» girata in città

Piazza Duomo gremita per Mengacci

S

i è tenuta sabato 28 novembre la tanto attesa registrazione della puntata di «Cuochi senza Frontiere», la trasmissione condotta da Davide Mengacci che ha avuto come protagonista la città di Crema. La puntata in oggetto andrà in onda su Rete 4 domani, sabato 5 di-

cembre alle ore 11. Per l’intera giornata piazza Duomo si è trasformata in un unico set televisivo. La piazza gremita di gente era stata decorata a festa con la presentazione di banchetti espositivi dei maggiori prodotti tipici cremaschi. I due cuochi sfidanti, Carlo Alberto Bettinelli e Agata Zo-

Innovazione nei servizi

E’ possibile, ed è necessario per aumentare la competitività delle nostre imprese , sostenere una via italiana all’innovazione dei servizi. Quattro sono i fattori-chiave: massimizzare l’autenticità attraverso il design di processo o di servizio; passare ad una cultura del servizio; puntare sull’estetica del servizio; assicurare un elevato grado di customizzazione del servizio. Tutti elementi indispensabili, non solo per creare valore aggiunto per il consumatore finale ma anche per facilitarne la sua percezione. Obiettivo raggiungibile cambiando il sistema di incentivi all’innovazione. E tre sono le proposte: più formazione, sostegno mirato al settore dei servizi, creazione di un percorso ottimale, dunque un “repertorio di innovazione” a disposizione delle imprese. I servizi hanno oggi una forte capacità autonoma di cambiamento attraverso attività non riscontrabili né classificabili con gli strumenti analitici utilizzati per l’industria e l’innovazione; è un fenomeno rilevante, soprattutto in Italia, che non può essere misurato attraverso i tradizionali strumenti utilizzati da decenni. Molti degli indicatori che oggi misurano la performance di innovazione devono essere pertanto ripensati. Rispetto ai tradizionali processi di innovazione, risulta oggi altrettanto significativo, per i servizi, un nuovo modello, quello dell’innovazione guidata dal design (design-driven innovation). Questo modello di innovazione vede il nostro Paese in posizione di leadership, anche se a questo riconoscimento non corrisponde però un allineamento strategico, né altrettanto politico e nei sistemi di incentivi volti a sostenerne la crescita e la diffusione tra le imprese. info@francescolauria.com

In un libro tutti i segreti del Ris e del generale Luciano Garofano Lunedi scorso è stato ospite presso la Sala dei Ricevimenti in palazzo comunale a Crema il generale carabiniere Luciano Garofano (nella foto), già responsabile del RIS di Parma, per presentare il suo ultimo libro: «Il processo imperfetto - La verità sul caso Cogne» edito da Rizzoli. Organizzazione dell'incontro l'Associazione Culturale Le Muse, con il patrocinio dell'assessorato alla Cultura di Crema. La presentazione del libro e dell’autore è stata del giornalista Giovanni Bassi. Il generale Garofano è stato a capo del Ris per molti anni

ed ha vissuto da protagonista le indagini dei più grandi casi cronaca nera italiani. Serata di assoluto interesse e di grande attualità, con pubblico numeroso, attento e curioso.

Colletta alimentare: al lavoro più di 700 volontari cremaschi

i concorrenti ai fornelli

Davide Mengacci in piazza Duomo

a cura di Francesco Lauria

bolcka, si sono battuti preparando due piatti dai sapori locali. Bettinelli ha cucinato i tipici tortelli nostrani; la Zobolcka si è presentata con un flan di grana padano decorato con funghi. La vittoria è andata al flan, il piatto che ha colpito maggiormente il palato del giudice Mario Negretti, cuoco cremasco. La puntata ha visto

succedersi anche altri momenti di intrattenimento. Si sono presentati i mangiafuoco del carnevale cremasco, i signori delle oche, una sfida a colpi di spade proposta dalla Confraternita del Dragone per riproporre l'assedio di Federico Barbarossa a Crema nel 1150. quando la città venne bruciata. Infine Mengacci ha passato in

rassegna tutti i prodotti cremaschi esposti. Durante la puntata in onda domani saranno presentate anche altre bellezze storico artistiche del territorio cremasco. La troupe televisiva ha girato nei giorni precedente sabato 28 il territorio: Pandino, Soncino, Pizzighettone e Castelleone. Insomma tutto la zona sarà protagonista.

Condividere i bisogni per condividere il senso della vita. Con questo slogan, all’insegna della solidarietà, si è svolta la 13esima edizione della Colletta alimentare promossa dalla fondazione Banco Alimentare e dalla compagnia delle Opere. Sabato 28 novembre, dalle 9 alle 19 sono stati 235 i supermercati coinvolti nel territorio cremasco, bergamasco e bresciano. L’iniziativa era a livello nazionale. All’ingresso di ogni punto vendita alcuni volontari, riconoscibili perché indossavano una pettorina gialla, avvicinavano i clienti e spiegavano l’iniziativa. Dopo di che donavano loro un sacchetto giallo per fare la spesa da destinare ai meno fortunati. Richiesti soprattutto prodotti non deperibili: olio, omogeneizzati, prodotti per l’infanzia in generale, tonno, carne, perlati e legumi in scatola. Erano 750 i volontari impegnati nell’iniziativa. 120 solo all’Ipercoop, il supermercato più grosso della città. Una bella iniziativa che, anche quest’anno, nonostante il periodo di difficoltà, ha messo in evidenza la solidarietà e la generosità dei cremaschi.


Crema

Venerdì 4 Dicembre 2009

Sottopasso di Via Indipendenza: il comitato va alla resa dei conti L

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Giovedì 10 dicembre la riunione decisiva in palazzo comunale. Ecco l’ordine del giorno di un incontro che si annuncia difficile

di Tiziano Guerini

a prossima settimana si terrà una nuova riunione del comitato contro l’ipotesi del sottopasso alla ferrovia in via Indipendenza. Giovedi 10 dicembre alle 21 al primo piano del palazzo comunale. Fra gli invitati all’incontro, oltre alle associazioni di categoria e agli ordini professionali ci saranno probabilmente anche i rappresentanti del quartiere di Santo Stefano che premono da anni perché il loro disagio del passaggio a livello venga risolto. Potrà forse essere l’occasione di una intesa. Infatti ci sono ragioni che possono mettere d’accordo un po’ tutti i cittadini interessati al di qua e al di là del canale. Vediamo di indicarne alcune, anticipando il dibattito. Il quartiere di Santo Stefano è rimasto, no-

nostante lo sviluppo urbanistico della città, sostanzialmente un quartiere esterno: è il suo svantaggio ma anche il suo vantaggio. Collegarlo ad una viabilità “interna” come viene definita quella risultante dall’ipotesi sottopasso di via Indipendenza, rischia più di penalizzarlo che di favorirlo. Potrebbe essere utile invece un collegamento più diretto del quartiere di Santo Stefano con la città dal punto di vista ciclopedonale: ma questa è cosa facilmente risolvibile. Un'altra questione è legata all’ipotesi realizzazione del nuovo Palazzetto dello sport nell’area della Pierina. Tutti concordano che tale realizzazione non potrebbe che essere valutata positivamente per i collegamenti solo in presenza della realizzazione del p ro l u n g a m e n t o d e l l a Gronda Nord con passag-

Il passaggio a livello di via Indipendenza

gio di ferrovia e canale e sbocco su via Bramante. E’ tanto vero questo che anche lo studio del Pgt pare prevedere il mantenimento della ipotesi sovrappasso della Gronda Nord. La domanda è: con la penuria di disponibilità finanziarie del Comune di Crema quanto è realistico prevedere oltre al sottopasso di via Indipendenza anche il completamento

«Teatro è...» in Sala Alessandrini

Da sinistra Fausto Lazzari e l'assessore alla Cultura Paolo Mariani

Ultimo appuntamento della rassegna «Teatro è … al femminile» per questa sera venerdi 4 dicembre ore 21 alla sala Alessandrini di via Matilde di Canossa a Crema. In scena Patrizia Aroldi in «Gidiguglia, appunti per una clownesca». Domatrice di fantasmi, buffone del profondo, col compito di commuovere e divertire con la maschera. Una vita sulla pista del circo. La rassegna sotto la direzione artistica

di Fausto Lazzari chiude così la sua quindicesima edizione. Non solo protagoniste sono le donne, le loro difficoltà così attuali, particolari e specifiche, ma tutto il territorio da cui le storie prendono le mosse. Veramente un teatro non avulso dal contesto in cui si rappresenta ma al contrario fortemente descrittivo della realtà a confronto della quale vive e da cui prende le mosse.

della Gronda Nord? E quanto dovrà aspettare anche la realizzazione del nuovo Palazzetto dello sport? L’obiezione più forte contro il prolungamento della Gronda Nord è rappresentata dal raffronto fra i costi della sua realizzazione e quelli del sottopasso alla ferrovia. I primi si dice ammontino ad almeno 7 milioni di euro, il

secondo costerebbe non più di 3,5 milioni di euro. Senza entrare nel merito di stime tutto sommato solo ipotetiche, il costo del sovrappasso ferroviacanale viene calcolato in riferimento ad un progetto della passata amministrazione di centrosinistra che nulla impedisce ora di ridimensionare. I meglio informati sostengono che un semplice ponte in ferro (tra l’altro costruiti da una ditta che dista non più di 300 metri, in via Gaeta) non costa più di un milione di euro. Se a questo costo si aggiunge quello del completamento della tangenziale senza terrapieni, c’è chi giura che la somma necessaria non è sicuramente maggiore di quella prevista per il sottopasso. Questo e quant’altro non può che ottenere l’attenzione di amministratori pubblici oculati e sicuramente impegnati a fare il meglio per la città.

Patch Adams e Dalila Di Lazzaro al Rotary Un incontro per tanti aspetti straordinario quello che si è tenuto al Rotary di Crema con ospiti illustri l’attrice Dalila Di Lazzaro, col suo libro «Toccami il cuore» e il dottor Patch Adams più noto al mondo intero come il medico del sorriso. Per il presidente del Rotary l’architetto Gigi Aschedamini si è trattato dell’appuntamento fra i meglio riusciti degli ultimi tempi. Introdotti dal notaio Gian Battista Donati i due ospiti rappresentano al meglio quella dimensione “sociale” propria del Rotary. Dalila Di Lazzaro ha parlato della sua personale esperienza di dolore, ma anche di amore per la vita, mentre il medico-clown più famoso del mondo (celebrato nel film del 1998 interpretato da Roby Williams) ha illustrato i suoi trent’anni di attività dedicata all’assistenza ai malati più gravi attraverso il riso, la gioia e la spontaneità dei rapporti umani. Un approccio supportato da conoscenze terapeutiche e psicologiche di alto livello. «Ho trovato di grande personalità l’attrice Dalila Di

Lazzaro» ha commentato Aschedamini, «molto bella e molto sensibile d’animo; il suo libro merita di essere letto. Patch Adams si è rivelato per quello che ci aspettavamo, e non poteva essere altrimenti per chi ha saputo realizzare un ospedale dove i costi sanitari sono ridotti del 90% grazie alla capacità eccezionale di alleviare le sofferenze con l’amore e l’umorismo quando non è possibile accedere ai farmaci. Questo specialmente nei Paesi più poveri: lo stesso Patch Adams ha ricordato la sua collaborazione con Gino Strada in Afganistan». L’assessore Luciano Capetti, a nome del sindaco Bruno Bruttomesso, ha consegnato a Patch Adams una targa ricordo del comune di Crema. I rotariani partecipanti all’incontro hanno apprezzato e lungamente applaudito i due ospiti. Nel pomeriggio Patch Adams e Dalila Di Lazzaro erano stati in ospedale a Crema nel reparto pediatria per portare il loro sorriso e la loro partecipazione ai giovanissimi degenti.

Expo, Soccini: «Una società che sappia gestire i progetti»

In merito alla proposta riguardante l’Expo 2015 lanciata dall’assessore Maurizio Borghetti, interviene l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, Matteo Soccini. «La proposta lanciata sulla stampa dall’assessore Borghetti di costituire una società che si occupi del tema Expo non può non trovare attenzione da parte dell’amministrazione provinciale . L’idea di mettere attorno ad un tavolo amministrazioni pubbliche, associazioni di categoria e altri soggetti privati merita un sicuro approfondimento per capirne la portata e gli obbiettivi che si propone di perseguire». Prosegue l’esponente leghista: «Quanto alla prospettiva di costituire una nuova società ad hoc ritengo opportuno privilegiare i soggetti che già operano sul territorio. Difatti una società che riunisce come azionisti Provincia di Cremona, comuni di

Matteo Soccini, assessore allo Sviluppo economico

Crema, Cremona e Casalmaggiore, associazioni di categoria, sindacati e camera di commercio è tuttora esistente e si chiama Reindustria. In una fase come questa, in cui è in discussione il futuro di questa agenzia di sviluppo territoriale, è quanto mai corretto e doveroso porsi la domanda se non sia il luogo adatto al perseguimento degli obiettivi posti da Borghetti. L’idea è stata lanciata, compito di tutti gli attori coinvolti discuterne seriamente».

Viaggio in Terra Santa con il vescovo Oscar

Dal 26 luglio al 2 agosto 2010, il Vescovo Oscar guiderà il pellegrinaggio diocesano dei giovani in Terra Santa. Il costo complessivo a persona è di 800€ comprensivo di 100€ di caparra da versare all’iscrizione secondo le modalità indicate nel modulo di adesione. La restante quota potrà essere versata attraverso: pagamento unico entro e non oltre il 15 Giugno 2010; pagamento dilazionato mensile per il periodo gennaio – giugno 2010. E’ necessario sottoscrivere la propria adesione entro Natale compilando il modulo online dove troverai anche tutte le informazioni relative all'iscrizione. Per conoscere meglio la proposta e l'itinerario visita la sezione "Terra Santa" del sito internet www.upgcrema.it

Mercatino di Natale in piazza Duomo

Sabato 5 dicembre la cittadinanza è invitata in piazza Duomo a Crema alla prima edizione del Mercatino Solidale di Natale, organizzato dalla Cooperativa del commercio equo «La Siembra», dalla Cooperativa Ergoterapeutica Artigianale Cremasca, dall’Associazione Donne contro la Violenza e dall’Associazione Papa Giovanni XXIII. L’obiettivo delle organizzazioni promotrici, che operano da svariati anni sul territorio a fianco delle categorie più deboli, è sia quello di diffondere la conoscenza delle proprie attività, che quello di reinventare il senso del dono, offrendo idee regalo capaci di coniugare solidarietà, inclusione

sociale, rispetto per l’ambiente e dignità del lavoro. Accanto alla vendita di piante, fiori, oggetti di artigianato realizzati da un centro giovanile, cesti di prodotti alimentari e agende saranno effettuate: la raccolta di cellulari vecchi o rotti, destinata a finanziare un progetto di cooperazione nell’Amazzonia peruviana; una raccolta firme per promuovere una legge regionale contro la violenza sulle donne; una seconda raccolta firme per sottoscrivere l’appello di Libera contro l’emendamento in discussione in Parlamento che autorizzerebbe la messa all’asta dei beni confiscati alla mafia. Il mercatino sarà aperto dalle 10 alle 18.


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Crema

Venerdì 4 Dicembre 2009

Il metro e la “cura del ferro” U Pedrazzi, consigliere Pd, scrive a Formigoni per il prolungamento della MM3

na lettera aperta al presidente della regione Lombardia. Argomento: il prolungamento della linea metropolitana fino a Paullo. L'hanno scritta i due consigliere regionali del Partito Democratico, Fortunato Pedrazzi e Giancarlo Concordati. «Il nostro territorio soffre da anni della carenza di infrastrutture» scrivono i due consiglieri, «riteniamo che la “Cura del ferro” sia la medicina più efficace per migliorare la qualità della vita nella nostra Regione». Sottolineano Pedrazzi e Concordati: «Esiste un protocollo sottoscritto da Regione Lombardia (approvato con delibera n. 30473 del 1/8/97) e da tutti gli enti interessati che prevede un tavolo di confronto sul trasporto pubblico che però non viene convocato da anni. Così pure il protocollo d’intesa fra gli enti per la realizzazione della tangenziale Est esterna di Milano prevede il prolungamento della MM3 fino a Paullo, Zelo Buon Persico; in particolare l’ultimo capoverso che recita». E ancora: «Il prolungamento della MM3 rappresenta per i territori sud- est di Milano (lodigiano, e cremonese) una grande opportunità, concretizzando una “cura del ferro” indispensabile per il sud della Lombardia, un’area tra le più compromesse in Europa per gli inquinanti in atmosfera». I ritardi che si sono accomulati negli ultimi anni hanno raggiunto un limite intollerabile per i due esponenti del Pd: «Sono ormai trascorsi 15 anni dall’approvazione del protocollo. Molti soldi sono stati spesi per il progetto. Abbiamo la netta sensazione che gli impegni presi siano finiti nel nulla. Vor-

Fortunato Pedrazzi

remmo anche ricordare come l’EXPO 2015 sia un’occasione da non perdere per finanziare, almeno in parte, un’opera vitale». Nella lettera a Formigoni Pedrazzi e Concordati ricordano che nel 2007 il «governo Prodi garantiva la copertura finanziaria degli investimenti previsti dal suddetto protocollo d’intesa (tavolo Milano Expo 2015), relativi al sistema ferroviario metropolitano di Milano, stanziando a tal fine 150 milioni di euro e riconoscendo a tali opere un carattere prioritario; in data 24 luglio 2008, la Corte dei Conti nega il suo visto e la conseguente registrazione alla delibera CIPE bloccando, di fatto, l’iter progettuale e il finanziamento del prolungamento; il 13 marzo 2009 depositato in Regione il nuovo progetto definitivo con la riduzione da 8 a 6

fermate; ottobre 2009 viene presentato a Roma il progetto definitivo rivisto e ridimensionato; il costo scende da 800 Milioni a 720 Milioni». Ma allo stato attuale sembra che tutto si sia arenato. «Il progetto è pronto, gli enti locali e le stesse Province di Milano, Lodi e Cremona sono in attesa di risposte certe che non vedono arrivare; migliaia di pendolari sono esterrefatti dal balletto di informazioni a cui sono soggetti: i treni non svolgono un servizio decoroso e puntuale, gli autobus sono rallentati dal traffico e dalle difficoltà indotte dei lavori lungo la ex ss Paullese. In questo momento non sappiamo quando il progetto sarà messo all’ordine del giorno del CIPE; non sappiamo nemmeno che fine hanno fatto i 150 milioni di Euro a suo tempo stanziati». Nella fase conclusiva del loro scritto i due consiglieri lanciano un appello al presidente della regione Lombardia perchè accelleri la realizzazione di un'infrastruttura deciva per i pendolari. «E’ un problema che coinvolge l’intero sistema della mobilità di due importanti province, Lodi e Cremona, intrecciandosi con questioni di carattere economico, produttivo e sociale delle popolazioni interessate. Le chiediamo pertanto di intervenire per convocare un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessanti ai sensi degli accordi e dei protocolli citati in precedenza. I cittadini hanno bisogno di una risposta positiva rispetto al progetto di prolungamento della MM3 da S. Donato a Paullo prima della scadenza del mandato amministrativo del marzo 2010».

Pianengo: «Amici del Verde» puliscono strade e rogge

Grazie a un gruppo di volontari, Pianengo si è fatta bella in vista delle feste di Natale. Domenica scorsa, infatti, il gruppo «Amici del Verde» ha organizzato una delle “pulizie generali” che periodicamente effettua nel corso dell’anno. In questo modo le strade esterne all’abitato e soprattutto le rive delle rogge, oltre all’appuntamento ormai tradizionale di “Rifiutando” organizzato da Scs, vengono “passate di ramazza” altre due o tre volte nel corso dell’anno. Domenica erano tredici i volontari che, armati di scope, rastrelli, punteruoli e sacchi hanno perlustrato bordi stradali e rive di fossi. Una caccia che ha dato buon frutto… anzi, meglio dire cattivo frutto: sono stati infatti riempiti una cinquantina di sacchi di rifiuti, segno che la cattiva abitudine dell’abbandono è dura a morire. Per fortuna, unico rifiuto speciale e pericoloso è stata una batteria d’auto. A tutti i volontari, naturalmente, il grazie dell’assessore all’Ambiente Antonio Cuti e di tutta l’amministrazione comunale per la preziosa opera e l’esempio civico.

Daria Bignardi al San Domenico Giovedi 10 dicembre alle ore 21 con ingresso libero, il teatro S. Domenico ospiterà un dibattito di eccezione fra Daria Bignardi e Beppe Severgnini. Argomento l’ultimo libro della Bignardi «Non vi lascerò orfani – quando si diventa orfani da adulti» ed. Mondadori. Daria Bignardi è al suo primo libro: a partire dalla morte della mamma ci racconta tutta la vita della sua famiglia risalendo alle origini. Dice: «Ho voluto evocare il calore della mia infanzia e raccontarlo». L’evento realizzato dalla associazione culturale cittadina «Le Muse» in collaborazione col teatro S. Domenico di Crema, ha come sponsor unico la Banca Popolare di Crema.

Plis del Tormo pronto a navigare nella rete

Prende sempre più consistenza il Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) del Tormo. Nei giorni scorsi la Commissione di gestione, che rappresenta i nove Comuni aderenti ed è presieduta dall’assessore pandinese Romana Camoli, ha deciso alcune importanti iniziative. In primo luogo il Plis del Tormo parteciperà a un bando provinciale con un progetto che prevede la tabellazione perimetrale del Parco: se verranno

ottenuti i contributi, quindi, il Parco del Tormo prenderà forma anche fisica con la posa di tabelle che ne indicheranno il perimetro. Un’altra decisione importante riguarda la comunicazione. La Commissione ha infatti deciso di dare corso a due dei tre stralci di cui è composto il Piano di comunicazione. Verranno così realizzati l’immagine coordinata del Parco e il sito internet, con i fondi già stanziati e disponibili. Rinviata all’anno

prossimo, invece, l’ideazione e la realizzazione del “kit di comunicazione”, per il quale la presidente Camoli ha invitato tutti i soci ad attivarsi per reperire, anche attraverso sponsorizzazioni, le risorse necessarie. Nel corso della riunione è stato anche illustrato il piano triennale degli investimenti, che verrà discusso nel mese di dicembre per dare l’opportunità ai Comuni soci del Parco di prendere visione della

bozza e di avanzare eventuali suggerimenti o proposte di modifica. Tutti i componenti della Commissione di gestione hanno sottolineato come il Plis del Tormo rappresenti un’opportunità per il territorio che deve essere sviluppata, per ragioni di salvaguardia e tutela ambientale e delle peculiarità locali, fra cui l’agricoltura, che deve mantenere e sviluppare la sua caratteristica di realtà attiva e predominante.


Crema La non autosufficienza: un problema che incontra quasi tutte le famiglie lombarde. Basti pensare che, secondo dati del Censis, gli anziani non autosufficienti, che cioè sono in condizioni di aver bisogno di assistenza da parte di altre persone, in maniera permanente o temporanea, erano poco più di 370mila nel 2005 e saranno quasi 600mila nel 2025, fra soli 15 anni, e che a tale dato va aggiunto il numero dei disabili, non necessariamente anziani. Un tema, dunque, che la politica, il legislatore non può non affrontare, determinando le modalità e le risorse dell’azione delle istituzioni. Opportuno è stato l’incontro organizzato dal PD nella sede di Crema della Provincia per presentare il progetto di legge sull’istituzione e la regolamentazione del Fondo regionale per la non autosufficienza, che anch’io ho sottoscritto. A presentare le proposte del PD la prima firmataria del Progetto di legge, Ardemia Oriani, davanti a un pubblico numeroso di amministratori locali, di case di riposo, operatori sociali e socio-

Famiglie non autosufficienti: Pd vuole un Fondo regionale

sanitari. Se la Lombardia è fra le regioni italiane con il maggiore indice di vecchiaia, la provincia di Cremona è, fra le lombarde, una delle più “vecchie” La Regione Lombardia, su insistenza del PD, ha inserito nella legge 3 del 2008, all’art. 17, la possibilità di istituire un Fondo regionale per il sostegno alla non autosufficienza. Ma la legge 3 è una legge quadro, che ha bisogno di ulteriori provvedimenti applicativi. Così il Fondo è, finora, rimasto lettera morta: nessuna regolamentazione, nessuna risorsa. Serve proprio una legge per questo? Secondo la maggioranza regionale no, è sufficiente un provvedimento della giunta. Secondo noi, invece, una legge è

L'incontro organizzato dal Partito Democratico nella sede della Provincia

necessaria per fissare criteri ai quali l’esecutivo e la struttura amministrativa dovranno uniformarsi. Senza una legge il Fondo sarebbe troppo in balia di scelte

politiche che possono mutare. Sono invece necessari criteri oggettivi e certi di finanziamento e di regolamentazione dell’accesso ai suoi benefici.

Questo il messaggio principale che abbiamo voluto trasmettere nell’incontro della settimana scorsa. Un messaggio che i presenti, a partire dai rap-

Milonga di Santa Crus festeggia i suoi primi 10 anni Domenica 13 dicembre, la Milonga di Santa Crus, la storica, celebre e prima scuola cremasca di tango argentino, che ha sede presso l’Arci di S. Maria, celebra i suoi primi 10 anni di vita. In questo pezzo della Buenos Aires tanguera trapiantato a Crema hanno imparato il famoso ballo ar-

gentino almeno 700 persone da 1999 a oggi. I partecipanti ai vari corsi sono oggi oltre 50 allievi. E sono tutti iscritti al circolo Arci del quartiere di Crema. Sono guidati da due fra i quotati maestri professionisti di tango argentino, Alberto Scarico e Sabrina Rovelli. Per celebrare i 10 anni di

La prima maestra di tango argentino, Eleonora Roman

Venerdì 4 Dicembre 2009

fondazione, il Santa Crus ha organizzato proprio per il 13 dicembre una milonga con musica dal vivo suonata dal celebre quintetto dei Tango Tinto. Con inizio alle ore 18. Seguirà cena tipica cremasca e musica fino alle 24,30. Musicalizza Guido El Flaco. I fondatori della storica Milonga di Santa Crus sono stati Renata Ballace, tuttora presidente della scuola, e Nino Canale. La prima maestra è stata Eleonora Roman, argentina, dell’Accademia di Buenos Aires. Poi, Attilio Valli e Paola Valoti che dirigono ora una rinomata scuola di tango a Bergamo. Infine, come si diceva, Alberto Scarico e Sabrina Rovelli. Una scuola celebre, quindi, quella di Santa Crus che ha diffuso la conoscenza del tango argentino e

Renata Ballace, presidente della storica scuola

della sua cultura in tutto il territorio cremasco anche con numerose manifestazioni. Fra le quali, l’intrattenimento pomeridiano presso il Kennedy e la Casa di riposo, le esibizioni alla Festa dell’ecologia, durante le celebrazioni del 2 giugno, alla Festa centrale dell’Unità (ormai da 9 anni conse-

cutivi) alla Camera del Lavoro di Cremona e, da ultimo, alla tre giorni della «Crema del tango» nella splendida cornice del chiostro del teatro S.Domenico. Una manifestazione che ha affascinato i cremaschi (4mila in coda al botteghino per avere i biglietti) e che, si spera, diventi una tradizione per il territorio. Così come ha riscontrato un notevole successo il «SognoNotte di Tango» a CremArena quest’estate con l’esibizione e i virtuosismi tangueri di Alberto Scarico e Sabrina Rovelli. A questi interventi si aggiungono altre iniziative come stage, incontri culturali, concerti dal vivo che la Milonga di Santa Crus organizza ogni anno, senza mai percepire alcun compenso, per avvicinare sempre di

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presentanti delle istituzioni di assistenza sociosanitaria (le case di riposo) e dagli amministratori comunali, hanno mostrato di comprendere e di apprezzare. Tuttavia, la collega consigliera Oriani ha allargato il discorso, sostenendo la necessità che tutto il sistema di welfare lombardo debba essere rivisto, per far fronte al fenomeno della denatalità, dell’aumento dell’età media e del numero di anziani, vecchi e grandi vecchi, nonché di un flusso migratorio che non si può più fingere di non vedere. Concludendo l’incontro, la senatrice Cinzia Fontana ha affermato che non ci si può più permettere di affrontare il tema della non autosufficienza con risposte frammentarie, ma ha anche ricordato che il Fondo nazionale a oggi non ha trovato alcuna fonte di finanziamento nella legge finanziaria di un governo che basa la sua manovra economica sui tagli alla spesa sociale, il modo più odioso di far quadrare i conti. Un modo che dobbiamo cambiare, in parlamento e in consiglio regionale.

I maestri Alberto Scarico e Sabrina Rovelli

più i cremaschi alla magia e al fascino del tango argentino e ai valori che sa trasmettere. Manifestazioni anche a scopo benefico. Quella al S. Domenico, lo scorso anno, per esempio,

aveva l’obiettivo di acquistare un’incubatrice per il reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Maggiore. Il 13 dicembre, giorno di S.Lucia, quindi, l’ennesimo evento.


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di Roberto Bettinelli

i aggirava ubriaco nel locale con un grosso coltello da cucina. E' stata la titolare a chiamare i carabinieri. La telefonata è arrivata alla centrale operativa ieri verso mezzanotte. «C'è un uomo qui che da fastidio ai clienti ed è armato...» ha detto la donna al militare di turno al centralino. Pochi istanti dopo un equipaggio del nucleo radiomobile si è precipitato davanti al locale che si trova in un comune del circondario. I carabinieri sono entrati nel locale. Era quasi vuoto. I pochi avventori rimasti erano spaventati e si tenevano distanti dall'uomo. Questo, appena li ha visti, ha tentato di aggredirli. Ma senza usare il coltello. L'arma, con una lama di 18 centimetri, la teneva infilata nella cintura, nascosta sotto il giubbotto. L'uomo ha provato a sferrare calci e pugni ai due militari, ma è stato bloccato. Sono scattate le manete ai polsi. Poi è stato caricato sull'auto dei

Ubriaco, minaccia clienti con il coltello da macellaio

Tornati gli ausiliari del traffico

Aumentano le multe per sosta vietata

E’ stato disarmato dai carabinieri fuori dal locale. Condannato a 8 mesi

Carabinieri in azione

carabinieri e portato al comando di via Macallè a Crema. Qui è sato identificato. Si tratta di O.A., 45 anni, di Capralba. Ha passato la notte in camera di sicurezza e ieri nel primo pomerigio è stato processato per direttissima. Il giudice era Cristian Vettoruzzo, il legale d'ufficio era Elisa Boschiroli, il vice procuratore onorario che rappresentava l'acusa era Francesco Vetterese. L'imputato doveva rispondere delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale, ubriachezza molesta, porto di coltello. Il giudice l'ha condannato a una pena di otto mesi. Non la sconterà in carcere.

