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Il Trono di Spade - Tutte le puntate riassunte per voi

Episodio 9: Il coraggio di pochi (The Watchers on the Wall)

CASTELLO NERO
Jon e Sam, come ordinato da Alliser Thorne, sono di guardia in cima alla barriera, e Sam chiede all’amico qualche dettaglio piccante sulla ragazza con cui stava mentre era tra i bruti. Sam è ancora preoccupato per Gilly e si domanda come ci si senta ad amare qualcuno e a essere ricambiato. Jon fatica a spiegare a parole quello che ha provato, e Sam non pensa che avere rapporti sia in realtà una violazione del loro giuramento: il testo non vieta specificamente le relazioni intime con le donne. Non possono sposarsi, questo è chiaramente specificato, e non possono avere figli, d’accordo, ma tutte le attività collaterali? Certo a Ser Alliser non interessano le sue interpretazioni del giuramento, risponde Jon.

 

Mentre Sam va a farsi un pisolino, il metamorfo dei Thenn manda il suo gufo a controllare cosa fanno i Guardiani della Notte. I bruti a sud della Barriera sono in attesa, e Ygritte è particolarmente ansiosa di conficcare le sue frecce nei corpi degli odiati corvi, uno in particolare. Manca solo il segnale di Mance, un fuoco mai visto prima nella storia del mondo. Le cose si fanno tese tra i Thenn e Ygritte, arrivano quasi allo scontro: la ragazza è categorica, Jon Snow è suo, e ucciderà chiunque proverà a colpirlo prima di lei. Gilly e il piccolo Sam, in fuga da Città della Talpa, passano lì vicino diretti al Castello Nero.

 

Sam, intanto, sta cercando tra i libri alcune delle risposte che cerca, invece di riposarsi. Viene sorpreso dal Maestro Aemon che gli chiede cosa ci sia di così urgente da dover sprecare tutte quelle candele. Sam risponde che sta leggendo dei bruti, ma secondo Aemon il maestro che ne ha scritto non ne sapeva poi molto. Gli scritti sono corretti, però: Sam ha visto i bruti, e certamente - sostiene Aemon - anche i racconti che i bruti si scambiano tra loro a proposito dei guardiani hanno tutti un fondo di verità. Ma Il maestro sa cosa tormenta veramente Sam: l’amore è un nemico per chi ha giurato di prestare servizio, lo disse anche a Jon - che non lo ascoltò - così come lo sta dicendo a Sam - che non lo ascolta, troppo preoccupato per la ragazza che ama. Non serve negare, Aemon l’ha capito dalla sua voce la prima volta che Sam ha portato Gilly da lui: è stato innamorato anche lui, tanto tempo fa. Ha conosciuto tante ragazze quando era Aemon Targaryen, e alcune erano piuttosto disponibili verso il futuro re. Ma i ricordi, per quanto dolci nel momento della morte imminente, non li aiuteranno.

 

Sam lascia la biblioteca per andare a dormire quando sente Pyp discutere alla porta: è arrivata Gilly, e Sam ordina a Pyp di aprire la porta, contro gli ordini di Alliser Thorne. Sam è sollevato a vedere Gilly e il piccolo Sam salvi, e il Guardiano promette di non abbandonare mai più lei e il bambino. In quel preciso istante suonano i corni sulla Barriera: Mance è arrivato, il fuoco è stato appiccato e la battaglia sta per cominciare. I guardiani si organizzano con barili incendiari, mentre Thorne esamina la situazione e dice a Jon che ha avuto torto a non bloccare il tunnel... ma non è finita, non fino a che ognuno di loro farà il suo dovere.

 

Sam nasconde Gilly in una delle dispense, anche se la ragazza protesta: la sta lasciando di nuovo, ha paura che verrà ucciso. Sam le spiega che è suo compito difendere la Barriera, quindi la bacia e la lascia al sicuro per andare ad aiutare Pyp, preoccupatissimo dal fatto di non aver mai combattuto veramente in vita sua. Il gruppo di bruti è pronto e studia l’attacco: ci sono solo 20 uomini a guardia delle mura, che non sono nemmeno troppo altre: la battaglia comincia.

A nord della Barriera le forze di Mance escono allo scoperto, compresi due giganti e un mammoth. La vista delle forze dei bruti atterrisce i guardiani, Thorne ordina agli arcieri di incoccare le frecce quando arriva un allarme anche dal castello: i bruti hanno attaccato sul fronte sud. Sulle mura, gli arcieri provano a respingerli, ma riescono a colpirne solo pochi. Thorne si precipita al castello lasciando Ser Slynt al comando delle forze sulla barriera. L’ex comandante delle Guardie Cittadine, però, si rivela essere impreparato e un codardo, così Grenn con una scusa lo manda a raggiungere Thorne al castello, e Jon prende il controllo delle forze sulla Barriera.