«Le Cinema», il processo: mostrato il video dell'incendio I video nell'aula di tribunale. Nell’udienza che martedì 1 dicembre si è celebrata in tribunale a Crema per il rogo del locale «Le Cinema» di via Palmieri sono stati protagonisti quattro filmati. Sono stati girati dalle telecamere del sistema di sorveglianza del Comune e del distributore Tamoil che si trova nelle vicinanze. Sono stati i legali dei due imputati a chiedere a giudice la verifica delle registrazioni in aula. Gli avvocati Massimo Martelli e Martino Boschiroli difendono Alessandro Bonizzoni, il 22enne cremasco attualmente agli arresti domiciliari, e Rocco D’amico, il siciliano che è in carcere dal 23 febbraio scorso. Entrambi so-

Crema

no accusati di incendio doloso e tentata estorsione. Secondo i carabinieri della compagnia di Crema sono stati loro la note a cavallo del 30 e 31 dicembre del 2008 a dare fuoco al locale di via Palmieri. D’amico è un pierre milanese di 37 anni con origine siciliana. Noto nel mondo della notte. Partecipava alla gestione de «Le Cinema» insieme al croato Anic Isic Goran. Il 37enne è finito in carcere insieme all’amico cremasco di 22 anni al termine delle indagini dei carabinieri. Decisiva agli occhi degli investigatori sarebbe stata una intercettazione telefonica nella quale il pierre avrebbe detto al fratello di aver bruciato il

locale. D’amico ha già dato spiegazioni al giudice in merito al reale contenuto di quella frase. Si tratterebbe di uno scherzo. Inoltre, questo sarebbe accertato, la stesa frase sarebbe preceduta da una premessa nella quale D’amico spiegava chiaramente al fratello che lui non c’entrava niente con l’incendio. Insomma si sarebbe trattato di una semplice battuta dopo che il 37enne era venuto a conoscenza dell’incendio. Nell’udienza precedente del 18 novembre D’amico e Bonizzoni si sono dichiarati innocenti. In uno dei filmati che sono stati visionati in aula si vede chiaramente la station wagon che arriva al distributore. Sopra ci sono

Sono apparsi ieri a Crema, accompagnati dai vigili urbani, gli «ausiliari del traffico», quelli cioè che verifichino se i proprietari delle auto nei posteggi pubblici hanno pagato il ticket. Nessuno scampo, quindi, per chi mette l’auto in sosta senza il tagliando del parcometro. Nell’occasione, i vigili hanno intimato agli extracomunitari che si sono inventati il mestiere di «posteggiatori abusivi» di abbandonare vie e piazze del

centro cittadino. Ovviamente, scomparsi i vigili, sono tornati al loro “lavoro”. Il comandante della polizia locale Alberto Peverelli ha assicurato che entro Natale gli abusivi non ci saranno più. Ieri i vigili hanno informato gli extracomunitari nelle piazze e nei parcheggi della città. Devono smetterla di fare i parcheggiatori abusivi. Staremo a vedere se a Natale ci saranno ancora oppure no.

La visione del filmato del sistema di sorveglianza

i due imputati. Sembrano riempire una tanica di benzina. Poi se ne vanno. In un altro filmato, questa volta siamo davanti al locale di via Palmieri, si vede un uomo che si avvicina con la tanica in mano. E’ evidente che si tratta della persona che ha dato fuoco al locale. Si dirige verso l’ingresso de «Le Cinema». Subito dopo scoppia l’incendio. Ma non è riconoscibile. E’ solo una sagoma che cammina nel

buio. Inoltre, fa notare l’avvocato Martelli, non è vestito come il suo cliente quando è stato filmato al distributore. Meno rilevanti ai fini del processo gli altri due filmati. Il processo è entrato nella fase finale. La prossima udienza fissata per il 27 gennaio ci saranno le requisitorie dell’accusa e le arringhe dei difensori. Poi il collegio presieduto da Salvatore Cappelleri dovrà decidere.

Ausiliari e vigili in azione


Sposi

Approfondimenti

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Deve essere unico e deve rispecchiare lo stile della sposa

La personalità della sposa tra le pieghe dell’ abito

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na volta decisa la data delle nozze, la prima cosa a cui una donna deve pensare è l'abito, che deve essere unico, e rispecchiare al meglio lo stile della sposa, nonché la sua personalità. Nella scelta sono tante le cose da tenere in considerazione. Bisogna valutare le proprie proporzioni del corpo quali l'altezza, la corporatura fisica, il colore dei capelli e la forma del viso al fine di acquistare l'abito migliore e scartare invece tutti quelli che non rispecchiano i canoni prima elencati.

IL MODELLO Per quanto riguarda il modello si può scegliere tra infinite possibilità. Dagli abiti con una grande scollatura o con un corpino in pizzo, con e senza maniche, fino ad

arrivare ad abiti arricchiti da ricami o da perline oppure restare su abiti più classici e lineari. L'abito deve essere sempre proporzionato alla corporatura. Le spalle, il punto vita, la scollatura, la schiena, la lunghezza della gonna e la sua ampiezza potranno variare a seconda delle esigenze. Se sei piccola e minuta: maniche importanti, qualche volant, evitare velo troppo lungo. Se sei formosa: slancia la figura con linee cadenti, spalle ampie e scollatura; la linea senza tagli in vita nasconde fianchi evidenti. Se sei molto alta: gonna di tessuto morbido e punto vita ben segnato. Per il matrimonio in municipio, va bene un abito nuziale classico oppure un tailleur con gonna o pantalone, comunque arricchito da dettagli femminili come una ruche, un bottone gioiello, un inserto di pizzo.

IL COLORE Il colore é un altro elemento molto importante e sul quale occorre riflettere accuratamente prima di prendere una decisone. Nel caso si volesse qualcosa di più moderno si può puntare su un color avorio, panna o champagne, in caso si voglia un abito tradizionale sono ideali il bianco, l'eccentrico rosso e le nuove tonalità pastello. Il bianco è il simbolo della purezza, l'avorio invece della raffinatezza. Se queste tinte non ti si addicono puoi ricorrere anche tranquillamente a sfumature pastello mentre se preferisci l'originalità puoi optare senza nessun timore per i colori accesi. Le tinte chiare degli abiti vengono anche contrastate da finiture e nastri di colore abbastanza intenso e lucente. Risulta anche molto importante il parere dei tuoi cari e degli amici che possono aiutarti a trovare quello che ti si addice maggiormente. IL TESSUTO Per quanto concerne il tessuto la scelta varia in base all'orario, al luogo e al periodo dell'anno in cui verrà celebrato il matrimonio. Se ti vuoi sposare in chiesa o in cattedrale la mattina scegli un tessuto che renda il tuo abito importante ed elegante come ad esempio il raso in seta pesante o seta consistente e rigida. Se pensi invece di sposarti di pomeriggio in chiesa, scegli tessuti più fluidi, come il raso leggero o la georgette. I tessuti determinano la riuscita di un modello e suggeriscono molte idee nella fase di creazione dell'abito. Ti puoi orientare su piz-

La scelta di tessuti, colori e ricami

zi preziosi come lo chantilly e il macramè, ma anche la valenciennes e il sangallo, tulle ricamati, broccati in seta pura, organze. Per gli abiti sostenuti: mikado, duchesse, taffetà. Per linee più sciolte e cadenti: cady, georgette, chiffon. Per un effetto vaporoso: organza, faille, voile, tulle. Per i tailleur: shantung, cady in seta oppure matelassé. LO STILE I fisici slanciati sono quelli che vengono maggiormente privilegiati poiché possono indossare quasi tutti gli abiti, da quelli semplici a quelli ricchi di decorazioni. I fisici magri invece vanno valorizzati con un abito dalle linee ampie e fluide. Le donne con fianchi stretti ma seno e spalle evidenti potrebbero scegliere di indossare due pezzi, magari un corpino scollato ed una gonna con forma a scivolare sui fianchi. Per chi ha fianchi larghi ed addome pronunciato, il consiglio è quello di indossare un abito stile imperiale, cioè il modello con taglio sotto il seno ad allargarsi verso il basso. In base alla tua personalità, ma anche al carattere dell'intero evento potrai seguire uno di questi stili: romantico, sensuale, origi-

nale, sobrio, maestoso. Per un abito romantico: lavorazioni di merletto, pizzo, decorazioni floreali, ricami di perline. Per un abito sensuale: linee sinuose e morbide, lavorazioni di seta e pizzo, trasparenze, tubino aderente. Per un abito originale: lavorazioni di tessuti diversi, intarsi di pizzo ricamati con perline e strass, decorazioni con piccoli fiocchi, gonne corte al ginocchio oppure tailleur con gonna o pantalone. Per un abito sobrio: corpetti aderenti e gonne a tubo, linee essenziali, pochi ricami. Per un abito mae-

stoso: gonna ampia e vaporosa, molti ricami preziosi, volant, grandi fiocchi. I RICAMI Il ricamo a mano impreziosisce l'abito e lo rende sempre più esclusivo, unico ed adatto ad una cerimonia importante e prestigiosa. La tecnica del "rebrodage" consiste nel riempire con il ricamo di ugual colore alcuni motivi già presenti sul tessuto damascato. Un'altra tecnica è quella di cucire i plissé dei corpetti e delle gonne con un ricamo a punt'erba.


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Sposi

Impreziosire il vestito con eleganti accessori L Venerdì 4 Dicembre 2009

a scelta dell'abito sarà seguita da quella degli accessori. Cappelli e veli, guanti e scarpe: gli accessori, scelti in sintonia con lo stile ed il colore dell’abito, sono complementi indispensabili al look della sposa.

Cappelli e veli Cappelli a falde larghe sono molto apprezzati e stanno bene a quasi tutte le spose.
Il vero prota-

dossare con gli abiti senza maniche, al gomito per gli abiti a manica corta e corti per gli abiti a manica lunga.

Gioielli Il giorno delle nozze l’imperativo riguardo ai gioielli deve essere la sobrietà.
Le mani devono essere libere per valorizzare al meglio la fede nuziale, vera protagonista della giornata. La sposa può affidare il suo anello di fidanzamento

Scarpe Nel colore dell’abito da sposa. La scarpa chiusa è la più elegante (la classica decolletè), mentre l’altezza del tacco è a discrezione di ognuna.
La sagoma classica ha un tacco di circa 3 cm di altezza, a decolletè oppure sabot per la stagione estiva. Le calzature da Sposa più moderne possono avere un tacco di circa 5 cm di altezza ed essere decorate con fiocchetti, perline e lustrini. Le forme più inconsuete sono a stivaletto primi novecento con tacco a forma rocchetto e di colore oro “invecchiato” oppure charleston con cinturino alla caviglia, a bebè con la punta rotonda.

Dai gioielli, alle scarpe, ogni cosa va scelta con cura estrema

gonista però resta sempre il tradizionale velo di tulle: liscio e vaporoso, bordato di raso o pizzo, oppure molto elaborato in chiffon con perline e paillets. Il colore del velo deve essere coordinato a quello del vestito. Guanti In raso lucido o in rete, nello stesso colore dell’abito. Si consigliano guanti lunghissimi da in-

alla mamma, per poterlo poi indossare all’anulare della mano destra durante il ricevimento.
Da escludere tassativamente l’orologio al polso. Per quanto riguarda invece girocollo e orecchini, non ci sono restrizioni; l’unica regola è che si tratti di gioielli discreti e non vistosi: una sottilissima collanina in oro bianco o un filo di perle, con orecchini a bottoncino in perla o brillantino che si abbinino al girocollo.

La forma della punta può variare dalle quelle più spigolose a quelle più arrotondate così come i materiali utilizzati: pelle, raso, pizzo, trame oro, grinze, perline, moiree. I colori spaziano dai classici bianco, panna, avorio, champagne ai più inconsueti oro, lilla, rosa.
 Per non sbagliare tonalità e colore della scarpa è sufficiente ricordarsi di portare con se un campione della stoffa con cui viene realizzato l’abito.
Il nostro consiglio è quello di acquistare le scarpe 3 mesi prima della cerimonia per ammorbidire la pelle ed abituare il proprio piede ad una nuova forma.

Velo tra tradizione e modernità Anticamente le spose indossavano il velo perché si credeva che servisse a proteggere la loro innocenza nel momento in cui erano più esposte agli influssi maligni. Ai nostri giorni ha semplicemente la funzione di dare tocco di romanticismo. Inoltre, era usanza comune far passare di generazione in generazione lo stesso velo, considerato più fortunato di uno nuovo, soprattutto se appartenuto a una donna felicemente sposata. Nel caso si utilizzi un velo ereditato, è meglio portarlo con sè al momento della scelta del vestito, per evitare che il suo colore sia contrastante con quello dell'abito. Il velo deve essere sottile, sobrio, trattenuto da una coroncina o fermato con piccoli fermagli nascosti fra i capelli, decorati con fiori che riprendano i motivi dell'abito. Molto ricercati sono i veli in tulle o in pizzo di Burano. Di solito, se il vestito è in tulle si opterà per un velo in pizzo e viceversa.

Borsetta Ad un matrimonio religioso è assolutamente vietato indossare un qualsiasi tipo di borsetta. La sposa dovrà portare esclusivamente il bouquet. La borsetta è invece consentita nel matrimonio civile. Anche questo accessorio è meglio abbinarlo

Esistono diversi tipi di velo da sposa. Tra i principali: Velo corto o a voliera. Copre il volto e arriva fino alle spalle. È particolarmente appropriato per una sposa moderna e sbarazzina e che indossi un abito da sposa corto. Velo a scialle. Ciene portato sulle spalle ed è adatto ad abiti con scollature. Velo lungo classico. Misura circa tre metri e nella parte anteriore del vestito arriva sotto il seno. E' adatto per una cerimonia prestigiosa ed importante. Velo molto lungo. Deve essere provato con l'acconciatura. E' adatto per le spose un po' eccentriche che vogliono esagerare in spettacolarità. Velo a mantello. Va appoggiato sul capo e scivola sul vestito. E' l'ideale per chi vuole

con il colore del vestito dell'abito da sposa scelto. Calze Sono preferibili le calze color bianco-latte per gli abiti bianchi, avorio o panna. Non devono essere nè troppo coprenti nè esageratamente trasparenti, perché mette-

valorizzare il proprio corpo. Si consiglia di applicare su di esso un bordino colorato o particolare, ad esempio in raso. Molto adatto alle spose giovani e alle cerimonie in chiesa, il velo non deve superare la lunghezza di tre metri, per non intralciare i movimenti e rendere necessaria la presenza di damigelle o paggetti per sorreggerlo. Il velo copre la testa e il viso delle sposa fino all'arrivo in chiesa, viene sollevato durante la cerimonia e tolto durante il ricevimento. Nel corso di una cerimonia civile, o se la sposa è in età matura o si sposa per la seconda volta, è consigliabile indossare un cappello in tinta con l'abito, a tesa larga, con la veletta a tombolino. Un cappello di paglia si addice nei mesi estivi, mentre nella stagione invernale può essere indossato un cappello in velluto.

rebbero in contrasto le gambe con la tinta dell'abito. Mentre provate l'abito, non dimenticate di portare con voi anche alcune paia di calze di diverse tonalità, per capire quale tipo si adatta meglio. Ricordate inoltre di affidare a qualcuno di fiducia un paio di calze di ricambio per evitare brutte sorprese.


Sposi

Addobbi e composizioni per colorare il grande giorno I fiori accompagnano gli sposi in tutti i momenti “clou” dell’intera cerimonia, aggiungendo un tocco di freschezza e di colore ad una giornata davvero “speciale”.
 Essendo quindi i protagonisti indiscussi della giornata, accanto alla sposa, è molto importante che, alla esecuzione del loro allestimento provvedano solo fioristi esperti in grado di eseguire veri e propri capolavori dal contenuto artistico nella scelta dei colori, delle forme e delle proporzioni, disponendo loro di tutti gli accorgimenti e di tutta l’esperienza necessaria al compimento dell’opera.
 Tempistiche A tale scopo, perché possa realizzare un risultato ottimale, il fiorista va scelto con almeno 3 mesi di anticipo avendo cura, naturalmente, di renderlo edotto su tutti i particolari riguardanti:
il tipo di cerimonia, i luoghi della cerimonia da addobbare, il colore del

vestito della sposa, il periodo in cui si celebra il matrimonio: (per una scelta indovinata del fiore di stagione).

La scelta Da esperto professionista, il fioraio, per agevolare gli sposi nella scelta dei fiori delle varie composizioni, potrà decidere di mostrare loro le fotografie di alcune sue precedenti creazioni contribuendo, altresì, a fornire agli stessi, una garanzia ulteriore della propria bravura professionalità e creatività.

Nella scelta dettagliata dei fiori si consiglia, inoltre, di fare un elenco preciso dei luoghi che si desiderano addobbare indicando il tipo inoltre le tipologie di composizioni che si desidera far realizzare avendo poi cura di precisare ancora, naturalmente, anche i colori e le sfumature che più si preferiscano.
 In base all’ambiente e al tipo di cerimonia, si è aggiunto anche l’utilizzo di frutti e piante verdi, in grado di offrire soluzioni alternati-

ve al “solito fiore” nel caso in cui, risulti impossibile il reperimento di quelli prescelti.

Significato Bisogna sempre tener presente che il linguaggio dei fiori ha il suo significato.
Dunque per un matrimonio è preferibile evitare le margherite e, soprattutto, le orchidee che, insieme al giacinto sono fiori non propriamente indicativi di “castità” assumendo quindi, un significato diametralmente opposto ai classici fiori d’arancio che da tradizione millenaria accompagnano le spose sull’altare simboleggiando, viceversa, “fecondità e purezza”. E' bene inoltre evitare le rose gialle che indicano “gelosia”. Allo stesso modo si dovrebbero evitare i pur bellissimi gigli i cui pistilli potrebbero sporcare in maniera irreparabile gli abiti degli sposi e degli invitati.

A questo punto, si potranno scegliere liberamente i fiori che più si amano (avendo quasi tutti gli altri, un dolce significato) o quelli dal profumo più gradevole. Tra i fiori prescelti da tutte le spose più romantiche, non può certo mancare la rosa che, riassume in sé, molteplici significati: simbolo di bellezza, amore, gioia, passione, fedeltà, speranza e dolcezza. Da prediligersi in tutte le sue infinite varietà e sfumature (tranne il giallo, ovviamente), essa si presta agevolmente a composizioni sempre molto originali e diversissime fra loro. Una buona scelta è il delicato tulipano, antico “emblema delle dichiarazioni d’amore”; disponibile in gran parte dell’anno (soprattutto dalla fine di gennaio alla fine di aprile, ma oggi si trova anche in autunno) e la varietà più utilizzata è quella francese dal gambo lungo e dal bocciolo allungato oppure, quella dal gambo

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Nella scelta bisogna tenere conto del il significato dei fiori

corto e dal fiore simile ad una peonia. Il gioioso girasole, prediletto soprattutto da chi ama la spontaneità, è un fiore che trasmette grande senso di vitalità e simboleggia allegria ed orgoglio; i loro colori e la loro bellezza grafica poi, li rendono perfetti per un matrimonio estivo e campestre. La peonia è perfetta negli addobbi nelle sue varietà di rosso porpora; infine i fiori di pesco che si armonizzano perfettamente all’aggiunta di spighe di grano che costituiscono un “simbolo propiziatorio” per la buona riuscita del matrimonio.

 Preventivo Ultimata definitivamente la scelta, è infine utile per gli sposi chiedere al fiorista un preventivo spese che, potrebbe tra l’altro notevolmente “alleggerirsi” qualora gli sposi decidessero di usufruire dello stesso addobbo utilizzato da altre coppie che, eventualmente, si sposeranno in quel luogo nello stesso giorno, premettendo ovviamente, accordi ben precisi con le altre coppie (per quel riguarda i colori e lo stile della cerimonia), e con il parroco al fine di verificare se esistono, in proposito, determinate regole da rispettare. 
E’ inoltre buona regola fornire al fiorista tutti gli indirizzi, i numeri telefonici nonché, l’indicazione dei tempi e degli orari precisi per l’allestimento degli addobbi floreali nei diversi ambienti della cerimonia.

Addobbo in chiesa L’addobbo in chiesa costituisce il lavoro più delicato e, se vogliamo, più importante per il fiorista che dovrà “misurarsi”, nel dare “libero sfogo” alle proprie creazioni artistiche, tenendo in debito conto dell’architettura del luogo sacro nonché, tenendo in considerazione, la caratteristica illuminazione degli spazi e degli ambienti fregiati dai suggestivi giochi di luce studiati e progettati, in molti casi, addirittura secoli fa, dalle menti creative di grandi artisti e che, agli spazi e ai volumi, danno un carattere ben preciso e definito e ove, pertanto, la scelta di un fiore o di una composizione anche solo dalla tonalità sbagliata, potrebbe rivelarsi una nota decisamente stonata.

 In chiesa dunque, non dovrebbero mai mancare un bel cesto sull’altare maggiore ove verrà celebrato il rito nuziale, una composizione più grande alla sua base davanti agli sposi e alcune piccole sulle balaustre.
 Si potranno poi adornare l’eventuale cappella più impor-

tante (se presente e prescelta per motivi devozionali), le panche della navata principale, quelle della zona del coro (se presente), l’ingresso purché, non sia già valorizzato diversamente 
Lo stile delle composizioni floreali deve abbinarsi, naturalmente, alla grandezza e allo stile artistico della chiesa stessa; In municipio La presenza dei fiori, anche se più ridotta e discreta rispetto alla chiesa, è comunque indispensabile per dare un tocco di colore e di allegria ad un tipo di cerimonia di per sé meno suggestiva, come quella officiata dal Sindaco o da altro Ufficiale comunale e per la quale (data la frequenza ormai quasi quotidiana delle celebrazioni con rito civile) attualmente, la maggior parte dei comuni prevede una composizione floreale già preparata. Tuttavia è naturalmente prevista anche la possibilità di abbellire la sala scegliendo fiori propri, non prima però di aver trovato un accordo con il comune.


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Sposi

Partecipazioni e inviti: a chi, come e quando Venerdì 4 Dicembre 2009

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na volta adempite tutte le formalità necessarie all'organizzazione del grande giorno, arriva il momento delle partecipazioni e degli inviti. A questo punto vi potete sbizzarrire sulla scelta del modello. Personalizzatele il più possibile e consideratele come il biglietto da visita del vostro matrimonio: vedendole, chi le riceverà deve capire quale tono avrà la cerimonia. Non è un compito difficile, ne esi-

che, solidali, addirittura via mail o web.
Non dimenticate che anche gli inviti devono essere sullo stesso tono delle partecipazioni e del matrimonio.

La tradizione Tradizione vuole che sia la famiglia della sposa a: stilare la lista, decidere il numero degli invitati al ricevimento, stabilire il numero delle persone, cui inviare solo le partecipazioni, trovare tutti gli indirizzi esatti.

Quando Scegli il tipo di partecipazioni quattro, cinque mesi prima del matrimonio. Inviale con due mesi di anticipo. Quelle senza invito puoi spedirle più tardi. Se vuoi ospitare persone residenti all'estero, è bene che tu mandi gli inviti con grande anticipo. In ogni caso, le partecipazioni con invito devono giungere a destinazione non più tardi di un mese e mezzo dal giorno delle nozze, mentre quelle senza invito al massimo due settimane prima.

Un ultimo consiglio. Nella lista che avrete compilato vi sarà sfuggita almeno una persona: è matematico. Non siate parsimoniosi, ordinate partecipazioni in abbondanza e tenetevi pronti a elargirle agli ultimi invitati.

Bisogna spedire gli inviti 4 o 5 mesi prima delle nozze

stono di svariati tipi. Solitamente per il proprio matrimonio anche i più estrosi scelgono la linea tradizionale: cartoncino a libro con bordi tagliati a mano o carta raffinata, colore rigorosamente bianco o avorio, caratteri corsivi grigio scuro o seppia, fedi intrecciate disegnate.
 Come detto, però, la scelta è ampia: avete a disposizione partecipazioni fantasiose, floreali, romantiche, noblesse, umoristi-

La consuetudine Oggi i futuri sposi, solitamente, si occupano insieme delle partecipazioni. Tipi di partecipazione Si possono inviare due tipi di partecipazione: il semplice annuncio di matrimonio, mandato a tutti i conoscenti, con cui si hanno rapporti giornalieri: la partecipazione con invito al rinfresco o al ricevimento.

La busta Bisogna indicare il nome degli sposi, al centro la data, l’ora e il luogo in cui si svolgono le nozze, in fondo a sinistra l’indirizzo dello sposo, a destra quello della sposa, in mezzo quello della nuova casa.
 Nel caso siate voi ad annunciare il matrimonio il nome dello sposo va indicato in alto a sinistra, quello della sposa a destra; per le altre indicazioni vale quanto detto poco fa.
 Per quanto riguarda l’invito, siete voi i responsabili: indicate il luogo del ricevimento, la sigla R.S.V.P. (Répondez S'il Vous Plaît) per chiedere la conferma e, sul

Le bomboniere scegliere con sicurezza andate nei negozi specializzati dove potrete trovare una grande varietà di oggettistica e proposte per le vostre esigenze.

Le bomboniere sono il regalo che gli sposi fanno ai parenti e agli amici per ricordare il giorno del loro matrimonio. Come molti altri accessori vanno prenotate almeno tre mesi prima della cerimonia e quindi occorre sceglierle con largo anticipo. Ricordatevi poi sempre di abbondare per non trovarvi con poche bomboniere da distribuire. In ciascuna bomboniera inserite un cartoncino con il nome degli sposi e con la data del loro matromonio, scrivendo prima il nome della sposa e tralasciando i cognomi. Le Bomboniere a sacchettini. Queste contengono i confetti. Vengono realizzate normalmente in tulle oppure riportano le iniziali degli sposi. Vanno regalate di solito almeno due mesi prima ai compagni, colleghi di lavoro, conoscenti e vicini di casa che non sono invitati al rinfresco. Sce-

retro, come arrivare: ricordatevi di inserire il numero di cellulare del capofila, puntualmente qualcuno si perderà appena usciti di città.

gliete qualcosa di semplice, ma allo stesso tempo carino in modo da ricordare nel modo giusto uno dei giorni più importanti della vostra vita. A seconda del tipo di bomboniera e del numero da preparare i tempi di consegna potrebbero non essere molto rapidi, quindi dovete trovarne un tipo adatto alle vostre esigenze per tempo. Le Bomboniere semplici. Saranno regalate a chi ha partecipa al pranzo nuziale. Dovranno essere assolutamente tutte uguali e potranno essere distribuite dagli sposi per esempio alla fine del ricevimento, regalandone una per ogni nucleo famigliare o coppia di fidanzati. Il Regalo per i testimoni. Dovrà essere sicuramente qualcosa che vi rappresenti e che sia importante da regalare. Per

Consigli Fai stampare qualche partecipazione in più, per avere una scorta in caso di dimenticanze o invii all'ultimo minuto. La parte-

I Confetti. Il confetto è un dolce caratteristico italiano che accompagna tutti i lieti eventi della vita: dal battesimo, alla cresima, fino alla comunione, alla laurea, ai matrimoni e agli anniversari. Ilvalore simbolico per il matrimonio é rappresentato dal fatto che le mandorle hanno un sapore agrodolce, che rappresenta la vita. La copertura di zucchero, invece, è la speranza di una vita insieme più dolce che amara. I confetti, inseriti nelle bomboniere, dovranno essere sempre dispari: tre o cinque. Ultimamente si usa, per risparmiare ed essere più moderni, lasciare un sacchettino con un solo confetto, nei posti degli invitati, prima del loro arrivo. Durante il ricevimentosarà poi la sposa a consegnare agli invitati un cucchiaio d'argento con dentro i confetti, che lo sposo porterà in una ciotola su un vassoio d'argento. Un'altra usanza alla moda è anche quella di offrire piccole decorazione a forma di fiore fatte con i confetti. I confetti classici sono rigorosamente bianchi alla mandorla. Se vuoi abbinare i confetti all'abito color ecrù, puoi scegliere quelli al cioccolato bianco. Per essere più moderni scegliete i confetti con sfumature colorate ripieni di cioccolato bianco e mandorla, oppure gialli con liquore al limone. Per i più golosi ci sono i confetti bianchi ricoperti di zucchero stropicciato. Infine per gli sposi più romantici ci sono quelli con le iniziali dei nomi degli sposi.

cipazione dovrebbe comunicare anche il tono della cerimonia: se si organizza un matrimonio informale, anche le partecipazioni è meglio siano informali.



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Edilizia

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li infortuni sul lavoro sono una spada di damocle per il settore dell'edilizia, dove spesso i lavoratori si trovano a dover operare in condizioni molto rischiose. Per questo è tanto più importante che vengano rispettate alla lettera le normative antinfortunistiche, e che vi siano puntuali controlli. Una tendenza che, negli ultimi anni, sembra essere in aumento: le grandi campagne formative che vengono messe in campo da Governo e associazioni di categoria iniziano a far breccia nelle coscienze di operai e datori di lavoro. Lo dimostrano i dati. Dminuiscono infatti gli infortuni e le morti sul lavoro nei primi sei mesi del 2009: in entrambi i casi ci troviamo di fronte a un calo sostenuto pari a rispettivamente al -10,6% e -12,2%. Se il dato accentua sensibilmente il miglioramento in atto ormai da molti anni, va detto, tuttavia, che il primo semestre 2009 è stato un periodo particolarmente negativo per l'economia italiana sia sul versante dell'occupazione (diminuita dello 0,9% nel primo trimestre e dell'1,6% nel secondo) che su

quello della produzione industriale, calata di oltre il 20%. re Sulla scorta dello applicazione di appropriate metodologie di proiezioni statistica è possibile stimare, pertanto, che una quota da 5 a 6 punti percentuali del calo nel primo semestre 2009 (sia infortuni in complesso che mortali), sia da attribuire alla componente "accidentale" rappresentata dalla contingente congiuntura economica particolarmente sfavorevole. E' questo il quadro emersodai dati relativi all'andamento infortunistico del primo semestre 2009 dell'Inail. Nel primo semestre del 2009 gli infortuni sul lavoro sono stati 397.980 contro i 444.958 del primo semestre 2008, mentre i casi mortali sono stati 490 a fronte dei 558 dello stesso periodo dell'anno precedente. Il calo ha interessato tutte le componenti del fenomeno infortunistico, anche se in misura diversificata. La riduzione degli infortuni e dei casi mortali, infatti, ha riguardato soprattutto i lavoratori nell'effettivo esercizio della loro attività (cioè in occasione dei lavoro): rispettivamente -11,1% e -13,1%. Più contenuta,

Sicurezza sul lavoro: in calo gli infortuni

In edilizia diminuiti del 15,8 per cento nel 1 semestre 2009

invece, la flessione degli infortuni in itinere, ovvero quelli che si sono verificati sul percorso casa-lavoro e viceversa (-5,8%) e dei relativi casi mortali (-9,2%). Molto rilevante, infine, il calo dei morti sulla strada in occasione di lavoro (-20,5%). Quanto ai singoli settori di attività, il decremento rispetto al primo semestre del 2008 ha interessato soprattutto l'industria (-21,5% di infortuni e -18,7% di casi mortali) e in particolare il comparto metalmeccanico, che ha fatto registrare una riduzione del 27,3% per gli infortuni e del 20% per i casi mortali. Anche le Costruzioni segnano un consistente calo degli infortuni (-15,8%) e uno molto più modesto dei casi mortali (-3,9%). Nettamente più limitata, invece la flessione registrata nei rami di attività dell'agricoltura e dei servizi, che segnano

entrambi un calo degli incidenti del 2,2%, accreditando ulteriormente l'ipotesi che vede nell'andamento negativo della produzione industriale una delle principali cause della riduzione degli infortuni nei primi sei mesi del 2009. L'industria, infatti, rappresenta il ramo economico che ha maggior-

tori di sesso maschile, che dell'Industria rappresentano la parte preponderante sia in termini di occupati che di esposizione ai rischi, è parzialmente riconducibile alla crisi del settore industriale nei primi mesi del 2009. Infortuni per territorio. E' stato il Nord industrializzato a eviden-

mente sofferto della crisi produttiva e occupazionale in atto. Per quanto riguarda il genere degli infortuni, nel primo semestre 2009 il miglioramento dei livelli infortunistici ha favorito soprattutto la componente maschile (-13,9%) e in misura molto più contenuta quella femminile (-2,1%), mentre la riduzione dei casi mortali è stata molto sostenuta per entrambi i sessi (-18,2% per le femmine e -11,7% per i maschi). Anche in questo caso il consistente decremento degli infortuni tra i lavora-

ziare i migliori risultati in termini infortunistici nei primi sei mesi del 2009. In particolare, il Nord-Est ha registrato un calo del 14,3% degli infortuni e del 20,9% dei casi mortali. Sensibile anche la flessione a Nord-Ovest: -9,1% per gli incidenti sul lavoro e -19,5% per gli infortuni mortali. Al Centro, unico caso in controtendenza in tutto il panorama infortunistico, si registra un incremento di una decina di infortuni mortali: 107 casi contro i 98 dello stesso periodo del 2008.


Edilizia

Detrazione Irpef 36% rinnovata fino al 2012

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a detrazione Irpef del 36% rispetto alle spese sostenute per le ristrutturazioni è stata prorogata fino al 31 dicembre 2012 dalla nuova Finanziaria 2010. Nessuna traccia nel testo, invece, della detrazione Irpef del 55%

Il beneficio sul quale calcolare la detrazione del 36% spetta fino al limite massimo di spesa di 48.000 euro da suddividere in dieci anni. Dal 1º ottobre 2006, l'importo massimo di spesa (48mila euro) va riferito alla singola unità immobiliare e non più ad ogni persona

mente, in cinque o tre rate annuali. I lavori per i quali spettano le agevolazioni fiscali sono quelli elencati nell'articolo 3 del Dpr 380/2001 «Testo Unico dell’edilizia», (precedentemente individuati dall'art. 31, lettere a), b), c) e d) della legge 5 agosto 1978, n. 457). In particolare, la detrazione Irpef riguarda le spese sostenute per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione

Inviare la raccomandata prima di iniziare i lavori

sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici che, in assenza di ulteriori proroghe, scadrà il 31 dicembre 2010.

fisica che abbia sostenuto le spese. I contribuenti di età non inferiore a 75 e 80 anni possono suddividere la detrazione, rispettiva-

edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali. Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all'agevolazione Irpef solo se riguardano determinate parti comuni di edifici residenziali. Per fruire della detrazione del 36% i contribuenti sono tenuti ad inviare con raccomandata, prima dell’inizio dei lavori, una comunicazione di inizio lavori (redatta su apposito modello reperibile presso gli uffici locali dell’agenzia delle entrate). E' inoltre necessario che le spese detraibili siano pagate tramite bonifico bancario o postale. La Finanziaria 2010 ha prorogato anche la detrazione Irpef del 36% sugli interventi di ristrutturazione, riguardanti interi fabbricati, eseguiti fra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012 da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edili-

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Aliquota Iva Il ddl Finanziaria 2010 ha, inoltre, reso permanente l'aliquota Iva al 10% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio. L’Iva agevolata al 10% sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio diventa permanente. È quanto prevede il disegno di Legge Finanziaria per il 2010 approvata dal Consiglio dei Ministri di martedì scorso. Finora il regime agevolato è stato prorogato di anno in anno, da ultimo con la Finanziaria 2008 che l’ha previsto fino a tutto il 2011. L’articolo 2, comma 8, della manovra per il 2010 modifica il comma 18 dell’articolo 1 della Finanziaria 2008, aggiungendo agli anni 2010 e 2011 anche gli anni 2012 e successivi. L’Iva agevolata al 10% si applica agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il recupero del patrimonio edilizio a prevalente destinazione abitativa, sia alle prestazioni di lavoro che alla fornitura di materiali e di beni, purché, questi ultimi, non costituiscano una parte significativa del valore complessivo della prestazione. I beni significativi, espressamente individuati dal DM 29 dicembre 1999, sono:

ascensori e montacarichi; infissi esterni e interni; caldaie; video citofoni; apparecchiature di condizionamento e riciclo dell'aria; sanitari e rubinetteria da bagni; impianti di sicurezza. Per l’applicazione dell’Iva al 10% non è necessario alcun adempimento come, invece, previsto per la detrazione Irpef del 36%. Ad esempio, non si deve inviare alcuna comunicazione al Centro Operativo di Pescara, né è richiesto il pagamento mediante bonifico. Per tutti gli altri interventi di recupero

zie, che provvedano alla successiva alienazione o assegnazione dell'immobile entro il 30 giugno 2013. In questo caso, l’acquirente o l’assegnatario ha diritto alla detrazione Irpef del 36% calcolata,

edilizio è sempre prevista, senza alcuna data di scadenza, l'applicazione dell'aliquota Iva del 10%. Si tratta, in particolare, delle prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o d'opera relativi alla realizzazione degli interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione; dell'acquisto di beni (con esclusione di materie prime e semilavorati) forniti per la realizzazione degli stessi interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, individuate dall'artico-

indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, sull’ammontare forfettario pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione, risultante dall’atto di acquisto o di assegna-

lo 3, lettere c) e d) del Dpr 380/2001 “Testo Unico in materia edilizia”. L’Iva al 10% si applica, inoltre, alle forniture dei cosiddetti beni finiti, vale a dire quei beni che, benché incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità (ad esempio, porte, infissi esterni, sanitari, caldaie, eccetera). L'agevolazione spetta sia quando l'acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori, sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che li esegue.

zione. La spesa su cui calcolare la detrazione non può comunque eccedere l’importo massimo di 48.000 euro e deve essere ripartita in 10, 5 o 3 rate annuali di pari importo.


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Edilizia

Venerdì 4 Dicembre 2009

Costruzioni: le novità sulle normative tecniche

complesso strutturale, svolgono un funzione statica-autonoma. Di solito gli elementi che collassano sono gli elementi secondari come parapetti, staffe d'attacco che supportano gli elementi secondari, le scale, i gradini.

dimensionamento delle armature in fase di progetto. In capo al direttore dei lavori c'è la verifica degli acciai utilizzati. Tutti gli acciai utilizzati per il cemento armato devono essere ad aderenza migliorata ed avere la marcatura di prodotto che ne permetta l'identificazione e la rintracciabilità.

Qualificazione dei prodotti Le nuove Ntc hanno portato anche molte novità nel settore della qualificazione dei prodotti e dei processi produttivi. Questa cosa se da una parte aumenta gli oneri burocratici ed economici delle imprese, dall'altra consente di garantire la qualità dei prodotti immessi sul mercato. In particolare, la previsione di qualificati Centri di Trasformazione per l'acciaio consente di spostare molte lavorazioni (soprattutto quelle di presagomatura e di prelavorazione in generale) dal cantiere allo stabilimento con ciò stesso aumentando la qualità e la verificabilità delle operazioni effettuate.

Tutte le forniture di acciaio, per le quali non sussista l'obbligo della marcatura Ce devono essere accompagnate dalla copia dell'attestato di qualificazione del Servizio tecnico centrale del ministero delle Infrastrutture.

Strutture secondarie Riferendosi all'NTC spesso si fa riferimento solo agli elementi strutturali di un edificio. Ora bisognerà fare attenzione anche alle componenti edili o impiantistiche che, pur non facendo parte del

fessionista. Per quanto riguarda prodotti e materiali destinati alle zone sismiche, importante è non tanto avere qualità eccelse del prodotto base, quanto che i prodotti utilizzati rispondano ai requisiti richiesti.

Ecco cosa è cambiato rispetto a prima

L

e norme tecniche sulle costruzioni sono recentemente cambiate, ma ancora permangono dubbi da parte del mondo edile. A questo proposito al ministero sono giunte, nei mesi scorsi, richieste di chiarimenti relativamente a due aspetti: il regime intertemporale degli interventi per i quali, con riguardo al livello di definizione progettuale e/o allo stadio procedimentale raggiunto, anche dopo il termine del 30 giugno 2009, è consentita l’applicazione della normativa tecnica precedente al citato DM 14 gennaio 2008; l’utilizzabilità dei materiali e degli elementi per uso strutturale prodotti prima del termine del 30 giugno 2009. Vediamo cosa cambia. Più autonomia e responsabilità per i progettisti Le Norme Tecniche sono di tipo "prestazionale" e definiscono i principi per il progetto, l'esecuzione e il collaudo delle costruzioni, nei riguardi delle prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incen-

dio, e di durabilità. Forniscono quindi i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto e definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti, senza imporre al progettista sistemi e tecnologie costruttive, imponendo ai professionisti maggiore precisione nella descrizione delle specifiche di esecuzione. Al di là delle importanti novità in materia di sicurezza sismica, un'altra rilevantissima previsione è quella relativa alle responsabilità dei vari attori del processo costruttivo: dal Progettista, cui spetta il ruolo di definire già nel progetto la vita nominale della struttura (e quindi stabilire la durabilità dell'opera), al Direttore dei Lavori, al Collaudatore che diventa finalmente collaudatore "in corso d'opera" e non più ultimo anello della catena quando ormai la struttura, nel bene o nel male, è compiuta. Marcatura Ce e acciaio B450C Tra le novità più significative si segnala il fatto che i componenti non strutturali, come ad esempio le facciate in alluminio, siano ob-

bligatoriamente oggetto di verifica e che per le murature portanti (oltre a riprendere in larga parte quanto già previsto dal DM del 1987 e dall'Ordinanza 3452 del 2005), si diano anche indicazioni costruttive per le zone a bassissima sismicità nonché per i tamponamenti ed i divisori non portanti in zona sismica. Importante anche il fatto che venga definito il livello di attestazione di conformità per la marcatura Ce dei prodotti da muratura e che si prescriva l'utilizzo dell'acciaio per cemento armato B450C per le strutture in zona sismica. A proposito di quest'ultimo punto è interessante notare come la mancata utilizzazione finora di questo tipo di acciaio, particolarmente resistente e duttile, fosse un vero paradosso dal momento che tutti i produttori italiani di acciaio per c.a. sono già qualificati per questo tipo di produzione dal 2005 ed esportano da tempo questo materiale in tutta Europa. Il Decreto del 14 gennaio 2008 comporta l'obbligo, per il progettista, di prendere in considerazione le caratteristiche meccaniche ed i requisiti degli acciai, ai fini del

L'auto-dichiarazione dei costruttori I produttori devono dichiararsi presso l'STC del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici inoltrando un'autocertificazione su quanto esegue l'azienda. Devono poi dotarsi di marchio e di una procedura per la rintracciabilità del prodotto. Il costruttore deve in seguito produrre calcoli e relazioni tecniche sottoscritte da un pro-


Edilizia

Per installare la caldaia, meglio un professionista

L’

installazione della caldaia è un lavoro abbastanza complesso che deve essere fatto da personale qualificato che dovrà attenersi alle norme vigenti del territorio italiano. Quindi per la messa in opera della caldaia affidiamoci a ditte specializzate che dovranno necessariamente rilasciare a fine lavori una dichiarazione di conformità in ottemperanza alla Legge n. 46 del 1990.

fumi in considerazione di qualche impedimento dovuto alla vicinanza di grondaie o angoli di muro o comunque dei regolamenti condominiali o dei rapporti di buon vicinato per il rispetto delle distanze minime dello scarico dei fumi. Tutte le caldaie devono essere collegate ad un sistema di scarico dei fumi di combustione. In genere ciò avviene mediante la connessione dell'apparecchio ad una canna fumaria che convoglia i fu-

Tutte la caldaie possono comunque essere collegate ad una canna fumaria convenzionale o munita di ventilatore interno. La caldaia va agganciata su una piastra solidamente fissata al muro. Si fissa prima la piastra al muro verificando la verticalità dell'apparecchio con una livella, e poi si aggancia la caldaia alla piastra stessa.Effettuata la sistemazione, si verificano tutti i collegamenti come pure gli allacciamenti elettrici.

Una insufficiente ventilazione può risultare pericolosa

Prima di tutto il tecnico, compatibilmente con le nostre esigenze, deve verificare che il muro che serve da supporto per la caldaia murale sia resistente e a piombo. Allo stesso modo se la caldaia poggia direttamente sul pavimento constatiamo che lo stesso sia piano e sopratutto solido. Inoltre si deve tener presente della posizione dello scarico dei

mi direttamente all'esterno. In alternativa alcune caldaie ermetiche a tenuta stagna vengono installate su una parete in comunicazione con l'esterno tramite un breve condotto orizzontale. Le caldaie di questo genere hanno due circuiti, uno di espulsione dei gas di scarico e l'altro per l'aspirazione dell'aria necessaria alla combustione.

Rimangono da raccordare le partenze delle tubazioni alle tubazione stesse. Se l'impianto è su un solo livello vengono collocate le valvole di scarico in prossimità della caldaia. Una caldaia che prende l'aria di combustione all'esterno della casa ed espelle i fumi di scarico, attraverso una canna fumaria convenzionale aperta, deve essere dotata di un aspiratore e ubicato su una parete esterna di dimensioni raccomandate dal costruttore della caldaia. Una mancata o insufficiente ventilazione produce monossido di carbonio, un gas invisibile, inodore e mortale. Se la caldaia è installata in armadio, questo deve avere delle prese d'aria in alto e in basso per evitare surriscaldamenti Ormai sono circa 10 milioni le famiglie che hanno scelto il riscaldamento individuale, e si tratta di un numero in continuo aumento.

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Approfondimento

Tre tipologie differenti per ogni esigenza, ma rende di più quella a condenzazione

Sostanzialmente vi sono tre tipi di caldaie: a camera aperta, a camera stagna e a condensazione .

Caldaia a camera aperta. Chiamata anche a “tiraggio naturale”, questo tipo di caldaia preleva dall’ambiente, attraverso una piccola apertura frontale, l’aria che serve per bruciare il gas. I fumi della combustione, caldi e leggeri, vengono scaricati con tiraggio naturale attraverso una canna fumaria verticale, che li convoglia in un camino posto sul tetto, o con un condotto che li porta all’esterno. Nei nuovi impianti questo tipo di caldaia deve essere collocato all’esterno della casa o in appositi locali areati. Particolari modelli dotati di sistemi di protezione dagli agenti atmosferici, possono essere collocati sui balconi, anche al di fuori di armadietti o nicchie. E’ possibile istallare questo tipo di caldaia all’interno di un’abitazione solo per sostituirne una dello stesso tipo, già istallata in precedenza. Di solito, viene istallata in cucina. E’ vietato collocarla in bagno e in camera da letto. Caldaia a camera stagna Chiamata anche “a tiraggio forzato”. In questo tipo la fiamma è completamente isolata dall’ambiente e l’aria viene prelevata dall’esterno attraverso un doppio tubo che serve a espellere l’aria inquinata interna. In questo caso, il tiraggio è forzato da un piccolo ventilatore inserito nel circuito di combustione. Le caldaie a camera stagna possono essere istallate in qualsiasi locale, compreso il bagno e la camera da letto, in

quanto il prelievo e l’espulsione dell’aria avvengono all’esterno. Il loro costo è maggiore rispetto ai modelli a camera aperta, ma hanno il vantaggio di essere isolate dall’ambiente in cui vengono inserite.
 Caldaia a condensazione Qui il calore dei gas combustibili, che nei modelli tradizionali è espulso con i fumi di scarico, viene, invece, recuperato. Questo vapore caldissimo è, infatti, condensato e riutilizzato nel processo di riscaldamento. Le caldaie a condensazione consentono un notevole risparmio energetico e producono un minore inquinamento. Il loro costo è superiore del 3040 per cento rispetto alle caldaie tradizionali, ma viene ammortizzato in un arco di tempo ridotto in quanto il loro rendimento è superiore, in media, del 10-15 per cento. Essendo

totalmente a tenuta stagna, possono essere inserite in qualsiasi ambiente domestico, previa installazione di un tubo di scarico dell’acqua di condensa.
 Come scegliere Comunque nella scelta della caldaia la prima cosa da chiedersi è se deve servire solo al riscaldamento oppure anche per produrre acqua calda. In quest’ultimo caso, si deve ricorrere ad apparecchi di tipo combinato che presentano, a loro volta, due diversi tipi di soluzioni: la produzione istantanea e quella ad accumulo. Nel primo caso, aprendo il rubinetto, la caldaia si accende e inizia a riscaldare l’acqua. Nel secondo caso, viene riscaldata l’acqua di un serbatoio (boiler) che contiene, mediamente, da 60 a 200 litri. Per andare a regime, è sufficiente circa un quarto d’ora.



Cucina

Gastronomia italiana

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Cristoforo Munari Natura morta con cristalli biscotti e anguria particolare, 1667

Le ricette gustose alla portata di tutti

Il menù della settimana

Antipasto: Funghi Fritti Difficoltà facile Tempo 10 minuti - Per 4 persone Ingredienti:

• 6 funghi porcini • farina • olio extravergine d’oliva • sale

Primo piatto: Pasta e ceci

Secondo piatto: Arrosto con patate cotto al forno

Difficoltà facile • Tempo 15 minuti • Per 4 persone

Difficoltà media - Tempo 90 minuti Per 4 persone

Ingredienti: • 500 g di ceci già cotti (se si usano quelli in scatola calcolare il peso sgocciolato) • 2 piccole cipolle bionde • 1,5 litri di brodo vegetale • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva • 2 spicchi d’aglio preparazione • Scolate i ceci e passatene la metà al passaverdure. Pelate la cipolla e tritatela finemente. • Scaldate il brodo vegetale. Mettete in una pentola da minestra l'olio, l'aglio spellato e la cipolla tritata. Portatela sul fuoco a dorare dolcemente per 4-5 mi-

preparazione • Scegliete dei funghi con cappella abbastanza grande per avere fettine di una certa dimensione. • Dopo averli rinfrescati nell'acqua, asciugateli con molta cura, passateli nella farina e poi nell'olio extravergine bollente facendoli poi asciugare con cura su una grossa carta gialla e spolverizzandoli di sale finissimo. Servire caldi.

Dessert: Torta di nocciole Difficoltà media Tempo 90 minuti Per 4 persone Ingredienti: • 250 g di fecola di patate • 50 g di farina • 300 g di nocciole tostate e tritate • 3 uova intere • 300 g di zucchero • 50 g di burro • la buccia grattata di 1 limone • il succo di un'arancia • un po latte preparazione • Sbattete bene le uova con lo zucchero, unite quindi il burro fuso, la farina, la fecola e la buccia e il succo e le nocciole tritate e tostate. • Aggiungete solo se occorre, un pò di latte tiepido, solo per ottenere una bella crema. Versate il tutto in una teglia imburrata e cuocete a 180° per 35 minuti circa. • Servite tiepida

• sale fino • timo • origano • 8 foglie di salvia • 250 g di pasta • prezzemolo • pepe

nuti, aggiungete un pizzico di sale ed un paio di cucchiai di brodo vegetale appena comincia a sfriggere. • Aggiungete un mestolo di brodo, mescolate, unite i ceci interi, un pizzico di timo e origano, le foglie di salvia ben lavate e lasciate insaporire qualche minuto a fiamma vivace. • Stemperate i ceci frullati con mezzo mestolo di brodo e versate il composto nella pentola. Poi Versate quasi tutto il brodo e portate ad ebollizione. Regolare di sale. • Buttate la pasta e mescolate spesso con un cucchiaio di legno, fate cuocere secondo il tempo di cottura del formato scelto. • Aggiungete qualche mestolo di brodo se la minestra tende ad asciugarsi troppo. • Tenetela piuttosto liquida. Lavate il prezzemolo, tritatelo con la mezzaluna. Spegnete il fuoco, regolate di sale e profumate con una grattugiata di pepe ed il prezzemolo tritato. • Lasciate raffreddare 5 minuti e servire con un filo d'olio a crudo.

Ingredienti: • 2 spicchi d’aglio • 1 kg di sottofesa di vitello • 2 carote • 1 cucchiaio di farina • 1 cipolla • 2 rametti di rosmarino

• 8 foglie di salvia • 2 gambi di sedano • ½ bicchiere di vino bianco • Sale • 1 cucchiaio di aromi per arrosto • 1,5 kg di patate • Olio extravergine d’oliva

preparazione • Accendete il forno a 200°C. Prendete il pezzo di carne e legatelo, infilate sotto alla legatura delle foglie di salvia e due rametti di rosmarino, quindi massaggiate tutta la sua superficie con del sale fino da cucina in modo che sciogliendosi penetri a fondo nella carne. Sbucciate le patate, tagliatele a tocchetti e ponetele in una teglia: salate, e cospargete le patate con gli aromi in polvere, quindi aggiungete l’olio extravergine di oliva. • Prendete un teglia adagiatevi il pezzo di carne e irroratelo con l’olio extravergine di oliva, quindi infornatelo in forno già caldo a 200°C assieme alle patate. Sbucciate e tagliate la cipolla e la carota, riducendo la prima in pezzi grossolani , e la seconda a fettine. Eliminate dai gambi di sedano gli eventuali filamenti quindi tagliateli in pezzetti, e sbucciate gli spicchi di aglio. • Dopo 30 minuti di cottura, estraete la teglia con l’arrosto e aggiungete nella teglia le verdure precedentemente preparate; irrorate con mezzo bicchiere di vino bianco e infornate. Dopo altri 45 minuti le patate sono pronte. Verificate la cottura dell’arrosto pungendolo con uno spillone: se fuoriuscirà un liquido traslucido l’arrosto è cotto, mentre se il liquido sarà rosato, significa che ancora è crudo, quindi dovrete continuare la cottura per qualche altro minuto. • Quando l’arrosto sarà cotto avvolgetelo in un foglio di alluminio e lasciatelo riposare. Preparate il sugo di accompagnamento. Mettete la teglia con le verdure e il fondo di cottura su fuoco allegro a rapprendersi: quando gli ingredienti saranno ben rosolati, aggiungete un cucchiaio di farina, stemperate con del vino bianco e raschiate bene tutta la teglia in modo da sciogliere le parti. Quando il sugo sarà ben denso spegnete il fuoco e passate il tutto al setaccio in modo da ottenere un sugo denso e vellutato che accompagnerà le fette di arrosto. A questo punto togliete la carne dall’alluminio tagliatela a fette e accompagnate con le patate al forno e il sugo ottenuto.

La Bottiglia

Negri Nino Grumello Vigna Sassorosso Valtellina Superiore D.O.C.G.

Vitigno: Chiavennasca (Nebbiolo) 95%, Rossola 5%. Il vino si si presenta di un colore granato vivido con tendenza al rosso mattone. Inebria l'olfatto con un profumo fine ed etereo, fragrante, di viola appassita e spezie con ricordi di fragola e fiori di mandorlo. In bocca rivela un sapore secco, caldo e armonico con un retrogusto persistente e gradevolmente amarognolo di mandorla e resina. Gradazione: 13,5% vol. e un vino adatto ad accompagnare piatti saporiti: grandi arrosti e stufati, grigliate di carne, pollame nobile, cacciagione e formaggi stagionati. Va servito a temperatura ambiente, 18°-20°.


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Taccuino

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VIABILITA’

NUMERI UTILI Cremona

COMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.it Centralino: 0372-4071 Urp: 0372-407291

Via Dante (Park ex tramvie largo Palestro) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 28 febbraio 2010

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE www.provincia.cremona.it Centralino: 0372-4061 Urp: 0372-406233 -

Via Litta (via Ceccopieri via dei Cipressi ) Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre

PREFETTURA Centralino: 0372-4881 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0372-5581

Via Grado Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre

COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0372-410307 GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0372-21576 Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

Via Magazzini Generali, via Don Mosconi Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 31 Dicembre

POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0372-454516 Centrale operativa: 0372-407427 POLIZIA STRADALE Comando provinciale Centralino: 0372-499511 QUESTURA Pronto intervento: 113 Centralino: 0372-4881

Via S. Omobono Lavori stradali attuati per conto di A.E.M. S.p.A. Fine lavori: 23 Dicembre

VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0372-4157511 PROCURA Centralino: 0372-548233

• Via Litta (tratto V.Ceccopieri-Via Cipressi): cantiere per il rifacimento dei sottoservizi e della sede stradale, nell'ambito del programma di riqualificazione di Borgo Loreto. (Fine lavori: 23 dicembre).

• Via Grado: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica (Fine lavori: 23 dicembre). • Via Magazzini Generali - Via Don Mosconi: cantiere per la realizzazione degli allacci alla rete del teleriscaldamento (Fine lavori: 31 dicembre 2009).

• Via Dante (tratto park ex tramvie-L.go Palestro): cantiere per la posa della nuova condotta del teleriscaldamento; attualmente la zona d'intervento è all'interno del parcheggio (Fine lavori: 28 febbraio 2010).

NUMERI UTILI Crema

COMUNE DI CREMA www.comunecrema.it Centralino: 0373-8941 Urp: 0373-894241 AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Urp Crema: 0373-899822 CARABINIERI Pronto intervento: 112 Centralino: 0373-893700 COMANDO FORESTALE DELLO STATO Centralino: 0373-82714

POLIZIA STRADALE Centralino: 0373-897311 POLIZIA DI STATO Centralino: 0373-897311 VIGILI DEL FUOCO Pronto intervento: 115 Centralino: 0373-256222 PROCURA DELLA REPUBBLICA Centralino: 0373-878116 OSPEDALE DI CREMA www.hcrema.it Centralino: 0373-2801 Centro unico di prenotazioni: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118 SERVIZI SOCIO-SANITARI DISTRETTO DI CREMA Centralino: 0373-899320

• Via S.Omobono: ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica e rifacimento della condotta fognaria (Fine lavori: 23 dicembre).

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971 Urp: 0372-497215

METEO WEEK-END

TEMPERATURE MASSIME PREVISTE IN LOMBARDIA Città Venerdì Sabato Domenica Bergamo 6 10 9 Brescia 7 10 9 Como 7 11 10 CREMONA 7 10 8 Lecco 8 12 11 Lodi 7 10 9 Mantova 7 10 8 Milano 7 10 10 Pavia 6 9 9 Sondrio 5 9 8 Varese 7 9 9

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117 Centralino: 0373-256474 POLIZIA MUNICIPALE Pronto intervento: 0373-250867 Centralino: 0373-894212

OSPEDALE DI CREMONA www.ospedale.cremona.it Centralino: 0372-4051 Centro unificato di prenotazione: 800 638 638 Emergenza sanitaria: 118

SABATO 5 DICEMBRE 2009

GIORNALE DI CREMONA E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO

DOMENICA 6 DICEMBRE 2009

direttore responsabile: Sergio Cuti ilpiccolocremona@fastpiu.it

Redazione di Crema Piazza Premoli, 7 - 26100 Crema Tel. 0373 83.041 Fax 0373 25.42.73 Pubblicità Tel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60 www.immaginapubblicita.it

direttore editoriale: Daniele Tamburini

Stampa: SEL - Società Editrice Lombarda 26100 Cremona

Società editrice: Promedia Società Cooperativa Via del Sale, 19 - Cremona

Autorizz. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000

Amministrazione e diffusione Via S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona Tel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60

Pubblicazione associata all’Uspi (Unione Stampa Periodica Italiana)

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Progetto Grafico: Gianluca Galli Numero chiuso in tipografia: Giovedì 3 Dicembre ore 22

FARMACIE DI TURNO Dal 4 all’11 Dicembre 2009 Distretto di Crema

Distretto di Cremona CREMONA ZAMBONI FEDERICO VIA OGLIO, 5 26100 Cremona Tel. 0372-25347 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:00 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: NO CREMONA - FARMACIA 6 A.F.M. DI CREMONA S.P.A. PIAZZA IV NOVEMBRE, 2 In appoggio fino alle 24.00 Piazza IV Novembre, 2 26100 Cremona Tel. 0372-433017

VESCOVATO BANDERA S.N.C. Via Bissolati, 1 26039 Vescovato Tel. 0372-81122 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO SPINADESCO CAMOZZI PAOLA Via Mazzini, 18 26020 Spinadesco Tel. 0372-446095

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 09:00 - 13:00 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: SABATO POMERIGGIO

Giorno di chiusura settimanale: GIOVEDÌ POMERIGGIO

PADERNO PONCHIELLI GUARNERI ANDREA In appoggio fino alle 24.00 Piazza Libertà, 3 26024 Paderno Ponchielli Tel. 0374-67780 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: MERCOLEDÌ MATTINO SABATO POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti di Cremona e Crema sono consultabili sul sito internet: www.aslcremona.it

CREMA GRANATA CARLO Via Matteotti, 17 26013 Crema Tel. 0373-256233 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:00 - 19:00 Giorno di chiusura settimanale: NO

CASTEL GABBIANO BARBIERI MONICA In appoggio fino alle 24.00 Via Roma, 16 26010 Castel Gabbiano Tel. 0373-457972 ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30 Giorno di chiusura settimanale: SABATO

RIVOLTA D´ADDA DAMIOLI DI MELEGARI Via Cereda, 6/8 26027 Rivolta d´Adda Tel. 0363-78000

CASTELLEONE CHIODO CARLO Via Roma, 43 26012 Castelleone Tel. 0374-58186

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

ORARI DI APERTURA Mattino: 08:30 - 12:30 Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale: LUNEDÌ

Giorno di chiusura settimanale: SABATO


Cultura&Spettacoli I sette peccati capitali chiudono Opera di Leonard Bernstein la stagione lirica del Ponchielli Venerdì 4 Dicembre 2009

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Venerdì e domenica va in scena la ballet chanté di Bertold Brecht

C

di Federica Ermete

ala il sipario sulla stagione lirica 2009-2010 del Teatro Ponchielli. Il cartellone di quest'anno, sapientemente calibrato tra classicità ed innovazione, chiude con un dittico inedito che ha debuttato con successo al Verdi di Trieste. Venerdì 4 dicembre alle 20.30 (turno A) e domenica 6 dicembre alle 15.30 (turno B) vanno in scena “Die Sieben Todsünden – I sette peccati capitali”, ballet chantè di Bertold Brecht musicato da Kurt Weill e “Trouble in Tahiti – Intrigo a Tahiti”, atto unico su testo e musica di Leonard Bernstein. Entrambe le rappresentazioni sono proposte in lingua originale con sopratitoli in italiano. Rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1933, “Die Sieben Todsünden” racconta la storia di Anna che, partita da un paesino della Louisiana, viene spedita dalla famiglia in giro per le grandi città in cerca di fortuna, ma con una “consegna”: non cadere mai nei 7 peccati capitali, ossia quegli ideali che si posson frapporre al raggiungimento del successo economico. Combattuta tra la realizzazio-

Sabato 5 dicembre, alle 17.30, nell'ambito della rassegna Preludi d'Organo, nella Chiesa di San Luca, ha luogo il concerto “Meditazioni musicali ante missam” con Michele Bosio che si esibisce

Una scena dell'opera di Bertold Brecht (foto U. Fevretto)

“Intrigo a Tahiti” in anteprima assoluta

ne dei suoi sogni e l'affermazione sociale, Anna è la protagonista dai due volti e dalla doppia personalità. Sul palcoscenico la “vera” Anna, quella che segue solo i suoi impulsi naturali, la passionalità e l'elemento istintivo, è interpretata dalla danzatrice Francesca Zaccaria; la Anna che incarna la razionalità e il senso pratico di chi non ha altro scopo che il guadagno, è invece impersonata dal soprano albanese Miriam Tola che, dopo il perfezionamento al Mozarteum di Salisburgo, ha riscosso subito grande succes-

so al Verdi di Trieste nelle vesti di Suor Angelica e nell'opera qui presentata. In questo testo Brecht approfondisce, prendendo spunto dal concetto di schiavitù del sistema in cui viviamo, la sua teoria sullo straniamento. L'opera, che è suddivisa in sette parti corrispondenti agli altrettanti peccati capitali (accidia, gola, lussuria, superbia, ira, avarizia ed invidia), è una forma di “teatro d'attualità”, pervaso da una sottile ed amara ironia, implicante un'esplicita critica sociale.

Entrambi gli allestimenti sono firmati da Giulio Ciabatti, regista particolarmente attivo in Italia (Verdi di Trieste e Massimo di Palermo), nonché all'estero: Giappone, Seul, Cipro, Portogallo. Il compito di dirigere l'Orchestra Lirica I Pomeriggi Musicali, spetta invece al Maestro Carlo Boccadoro, direttore con spiccata sensibilità per il repertorio contemporaneo, compositore di punta nella nuova generazione, nonché autore di musica sinfonica e cameristica.

Concerto d’organo a San Luca all'organo “Giuseppe Rotelli” (1901), di cui è organista onorario. Musicologo e musicista cremonese Bosio, appassionato al pro-

cesso storico-liturgico-musicale denominato riforma ceciliana, ha riscoperto la vita e le opere dell'organaro Giuseppe Rotelli,

specializzandosi «con lode» in Musicologia con una tesi dal titolo “La Premiata Fabbrica d'Organi di Giuseppe Rotelli a Cremona

(1894-1937)", con cui ha vinto il Premio Tansini-Sovena. Il concerto di sabato prevede la partecipazione del soprano giapponese Hiroko Miura, con cui Bosio suona in duo dal 2003.