 

Al castello i bruti sono riusciti a scalare le mura e ora la battaglia si svolge all’interno. Thorne chiama a raccolta i guardiani e comincia a combattere con gli invasori. Tormund, scavalcate le mura, avanza con facilità uccidendo tutti i guardiani che incontra, mentre dall’altra parte le forze di Mance si avvicinano: i giganti e il mammoth attaccano la grande porta mentre gli uomini di Jon continuano a scagliare frecce infuocate. Un gruppo nutrito di bruti comincia a scalare la Barriera, e Jon dice di non preoccuparsi di loro per adesso, ci metteranno tutta la notte ad arrivare in cima... lo sa per esperienza. Comunque gli arcieri provano a colpirli, mentre i giganti sparano frecce enormi verso le forze dispiegate sul grande muro di ghiaccio. Al castello, anche Styr, il comandante dei Thenn, è entrato e procede come un coltello caldo nel burro attraverso le forze dei guardiani. Ygritte invece ne colpisce molti dalla distanza grazie al suo arco, ma non vede il suo vero bersaglio, Jon. Janos Slynt, codardo com’è, scappa e va a rifugiarsi nelle cantine, dove trova Gilly e il piccolo Sam.

 

Pyp e Sam continuano muoversi sulle mura e a scagliare frecce verso i nemici all’interno, ma Pyp viene colpito da Ygritte e muore tra le braccia di Sam. Dalla sommità della barriera, invece, vengono scagliati i barili di olio incendiario davanti alla grande porta, ma i giganti si avvicinano e cominciano le operazioni per abbattere il portone. Jon manda allora Grenn e altri cinque guardiani nel tunnel, con l’ordine di difenderlo a ogni costo: la porta esterna non reggerà e se i bruti di Mance passeranno, sarà la fine. Altro olio viene lanciato sui nemici mentre Tormund e Thorne combattono al castello. Alliser viene ferito, ma riesce a sfuggire al bruto. Sam prova ad attraversare il cortile per raggiungere l’ascensore, e riesce a uccidere un thenn prima di incontrare Grenn e gli altri che vanno a difendere il tunnel: servono più uomini al castello, e Grenn dice a Sam di salire da Jon e dirglielo, è lui che comanda ora. I barili incendiari riescono a ritardare le operazioni dei giganti, e con una grande balestra i guardiani riescono a ucciderne uno. L’altro, però, infuriato, riesce ad alzare da solo il grande cancello e a passare nel tunnel, con la porta che si chiude dietro di lui. Grenn e i suoi uomini sono lì ad aspettarlo, dietro a una grata.

 

Sam arriva sulla sommità e avverte Jon del pericolo al castello: Jon lascia Edd al comando e scende con altri guardiani per respingere l’attacco al castello. Con l’aiuto di Jon e dei suoi uomini la battaglia si riequilibra e i guardiani riescono a fare più danni tra le forze degli assalitori: per dare un ulteriore vantaggio ai suoi fratelli, Sam libera Spettro, che comincia a devastare bruti mentre Jon si trova a fronteggiare Styr. Ygritte li vede combattere, e quando Jon riesce a uccidere l’enorme Thenn se la ritrova davanti, arco teso e freccia incoccata. Jon le sorride, lei gli fa una smorfia di rimando ma vengono interrotti da una freccia, che colpisce la ragazza alla schiena. Avrebbero dovuto restare in quella caverna, gli dice, prima di morire. È stato il piccolo Ollie a scagliare la freccia, uccidendo il primo amore di Jon Snow.

 

Sulla sommità della Barriera, intanto, i bruti si sono avvicinati molto, arrampicandosi sulla parete nord, ma i Guardiani hanno un’arma segreta: seppellita nel ghiacchio c’è una grande lama che viene sganciata e, procedendo a tergicristallo, devasta tutti i bruti appesi al muro di ghiaccio. I bruti si ritirano nella foresta, la battaglia è vinta ma la guerra deve ancora incominciare. Al castello, invece, Tormund viene catturato, unico sopravvissuto del suo raid.

 

Sam, terminata la battaglia, torna nelle cantine dove trova Gilly, sana e salva. Con lei, oltre al bambino, anche il codardo, Janos Slynt. Più tardi, Jon dice a Sam che secondo lui Mance ha solamente messo alla prova le loro difese: ha ancora migliaia di uomini, altri giganti, altri mammoth, riattaccherà certamente la sera stessa. Forse potranno respingerlo per un altro giorno, magari due, ma il loro destino è segnato se non faranno qualcosa. Decide di lasciare il castello e andare da Mance, lo riceverà certamente e a quel punto lui lo ucciderà. Senza il loro leader, le tribù si disperderanno. Non è un gran piano, ma è l’unico che gli viene in mente. Nell’uscire, passando nel tunnel, trova Brenn e i suoi ragazzi. Sono caduti respingendo il gigante, lo hanno ucciso ma nessuno di loro ce l’ha fatta. Hanno mantenuto la promessa, il tunnel è salvo. Jon lascia la sua spada a Sam e si incammina.

 


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