La seconda opera proposta, a completamento del dittico, è un'altra prima assoluta sul palcoscenico del Ponchielli. Si tratta dell'atto unico “Trouble in Tahiti – Intrigo a Tahiti” (nella foto di U. Fevretto), che esordì a Waltham il 12 giugno 1952. Completa creazione (testo e musica) di Leonard Bernstein, l'opera approfondisce, con taglio fortemente critico, il tema dell'incomunicabilità, visto come una delle problematiche della nostra epoca. Ambientata in un'immaginaria quanto ridente cittadina americana degli anni Cinquanta, la vicenda ha per protagonisti Sam e Dinah, coppia di coniugi annoiati e in perenne lite. La mancanza di comunicazione tra i due protagonisti li porta a dimenticare addirittura i doveri e l'amore nei confronti del figlioletto. Questo vivido affresco di vita quotidiana, la cui drammaticità emerge straordinariamente dal connubio tra testo e musica, pare abbia riscontri autobiografici con l'autore.

Al Ponchielli per assistere alla prima del teatro di Milano

L'opera estrinseca l'anima eclettica del suo autore; in essa infatti convivono, oltre a un preludio e ad un intermezzo, gli interventi di un Trio Jazz, l'applicazione della tecnica seriale, nonchè l'influsso del folclore commisto alla musica di consumo, evidente nel coro di soli tre elementi. L'opera, fortemente realistica, si fonda su un linguaggio molto attuale. Lo stesso Bernstein ha spiegato: «Tutta la musica deriva da radici popolari americane, così come le parole. E le parole sono collocate molto attentamente in modo che “suoneranno” secondo la cadenza americana e con il tipo americano di sincopato, qualità quasi indistinta». La voce della protagonista è affidata al timbro scuro di Renata Lamanda; mentre il marito distratto è interpretato dal baritono Nicolò Ceriani. Quest'ultimo, che ha trionfato sia in ruoli buffi che in parti drammatiche, è inoltre attivo, anche come interprete e regista, nell'ambito operettistico. F.E.

Via satellite con la Scala

I cremonesi melomani, o amanti del jet set, non hanno nulla da invidiare ai milanesi dell’alta società e ai vip che lunedì 7 dicembre detengono un posto riservato alla Scala di Milano, per la tradizionale prima meneghina. Il giorno di Sant’Ambrogio infatti, il Teatro Ponchielli, si collega via satellite con la Scala di Milano, per trasmettere in diretta lo spettacolo inaugurale della stagione del teatro milanese. Alle 18 precise va in scena la “Carmen” di Georges Bizet, un titolo molto famigliare al pubblico cremonese, dal momento che faceva parte del cartellone della scorsa stagione. L'opera, per antonomasia, più traboccante di passionalità, carisma e sensua-

lità, viene proposta in una produzione nuova e ricca di debuttanti. La debuttante più attesa in assoluto è lei, niente di meno che la protagonista, l'affascinante sigaraia in grado di far stramazzare ai suoi piedi tutti gli uomini che incontra. Il ruolo dell'eroina è affidato alla georgiana Anita Rachvelishvili (nella foto), venticinquenne dai tratti tipicamente mediterranei. Proveniente dall'Accademia di canto della Scala e vincitrice del concorso Leyla Gencer, il soprano ha sostenuto l'audizione per interpretare il ruolo secondario di Frasquita, ma in tale occasione, il maestro Daniel Barenboim, cui spetta l'onore di dirigere l'orchestra, ne è rimasto a tal punto folgorato da volerla addirittura come protagonista.

Magia della voce lunedì al Filodrammatici Lunedì 7 dicembre, alle 21, il Teatro Filodrammatici di Cremona presenta “Magia della voce”, concerto di prosa e lirica. Da un progetto originale di Gabriella Panizza, lo spettacolo propone un confronto tra due diverse forme di espressione vocale: i monologhi e le arie liriche. Protagonisti sulla scena sono il baritono Roberto Servile (nella foto), che in tale occasione ricorda il baritono cremonese Aldo Protti, e l'attore Edoardo Siravo. In questo dialogo tra recitazione e canto, che esalta i contrasti psicologici e le vicende passionali della drammaturgia attraverso la mediazione della musica, i due artisti sono accompagnati al pianoforte da Gianluca Aschieri. Vengono messi a confronto alcuni dei più importanti monologhi del teatro di prosa con le

arie liriche che da tali testi sono state tratte. Come è stato riscontrato nei teatri in cui lo spettacolo ha già debuttato, l'effetto che si ottiene é assolutamente sorprendente. Beaumarchais, Hugo, Schiller e Shakespeare forniscono i personaggi, le situazioni e i discorsi; subito dopo, al termine di ogni pezzo recitato, il baritono prosegue con una sorta di pendant musicale, cimentandosi virtuosamente in arie famose tratte da capolavori operistici quali “Don Carlos”, “Falstaff” e “Otello” di Verdi, nonché le mozartiane “Nozze di Figaro”. La potenza della parola, fondendosi col canto, crea un effetto altamente suggestivo. Le frasi infatti riaffiorano quasi identiche nelle romanze, ma la musica diventa la vera protagonista.

Al suo fianco, il tenore tedesco Jonas Kaufmann veste i panni di Don Josè, mentre Erwin Schrott e Adriana Damato interpretano rispettivamente Escamillo e la pudica Micaela. Nel campo dell'allestimento, Emma Dante, che firma la regia e i costumi, è una regista palermitana di fama internazionale, considerata “rivoluzionaria” e provocatoria nella prosa; in quest'occasione l'artista si confronta per la prima volta con il genere operistico. Conoscendo il suo modo di lavorare, gli esperti ai lavori hanno già preannunciato una “Carmen” caliente, dalle tinte forti, con i corpi in primo piano e le passioni straripanti. Costo del biglietto 5 euro (posto unico numerato).

Casalmaggiore, sul palco l’Otello di Arturo Cirillo

Lunedì 7 dicembre, alle 21, al Teatro di Casalmaggiore va in scena un grande classico, “Otello”, nella versione di Arturo Cirillo, attore e regista napoletano che porta in scena un cast prim'ordine: Danilo Nigrelli (Otello), Arturo Cirillo (Iago), Monica Piseddu (Desdemona) e Sabrina Scuccimarra (Emilia). Nelle note di regia Cirillo ha spiegato i punti salienti della sua interpretazione: «L’Otello è la tragedia della parola; tutto nasce infatti da un racconto. L’Otello si gioca tra pochi individui che si confronta-

no ossessivamente tra di loro. La gelosia esiste dal momento che la si nomina, poi come un tarlo, come una frase musicale continuamente ripetuta, non ti abbandona più. L’Otello è una tragedia satirica (vi è anche un clown), a volte sembra una commedia, a volte la più barbarica delle tragedie. L’Otello è tutto sentimento, covato, malato, irrealizzato». Uno spettacolo imperdibile, in cui si vede all'opera un regista che sa leggere i testi, sottoponendoli ad una propria lettura priva di nostalgie filologiche ed arditi adattamenti.


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Cultura & Spettacoli

Venerdì 4 Dicembre 2009

Torre de’ Picenardi, tre giorni di festa Dal 5 all'8 dicembre Torre de' Picenardi propone una variegata serie di iniziative nell'ambito della Sagra di S. Ambrogio. Tra la mostra “Opere Scelte” di Angelo Bertolini, la serata con musica dal vivo “Angeli e demoni e dopo… il nulla!!!”, e l'appuntamento col gruppo dialettale “El Zàch”, l'evento clou della sagra cade martedì 8 dicembre. Per l'intera giornata della festa dell'Immacolata, le vie del paese e l'interno del palatenda ospitano i “Mercatini di Natale 2009”, rassegna di hobbisti, artigianato, degustazione e vendita di prodotti enogastronomici regionali e locali. Nella struttura riscaldata non manca un punto ristoro con trippa, vin brulè e altro. Per l'occasione, previo prenotazione, alcuni ristoranti propongono menù turistici con piatti di stagione: Ristorante Italia e il Cantonazzo di Torre, i Pini e il Campagnino di Pessina Cremonese. Info: 349-5620875.

SFOGLIANDO a cura di Edizione Nuovi Autori

Le pietre di luna Autore: Maria Natale Werdenberg

Le pietre di luna offre una pienezza di narrazione e felicità di scrittura dovute ad uno stile colloquiale e senza forzature, il cui processo principale consiste nella registrazione dei contorni delle cose e nei suggerimenti dell’esperienza. In queste pagine l’autrice dà particolare rilievo alla psicologia dei personaggi, all’evocazione significativa dell’ambiente, cosicché ciascun racconto non si limiti all’annotazione del visibile, ma lasci intravedere un flusso di vita e di coscienza. Con sapienza tecnica, Maria Natale Werdenberg offre a ciascuno dei protagonisti femminili dei racconti una discrezione fatta di sapienza narrativa, di gusto e di misura e la parola, carica di forza orale, risulta sempre di grande efficacia stilistica, riuscendo a suscitare commozione e piacere nella lettura.

S

di Federica Ermete

abato 5 dicembre, alle 16, il Teatro Filodrammatici ospita la Compagnia Il Draghetto de L'Aquila, con lo spettacolo di burattini “Luna sulla luna”. A causa del terremoto del 6 aprile scorso, il teatro Dedalus, sede del Draghetto, è semicrollato, portandosi via scenografie, pupazzi, attrezzature tecniche, costumi…Ma i Draghetti sono vivi e, passo dopo passo, si sono rimessi a lavorare, continuando la loro attività con entusiasmo. Scritto e curato da Mario Villani e Manuela del Beato, è uno dei “cavalli di battaglia” della compagnia, che vanta centinaia di repliche. Lo spettacolo, vincitore del premio Rodari a Villa Pamphili a Roma, ha per protagonista Luna, una cantastorie che gira per il mondo con la sua chitarra; ovunque si fa raccontare fiabe e leggende per riproporle ai bambini, interpretandole assieme a pupazzi, burattini e ombre. Gli spettatori son chiamati ad inventare filastrocche, cantare canzoni, rispondere a indovinelli e costruire, con la propria immaginazione, il misterioso «paesaggio che vi porterà sulla luna». A conclusione della rappresentazione, prende il via una colorata ed appassionante parata, cui prendon parte i componenti del gruppo, affiancati da pupazzi giganti e da artisti trampolieri. Il festoso corteo si dirige fino alla Galleria XXV Aprile per poi concludersi ai Giardini di Piazza

nelle sale del podesta’ a soresina

Le opere di Ghisoni in mostra Domenica 6 dicembre, alle 17.30, nelle Sale del Podestà di Soresina, è inaugurata la mostra “Testimonianze pittoriche”, personale del soncinese Andrea Ghisoni. Le opere esposte, suddivise in quattro sezioni (ritratti, arte sacra, acquerelli e la poesia dell'acrilico su tela), sono contraddistinte da uno stile di cui il critico Simone Fappanni dice: «Una chiarezza narrativa che si basa fondamentalmente su due componenti: un disegno inappuntabile, maturato in anni di severo impegno e perfezionato grazie ai maestri Enea Ferrari e Giorgio Mori, e una coloristica dalle tinte che riescono magistralmente a proporre una resa sorprendente del soggetto. Andrea non intende offrire una mera riproduzione del reale, quanto piuttosto presentare al fruitore una 'testimonianza pittorica' di ciò che un soggetto è in un determinato, particolarissimo istante. Di qui si spiega la meticolosità con cui Ghisoni esegue ogni sua opera: la

Il Draghetto rivive al Filodrammatici

La Compagnia Il Draghetto si esibisce al Filodrammatici

Roma dove, all’insegna del divertimento e di intrattenimenti vari, si può gustare la merenda offerta da Barilla. L'evento si colloca all'interno di un progetto, che vuol proseguire l'iniziativa, avviata la scorsa estate,

“Libruzzo – Un libro per l’Abruzzo”, anticipata dalle rassegne “Burattini d’Estate”e “Burattini in Cascina”, alla quale han generosamente aderito alcuni istituti scolastici ed alcune librerie cremonesi, donando materiale librario al capoluogo

La pittura di Asnicar in un libro In Battistero la mostra “Ecce homo”

Fino al 20 dicembre prossimo è visitabile, all'interno del Battistero del Duomo di Cremona, la mostra denominata “Ecce homo”, costituita da opere del pittore Angelo Bertolini e dello scultore Graziano Carotti. L'esposizione, che è formata da un ciclo di opere di valenza fortemente simbolica ed umanissima nel suo sviluppo, ha quale tematica centrale l'uomo. L'allestimento propone le effigie di uomini vecchi e giovani che si susseguono, ritratti sia in momenti di dolore sia in attimi di serenità. In qualunque circostanza, i soggetti raffigurati paiono sempre cercare una risposta che sfocia poi nel divino. All'ingresso della mostra è disponibile un catalogo contenente gli interventi critici di Tiziana Cordani e don Achille Bonazzi.

Una vita da artista, una vocazione nata sin da giovanissima, l'emozione di un'approccio alla realtà intriso di sentimenti: questo appare tra le righe del libro dedicato alle opere di Giusy Asnicar, pittrice cremonese che da anni è nota a Cremona per la bellezza armonica dei suo9i dipinti. Il volume, intitolato «Realtà ed emozione lirica: la vocazione alla pittura» verrà presentato il prossimo sabato 12 dicembre alle 17.30 preso la sede dell'Adafa cremonese (via Palestro, 32). La pittura di Giusy Asnicar si dimostra coerente a un approccio intenso alla realtà, ricco di sentimenti profondi ed empatia rispetto ai suoi soggetti, con i quali ha ogni volta un intenso legame. Nei dipinti e nei disegni di quest'artista cremonese traspare una ricerca minuziosa della quotidianità, di quanto essa sia impregnata di vita vissuta. La pittura di Asnicar era inizialmente organizzata in cicli, mentre in tempi più recenti ha preferito dare sfogo ad una libertà di scelta, attraverso cui l'autrice alterna le tematiche a lei care, scegliendole però di volta in volta, in base all'ispirazione del momento, e passando

ricerca del particolare, anche quello apparentemente insignificante, si risolve in una operazione che, lungi dal configurarsi come un mero esercizio accademico, risulta invece il cardine attorno al quale ruota la composizione nella sua interezza». Orario: feriali ore 17.30-19, festivi ore 1012 e 15-19. Ingresso libero e gratuito.

abruzzese. L’iniziativa è promossa in stretta collaborazione con la Protezione Civile della Provincia di Cremona. Domenica 6 dicembre, alle ore 16, “Luna sulla luna” viene replicato presso l'Azienda Cremona Solidale.

L’arte di Ulrich Hartig a Immagini, Spazio, Arte

agevolmente dall'acquerello all'olio, tecniche nelle quali è diventata maestra. Caratteristica portante dello stile di Asnicar è la scelta di dipingere a macchie, in un'armonia complessiva che non mette nulla in primo piano, ma dona al soggetto un grande senso di equilibrio e armonia. Altro grande elemento della pittura di questa straordinaria artista è rappresentato da una grande delicatezza e apparente

fragilità, che si estrinseca in tratti lievi e intrisi di luce, che lasciano trasparire una forte sensibilità. Giusy Asnicar iniziò giovanissima a cimentarsi con pittura e disegno, quando, nel 1959, espose dei quadri alla V mostra di pittura del Comune di Pescarolo. Dopo una vita di insegnamento alla scuola media, è andata in pensione, per dedicarsi completamente alla sua passione per la pittura.

Fino a sabato 12 dicembre, i locali di “Immagini, Spazio, Arte” di via Beltrami a Cremona, ospitano le opere di Ulrich Hartig. Originario di Regensburg, l'artista tedesco è un vero e proprio appassionato del nostro Paese; l'ha percorso in lungo ed in largo, traendone le suggestioni che poi ha impresso sulle sue tele; ha così consegnato allo spettatore gli angoli più suggestivi della Toscana, della Sicilia, della Sardegna e di grandi città come Roma e Venezia. Formatosi come autodidatta, l'artista bavarese ha scelto la tecnica dell'acquarello per descrivere paesaggi e nature morte nella quali spicca la sensibile composizione dei colori. Assieme all'analisi approfondita della forza espressiva della luce, le cromie conferiscono ai dipinti di Hartig un fascino del tutto particolare. Lo studio della luce resta una delle caratteristiche essenziali delle sue creazioni. Ciò è enfatizzato soprattutto negli acquarelli che descrivono persiane e tapparelle, scelte appositamente per creare sfumature insolite su cose e persone. Durante la presentazione della personale, il critico d'arte bresciano Gianluigi Guarneri si è soffermato sul sapiente uso del colore, esaltando la capacità di Hartig nel muoversi con assoluta padronanza nella difficile tecnica dell'acquarello. L'esperto cremonese Ferruccio Monterosso ha invece elogiato il pittore prendendo spunto dall'unico quadro dedicato alla rappresentazione di una delicata figura femminile. Orario: feriali ore 16.30-19.30, sabato e domenica anche al mattino ore10.30-12.30.


& CREMA

Cultura Spettacoli

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Il ‘Pan del Diavolo’ ad ‘Alice nella città’ di Castelleone

Venerdì 4 dicembre alle 22 ad “Alice nella città” in via Cappi a Castelleone va in scena “Il Pan del Diavolo”, special event del primo trimestre della stagione in corso. Il “Pan del Diavolo” è un duo di impressionante potenza ritmica formatosi a Palermo nel 2006 con due chitarre acustiche e grancassa. Nel 2008 la band vince le selezioni di Italia Wave Love Festival e suona

nel main stage della manifestazione a Livorno. Ad agosto vince il concorso “Avanti il prossimo” e suona sul prestigioso palco dell’Ypsigrock; poco dopo è invitato al Pollino Music Festival. A settembre 2008 Il “Pan del Diavolo” produce la sua prima uscita discografica, un ep prodotto da 800A Records in collaborazione con Malintenti Dischi, distribuito sul tut-

to il territorio nazionale. Dal 2009 la band è ininterrottamente in tour e ultimamente è rientrata anche in studio per la registrazione di un nuovo album. «Dietro Il Pan Del Diavolo si nascondono mille follie e l’esigenza di esprimersi per poter lasciare il segno», queste le parole del cantante e chitarrista del gruppo Pietro Alessandro Alosi in una recen-

Un altro giorno con De André sabato al teatro San Domenico

te intervista. Il nome della band viene dal proverbio “il pan del diavolo è sempre avvelenato” e costituisce il manifesto poetico della musica della band. I maestri proclamati sono Luigi Tenco, Neil Young, Rino Gaetano, Fred Buscaglione, Gene Vincent e Elvis Preasley, il risultato è una miscela incredibile di energia, parole taglienti e grande gusto musicale.

Per “Domenica in musica”

Memorie, suoni e colori della musica del cantautore genovese a 10 anni dalla scomparsa

S

di Tiziano Guerini

abato 5 dicembre fin dal mattino, alle ore 10, per proseguire poi al pomeriggio, ore 14.30, e alla sera, ore 21, l’associazione culturale musicale “Il canto del cucù” invita tutti al teatro San Domenico di Crema per “Un altro giorno con Fabrizio”, memorie, suoni e colori nella musica di Dè André, 10 anni dopo (a lato la locandina). «Proponiamo una giornata con il pensiero e la musica di De André - afferma la presidente della associazione Miriam Zucchetti - avendo trovato nelle parole delle sue canzoni un ottimo modello culturale per valorizzare il ricordo di Derek Zucchetti - il giovane morto per incidente a vent’anni a cui si intitola la nostra associazione - perché la sofferenza per una perdita così grande non sia vuota e priva di senso e la musica sia veicolo di incontro di emozione, di meraviglia, di splendore…». Alle ore 10 si terrà un convegno dal titolo “La buona ed altre novelle” (il vangelo secondo Dè Andrè), con invito particolare alle scuole superiori di Crema. Relatori don Alessandro Santoro, Giorgio Cordini, coor-

dinati da Emanuele Mandelli. Al pomeriggio, nella sala del ridotto del teatro, a partire dalle ore 14,30 “I giovani cantano Dè Andrè”. Al concorso sono iscritte 7 realtà musicali diverse che si confronteranno riproponendo in formazione acustica la loro versione di “Amore che vieni, amore che vai” (brano d’obbligo) e altri due brani a scelta del repertorio del cantautore genovese. Presidente della giuria sarà Mario Piacentini. Alle ore 21, poi, spazio al concerto della Gio Bressanelli Band (Giovanni Bressanelli voce chitarra, Paolo Simonetti percussioni batteria, Luca Bresciani tastiere fisarmonica, Edo Stabilini chitarra, Eleonora Bonizzoni flauto, Matteo Livraga violino, Renzo Crispiatico basso) accompagnata dal coro Pregarcantando diretto da don Giacomo Carniti. «Le canzoni di Fabrizio sono una costante provocazione di vita e i suoi personaggi una fabbrica a ciclo continuo di emozioni, è facile lasciarsi affascinare dalle loro storie, un po’ più difficile chiudere l’ombrello e farci inzuppare dalle secchiate di coscienza che ci riversano addosso. Grazie Fabrizio per i tuoi temporali!», dice Bressanelli.

La bellissima voce di Jessica in concerto Domenica 6 dicembre alle 17 al teatro San Domenico - sala Ridotto - torna la voce suadente e sicura di Jessica Sole Negri (nella foto) con “Concerto unplugged”: è un concerto ispirato al ritorno all'essenza degli strumenti acustici che accompagnano la voce. Una serata in cui l'attenzione non è rivolta essenzialmente al repertorio, ma voce e strumenti acustici sono volti alla ricerca speciale della sonorità. E per una valorizzazione appieno dello strumento musicale che ogni uomo da sempre porta con sé: la propria voce. Jessica Sole Negri, insegnante all’istituto musicale Folcioni, è molto conosciuta ed apprezzata a Crema avendo già ripetutamente dato prova da noi delle proprie qualità non solo vocali. Dopo gli studi di Canto e Pianoforte, intraprende a 18 anni la carriera di interprete esibendosi in vari teatri italiani. Vive la musica guidata ed affascinata dalla continua ricerca tecnica, sonora ed interpretativa. «La voce è soffio che mi attraversa per vivere - dice Jessica - solo ponendomi in ascolto di me stessa sono riuscita a farmi ascoltare». Forse si tratta proprio di un esame di completa maturità per una artista che ha esperienza e capacità musicale tali da poter immaginare un salto di qualità verso il successo pieno. Si conclude con questo appuntamento l’interessante rassegna “Domenica in musica”.

Resta aperta fino al 13 dicembre la mostra del collezionismo

I busti in terracotta Il treno dei sogni degli anni ’50 di Zurla in esposizione

E’ stata inaugurata giovedì e rimarrà aperta fino al 15 dicembre una nuova mostra nei chiostri del San Domenico a Crema. Stavolta in esposizione ci sono i busti in terracotta, i disegni, i bozzetti in metallo di Maurizio Zurla (a sinistra nella foto). Nato a Crema, vive e lavora nella frazione di Vergonzana. diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha iniziato giovanissimo ad esprimersi artisticamente. La sua prima personale risale al 1967 a Lugano. Allora era “un giovane dal talento promettente” come lo definì il critico Ferdinando Zappa; oggi è un artista nel pieno della sua capacità espressiva, che però non rinuncia a continuare il gusto della sperimentazione, come dimostrano, ad esempio, i suoi bozzetti in metallo.

Maurizio Zurla, infatti, non è solo scultore, è anche pittore e fine restauratore. Si esprime da molti anni con continuità di ispirazione, e si accosta delicatamente alla realtà intuendone e sviluppandone regole e proporzioni. «Leggere - dice della sua opera - le proporzioni fra le cose della realtà rappresenta la mia curiosità mentale e la mia libertà interiore». Nei busti in cotto policromi rappresenta non tanto le fattezze del modello, quanto, attraverso di esse, lo spirito, la “razza” di cui è fatto. Dice di lui Silvia Merico: «Ogni opera di Maurizio Zurla è un organismo, un complesso sistema di forme, realizzate o solo suggerite. Esse esprimono una chiara, inconfondibile origine, forse perché l’artista vi ha dimenticato se stesso».

Ha preso avvio lo scorso sabato 28 novembre nei locali della Cittadella della Cultura in via Dante 45 la mostra a cura della Pro Loco di Crema dal titolo “Il treno dei sogni”. Si tratta della 12ª edizione della mostra di fine anno sul tema del collezionismo (nella foto). Quest’anno il “treno dei sogni” ci riporta agli anni cinquanta del secolo scorso per presentarci gli oggetti e le scoperte principali di quegli anni che segnano il passaggio dagli anni poveri dell’immediato dopoguerra ai primi anni del boom economico. Simbolo di quegli anni, qui evocato dal titolo della mostra è il Settebello il treno veloce ed elegante sulla tratta Milano-Roma entrato in funzione nel 1958. Dice Salvatore Galati, uno dei curatori delle raccolte presenti in mostra: «In questo decennio la vita degli italiani si riempie di oggetti, radio, telefono, frigorifero, ferro da stiro, televisione, lavatrice, che segnano un deciso cambiamento di status,

contrassegnato dalla posizione sociale in ascesa… di cui più di ogni altro prodotto si fa interprete l’auto, anche perché legata alla conquista del tempo libero, al diritto alle vacanze». Aggiunge Luigi Ferrigno, presidente della Pro Loco: «Vedremo oggetti di grande richiamo, come borse,

cappelli, abiti, ciprie, guanti, poltrone, lampade, giochi; tutto materiale di pregio idoneo a risvegliare nei visitatori il fascino e la nostalgia del ricordo». E’ anche l’occasione per i più giovani per capire qualcosa di più della vita di allora dei loro nonni. L’allestimento della mostra

è di Attilio Bianchi, coordinatore Franco Bianchessi. La mostra rimarrà aperta fino al 13 dicembre: una buona occasione per visitarla, rispettando la tradizione che vede alla fine di ogni anno la Pro Loco di Crema presentare sempre una mostra particolarmente rievocativa.


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Appuntamenti

Venerdì 4 Dicembre 2009

ARTE & cultura

zoom

Vintage Vanitas torna a dicembre

Fino a giovedì 31 dicembre cremona Mostra Collezione d'archi Sau-Wing Lam Esposizione nella Sala delle Colonne del Museo Civico Ala Ponzone in via U. Dati 4. Orario: feriali dalle 9 alle 18, festivi dalle 10 alle 18. Lunedì chiuso. Per informazioni: 0372-407269. *** Fino a venerdì 4 dicembre Cremona Mostra Viaggi di raggi Si tratta di una mostra interattiva, aperta alle scuole e alla cittadinanza, che illustra i principali fenomeni ottici attraverso gli esperimenti realizzati in oltre 30 exibit scientifici. E' realizzata nel Museo Civico di Storia Naturale in viale Trento Trieste. Orario: dal martedì alla domenica ore 9-13 (lunedì chiuso). Apertura straordinaria domenica 22 novembre dalle 9 alle 18 Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-23766. *** Fino a lunedì 25 gennaio Casalmaggiore Mostra I luoghi del tempo Nel Museo Diotti, in mostra le opere di scultura di Brunivo Buttarelli.

MUSICA & SPETTACOLO Venerdì 4 dicembre cremona LIRICA I sette peccati capitali di K. Weil Intrigo a Tahiti di L. Bernstein Doppio appuntamento alle 20.30 al Teatro Ponchielli con "I Sette peccati capitali", opera di Bertold Brecht, musicata da K. Weil e "Intrigo a Tahiti", atto unico di LeonardBernstein. Per informazioni: 0372-022.001 *** Sabato 5 dicembre Cremona Concerto del coro Paulli Esibizione per l'Associazione Diabetici alle ore 17 presso l'Auditorium della Camera di Commercio in piazza Stradivari 5. *** Da sabato 28 novembre Casalbuttano Teatro

La mostra-mercato di moda d’epoca raddoppia e torna a Cremona dall’11 al 13 dicembre. Venti tra i migliori commercianti di abiti e accessori vintage provenienti da tutto il Centro-Nord occuperanno le sale di Palazzo Cattaneo per un week end all’insegna della moda e del rock’n’roll, perché anche in questa occasione Vintage Vanitas proporrà eventi e performance artistiche che richiameranno l’immaginario degli scatenati Anni 50 e 60. Vintage Vanitas, giunta alla terza edizione, si presenta quindi anche nella sua veste invernale, andando così a coprire inte-

ramente il settore del vintage di qualità: la scorsa edizione di maggio è stata l’occasione per proporre gli abiti e gli accessori più cool per l'estate, mentre a dicembre ci sarà spazio per rinnovare il guardaroba invernale, grazie a un’ampissima scelta di pezzi unici provenienti direttamente dal periodo che va dalla fine dell’800 ai più recenti Anni 80. Quasi due secoli di moda da cui “pescare” in infiniti possibili abbinamenti, perché un vestito o un accessorio vintage si fa notare anche negli armadi più moderni. Per informazioni: Elisa Boldori 328-4267730.

Orario: sabato, domenica e festivi dalle 15 alle 19; mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.30; martedì e giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16. Per informazioni: 0375-200416. *** Fino a domenica 13 dicembre Crema Mostra del Collezionismo e degli Hobbies Presso la Cittadella della cultura in via Dante 45, è in programma la mostra dedicata agli oggetti per il collezionismo e gli hobbies. Orario: feriali ore 16-19; sabato e domenica anche il mattino dalle 10 alle 12. Lunedì chiuso. Ingresso libero.

Per informazioni: 0373-81020. *** Fino a domenica 20 dicembre Cremona Mostra Ecce Homo Esposizione artistica con opere di Angelo Bertolini e Graziano Carottipresso il Battistero della Cattedrale. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-20680. *** Venerdì 4 dicembre Cremona Convegno Dal Medioevo al primo Rinascimento-Amore di pietra:

Stagione del Teatro “Vincenzo Bellini” 2009-2010 Sabato 16 gennaio “Un sogno di mare”. Omaggio a Fabrizio de Andrè. Domenica 31 gennaio “L'anatra all'arancia” con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio. Sabato 13 febbraio “Pene d'amor perdute” con Marina Suma. Sabato 6 marzo “Il Drago” di Beppe Arena. Sabato 27 marzo “Recital” con Gianfranco Iannuzzo. Sabato 17 aprile “A Baz live” con Marco Bazzoni. Per informazioni: 0374-362180. *** Venerdì 27 novembre Cremona Concerto d'Organo Esibizione del maestro Andrea Macinanti sull'organo storico “Rotelli 1901”, nella chiesa di San Luca di corso G. Garibaldi dalle 21. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 328-8123619.

fuori provincia

Gli scatti d’autore in mostra a Milano

“United artists of Italy - Artisti nell'obiettivo dei grandi fotografi” è una mostra fotografica nata da un’idea di Massimo Minini, organizzata e prodotta dalla Fondazione Stelline in Corso Magenta 61 a Milano. Fino al 31 gennaio 2010 presenta 200 immagini scattate da 22 tra i più importanti fotografi italiani, attivi a partire dagli anni '60 - da Gabriele Basilico a Gianni Berengo Gardin, da Luigi Ghirri a Mario Giacomelli, da Mimmo Jodice a Ugo Mulas a Ferdinando Scianna e molti altri - che ritraggono i volti dei più significativi artisti contemporanei, italiani e internazionali. Il percorso espositivo non è una semplice raccolta cronologica di immagini, ma un vero e proprio racconto, in cui lo stesso artista - osservato, letto e interpretato da diversi fotografi - mostra differenti sfaccettature della propria identità creativa e

umana, del proprio destino. Il desiderio di scrivere una originale storia dell’arte contemporanea - non attraverso le opere ma mostrando i volti, i modi, gli atteggiamenti dei suoi protagonisti - è alla base del progetto, che si è sviluppato grazie al contatto diretto e al profondo coinvolgimento con i fotografi, rivelandosi un viaggio all’interno della fotografia italiana. La mostra, ideata come progetto espositivo internazionale per musei ed istituzioni, giunge in Italia per la prima volta, dopo essere stata ospitata dal Musée d’Art Moderne di Saint-Etienne Metropole (7 maggio-21 settembre 2008) e dal Palais des Beaux Arts di Bruxelles (20 marzo-17 maggio 2009). Orario: Martedì-Domenica ore 10-20, lunedì chiuso. Biglietti: intero 8 euro, ridotto 6, scuole 3. Per informazioni: 0245462411.

quattro canzoni di Dante Appuntamento alle ore 17.00 nel Museo Civico Ala Ponzone (Sala Puerari) in via Ugolani Dati 4. Interviene Claudio Vela della Facoltà di Musicologia di Cremona. Ingresso libero e gratuito. *** Mercoledì 9 dicembre Cremona Incontro Mario Soldati legge Boccaccino Presentazione con letture della tesi di laurea dello scrittore Mario Soldati discussa nel 1927 con argomento i pittori cremonesi, in particolare

Venerdì 11 dicembre Romanengo Teatri di Pianura Rassegna teatrale 2009-2010 al Teatro G. Galilei. Ecco il programma. Venerdì 11 dicembre La madre dei gatti. Sabato 11 gennaio Il poema dei monti naviganti. Sabato 30 gennaio Atir Cleòpatras. Sabato 13 febbraio A come... Amianto. Sabato 27 febbraio Gerundia Felix. Sabato 13 marzo Dux in scatola. Sabato 27 marzo Big Bang. Per informazioni: 0373-729263. *** Venerdì 11 dicembre Cremona Concerto del Gruppo Musica Insieme Verranno eseguite musiche dei compositori Prokofiev, Britten, Castiglioni, Yun. Appuntamento alle ore 21 presso il Teatro Monteverdi in via Dante 149 Ingresso: 7 euro, ridotto 4 euro. Per informazioni: 0372-64699.

Boccaccio Boccaccino. Appuntamento alle ore 17 nella Sala Puerari del Museo Civico in via Ugolani Dati 4. Ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0372-25463. *** Da venerdì 4 dicembre Cremona Mostra Cremona com'era nelle foto di Fazioli Mostra fotografica di Ernesto Fazioli che interessa le vie e le piazze di Cremona. L'opera di Fazioli, molto conosciuta a Cremona, ha documentato la vita della città dagli anni '20 al dopoguerra. Il carattere innovativo dell'iniziaviva è rappresentato dal fatto che 'esposizione fotografica viene realizzata costruendo un percorso all'interno delle vie e delle piazze del centro storico che consente ai visitatori di vedere immagini nei luoghi dove sono state scattate e poter constatare i grandi cambiamenti urbanistici e gli eventi storici in un periodo così intenso della storia cremonese. *** Fino a sabato 5 dicembre Soresina Mostra Opere d'arte di Nicola De Benedictis Ultimi giorni della personale d'arte del pittore Nicola De Benedictis dal titolo "Arte nella memoria", che si chiude sabato 5 dicembre. Appuntamento nelle Sale del Podestà Orario: dalle 17.30 alle 19 con ingresso libero e gratuito. Per informazioni: 0374-349411. *** Lunedì 7 dicembre Cremona Incontro Dal sec. XIV al XV... e il nostro tempo - Gli anni del jazz Incontro con la professoressa Noemi Pecunia alle 16 nella Sala Bazza dell'Ascom in via Manzoni, 2 Per informazioni: 0372-455616.

L’Oroscopo della settimana

a cura di: www.oroscopo-2009.com

la determinazione che sentite in amore ha un ben più ampio raggio di azione che si estende anche alla sfera lavorativa. Successi dunque in vista e qualora vi sentiste smarriti, affidatevi al vostro intuito favoriti dagli astri. Se non cambiate registro, con questi presupposti, la routine e la mole di impegni lavorativi che tende ad aumentare già adesso, rischierà di schiacciarvi sotto il suo peso. Svagatevi. Sarà un periodo contraddistinto dall’incertezza lavorativa, in cui subirete ed attenderete impotenti le scelte operate da terzi circa il vostro futuro: non è comunque detto che siano negative. Un'intensa passione col partner sarà il toccasana per affrontare la quotidianità e restituirvi la forza che desideravate, dando una svolta dopo un periodo caratterizzato da un basso profilo a livello emozionale. Nuovi progetti lavorativi cominciano a prendere forma, ma al tempo stesso impongono delle sofferte scelte che devono essere fatte in termini di altrettante rinunzie. Ritardi nelle riscossioni di alcuni crediti. La distrazione vi sarà nemica durante tutto il mese di dicembre nello svolgimento del vostro lavoro creandovi alcuni problemi di troppo, nonché qualche richiamo da organi superiori. A Natale riposatevi Siete arrivati ad un bivio: stare dentro oppure fuori da una storia che sapevate già che prima o poi che vi avrebbe costretto a prendere una decisione in merito, non proprio indolore. Tutto ha un prezzo! Continuate come avete fatto fino ad adesso e sarete sicuri di essere sulla strada giusta che tante soddisfazioni vi ha regalato, dunque evitate brusche inversioni di rotta anche se a prima vista appaiono allettanti. Cercate di evitare gli eccessi di personalità, limitando gli egocentrismi e le vene egoistiche che anche inavvertitamente potrebbero guidare il dialogo e le scelte col partner. Controllate la vostra esuberanza nell’espletare i compiti in ambito lavorativo che vi verranno assegnati. Tale condotta potrebbe essere male interpretata, esponendovi a inutili discussioni. L'amore potrebbe risentire della stanchezza che si sta facendo sentire in voi più forte che mai. Dovrete pazientare un po’ per ritrovare la giusta quiete e la serenità per dedicarvi alla componente sentimentale. Sarete poco inclini a slanci emotivi verso ipotetiche conquiste in quanto l’amore troverà poco spazio in quei soggetti la cui mente e le cui energie saranno interamente indirizzate verso aspetti più materiali.


Pianeta Giovani COSTUME & SOCIETA ’

Con la collaborazione di

http://informagiovani.comune.cremona.it

Venerdì 4 Dicembre 2009

41

Le donne s’innamorano di internet

In Italia sono in netto aumento le persone del gentil sesso che utilizzano la rete con continuità

S

di Diego Corsini

ono circa 20 milioni gli italiani online e 8,3 milioni appartengono all’universo rosa, con una crescita nell’uso di internet pari al 7 per cento all’anno. Il gentil sesso dichiara di aver cambiato grazie al web il modo di informarsi, di prenotare un viaggio, di cercare servizi e il 76 per cento sostiene di avere una vita più facile da quando è online. Secondo Alison Fennah, direttore della Eiaa «in poco tempo le donne hanno compreso i vantaggi dell’online per gestire con maggior efficienza la quotidianità, ampliare il proprio network, mantenersi informate e aggiornate. E’ un’audience altamente strategica per gli inserzionisti, dal momento che hanno di fronte soggetti molto attivi e coinvolti, pronti a sfruttare Internet per far sentire più chiara la propria voce. Ma anche per formarsi un’opinione e, perché no, cambiare idea». E in effetti dai dati dell’ultimo censimento sul gentil sesso online pare che le signore abbiano imparato a usare questo strumento molto bene e soprattutto che ne facciano un largo uso. « Heavy users,» ovvero utenti pesanti: così gli inglesi chiamano con il loro linguaggio esplicito e sintetico i fruitori della rete che trascorrono parecchie ore online. Le donne italiane in buona parte sono tali, tanto da sorpassare la

Musica, una band punk e anche pop

I Fall out Boy La convivenza di punk e pop in una sola band sembrerebbe pura ipotesi astratta, se non addirittura una contraddizione in termini, ma basta affidarsi ad un gruppo di scaltri ragazzi dell'Illinois ed il gioco è fatto. I “Fall out Boy”, infatti, partono dalla predilezione per schitarrate e pogo, ma hanno anche una spiccata abilità nel venire incontro ai gusti di un pubblico variegato. Oltre che da un leggero ammorbidirsi delle sonorità, questa sensibilità è testimoniata anche dall'attenzione che i quattro prestano alle parti accessorie del loro lavoro. Nascono così copertine ed artwork ricercati, titoli elaborati ed immancabilmente ironici, nonché video sempre al passo coi tempi. In occasione del primo greatest hits viene lanciato il singolo “Alpha dog”, già apparso in forma di demo come Alphadog and Omegalomaniac in una tortuosa campagna virale organizzata poco prima dell'uscita dell'ultimo studio-album. La canzone è veloce e a tratti piuttosto potente, ulteriore prova dell'arricchimento sonoro portato avanti dalla coppia creativa Wentz-Stump. Per il video si è scelto un collage di scene dal palco, gags alla Jackass ed immagini amatoriali, in una sorta di vorticoso omaggio a Youtube con tanto di annuncio preventivo da parte di Pete Wentz, che invita il pubblico a non fare a casa ciò che viene mostrato. Una band pienamente al passo coi tempi, quindi, già dal nome fatto scegliere dal pubblico (Fall out Boy altri non è che il ragazzo Ionico dei Simpson); “Believers Never Die” offre una rassegna di punk masticato da dei giovanotti pieni di idee, e riproposto mescolato con trovate di sicuro impatto.

media europea per numero di ore settimanali trascorse sul web, con 12 ore settimanali online (contro la media europea di 11 ore). Il 20 per cento delle donne nel nostro Paese dichiara inoltre di accedere a internet anche nei fine settimana, con una crescita decisa pari al 54 per cento negli ultimi 2 anni. Il 29 per cento si collega circa 16 ore ogni settimana e merita il titolo di utente pesante. Non stupisce per nulla che la fascia di età

più attiva e informata nell’uso della rete sia quella delle giovani, per precisione le ragazze dai 16 ai 34. I dati riguardanti questo segmento anagrafico sono sensibilmente sopra le medie europee, con un 76 per cento delle giovani online 7 giorni su 7. Altro dato importante riguarda la diffusione della banda larga, con cui naviga il 67 per cento delle donne intervistate. Per non parlare della solita fascia di età tra i 16 e i 34 che navigano su broadband nel 71 per cen-

to dei casi. Per quanto la moda e le tematiche femminili siano sempre seguite, le tre tipologie di siti che vanno per la maggiore tra le signore sono l’informazione (55 per cento dei casi), i viaggi (50 per cento) e la finanza (48 per cento). C’è poi un 59 per cento che compra online e un 31 per cento che anche quando non acquista si forma

un’opinione sulla marca preferita proprio attraverso le ricerche online. Nessuna sorpresa per l’attività preferita delle donne in rete, che nel 79 per cento della popolazione femminile è la posta elettronica. A conferma della loro natura comunicativa, alle donne online piace chattare, scrivere email, bloggare, confrontarsi. In particolare il numero

Un sito nuovo riservato ai fotografi INTERNET E TECNOLOGIA

La scorsa settimana è nato Wullabaloo (www. wullabaloo.com), un sito dedicato alla fotografia, ai workshop ed ai viaggi. Wullabaloo, che deriva dalle parole workshop e hollabaloo (in pratica pazzi sfrenati per il workshop) organizza viaggi attorno al mondo per aiutare, insegnare ed affiancare i fotografi di tutta italia. Fotografi amatoriali, alle prime armi, ma anche professionisti. Tutti i workshop sono votati al low cost, infatti, tranne in casi rari, non vengono utilizzati tour operator esterni. Questo si traduce chiaramente in costi ridotti ed una maggior appetibilità per il fruitore. L'intento di Wullabaloo è quella di ricreare la casualità che a volte va incontro il professionista che si accinge ad eseguire un reportage all'estero. Spesso e volentieri i workshop di Wullabaloo utilizzano strutture alberghiere come ostelli e bad&breakfast, oppure mezzi di trasporto popolari come treni, autobus di linea, traghetto locali. L'avventura è assicurata, così come i contenuti tecnici che vengono sviluppati con serietà e profesionalità ed inoltre i luoghi visitati sono di alto interesse per i fotografi che vogliono partecipare. Sono già online i workshop con destinazione Marocco, Lituania, Lettonia e Islanda. In preparazione le Filippine e l'argentina. Wullabaloo... un'esperienza da provare.

Curiosità IN MANETTE PERCHÉ NON DANNO LA MANCIA Si chiama gratuity o tip, è la mancia che negli Stati Uniti è compresa nel conto al ristorante e in tutti i bar e locali. Un servizio che è costato molto

caro a Pope e John, due fidanzati di Bethlehem, Philadelphia. Dopo aver mangiato in un Irish pub e aver ricevuto un pessimo servizio dal cameriere, si sono rifiutati di pagare 16 dollari di mancia. Da lì a poco

è arrivata una volante della polizia che li ha ammanettati e li ha fatti salire sull'auto. Una vera ingiustizia che ha decisamente rovinato la loro serata, hanno detto i due ragazzi alla Nbc. Ora la questione è in ma-

no ad avvocati e giudici. «Ma cosa farete la prossima volta se vi capiterà di ricevere un pessimo trattamento dai camerieri» - chiede la giornalista a Pope. «Ebbene sì, credo proprio che pagherò quanto dovuto!», ha risposto la ragazza ancora incredula per quanto accaduto. A BOLOGNA SI PAGA CON I RIFIUTI Al cinema Lumiere di Bologna lunedì prossimo il biglietto si pagherà con i rifiuti. In cartellone tre cortometraggi dedicati all'ambiente. Sono “The story of stuff” di Annie Leonard, “Godog” di Kohki Hasei e “Il giardino” di Jalbun di Rasha e Ahmed Abu Al Rob. Gli spettatori potranno pagare con i cosiddetti Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) che non dovrebbero essere smaltiti tra i comuni rifiuti. In particolare saranno accettate pile esauste, toner per stampantie cellulari.

INFLUENZA A: AGLIO COME RIMEDIO IN CINA In Cina è in atto una speculazione selvaggia sui prezzi dell'aglio, ritenuto dalla medicina tradizionale rimedio principe contro l'influenza. Dunque l'influenza A non fa aumentare solo i profitti delle multinazionali del farmaco, ma anche quelli di contadini e verdurai. Il prezzo della pianta è schizzato alle stelle in Cina, primo produttore mondiale, lievitando anche di 15 volte rispetto ai prezzi del marzo scorso, prima cioè della pandemia.


Televisione&Cinema Programmi Televisivi da Sabato 5 a Venerdì 11 Dicembre 2009

In prima visione la terza serie del telefilm “Brothers & Sisters”

Tornano i guai dei Walker

D

opo la messa in onda su Raidue delle prime due stagione, torna il mercoledì in seconda serata il telefilm “Brothers & Sisters”, per la gioia dei numersi fan della famiglia Walzer, che potranno così seguire le nuove avventure della terza stagione. Ovvero, quasi in anteprima con gli Stati Uniti, dove la serie ha esordito a fine settembre. La seconda stagione aveva lasciato i protagonisti della turbolenta famiglia americana, in precario equilibrio, con l’azienda di famiglia, da poco risanata, sull’orlo del tracollo finanziario. E così, per salvare il lavoro di tutta una vita, è stato chiesto aiuto a Holly… LE NOVITA’ Da qui parte la terza stagione, con nuovi colpi di scena e segreti da scoprire. Kitty (Calista Flockhart) e il se-

Ha ottenuto numerosi consensi sia dal pubblico che dalla critica

A lato il cast del telefilm "Brothers & Sisters" al gran completo. Sopra una scena della serie che ha ottenuto grandi consensi sia negli Stati Uniti che in Italia

TV

RAIUNO

RAIDUE

RAITRE

LA 7

SABATO 5

DOMENICA 6

LUNEDI’ 7

MARTEDI’ 8

LA PROVA DEL CUOCO TG 1/ TG1 SPORT EASY DRIVER. Attualita' LINEABLU. Attualita' DREAMS ROAD. Doc - TG1 A SUA IMMAGINE. Attualita' TG1 L.I.S. PASSAGGIO A NORD OVEST L'EREDITA'. Quiz TG1 - RAI SPORT AFFARI TUOI SPECIALE PER DUE - LA LOTTERIA 23.05 TG1 Telegiornale 23.10 MA L'AMORE...SI!Film 02.15 NEL MIO AMORE. Film

09.30 10.00 10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.00 15.30 18.50 20.00 20.40 21.30 23.35 00.35

MAGICA ITALIA LINEA VERDE ORIZZONTI A SUA IMMAGINE. Attualita' SS MESSA - ANGELUS RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE. Attualita' TG1 Telegiornale/Focus DOMENICA IN. L'ARENA. Var DOMENICA IN. 7 GIORNI. Var L'EREDITA'. Quiz TG1 - RAI TG SPORT AFFARI TUOI. Varieta' IL SANGUE DEI VINTI. Film SPECIALE TG1. Attualita' TG1 Notte / CHE TEMPO FA

06.30 06.45 10.10 11.00 12.00 13.30 14.10 16.15 18.50 20.00 20.30 21.10 23.40 23.15 01.30

TG1 Telegiornale/Cciss UNOMATINA. Attualita' VERDETTO FINALE. Attualita' OCCHIO ALLA SPESA. Att. LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Attualita' LA VITA IN DIRETTA L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Varieta' IL SENCHI DEI VINTI. Film TG1 TELEGIORNALE PORTA A PORTA SOTTOVOCE. Attualita'

10.30 10.55 12.00 12.20 13.30 14.10 15,50

10.35 11.20 13.00 13.25 14.00 16.00 17.10 18.00 18.10 19.00 19,30 20.25 21.05 22.40 23.30

QUELLO CHE. Attualita' MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO DRIBBLING. Sport X FACTOR. Reality show SCALO 76 TALENT. R. show SERENO VARIABILE. TG2 Notizie/Meteo 2 PRIMEVAL. Telefilm SECONDO CANALE LAW & ORDER. Telefilm ESTRAZIONI DEL LOTTO/ TG2 CLOSE TO HOME. Telefilm SABATO SPRINT. Sport TG2 NOTTE. Varieta'

06.45 10.05 11.30 13.00 13.45 15.30 17.05 18.00 18.05 19.00 20.30 21.00 21.50 22.35 00.30

MATTINA IN FAMIGLIA CI VEDIAMO DOMENICA.Attualita' MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA TG2 GIORNO/MOTORI/METEO QUELLI CHE... ASPETTANO QUELLI CHE IL CALCIO.Varieta' SABATO SPRINT. Sport TG2 - Notizie/Meteo 90° MINUTO. Sport DUE... RISATE. Prosa TG2. Notizie NCIS. Telefilm CRIMINAL MINDS. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA DOMENICA SPRINT. Sport

10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.30 21.05 22.40 23.25

11.45 12.00 12.20 12.55 13.20 14.00 14.45 15.50 15.55 18.10 18.55 20.10 21.30 23.45 05.10

TGR AGRICOLTURA. Att TG3 Sport - Meteo / TGR TGR SETTIMANALE. Attualita' TGR BELLITALIA. Attualita' TGR MEDITERRANEO. Att TGR REGIONE meteo -tg3 TGR PIXEL - SPEC. AMBIENTE TG3 FLASH L.I.S. Sport SABATO SPORT 90° MINUTO.SERIE B TG3 METEO - TG REG - TG3 BLOB / CHE TEMPO FA NATI LIBERI. Documentario UN GIORNO IN PRETURA.Doc IL MOSTRO DI LONDRA. Film

09.05 09.45 12.00 12.25 12.55 13.25 14.00 15.00 15.05

IL GRAN CONCERTO TIMBUCTU. DOC TG3 sport - TG3 persone TELECAMERE SALUTE RACCONTI DI VITA. Attualita' PASSEPARTOUT. Attualita' TG 3 - TGR - METEO -IN 1/2 H TG3 REGIONE FLASH L.I.S. ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO. Attualita' PER UN PUGNO DI LIBRI.Quiz TG REGIONE - TG3 - METEO BLOB/CHE TEMPO FA. Var REPORT. Attualita' SALVA E CUSTODISCI. Film

12.45 13.10 14.00 14.50 15.15 17.00 17.50 19.00 20.00 20.15 20.35 21.05 21.10 23.10 24.00

07.00 OMNIBUS - WEEK END. Att 10.10 L'INTERVISTA. Attualita' 10.45 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.00 INNOVATION. Attualita' 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 UN AMERICANO A ROMA. Film 14.55 RUGBY. Italia - Sudafrica 17.00 LA 7 DOC. Documentario 18.00 I MAGNIFICI SETTE. Tel 20.00 TG LA7 20.30 CHEF PER UN GIORNO 21.35 L'ISPETTORE BARNABY.Tel 23.30 VICTOR VICTORIA. Varieta' 00.30 TG LA7

07.00 09.15 10.10 10.35

OMNIBUS - WEEK END. Att OMNIBUS LIFE - WEEK END LA SETTIMANA. Attualita' UNA NUOVA CASA PER LASSIE. Film TG LA7 - SPORT 7 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel PIETRO GERMI: IL BRAVO, IL BELLO, IL CATTIVO.Film LA PRESIDENTESSA. Film IL FERROVIERE. Film TG LA7 SIGNORE E SIGNORI. Film LA VALIGIA DEI SOGNI. Att EFFETTO DOMINO.Attualita'

12.00 13.30 14.00 14.30 16.15 17.10 17.40 17.45 18.50 20.00 20.35

18.00 19.00 20.00 21.30 01.50

12.30 13.00 14.00 16.00 18.00 20.00 20.30 21.35 23.30

natore Robert (Rob Lowe) cominciano a preoccuparsi della vita familiare e non potendo avere figli naturali, decidono di adottarne uno, seguendo la normale prassi burocratica. Tommy e Holly, ormai padroni dell’azienda, stanno apportanto drastici cambiamenti che prevedono l’allontanamento di Kevin. Inoltre, Rebecca (Emily VanCamp) e Justin (Dave Annable,) ormai sanno di non essere fratelli e di poter quindi avviare una relazione, ma sono piuttosto incerti sull’esito di un simile passo. Ma c’è un altro terribile segreto che aspetta di venire a galla e riguarda proprio l’ennesima possibile infedeltà del capofamiglia che, a quanto pare, non si è mai fatto troppi problemi a spargere figli illegittimi qua e là. Questa volta il frutto del peccato si chiama Ryan. Il telefilm ha ottenuto grandi consensi dalla critica americana, che dà merito agli sceneggiatori tra cui, oltre all’ideatore Jon Robin Baitz, spicca anche Marti Noxon (allieva di Joss Whedon, creatore di Buffy), di aver creato uno dei più riusciti ed emozionanti affreschi familiari mai visti in tv. L’EPISIDIO Il primo della terza stagione si intitola “Case di vetro”. Per stare un po’ insieme, Nora e i Walzer decidono di fare una vacanza: nonostante i buoni propositi, l’evento si rivela poco piacevole. Kavin, invece, organizza un week end con Scotty… Raidue, mercoledì ore 22.40

La natura e gli animali protagonisti a “Nati liberi”

Partità il 5 dicembre “Nati liberi”, il nuovo programma di Raitre, che punta sul fascino d’immagini suggestive raccolte ai quattro angoli del pianeta. Licia Colò (nella foto) propone in prima serata un programma dedicato al mondo della natura e degli animali in compagnia di esclusivi documentari firmati “National Geographic”. Il tutto è suddiviso in quattro puntate. L’obiettivo della redazione è quella di suscitare l’interesse degli spettatori, su questioni che riguardano la Terra stessa. Licia Colò ci aiuterà a rispondere al quesito e formularne di nuovi, sempre più mirati. Supportata dallo “spirito guida del leone”, presente anche all’interno dei filmati in onda, la conduttrice ci porterà

MERCOLEDI’ 9

all’inevitabile conclusione che il nostro benessere tecnologico sia stato ottenuto in cambio di un prezzo molto alto, innanzitutto in termini di libertà. Una nuova sfida, quindi, per la Colò (nata a Verona nel 1962), la cui notorietà è profondamente legata alla trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro”, che ha raggiunto 9 edizioni ed è assurta ormai ad icona della domenica pomeriggio di Raitre. Dal popolare show sono nati due libri di viaggi, scritti dalla stessa Licia (“Sognando il Kilimangiaro... 15 itinerari attorno al mondo del 2001” e “Il giro del mondo in 80 paesi del 2004”, entrambi editi dall'Eri), che ha maturato esperienze di viaggio praticamente in tutti e cinque i continenti. Raitre, sabato ore 21.30

GIOVEDI’ 10

16.30 18.50 20.00 20.30 21.10 23.20

A SUA IMMAGINE. Attualita' SS MESSA - ANGELUS RECITA DELL'ANGELUS LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Attualita' OMAGGIO DI SUA SANTITA' BENEDETTO XVI ALLA STATUA DELLA MADONNA IMMACOLATA LA VITA IN DIRETTA L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Varieta' MEDICINA GENERALE 2. Fict TG1 - TELEGIORNALE

09.35 10.05 11.00 12.00 13.30 14.10 16.15 16.35 18.50 20.00 20.45 22.40 23.25 23.30 01.45

LINEA VERDE METEO VERDE VERDETTO FINALE. Attualita' OCCHIO ALLA SPESA. Att. LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Attualita' LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO - TG1 L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE CALCIO Inter - Rubin Kazan 90° MINUTO CHAMPIONS TG1 - TELEGIORNALE PORTA A PORTA SOTTOVOCE. Attualita'

06.45 10.05 11.00 12.00 13.30 14.10 16.15 16.35 18.50 20.00 20.30 21.10 23.35 23.25 03.15

TG 2 PUNTO.IT I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME E SOCIETA' MEDICINA 33. Rubrica IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL 2. Varieta' LA SIGNORA DEL WEST.Telef ART ATTACK. Varieta' TG 2 - FLASH L.I.S./SPORT SECONDO CANALE SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TG2 NOTIZIE SENZA TRACCIA. Telefilm LAW & ORDER. Telefilm TG2 NOTTE. Varieta'

10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.25 21.05 22.40 00.50

TG 2 PUNTO.IT I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME E SOCIETA' MEDICINA 33. Rubrica IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL 2. Varieta' LA SIGNORA DEL WEST.Telef ART ATTACK. Varieta' TG 2 - FLASH L.I.S./SPORT SECONDO CANALE SQUADRA SPECIALE COBRA 11 ESTRAZIONI DEL LOTTO DUE. Varieta' 90° MINUTO CHAMPIONS TG 2 NOTIZIE

10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.25 21.05 22.40 23.30

TG 2 PUNTO.IT I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME E SOCIETA' MEDICINA 33. Rubrica IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL 2. Varieta' LA SIGNORA DEL WEST.Telef ART ATTACK. Varieta' TG 2 - FLASH L.I.S/SPORT SECONDO CANALE SQUADRA SPECIALE COBRA 11 ESTRAZIONI DEL LOTTO -TG 2 DESPERATE HOUSEWIVES.T BROTHERS & SISTERS. Tel TG2 NOTIZIE

13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.25 21.05 23.35

LE STORIE - DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE. Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att TRESIBONDA - MELEVISIONE COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE BLOB LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap TG3 CHI L'HA VISTO? REPLAY. Sport TG REGIONE LINEA NOTTE

12.45 13.10 14.00 14.50 15.15 17.00 17.50 19.00 20.00 20.35 21.05 21.10 23.20 24.00 02.15

LE STORIE - DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE. Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att TRESIBONDA - MELEVISIONE COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB - LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap TG3 BALLARO'. Attualita' PARLA CON ME. Varieta' TG REGIONE LINEA NOTTE RAI NEWS 24

12.45 13.10 14.00 14.50 15.15 17.00 17.50 19.00 20.00 20.15 20.35 21.10 23.10 24.00 01.10

LE STORIE - DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE. Soap TG REGIONE - METEO -TG 3 TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att TRESIBONDA - MELEVISIONE COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE - METEO BLOB LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap UN CASO PER DUE. Tel PARLA CON ME. Varieta' Tg3 LINEA NOTTE LA STORIA SIAMO NOI

12.45 13.10 14.00 14.50 15.15 17.00 17.50 19.00 20.00 20.15 20.35 21.10 22.55 24.00 02.25

10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Att 10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm 11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel 14.00 TOTO' NELLA LUNA. Film 16.00 COSI' STANNO LE COSE 17.05 ATLANTIDE. Doc. 19.00 THE DISTRICT. Telefilm 20.00 TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO. Attualita 21.10 L'INFEDELE. Attualita 23.40 REALITY. Attualita' 00.35 TG LA7

09.15 10.15 10.25 12.30 13.00 14.05 16.00 17.05 19.00 20.00 20.30 21.10 23.30 00.35 01.20

OMNIBUS LIFE DUE MINUTI UN LIBRO. Att NON ABBIATE PAURA. Film TG LA7 - SPORT 7 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel AVVENTURA NELL'OCEANO.F COSI' STANNO LE COSE ATLANTIDE. Doc. THE DISTRICT. Telefilm TG LA7 OTTO E MEZZO. Attualita THE DISTRICT. Telefilm COLD SQUAD. Telefilm TG LA7 OTTO E MEZZO. Attualita

10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Att 10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm 11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel 14.00 CUORE E BATTICUORE. Film 16.00 COSI' STANNO LE COSE 17.05 ATLANTIDE - STORIE DI UOMINI E DI MONDI. Doc. 19.00 THE DISTRICT. Telefilm 20.00 TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO. Attualita 21.10 EXIT. Attualita 23.45 VICTOR VICTORIA. Varieta'

TG1 MATTINA/L.I.S/FOCUS VERDETTO FINALE. Attualita' OCCHIO ALLA SPESA. Att. LA PROVA DEL CUOCO TG 1 / TG1 Focus/Economia FESTA ITALIANA. Attualita' LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO - TG1 L'EREDITA'. Quiz TG1 - TELEGIORNALE AFFARI TUOI. Varieta' DON MATTEO 6. Fiction TG1 - PORTA A PORTA PORTA A PORTA L'ARBITRO. Film

VENERDI’ 11 06.45 UNOMATINA. Attualita' 10.00 VERDETTO FINALE. Attualita' 11.00 OCCHIO ALLA SPESA PER TELETHON. Att. 12.00 LA PROVA DEL CUOCO 13.30 TG 1 / TG1 Focus/Economia 14.10 TELETHON. Varieta' 15.45 FESTA ITALIANA. Attualita' 16.15 LA VITA IN DIRETTA PER TELETHON. Attualita' 18.50 L'EREDITA'. Quiz 20.00 TG1 - TELEGIORNALE 20.30 AFFARI TUOI. Varieta' 21.10 I MIGLIORI ANNI SPECIALE TELETHON. Var

TG2 - COSTUME - MEDICINA 33 MEDICINA 33. Rubrica IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL 2. Varieta' LA SIGNORA DEL WEST.Telef ART ATTACK. Varieta' TG 2 - FLASH/SPORT SECONDO CANALE SQUADRA SPECIALE COBRA11 LOTTO - TG2 NOTIZIE ANNOZERO. Attualita' - TG2 SARA' UNA BELLA SOCIETA'. Musicale 01.15 IL CARTELLONE DI PALCO E RETROPALCO. Attualita'

10.00 11.00 13.00 13.50 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 18.10 19.00 21.05 21.15 23.35

TG 2 PUNTO.IT I FATTI VOSTRI. Attualita' TG2 - COSTUME E SOCIETA' TG2 EAT PARADE. Attualita' IL FATTO DEL GIORNO. Att ITALIA SUL 2. Varieta' LA SIGNORA DEL WEST.Telef ART ATTACK. Varieta' TG 2 - FLASH/SPORT TG SPORT-TG 2 NOTIZIE TELETHON. Varieta' - tg2 CORTI PIXAR. Corto LILO & STICH. Film TG 2 NOTIZIE

LE STORIE - DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE. Soap TG REGIONE - TG 3 -METEO TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att TRESIBONDA - MELEVISIONE COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE BLOB LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap IL 13° GUERIERO. Film PARLA CON ME. Varieta' TG3 LINEA NOTTE RAI NEWS 24

12.45 13.10 14.00 14.50 15.15 17.00 17.50 19.00 20.00 20.15 20.35 21.05 23.10 24.00 01.10

LE STORIE - DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE. Soap TG REGIONE - TG 3 -METEO TGR LEONARDO/NAOPOLIS. Att TRESIBONDA - MELEVISIONE COSE DELL'ALTRO GEO. Att GEO & GEO. Doc TG3 - TG REGIONE BLOB LE STORIE DI AGRODOLCE UN POSTO AL SOLE. Soap TG3 - MI MANDA RAI TRE PARLA CON ME. Varieta' Tg3 LINEA NOTTE CRASH. Attualita'

10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Att 10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm 11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel 14.05 LA CITTA' PRIGIONIERA.Film 16.00 COSI' STANNO LE COSE. Att 17.05 ATLANTIDE. Doc. 19.00 THE DISTRICT. Telefilm 20.00 TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO. Attualita 21.10 IMPERO. Documentario 23.20 VICTOR VICTORIA. Varieta' 00.35 TG LA7

10.15 DUE MINUTI UN LIBRO. Att 10.25 L'ISPETTORE TIBBS. Telefilm 11.30 L'INCHIESTE DI PADRE DOWLING. Telefilm 12.30 TG LA7 - SPORT 7 13.00 JAG - AVVOCATI IN DIVISA.Tel 14.05 1855 - LA PRIMA GRANDE RAPINA AL TRENO. Film 16.05 COSI' STANNO LE COSE. Att 17.05 ATLANTIDE - STORIE DI UOMINI E DI MONDI. Doc 19.00 THE DISTRICT. Telefilm 20.00 TG LA7 20.30 OTTO E MEZZO. Attualita 21.10 NIENTE DI PERSONALE. Att


Venerdì 4 Dicembre 2009

PLANET 51

CINEMA programmazione settimanale CREMONA Spaziocinema Cremonapo (0372 803674) www.spaziocinema.info • New Moon • Dorian Gray • 2012 • Planet 51 • L'isola Delle Coppie • La Dura Verita' • Ninja Assassin • A Christmas Carol • Cado Dalle Nubi Cine Chaplin (0372-453005) • A Serious Man

CREMA Porta Nova (0373 218411) www.multisalaportanova.it • A Christmas Carol • New Moon • 2012 • Dorian Gray • Cado dalle Nubi • Planet 51 • La Dura Verità

Filo (0372 411252) • Il Mio Amico Erik • Sabato Pomeriggio Spettacolo Burattini • Lunedì sera: Teatro Tognazzi (0372 458892) • L'Uomo Nero • A Christmas Carol OSTIANO Cinema Don Rosa (0372 840405) info@cinemadonrosa.com • 2012

- Mercoledì, Over 60 La dura verità - Giovedì, Cineforum La dura verità Taxi To The Dark Side

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PIEVE FISSIRAGA Cinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it • L'isola Delle Coppie • A Perfect Getaway • A Christmas Carol • A Serious Man • Ninja Assassin • Bangkok Dangerous • Il Mio Amico Eric • Case 39 • L'uomo Nero • Donne Senza Uomini • Welcome

Lem ha sedici anni e vive su Planet 51, un mondo contraddistinto da bianche staccionate, che ricorda molto l'America degli anni '50 con tutta la sua allegra innocenza. Lem è felice nel suo mondo sicuro e prevedibile e trascorre il tempo sognando di gestire il planetario della sua città e di uscire con Neera, la ragazza della porta accanto. Un giorno, inaspettatamente, a milioni di chilometri di distanza dal suo pianeta natale, l'astronauta Charles Chuck Baker atterra con la sua astronave proprio nel giardino di Neera e mentre la famiglia è impegnata a preparare un bel barbecue! Ignaro di cosa avrebbe trovato, il capitano Baker sbarca dall'astronave entusiasta: è il suo grande momento. Pianta la bandiera con fare trionfante, ma nel voltarsi... si rende conto della presenza dei verdognoli abitanti di Planet 51 che lo fissano basiti... Regia: Blanco, Abad, Martínez • Genere: Animazione

CINEMA - “A Christmas Carol” di Charles Dickens diventa un film

Una storia di Natale con Jim Carrey

Robert Zemeckis decide di mettere in scena la storia di Natale più classica e conosciuta che la letteratura ci abbia tramandato (A Christmas Carol di Charles Dickens). Il regista sceglie una pressoché totale adesione al modello originale, concedendosi solo piccole pennellate personali, dimostrando una volta in più di avere la tecnica al centro dei propri interessi.

LA TRAMA Il vecchio taccagno Ebenezer Scrooge (Jim Carrey) non ha mai apprezzato il Natale e non capisce perché si debba festeggiare ed essere felici in un giorno in cui non si lavora e, quindi, non si aumentano i propri capitali. Dopo essersi adirato con il fedele contabile e l’allegro nipote, torna a casa per trascorrere, solo come sempre, la vigilia di Natale. Scrooge non ha alcuna intenzione di godersi le feste con amici e parenti, ma soprattutto non sente che in questo periodo c’è qualcosa di magico che rende tutti più buoni. Davanti al camino, prima di andare a dormire, Scrooge viene visitato dal fantasma di Marley, il suo socio in affari defunto sette anni prima, che vuole metterlo in guardia perché si ravveda e non viva più nell’avidità. In caso contrario il destino di Scrooge sarà terribile e per farglielo conoscere gli annuncia che sarà visitato da tre spiriti, i fantasmi del Natale Passato, Presente e Futuro. Accompagnato da questi spettri Scrooge inizia un viaggio che gli aprirà le porte a un mondo che ancora non conosce. Al suo risveglio forse qualcosa cambierà…

SABATO 5

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

DOMENICA 6

PRIMA PAGINA TG5 MATTINA - TRAFFICO LOGGIONE. Musicale MAURIZIO COSTANZO SHOW TG5 - METEO 5 RIASSUNTO GRANDE FRATELLO AMICI. Reality Show VERISSIMO. Attualita' CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' CHI HA INCASTRATO PETER PAN? Varieta' 00.15 RIASSUNTO GRANDE FRATELLO 01.30 TG5 NOTTE/METEO 5

06.00 07.55 08.00 08.50 09.45 12.30 13.00 13.40 13.00 14.00 18.50 20.00 20.40 21.30 23.35

10.45 11.20 12.25 13.00 13.40 14.05 16.10 18.05 18.30 19.00 19.25 21.10 22.55 02.15 03.35

E ALLA FINE ARRIVA MAMMA TV MODA. Varieta' STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT - TG COM TIL DEATH. Telefilm KARATE KID 4. Film ROBIN HOOD. Film QUELLI DELL'INTERVALLO.Sit STUDIO APERTO/METEO MR. BEEN. Telefilm BABE. Film LA MUMMIA. Film ALIEN VS. PREDETOR .Film OKTAGON HELL'S KITCHEN. Film

07.55 10.55 11.20 12.25 13.00 13.50 15.45 17.40 18.30 19.00 19.35 20.00 21.35

07.35 08.10 09.30 11.00 12.30 13.30 14.05 15.10 17.00 17.55 18.55 19.30 20.30 21.30 24.00

GENITORI IN DIRETTA TEQUILA & BONETTI. Tel VIVERE MEGLIO. Attualita' CUOCHI SENZA FRONTIERE UN DETECTIVE IN CORSIA TG 4 - METEO 4 TRIBUNALE FORUM. Attualita' PERRY MASON. Telefilm PSYCH. Telefilm PIANETA MARE. Attualita' TG 4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER BONES. Film GUIDA AL CAMPIONATO

06.00 08.00 08.50 09.30 13.00 13.40 14.00 16.00 18.50 20.00 20.30 21.10

PRIMA PAGINA TRAFFICO - METEO 5 TG5 MATTINA LE FRONTIERE DELLO SPIRITO VERISSIMO. Attualita' GRANDE FRATELLO. Reality Show TG5 - METEO GRANDE FRATELLO. Reality TG 5 - METEO 5 DOMENICA 5. Varieta' CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA DOMENICA.Var BILLY ELIOT. Fict MAURIZIO COSTANZO SHOW

Cast: Jim Carrey, Robin Wright Penn, Gary Oldman, Colin Firth, Cary Elwes., Daryl Sabara, Bob Hoskins, Sammi Hanratty, Sonje Fortag, Fay Masterson, Durata: 90 minuti • Produzione: ImageMovers, Walt Disney Pictures - Usa 2009

di Giovanni Biondi La trasmissione, denominata «La Rassegna Stampa di Giovanni Biondi», va in onda ogni settimana sulle emittenti Lombardia Tv, Sol Regina Po e Lodi-Crema Tv. In questa puntata Biondi tratterà alcuni argomenti legati al territorio: • La discussione sul crocifisso fatta nei giorni scorsi in consiglio provinciale; • La questione del terzo ponte; • La privatizzazione del servizio idrico. Ospite della puntata sarà il capogruppo di Rifondazione in consiglio provinciale, Giampaolo Dusi. La trasmissione andrà in onda il venerdì alle ore 23.30, con replica sabato alle ore 12 e domenica alle ore 18.30.

LUNEDI’ 7

MARTEDI’ 8

MERCOLEDI’ 9

GIOVEDI’ 10

VENERDI’ 11

TG5 MATTINA CRISTALLO DI ROCCA. Film FORUM. Attualita' TG5 - METEO BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO. Reality Show CENTOVETRINE. Soap UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Reality Show BELLET SHOES. Film CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' GRANDE FRATELLO. Reality Show MAI DIRE GRANDE FRATELLO

08.00 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30 01.30

TG5 MATTINA - MATTINO 5 FORUM. Attualita' TG5 - METEO BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO PILLOLE CENTOVETRINE. Soap UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Reality Show IL MIRACOLO DI NATALE. Film CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' UNA NOTTE AL MUSEO. Film MATRIX. Attualita' TG 5 NOTTE - METEO 5

08.00 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.15 23.30 01.30

TG5 MATTINA - MATTINO 5 FORUM. Attualita' TG5 - METEO BEAUTIFUL. Soap opera GRANDE FRATELLO PILLOLE CENTOVETRINE. Soap opera UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Reality Show POMERIGGIO 5. Attualita' CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' I LICEALI 2. Fiction MAURIZIO COSTANZO SHOW TG5 NOTTE/METEO 5

08.00 11.00 13.00 13.45 14.05 14.10 14.45 16.15 16.20 18.50 20.00 20.30 21.10

TG5 MATTINA - MATTINO 5 FORUM. Attualita' TG5 - METEO BEAUTIFUL. Soap GRANDE FRATELLO PILLOLE CENTOVETRINE. Soap UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Reality Show POMERIGGIO 5. Attualita' CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' L'AMORE E' ETERNO FINCHE' DURA.Film 23.30 TERRA! Attualita'

08.00 08.40 11.00 13.00 13.45 14.05 14.10 14.45 16.15 16.20 18.50 20.00 20.30 21.10 23.30

TG5 MATTINA MATTINO 5. Attualita' FORUM. Attualita' TG5 - METEO BEAUTIFUL. Soap Opera GRANDE FRATELLO. Reality Show CENTOVETRINE. Soap Opera UOMINI E DONNE. Reality Show AMICI. Reality Show POMERIGGIO 5. Attualita' CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG 5 - METEO 5 STRISCIA LA NOTIZIA.Varieta' I LICEALI 2. Fiction MATRIX. Attualita'

CARTONI MALCOM.Telefilm CHUCK . Telefilm STUDIO APERTO - METEO GUIDA AL CAMPIONATO FIRE & ICE. Film LA STORIA INFINITA. Film TOM & JERRY. Film STUDIO APERTO - METEO X-MAN 2. Film BUGIARDO BUGIARDO. Film TG COM / METEO. Telefilm LA LEGGENDA DEGLI UOMINI STRAORDINARI. Film 02.20 DRUMLINE. Film

11.20 THE SENTINEL. Telefilm 12.25 STUDIO APERTO - METEO 13.00 STUDIO SPORT 13.40 CARTONI ANIMATI 15.20 WILDFIRE. Telefilm 16.20 IL MONDO DI PATTY. Tf 17.10 CORY ALLA CASA BIANCA. Tf17.45 CARTONI ANIMATI 18.30 STUDIO APERTO - METEO 19.00 SPORT MEDIASET WEB 19.30 LA VITA SECONDO JIM. Tel 20.05 I SIMPSON. Cartoni 20.30 PRENDERE O LASCIARE. Quiz 21.10 XXX. Film 23.45 MATRIX. Film

11.20 12.25 13.00 13.40 15.20 16.20 17.10 17.45 18.30 19.00 19.30 20.05 20.30 21.10 23.50

THE SENTINEL. Telefilm STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI WILDFIRE. Telefilm IL MONDO DI PATTY. Tf CORY ALLA CASA BIANCA.Tf CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO - METEO SPORT MEDIASET WEB LA VITA SECONDO JIM. Tel I SIMPSON. Cartoni PRENDERE O LASCIARE. Quiz DR HOUSE. Telefilm GREY'S ANATOMY. Telefilm

10.20 11.20 12.25 13.00 13.40 15.20 16.20 17.10 17.45 18.30 19.30 20.05 20.30 21.10 22.10

STARSKY & HUTCH. Telefilm THE SENTINEL. Telefilm STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI WILDFIRE. Telefilm IL MONDO DI PATTY. Tf CORY ALLA CASA BIANCA.Tf CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO/METEO/SPORT LA VITA SECONDO JIM. Tel CARTONI PRENDERE O LASCIARE. Quiz CSI: MIAMI. Telefilm THE MENTALIST. Telefilm

11.20 12.25 13.00 13.40 15.20 16.20 17.10 17.45 18.30 19.30 19.50 20.30 21.10 22.00 24.00

THE SENTINEL. Telefilm STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI WILDFIRE. Telefilm IL MONDO DI PATTY. Tf CORY ALLA CASA BIANCA.Tf CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO/METEO/SPORT LA VITA SECONDO JIM. Tel I SIMPSON. Cartoni PRENDERE O LASCIARE. Quiz DR. HOUSE. Telefilm GRAY'S ANATOMY. Telefilm IMAGINE ME & YOU. Varieta'

11.20 12.25 13.00 13.40 15.20 16.20 17.10 17.45 18.30 19.30 19.50 20.30 21.10 23.45 01.35

THE SENTINEL. Telefilm STUDIO APERTO - METEO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI WILDFIRE. Telefilm IL MONDO DI PATTY. Tf CORY ALLA CASA BIANCA.Tf CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO/METEO/SPORT LA VITA SECONDO JIM. Tel I SIMPSON. Cartoni PRENDERE O LASCIARE. Quiz MISTERO. Attualita' MOONLIGHT. Telefilm POKER1MANIA. Varieta'

08.55 09.30 09.35 10.00 11.00 11.30 12.10 13.30 14.05 15.00 16.20 18.55 19.35 20.00 21.30

09.45 10.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 17.00 18.55 19.35 20.30 21.10 23.30 04.25

09.45 10.30 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 16.50 18.55 19.35 20.30 21.10 00.05 02.40 04.25

BIANCA. Soap Opera GIUDICE AMY/WOLFF. Tel UN DETECTIVE IN CORSIA. TF TG 4 IL TRIBUNALE DI FORUM HAMBURGER DISTRETTO 21 SENTIERI Soap opera NOSTRA SIGNORA DI FATIMA.F TG4 Telegiornale - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER L'AVVOCATO DEL DIAVOLO.F PROVE APPARENTI. Film FUORI SERVIZIO. Film ALFRED HITCHCOCK presenta

09.45 10.35 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 16.30 18.55 19.50 20.30 21.10 23.20 01.50

BIANCA. Soap Opera GIUDICE AMY. Telefilm WOLFF. Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA. TF TG 4 IL TRIBUNALE DI FORUM HAMBURGER DISTRETTO 21 SENTIETI Soap opera LE PIOGGE DI RANCHIPUR. F TG4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER VITE STRAORDINARIE. Att VIENI VIA CON ME. Film I MAGNIFICI BRUTOS DEL WEST.F

09.45 10.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 16.55 18.55 19.35 20.30 21.10 23.30 01.55

BIANCA. Soap Opera GIUDICE AMY. Telefilm WOLFF. Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA. TF TG 4 IL TRIBUNALE DI FORUM HAMBURGER DISTRETTO 21 SENTIERI. Soap opera MODO PERDUTO.F TG4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER ALASKA. Film GIOVANNA D'ARCO. Film L'ACHIAPPA SOGNI Film

09.45 10.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.30 15.50 18.55 19.35 20.30 21.10 23.35 02.25 02.25

BIANCA. Soap Opera GIUDICE AMY. Telefilm WOLFF. Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA. TF TG 4 - METEO 4 IL TRIBUNALE DI FORUM SENTIERI. Soap opera SINUHE L'EGIZIANO. Film TG4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER U-571. Film DONNE CON LE GONNE. Film CORTE MARZIALE. Film LA COSTANZA DELLA RAGIONE

NONNO FELICE. Sit-Com ARTEZIP. Documentario MAGNIFICA ITALIA. Doc SANTA MESSA PIANETA MARE TG 4 MELAVERDE. Attualita' TG4 TELEGIORNALE 4 DOC. Documentario IL COMPAGNO B. Film LA GRANDE GUERRA. Film TG 4 - METEO 4 IERI E OGGI IN TV. Varieta' COLOMBO. Telefilm SUPERFANTOZZI. Film

08.00 08.40 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.15 16.55 18.50 20.00 20.30 21.10 00.20

Genere: Fantastico

di Robert Zemeckis

BIANCA. Soap Opera GIUDICE AMY. Telefilm WOLFF. Telefilm UN DETECTIVE IN CORSIA.TF TG 4 FORUM. Attualita' HAMBURGER DISTRETTO 21 SENTIERI Soap opera IN COMPAGNIA DI LILY. Film TG4 - METEO 4 TEMPESTA D’AMORE. Soap WALTER TEXAS RENGER IL COMANDANTE FLORENT.Tel IL COMMISARIO MOULIN.Tel ALFRED HITCHCOCK presenta

L’AVVOCATO DEL DIAVOLO

LILO & STITCH

Martedì 8, Rete 4 ore 21.10

Venerdì 11, Rai 2 ore 21.10

Kevin Lomax è un giovane avvocato di successo. Non ha mai perso una causa. È felicemente sposato con Mary Ann e ha un buon rapporto con la madre. L'eco dei suoi successi giunge all'orecchio di John Milton, fondatore e capo di uno degli studi legali più prestigiosi di New York, che gli fa un'offerta a dir poco allettante.

Una ragazzina di nome Lilo, decide di adottare uno strano cane e lo chiama Stitch. In realtà il suo nuovo compagno di giochi è il frutto di un pericoloso esperimento genetico scappato da un pianeta alieno. L'unico scopo di Stitch è quello di usare Lilo come scudo umano per depistare il cacciatore di alieni venuto a riprenderlo...

Con: Keanu Rives, Al Pacino, Charlize Theron.

i FILM in TV

Genere: Animazione


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Coffee Break

Venerdì 4 Dicembre 2009

LA STORIA David Hasselhoff, eroe di Baywatch, ha problemi con l’alcol

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di Emilia Codignola

uanto è diversa la finzione cinematografica dalla realtà. E’ proprio il caso di dirlo. Dopo Pamela Anderson, la cui vita privata è decisamente lontana dal personaggio interpretato nel telefilm Baywatch, è la volta di David Hasselhoff, il mitico Mitch Buchannon. Nei panni di guardia spiagge era il simbolo dell’America sana e atletica sempre pronta a salvare le persone in difficoltà. Ora che il telefilm è finito, Hasselhoff è passato dall'altra parte della barricata, diventato uno di quelli che devono

Dai fasti della finzione al dramma della realtà

essere salvati. Purtroppo La mattina del giorno del Ringraziamento, una squadra di paramedici pare sia dovuta intervenire nella sua casa di Encino per soccorrerlo perché aveva ingerito un eccessivo quantitativo di alcolici. Caricato su un’ambulanza e portato al Cedars Sinai Medical Centre di Los Angeles, l’attore

La vendetta del tecnico mai amato

Claudio Ranieri, tecnico della Roma

A lato David Hasselhoff sul set di Baywatch e sopra in un'immagine più recente

è stato trattenuto per due giorni prima che gli venisse consentito di uscire dalla struttura. Hasselhoff non è nuovo a problemi con l'alcol: un video di lui completamente ubriaco e steso sul pavimento di casa

ha fatto il giro del mondo e solo nell’ultimo anno è stato portato due volte in ospedale per delle cure. A peggiorare le cose ci sarebbe anche il comportamento della moglie Pamela Bach, che sabato scorso è stata fermata dalla polizia

per guida in stato di ebbrezza. David Hasselhoff, che ha due figlie, non sembra essere quel padre modello e integerrimo ammirato per anni sul set di Baywatch. Ma quella, purtroppo, era solo finzione…

LA CURIOSITA’ Protagoniste le assistenti di volo della Ryanair

Sul calendario solo per beneficenza I proventi aiuteranno tanti bambini disabili

Tre hostess di Ryanair protagoniste del calendario e a lato la copertina

Sportcafè

Finalmente un calendario al femmnile non per far soldi. Oltretutto Ryanair, la compagnia aerea preferita al mondo, non è nuova a questa iniziativa: lanciare il calendario 2010 delle assistenti di volo per beneficenza, attraverso il quale la compagnia si augura di raccogliere 110mila euro da destinare a “Kids”, l’associazione si occupa di aiutare i bambini disabili. Il Ceo di Ryanair, Michael O’Leary ha acquistato le prime 100 copie del calendario e ne ha spedito uno ai politici poco spiritosi e ai gruppi femministi in Spagna, Svezia e Regno Unito che lo scorso anno hanno criticato il calendario perché aveva per protagoniste solo ragazze, accusando la compagnia di “obbligare” le assistenti di volo a prendere parte al calendario. Un’accusa priva di fondamento se è vero che quest’anno 800 delle 4000 assistenti di volo della compagnia hanno fatto domanda per far immortalare a scopo benefico. I proventi del calendario 2010 porteranno il totale raccolto dalle sexy assistenti di volo di Ryanair a quasi 300mila euro da quando il primo calendario fu pubblicato nel 2008. L’edizione del 2010 (che definire osé è forse accestivo), è stata realizzata a settembre

presso la base Ryanair di Alicante, costa 10 euro e può essere acquistata sia a bordo dei voli Ryanair e attraverso il sito (www.ryanair. com). Una proposta decisamente interessante nel mare dei calendari del cosiddetto nudo d’autore…

I conti non tornano alla Juventus. E la delusione è direttamente proporzionale alle aspettative e ai soldi spesi (tanti, forse troppi e male). Un dato fotografa il flop bianconero: la Juve di Ferrara ha gli stessi punti della scorsa stagione, quando al timone c’era il criticatissimo Ranieri. Ma rispetto a dodici mesi fa ci sono acquisti costosi e presentati come autentici fenomeni. Il responso del campo, finora, è stato però impietoso. I brasiliani Diego e Felipe Melo, forse utilizzati fuori ruolo, hanno fornito un apporto insufficiente, per non parlare delle titubanze difensive degli azzurri Cannavaro e Grosso. Un’analisi che inevitabilmente tira in ballo l’operato di Ferrara, che non sembra possedere quell’esperienza necessaria per affrontare momenti critici come questo. La Juve si trova a otto punti dall’Inter alla vigilia dello scontro diretto e anche un pari potrebbe risuonare come una sconfitta. Ma quel che è peggio, pare non avere un gioco, tanto da farsi scavalcare da un Milan partito malissimo. E poi c’è la Champions, vera ossessione del mondo bianconero. Ma anche in Europa le cose non vanno bene, perché per passare il turno la Juve dovrà reggere all’assalto di un ritrovato Bayern Monaco, sulla carta più forte della Vecchia Signora. Tutto questo mentre il silurato Claudio Ranieri ha rivitalizzato la Roma, ereditata da Spalletti in fondo alla classifica. Il tecnico romano e romanista ha confermato di saper fare il suo lavoro, non riconosciuto a Torino dove invece ha centrato gli obiettivi societari. Cosa che non sta riuscendo a Ferrara, obbligato a vincere almeno un trofeo e possibilmente lo scudetto. Per salvare la panchina, al popolare Ciro potrebbero bastare due pareggi con Inter e Bayern, ma il giudizio sulla squadra non cambierebbe, anche perché Del Piero non è più il salvatore della patria. E Ranieri se la ride… fa


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SPORT

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Eugenio Grignani

CLASSIFICA Novara 35 Cremonese 30 Varese 30 Arezzo 27 Benevento 26 Perugia (-1) 22 Lumezzane 21 Foligno 20 Alessandria 20 Lecco 19 Monza 18 Pro Patria 15 Viareggio 15 Pergocrema 15 Como 15 Figline (-1) 14 Sorrento 14 Paganese 11

Risultati 15ª Giornata Arezzo-Figline 3-2 Benevento-Perugia 3-1 Cremonese-Novara 0-2 Foligno-Pro Patria 1-1 Lecco-Viareggio 0-0 Lumezzane-Alessandria 1-2 Monza-Varese 3-1 Paganese-Pergocrema 3-0 Sorrento-Como 0-0

La partita di domenica scorsa - Cremo-Novara per chi non ne fosse informato - è stata giocata alla pari per tutto il primo tempo, con possibili vantaggi ed errori da parte delle due squadre. E’ pur vero che era una partita di grido, infatti allo Zini c’erano più di cinquemila persone, e molti da Novara. La loro curva, quella opposta alla nostra Sud, per la prima volta ha ospitato circa trecento ragazzi. Per qualche ora si sono presi pure la pioggia come i nostri, è amore per i propri colori. Poche balle, il Novara è in vetta alla classifica e non per caso. Ma ripeto, tutto il primo tempo è stato giocato alla pari. Ricordo considerazioni consumate a voce alta, vicino a me l’inviato da Novara, corrispondente di Tuttosport: chi segna per primo vince. Statura fisica e campo a mio parere sono ininfluenti. Insisto sulla realtà di arbitraggi strabici : una rete in fuorigioco va annullata, un fallo in area avversaria merita un rigore per la Cremo. Il corso della Partita cambia. Una riflessione. Roselli ex allenatore della Cre-

Prossimo Turno Alessandria-Benevento Como-Cremonese Figline-Foligno Novara-Arezzo Pergocrema-Lumezzane Perugia-Paganese Pro Patria-Monza Varese-Lecco Viareggio-Sorrento

mo allontanato da tutte le squadre dopo le sue esperienze allo Zini, è stato intervistato per dire la sua, e l’ha detta. «E’ stato più forte il Novara». La logica di chi ha le idee chiare di solito si accompagna al vincitore e non fa una piega. Punto. Date le premesse non sono in grado di segnalare chi dei nostri è stato il migliore o il peggiore. Posso solo azzardare che se per un paio di volte due o tre giocatori in centrocampo si sfrucugliano il pallone , qualcosa in centrocampo non funziona. Il mercato invernale esiste per dar modo alle società di rimediare a qualche dimenticanza. E’ una istituzione utile a tutte le società, sia a quelle che vogliono progredire come a quelle che non vogliono perdere il treno. Punto. Conclusione. Domenica si va a Como. Ripeto qui tutto il mio rispetto per Roberto Venturato, anche se qualche errore col Novara avrebbe potuto e dovuto evitarlo. Ma nessun allenatore è perfetto, proprio come nessuno scrivano. Vai tranquillo Roberto, in bocca al lupo.

Cremo, impara Como si fa

Grigiorossi obbligati a migliorare la fase difensiva e a fare punti nell’insidiosa trasferta sul lago

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na sconfitta in quella che doveva essere una prima “prova del nove” ed ora tutti a dare la caccia al colpevole o ai colpevoli. Abbiamo detto tutti? Scusate, non tutti, per fortuna. Noi ci uniamo a quei “non tutti” che saggiamente guardano avanti, continuando a credere che non possono essere due o tre risultati negativi (è arrivata la prima sconfitta in casa dopo averle vinte quasi tutte) a ridimensionare una Cremonese che nel suo dna ha tante cose che piacciono, ma anche aspetti ancora migliorabili e di tempo ce n’è. Siamo solo a dicembre e tirare conclusioni affrettate potrebbe essere deleterio. Altrimenti Mourinho avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni su-

Prima Divisione - Nulla è perduto, ma dopo il ko con il Novara è vietato steccare ancora PROBABILE FORMAZIONE CREMONESI

PAOLONI

NIZZETTO

GALUPPO

FIETTA

VIALI

ZANCHETTA

BIANCHI

MUSETTI

GORI

Allenatore: ROBERTO VENTURATO bito dopo l’imbarazzante “torello” rimediato al Nou Camp, oppure Fabio Cannavaro nem-

GUIDETTI

4-4-2

meno presentarsi all’allenamento dopo essere stato saltato come un birillo da un certo

Un attacco della Cremonese e sopra Musetti braccato da un avversario

Matri (bravo, ma pur sempre un ragazzotto che mentre lui ringraziava per quel Pallone d’Oro,

GLI AVVERSARI

Tra i lariani in campo gli ex Cozzolino e Brioschi

COMO - Tre risultati utili consecutivi (ultimo il prezioso pareggio a reti inviolate strappato sul sintetico di Sorrento) e un importante balzo in avanti dal fondo della classifica. Questo il passato più recente del Como, che in poche settimane è passato dall’essere la possibile Cenerentola del campionato a staccarsi ora di quattro lunghezze sulla Paganese fanalino di coda, agganciandosi anche al Pergo nel gruppo playout. Dopo l’esonero di Di Chiara la squadra è passata sotto la guida di Oscar Brevi, allenatore di fatto dopo essere stato a lungo capitano sul campo, anche se formalmente il tecnico figura essere Ottavio Strano, ex allenatore dei portiere lariano, ma in possesso del patentino da allenatore di Prima categoria. Preparatore atletico, invece, è quel Nicholas Townsend che qualche stagione fa vedemmo all’opera a Crema. Tra i

giocatori, due ex spiccano su tutti, ovvero l’attaccante Giuseppe Cozzolino e il difensore Emanuele Brioschi che ha guadagnato anche i gradi di capitano, entrambi in grigiorosso solo due stagioni fa. Altri nomi noti sono i centrocampisti Kalambay (figlio dell’ex pugile Patrizio) ed Ezio Brevi (fratello di Oscar), oltre ad Ardito (ex Siena). Il reparto principalmente sotto accusa rimane l’attacco, assolutamente poco prolifico con sole 8 reti all’attivo, peggiore solo di quello del Viareggio (6 gol fatti). Non ci sarà Facchetti (ex Pergo) infortunato, mentre è probabile la conferma in avanti della coppia formata da Cozzolino e uno tra Fragiello o Guazzo. Da segnalare che il Como probabilmente giocherà con il lutto al braccio per la scomparsa nei giorni scorsi, all’età di 88 anni, di Alfredo Tagni, ex presidente ai tempi della serie A di Marchioro.

Emanuele Brioschi, ex di turno

muoveva i suoi primi passi verso la A dopo belle stagioni a Rimini e Lumezzane). Non vi pare? Ma ora torniamo a calarci nella nostra realtà. Quella di un campionato (dell'ex C1, non serie A o Champions League) che sembra aver inquadrato la sua regina (per ora...), ma potrebbe ancora dire tante cose. Non dimentichiamoci che anche lo scorso anno il Novara era nelle primissime posizioni alla fine del girone d’andata e il Cesena (poi vincitore del girone) era solo quinto. Giusto ammettere, poi, che i piemontesi visti all’opera domenica allo Zini hanno dato luogo ad una grande prova di forza in ogni reparto, ma con un picco particolare nella fase difensiva. Quella che questa Cremonese ancora fatica a mantenere su standard positivi con la giusta costanza. Oggi come oggi, il divario da colmare è proprio lì. E allora si

(foto G. Galli)

guarda già al mercato di gennaio, dimenticandosi però che prima bisognerà stringere i denti e chiudere al meglio il girone d’andata per provare a restare in scia della capolista. E aspettare un piccolo calo, che sarà fisiologico, perché se la capolista Novara continua di questo passo finirà per giocare un campionato a parte. Tra due giorni, nella suggestiva cornice (anche se invernale) del lago di Como, ci attende una gara comunque difficile, contro una squadra che da inizio stagione ha avuto molti problemi, ma che proverà a darci del filo da torcere. I numeri, peraltro, dicono anche che il Como ha subìto meno gol dei grigiorossi, nonostante il netto divario in classifica. Quindi un bel bagno di umiltà e sotto a chi tocca, perché non siamo nemmeno a metà del viaggio e tutto è ancora possibile. Ma.Vo


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Sport

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Risultati 8ª Giornata Avellino-Siena 57-86 Biella-Teramo 81-89 Milano-Pesaro dts 89-86 Napoli-Treviso 64-96 Roma-Cantù 70-81 Vanoli-Montegranaro 90-69 Varese-Ferrara 81-74 Virtus Bologna-Caserta 72-84 Prossimo Turno Biella-Treviso Caserta-Cantù Ferrara-Virtus Bologna Milano-Napoli Montegranaro-Roma Pesaro-Vanoli Cremona Siena-Varese Teramo-Avellino

CLASSIFICA Siena 16 Caserta 12 Avellino 12 Biella 10 Treviso 10 Virtus Bologna 10 Cantù 10 Milano 10 Varese 8 Vanoli Cremona 8 Teramo 6 Roma 6 Montegranaro 6 Ferrara 4 Pesaro 0 Napoli -2

A Pesaro in palio punti di platino

Il team di Cioppi ha confermato di essere in salute, ma il match nelle Marche si annuncia molto difficile

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di Giovanni Zagni

Basket serie A - La Vanoli può assestare alla Scavolini, ancora ferma a quota zero, il colpo del ko Sotto Canestro

abato scorso la Vanoli ci ha regalato un'altra grande serata di basket, battendo al PalaRadi la Sigma Montegranaro per 90-69. Con questa vittoria, il “fatturato” sale a 4 successi che danno 8 punti in classifica. Non male per una ne-promossa, dopo 8 turni di campionato! Finalmente s'è visto difendere di squadra. Dopo un inizio stentato in attacco, ma gran merito va dato alla difesa ospite, Rowland e compagni nel secondo quarto hanno cominciato a correre, a scegliere buone soluzioni offensive e praticamente al 20' il risultato pareva scontato, salvo lo “smarrimento generale” alla fine. Questi timori sono stati però fugati da perfette rotazioni, che hanno consentito di gestire i momenti decisivi sempre con uomini freschi e concentrati. I marchigiani, che sino a sabato avevano gli stessi punti in classifica dei cremonesi, sono rimasti annichiliti dalla potenzialità offensiva, specie in transizione, di una Vanoli perfettamente recuperata dopo la batosta di Caserta. Ma che perdere a Caserta fosse tutto sommato nella norma, l'ha confermato la stessa Pepsi andando domenica ad espugnare il parquet di Bologna. Ora la scommessa per il coach è quella di far mantenere ai suoi “l'abito della festa” anche lontano dal PalaRadi, a cominciare già dal prossimo impegno (domenica 6 dicembre a Pesaro). Ma prima di guardare al prossimo impegno, vogliamo dedicare qualche attenzione alle prove dei singoli nel match con Montegranaro. Sul perimetro sono andati benissimo sia Rowland che Bell, molto bene Piazza e Formenti. Aguiar, sempre indomito combattente, non ha trovato giocate pericolose in attacco,

L’emozionante trasferta di Ario Costa

Cioppi e Triboldi soddisfatti dopo la vittoria con Montegranaro. Sopra a sinistra Bell e a destra Cusin e Brown in difesa (foto Castellani)

mentre Forbes, infuocato per qualche minuto, è mancato un po' in continuità. Comunque che sia un gran giocatore, non esistono più dubbi. Per quel che riguarda gli uomini d'area, ancora eccellente la prestazione di Cusin. Il greco Sklavos, oscuro ma preziosissimo specie in difesa, ha fatto il suo. Tarda, invece, sorprendentemente a trovare buone soluzioni offensive Brandon Brown, pur non demeritando i 9 rimbalzi catturati. Secondo le aspettative l'apporto di capitan Valenti. Così domenica la Vanoli sarà a Pesaro, dove troverà un avversario che non merita lo zero in classifica sin qui acquisito, oltretutto arrabbia-

tissimo dopo l'ottima partita giocata a Milano e persa al supplementare per 89-86. Un momentaccio per la società e la squadra pesarese, nonché per coach Dalmonte che, nel caso di ulteriore sconfitta, potrebbe essere sacrificato per placare animi quanto mai esasperati dei tifosi. Un clima non propriamente ideale per far bene per la Vanoli, al di là delle qualità tecniche di un avversario che nessuno poteva pronosticare tanto in ritardo in classifica due mesi fa. Ma a parziale giustificazione del trand negativo, diciamo che la Scavolini è stata sempre un cantiere aperto e l'ultimo arrivo (Cvetkovic) è

di solo 8 giorni fa. Coach Cioppi si aspetta dai suoi una prova d'orgoglio perché per lui, pesarese puro sangue, sarebbe motivo di grande soddisfazione far punti in riva all'Adriatico, davanti ai suoi concittadini. Guai a non credere in un bel colpo, sia perché si lascerebbero pesaresi e napoletani della Martos ad almeno 10 punti di distacco, sia perché il calendario successivo prevede prima di Natale il match proibitivo casalingo con Siena e di seguito la trasferta a Milano. Due match da far tremare i polsi. • IN COPPA Mercoledì Pesaro si è risollevata il morale vincendo a Minsk 80-49 nel turno di Euro Challenge.

Al cuor non si comanda. Impossibile per Ario Costa tornare a Pesaro da semplice avversario. L’attuale direttore generale della Vanoli è stato un pivot di valore nazionale e ha speso quasi tutta la sua carriera con la canotta della Scavolini. Grazie anche al suo apporto, la squadra marchigiana è diventata una delle grandi del basket italiano, tanto da conquistare due scudetti e una Coppa Italia. Trionfi indimenticabili e al momento irripetibili, visto che Pesaro si trova addirittura a zero punti alla nona giornata. Dopo l’inevitabile tuffo nel passato da far tremare i polsi, Ario Costa tornerà a tifare per la Vanoli, conscio dell’importanza del match. Due punti nella Marche potrebbero valere infatti una polizza sulla salvezza, perché Pesaro diventerebbe lontana addirittura dieci punti. Un distacco francamente difficile da colmare. Ma la classifica non dice tutta la verità sui biancorossi, che hanno collezionato più di una sconfitta di misura. Ultima, in ordine di tempo, quella di Milano. E’ vero che l’Olimpia era affaticata dall’impegno di Eurolega, ma non si sta in partita per 45 minuti (supplementare compreso) con l’Armani Jeans senza buoni giocatori. Per Pesara è davvero una delle ultime chiamate, ma la pressione potrebbe giocare a favore della Vanoli, la cui classifica è assai rassicurante. Ciò non dispensa la squadra di Cioppi dal tenere altissima la tensione, in modo da non ripetere gli errori di Biella e Caserta. Pesaro è come un pugile stordito alle soglie del ko e la Vanoli non lo deve risparmiare, perché in caso contrario potrebbe tornare ad essere pericoloso. Con il consenso del grande ex Ario Costa… fa

Due formazioni con il vizio della vittoria

L’altro basket - Diemme Trade e Assi continuano a marciare sicure nei rispettivi campionati

Martin (Assi) e a lato Barrero della Diemme Trade in azione

Prosegue sicura la marcia delle squadre “minori” del basket cremonese, Diemme Trade nella serie C regionale e Assi Autoingros in serie B femminile. La Diemme Trade si è confermata sul campo dell’Ombriano superando i cremaschi, attualmente ultimi in classifica, per 94-72. Per i giocatori di Coach Eliantonio è stata la decima vittoria consecutiva in altrettante partite di campionato. In pratica solo la Sas Verolanuova sta tenendo il passo della squadra cremonese e la segue a due soli punti in classifica, ma già domenica prossimo potrebbe ampliarsi il disavanzo tra le due formazioni dato che la capolista non dovrebbe avere difficoltà alcuna in casa contro il Mornico, mentre la Sas avrà un non facile compito sul campo del Sarezzo, attualmente terzo in classifica che, perdendo questa sfida, dovrebbe lasciare ogni speranza

di aggancio alle prime della graduatoria. In campo femminile, dopo la sorpresa fornita andando a vincere sul campo della capolista Mariano Comense, l’Assi si è ampiamente confermata in casa schiacciando letteralmente l'Usmate, seconda in classifica. Una supremazia straordinaria quella delle ragazze di Podestà che hanno addirittura doppiato le avversarie (61-29), le quali non sono riuscite a segnare un solo canestro su azione negli ultimi dieci minuti. Nel prossimo turno l’Assi va in traferta a Fino Mornasco su un campo non difficilissimo, mentre la capolista Mariano Comense riposa e Usmate ospita il forte Cucciago: un’occasione da non perdere per avvicinarsi ancor di più alla vetta della classifica. C.C.


Sport

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Pugilato - Sabato 5 dicembre combatteranno il medio Zanotti e Rota (welter jr.)

L’Abc torna sul ring di Viadana

Torna sul quadrato l’Accademia Boxe Cremona sabato 5 dicembre a Viadana, dove è in programma una riunione dilettantistica allestita dall’AB Viadana con in programma ben 11 incontri dilettantistici. Due i pugili che l’Abc schiera in quest’occasione: Adamo Zanotti (nella foto) nei pesi medi e Massimiliano Rota nei welter juniores. Zanotti, il più attivo negli ultimi tempi e reduce da due successi consecutivi guadagnati ad Acquanegra sul Chiese contro il mantovano Di Gangi e a Bedizzole contro il bresciano Antoh, se la vedrà con Yuri Nickolskji (AB Viadana) in un match che dovrebbe essere da scintille viste la caratteristiche dei due pugili. Nickolskji, molto più giovane, ma con altrettanta esperienza di combattimenti è un longilineo che sa boxare a distanza, ma che non si tira indietro quando c’è da combattere a corta distanza. Zanotti è invece sempre costretto, per le

sue caratteristiche fisiche, a boxare da vicino e a battersi in corpo a corpo. Sfida comunque incertissima e aperta a qualsiasi risultato. De-

buttano, invece Massimiliano Rota (Abc) e Sekh Kadim (Rallyauto Crema), entrambi Juniores, sono molto attesi dai rispettivi clan e già chiamati a disputare un vero e proprio derby. Nel resto del programma figurano i migliori pugili dell’AB Viadana: Avosani, Cappa, Dalila Gentile, Bocchi e La Guardia. IL PROGRAMMA Welter juniores Massimiliano Rota (Abc) vs Sekh Kadim (Rallyauto Crema). Mosca femminili Tiziana Gualtieri (AB Viadana) vs Elisa Saltarin (Fontolan). Welter femminili Dalila Gentile (AB Viadana) vs Giulia Idolazzi (Fontolan). Welter 1ª serie Oscar Cappa (Abv) vs Osvaldo Gagliardi (Olympia Boxe). Welter 1ª serie Massimo Avosani (Abv) vs Morris Ricciardo (Olympia Boxe). Leggeri Alex Bocchi (Abv) vs Fabricio Arevalo Ortega (Olimpia Milano). Medi Yuri Nickolskyi (Abv) vs Adamo Zanotti (Abc). Welter Michael Sarzi Sartori (Abv) vs Antonio Paciollo (Boxe Tricolore Re).

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Alla Mac la Giornata dell’Atleta del Po

Premiati gli atleti delle canottieri

Nella Club House della Mac sabato 28 novembre si è svolta la quarta edizione della Giornata dell'Atleta del Po, manifestazione promossa dalla Associazione delle Canottieri. Hanno fatto gli onori di casa il presidente della Mac, Bonvicini e quello dell'associazione, Mario Ferraroni. L'Associazione delle Canottieri comprende, oltre ai sodalizi cittadini, tra i quali il Circolo della Vela e la Mac, anche Eridanea e Amici del Po di Casalmaggiore, Canottieri Ongina di Monticelli e Canottieri Nino Bixio di Piacenza. Erano presenti le massime autorità cittadine, dal prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, al questore Antonio Bufano, i rappresentanti dell'Esercito e dell'Arma dei Carabinieri e l'assessore provinciale allo Sport Chiara Capelletti che hanno proceduto alle premiazioni degli atleti designati da ciascuna delle società. Per la Canottieri Flora sono stati premiati Efrem Morelli e Simona Guerra, per la Bissolati Nicole Franceschini e Selene Gigliobianco, per la Baldesio il canottiere Michele Manzoli, per l'Eridanea i giovanissimi tennisti Lorenzo Bocchi, Riccardo Buzzi e Alessandro Reggiani, per il Circolo della vela Dario Bruni e Sonia Bonomi, per gli Amici del Po Andrea de Vincenzi e per la Nino Bixio Augusto Pagani.

Un’annata in chiaroscuro

Sono stati assegnati i Premi Spaséta ai cinque atleti che si sono maggiormenti distinti nell’attività agonistica Ginnastica - Nell’Esercito

Vanessa Ferrari abile e arruolata

Vanessa Ferrari (nella foto) mette le stellette. La campionessa di ginnastica artistica è dal 30 novembre a Roma per indossare, finalmente, la divisa dell'Esercito Italiano. Il feeling tra il gruppo sportivo della Cecchignola e la 19enne di Genivolta, medaglia d'oro nel concorso generale di Aarhus 2006 e leader continentale ad Amsterdam nel 2007, era già nato da molto tempo. Una serie di contrattempi, tra cui certamente l'intervento chirurgico a cui l'atleta si è sottoposta a giugno per risolvere i noti problemi al tendine d'Achille, avevano fatto slittare il giorno dell'arruolamento. Da oggi, nell'ambito della pianificazione dei reclutamenti degli atleti d'interesse nazionale, la giovane e pluridecorata atleta azzurra, insieme ad altri 19 atleti di diverse discipline sportive, sarà nella sede del Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito di Roma per trascorrere una settimana di ambientamento in cui avrà l'opportunità di conoscere i suoi diretti responsabili e molti altri campioni. L'Esercito Italiano potrà quindi contare su un'altra importante figura dello sport mondiale. Fattiva, nell'operazione, anche la collaborazione della Federazione Ginnastica d'Italia che, sia direttamente, sia attraverso la Brixia di Brescia, società di appartenenza della Ferrari, ha agevolato l'espletamento delle pratiche necessarie. C.C.

Ciclismo - La stagione 2009 ha riservato poche soddisfazioni e qualche amarezza

L

a consegna dei “Premi Spaséta” domenica scorsa al Centro Sportivo Stradivari, ha in pratica chiuso la stagione 2009 delle due ruote, dando appuntamento a tutti gli appassionati di ciclismo al 2010. Luigi Gagliardi, promotore sin dal 1979 di questa festa che, nata per riuniore a fine anno tutti i protagonisti delle due ruote cremonesi, ha finito per divenire un evento attesissimo anche al di fuori dell'ambito cremonese. Può quindi andare soddisfatto dell'ennesima sua fatica, in attesa di lasciare al figlio Alamo il compito di portarla avanti nei prossimi anni. Purtroppo il 2009 non ha riservato grandi soddisfazioni agli amanti delle due ruote: poche vittorie, la scomparsa di due corse importanti per il calendario come quelle di Rivarolo del Re e di Piadena, la cancellazione della squadra dilettantistica del CccArvedi, che nei prossimi anni si dedicherà solo alle categorie minori. Ospite d’onore è stata la triathleta dello Stradivari Martina Dogana che, intervistata da Graziano Galbarini, ha

Judo - Alla Spettacolo

Torna il Trofeo del Torrazzo

Il momento della premiazione di Edo Costanzi e sotto tutti i premiati

ricordato alcuni episodi della sua brillante carriera agonistica e spiegato alcune metodoogie di allenamento in una disciplina multipla in cui il ciclismo ha grandissima importanza. Poi, ad uno ad uno sul palco sono saliti i “Premi Spaséta” veri e propri, ovvero

i cinque atleti cremonesi che sono risultati i migliori nelle loro categorie. Dilettanti: Edoardo Costanzi (Ccc-Arvedi), 68 punti frutto di cinque vittorie, sei secondi posti e tre terzi. Juniores: Alessandro Cipolla (Polisportiva Madignanese), 36 punti (1 vittoria, 4 secondi, 1 terzo, 1 quarto e 2 quinti). Allievi: Marco De Vitis (Ccc-Arvedi), 25 punti (1 vittoria, 3 secondi, 1 terzo, 2 quarti, 1 quinto). Esordienti 1995: Alessio Brugna (Sco Cavenco Brianza), 49 punti (3 vittorie, 4 secondi, 4 terzi, 2 quarti, 2 quinti). Esordienti 1996: Giovanni Pedretti (Ccc-Arvedi), 37 punti (2 vittoie, 3 secondi, 4 terzi, 1 quarto, 1 quinto). Un premio speciale alla memoria di Giampietro Tambani è stato assegnato a Miriam Vece dell’Imbalplast, promessa del ciclismo giovanile con all’attivo già 75 vittorie ed uno anche a Marco Villa in ricordo della sua splendida carriera. Cesare Castellani

La Bissolati ha celebrato la ‘sua’ Cantarini

Sport vari - La pluri campionessa di bocce ha ricevuto il premio di atleta dell’anno presso la canottieri

Germana Cantarini durante la premiazione alla Bissolati

Germana Cantarini è stata premiata, per la terza volta in carriera, come “Atleta cremonese dell’anno” durante la tradizionale cerimonia di fine anno allestita dalla canottieri Bissolati nel palazzetto polivalente della società. Due medaglie d’oro conquistate ai campionati del mondo ed altrettante ai Giochi del Mediterraneo costituiscono il bottino realizzato dalla Cantarini nel corso 2009. Durante la manifestazione, presentata da Mi-

chelangelo Gazzoni, è stato pure consegnato il “Premio Zilioli” assegnato alla coppia Nicole Franceschini e Selene Gigliobianco. le due ragazze che si sono largamente distinte in campo internazionale guadagnando anche la maglia azzurra. Un premio speciale è stato assegnato a Maurizio Stagno, l'allenatore che ha portato la Bissolati di pallanuoto in serie B stabilendo il record di 20 vittorie in altrettante partite. Un momento di com-

mozione quando si sono voluti ricordare due grandi sportivi recentemente scomparsi: Rodolfo Verga, storico presidente del Coni provinciale e Piercarlo Soresi, uno dei primi canoisti cremonesi, il cui premio alla memoria voluto dai familiari è stato assegnato a Filippo Moglia. E’ seguita poi la presentazione di tutte le squadre sportive appartenenti al sodalizio presieduto da Francesco Masseroni. C.C.

Grande attesa nell'ambiente judoistico per la 38ª edizione del Trofeo del Torrazzo che il Saigo Judo organizza alla Palestra Spettacolo domenica 6 dicembre con inizio alle ore 9. Sono attesi oltre un centinaio di atleti (il numero massimo è fissato a 150) i quali gareggeranno nelle seguenti categorie: Esordienti A, Esordienti B, Cadetti, Junior e Senior + Master. La formula della gara è eliminazione diretta con recupero semplice. Girone all’Italiana, invece, nelle categorie con 4 o meno atleti presenti.

Tennis - Al San Zeno

Ottima stagione per Alice Casali

Si è conclusa da poco la stagione tennistica per Alice Casali, atleta under 14 del Centro Sportivo San Zeno, dove si allena ed è seguita dal maestro Claudio Brizio. Nell’arco dell’annata agonistica ha ottenuto una nutrita serie di risultati, sia a livello giovanile che Senior, che le hanno permesso di compiere un doppio salto di categoria. Classificata 4.1 per il 2009, ha meritato la promozione in terza categoria quarto gruppo. La giovane atleta ha vinto, infatti, i tornei di quarta categoria di Goito e San Giorgio (nel Mantovano), qualificandosi come testa di serie numero 1 per il Master finale del Ferrari Leasing di Mantova dove, vincendo, ha mantenuto le aspettative. Alice Casali si è poi distinta raggiungendo la semifinale nei tre tornei di terza categoria disputati giocando a Salsomaggiore, Moena e Brentonico. L’attività a livello giovanile, svoltasi prevalentemente nella seconda parte della stagione, le ha poi permesso di vincere la tappa Under 14 del circuito Trofeo Topolino organizzata dal TC Salsomaggiore e di classificarsi al primo posto nel torneo Rodeo Under 14 di Tavazzano. Nel suo palmarés anche le vittorie dei tornei Rodeo Under 16 disputati a Romano di Lombardia, Albano S. Alessandro e Bagnatica (nel Bergamasco). A questi notevoli risultati va

sommata la promozione dalla serie D3 alla D2, ottenuta dalla squadra femminile del Centro Sportivo S. Zeno. Soddisfazione quindi nell’ambiente del Centro Sportivo presieduto da Claudio Tedesco, che ha sottolineato la dedizione e l’impegno sportivo di Alice Casali, dotata di notevoli attitudini agonistiche.


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Venerdì 4 Dicembre 2009

BOCCE - Splendido successo della gara regionale individuale organizzata dalla bocciofila Tranquillo

Minerva e Verdelli trionfano nel “Gianpietro Berlonghi”

G

di Massimo Malfatto

rande partecipazione di giocatori e pubblico, ottimo il livello del gioco e perfetta l’organizzazione: ci sono stati tutti gli ingredienti per assistere ad uno splendido memorial “Gianpietro Berlonghi”, gara serale individuale con due finali separate. A questa manifestazione regionale, giunta alla sua quattordicesima edizione e come da tradizione organizzata dalla bocciofila Tranquillo, hanno partecipato 328 giocatori, stesso numero dello scorso anno. Nella categoria A/B ancora uno splendido successo di Antonio Minerva che arriva al termine di un inizio d’annata già magico (un primo ed un secondo posto!). Non manca estro e qualità al giovane portacolori della canottieri Flora che sulle corsie soresinesi (che

lui conosce molto bene!) s’imponeva nei quarti di finale su Paolo Reghenzani (12-8) ed in semifinale si sbarazzava del compagno

di società Paolo Guglieri con un perentorio 12-2. In finale approdava anche Francesco Botta che nel girone finale eliminava il

CLASSIFICA GENERALE Memorial Gianpietro Berlonghi CATEGORIA A/B 1° Minerva Antonio

(Can. Flora)

2° Botta Francesco

(Astra)

3° Guglieri Paolo

(Can. Flora)

4° Gaimarri Fabrizio

(Stradivari)

5° Reghenzani Paolo

(Can. Bissolati)

6° Lanfredi Gianpietro

(Can. Bissolati)

7° Assirati Libero

(CASC)

8° Visioli Alfredo

(CASC) CATEGORIA C/D

1° Verdelli Eugenio 2° Parma Marco

(Can. Baldesio)

3° Cantelli Franco

(Madignanese)

4° Varesi Gianfranco

(Can. Flora)

5° Monfredini Federico

(Ferroviario)

6° Corbani Sergio

(Arr. Bonizzoni)

7° Mandelli Franco 8° Maffezzoni Enrico

Ill Pizzighettonese Eugenio Verdelli vincitore nella categoria C/D

Antonio minerva, primo classificato (Cat A/B) a Soresina

VENERDÌ 4 LE FINALI ALLO STRADIVARI

Pierino Zinetti e Pierangelo Scandelli in finale

Fari puntati sulle corsie del bocciodromo Stradivari di via Milano dove venerdì 4 si concluderà il trofeo Officine Meccaniche C.M., gara regionale a coppie con due finali separate. Ben 187 le formazioni iscritte a questa manifestazione organizzata come sempre con eleganza e raffinatezza dalla bocciofila stradivariana. Tra i big note positive per Zinetti-Scandelli, per i lodigiani Franchi-Pettinari e per i bresciani Marcolini-Tosini, ma soprattutto per Massarini-Minerva che hanno deliziato il pubblico eliminando alla terza partita i famosi Zovadelli-Saleri al termine di un match spettacolare. Nelle altre categorie, tra gli altri, buone notizie per Bernuzzi-Carotti, Gregori-Visioli, ScalvenziMiini, Pighi-Persico, Anelli-Bragalini e per i beniamini di casa, i fratelli Azzini: Sergio accoppiato a Maranzoni e Maddalena a Mandelli. Le finali inizieranno alle ore 19 sotto la direzione di Livio Scaratti e si giocherà sulle corsie del comunale, Ferroviario e Stradivari dove si concluderà la manifestazione.

bissolatino Gianpietro Lanfredi ed in semifinale superava nettamente Fabrizio Gaimarri per 12-2. Finale equilibrata e ben

giocata da entrambi i bocciofili: vittoria di Minerva su Botta per 12-8. Nella categoria C/D serata da incorniciare per Eugenio Verdel-

(ACLI Pizzighettone)

li. Il “pizzighettonese” eliminava nei quarti di finale il “ferroviere” Federico Monfredini ed in semifinale il madignanese Franco Cantelli per 12-6. Nella parte alta del tabellone in evidenza Marco Parma che aveva la meglio rispettivamente sul soresinese Segio Corbani e su Gianfranco Varesi per 12-

(Stradivari) (Can. Baldesio)

5. Match di finale giocato punto a punto dove la spuntava a sorpresa, ma con pieno merito,Verdelli su Parma con il punteggio finale di 12-9. Ha diretto la gara Giuseppe Mosconi, coadiuvato dagli arbitri di finale Massimo Barbisotti, Giacomo Bonelli e Battista Filini.

CREMA - MCL CAPERGNANICA

Carlo Conforte s’aggiudica il Trofeo “Fasoli-Cerioli” Il fine settimana del boccismo cremasco ha proposto l’ottavo trofeo Fasoli Malachia e Cerioli Mario, gara individuale organizzata dalla bocciofila MCL Capergnanica. Si tratta, per gli amanti delle statistiche, dell’unica manifestazione del calendario cremasco separata al possibile e con un’unica finale; in poche parole ci si è adeguati alle gare cremonesi, ma la formula ha

funzionato visto il notevole successo di gioco, di pubblico e di giocatori partecipanti (ben 264 iscritti!). Sul gradino più alto del podio è salito Carlo Conforte (categoria B!), un successo sofferto ottenuto al termine di una finale emozionante vinta sul filo di lana. Dopo aver superato nei quarti di finale il lodigiano Battista Ventura (12-9), il portacolori della “Scannabuese” approdava

Carlo Conforte vincitore del trofeo Fasoli

Il piacentino Maurizio Olini, secondo classificato a Capergnanica

in finale imponendosi, a sorpresa, sul blasonato Paolo Guglieri con il punteggio di 12-10. Nella parte bassa del tabellone in evidenza il piacentino Maurizio Olini. Il bocciofilo della “Carpaneto” eliminava Paolo Gatti (12-4) ed in semifinale aveva la meglio sul bagnolese Mario Pellegrini per 12-5. Match di finale molto equilibrato e ricco di colpi di scena dove viene premiata la prova di forza e di carattere di Conforte, ma applausi anche per il pur bravo Olini (categoria C) che ha sfiorato l’impresa: risul-

tato finale 12-11. Ha diretto la gara Gianpietro Raimondi, coadiuvato dagli arbitri di finale Arturo Casazza e Roberto Martinetti. Frattanto lunedì 30 è iniziata la gara a coppie, con due finali, organizzata dal comitato cremasco in collaborazione con “Coppe e Trofei Sport”. La conclusione della manifestazione è prevista per venerdì 4 dicembre (inizio ore 20.45) sulle corsie del bocciodromo comunale di viale Indipendenza. MM


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Venerdì 4 Dicembre 2009

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La pesante sconfitta con la Paganese ha deluso parecchio la dirigenza. Domenica arriva il Lumezzane Probabile formazione Dopo la brutta sconfitta di Pagani, il Pergo deve ricompattarsi per tornare in posizioni di classifica più tranquille e in linea con le aspettative della dirigenza (per gentile concessione Us Pergocrema)

bonfanti cazzola

degano

brambilla uliano colombi

anastasi

federici zaninelli

degano

ghidotti

L’amaro calice della sconfitta

allenatore: roberto bonazzi

I

4-3-3

Prima Divisione - Il vice presidente Bellani invoca maggiore attaccamento alla maglia

di Stefano Mauri

l momento, alla vigilia del match interno contro il Lumezzane, è delicatissimo. Settimana scorsa, la sconfitta campana a favore della Paganese (3-0), per certi versi ha umiliato il Pergocrema. Aspettando la parentesi invernale del calciomercato di riparazione, quando il management cannibale tornerà sul “pezzo”, la guardia dalle parti di viale De Gasperi è alta. Con il vice presidente Gianlauro Bellani, personaggio diretto, schietto abbiamo fatto il punto della situazione. A Pagani dopo il brutto ko patito dalla squadra ci è andato giù pesante… «Sono, o meglio, siamo molto delusi. Dai ragazzi ci aspettavamo di più, devono dimostrare di essere attaccati alla maglia e non ai contratti. E’ vero: reduci dal recente filotto di sconfitte consecutive, demoralizzarsi un po’ ci sta, ma adesso gli alibi sono esauriti e con autostima, capacità e grinta urge si ritrovino per uscire dal guado». Il momento è delicato, ma in fondo, finisse oggi il campionato, il Pergo

sarebbe salvo, per il secondo anno consecutivo in Prima Divisione: un traguardo storico. Ecco, non è che su Colombi e soci, l’estate scorsa sia stata caricata eccessiva, ottimistica fiducia? «Questa è una sua considerazione, io ritengo la rosa attuale validissima, inferiore solo al gruppo di testa, in particolare a Novara, Cremonese, Varese e Benevento. Tra l’altro, contro questi sodalizi, abbiamo offerto ottime prestazioni. Purtroppo poi, opposti a rivali inferiori, o alla pari, siamo usciti sconfitti. I ragazzi devono crederci e lavorare convinti. Il presidente Stefano Bergamelli, generoso e partecipe non ci fa mancare nulla, merita massima caparbietà e abnegazione. Anche i tifosi chiedono attenzione, dunque i nostri tesserati è bene che scendano in campo col coltello tra i denti pronti a dare tutto, poi possiamo pure perdere, ma c’è modo e modo di uscire sconfitti da un match. Spettacoli simili a quello offerto con la Paganese vanno evitati in futuro». In giro tanti club soffrono. E’ vero che a Bergamelli recentemente è stato offerto un team di serie B?

«Questo è un quesito da girare a lui, non so niente in proposito e nulla, in merito, ho sentito dallo stesso presidente. Stefano attualmente è a Crema dove si trova bene e vuole continuare, concentrato a fare altrettanto bene. Ciò detto so che è in buonissimi rapporti con presidenti e operatori calcistici di categorie superiori. Con l’atalantino Ruggeri per esempio, il feeling è ottimo. Chissà, magari qualche addetto ai lavori può pure darsi gli abbia detto qualcosa». Cosa chiedete agli atleti gialloblù in vista della prossima sfida al Voltini, al cospetto del Lumezzane? «Fuori gli attributi, facciano capire che amano i colori sociali». Qual è la sua favorita per il salto diretto in serie B? <Se ragionassi col cuore direi il Varese di Giuseppe Sannino; il nostro ex allenatore, con un gruppo di giovani sta facendo cose egregie. Razionalmente però, ritengo il Novara un gradino superiore rispetto alle varie antagoniste>. Un pensiero sui cugini grigirossi della Cremonese? «No comment».

Il punto - Programmi ambiziosi a parte, si deve pensare a conservare la categoria

La società è in crisi Tutti uniti per centrare la salvezza Gli avversari - Rischio fallimento

Piacevole sorpresa sul campo, il Lumezzane, finanziariamente parlando è messo male, malissimo, rischia, o meglio, rischierebbe addirittura il fallimento, se entro lunedì, attuali e vecchi soci non trovassero un provvidenziale accordo. Oggi, (venerdì 4 dicembre, ndr) nella laboriosa località bresciana, tra le parti si terrà una riunione per provare a salvare il salvabile. Intanto il tribunale ha emesso un ultimatum (attraverso un’ingiunzione) all’attuale presidente Renzo Cavagna (nella foto) e agli altri membri del cda rossoblù: all’ex dirigente Aldo Bonomi (industriale potente e affermato) e ad altri due ex dirigenti vanno 400mila euro a testa. Numeri da capogiro. Come reagiranno sul campo i ragazzi allenati da Leonardo Menichini, ex braccio destro del

Il Crema, proprio come fanno le grandi squadre, domenica scorsa soffrendo ha battuto di misura la quotata Melegnanese (1-0) e continua a volare in classifica. Nel prossimo week end la compagine presieduta da Francesco Barbaglio farà visita (campo caldo e difficile) all’ostico Cavenago, dove troverà un ex tesserato dal dente particolarmente avvelenato. Ebbene, proprio per omaggiare la meritata leadership cremina, il personaggio della settimana è l’interessante tecnico nerobianco Marco Lucchi Tuelli giovane,

leggendario Carletto Mazzone? Lo scopriremo vivendo, ma una cosa è certa: o a Lumezzane trovano la strada per uscire dai guai finanziari, oppure smobilitare la squadra che lanciò Mario Balotelli sarà l’inevitabile, triste e unica soluzione.

Il Pergo, ferito ma vivo, lotta per salvarsi nell'olimpo della Prima Divisione. Il Crema vola in classifica nel suo girone di Promozione, ma per puntare all'Eccellenza calcistica avrebbe bisogno di sponsor e partnership economiche. Ora, visto che l'anno volge al termine, una disquisizione sul football cittadino, quantomeno è d'obbligo. Nato nel 1932, il Pergocrema in C1 (il vecchio nome è sempre romantico) ci è stato solo tre volte: se la matematica non è un'opinione, questi dati, qualcosa vogliono significare, che dite? Per il team canarino, la massima serie della Lega Pro è uno storico approdo da difendere coi denti. Detto questo, Stefano Bergamelli (nella foto) fa bene a parlare di serie B, del resto sognare, o programmare guardando oltre, nel medio periodo, aiuta a vive-

re meglio, invece di contestare, irridendo il presidente però, i pochi sportivi autoctoni da salotto che lo fanno, abituati a caviale e champagne, farebbero meglio a stringersi intorno alla squadra

e tifare per la salvezza. Particolare non indifferente: costate anche quattro volte il Pergo, altre squadre che doveva stravincere il campionato, in graduatoria sono già staccate dalla capoli-

Promozione - Il tecnico del Crema continua a dimostrare di saperci fare

Lucchi Tuelli, una vera garanzia

bravo, fortunato (la fortuna non guasta mai e aiuta gli audaci), intelligente e bello (piace pure alle ragazze) calciofilo emergente. Giunto alla corte di Barbaglio nel gennaio 2009, precettato in fretta e furia per sostituire l’esonerato trainer Fiorani, all’epoca in disgrazia, Lucchi Tuelli in un

ambiente surriscaldato, caratterizzato da atleti demotivati e fuori forma, riuscì a raddrizzare la rotta portando la nave in un porto sereno. La sua conferma, dunque, datata maggio 2009, fortemente voluta da Barbaglio era (ed è) dovuta: il buon Marco sta ripagando la fiducia del pre-

sidente con prestazioni convincenti, il primato in classifica e, un proficuo lavoro sul campo (e fuori). E’ insomma un’eccellenza calcistica autoctona il coach cremino che, pure in gioventù, da calciatore era considerato una bella promessa. Calcisticamente forgiato dal

Pergo, allora presieduto dai fratelli Roberto (raffinato intenditore di football) ed Erasmo Andreini, il giovane Marco approdò al Como, smarrendo ahimè subito la strada verso la gloria. Peccato, con un po’ di fortuna in più e forse con maggiore abnegazione (mentale), l’ex promettente fanta-

sta Novara. Insomma, vincere è sempre difficile, meglio restare coi piedi per terra. Passiamo ora sulla sponda “cremina” del Cresmiero. Nel 2008, l'Ac Crema 1908 ha festeggiato il suo centenario, (a proposito: è un vero peccato che l'evento non sia stato festeggiato con un libro ad hoc), eppure, centenaria e vincente, l'equipe nerobianca quando gioca al “Bertolotti” difficilmente fa il pieno di “pathos” e, per tornare definitivamente in auge necessiterebbe di nuova linfa. E' problematico fare calcio, sulle rive del Serio, ma personaggi del calibro di Bergamelli e Francesco Barbaglio (boss”b del Cremab) vanno sostenuti, così come prima andavano sostenuti Lord Max Aschedamini e soci. Ovviamente, la sana critica costruttiva è sempre lecita, l'importante è non esasperare i toni.

sista probabilmente avrebbe disegnato una carriera prestigiosa. Chissà, magari, i successi che non ha ottenuto con maglietta e calzoncini, il buon Lucchi Tuelli li raccoglierà (e sarebbero affermazioni ampiamente meritate) indossando una tuta. Classifica Crema 1908 30; Calcio Spino 24; Codogno 21; Soresinese, Cavenago, Sporting S. Donato 19; Accademia Sandonatese 17; Atletico Cvs, Paullese 16; Luisiana 14; Casalmaiocco 13; Casalpusterlengo, Rivoltana 12; Melegnanese 10; Sangiulianese 9; Settalese 8.


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Venerdì 4 Dicembre 2009

Karate - Ottimi risultati per la nazionale allenata dal cremasco Gigi Aschedamini

Mondiale da ricordare

Nel Palazzo dello sport dell'Università di Guadalajara in Messico si sono svolti i campionati del mondo di Karate (Seniores) della Wuko (World Union of Karate-do Organizations) a cui ha partecipato la nazionale italiana della Fesik capitanata del direttore tecnico cremasco Gigi Aschedamini e dai suoi collaboratori Di Folco, Piani e Gasperini. La qualità delle rappresentative partecipanti è stata elevata: Argentina, Spagna, Messico, Francia

P

e Stati Uniti hanno veramente stupito per la poliedricità e la completezza degli atleti. Ma la vera straordinaria sorpresa è stata la presenza del Giappone del maestro Ogasara, vera leggenda del karate. Il Giappone infatti notoriamente partecipa solo ad alcune competizioni, preferibilmente organizzate da federazioni o associazioni giapponesi. Oltre alla elezione di Aschedamini alla vice presidenza mondiale della Wuko, ci sono stati i risultati della rappresenta-

tiva italiana, arrivata prima assoluta nel medagliere finale, dando conferma del livello da protagonista raggiunto dal 1997 ad oggi. La caratteristica che il maestro Aschedamini ha voluto dare a questa nazionale è stata la polivalenza in quanto ha convocato atleti che potessero gareggiare in differenti categorie. Su 40 categorie effettive l’Italia ha vinto ben 19 ori, 8 argenti e 8 bronzi confermandosi ai livelli che dal 1997 la collocano tra le migliori nazioni al mondo.

Rugby - Netto successo

Il Crema cresce

Rugby champagne (84-0 al Rhaudum Rugby) nella settima giornata di un girone di andata per ora in chiaro scuro per la squadra di mister Zaini. Il Mezzo Crema Rugby si conferma terza forza del campionato alle spalle del forte Rovato, partito come squadra da battere e della sorpresa Dalmine che, prime in classifica a pari punti, si affronteranno nel big match di domenica 13 dicembre per la supremazia nel girone. Finalmente la compagine neroverde si è scrollata di dosso quelle incertezze e paure che erano una costante nelle precedenti uscite e prendendo fiducia e consapevolezza ha dimostrato sul campo il proprio valore. Il punteggio finale la dice tutta sull’andamento della partita che, totalmente dominata dal Crema, ha costretto i mal capitati avversari ad una gara dedita alla sola difesa Il prossimo il13 dicembre (ultima partita del girone di andata) contro i Mastini di Opera.

Reima coi cerotti ai lavori forzati Gigi Aschedamini in Messico con alcuni dei suoi atleti della nazionale azzurra

Volley A2 - Cremaschi in campo sabato sera e martedì con alcune assenze importanti

eriodo difficile per la Reima Crema che si trova a dover giocare tre turni in una sola settimana. E’ nel dna cremasco comunque tirare fuori il meglio in queste situazioni e già l’anno scorso ne abbiamo avuto la conferma. La sconfitta di domenica scorsa a Città di Castello non era forse prevetivata, ma la squadra guarda avanti e precisamente alla difficile sfida casalinga di sabato con Bologna. «Perdere Mattia Rosso all’inizio della partita di certo non ha giovato - afferma mister Monti -. Tutto sommato il primo set non è andato così male, siamo stati bravi a non perdere troppo la testa e a rimanere attaccati agli avversari cedendo solo sul 25-23. Nel secondo parziale poi l’uscita di capitan Finazzi (ora recuperato) ci ha dato la batosta che non ci ha permesso di essere concreti come nel primo set. Nel terzo parziale poi abbiamo reagito e siamo usciti bene dal calo mentale del secondo. Stessa cosa nel quarto set dove a decidere l’esito della gara non sono stati i giocatori in campo ma l’arbitro dall’alto del suo seggiolino. Sicuramente non ce lo meritavamo ma ammetto che il nostro gioco è stato influenzato dal troppo nervosismo che a lungo andare ha compromesso il risultato». Da sabato comincia un periodo di fuoco. «Sì e purtroppo ci accingiamo ad affrontarlo in un situazione non proprio

Basket serie A2

Bertolli ci riprova domenica a Udine

Nel derby con Milano le ragazze del Basket Team Bertolli Crema si sono dovute accontentare della buona prestazione, che però non è servita a vincere un match emozionante, andato alle meneghine per 84-78 (25-22, 50-31, 5762 i parziali). E' la conferma comunque del buon stato di forma della squadra, che si è battuta con onore contro un avversario di buon livello. Ora il calendario propone un'altra trasferta, domenica a Udine con una delle tre capoclassifica del girone A di A2. Servirà una prestazione super per portare a casa i due punti. Ma nel basket nulla è scontato...

Basket C - A Monza

L’Erogasmet cerca il riscatto

Voltare pagina. E' questo l'imperativo della Erogasmet Crema dopo la sconfitta casalinga con il Pisogne per 65-72. Si sapeva, in sede di pronostico, che i bresciani erano una buona squadra ed infatti è tornata a casa con due punti preziosi. In attesa di ritrovare la forma migliore di alcuni suoi elementi, la Pallacanestro Crema deve tenere duro e provare a far punti nella trasferta di sabato sera a Bernareggio contro il Monza. Guardando la classifica (i brianzoli hanno il doppio dei punti dei cremaschi) l'impresa appare non agevole.

Volley B1

Risultati 10ª Giornata Bologna-Bassano 3-1 Cavriago-Sora 2-3 Città di Castello-Reima 3-1 Gioia-Santa Croce 2-3 Massa-Castellana G. 1-3 Ravenna-Mantova 3-1 Roma-Padova 3-2 Ha riposato: Isernia Prossimo Turno Bassano-Ravenna Castellana Grotte-Cavriago Mantova-Massa Padova-Isernia Reima Crema-Bologna Santa Croce-Città di Castello Sora-Roma Riposa: Gioia del Colle

CLASSIFICA Roma 22 Castellana G. 21 Bologna 20 Sora 19 Ravenna 19 Reima Crema 15 Bassano 13 Padova 13 Santa Croce 13 Città di Castello 13 Cavriago 11 Gioia del Colle 10 Isernia 8 Mantova 7 Massa 6

ideale. Gli equilibri della squadra ora sono diversi e noi dovremo solo dare il massimo delle nostre possibilità. Combinazione incontreremo Bologna, una delle squadre più forti del campionato e per mantenere la rotta casalinga dovremo combattere e soffrire. Martedì prossimo poi è in programma la trasferta di Mantova, squadra che di certo a

Violarosa col Casale

Un attacco della Reima Crema, che cerca il riscatto sabato sera contro Bologna (per gentile concessione della Reima-fotografo Umberto Dossena)

inizio anno non si aspettava la classifica attuale. Evidentemente non riescono ad ingranare a dovere, noi non saremo sicuramente ancora nelle condizioni migliori, ma speriamo di non essere la squadra che li rilancerà. L’infermeria? Stefano Patriarca già settimana scorsa ha ripreso a pieno ritmo e sabato, dopo l’infortunio di Finazzi, è rimasto in cam-

po per il resto della gara. Aimone Alletti salterà ancora due partite, mentre Mattia Rosso ne avrà per almeno due o tre settimane, se tutto va bene rientrerà in tempo per l’ultima giornata prima delle vacanze natalizie altrimenti tutto slitta all’anno prossimo». Insomma, una Reima incerottata che deve stringere i denti.

Un’altra grande vittoria per le ragazze del Crema Volley sul Saugella Team Monza (3-0), squadra molto quotata ed esperta. Le due formazioni in campo hanno lottato ad armi pari, ma le cremasche che hanno dimostrato qualcosa in più delle avversarie soprattutto nei momenti decisivi. Una costante in questo inizio di stazione. «Nei momenti decisivi - ha affermato il tecnico Leonardo Barbieri - le ragazze sono state fredde ed hanno conquistato tutti i tre set, che sono stati comunque combattuti. Il campionato è equilibrato, bello, ma ancora lungo e quindi per il momento non guardiamo la classifica». Graduatoria di B1 che vede l'Icoscla Crema Volley al secondo posto con 19 punti a due sole lunghezze dalla capolista Vigevano. In attesa dello scontro diretto, le violarosa sono impegnate domenica pomeriggio a Casale contro una formazione che si trova nei bassofondi della classifica. Un match comunque da non sottovalutare.

Ciclismo - Albino Ferla confermato alla presidenza dell’Unione Ciclistica Cremasca

Eleonora Soldo annuncia il suo ritiro

Archiviata la stagione agonistica 2009, è tempo di premiazioni. A cominciare dall'appuntamento di Monastero della Castellina (Firenze) per la tre giorni di riflessioni sul ciclismo, che ha premiato Roberto Damiani, direttore sportivo del campione del mondo Cadel Evans, i professionisti Jacopo Guarnieri e Mauro Santambrogio, il commissario tecnico degli Juniores Rino De Candido e la giovane rivelazione Mirko Ulivieri. • FERLA RICONFERMATO Ricordato che l'Unione Ciclistica Cremasca è stata fondata nel 1932 e non nel 1960, presso la sede del velodromo “Pierino Baffi” di Crema si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali del quadriennio olimpico 2009- 2012 del sodalizio cremasco. Ebbene, Albino Ferla è stato riconfermato presidente, vice presidenti sono Antonio Casini e Fausto Pietrarelli, segretari Giuseppe Maccalli e Andrea Fusar Poli, consiglieri Giuseppe Bertolasi, Alfonso Galmozzi, Francesco Boselli, Casto Cremonesi e Pietro Bianchini. «L’Unione Ciclistica Cremasca - ci ha spiegato il presidente Ferla - intende porsi obiettivi mirati alla crescita del vivaio, utilizzando strumenti nuovi e più efficaci in modo da poter contrastare l’onda di sport che grazie all’attività dei media giunge più facilmente a contatto

Tennis Tavolo Bilancio in pari in B per il Ggs

Eleonora Soldo dopo la premiazione ha annunciato il suo ritiro

con le giovani generazioni». • la SOLDO dà l'ADDIO Eleonora Soldo, campionessa di Soncino, ci aveva confidato che stava trattando un ingaggio per correre anche nel 2010. Ma sul palco del “Premio Spaséta” ha comunicato di voler appendere la bici al fatidico chiodo. «E’ stata una decisione sofferta - ci ha detto - dopo una carriera durata 19 anni comincio una nuova vita». Quali sono i ricordi più belli della tua

lunga carriera? «Senza ombra di dubbio il campionato Europeo del 2004 su pista, la mia specialità preferita. Ho anche vinto titoli italiani su strada e vestito la maglia azzurra, continuano a predicare ai praticanti la specializzazione, ma a mio parere un corridore è completo quando si cimenta sia su strada che su pista, specialità che non si contrappongono, ma anzi sono complementari». Fortunato Chiodo

Giornata di vittorie e sconfitte in serie B per il Ggs Ripalta Cremasca, che impegnato tra le mura amiche ha colto un importante successo con il Vigevano ed ha incassato il ko con la capoclassifica Pont Donnas. Quest'ultimo incontro vedeva schierati tra le file valdostane Luca Ricci (lo scorso anno atleta del Ggs), Stefano Guerrini (nato e cresciuto pongisticamente proprio a Ripalta) e il russo Sinkevich. L'incontro si sapeva fin dall'inizio che sarebbe stato a senso unico ed infatti in poco più di un'ora si sono imposti per 5-1. L'altro incontro ha visto l'ottimo prestazione di Chokry Abderrahmane, che con due ottime partite si è sbarazzato prima di Fassina e poi di Casachi. Buona anche la prestazione di Andrea Tarocco che con un po' di fatica ha vinto i sui due incontri con Casachi e Righini. Un 5-1 che rilancia i ripaltesi in attesa dello scontro di Asola.



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Auguri

Venerdì 4 Dicembre 2009

Pranzo di Natale: è ora di pensare a cosa mettere in tavola I

l Natale si avvicina, e per molti è ora di inziare a pensare a cosa mettere in tavola. Ma cosa rappresenta esattamente questo periodo? Esso ha tutti i caratteri e le manifestazioni dei giorni che segnano l' inizio di un ciclo annuale. Periodo preparatorio è la "novena di Natale" che in Sicilia viene allietata dai ciaramiddari (suonatori di cennamella). Originario carattere purificatorio ha il cenone della vigilia di Natale, tutto di "magro" a cominciare dal capitone che a Roma si vende per tradizione al portico di Ottavia, ma ha soprattutto significato di affratellamento e di amicizia. Un tempo si festeggiava il Natale in modo semplice. La maggior parte della popolazione era costituita da contadini la cui vita nel periodo di Natale era molto diversa rispetto al resto dell'anno; non c'era infatti lavoro nei campi e perciò si aveva più tempo per trovarsi, raccontare e ricordare

mille cose sorseggiando un bicchiere di vino caldo. La sera della vigilia alcune persone giravano per le vie del paese portando una stella, cantavano e suonavano le pastorelle e sul carro si teneva una damigiana di vino, che veniva man mano riempita dai più generosi. Le donne la sera della vigilia, con tanto amore e gioia, preparavano il pranzo di Natale con i semplici prodotti della terra (polli, conigli, patate). Gli uomini accatastavano tanta legna per il fuoco, il ceppo più grande veniva messo a bruciare e doveva durare per tutto il Natale. Spesso c'era anche la neve alta, ma tutti dovevano assistere alla messa di mezzanotte. Il giorno di Natale, euforici e pieni di allegria, si alzavano molto presto e si scambiavano gli auguri , qualcuno portava un regalo al parroco (cappone, gallina, dolce). A mezzogiorno erano tutti a tavola. Il pranzo era in genere fruga-

A Natale il pranzo va preparato con grande cura

le: per le famiglie più facoltose consisteva in tortellini, cappone o gallina ripiena e cotechino, ma molte erano però le persone che anche quel giorno si dovevano accontentare di un pò di latte con la polenta. Non vi erano illuminazione, alberi addobbati, vetrine con strenne e regali lussuosi; solo qualche modesto fiocco rallegrava alcuni alberi.

Ogni regione ha le sue ricette “speciali» Anche l' arrivo dei Magi era festeggiato con semplicità. Per l'Epifania i fedeli dopo aver assistito alla messa e alle funzioni partecipavano alla processione dei re Magi. e feste, la corsa ai regali, la preparazione meticolosa e rituale dell'albero o del presepe… il Natale arriva così,tra tradizione, nastri, neve, dolci e panettoni. Il Natale è una festa ricca di tradizioni che restano immutate nel tempo e che vengono trasmesse di padre in figlio.I gesti,i colori,le musiche i sapori…sono sempre gli stessi anno dopo anno. I menu natalizi sono sempre ricchissimi e ogni regione italiana mangia un piatto particolare. Attraverso questa monografia vogliamo analizzare le portate più significative del pranzo di Natale, le diverse realtà regionali, testimoni di profondi valori culturali, alimentari e religiosi. Il Natale è un'occasione che consente a molti di noi, intrappo-

lati nei frenetici ritmi quotidiani, di fermarsi qualche ora a tavola per gustare con calma le prelibatezze della tradizione gastronomica. Tipica espressione del Natale in tutta la penisola è il panettone, simbolo delle radici contadine della nostra alimentazione e della nostra cultura: il panettone è in fondo una pagnotta travestita e arricchita da canditi e uvetta. Ma il Natale è anche ricco di gesti simbolici e ricchi di tradizione che donano a questa festa un'enorme magia. Nelle morbide colline marchigiane si usa cuocere il cappone la sera della vigilia e lo si lascia nella pentola a raffreddare, fuori dalla finestra. Il mattino seguente, il brodo viene scremato e il grasso conservato, in quanto considerato benedetto, usato per curare scottature e simili. Le feste di Natale e Capodanno sono tra le feste più attese, nel sud Italia anche perché in passato si identificavano con il grande rientro degli emigrati nei paesi d'origine, il ritorno anche se breve dei parenti degli amici lontani riuniva i nuclei familiari divisi. A Natale in Sicilia si consumano alcuni tipi di focacce calde preparate a base di farina di grano e vari ingredienti, esse hanno vari nomi a seconda delle località e delle farce, la scacciata o scaccia è tipicamente catanese ed ha molte varianti in quanto può essere farcita in molti modi, focacce calde sono anche la 'mpanata natalizia nissena, e la 'mpanata Ionica di Natale, realizzate con pasta di pane e diversi condimenti all'interno, la cudduredda di vinu cottu (ciambella di vino cotto). Un'altra specialità natalizia diffusa nel paesi della Valle del Belice,ma anche in buona parte della Sicilia orientale sono li sfinci, paste frolle fritte con olio che in passato la suocera dava in omaggio alla nuora.

I marubini ai 3 brodi

Il ripieno: prendete un pezzo di polpa magra e preparate un brasato, disponendo la carne in un tegame con olio, burro ed un rametto di salvia. Fate rosolare lentamente, aggiungendo a poco a poco un brodo ristretto. Continuate ad aggiungere brodo fino a cottura ultimata. Lasciate raffreddare la carne, poi macinate, e aggiungete 6 etti di salsiccia, un etto di grana padano e 2 uova. Impastate bene e lasciate riposare in un recipiente coperto. La sfoglia: impastate 8 etti di farina bianca con 7 uova grandi. Stendete la pasta più volte, fino ad ottenere una sfoglia sottile. Disponete sulla sfoglia tirata alcune noci di ripieno di carne avendo cura di lasciare

spazio tra una e l'altra. Stendete sopra un ulteriore strato di sfoglia e lasciate uscire l'aria che si è formata. A questo punto, procedete tagliando i marubini, dandogli una forma tondeggiante, possibilmente con l'apposita rotella tagliapasta. I tre brodi: in una capiente pentola mettete 1/4 di carne di gallina, un osso buco di vitello ed un ulteriore pezzo di carne da brodo. Fate quindi un mazzettino con salvia, rosmarino, alloro, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 porro, prezzemolo e basilico. Aggiungete inoltre uno spicchio d'aglio al quale avrete inserito un paio di chiodi di garofano. Portate a cottura la carne, avendo cura di schiumare il brodo.


Auguri

Venerdì 4 Dicembre 2009

Capodanno, tradizione che passa anche dalla tavola

P

er i babilonesi, il nuovo anno cominciava con la rinascita della Terra, cioè con la primavera. Ma allora come si è arrivati a festeggiare il Capodanno in inverno inoltrato, il primo di Gennaio? Gli antichi Romani continuarono a celebrare l'anno nuovo nel tardo marzo, ma il loro calendario era continuamente 'manomesso' dai vari imperatori; si scelse quindi 'sincronizzarlo' con il sole. Fu Giulio Cesare, nel 46 a.C., a creare quello che ancora oggi è conosciuto come il 'calendario Giuliano', che stabiliva che l'anno nuovo iniziava il primo gennaio. Il primo di gennaio i Romani usavano invitare a pranzo gli amici e scambiarsi il dono di un vaso bianco con miele, datteri e fichi, il tutto accompagnato da ramoscelli d’alloro, detti strenne come

augurio di fortuna e felicità. Il nome strenna derivava dal fatto che i rami venivano staccati da un boschetto della via sacra ad una dea di origine sabina: Strenia, che aveva uno spazio verde a lei dedicato sul Monte Velia. La dea era apportatrice di fortuna e felicità; il termine latino

Non dimenticate la biancheria di colore rosso strena,presagio fortunato, deriva probabilmente proprio dalla dea. Nel Medioevo molti paesi europei usavano il Calendario Giu-

liano, ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno. Tra queste per esempio il 1 marzo (capodanno nella Roma repubblicana), 25 marzo (Annunciazione del Signore) o il 25 dicembre (Natale). Solo con l'adozione universale del calendario gregoriano (dal nome di papa Gregorio XIII, che lo ideò nel 1582), la data del 1 gennaio come inizio dell'anno divenne infine comune La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per Capodanno: come quello di vestire biancheria intima di colore rosso. Oppure di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati, usanza quest'ultima, che pian piano è stata quasi totalmente abbandonata. Le lenticchie vengono mangiate a cena il 31 dicembre come auspicio di ricchezza per l'anno nuovo. Quanto ai botti, considerati manifestazione di gioia “esplosiva” per l’avvento del nuovo anno, un tempo invece avevano il preciso intento di scacciare gli spiriti maligni. Non possono poi mancare sulla tavola le melagrane, il cui trionfo di chicchi è stato narrato da leggende in tutto il mondo e in tutte le letterature: come nel mito di Proserpina, che venne legata indissolubilmente a sé dal dio dell’Ade Plutone dopo aver addentato una melagrana: da allora simboleggia la fedeltà coniugale. Un’altra pianta ritenuta beneaugurale è il vischio che secondo la tradizione dona prolificità sia materiale che spirituale. Sacro ai popoli antichi, i Druidi lo usavano nei sacri cerimoniali e nelle celebrazioni di purificazione, mentre i Celti ritenevano che quest’arboscello nascesse dove era scesa una folgore e che una bevanda particolare composta di questa pianta fosse un potente elisir contro la sterilità.

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Il cotechino con le lenticchie, un must Ingredienti per 5/6 persone: 400 gr. di lenticchie secche un cotechino da circa 600 grammi 2 carote una cipolla una costola di sedano 50 gr. di prosciutto crudo 40 gr. di burro un mestolo di brodo tre cucchiai di olio sale q.b. Preparazione: Tenere a bagno le lenticchie in acqua fredda per 12 ore. Lessate a parte il cotechino. Scolatelo, lasciatelo raffreddare e poi tagliatelo a fettine. Nel frattempo far cuocere le lenticchie in acqua bollente e salata per circa 2 ore e scolarle quando saranno al dente. Imbiondite la cipolla con il prosciutto, la carota, sedano a dadini , burro e un paio di cucchiai di olio. Unire le lenticchie, mescolare, lasciar insaporire

un attimo, quindi irrorare con un mestolo di brodo. Lasciare addensare un po’ e rovesciare su un piatto da portata; distribuirvi sopra il cotechino a fette e servire in tavola.


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Auguri

Venerdì 4 Dicembre 2009

Come preparare al meglio un cenone con i fiocchi C osa fai a Capodanno?». E' la classica domanda che inizia a circolare già dal dopo vacanze estive. Compagnie di amici, coppie e gruppetti si chiedono come organizzare il fatidico giorno. Peraltro sono sempre più le persone che decidono di organizzare un cenone di Capodanno a casa. Un po' per via della crisi economica, un po' perché spesso si preferisce andare al ristorante in altri giorni spendendo meno e mangiando meglio, il cenone di Capodanno a casa è ormai scelta dalla maggior parte

delle persone. Si tratta anche di un’occasione per radunare parenti e amici all’insegna della convivialità e dell’allegria, sentendosi liberi di passare la serata come pare e piace. Ma come organizzare un menù non troppo costoso? Prima di tutto fondamentale è

l’accoglienza. Più che il cibo gli ospiti ricorderanno l’atmosfera, le eventuali decorazioni e l'ambientazione che viene scelta per l'occasione. Dunque quello è un aspetto su cui non lesinare: candele da distribuire nei vari angoli della casa per creare suggestivi giochi di luce e preparate sul tavolo la sala per le feste sono un must. Un’idea sempre bella è poggiare sul tavolo due o tre ciotole piene d’acqua con dei petali di fiori che galleggiano e un lumino. Avendo cura di scegliere dei fiori nei toni del giallo e una can-

delina oro si otterrà un effetto natalizio assicurato. Un’altra idea facile ed economica per le decorazioni è recuperare in campagna dei lunghi rami contorti a cui appendere mandarini e altre decorazioni e posizionare negli angoli della casa, senza contare il tradi-

Tra tradizione e innovazione, il menù perfetto

zionalissimo e intramontabile ramo di vischio. Ma veniamo al menù: ovviamente non si potrà rinunciare a un tradizionale menù di Capodanno composto da antipasto, primo, secondo, contorno e dolci. Ma non deve mancare il classico aperitivo per aprire la serata: il tempo di attesa prima dello scoccare della mezzanotte sarà lungo, dunque non è il caso di iniziare troppo presto con la cena. Per accogliere gli ospiti sarà opportuno preparare quindi alcune bottiglie di prosecco, ideale per un aperitivo in compagnia. Non dovrà però mancare qualche stuzzichino con cui accompagnare la bevanda. Dunque si potranno preparare tartine ai vari gusti ( salmone, caviale patè, creme di funghi), qualche ciotola di patatine, gli intramontabili salatini, pizzette a vari gusti. Per offrire qualcosa di più vario si potrà pensare anche a qualche pezzetti di verdura in pinzimonio, e magari bocconcini di formaggio o di salume. Non si devono poi dimenticare le arachidi, irrinunciabili per ogni aperitivo che si rispetti. Si abbia inoltre l'accortezza di preparare un'alternativa analcolica, magari a base di succo di frutta: non tutti apprezzano le bevande alcoliche. E' quindi il momento di pensare agli antipasti: si possono offrire dei gamberetti in salsa rosa, economici e sempre graditi da tutti o dei cannelloni di prosciutto ripieni

di insalata russa. Sempre apprezzato è il classico tagliere di salumi, magari accompagnato da pane abbrustolito. O ancora una carrellata di sottoli, serviti negli appositi piatti multiscomparto: funghetti, carciofini, peperoni ripieni, giardiniera, sono sempre stuzzichini apprezzati da tutti. Dopo l'antipasto è consigliabile un po' di pausa, in cui qualcuno potrà uscire sul balcone a fumare una sigaretta, e ci si potrà scambiare due chiacchiere. Si passa quindi a servire il primo, che dovrà essere gustoso ma non troppo pesante, visto che la cena sarà ancora lunga. Si possono cucinare un ottimo risotto ai funghi porcini, delle linguine al cartoccio, delle orecchiette alle

cime di rapa, un gustoso piatto di lasagne. Oppure optare, tempo e spazio permettendo, per un bis di primi, sempre molto gradito. Come secondo la scelta è di offrire carne o pesce a seconda dei gusti degli ospiti. Oppure, volendo strafare, si può scegliere di preparare entrambe le cose, proponendo così due secondi. Il piatto di carne può variare dal tradizionale arrosto con contorno di patatine, ad un gustoso roastbeef, ad un saporito piatto di involtini con i funghi e la panna. Anche per il pesce è possibile sbizzarrirsi. Se piace il crudo si può scegliere un bel piatto di carpaccio di pesce, alternando lo spada, il tonno e il salmone, adagiandolo su un letto di rucola e

condendolo con olio, limone, un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Oppure si può cucinare un'orata al forno, o ancora un gustoso baccalà alla vicentina. Per preparare un buon dolce, veloce e gustoso, si può optare per un tiramisù, squisito anche nella versione crema e cioccolato, oppure con la nutella. Da non dimenticare, infine, lo zampone con le lenticchie, che si accompagna ad una tradizione intramontabile, e che viene servito proprio a mezzanotte, seguito, per concludere, da panettone e spumante. Per impreziosire il panettone un tocco in più potrebbe essere una crema di zabajone, non molto leggera ma sempre gustosissima.




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